DOLINSKI BREG
SPI-CGIL Sindacato Pensionati Italiani Trieste - Distretto Est - Lega Domio - Strada della Rosandra 58 (040829681 DICEMBRE 2009
La nuova Resistenza?
Difendere Repubblica e Democrazia
Oggi la nuova Resistenza in
cosa consiste? Nel difendere la
Repubblica e la Democrazia.
E se qualche uomo politico approfitta della politica per fare i
propri sporchi interessi, questi
deve essere denunciato senza
alcun timore.
Questo ha detto a suo tempo
Sandro Pertini e sembra scritto
oggi. Il riferimento alla classe
politica (non soltanto ad un solo
Uomo, purtroppo) e alla stampa
subalterna e silente è un segno
dei tempi bui che stiamo vivendo, in cui come sempre l’arricchimento di pochi (ma sempre
troppi), fa da contraltare all’impoverimento dei tanti. La battaglia d’autunno che il sindacato
sta organizzando diventa quindi
proprio una battaglia a difesa di
Repubblica e Democrazia, che
non sono realizzate se mancano
la difesa del lavoro, del potere
d’acquisto, delle libertà civili e
della dignità di tutti i cittadini.
A cominciare proprio dalla difesa della libertà di informazione,
se è vero come è vero, che una
gran parte degli italiani viene
(dis)informata principalmente
dalla televisione.
E non sarà sicuramente l’ottimismo dispensato a piene mani
dall’informazione controllata e
censurata che risolverà i problemi di chi perde il posto di lavoro (oltre un milione in dodici
mesi), di chi sopravvive attingendo ai pochi risparmi accantonati (magari per garantirsi un
funerale dignitoso), di chi assiste incredulo all’ostentazione di
ricchezze, sprechi e immoralità
da parte dei “potenti”.
Fisco, pensioni, immigrazione, distribuzione equa della
ricchezza (poca) prodotta nel
paese, sono i nostri obiettivi,
possibilmente assieme a Cisl e
Uil, ma soprattutto con il consenso di tutti i cittadini. L’onda
lunga della crisi globale produ-
ce i suoi effetti ritardati proprio
su occupazione, sviluppo ed
investimenti, come vediamo
in questo autunno pesante. Si
diceva, qualche mese fa: uscire
dalla crisi con un nuovo e moderno modello di sviluppo. Ma,
come nelle più nere previsioni,
questo governo naviga a vista,
non propone, non progetta;
attua solo qualche provvedimento tampone, anche questi
poi più annunciati che effettivi.
Altro che accelerare la ripresa,
sostenere il reddito dei pensionati, degli occupati e dei troppi
senza speranza. Rimane, al fondo, lo scudo fiscale: attuato da
diversi paesi, solitamente prevede il pagamento delle imposte evase, la dimostrazione
della provenienza non illecita
dei capitali (quindi non mafia, droga, delinquenza varia),
il mantenimento dell’azione
penale se qualche reato è stato
commesso. Bontà sua, il Nostro
concede il silenzio sull’origine
dei capitali esportati, l’anoni-
mato e pertanto nessuna azione
penale eventualmente riscontrabile, il condono fiscale con
un semplice pagamento di una
sanzione (!) dell’1% per cinque
anni! Contro un Irpef tra il 20
e il 30% versato dagli onesti
contribuenti! Sono queste la
giustizia fiscale e la lotta alla
criminalità vantate a parole?
Ed essendo il terzo scudo in
meno di dieci anni, risulta come
un invito ad evadere ancora,
visto che poi un qualche altro
condono sanerà il tutto!
Se perdiamo la capacità di
indignarci per tutto quel che
succede, subentra la rassegnazione, subiamo e subiremo
…. Non dobbiamo accettarlo,
dobbiamo ribellarci e difendere i nostri valori: solidarietà,
equità, legalità e giustizia, vita
dignitosa per tutti in primo luogo.
Questa è la moderna società
che noi vogliamo e per la quale
ci battiamo.
Giorgio Uboni
È in arrivo
il 2010 !
A tutti i nostri iscritti,
ai lettori e ai cittadini
tutti gli AUGURI di
buon anno, con la speranza che l’anno nuovo
sia migliore dell’orribile 2009.
