DOLINSKI BREG
SPI-CGIL Sindacato Pensionati Italiani Trieste - Distretto Est - Lega Domio - Strada della Rosandra 58 (040829681
MAGGIO 2011
Al voto!
Due sono gli importanti appuntamenti
che ci attendono:
■ Le elezioni amministrative
■ Il referendum
Non manchiamo!
segue a pagina 2
Perché non possiamo
essere d’accordo
Da anni paghi una tassa
in più: quella sull’evasione!
La riforma della giustizia (o meglio, dei giudici) si colloca
in un quadro contrario alla Costituzione e alle regole dell’Unione Europea, nonché del buon senso. Infatti
Da anni paghi una tassa in più: quella sull’evasione!
La copertina del numero di dicembre del nostro notiziario era
dedicata all’evasione fiscale, a chi paga e chi no. Oggi vogliamo capire chi e come dovrebbe intervenire per far cessare questo scandalo nazionale.
Più loro evadono, più tu paghi.
Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate dovrebbero assolvere in prima persona al compito.
Ma, com’è evidente, il loro impegno non risolve il problema.
Allora, noi del sindacato, che rappresentiamo quelli che pagano tutto, sino all’ultimo centesimo, ci permettiamo di dire alla
politica che la lotta all’evasione deve essere condotta con
tutti i mezzi leciti; senza aver paura che gli evasori protestino
e alle prossime elezioni non ti votino.
Ricordiamo a tutti che una legge del 2005 (la 248 del 2.12.05)
e la successiva 133 del 6.08.08 riconoscono al Comune che, in
collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, abbia contribuito
all’accertamento dell’evasione di Irpef e similari, il 33% degli
importi effettivamente riscossi.
Ovviamente, per quanto riguarda le tasse di competenza comunale, quali quella sulla raccolta rifiuti e l’Ici, una lotta incisiva frutterebbe alle casse comunali il 100% dell’evaso. E
siccome sappiamo tutti (e i comuni lo confermano) che l’evasione è fortissima, cosa si aspetta a dare una decisa caccia ai
soliti furbetti? Muggia è partita, Trieste arranca … l’assessore
Ravidà denuncia un mancato introito, sulle due voci, che supera i 4 (quattro !) milioni di euro. Altrochè difficoltà di bilancio,
se questa caccia fosse realizzata con decisione e convinzione.
Cosa che noi chiediamo con forza, pretendendo anche che le
somme riscosse vadano a coprire quei tagli allo stato sociale
(sanità, assistenza, tariffe pubbliche, case Ater ecc. ecc.), che
mettono oggi in grande difficoltà proprio i pensionati e tutte
quelle persone che si trovano in situazione di disagio.
Come fare? Basta volere, i mezzi ci sono. Ne citiamo alcuni,
non sono tutti e su qualcuno potrà non esserci il consenso: se
ne può discutere, l’importante è comunque fare.
segue a pagina 2
■
Annulla una base della democrazia moderna: l’autonomia dei tre poteri fondamentali dello stato: legislativo,
esecutivo, giudiziario. Quello giudiziario viene posto
sotto un forte controllo dell’esecutivo. Il governo deciderà quale è il tipo di reato da perseguire.
Indovinello n° 1: quali reati indicherà il Berlusconi (se lo lasceremo governare ancora!): Corruzione, falsificazione di bilancio,
fondi neri, … oppure il furto di una mela o di una gallina?
■
La Polizia Giudiziaria, che sino ad oggi è a disposizione
dei magistrati inquirenti, passa agli ordini del governo.
Indovinello n° 2: sarà ancora incaricata di indagare nei casi, ad
esempio, in cui il reato possa esser stato commesso dal capo del
governo, da un ministro, da un loro amico?
■
Quanto sopra discende da una visione della democrazia:
chi è eletto dal popolo, è al di sopra della legge. Questo
contraddice la Costituzione: “tutti i cittadini sono eguali
di fronte alla legge”.
Indovinello n° 3: che sia questo il motivo per il quale Lui vuole
cambiare la Costituzione?
■
L’Unione Europea detta norme che garantiscono l’indipendenza della Magistratura, quindi il contrario della
proposta del nostro Governo.
Indovinello n° 4: Che sia questo il motivo per cui Lui è tanto
ostile ad un vero governo europeo, forte e autorevole?
■
Secondo la Costituzione, i magistrati hanno l’obbligo
di indagare a fronte di una denuncia e/o segnalazione.
