DOLINSKI BREG SPI-CGIL Sindacato Pensionati Italiani Trieste - Distretto Est - Lega Domio - Strada della Rosandra 58 (040829681 DICEMBRE 2009 La nuova Resistenza? Difendere Repubblica e Democrazia Oggi la nuova Resistenza in cosa consiste? Nel difendere la Repubblica e la Democrazia. E se qualche uomo politico approfitta della politica per fare i propri sporchi interessi, questi deve essere denunciato senza alcun timore. Questo ha detto a suo tempo Sandro Pertini e sembra scritto oggi. Il riferimento alla classe politica (non soltanto ad un solo Uomo, purtroppo) e alla stampa subalterna e silente è un segno dei tempi bui che stiamo vivendo, in cui come sempre l’arricchimento di pochi (ma sempre troppi), fa da contraltare all’impoverimento dei tanti. La battaglia d’autunno che il sindacato sta organizzando diventa quindi proprio una battaglia a difesa di Repubblica e Democrazia, che non sono realizzate se mancano la difesa del lavoro, del potere d’acquisto, delle libertà civili e della dignità di tutti i cittadini. A cominciare proprio dalla difesa della libertà di informazione, se è vero come è vero, che una gran parte degli italiani viene (dis)informata principalmente dalla televisione. E non sarà sicuramente l’ottimismo dispensato a piene mani dall’informazione controllata e censurata che risolverà i problemi di chi perde il posto di lavoro (oltre un milione in dodici mesi), di chi sopravvive attingendo ai pochi risparmi accantonati (magari per garantirsi un funerale dignitoso), di chi assiste incredulo all’ostentazione di ricchezze, sprechi e immoralità da parte dei “potenti”. Fisco, pensioni, immigrazione, distribuzione equa della ricchezza (poca) prodotta nel paese, sono i nostri obiettivi, possibilmente assieme a Cisl e Uil, ma soprattutto con il consenso di tutti i cittadini. L’onda lunga della crisi globale produ- ce i suoi effetti ritardati proprio su occupazione, sviluppo ed investimenti, come vediamo in questo autunno pesante. Si diceva, qualche mese fa: uscire dalla crisi con un nuovo e moderno modello di sviluppo. Ma, come nelle più nere previsioni, questo governo naviga a vista, non propone, non progetta; attua solo qualche provvedimento tampone, anche questi poi più annunciati che effettivi. Altro che accelerare la ripresa, sostenere il reddito dei pensionati, degli occupati e dei troppi senza speranza. Rimane, al fondo, lo scudo fiscale: attuato da diversi paesi, solitamente prevede il pagamento delle imposte evase, la dimostrazione della provenienza non illecita dei capitali (quindi non mafia, droga, delinquenza varia), il mantenimento dell’azione penale se qualche reato è stato commesso. Bontà sua, il Nostro concede il silenzio sull’origine dei capitali esportati, l’anoni- mato e pertanto nessuna azione penale eventualmente riscontrabile, il condono fiscale con un semplice pagamento di una sanzione (!) dell’1% per cinque anni! Contro un Irpef tra il 20 e il 30% versato dagli onesti contribuenti! Sono queste la giustizia fiscale e la lotta alla criminalità vantate a parole? Ed essendo il terzo scudo in meno di dieci anni, risulta come un invito ad evadere ancora, visto che poi un qualche altro condono sanerà il tutto! Se perdiamo la capacità di indignarci per tutto quel che succede, subentra la rassegnazione, subiamo e subiremo …. Non dobbiamo accettarlo, dobbiamo ribellarci e difendere i nostri valori: solidarietà, equità, legalità e giustizia, vita dignitosa per tutti in primo luogo. Questa è la moderna società che noi vogliamo e per la quale ci battiamo. Giorgio Uboni È in arrivo il 2010 ! A tutti i nostri iscritti, ai lettori e ai cittadini tutti gli AUGURI di buon anno, con