Le pensioni Inps a Trieste
L’Inps ha fornito i dati al 1.1.2009.
Sono un interessante spaccato della nostra società e,
nell’esporle sinteticamente, pensiamo sia corretto sottolinearne almeno due aspetti peculiari. Quelle 65.130 pensioni inferiori a 1.000 euro mensili in qualche famiglia si
cumulano con altre entrate. Ma là dove sono l’unico reddito, come si può godere di “una vita libera e dignitosa”
come richiede la nostra Costituzione al suo articolo? Al
Governo e ai tanti ministri che pontificano ogni giorno
sul costo del sistema pensionistico chiediamo una risposta convincente.
Classi di importo:
Numero pensioni:
Fino a 250,00 euro
12.532
da 250,01 a 500,0
29.594
da 500,01 a 1.000,00
23.004
Totale pensioni fino a 1.000
65.130
Da 1.000,01 a 1.750,00
14.928
Oltre 1.750,01
9.485
Totale pensioni Inps a Trieste.
89.543
DOLINSKI BREG
2
DICEMBRE 2009
Non dimentichiamoci che...
Botta e risposta! A colloquio con le istituzioni
Cari lettori,
troverete sempre più spesso
nostri articoli o lettere da voi
inviateci che abbiamo inoltrato
alle istituzioni competenti.
Intendiamo anche pubblicare
le loro risposte, sollecitandole
qualora … si fossero dimenticati di rispondere.
La Redazione.
Ad oggi non abbiamo ricevuto
risposta riguardo a:
Amianto: esistono incentivi
economici ai Comuni che attivino lo smaltimento dei materiali contenenti amianto (Dolinski del marzo 2008).
Sanità: A quando la mammografia e altre prestazioni ambulatoriali in Comune, senza che
sia necessario andare a Cattinara, a Muggia, in via Puccini,
all’Itis ecc.?
Prebenico-Prebeneg: Abbiamo scritto in maggio, alla vigilia delle elezioni, che … ”il
nuovo Consiglio Comunale
dia una rapida e positiva risposta alla richiesta dei cittadini”,
relativa al ripristino del nome
storico di Prebeneg. Siamo a
dicembre e ci permettiamo un
sollecito. Cartelli stradali bilingui: Siamo in attesa che la
delibera della Giunta regionale
divenga realtà. E’ stato invece
ripristinato l’uso di “un albero
per ogni nato”, come da noi richiesto. Qui di seguito troverete le nostre nuove richieste.
Ancora qualche richiestuccia
al Comune di Dolina
La stagione invernale procurerà sicuramente ulteriori intasamenti delle numerose caditoie
e bocche di lupo esistenti nel
territorio: richiedono costante pulizia, così come, per la
prossima primavera, ribadiamo
l’esigenza dello sfalcio ai margini delle strade. Questo ci fa
ricordare che saremmo lieti di
veder realizzata una moderna e
funzionale Centrale a biomasse.
Per la raccolta differenziata
del verde, in attesa della Centrale, sarebbe anche opportuno
che periodicamente venisse
garantito un prelievo al domicilio, poiché non tutti hanno a
disposizione adeguati mezzi il
trasporto al Centro Raccolta
Rifiuti di Bagnoli.
Premesso che siamo assolutamente favorevoli alla raccolta
differenziata dei rifiuti, sintomo di grande civiltà e rispetto
dell’ambiente,
auspichiamo
una rapida soluzione delle problematiche ancora aperte, a
cominciare dall’utilizzo completo e definitivo del microchip
per la misurazione dell’effettivo conferimento individuale
e del relativo conteggio della
tassa dovuta. Ancora. Risulta
piuttosto danneggiato e pericoloso il ponte a Mattonaia, così
come sono ancora bisognose
di riparazioni e manutenzione
alcune strade, dopo i pesanti
lavori della grande viabilità.
Attendiamo con ansia gli esiti definitivi delle analisi Arpa
sull’inquinamento e la sicurezza in relazione ai depositi Siot,
comprese le emissioni di zolfo
ecc.
