DOLINSKI BREG SPI-CGIL Sindacato Pensionati Italiani Trieste - Distretto Est - Lega Domio - Strada della Rosandra 58 (040829681 MAGGIO 2011 Al voto! Due sono gli importanti appuntamenti che ci attendono: ■ Le elezioni amministrative ■ Il referendum Non manchiamo! segue a pagina 2 Perché non possiamo essere d’accordo Da anni paghi una tassa in più: quella sull’evasione! La riforma della giustizia (o meglio, dei giudici) si colloca in un quadro contrario alla Costituzione e alle regole dell’Unione Europea, nonché del buon senso. Infatti Da anni paghi una tassa in più: quella sull’evasione! La copertina del numero di dicembre del nostro notiziario era dedicata all’evasione fiscale, a chi paga e chi no. Oggi vogliamo capire chi e come dovrebbe intervenire per far cessare questo scandalo nazionale. Più loro evadono, più tu paghi. Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate dovrebbero assolvere in prima persona al compito. Ma, com’è evidente, il loro impegno non risolve il problema. Allora, noi del sindacato, che rappresentiamo quelli che pagano tutto, sino all’ultimo centesimo, ci permettiamo di dire alla politica che la lotta all’evasione deve essere condotta con tutti i mezzi leciti; senza aver paura che gli evasori protestino e alle prossime elezioni non ti votino. Ricordiamo a tutti che una legge del 2005 (la 248 del 2.12.05) e la successiva 133 del 6.08.08 riconoscono al Comune che, in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, abbia contribuito all’accertamento dell’evasione di Irpef e similari, il 33% degli importi effettivamente riscossi. Ovviamente, per quanto riguarda le tasse di competenza comunale, quali quella sulla raccolta rifiuti e l’Ici, una lotta incisiva frutterebbe alle casse comunali il 100% dell’evaso. E siccome sappiamo tutti (e i comuni lo confermano) che l’evasione è fortissima, cosa si aspetta a dare una decisa caccia ai soliti furbetti? Muggia è partita, Trieste arranca … l’assessore Ravidà denuncia un mancato introito, sulle due voci, che supera i 4 (quattro !) milioni di euro. Altrochè difficoltà di bilancio, se questa caccia fosse realizzata con decisione e convinzione. Cosa che noi chiediamo con forza, pretendendo anche che le somme riscosse vadano a coprire quei tagli allo stato sociale (sanità, assistenza, tariffe pubbliche, case Ater ecc. ecc.), che mettono oggi in grande difficoltà proprio i pensionati e tutte quelle persone che si trovano in situazione di disagio. Come fare? Basta volere, i mezzi ci sono. Ne citiamo alcuni, non sono tutti e su qualcuno potrà non esserci il consenso: se ne può discutere, l’importante è comunque fare. segue a pagina 2 ■ Annulla una base della democrazia moderna: l’autonomia dei tre poteri fondamentali dello stato: legislativo, esecutivo, giudiziario. Quello giudiziario viene posto sotto un forte controllo dell’esecutivo. Il governo deciderà quale è il tipo di reato da perseguire. Indovinello n° 1: quali reati indicherà il Berlusconi (se lo lasceremo governare ancora!): Corruzione, falsificazione di bilancio, fondi neri, … oppure il furto di una mela o di una gallina? ■ La Polizia Giudiziaria, che sino ad oggi è a disposizione dei magistrati inquirenti, passa agli ordini del governo. Indovinello n° 2: sarà ancora incaricata di indagare nei casi, ad esempio, in cui il reato possa esser stato commesso dal capo del governo, da un ministro, da un loro amico? ■ Quanto sopra discende da una visione della democrazia: chi è eletto dal popolo, è al di sopra della legge. Questo contraddice la Costituzione: “tutti i cittadini sono eguali di fronte alla legge”. Indovinello n° 3: che sia questo il motivo per il quale Lui vuole cambiare la Costituzione? ■ L’Unione Europea detta norme che garantiscono