la speranza che l’anno nuovo sia migliore dell’orribile 2009. Le pensioni Inps a Trieste L’Inps ha fornito i dati al 1.1.2009. Sono un interessante spaccato della nostra società e, nell’esporle sinteticamente, pensiamo sia corretto sottolinearne almeno due aspetti peculiari. Quelle 65.130 pensioni inferiori a 1.000 euro mensili in qualche famiglia si cumulano con altre entrate. Ma là dove sono l’unico reddito, come si può godere di “una vita libera e dignitosa” come richiede la nostra Costituzione al suo articolo? Al Governo e ai tanti ministri che pontificano ogni giorno sul costo del sistema pensionistico chiediamo una risposta convincente. Classi di importo: Numero pensioni: Fino a 250,00 euro 12.532 da 250,01 a 500,0 29.594 da 500,01 a 1.000,00 23.004 Totale pensioni fino a 1.000 65.130 Da 1.000,01 a 1.750,00 14.928 Oltre 1.750,01 9.485 Totale pensioni Inps a Trieste. 89.543 DOLINSKI BREG 2 DICEMBRE 2009 Non dimentichiamoci che... Botta e risposta! A colloquio con le istituzioni Cari lettori, troverete sempre più spesso nostri articoli o lettere da voi inviateci che abbiamo inoltrato alle istituzioni competenti. Intendiamo anche pubblicare le loro risposte, sollecitandole qualora … si fossero dimenticati di rispondere. La Redazione. Ad oggi non abbiamo ricevuto risposta riguardo a: Amianto: esistono incentivi economici ai Comuni che attivino lo smaltimento dei materiali contenenti amianto (Dolinski del marzo 2008). Sanità: A quando la mammografia e altre prestazioni ambulatoriali in Comune, senza che sia necessario andare a Cattinara, a Muggia, in via Puccini, all’Itis ecc.? Prebenico-Prebeneg: Abbiamo scritto in maggio, alla vigilia delle elezioni, che … ”il nuovo Consiglio Comunale dia una rapida e positiva risposta alla richiesta dei cittadini”, relativa al ripristino del nome storico di Prebeneg. Siamo a dicembre e ci permettiamo un sollecito. Cartelli stradali bilingui: Siamo in attesa che la delibera della Giunta regionale divenga realtà. E’ stato invece ripristinato l’uso di “un albero per ogni nato”, come da noi richiesto. Qui di seguito troverete le nostre nuove richieste. Ancora qualche richiestuccia al Comune di Dolina La stagione invernale procurerà sicuramente ulteriori intasamenti delle numerose caditoie e bocche di lupo esistenti nel territorio: richiedono costante pulizia, così come, per la prossima primavera, ribadiamo l’esigenza dello sfalcio ai margini delle strade. Questo ci fa ricordare che saremmo lieti di veder realizzata una moderna e funzionale Centrale a biomasse. Per la raccolta differenziata del verde, in attesa della Centrale, sarebbe anche opportuno che periodicamente venisse garantito un prelievo al domicilio, poiché non tutti hanno a disposizione adeguati mezzi il trasporto al Centro Raccolta Rifiuti di Bagnoli. Premesso che siamo assolutamente favorevoli alla raccolta differenziata dei rifiuti, sintomo di grande civiltà e rispetto dell’ambiente, auspichiamo una rapida soluzione delle problematiche ancora aperte, a cominciare dall’utilizzo completo e definitivo del microchip per la misurazione dell’effettivo conferimento individuale e del relativo conteggio della tassa dovuta. Ancora. Risulta piuttosto danneggiato e pericoloso il ponte a Mattonaia, così come sono ancora bisognose di riparazioni e manutenzione alcune strade, dopo i pesanti lavori della grande viabilità. Attendiamo con ansia gli esiti definitivi delle analisi Arpa sull’inquinamento e la sicurezza in relazione ai depositi Siot, comprese le emissioni di zolfo ecc. L’elenco di queste piccole richieste, che però interessano molto ai cittadini, potrebbe allungarsi; le presenteremo direttamente