Il governo punta a sopprimere questo fondamento, arrogandosi il diritto di decidere se una denuncia debba aver
corso o meno.
segue a pagina 2
DOLINSKI BREG
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MAGGIO 2011
segue da pagina 1
Appello al voto
Nel rinnovare l’appello a non mancare
al voto, che invitiamo ad indirizzare a
quelle forze e a quei candidati che meglio sanno rappresentare gli interessi
collettivi, cioè quelli di tutti noi cittadini
e pensionati, ricordiamo anche che molti
sindacalisti della Cgil si sono candidati.
A loro riconosciamo particolare competenza, dedizione ed impegno nella difesa
dei diritti dei lavoratori e dei pensionati;
per questo vi invitiamo a sostenerli con
il vostro voto di preferenza.
La Segreteria dello Spi
del Distretto Est
Perché
non possiamo
essere d’accordo
segue da pagina 1
Indovinello n° 5: ripropone l’indovinello n°
1.
■
Si separano le carriere dei Pubblici
Ministeri (i PM, quelli che indagano
e istruiscono l’accusa) da quelle dei
Giudici. E’ il contrario delle richieste
dell’Unione Europea: la carriera deve
essere unica, perché il PM deve rappresentare l’interesse della collettività,
valutare le prove a carico e quelle a discarico dell’indagato, in funzione delle
indagini svolte da lui e dalla Polizia
Giudiziaria che oggi è ancora alle sue
dipendenze. Per il PM non deve essere
importante che l’indagato venga condannato (così come per l’avvocato,
uomo di parte, è importante che il suo
cliente venga assolto, a tutti i costi!),
ma che il colpevole venga condannato. E proprio per questi motivi è bene
che maturi ambedue le esperienze, di
giudice e di PM, per avere la massima
capacità di esercitare al meglio la sua
funzione.
Indovinello n° 6: togliendo al PM la possibilità di utilizzare la Polizia Giudiziaria, le
intercettazioni, altri strumenti di indagine, sottoponendoli al rischio di dover pagare di tasca
propria se il giudice non ritiene sufficienti le
prove di colpevolezza, ecc. si aumenta o si diminuisce la possibilità che un presunto colpevole di reato venga mandato a processo?
■
Indovinello n° 7: Sono tutte proposte
nell’interesse dei cittadini? O servono a
Lui, ai suoi amici, ai suoi più stretti collaboratori? Servono più per fuggire dai
processi piuttosto che farsi giudicare e
assolvere, se innocenti?
Certamente la materia è molto più complessa
di quanto semplicisticamente abbiamo qui riportato, ma è una base per approfondire, serve
per capirci meglio !
Augurandoci di poter difendere la Costituzione e i cittadini da questi attacchi scellerati, ai
quali troppi italiani danno credito. Purtroppo !
U.G. (Scritto il 7 marzo u.s.)
P.S.: Ci scusiamo con i nostri lettori,
ma al momento di andare in stampa
non è ancora chiaro se il governo sia
riuscito a sfuggire al giudizio dei cittadini sui quesiti relativi all’acqua ed al
nucleare, inventando vergognose scappatoie.
Da anni paghi una tassa
in più: quella sull’evasione!
segue da pagina 1
- La fotografia aerea, per individuare
costruzioni abusive;
- Verifica del tenore di vita (o di attività per le imprese), rapportate alla
dichiarazione dei redditi (o al bilancio aziendale);
- Controllo delle proprietà (e dell’uso) di beni di lusso (barche, mezzi
aerei, cavalli ecc.) e incrocio dei dati
di catasto e tavolare;
- Riconsiderare le numerose segnalazioni che già pervengono ai comuni e
al 117 della Guardia di Finanza;
- Ecc. ecc. ecc.
Il tutto, oltre al recupero di somme
potenzialmente ingenti, consentirebbe forme di occupazione dedicata proprio agli accertamenti, coinvolgendo
ad esempio cooperative di giovani e/o
disoccupati. E, come sappiamo tutti,
il problema della disoccupazione è in
cima ai nostri pensieri.
Quindi un impegno gravoso, delicato
e complesso, che il sindacato affronta
per ricercare un minimo di equità e
solidarietà, quindi di democrazia, per
la nostra società.
Lavoratori e pensionati pagano,
gli evasori scroccano.
U.G.
