Anno 20
NR. 1
20115
Organo d’Informazione Sindacale del SLP CISL Emilia Romagna Aut. Trib. Di Bologna Nr 6593 del 5/8/96
Direttore Responsabile: Bruno Pinto
Comitato di Redazione: V. Grillini – G. Lauri – G. Morelli
…… Poste in Borsa ……….
osa cambierà per i circa 140.000
dipendenti e per i servizi che Poste offre ai
cittadini?
Questa è la domanda che tutti si pongono in
questo scorcio di fine anno.
Per la Borsa Italiana è stato l’evento
dell’anno: Il 40% circa di Poste è stato
messo sul mercato che ha risposto
positivamente……. la domanda ha superato
di oltre 3 volte l’offerta……..
Il prezzo di vendita però non ha raggiunto la
quotazione sperata perché gli “investitori
istituzionali”, che rappresentando il 70%
hanno, col loro peso, determinato il prezzo
con offerte a prezzi bassi. Risultato: Il
Governo italiano non ha incassato gli sperati
4,8 miliardi ma si è dovuto accontentare di
poco più di 3 miliardi………….ben poca
cosa per le disastrate finanze del nostro
Paese!!!!!
Spediz. In Abb. Postale
Comma 2/DCB,
art. 1 L. 46/2004

L’Editoriale:
-
Poste in
Borsa
-
Sicurezza Uff.
Postali
-
Antiriciclaggio
1
Come SLP-CISL esprimiamo un
grande rammarico per la mancata
opportunità della introduzione della
partecipazione di rappresentanti dei
lavoratori nel CDA di Poste. In altri
Paesi Europei, come la Germania,
da decenni, le più grandi aziende
hanno
sperimentato
con
successo forme di “democrazia
economica”
con
la
partecipazione dei sindacati.
Come
SLP-CISL
siamo
fermamente convinti che solo il
coinvolgimento
fattivo
dei
lavoratori possa favorire il reale
sviluppo della più grande “azienda
pubblica”
di servizi del nostro
Paese. Per questo anche con il
supporto della segretaria generale
della CISL Anna Maria Furlan
continueremo a chiedere quel
cambio di passo necessario allo
sviluppo di Poste.
Allo stesso tempo l’SLP-CISL
ritiene preoccupante che il tutto
ricavato della “svendita” di uno
degli ultimi gioielli di famiglia serva
a risanare il debito pubblico senza
che nulla venga destinato ad
investimenti in azienda.
Ci
chiediamo:
Come
potrà
avvenire
la
trasformazione
digitale se i soldi vanno tutti
nelle casse dello Stato?
Occorreranno
massicci
investimenti per aggiornare il
sistema informatico degli sportelli e
ancor più nel settore della Logistica
se veramente l’azienda crede
nello sviluppo.
La
crisi
mondiale
corrispondenza
purtroppo
cesserà anzi sta assumendo aspetti
strutturali
determinando
una
inesorabile crisi del settore. L’unica
possibilità di sviluppo restano i
pacchi e la logistica………..Ci
auguriamo, come SLP-CISL, che
il recente accordo del 25
Settembre possa dare una svolta
in questa direzione ……..anche
se non capiamo i ritardi di Poste
nell’implementazione di un accordo
difficile e coraggioso allo stesso
tempo.
Certo nel nostro Paese occorre fare
chiarezza una volta per tutte su
…..Cosa si intende per “servizio
universale” e soprattutto a chi
tocca pagarlo…..Una decisione
tanto
importante
deve
necessariamente essere presa a
livello nazionale, non può essere
lasciata ai giudizi dei vari sindaci
che poi ricorrono ai TAR e il tutto
resta sospeso per mesi. L’ SLPCISL da tempo sollecita una
precisa presa di posizione da parte
della politica altrimenti l’equivoco
continuerà ed il costo del servizio
universale
peserà
impropriamente su Poste e
direttamente sugli incolpevoli
lavoratori. In definitiva l’azionista
di maggioranza (lo Stato) dovrà
decidersi se Poste, parzialmente
quotata, diventerà un’azienda di
servizi vera che sta sul mercato o
se continuerà a svolgere anche un
servizio sociale.
Segr. Reg. SLP CISL EM. ROM
Valerio Grillini
della
non
2
ISTRUZIONI OPERATIVE DI SICUREZZA UFFICI POSTALI
Ancora una volta Poste Italiane fa finta di non conoscere la normativa sulla
salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
In questi giorni i Direttori degli Uffici Postali ed i Responsabili dei Centri di
Distribuzione si vedono protagonisti nella ”distribuzione” di un opuscolo
informativo denominato “istruzioni operative di sicurezza”.