al Comune, comunicandovene gli esiti nel prossimo numero. Con soddisfazione prendiamo atto che il giardino con giochi e divertimenti per i bambini al Prešeren è una realtà! DOLINSKI BREG DICEMBRE 2009 3 Lo specchio del nostro tempo Per il 1° novembre, giorno della memoria verso i nostri defunti, sono stato invitato a svolgere un discorso commemorativo presso il monumento di S.Anna ai caduti di Servola e Coloncovez nella Resistenza partigiana. Nella presentazione dell’opuscolo che è stato pubblicato da parte del Comune di Trieste nel 2001, in occasione dell’inaugurazione di questo monumento, sta scritto: “Si tratta di un monumento importante. E’ infatti il primo monumento in città dedicato a quei triestini che nella seconda guerra mondiale combatterono per la libertà di un ampio fronte mondiale che aveva un unico obiettivo: sconfiggere in nazifascismo. Il contributo degli abitanti è dimostrato dal sacrificio di oltre cento caduti. Ma fu importante per il fatto che italiani e sloveni combatterono insieme per un comune futuro migliore.” Quando una persona oggi legge contenuti simili, non può rimanere indifferente. Alcuni diventano nostalgici e pensano ai tempi eroici, quando parecchi di noi e delle nostre famiglie furono protagonisti volontari della nostra sorte e della sorte del proprio popolo; altri poi confrontano con il passato l’attuale situazione sociale sgretolata e si chiudono in se stessi e sono convinti che non vale la pena di battersi per un domani soddisfacente e migliore, perché la gente semplice - come i lavoratori - ottiene sempre la parte minore e di poco conto, se mai la ottiene. Altri trovano anche in tempi d’oggi delle buone scelte, che in alcuni stati stanno diventando eroiche, mandando i propri eserciti nel mondo a difendere e sviluppare la demo- crazia. Il fine di tale scelta potrebbe essere anche buono, ma succede che proprio in alcuni di questi paesi l’orologio della democrazia sta ritardando, la miseria della gente aumenta, gli abili al lavoro rimangono a mani vuote; i lavoratori precari, se riusciranno a tirare avanti, rimarranno senza pensione, si può parlare di trattamento irresponsabile e nocivo verso la natura, verso il mare, che invaderà una buona parte del nostro mondo. Continuo con alcune frasi del mio discorso presso il monumento. Dopo Mons. Lorenzo Bellomi e Mons. Eugenio Ravignani il nuovo vescovo Mons. Gianpaolo Crepaldi in occasione del proprio insediamento il 4 ottobre ha preso la parola nella cattedrale triestina anche in lingua slovena, il che significa nella lingua di una parte dei cittadini di Trieste e della Regione FVG. Le osservazioni in seguito espresse riguardo l’omelia in lingua slovena del vescovo da parte del sottosegretario del governo, ci confermano che tra i nostri concittadini ci sono ancora delle persone che non si sono liberate dal rigetto e dalla persecuzione, anche se soltanto verbale, e dalle offese agli sloveni di queste terre. Tornando al monumento che ci ricorda e ammonisce riguardo al comune sacrificio di ambedue i popoli, che durante la Resistenza al nazifascismo furono accomunati dal sangue versato, è doveroso esprimere ai nostri concittadini parole chiare e concilianti. A chiunque oggi ripudi la civile convivenza, è affrettato marcarlo come fascista o nazista, ma proprio questi con il loro odio provocarono all’umanità indi- menticabili ferite e milioni di morti. Il periodo del regime fascista provocò molti danni. Gli sloveni furono fortemente tranciati come gli alberi. Oggi la nostra Costituzione repubblicana tutela le minoranze, ma la nostra Repubblica democratica non ha ancora del tutto regolato i conti e colmato le perdite. L’uso