Imposte e tasse:
un problema nazionale
Affrontare questo argomento significa muoversi su due terreni paralleli:
da una parte la riforma di un sistema
fiscale che colpisce sempre più pesantemente il lavoro dipendente e le
pensioni, dall’altra capire come concretamente sia possibile aggredire
l’evasione, la “grande vergogna” di
questo paese.
Sul secondo argomento, interveniamo con
l’articolo “Da anni paghi una tassa in più”.
Per quanto riguarda
la riforma del nostro
sistema fiscale, presso
le nostre Leghe potrete trovare il materiale
informativo completo,
che qui brevemente riassumiamo.
- L’Italia è al primo posto in Europa
per la pressione fiscale su lavoro e
pensioni, pari al 44%. L’aumento dal
1980 ammonta ben al 12,50% , pari
mediamente a 3.300 € per anno di
maggiore imposizione !
- La revisione della struttura delle aliquote Irpef, favorendo i redditi bassi
e medio alti, riducendo la prima aliquota dal 23 al 20% e la terza dal 38
al 36%. L’incremento delle detrazioni
e la costituzione di uno strumento che
migliori le prestazioni dell’Assegno
Familiare.
- La tassazione al 20% delle rendite
finanziarie, oggi al 12,50%, come di
fatto avviene in tutta Europa.
- Favorire l’imprenditorialità, la professionalità e l’occupazione giovanile
(e non solo), con appositi interventi di
sostegno, agevolazioni fiscali e semplificazioni burocratiche.
- La costituzione di
una imposta progressiva di solidarietà nazionale sulle Grandi
Ricchezze, seguendo
l’esempio francese,
che si applica su patrimoni superiori agli 800 mila euro.
Queste sono le linee sulle quali si
muove la Cgil, sapendo che il confronto con il Governo, che punta a
privilegiare i redditi e i patrimoni medio alti, è di scontro totale. Siamo veramente su due logiche opposte, come
l’andamento della politica economica
nazionale lascia facilmente intendere.
Non sarebbe ora che gli italiani sappiano finalmente indignarsi?
U.G.
MAGGIO 2011
DOLINSKI BREG
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Un bilancio di fine mandato
L’opinione della Presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat
In che modo è possibile incentivare lo sviluppo del territorio?
Il territorio richiede velocità di decisioni e
di realizzazione per guardare a uno sviluppo complessivo che ne premi le specificità
intese come risorse per il futuro. I progetti
concreti che abbiamo in mente di sviluppare nei prossimi anni devono essere costruiti
rielaborando la nostra identità, quella identità che ci rappresenta al meglio e di cui
andiamo fieri, quella unicità nella quale riconoscerci per costruire strategie e vincere
le sfide. La parola chiave è integrazione.
Economia, infrastrutture, innovazione tecnologica e ambientale, cultura non devono
essere un mix indistinto e casuale, ma un
mosaico armonico per una crescita integrata,
possibile e sostenibile. In questo momento di crisi è opportuno poi intervenire nel
sistema di inclusione sociale e affrontare il
problema del lavoro, della difesa dell’occupazione, guardando con particolare attenzione anche all’inserimento delle donne, delle
persone con disabilità, degli immigrati. Sono
molte le potenzialità di questo territorio che
rappresentano i punti di forza della crescita.
Dare valore e promuovere quanto di unico e
di specifico possiede la Provincia di Trieste
è l’ impegno ci siamo assunti nel precedente
mandato e che intendiamo proseguire.
Quali sono le altre sfide da affrontare per
il futuro?
Se parliamo di futuro della provincia di
Trieste è impossibile prescindere dalla dimensione europea di questo territorio. Dopo
l’abbattimento delle frontiere con Schengen,
e in vista dei futuri processi d’integrazione
- in particolare della vicina Croazia - la collaborazione internazionale e transfrontaliera
appare più che mai presupposto essenziale
allo sviluppo. E’ una sfida in parte già intrapresa con l’attivazione nel 2006 di un ufficio
affari comunitari. La Provincia – lo abbiamo
già sperimentato – esercita un ruolo chiave
nell’ambito del reperimento di risorse comunitarie, elaborando strategie progettuali
e fungendo da cerniera tra le istituzioni e le
realtà produttive. Abbiamo dimostrato di saper utilizzare gli strumenti offerti dall’unione Europea, partecipando ai vari Programmi
Interreg sia da capofila con gli opportuni
cofinanziamenti sia da partner, in progetti
proposti da altri soggetti qualificati del territorio, offrendo in tal caso a disposizione un
supporto tecnico grazie al quale il territorio
ha beneficiato di investimenti per oltre 13
milioni di euro.