L’elenco di queste piccole richieste, che però interessano
molto ai cittadini, potrebbe
allungarsi; le presenteremo direttamente al Comune, comunicandovene gli esiti nel prossimo numero.
Con soddisfazione prendiamo
atto che il giardino con giochi
e divertimenti per i bambini al
Prešeren è una realtà!
DOLINSKI BREG
DICEMBRE 2009
3
Lo specchio del nostro tempo
Per il 1° novembre, giorno della memoria
verso i nostri defunti, sono stato invitato
a svolgere un discorso commemorativo
presso il monumento di S.Anna ai caduti
di Servola e Coloncovez nella Resistenza
partigiana.
Nella presentazione dell’opuscolo che è
stato pubblicato da parte del Comune di
Trieste nel 2001, in occasione dell’inaugurazione di questo monumento, sta scritto: “Si tratta di un monumento importante. E’ infatti il primo monumento in città
dedicato a quei triestini che nella seconda guerra mondiale combatterono per la
libertà di un ampio fronte mondiale che
aveva un unico obiettivo: sconfiggere in
nazifascismo. Il contributo degli abitanti
è dimostrato dal sacrificio di oltre cento
caduti. Ma fu importante per il fatto che
italiani e sloveni combatterono insieme
per un comune futuro migliore.”
Quando una persona oggi legge contenuti simili, non può rimanere indifferente.
Alcuni diventano nostalgici e pensano
ai tempi eroici, quando parecchi di noi e
delle nostre famiglie furono protagonisti
volontari della nostra sorte e della sorte
del proprio popolo; altri poi confrontano
con il passato l’attuale situazione sociale
sgretolata e si chiudono in se stessi e sono
convinti che non vale la pena di battersi
per un domani soddisfacente e migliore,
perché la gente semplice - come i lavoratori - ottiene sempre la parte minore e
di poco conto, se mai la ottiene. Altri trovano anche in tempi d’oggi delle buone
scelte, che in alcuni stati stanno diventando eroiche, mandando i propri eserciti nel
mondo a difendere e sviluppare la demo-
crazia. Il fine di tale scelta potrebbe essere
anche buono, ma succede che proprio in
alcuni di questi paesi l’orologio della democrazia sta ritardando, la miseria della
gente aumenta, gli abili al lavoro rimangono a mani vuote; i lavoratori precari,
se riusciranno a tirare avanti, rimarranno
senza pensione, si può parlare di trattamento irresponsabile e nocivo verso la
natura, verso il mare, che invaderà una
buona parte del nostro mondo. Continuo
con alcune frasi del mio discorso presso
il monumento.
Dopo Mons. Lorenzo Bellomi e Mons.
Eugenio Ravignani il nuovo vescovo
Mons. Gianpaolo Crepaldi in occasione
del proprio insediamento il 4 ottobre ha
preso la parola nella cattedrale triestina
anche in lingua slovena, il che significa
nella lingua di una parte dei cittadini di
Trieste e della Regione FVG.
Le osservazioni in seguito espresse riguardo l’omelia in lingua slovena del vescovo
da parte del sottosegretario del governo,
ci confermano che tra i nostri concittadini
ci sono ancora delle persone che non si
sono liberate dal rigetto e dalla persecuzione, anche se soltanto verbale, e dalle
offese agli sloveni di queste terre.
Tornando al monumento che ci ricorda e
ammonisce riguardo al comune sacrificio
di ambedue i popoli, che durante la Resistenza al nazifascismo furono accomunati
dal sangue versato, è doveroso esprimere
ai nostri concittadini parole chiare e concilianti. A chiunque oggi ripudi la civile
convivenza, è affrettato marcarlo come
fascista o nazista, ma proprio questi con
il loro odio provocarono all’umanità indi-
menticabili ferite e milioni di morti.
Il periodo del regime fascista provocò
molti danni. Gli sloveni furono fortemente tranciati come gli alberi. Oggi la
nostra Costituzione repubblicana tutela le
minoranze, ma la nostra Repubblica democratica non ha ancora del tutto regolato
i conti e colmato le perdite. L’uso della
lingua slovena, la toponomastica, i cognomi italianizzati, l’economia, le case della
cultura, il Teatro sloveno, le istituzioni, il
Primorski e altro … tutto si trova sull’orlo
della sopravvivenza.