della lingua slovena, la toponomastica, i cognomi italianizzati, l’economia, le case della cultura, il Teatro sloveno, le istituzioni, il Primorski e altro … tutto si trova sull’orlo della sopravvivenza. Con un cordiale e amichevole saluto ai lettori del Dolinski breg, per concludere esprimo un invito agli alunni e studenti delle nostre scuole sia di lingua italiana che di lingua slovena, agli italiani e sloveni tutti, alle loro famiglie: con un cordiale augurio di poter nella pace nutrire e consolidare la nostra sana civiltà, la convivenza civile, la pace e altri valori per i quali sacrificarono la vita i nostri caduti. La nostra società e il nostro, diciamolo pure, glorioso e meritevole sindacato della CGIL, vivono tempi duri che richiedono da noi fedeltà, fermezza, tenacia, un tollerante e rispettoso collegamento e collaborazione con tutte le persone progressiste. Sosteniamo l’attività del sindacato con la nostra presenza, con la nostra critica e il nostro elogio, con il nostro sostegno morale e materiale per poter svolgere il suo ruolo indispensabile nell’interesse del lavoro, libertà, democrazia e tutte le altre cose che possono assicurare all’individuo e all’umanità una vita decente. Edvin Švab Etica e moralità tra pubblico e privato Mi domando perché ad un detto comunemente accettato come il “compreresti una macchina usata da Tizio…” non si possa aggiungere il “faresti educare tuo figlio da …”. Quando questa persona si trastulla con escort, divorzi, nani e ballerine, feste e festini di vario tipo, bugie senza rimorso o vergogna. Allora questo imbarazzo che persiste nella Chiesa nell’essere più precisi, puntuali e comprensibili ai fedeli (e non) sulle note vicende estive ed autunnali dei nostri po- litici, a cominciare dal capo del governo, fa proprio pensare all’intreccio di interessi in gioco: dalla pillola del giorno dopo al ruolo degli insegnanti di religione negli scrutini, passando per i numerosi finanziamenti che il Vaticano percepisce dal governo italiano, primi fra tutti il sostegno alle scuole private, il 5-8°/°°. ecc. Vien da dar ragione a Cacciari: “… che possano dare il voto e il giudizio negli esami, ma alla condizione che siano nominati dallo Stato …”, come tutti gli insegnanti e non nominati dalla Chiesa. Uno scambio equo! Capisco che “non possumus”, dato che il Concordato non lo consente, ma si potrebbe proporre un accordino a latere …? O è troppo pericoloso? Ma storicamente la Chiesa si è sempre mantenuta così cauta? A rileggere la storia non pare proprio! Pare allora veramente poco limitarsi ad affermare una “sofferenza e mortificazione, causata con la tracotante messa in mora di uno stile sobrio di vita”. Hanno ragione quei prelati, anche di alto livello, che chiedono maggiore chiarezza. E noi cittadini dobbiamo chiedere che le regole del cattolicesimo valgano per i credenti e i praticanti, ma non per chi si sente laico. A questi deve pensare lo Stato. P.S.: Possiamo anche chiedere ai politici che si professano cattolici, apostolici, romani che rispettino questi sacri comandamenti? UG. DOLINSKI BREG 4 DICEMBRE 2009 Autunno 2009: vendemmia e racccolta delle olive Autunno 2009: vendemmia e raccolta delle olive. Ne parliamo con Robi Ota: com’è andata questo anno? Bene nel male, è la risposta! Piuttosto ambigua, cosa vuoi dire? In teoria sia la qualità che la quantità erano ottime, saremmo stati al top, ma … i caprioli e i cinghiali ci hanno danneggiato. Cioè ?, domando. I caprioli sono ghiotti dei tralci delle viti, quindi se li mangiano, distruggendo così di fatto il possibile raccolto: nel mio caso ho perso circa il 30% dell’uva. Sono animali che si sono abituati