l’indipendenza della Magistratura, quindi il contrario della proposta del nostro Governo. Indovinello n° 4: Che sia questo il motivo per cui Lui è tanto ostile ad un vero governo europeo, forte e autorevole? ■ Secondo la Costituzione, i magistrati hanno l’obbligo di indagare a fronte di una denuncia e/o segnalazione. Il governo punta a sopprimere questo fondamento, arrogandosi il diritto di decidere se una denuncia debba aver corso o meno. segue a pagina 2 DOLINSKI BREG 2 MAGGIO 2011 segue da pagina 1 Appello al voto Nel rinnovare l’appello a non mancare al voto, che invitiamo ad indirizzare a quelle forze e a quei candidati che meglio sanno rappresentare gli interessi collettivi, cioè quelli di tutti noi cittadini e pensionati, ricordiamo anche che molti sindacalisti della Cgil si sono candidati. A loro riconosciamo particolare competenza, dedizione ed impegno nella difesa dei diritti dei lavoratori e dei pensionati; per questo vi invitiamo a sostenerli con il vostro voto di preferenza. La Segreteria dello Spi del Distretto Est Perché non possiamo essere d’accordo segue da pagina 1 Indovinello n° 5: ripropone l’indovinello n° 1. ■ Si separano le carriere dei Pubblici Ministeri (i PM, quelli che indagano e istruiscono l’accusa) da quelle dei Giudici. E’ il contrario delle richieste dell’Unione Europea: la carriera deve essere unica, perché il PM deve rappresentare l’interesse della collettività, valutare le prove a carico e quelle a discarico dell’indagato, in funzione delle indagini svolte da lui e dalla Polizia Giudiziaria che oggi è ancora alle sue dipendenze. Per il PM non deve essere importante che l’indagato venga condannato (così come per l’avvocato, uomo di parte, è importante che il suo cliente venga assolto, a tutti i costi!), ma che il colpevole venga condannato. E proprio per questi motivi è bene che maturi ambedue le esperienze, di giudice e di PM, per avere la massima capacità di esercitare al meglio la sua funzione. Indovinello n° 6: togliendo al PM la possibilità di utilizzare la Polizia Giudiziaria, le intercettazioni, altri strumenti di indagine, sottoponendoli al rischio di dover pagare di tasca propria se il giudice non ritiene sufficienti le prove di colpevolezza, ecc. si aumenta o si diminuisce la possibilità che un presunto colpevole di reato venga mandato a processo? ■ Indovinello n° 7: Sono tutte proposte nell’interesse dei cittadini? O servono a Lui, ai suoi amici, ai suoi più stretti collaboratori? Servono più per fuggire dai processi piuttosto che farsi giudicare e assolvere, se innocenti? Certamente la materia è molto più complessa di quanto semplicisticamente abbiamo qui riportato, ma è una base per approfondire, serve per capirci meglio ! Augurandoci di poter difendere la Costituzione e i cittadini da questi attacchi scellerati, ai quali troppi italiani danno credito. Purtroppo ! U.G. (Scritto il 7 marzo u.s.) P.S.: Ci scusiamo con i nostri lettori, ma al momento di andare in stampa non è ancora chiaro se il governo sia riuscito a sfuggire al giudizio dei cittadini sui quesiti relativi all’acqua ed al nucleare, inventando vergognose scappatoie. Da anni paghi una tassa in più: quella sull’evasione! segue da pagina 1 - La fotografia aerea, per individuare costruzioni abusive; - Verifica del tenore di vita (o di attività per le imprese), rapportate alla dichiarazione dei redditi (o al bilancio aziendale); - Controllo delle proprietà (e dell’uso) di beni di lusso (barche, mezzi aerei, cavalli ecc.) e incrocio dei dati di catasto e tavolare; - Riconsiderare le numerose segnalazioni che già pervengono ai comuni e al 117 della Guardia di Finanza; - Ecc. ecc. ecc. Il tutto, oltre al recupero di somme potenzialmente ingenti, consentirebbe forme di