O meglio……… questa è la definizione che all’inizio è specificata perché poi,
alla fine delle istruzioni, dopo la firma del Lavoratore a cui viene consegnato il
plico, in corsivo, è scritto che uno dei compiti del Direttore/Preposto è quello
di ”illustrarne il contenuto”.
Bene, come SLP-CISL abbiamo sempre affermato che la sicurezza vuole la
partecipazione di tutti ma da qui ad accettare che la formazione del
personale debba essere affidata ai Direttori degli Uffici è un’altra cosa.
Secondo il Decreto Legislativo 81 del 2008 e secondo l’Accordo
Stato/Regioni del 21 dicembre 2011 la formazione è un dovere del Datore
di Lavoro.
I contenuti delle cosiddette “IOS” , acronimo peraltro inesistente nella
legislazione della sicurezza, sono appunto contenuti formativi che debbono
essere trasferiti ai Lavoratori a cura di Formatori Qualificati come tali e non,
nella fattispecie, dai Direttori degli Uffici Postali. Formatori pagati ed
autorizzati a tale scopo dal Datore di Lavoro.
Una deroga a ciò viene esplicitata dall’Accordo Stato/Regioni: “………nel
caso venga posto in essere un percorso formativo di contenuto
differente, il Datore di Lavoro DOVRA’ DIMOSTRARE che tale percorso
ha fornito a Dirigenti e/o Preposti una formazione adeguata e
specifica……...”
A noi sembra che questo Non sia stato fatto. E, comunque, Poste Italiane
deve dimostrare con un formale attestato il nominativo del Dirigente e/o
Preposto che abbia condiviso questo particolare percorso qualificante.
Pertanto possiamo affermare che l’unico compito a cura del Preposto
dovrà essere la pura consegna del plico al Lavoratore, accertandosi con
una firma dello stesso che l’abbia ricevuto.
Restituendo, quindi, al Datore di Lavoro, la Responsabilità di
“illustrarne il contenuto” attraverso un corso di formazione adeguato ai
Lavoratori, secondo le norme vigenti in materia di salute e sicurezza del
lavoro.
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Federazione Lavoratori Poste Segreteria Regionale Emilia-Romagna
Poste Italiane S.p.A.
G. Frastalli RAT/CN
G. Tovoli RUR/CN
E p.c. A. Bucci RI/CN
Via Zanardi, 28 – 40131 Bologna
Oggetto: Antiriciclaggio
La scrivente O.S. esprime forte preoccupazione per il crescente fenomeno dell’antiriciclaggio e
delle conseguenze che esso comporta per il personale di Poste Italiane. L’ Emilia-Romagna,
negli ultimi tempi, risulta letteralmente presa d’assalto da tentativi di elusione da parte della
clientela. Sono numerosi i clienti che tentano di sottrarsi agli accertamenti mettendo in atto
operazioni frazionate con prelievi “sotto soglia” in più uffici, e quindi non rilevabili dal sistema
“Gianos”.
Spiace constatare che l’Azienda ad oggi, anziché prevedere sistemi informatici adeguati
al rilevamento automatico di queste attività, riversi la responsabilità e l’obbligo del controllo e
della segnalazione sui DUP e Sportellisti. Il Paradosso sta nella pretesa che ciò che risulta non
rilevabile attraverso uno strumento informatico l’Azienda pretenda che possa essere rilevato
da una “risorsa umana” impegnata in un’attività operativa, spesso frenetica, come lo sportello
o la dirigenza di un ufficio postale.
Vengono inoltre segnalate alla scrivente diverse anomalie riguradanti le funzionalità di
EXTRA GIANOS e INATTESI:
a) La presenza di una segnalazione già inoltrata da altro DUP non consente di procedere
a segnalazione (creando un gap di tutela);
b) Il riferimento ad operazioni con data contabile pari a DUE MESI precedenti comporta
un aggravio di operatività per le ricerche nella documentazione inerente.
Risulta evidente alla scrivente O.S. che occorrono, da subito, immediati correttivi e
supporti informatici anche a tutte le strutture interessate per consentire controlli efficaci su
tutta la filiera organizzativa (TSC-AR, TSC-APERCONTO, MOVIMENTO-FONDI,
GESTIONE OPERATIVA, ecc..)
Desta grande preoccupazione la consuetudine, da parte di tutti i livelli aziendali, di fornire
indicazioni verbali, spesso fuorvianti, per chiarire i contenuti delle COI o esercitare
inadeguate pressioni per la vendita di prodotti. Infine, la scrivente ritiene che, su materie
così delicate, il rapporto tra chi opera negli uffici e i livelli superiori debbano prevedere
necessarimente interlocuzioni per iscritto.
Distinti saluti.
Bologna, 9 Novembre 2015.
Il Segretario Regionale
Valerio Grillini
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Poste in Borsa