alla presenza dell’uomo, non scappano, da un paio d’anni scendono sempre in maggior numero a valle. I cinghiali non hanno creato tanti danni a me personalmente, solo qualche ramo o qualche grappolo strappato; il problema riguarda in particolare chi coltiva verdure, ortaggi, patate… un vero disastro. Il problema dunque esiste: nel nostro settore, spiega Ota, il guadagno è già ridotto al minimo, questo rischia di essere un colpo mortale. Ma come, non siete rimborsati dei danni subiti, chiedo? Magari fosse così: ad ogni danno riscontrato, facciamo la denuncia alla Provincia, chiedendo i necessari controlli e le verifiche, ma difficilmente questo accade. Bisogna sapere che anni fa la selvaggina apparteneva sostanzialmente alle riserve di caccia, che gestivano la materia ed erano sostenute con fondi statali. Oggi gli animali sono proprie- Come fare? Per evitare le molestie e le persecuzioni dei giudici basta la propria onestà! (lettera di un lettore de La Repubblica) tà dello stato, che non sgancia un euro. Le competenze sono passate a Regione e Provincia, ma di quattrini non se ne vedono. Così tutto il danno rimane sulle nostre spalle. Come se ne può uscire? Per noi le soluzioni potrebbero essere il controllo GINO GIUGNI Ci ha lasciato il padre dello Statuto dei Lavoratori. Ma la gloriosa Legge 300 deve vivere e spetta a noi in prima persona difenderla per i valori che incarna: • dignità del lavoratore; • garanzia e certezza del lavoro; • per una vita lavorativa dignitosa. Grazie, Professore. Donare sangue Sempre più spesso si leggono sulla stampa triestina appelli a donare sangue, in quanto siamo cronicamente deficitarii e dobbiamo quindi ricorrere alla generosità di altre province che ne hanno in più, grazie ai loro donatori. Quello che mi ha colpito è che la carenza di donazioni è dovuta in particolare alla scarsa partecipazione dei giovani: cosa succede, i giovani di oggi sono meno solidali di quanto lo eravamo noi alla loro età? O ci sono altre ragioni? Forse i diversi controlli sul sangue prelevato, cosa che è un bene sia per chi dona, che ha dei control1i completamente gratuiti, che per chi riceve, che ha la garanzia di ricevere sangue sano. Ma ad allontanare qualche giovane dalle donazioni non saranno proprio questi controlli, visto che rilevano presenze di alcool e droghe nel sangue: “se non dono, evito che mi scoprano”? Ma convincere i giovani a donare il sangue, darebbe sicuramente due risultati: aumentare la disponibilità di plasma per chi ne ha bisogno e controllare la salute della gioventù, in un triste momento in cui l’uso delle droghe si sta drammaticamente diffondendo. A chi l’onere? Sicuramente a tutti: le istituzioni, la scuola, ma ancor più agli amici e alla famiglia, con un ulteriore ruolo importante per gli anziani. Dialogare, anche se qualche volta questo può costare fatica, rifiuti e incomprensioni. Ma ne vale la pena! Brajnik Darij delle nascite (degli animali, ovviamente), il ripristino dell’abbattimento selettivo, a suo tempo gestito dalle riserve, un congruo rimborso del danno, …; certo ci sono i pro e i contro, non siamo nemici degli animali e della natura, anzi. Ma anche noi agricoltori dobbiamo avere qualche tutela. Una quindicina di anni fa esisteva una Commissione costituita all’uopo, di cui facevano parte i rappresentanti degli agricoltori e della loro associazione di categoria, i cacciatori, l’Ispettorato provinciale dell’Agricoltura, che controllava, verificava i danni e li quantificava, io ne facevo parte. Se può servire, ripristiniamola. Insomma, si faccia qualcosa, altrimenti per noi la situazione diventa insostenibile. Anche voi del sindacato, dateci una