occupazione dedicata proprio agli accertamenti, coinvolgendo ad esempio cooperative di giovani e/o disoccupati. E, come sappiamo tutti, il problema della disoccupazione è in cima ai nostri pensieri. Quindi un impegno gravoso, delicato e complesso, che il sindacato affronta per ricercare un minimo di equità e solidarietà, quindi di democrazia, per la nostra società. Lavoratori e pensionati pagano, gli evasori scroccano. U.G. Imposte e tasse: un problema nazionale Affrontare questo argomento significa muoversi su due terreni paralleli: da una parte la riforma di un sistema fiscale che colpisce sempre più pesantemente il lavoro dipendente e le pensioni, dall’altra capire come concretamente sia possibile aggredire l’evasione, la “grande vergogna” di questo paese. Sul secondo argomento, interveniamo con l’articolo “Da anni paghi una tassa in più”. Per quanto riguarda la riforma del nostro sistema fiscale, presso le nostre Leghe potrete trovare il materiale informativo completo, che qui brevemente riassumiamo. - L’Italia è al primo posto in Europa per la pressione fiscale su lavoro e pensioni, pari al 44%. L’aumento dal 1980 ammonta ben al 12,50% , pari mediamente a 3.300 € per anno di maggiore imposizione ! - La revisione della struttura delle aliquote Irpef, favorendo i redditi bassi e medio alti, riducendo la prima aliquota dal 23 al 20% e la terza dal 38 al 36%. L’incremento delle detrazioni e la costituzione di uno strumento che migliori le prestazioni dell’Assegno Familiare. - La tassazione al 20% delle rendite finanziarie, oggi al 12,50%, come di fatto avviene in tutta Europa. - Favorire l’imprenditorialità, la professionalità e l’occupazione giovanile (e non solo), con appositi interventi di sostegno, agevolazioni fiscali e semplificazioni burocratiche. - La costituzione di una imposta progressiva di solidarietà nazionale sulle Grandi Ricchezze, seguendo l’esempio francese, che si applica su patrimoni superiori agli 800 mila euro. Queste sono le linee sulle quali si muove la Cgil, sapendo che il confronto con il Governo, che punta a privilegiare i redditi e i patrimoni medio alti, è di scontro totale. Siamo veramente su due logiche opposte, come l’andamento della politica economica nazionale lascia facilmente intendere. Non sarebbe ora che gli italiani sappiano finalmente indignarsi? U.G. MAGGIO 2011 DOLINSKI BREG 3 Un bilancio di fine mandato L’opinione della Presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat In che modo è possibile incentivare lo sviluppo del territorio? Il territorio richiede velocità di decisioni e di realizzazione per guardare a uno sviluppo complessivo che ne premi le specificità intese come risorse per il futuro. I progetti concreti che abbiamo in mente di sviluppare nei prossimi anni devono essere costruiti rielaborando la nostra identità, quella identità che ci rappresenta al meglio e di cui andiamo fieri, quella unicità nella quale riconoscerci per costruire strategie e vincere le sfide. La parola chiave è integrazione. Economia, infrastrutture, innovazione tecnologica e ambientale, cultura non devono essere un mix indistinto e casuale, ma un mosaico armonico per una crescita integrata, possibile e sostenibile. In questo momento di crisi è opportuno poi intervenire nel sistema di inclusione sociale e affrontare il problema del lavoro, della difesa dell’occupazione, guardando con particolare attenzione anche all’inserimento delle donne, delle persone con disabilità, degli immigrati. Sono molte le potenzialità di questo territorio che rappresentano i punti di forza della crescita. Dare valore e promuovere quanto di unico e di specifico possiede la Provincia di Trieste è l’ impegno ci siamo assunti nel precedente mandato e che intendiamo