Conosciamo la Sua attenzione alle questioni dell’ecologia e del rispetto dell’ambiente: oltre al contributo per l’installazione del fotovoltaico, a quali altre iniziative pensa per incrementare il ricorso alle
fonti di energia alternative?
L’ambiente è un tema centrale su cui costruire e pianificare lo sviluppo sostenibile
dell’intero territorio. Nell’ambito delle specifiche competenze provinciali è nostra intenzione proseguire nelle azioni mirate alla
riduzione dei gas serra e al risparmio energetico attraverso l’incentivazione dell’uso
di fonti rinnovabili. Andremo avanti con il
programma di riduzione di inquinanti specifici quali l’amianto, con lo sviluppo programmatico della raccolta differenziata, con
le verifiche sulle emissioni di impianti termici. Lo sviluppo di nuovi ulteriori programmi
finalizzato all’impiego di fonti rinnovabili è
ulteriore obiettivo essenziale. In particolare
saranno implementati gli interventi progettuali avviati o in atto in materia di riduzione
delle emissioni inquinanti e di incentivazione
dell’utilizzo di fonti da energia rinnovabile
anche in accordo, a livello sperimentale. Con
gli Istituti scientifici di valenza nazionale e
internazionale presenti sul territorio.
Intervista a cura di U.G.
Leggende nucleari, tutta
la verità sul fabbisogno
energetico nazionale
Dalle centrali atomiche francesi l’Italia
importa solo l’uno per cento dell’elettricità totale che consuma.
“Che senso ha continuare a snobbare il
nucleare? Alla fine lo importiamo dalla
Francia, tanto vale portarcelo in casa”.
Lo sentiamo ripetere come un mantra
ogni volta che si tocca la questione dell’atomo. Ma è veramente così?
In realtà, se si considera il mix medio
energetico nazionale, la percentuale di
energia nucleare effettivamente utilizzata
in Italia è pari ad appena l’1,5% del totale. Ma c’è un’altro dato da considerare.
Consultando i dati pubblicati da Terna
si scopre infatti che l’Italia dal punto di
vista energetico è tecnicamente autosufficiente. Perché allora importiamo energia
dall’estero? E perché vogliono costruire
le centrali? Perché conviene. Soprattutto
di notte, quando l’elettricità prodotta dalle centrali nucleari, che strutturalmente
non riescono a modulare la potenza pro-
dotta, costa molto meno, perché l’offerta
(che più o meno rimane costante) supera la domanda (che di notte scende). E
quindi in Italia le centrali meno efficienti
vengono spente di notte proprio perché
diventa più conveniente comprare elettricità dall’estero.
“E se dovesse succedere un incidente in
una delle centrali dei paesi confinanti?”.
Beh, non ci sarebbe da rallegrarsi, ma ancora una volta i dati possono esserci (un
po’) di conforto. Le tre centrali nucleari
più vicine all’Italia sono in Francia 100
Km, in Svizzera, 100 Km dal confine e
220 Km da Milano e in Slovenia a Krško,
verso il confine con la Croazia, a 140 Km
da Trieste. Ammesso che si possa usare
come riferimento il disastro di Černobyl‘,
in caso di incidente sembra che la più alta
esposizione alle radiazioni si verifichi nel
raggio di 30-35 chilometri dal reattore.
Quindi nelle nostre valli alpine e nelle
grandi città del nord si possono dormire ancora sonni abbastanza tranquilli ri-
spetto all’eventualità che si costruisca un
reattore dentro i confini nazionali.
Tratto dal quotidiano
“il Fatto Quotidiano”,
domenica 27 marzo 2011
Miei cari, ricordiamoci che con la costruzione di centrali nucleari girano miliardi di
euro. I nostri euro,le tasse di noi cittadini
(quelli che le pagano). Ora, sappiamo bene
cosa succede in Italia ogni qualvolta vi
sono giri di “affari” multimiliardari vero?
Ecco il perché “servono” le centrali nucleari, non certo per noi cittadini che
continueremo a pagare l’elettricità fior di
quattrini, perché l’uranio costa, la costruzione delle centrali deve essere ammortizzata in qualche modo, la gestione delle
scorie è costosa, e infine la dismissione
delle centrali stesse è costosa. Risultato i
soliti noti ingrasseranno bene bene i loro
conti bancari, mentre noi continueremo a
pagare, pagare, pagare.
v.f.