mano. Per quel che ci sarà possibile mi impegno, rispondo: anche se il comune non ha competenze al riguardo, lo coinvolgeremo per affiancarci nelle nostre rimostranze a Provincia e Regione. Ci ascolteranno? Mi auguro di sì, concludo la chiacchierata. Con mille auguri che un buon bicchiere di vino e una bottiglia di olio doc non manchino mai sulle nostre tavole. intervista raccolta a cura di U.G. DICEMBRE 2009 DOLINSKI BREG Ultime dall’Ambito socio sanitario Muggia-Dolina La dottoressa Anna Maria Carli ha lasciato il servizio. Le auguriamo di potersi dedicare a tutti quegli interessi che negli anni ha dovuto trascurare, visti i gravosi impegni cui è dovuta sottostare per far funzionare la macchina dell’Ambito. Un ringraziamento sincero per quanto ha fatto di buono per la collettività. Un benvenuto al nuovo dirigente, la dottoressa Isa Deliso, con la quale ci auguriamo una collaborazione sincera e proficua. Sapendo che noi chiederemo molto, mentre le risorse disponibili non sono eccessive. Ma questo non sarà per noi un limite assoluto! La Segreteria del Distretto Est Ed ecco, sinteticamente, le domande e le richieste che presenteremo prossimamente all’Ambito e agli Assessori competenti dei due Comuni e sulle quali vi riferiremo quanto prima: - Monitoraggio e analisi scientifica dei bisogni esistenti, espressi e non espressi dalla popolazione; - Livello di soddisfazione qualitativa per i servizi forniti e motivazioni per le domande inevase; - Carta dei Servizi di Ambito, per migliorare la conoscenza dei cittadini sulle opportunità offerte dai servizi pubblici, sia come assistenza domiciliare o ambulatoriale, che come sostegno finanziario, integrando così l’attività dello Sportello Unico; - Sulla sanità: criticità e positività del sistema, in particolare in ordine all’integrazione dei servizi con l’Azienda Sanitaria e quella Ospedaliera, come la continuità terapeutica e il ruolo dei medici di famiglia. Prospettive di riutilizzo dell’ex Dispensario di Muggia; - Fondo per l’Autonomia Possibile (F.A.P.): conoscenza della situazione relativa all’anno 2009, nonché analisi e confronto sulle proposte della Regione per il nuovo regolamento; - Prospettive per i cittadini in difficoltà a seguito dell’abolizione del Reddito di Cittadinan- za in rapporto al nuovo Fondo Povertà; - Primi orientamenti sui prossimi Piani di Zona, anche in relazione alle attese Linee Guida regionali in materia; - Ipotesi, tempi e modalità di intervento sull’ipotizzato Centro Diurno nell’ex Caserma della Guardia di Finanza; - Criticità ed esigenza di manutenzione straordinaria della Casa di Riposo Comunale di Muggia, anche in relazione al previsto nuovo regolamento regionale; - Ultimo, ma non ultimo, riprendendo l’esperienza muggesana del Forum della Salute, confronto aperto sulle problematiche del disagio, delle dipendenze e sul “lavoro possibile” per chi ne è privo. Ci rendiamo conto che non è poco e non tutto si può realizzare rapidamente. Nel frattempo esprimiamo consenso alla decisione dei due Comuni di stanziare 130mila euro per le nuove povertà. Ci auguriamo che buona parte dei cittadini in situazione di disagio che si sono rivolti ai Servizi Sociali dei due Comuni abbiano potuto trovare almeno parziale soddisfazione. Ricordiamo anche che gli Sportelli dello SPI sono aperti a tutti i cittadini per consigli, aiuto e sostegno nelle loro richieste, al fine di raggiungere i risultati migliori. Anziani e (in)sicurezza stradale Noi anziani rappresentiamo ormai circa il 20% della popolazione italiana. Lo Spi, tra le altre cose, punta a tutelare i diritti dei cittadini anche in materia di mobilità e sicurezza stradale, sostanzialmente