proseguire. Quali sono le altre sfide da affrontare per il futuro? Se parliamo di futuro della provincia di Trieste è impossibile prescindere dalla dimensione europea di questo territorio. Dopo l’abbattimento delle frontiere con Schengen, e in vista dei futuri processi d’integrazione - in particolare della vicina Croazia - la collaborazione internazionale e transfrontaliera appare più che mai presupposto essenziale allo sviluppo. E’ una sfida in parte già intrapresa con l’attivazione nel 2006 di un ufficio affari comunitari. La Provincia – lo abbiamo già sperimentato – esercita un ruolo chiave nell’ambito del reperimento di risorse comunitarie, elaborando strategie progettuali e fungendo da cerniera tra le istituzioni e le realtà produttive. Abbiamo dimostrato di saper utilizzare gli strumenti offerti dall’unione Europea, partecipando ai vari Programmi Interreg sia da capofila con gli opportuni cofinanziamenti sia da partner, in progetti proposti da altri soggetti qualificati del territorio, offrendo in tal caso a disposizione un supporto tecnico grazie al quale il territorio ha beneficiato di investimenti per oltre 13 milioni di euro. Conosciamo la Sua attenzione alle questioni dell’ecologia e del rispetto dell’ambiente: oltre al contributo per l’installazione del fotovoltaico, a quali altre iniziative pensa per incrementare il ricorso alle fonti di energia alternative? L’ambiente è un tema centrale su cui costruire e pianificare lo sviluppo sostenibile dell’intero territorio. Nell’ambito delle specifiche competenze provinciali è nostra intenzione proseguire nelle azioni mirate alla riduzione dei gas serra e al risparmio energetico attraverso l’incentivazione dell’uso di fonti rinnovabili. Andremo avanti con il programma di riduzione di inquinanti specifici quali l’amianto, con lo sviluppo programmatico della raccolta differenziata, con le verifiche sulle emissioni di impianti termici. Lo sviluppo di nuovi ulteriori programmi finalizzato all’impiego di fonti rinnovabili è ulteriore obiettivo essenziale. In particolare saranno implementati gli interventi progettuali avviati o in atto in materia di riduzione delle emissioni inquinanti e di incentivazione dell’utilizzo di fonti da energia rinnovabile anche in accordo, a livello sperimentale. Con gli Istituti scientifici di valenza nazionale e internazionale presenti sul territorio. Intervista a cura di U.G. Leggende nucleari, tutta la verità sul fabbisogno energetico nazionale Dalle centrali atomiche francesi l’Italia importa solo l’uno per cento dell’elettricità totale che consuma. “Che senso ha continuare a snobbare il nucleare? Alla fine lo importiamo dalla Francia, tanto vale portarcelo in casa”. Lo sentiamo ripetere come un mantra ogni volta che si tocca la questione dell’atomo. Ma è veramente così? In realtà, se si considera il mix medio energetico nazionale, la percentuale di energia nucleare effettivamente utilizzata in Italia è pari ad appena l’1,5% del totale. Ma c’è un’altro dato da considerare. Consultando i dati pubblicati da Terna si scopre infatti che l’Italia dal punto di vista energetico è tecnicamente autosufficiente. Perché allora importiamo energia dall’estero? E perché vogliono costruire le centrali? Perché conviene. Soprattutto di notte, quando l’elettricità prodotta dalle centrali nucleari, che strutturalmente non riescono a modulare la potenza pro- dotta, costa molto meno, perché l’offerta (che più o meno rimane costante) supera la domanda (che di notte scende). E quindi in Italia le centrali meno efficienti vengono spente di notte proprio perché diventa più conveniente comprare elettricità dall’estero. “E se dovesse succedere un incidente in una delle centrali dei paesi confinanti?”