Con un cordiale e amichevole saluto ai
lettori del Dolinski breg, per concludere
esprimo un invito agli alunni e studenti
delle nostre scuole sia di lingua italiana
che di lingua slovena, agli italiani e sloveni tutti, alle loro famiglie: con un cordiale augurio di poter nella pace nutrire e
consolidare la nostra sana civiltà, la convivenza civile, la pace e altri valori per i
quali sacrificarono la vita i nostri caduti.
La nostra società e il nostro, diciamolo
pure, glorioso e meritevole sindacato della
CGIL, vivono tempi duri che richiedono
da noi fedeltà, fermezza, tenacia, un tollerante e rispettoso collegamento e collaborazione con tutte le persone progressiste.
Sosteniamo l’attività del sindacato con la
nostra presenza, con la nostra critica e il
nostro elogio, con il nostro sostegno morale e materiale per poter svolgere il suo
ruolo indispensabile nell’interesse del lavoro, libertà, democrazia e tutte le altre
cose che possono assicurare all’individuo
e all’umanità una vita decente.
Edvin Švab
Etica e moralità
tra pubblico e privato
Mi domando perché ad un
detto comunemente accettato come il “compreresti una
macchina usata da Tizio…”
non si possa aggiungere il
“faresti educare tuo figlio da
…”. Quando questa persona
si trastulla con escort, divorzi, nani e ballerine, feste
e festini di vario tipo, bugie
senza rimorso o vergogna.
Allora questo imbarazzo che
persiste nella Chiesa nell’essere più precisi, puntuali
e comprensibili ai fedeli (e
non) sulle note vicende estive ed autunnali dei nostri po-
litici, a cominciare dal capo
del governo, fa proprio pensare all’intreccio di interessi in gioco: dalla pillola del
giorno dopo al ruolo degli
insegnanti di religione negli
scrutini, passando per i numerosi finanziamenti che il
Vaticano percepisce dal governo italiano, primi fra tutti
il sostegno alle scuole private, il 5-8°/°°. ecc.
Vien da dar ragione a Cacciari: “… che possano dare il
voto e il giudizio negli esami, ma alla condizione che
siano nominati dallo Stato
…”, come tutti gli insegnanti
e non nominati dalla Chiesa.
Uno scambio equo! Capisco
che “non possumus”, dato
che il Concordato non lo consente, ma si potrebbe proporre un accordino a latere …?
O è troppo pericoloso?
Ma storicamente la Chiesa
si è sempre mantenuta così
cauta? A rileggere la storia
non pare proprio!
Pare allora veramente poco
limitarsi ad affermare una
“sofferenza e mortificazione, causata con la tracotante
messa in mora di uno stile
sobrio di vita”. Hanno ragione quei prelati, anche di
alto livello, che chiedono
maggiore chiarezza. E noi
cittadini dobbiamo chiedere
che le regole del cattolicesimo valgano per i credenti e i
praticanti, ma non per chi si
sente laico.
A questi deve pensare lo Stato.
P.S.: Possiamo anche chiedere ai politici che si professano cattolici, apostolici,
romani che rispettino questi
sacri comandamenti?
UG.
DOLINSKI BREG
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DICEMBRE 2009
Autunno 2009: vendemmia
e racccolta delle olive
Autunno 2009: vendemmia e
raccolta delle olive. Ne parliamo con Robi Ota: com’è andata questo anno?
Bene nel male, è la risposta!
Piuttosto ambigua, cosa vuoi
dire?
In teoria sia la qualità che la
quantità erano ottime, saremmo stati al top, ma … i caprioli
e i cinghiali ci hanno danneggiato. Cioè ?, domando.
I caprioli sono ghiotti dei tralci
delle viti, quindi se li mangiano, distruggendo così di fatto il
possibile raccolto: nel mio caso
ho perso circa il 30% dell’uva.
Sono animali che si sono abituati alla presenza dell’uomo,
non scappano, da un paio d’anni scendono sempre in maggior
numero a valle.
I cinghiali non hanno creato
tanti danni a me personalmente, solo qualche ramo o qualche
grappolo strappato; il problema
riguarda in particolare chi coltiva verdure, ortaggi, patate…
un vero disastro.