negate a chi non sia dotato della patente di guida o di grande abilità fisica. Per questo chiediamo ai Comuni di intervenire al riguardo, mettendo in atto tutte quelle azioni e quegli strumenti che possano garantire mezzi di trasporto adeguati e sicurezza. A Dolina ci siamo già rivolti con specifiche richieste, talora accolte, ma non sempre. Oggi, sollecitati dai nostri lettori, chiediamo un intervento su quel tratto di strada che dalla piazza di Bagnoli porta a Moccò: moto ed auto sfrecciano a tutta andatura, le tabelle con l’indicazione del limite di velocità sono sparite, la paura attanaglia chi deve attraversare, il rischio è alto. Ai vigili chiediamo una maggiore presenza, al Comune un intervento strutturale, rivolto alla costante manutenzione dei passaggi pedonali e dello stato dei marciapiedi e, laddove questi non esistano, dei margini di carreggiata, nonché semafori a richiesta e qualche segnale luminoso che freni l’esuberanza dei motorizzati. Chiediamo troppo? Speriamo di no e contiamo di venir accontentati. Incroci pericolosi Non preoccupatevi, cari lettori. Non stiamo parlando di inciuci tra politici, ma proprio di un incrocio stradale, in cui ogni giorno purtroppo verifichiamo incidenti, più o meno gravi. Qualcuno si deciderà a intervenire sul pericolosissimo incrocio tra Strada della Rosandra, via Flavia, via Caboto, Borgo S.Sergio? Pubblichiamo oggi questa, che è una delle tante richieste presentate alle autorità preposte e dalle quali attendiamo risposta. 5 DOLINSKI BREG 6 DICEMBRE 2009 Vacanze a Rimini Il Comune di Dolina organizza da parecchi anni per i propri cittadini anziani una vacanza estiva nella località di Rimini. Anche nel 2009 l’amministrazione comunale ha organizzato per noi pensionati un piacevole soggiorno. Il 5 settembre alle 6 e mezzo di mattina ci aspettava, davanti al Municipio di Dolina, l’autobus di Rimini. Sistemati i bagagli nell’apposito spazio, siamo partiti. Tutti pieni di allegria e di buon umore partivamo incontro alle sospirate vacanze. Tra di noi si notavano donne con parecchi anni alle spalle, alcune armate di bastone. A loro un plauso particolare per il notevole coraggio. L’autista dell’autobus si è dimostrato bravissimo. Il bel tempo ci ha premiati. La nostra accompagnatrice Marija si è dimostrata molto simpatica e paziente. Il viaggio, lungo e faticoso, prevedeva fermate ogni due ore negli autogrill. Dopo circa sei ore di viaggio siamo finalmente arrivati a Rimini. Siamo giunti all’ora di pranzo, creando un po’ di caos, mescolandoci ai pensionati di Napoli che stavano abbandonando l’albergo. In poco tempo tutto si è aggiustato. Eravamo la prima volta ospiti di quest’albergo. Non grande, ma vicino al mare. Il primo giorno avevamo un cielo leggermente nuvoloso, ma il secondo giorno e in quelli successivi splendeva un bel sole. La compagnia, molto allegra, ci faceva tutti divertire. Il mare era ancora caldo, da poter farci il bagno. Peccato per le onde un po’ alte. Subito all’inizio delle vacanze si è verificato un incidente. Una signora, cadendo, si è rotta il braccio. Ci dispiaceva vedere, che doveva tenere il braccio ingessato tutta la settimana. Le sere sedevamo davanti l’albergo. Cantavamo, ballavamo e ci divertivamo. Nerina e Nadia ci preparavano divertenti giochi e lotterie. Le ringraziamo sentitamente. Il cibo era buono ed Prevenzione: cancro al seno da non sottovalutare La prevenzione deve essere una priorità per il sistema sanitario, sia perché costa meno prevenire che curare, sia perché il cittadino giustamente pretende una buona difesa della sua salute. Accenniamo qui ad una specifica problematica femminile: il carcinoma mammario (il