. Beh, non ci sarebbe da rallegrarsi, ma ancora una volta i dati possono esserci (un po’) di conforto. Le tre centrali nucleari più vicine all’Italia sono in Francia 100 Km, in Svizzera, 100 Km dal confine e 220 Km da Milano e in Slovenia a Krško, verso il confine con la Croazia, a 140 Km da Trieste. Ammesso che si possa usare come riferimento il disastro di Černobyl‘, in caso di incidente sembra che la più alta esposizione alle radiazioni si verifichi nel raggio di 30-35 chilometri dal reattore. Quindi nelle nostre valli alpine e nelle grandi città del nord si possono dormire ancora sonni abbastanza tranquilli ri- spetto all’eventualità che si costruisca un reattore dentro i confini nazionali. Tratto dal quotidiano “il Fatto Quotidiano”, domenica 27 marzo 2011 Miei cari, ricordiamoci che con la costruzione di centrali nucleari girano miliardi di euro. I nostri euro,le tasse di noi cittadini (quelli che le pagano). Ora, sappiamo bene cosa succede in Italia ogni qualvolta vi sono giri di “affari” multimiliardari vero? Ecco il perché “servono” le centrali nucleari, non certo per noi cittadini che continueremo a pagare l’elettricità fior di quattrini, perché l’uranio costa, la costruzione delle centrali deve essere ammortizzata in qualche modo, la gestione delle scorie è costosa, e infine la dismissione delle centrali stesse è costosa. Risultato i soliti noti ingrasseranno bene bene i loro conti bancari, mentre noi continueremo a pagare, pagare, pagare. v.f. DOLINSKI BREG 4 MAGGIO 2011 La Protezione Civile a Dolina In data 18 gennaio u.s. abbiamo ricevuto una lettera da parte del Coordinatore Comunale della Protezione Civile Willy Vorus che si rifaceva al “Piano Neve” di Dolina e illustrava ruolo e compiti della Protezione. Ne riportiamo, dato il lungo tempo trascorso, solo la parte che da conto della benemerita attività del Gruppo. ”Il Gruppo Comunale della Protezione Civile è composto di 54 volontari di ambo i sessi con un età media di 38 anni, il che dimostra che nel gruppo ci sono molti giovani che si riconoscono nella solidarietà e nell’aiuto per la comunità. Il Gruppo, nell’anno passato, ha effettuato un totale di uscite per 498,5 ore mentre i volontari si sono impegnati per un totale di 1.239 ore, calcolando che per ogni uscita la squadra esce come minimo con due volontari. Le ore delle uscite/volontari comprendono prevenzione (salinatura viabilità,taglio alberi/arbusti su piste tagliafuoco ecc.) , corsi di aggiornamento e formazione, emergenze (nevicate,ricerca persone, ecc.) ed attività di supporto (manifestazioni culturali,sportive ed eventi vari). Ritornando sul ‘’piano neve’’, il Gruppo lavora in sinergia con i dipendenti comunali uscendo con due automezzi propri, uno spazzaneve ed un fuoristrada, sino a fine emergenza. Il Gruppo, oltre all’attività comunale, ha partecipato pure a manifestazioni provinciali/ regionali tra cui il ‘’Giro d’Italia’’, ‘’Bavisela ’’,’’60°Martiri di Basovizza’’,’’Telethon 2010’’ ed infine con l’Associazione Vigili del Fuoco BREG, promotori dell’iniziativa, alla raccolta natalizia di vestiario,alimenti,libri/quaderni ed altro per le associazioni “LUCHETTA/OTA D’ANGELO/HROVATIN-Trieste” e “NO È scomparsa una parola: ONORE Abbiamo letto di un ministro tedesco che si è dimesso per il solo fatto di aver inserito nella sua tesi di laurea un brano ripreso da un testo non suo, senza citare la fonte. Ma sono matti questi tedeschi? Così può pensare un italiano, confrontando episodi come questo con quello che succede da noi, con i nostri parlamentari e governanti, spesso super inquisiti e molti anche già condannati. O come molti nostri manager, da Tanzi e Cragnotti a Geronzi, che pretendeva di controllare una società gloriosa, per molti aspetti fiore