Il problema dunque esiste: nel
nostro settore, spiega Ota, il
guadagno è già ridotto al minimo, questo rischia di essere un
colpo mortale. Ma come, non
siete rimborsati dei danni subiti, chiedo? Magari fosse così: ad
ogni danno riscontrato, facciamo la denuncia alla Provincia,
chiedendo i necessari controlli
e le verifiche, ma difficilmente
questo accade. Bisogna sapere
che anni fa la selvaggina apparteneva sostanzialmente alle
riserve di caccia, che gestivano
la materia ed erano sostenute
con fondi statali.
Oggi gli animali sono proprie-
Come
fare?
Per evitare le molestie e le persecuzioni dei giudici
basta la propria
onestà!
(lettera di un lettore
de La Repubblica)
tà dello stato, che non sgancia
un euro. Le competenze sono
passate a Regione e Provincia,
ma di quattrini non se ne vedono. Così tutto il danno rimane
sulle nostre spalle. Come se ne
può uscire? Per noi le soluzioni
potrebbero essere il controllo
GINO GIUGNI
Ci ha lasciato il padre dello Statuto
dei Lavoratori. Ma la gloriosa Legge 300 deve vivere e spetta a noi in
prima persona difenderla per i valori che incarna:
• dignità del lavoratore;
• garanzia e certezza del lavoro;
• per una vita lavorativa dignitosa.
Grazie, Professore.
Donare sangue
Sempre più spesso si leggono sulla
stampa triestina appelli a donare
sangue, in quanto siamo cronicamente
deficitarii e dobbiamo quindi ricorrere
alla generosità di altre province che ne
hanno in più, grazie ai loro donatori.
Quello che mi ha colpito è che la carenza
di donazioni è dovuta in particolare alla
scarsa partecipazione dei giovani: cosa
succede, i giovani di oggi sono meno
solidali di quanto lo eravamo noi alla
loro età? O ci sono altre ragioni? Forse
i diversi controlli sul sangue prelevato,
cosa che è un bene sia per chi dona, che
ha dei control1i completamente gratuiti,
che per chi riceve, che ha la garanzia di
ricevere sangue sano. Ma ad allontanare
qualche giovane dalle donazioni non
saranno proprio questi controlli, visto
che rilevano presenze di alcool e droghe
nel sangue: “se non dono, evito che mi
scoprano”?
Ma convincere i giovani a donare il
sangue, darebbe sicuramente due risultati:
aumentare la disponibilità di plasma per
chi ne ha bisogno e controllare la salute
della gioventù, in un triste momento in cui
l’uso delle droghe si sta drammaticamente
diffondendo. A chi l’onere? Sicuramente
a tutti: le istituzioni, la scuola, ma
ancor più agli amici e alla famiglia,
con un ulteriore ruolo importante per
gli anziani. Dialogare, anche se qualche
volta questo può costare fatica, rifiuti e
incomprensioni. Ma ne vale la pena!
Brajnik Darij
delle nascite (degli animali,
ovviamente), il ripristino dell’abbattimento selettivo, a suo
tempo gestito dalle riserve, un
congruo rimborso del danno,
…; certo ci sono i pro e i contro,
non siamo nemici degli animali
e della natura, anzi. Ma anche
noi agricoltori dobbiamo avere
qualche tutela. Una quindicina
di anni fa esisteva una Commissione costituita all’uopo, di
cui facevano parte i rappresentanti degli agricoltori e della
loro associazione di categoria,
i cacciatori, l’Ispettorato provinciale dell’Agricoltura, che
controllava, verificava i danni
e li quantificava, io ne facevo
parte. Se può servire, ripristiniamola.
Insomma, si faccia qualcosa,
altrimenti per noi la situazione
diventa insostenibile. Anche
voi del sindacato, dateci una
mano. Per quel che ci sarà
possibile mi impegno, rispondo: anche se il comune non
ha competenze al riguardo, lo
coinvolgeremo per affiancarci
nelle nostre rimostranze a Provincia e Regione. Ci ascolteranno? Mi auguro di sì, concludo la chiacchierata. Con mille
auguri che un buon bicchiere di
vino e una bottiglia di olio doc
non manchino mai sulle nostre
tavole.
intervista raccolta
a cura di U.G.