cancro al seno). La sua incidenza risulta essere in aumento; colpisce principalmente le donne tra i 50 e i 70 anni (ben il 45% dei casi), influiscono sulla sua diffusione tanto la familiarità, quanto l’esposizione alle radiazioni (troppe radiografie, ad esempio), poi il numero di gravidanze, l’obesità, la recidività. Quale consiglio, se non quello di sottoporsi periodicamente alle visite gratuite predisposte dal servizio sanitario, superando le troppo diffuse ritrosie (la “vergogna” di troppe donne); la diagnosi precoce e le moderne tecnologie consentono una guarigione a otto donne su dieci casi, mentre una ventina di anni fa meno di quattro si salvava. Lo Spi alla TV Siamo presenti su: Telefriuli: Venerdì e sabato alle ore 14 e in replica il mercoledì alle ore 9,30 Free (ex Telenordest): il martedì alle 20,40 e in replica il mercoledì alle 13,30 Antenna3: Giovedì alle 20,35 Si tratta di brevi trasmissioni, in cui vengono trattati temi di varia attualità, con la partecipazione sia di sindacalisti e lavoratori, che di responsabili istituzionali e di associazioni che operano nel territorio. Invito alla collaborazione sul “Dolisnki Breg” È successo qualcosa nella vostra località che desiderate raccontare ai vostri concittadini o a quelli delle vicine località? Conoscete qualche personaggio o qualche episodio che andrebbero segnalati come esempio per gli altri? Volete esporre le problematiche del vostro quartiere, del paese, della città in cui abitate? Vi piace scrivere e collaborare con i nostri periodici d’informazione? Se almeno una delle vostre risposte è positiva siete invitati alla collaborazione. Saremmo felici di ogni vostro contributo. Il prossimo numero dovrebbe vedere la luce nella prossima primavera. I contributi dovrebbero pervenirci entro la metà di febbraio. Potete spedirli all’indirizzo e-mail [email protected] (Oggetto: per Dolinski Breg) o farli pervenire alla sede sindacale SPI-CGIL di Strada della Rosandra, 58 tel. 040 829681. Grazie per la collaborazione. La redazione Hanno collaborato a questo numero: SONIA BIAGI, DARIJ BRAJNIK, VLADIMIR FURLAN, ROBI OTA, UGO PIERRI, EDVIN ŠVAB, GIORGIO UBONI, MIRANDA VODOPIVEC abbondante. La settimana è volata e con lei le nostre vacanze. L’ultimo giorno dopo il pranzo il nostro autobus ci aspettava davanti l’albergo. Abbiamo caricato i bagagli e verso le due siamo partiti da Rimini. Tutti allegri e contenti per aver passato una bella vacanza e goduto del bel tempo. Prima della partenza da Rimini si è verificato uno spiacevole episodio, causa la maleducazione di due persone. Il viaggio di ritorno è stato lungo e faticoso. A tratti pioveva. Siamo arrivati a casa la sera alle 20:30 stanchi, ma felici, allegri e soddisfatti per essere stati in vacanza a Rimini. Ringraziamo il Comune di Dolina, che ogni anno promuove e finanzia questa iniziativa e così permette ai cittadini pensionati di beneficiare di una settimana di vacanze a Rimini. S.S. Ricordiamoci! “C’è chi pensa che la politica sia un’arte che si apprende senza preparazione, si esercita senza competenza, si attua con furberia. E’ anche opinione diffusa che alla politica non si applichi la morale comune e si parla spesso di due morali, quella dei rapporti privati e l’altra (che non sarebbe morale né moralizzabile) della vita pubblica. La mia esperienza lunga e penosa mi fa concepire la politica come satura di eticità, ispirata all’amore per il prossimo, resa nobile dalla finalità del bene comune”. Scritto da Eugenio Scalfari, Valentino Parlato, Pietro Ingrao, … ai giorni nostri? Nemmeno per sogno, lo scrisse don Luigi Sturzo, prima di morire nel 1959! Stampa: Tipografia Arzioni - Trieste