DOLINSKI BREG
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MAGGIO 2011
La Protezione Civile a Dolina
In data 18 gennaio u.s. abbiamo ricevuto una
lettera da parte del Coordinatore Comunale
della Protezione Civile Willy Vorus che si
rifaceva al “Piano Neve” di Dolina e illustrava
ruolo e compiti della Protezione. Ne riportiamo,
dato il lungo tempo trascorso, solo la parte che
da conto della benemerita attività del Gruppo.
”Il Gruppo Comunale della Protezione Civile
è composto di 54 volontari di ambo i sessi
con un età media di 38 anni, il che dimostra
che nel gruppo ci sono molti giovani che si
riconoscono nella solidarietà e nell’aiuto per
la comunità.
Il Gruppo, nell’anno passato, ha effettuato
un totale di uscite per 498,5 ore mentre i
volontari si sono impegnati per un totale di
1.239 ore, calcolando che per ogni uscita la
squadra esce come minimo con due volontari.
Le ore delle uscite/volontari comprendono
prevenzione
(salinatura viabilità,taglio
alberi/arbusti su piste tagliafuoco ecc.) , corsi
di aggiornamento e formazione, emergenze
(nevicate,ricerca persone, ecc.) ed attività di
supporto (manifestazioni culturali,sportive ed
eventi vari). Ritornando sul ‘’piano neve’’, il
Gruppo lavora in sinergia con i dipendenti
comunali uscendo con due automezzi propri,
uno spazzaneve ed un fuoristrada, sino a fine
emergenza.
Il Gruppo, oltre all’attività comunale, ha
partecipato pure a manifestazioni provinciali/
regionali tra cui il ‘’Giro d’Italia’’, ‘’Bavisela
’’,’’60°Martiri di Basovizza’’,’’Telethon 2010’’
ed infine con l’Associazione Vigili del Fuoco
BREG, promotori dell’iniziativa, alla raccolta
natalizia di vestiario,alimenti,libri/quaderni ed
altro per le associazioni “LUCHETTA/OTA
D’ANGELO/HROVATIN-Trieste” e “NO
È scomparsa
una parola: ONORE
Abbiamo letto di un ministro tedesco che si
è dimesso per il solo fatto di aver inserito
nella sua tesi di laurea un brano ripreso da
un testo non suo, senza citare la fonte. Ma
sono matti questi tedeschi? Così può pensare
un italiano, confrontando episodi come questo con quello che succede da noi, con i nostri parlamentari e governanti, spesso super
inquisiti e molti anche già condannati. O come
molti nostri manager, da Tanzi e Cragnotti a
Geronzi, che pretendeva di controllare una
società gloriosa, per molti aspetti fiore all’occhiello del nostro Paese, come le Assicurazioni Generali. E pensare che ai nostri vecchi
tempi un politico, per molto meno, si sarebbe
addirittura sparato un colpo di pistola !
Cari lettori, cari cittadini: è scomparsa però
anche un’altra parola: Indignazione!
È possibile che noi non si sia più capaci di
indignarci, di reagire di fronte a questa vergogna, che ci rende più poveri, sia economicamente che nell’immagine di noi che diamo
al mondo?
Per conto nostro, lo Spi-Cgil di Dolina ringrazia
il Gruppo per la sua benemerita attività ed
invita, ancora una volta, tutti i cittadini a
contribuire alla riuscita di tutte quelle iniziative
che si rifanno alla solidarietà. Per combattere
quell’individualismo e quell’ egoismo che
sono la piaga che affligge il nostro Paese da
troppi anni ormai. Per rilanciare il senso della
partecipazione attiva di tutti i cittadini alla vita
della comunità e consolidare la democrazia,
messa in pericolo dai continui attacchi del
governo alla Costituzione e alle Istituzioni
repubblicane.
La Segreteria
Coordinamento Donne
Prosegue l’esperienza del Coordinamento
Donne dello SPI-CGIL del Distretto Est.
Ci incontriamo ogni 15 giorni di giovedì;
agli incontri partecipano sistematicamente
circa 13/18 donne che sempre di più si affiatano e intervengono sollevando problemi, riflettono e trovano complicità con le
altre.