DICEMBRE 2009
DOLINSKI BREG
Ultime dall’Ambito socio
sanitario Muggia-Dolina
La dottoressa Anna Maria Carli
ha lasciato il servizio. Le auguriamo di potersi dedicare a
tutti quegli interessi che negli
anni ha dovuto trascurare, visti
i gravosi impegni cui è dovuta
sottostare per far funzionare la
macchina dell’Ambito. Un ringraziamento sincero per quanto
ha fatto di buono
per la collettività.
Un benvenuto al nuovo dirigente, la dottoressa Isa Deliso, con
la quale ci auguriamo una collaborazione sincera e proficua.
Sapendo che noi chiederemo
molto, mentre le risorse disponibili non sono eccessive. Ma
questo non sarà per noi un limite assoluto!
La Segreteria del Distretto
Est
Ed ecco, sinteticamente, le domande e le richieste che presenteremo prossimamente all’Ambito e agli Assessori competenti
dei due Comuni e sulle quali vi
riferiremo quanto prima:
- Monitoraggio e analisi scientifica dei bisogni esistenti,
espressi e non espressi dalla popolazione;
- Livello di soddisfazione qualitativa per i servizi forniti e
motivazioni per le domande
inevase;
- Carta dei Servizi di Ambito,
per migliorare la conoscenza
dei cittadini sulle opportunità
offerte dai servizi pubblici, sia
come assistenza domiciliare o
ambulatoriale, che come sostegno finanziario, integrando così
l’attività dello Sportello Unico;
- Sulla sanità: criticità e positività del sistema, in particolare
in ordine all’integrazione dei
servizi con l’Azienda Sanitaria
e quella Ospedaliera, come la
continuità terapeutica e il ruolo
dei medici di famiglia. Prospettive di riutilizzo dell’ex Dispensario di Muggia;
- Fondo per l’Autonomia Possibile (F.A.P.): conoscenza della situazione relativa all’anno
2009, nonché analisi e confronto sulle proposte della Regione
per il nuovo regolamento;
- Prospettive per i cittadini in
difficoltà a seguito dell’abolizione del Reddito di Cittadinan-
za in rapporto al nuovo Fondo
Povertà;
- Primi orientamenti sui prossimi Piani di Zona, anche in relazione alle attese Linee Guida
regionali in materia;
- Ipotesi, tempi e modalità di intervento sull’ipotizzato Centro
Diurno nell’ex Caserma della
Guardia di Finanza;
- Criticità ed esigenza di manutenzione straordinaria della
Casa di Riposo Comunale di
Muggia, anche in relazione al
previsto nuovo regolamento regionale;
- Ultimo, ma non ultimo, riprendendo l’esperienza muggesana
del Forum della Salute, confronto aperto sulle problematiche del disagio, delle dipendenze e sul “lavoro possibile” per
chi ne è privo.
Ci rendiamo conto che non è
poco e non tutto si può realizzare rapidamente. Nel frattempo esprimiamo consenso alla
decisione dei due Comuni di
stanziare 130mila euro per le
nuove povertà. Ci auguriamo
che buona parte dei cittadini in
situazione di disagio che si sono
rivolti ai Servizi Sociali dei due
Comuni abbiano potuto trovare
almeno parziale soddisfazione.
Ricordiamo anche che gli Sportelli dello SPI sono aperti a tutti
i cittadini per consigli, aiuto e
sostegno nelle loro richieste,
al fine di raggiungere i risultati
migliori.
Anziani
e (in)sicurezza
stradale
Noi anziani rappresentiamo ormai circa il
20% della popolazione italiana. Lo Spi, tra
le altre cose, punta a
tutelare i diritti dei cittadini anche in materia
di mobilità e sicurezza
stradale, sostanzialmente negate a chi non
sia dotato della patente di guida o di grande
abilità fisica. Per questo chiediamo ai Comuni di intervenire al
riguardo, mettendo in
atto tutte quelle azioni
e quegli strumenti che possano garantire mezzi di trasporto
adeguati e sicurezza.