all’occhiello del nostro Paese, come le Assicurazioni Generali. E pensare che ai nostri vecchi tempi un politico, per molto meno, si sarebbe addirittura sparato un colpo di pistola ! Cari lettori, cari cittadini: è scomparsa però anche un’altra parola: Indignazione! È possibile che noi non si sia più capaci di indignarci, di reagire di fronte a questa vergogna, che ci rende più poveri, sia economicamente che nell’immagine di noi che diamo al mondo? Per conto nostro, lo Spi-Cgil di Dolina ringrazia il Gruppo per la sua benemerita attività ed invita, ancora una volta, tutti i cittadini a contribuire alla riuscita di tutte quelle iniziative che si rifanno alla solidarietà. Per combattere quell’individualismo e quell’ egoismo che sono la piaga che affligge il nostro Paese da troppi anni ormai. Per rilanciare il senso della partecipazione attiva di tutti i cittadini alla vita della comunità e consolidare la democrazia, messa in pericolo dai continui attacchi del governo alla Costituzione e alle Istituzioni repubblicane. La Segreteria Coordinamento Donne Prosegue l’esperienza del Coordinamento Donne dello SPI-CGIL del Distretto Est. Ci incontriamo ogni 15 giorni di giovedì; agli incontri partecipano sistematicamente circa 13/18 donne che sempre di più si affiatano e intervengono sollevando problemi, riflettono e trovano complicità con le altre. Abbiamo riflettuto sulla riduzione dei servizi in sanità, abbiamo sollevato dentro e fuori della CGIL i disservizi relativi alla questione “presentazione delle domande di invalidità civile”; cerchiamo di raccogliere le istanze che vengono dal territorio per incanalarle negli ambiti istituzionali al fine di trovare soluzioni idonee. Non è sempre facile, anzi non è mai facile dato che in questo momento il governo della cosa pubblica è concentrato sul taglio delle spese sottoponendo il cittadino a sacrifici, ma noi non molliamo, non vogliamo mollare nonostante le difficoltà. Riteniamo che la crisi non possa essere pagata dai più deboli. Abbiamo partecipato alla manifestazione “se non ora quando” del 13 febbraio ed è stato bellissimo, perché eravamo in tante anche in questa tranquilla città di provin- La magistratura e gli strumenti di indagine La magistratura e gli strumenti di indagine. Corruzione e concussione: è successo veramente! Dice uno! Corruzione e concussione: non è vero, è una balla! Risponde l’altro! Ma senza intercettazioni e libertà di stampa, cosa se ne saprebbe? Nulla! Ma proprio per eliminare le intercettazioni, bloccare il lavoro della Magistratura e dell’informazione il Governo e il Parlamento sono impegnati a tempo pieno. Ai cittadini interessa di più il lavoro che manca, le pensioni sempre più povere, il 30% dei giovani disoccupati, l’economia italia- BOMBE MA CARAMELLE-Kragujevac”. Quindi a nome del Gruppo Comunale Protezione Civile cogliamo l’occasione per inviarvi i nostri migliori saluti.” na che non cresce, non si sviluppa, l’ambiente degradato che al primo maltempo causa crolli e allagamenti? Al Governo tutto questo non interessa. Interessa invece far sfuggire il presidente del consiglio (con la p minuscola, uomo-vergogna dell’Italia nel mondo) dai tanti processi in corso, in cui sarebbe sicuramente pesantemente condannato. E, come dice il suo compagno d’avventura Galliani, assieme a Confalonieri, se non facesse così, “saremmo tutti e due in galera o sotto i ponti”. È questo un bene per la democrazia e per il cittadino? cia; eravamo in tante a protestare, eravamo in tante a chiedere una diversa rappresentazione del corpo e delle questioni femminili, eravamo in tante a chiedere le dimissioni di un governo incapace di dare risposte efficaci ai bisogni delle donne. La scrivente inoltre è stata designata dal Distretto Est