Abbiamo riflettuto sulla riduzione dei servizi in sanità, abbiamo sollevato dentro e
fuori della CGIL i disservizi relativi alla
questione “presentazione delle domande di
invalidità civile”; cerchiamo di raccogliere le istanze che vengono dal territorio per
incanalarle negli ambiti istituzionali al fine
di trovare soluzioni idonee. Non è sempre facile, anzi non è mai facile dato che
in questo momento il governo della cosa
pubblica è concentrato sul taglio delle spese sottoponendo il cittadino a sacrifici, ma
noi non molliamo, non vogliamo mollare
nonostante le difficoltà. Riteniamo che
la crisi non possa essere pagata dai più
deboli.
Abbiamo partecipato alla manifestazione
“se non ora quando” del 13 febbraio ed
è stato bellissimo, perché eravamo in tante
anche in questa tranquilla città di provin-
La magistratura
e gli strumenti di indagine
La magistratura e gli strumenti di indagine. Corruzione e concussione: è successo
veramente! Dice uno!
Corruzione e concussione: non è vero, è
una balla! Risponde l’altro!
Ma senza intercettazioni e libertà di stampa, cosa se ne saprebbe? Nulla!
Ma proprio per eliminare le intercettazioni, bloccare il lavoro della Magistratura
e dell’informazione il Governo e il Parlamento sono impegnati a tempo pieno. Ai
cittadini interessa di più il lavoro che manca, le pensioni sempre più povere, il 30%
dei giovani disoccupati, l’economia italia-
BOMBE MA CARAMELLE-Kragujevac”.
Quindi a nome del Gruppo Comunale
Protezione Civile cogliamo l’occasione per
inviarvi i nostri migliori saluti.”
na che non cresce, non si sviluppa, l’ambiente degradato che al primo maltempo
causa crolli e allagamenti? Al Governo
tutto questo non interessa. Interessa invece
far sfuggire il presidente del consiglio (con
la p minuscola, uomo-vergogna dell’Italia
nel mondo) dai tanti processi in corso, in
cui sarebbe sicuramente pesantemente
condannato. E, come dice il suo compagno
d’avventura Galliani, assieme a Confalonieri, se non facesse così, “saremmo tutti
e due in galera o sotto i ponti”.
È questo un bene per la democrazia e
per il cittadino?
cia; eravamo in tante a protestare, eravamo
in tante a chiedere una diversa rappresentazione del corpo e delle questioni femminili, eravamo in tante a chiedere le dimissioni di un governo incapace di dare risposte
efficaci ai bisogni delle donne.
La scrivente inoltre è stata designata dal
Distretto Est come componente della Commissione Pari Opportunità del Comune di
Muggia, anche al fine di inserire le istanze
del Coordinamento in un ambito istituzionale. In tale contesto si è organizzato un
seminario sulla questione femminile con
incontri mensili con i servizi sociali e sanitari dell’Ambito 1.3 (Muggia-Dolina).
Il seminario ha lo scopo di informare la
cittadinanza delle risorse messe in campo
dai servizi e dei disagi delle donne del territorio.
I prossimi incontri in calendario sono: il
20 maggio alle ore 17.30 col Servizio per
le Dipendenze e il 17 giugno, sempre alle
17.30, col Centro di Salute Mentale.
Vi aspettiamo numerose sia nel gruppo di
coordinamento che negli incontri pubblici,
anche per riconnettere una comunità tentata dalla disgregazione e dall’isolamento.
Lidia Mendola
“
Come dice
il Filosofo!
In democrazia conta chi comanda,
ma ancor più conta il controllo su chi
comanda.
Ecco il valore della nostra Costituzione.
”
DOLINSKI BREG
MAGGIO 2011
5
Non metteremo le mani
nelle tasche dei cittadini!
Come possiamo definire, allora, la
sparizione dalle istruzioni per la
dichiarazione dei redditi relativi
all’anno 2010 del “Punto 33”, presente per i redditi del 2009, che prevedeva la “detrazione su un importo
massimo di €250 delle spese sostenute per gli abbonamenti ai servizi
di trasporto pubblico locale”? Consentiva ai cittadini un risparmio di
47,50 €, ma favoriva anche l’uso
dei mezzi pubblici anzichè della
propria automobile, con beneficio
per l’ambiente, meno inquinamento, maggiore sicurezza stradale. E
chi si era conservato accuratamente
gli scontrini, ora li può gettare. Ma
lo ha saputo appena oggi! Le regole
non si cambiano a tempo scaduto!