A Dolina ci siamo già rivolti con specifiche richieste, talora
accolte, ma non sempre.
Oggi, sollecitati dai nostri lettori, chiediamo un intervento
su quel tratto di strada che dalla piazza di Bagnoli porta a
Moccò: moto ed auto sfrecciano a tutta andatura, le tabelle
con l’indicazione del limite di velocità sono sparite, la paura
attanaglia chi deve attraversare, il rischio è alto. Ai vigili
chiediamo una maggiore presenza, al Comune un intervento
strutturale, rivolto alla costante manutenzione dei passaggi
pedonali e dello stato dei marciapiedi e, laddove questi non
esistano, dei margini di carreggiata, nonché semafori a richiesta e qualche segnale luminoso che freni l’esuberanza
dei motorizzati. Chiediamo troppo? Speriamo di no e contiamo di venir accontentati.
Incroci pericolosi
Non preoccupatevi, cari lettori.
Non stiamo parlando di inciuci
tra politici, ma proprio di un
incrocio stradale, in cui ogni
giorno purtroppo verifichiamo
incidenti, più o meno gravi.
Qualcuno si deciderà a intervenire
sul pericolosissimo incrocio tra
Strada della Rosandra, via Flavia,
via Caboto, Borgo S.Sergio?
Pubblichiamo oggi questa, che è
una delle tante richieste presentate
alle autorità preposte e dalle quali
attendiamo risposta.
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DOLINSKI BREG
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DICEMBRE 2009
Vacanze
a Rimini
Il Comune di Dolina organizza da parecchi anni per i propri
cittadini anziani una vacanza
estiva nella località di Rimini.
Anche nel 2009 l’amministrazione comunale ha organizzato
per noi pensionati un piacevole
soggiorno. Il 5 settembre alle 6
e mezzo di mattina ci aspettava,
davanti al Municipio di Dolina,
l’autobus di Rimini. Sistemati
i bagagli nell’apposito spazio,
siamo partiti.
Tutti pieni di allegria e di buon
umore partivamo incontro alle
sospirate vacanze. Tra di noi si
notavano donne con parecchi
anni alle spalle, alcune armate
di bastone. A loro un plauso
particolare per il notevole coraggio. L’autista dell’autobus si
è dimostrato bravissimo. Il bel
tempo ci ha premiati. La nostra
accompagnatrice Marija si è
dimostrata molto simpatica e
paziente. Il viaggio, lungo e faticoso, prevedeva fermate ogni
due ore negli autogrill. Dopo
circa sei ore di viaggio siamo
finalmente arrivati a Rimini.
Siamo giunti all’ora di pranzo,
creando un po’ di caos, mescolandoci ai pensionati di Napoli che stavano abbandonando
l’albergo. In poco tempo tutto
si è aggiustato. Eravamo la prima volta ospiti di quest’albergo. Non grande, ma vicino al
mare. Il primo giorno avevamo
un cielo leggermente nuvoloso, ma il secondo giorno e in
quelli successivi splendeva un
bel sole. La compagnia, molto
allegra, ci faceva tutti divertire. Il mare era ancora caldo,
da poter farci il bagno. Peccato
per le onde un po’ alte. Subito all’inizio delle vacanze si
è verificato un incidente. Una
signora, cadendo, si è rotta il
braccio. Ci dispiaceva vedere,
che doveva tenere il braccio
ingessato tutta la settimana. Le
sere sedevamo davanti l’albergo. Cantavamo, ballavamo e ci
divertivamo. Nerina e Nadia ci
preparavano divertenti giochi
e lotterie. Le ringraziamo sentitamente. Il cibo era buono ed
Prevenzione: cancro al seno
da non sottovalutare
La prevenzione deve essere una priorità per il sistema sanitario, sia
perché costa meno prevenire che curare, sia perché il cittadino giustamente pretende una buona difesa della sua salute.
Accenniamo qui ad una specifica problematica femminile: il carcinoma mammario (il cancro al seno). La sua incidenza risulta essere
in aumento; colpisce principalmente le donne tra i 50 e i 70 anni (ben
il 45% dei casi), influiscono sulla sua diffusione tanto la familiarità,
quanto l’esposizione alle radiazioni (troppe radiografie, ad esempio),
poi il numero di gravidanze, l’obesità, la recidività.
Quale consiglio, se non quello di sottoporsi periodicamente alle visite
gratuite predisposte dal servizio sanitario, superando le troppo diffuse
ritrosie (la “vergogna” di troppe donne); la diagnosi precoce e le moderne tecnologie consentono una guarigione a otto donne su dieci casi,
mentre una ventina di anni fa meno di quattro si salvava.
Lo Spi alla TV
Siamo presenti su:
Telefriuli:
Venerdì e sabato alle ore 14 e in
replica il mercoledì alle ore 9,30
Free (ex Telenordest):
il martedì alle 20,40 e in replica
il mercoledì alle 13,30
Antenna3:
Giovedì alle 20,35
Si tratta di brevi
trasmissioni,
in
cui vengono trattati temi di varia
attualità, con la
partecipazione sia di sindacalisti
e lavoratori, che di responsabili
istituzionali e di associazioni che
operano nel territorio.
Invito alla collaborazione
sul “Dolisnki Breg”
È successo qualcosa nella vostra località che
desiderate raccontare ai vostri concittadini o a
quelli delle vicine località? Conoscete qualche
personaggio o qualche episodio che andrebbero
segnalati come esempio per gli altri? Volete esporre
le problematiche del vostro quartiere, del paese, della
città in cui abitate? Vi piace scrivere e collaborare
con i nostri periodici d’informazione? Se almeno
una delle vostre risposte è positiva siete invitati
alla collaborazione. Saremmo felici di ogni vostro
contributo.
Il prossimo numero dovrebbe vedere la luce nella
prossima primavera. I contributi dovrebbero
pervenirci entro la metà di febbraio. Potete spedirli
all’indirizzo e-mail [email protected] (Oggetto:
per Dolinski Breg) o farli pervenire alla sede
sindacale SPI-CGIL di Strada della Rosandra, 58
tel. 040 829681.
Grazie per la collaborazione.
La redazione
Hanno collaborato a questo numero:
SONIA BIAGI, DARIJ BRAJNIK, VLADIMIR FURLAN, ROBI OTA, UGO PIERRI,
EDVIN ŠVAB, GIORGIO UBONI, MIRANDA VODOPIVEC
abbondante.
La settimana è volata e con
lei le nostre vacanze. L’ultimo
giorno dopo il pranzo il nostro
autobus ci aspettava davanti
l’albergo. Abbiamo caricato i
bagagli e verso le due siamo
partiti da Rimini. Tutti allegri
e contenti per aver passato una
bella vacanza e goduto del bel
tempo. Prima della partenza
da Rimini si è verificato uno
spiacevole episodio, causa la
maleducazione di due persone.
Il viaggio di ritorno è stato lungo e faticoso. A tratti pioveva.
Siamo arrivati a casa la sera
alle 20:30 stanchi, ma felici,
allegri e soddisfatti per essere
stati in vacanza a Rimini. Ringraziamo il Comune di Dolina,
che ogni anno promuove e finanzia questa iniziativa e così
permette ai cittadini pensionati
di beneficiare di una settimana
di vacanze a Rimini.
S.S.
Ricordiamoci!
“C’è chi pensa che la politica sia
un’arte che si apprende senza
preparazione, si esercita senza
competenza, si attua con furberia.
E’ anche opinione diffusa che alla
politica non si applichi la morale
comune e si parla spesso di due
morali, quella dei rapporti privati
e l’altra (che non sarebbe morale
né moralizzabile) della vita pubblica. La mia esperienza lunga e
penosa mi fa concepire la politica come satura di eticità, ispirata
all’amore per il prossimo, resa
nobile dalla finalità del bene comune”.
Scritto da Eugenio Scalfari, Valentino Parlato, Pietro Ingrao, …
ai giorni nostri?
Nemmeno per sogno, lo scrisse
don Luigi Sturzo, prima di morire
nel 1959!
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Tipografia Arzioni - Trieste
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La nuova Resistenza? Difendere Repubblica e Democrazia - Spi-Cgil