PS: Quando al governo conviene,
le variazioni possono essere anche
retroattive: sia per garantire la fuga
dai processi a qualcuno, che per togliere dalle tue tasche un piccolo
aiuto, un “meglio che niente”!
Il negozio di vicinato e la vivibilità
nei quartieri di periferia
Sempre di più nei paesi e nei quartieri
di periferia i piccoli negozi chiudono;
contemporaneamente crescono, più
lontano, supermercati e centri commerciali. A molti cittadini può piacere, può
far comodo; alla vita del quartiere, agli
anziani, a chi ha difficoltà a raggiungere mercati lontani, questa evoluzione
dei punti-vendita non piace, crea difficoltà e problemi.
Allora, per una saggia politica nell’interesse dei cittadini più fragili, anziché
favorire il grande centro commerciale,
sarebbe più opportuno incentivare, so-
stenere quei negozianti che, con fatica
e sacrificio, mantengono il loro piccolo
punto-vendita familiare, vicino a casa,
in cui ci si incontra, si scambiano quotidianamente con vicini e conoscenti
quelle due parole che aiutano a combattere la tragica piaga della solitudine
degli anziani.
Negozianti che si informano e si attivano se un cliente da qualche giorno non
si vede!
C’è qualche candidato sindaco che trovi l’idea interessante?
U.G.
Notizie utili
L’Inps ed il PIN
Da qualche anno l’Inps scarica sui cittadini e sui Caf
tutta una serie di incombenze che a “loro” creano
fastidio. L’ultima trovata si riferisce alla notizia
che i pensionati trovano nella lettera che stanno
ricevendo: “non ti comunicheremo più per lettera
l’importo della tua pensione, ma potrai conoscerlo,
assieme ad altre notizie, ricorrendo tramite il tuo
computer al nostro sistema informatico utilizzando
il PIN!”
E via con sigle, codici, password ed altre diavolerie.
Certo, molti pensionati facilmente si adegueranno;
ma altrettanti molti entrano in crisi, corrono allo
Spi e, spaventati chiedono: “cossa se sta roba? I
me ciol la pensione?”
Cari pensionati, non vi spaventate. E’ solo il
governo che cerca di renderci la vita più facile e
semplice; ma per fortuna nelle nostre Leghe lo Spi
saprà chiarirvi il mistero e aiutarvi nella soluzione!
Fortuna che lo SPI c’è!
Convenzioni
Per molti pensionati (e non solo loro) la borsa della spesa è diventata un problema.
Ecco perché lo Spi è a caccia di convenzioni.
Il nostro Sindacato è impegnato anche nella battaglia per la difesa del potere d’acquisto delle pensioni. Per questo, nel confermare tutte le convenzioni già stipulate,
presentate nei precedenti bollettini e nell’opuscolo che i nostri iscritti hanno ricevuto
assieme alla tessera 2011,
Vi segnaliamo alcune importanti novità. Per altre ci stiamo attivando!
SETTORE ALIMENTARE
- “Un mercoledì da pensionati”, con lo sconto del 10% e altre facilitazioni, è l’importante accordo stipulato con Crios-Panapesca di via Madonnina 4/a, tel. 040.766668
- “La pescheria Nicolò”, quella di via Benussi 2, tel. 040.9981440, al mercoledì offre
una borsa della spesa formata in base al pescato del giorno al prezzo speciale di €10;
nelle altre giornate, agli iscritti CGIL viene praticato lo sconto del 15%
SANITÀ
- Progetto Dentale Welfare, numero verde 800 910 637
- Casa di Cura Pineta del Carso, Aurisina, tel. 040.3784.111
- Studio dentistico “Alfa-Srdoci” di Fiume-Rijeka
- Terme Istriane “Miamedica Istra, Istarske Toplice a S.Stefano-Livade
- Valamar Hotel&Resort, con diverse ubicazioni sulla costa istriana, tel. 00385.52.862 070
Inoltre colorifici, librerie ed altro ancora! Maggiori informazioni presso le nostre
Leghe.
Hanno collaborato a questo numero:
VLADIMIR FURLAN, LIDIA MENDOLA, GIORGIO UBONI,
MIRANDA VODOPIVEC, WILLY VORUS
Stampa:
Tipografia Arzioni - Trieste
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