come componente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Muggia, anche al fine di inserire le istanze del Coordinamento in un ambito istituzionale. In tale contesto si è organizzato un seminario sulla questione femminile con incontri mensili con i servizi sociali e sanitari dell’Ambito 1.3 (Muggia-Dolina). Il seminario ha lo scopo di informare la cittadinanza delle risorse messe in campo dai servizi e dei disagi delle donne del territorio. I prossimi incontri in calendario sono: il 20 maggio alle ore 17.30 col Servizio per le Dipendenze e il 17 giugno, sempre alle 17.30, col Centro di Salute Mentale. Vi aspettiamo numerose sia nel gruppo di coordinamento che negli incontri pubblici, anche per riconnettere una comunità tentata dalla disgregazione e dall’isolamento. Lidia Mendola “ Come dice il Filosofo! In democrazia conta chi comanda, ma ancor più conta il controllo su chi comanda. Ecco il valore della nostra Costituzione. ” DOLINSKI BREG MAGGIO 2011 5 Non metteremo le mani nelle tasche dei cittadini! Come possiamo definire, allora, la sparizione dalle istruzioni per la dichiarazione dei redditi relativi all’anno 2010 del “Punto 33”, presente per i redditi del 2009, che prevedeva la “detrazione su un importo massimo di €250 delle spese sostenute per gli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale”? Consentiva ai cittadini un risparmio di 47,50 €, ma favoriva anche l’uso dei mezzi pubblici anzichè della propria automobile, con beneficio per l’ambiente, meno inquinamento, maggiore sicurezza stradale. E chi si era conservato accuratamente gli scontrini, ora li può gettare. Ma lo ha saputo appena oggi! Le regole non si cambiano a tempo scaduto! PS: Quando al governo conviene, le variazioni possono essere anche retroattive: sia per garantire la fuga dai processi a qualcuno, che per togliere dalle tue tasche un piccolo aiuto, un “meglio che niente”! Il negozio di vicinato e la vivibilità nei quartieri di periferia Sempre di più nei paesi e nei quartieri di periferia i piccoli negozi chiudono; contemporaneamente crescono, più lontano, supermercati e centri commerciali. A molti cittadini può piacere, può far comodo; alla vita del quartiere, agli anziani, a chi ha difficoltà a raggiungere mercati lontani, questa evoluzione dei punti-vendita non piace, crea difficoltà e problemi. Allora, per una saggia politica nell’interesse dei cittadini più fragili, anziché favorire il grande centro commerciale, sarebbe più opportuno incentivare, so- stenere quei negozianti che, con fatica e sacrificio, mantengono il loro piccolo punto-vendita familiare, vicino a casa, in cui ci si incontra, si scambiano quotidianamente con vicini e conoscenti quelle due parole che aiutano a combattere la tragica piaga della solitudine degli anziani. Negozianti che si informano e si attivano se un cliente da qualche giorno non si vede! C’è qualche candidato sindaco che trovi l’idea interessante? U.G. Notizie utili L’Inps ed il PIN Da qualche anno l’Inps scarica sui cittadini e sui Caf tutta una serie di incombenze che a “loro” creano fastidio. L’ultima trovata si riferisce alla notizia che i pensionati trovano nella lettera che stanno ricevendo: “non ti comunicheremo più per lettera l’importo della tua pensione, ma potrai conoscerlo, assieme ad altre notizie, ricorrendo tramite il tuo computer al nostro sistema informatico utilizzando il PIN!” E via con sigle, codici, password ed altre diavolerie. Certo, molti pensionati facilmente si adegueranno; ma altrettanti molti entrano in crisi, corrono allo Spi e, spaventati chiedono: “cossa se sta roba? I me ciol la pensione?” Cari pensionati, non vi spaventate. E’ solo il governo che cerca di renderci la vita più facile e semplice; ma per fortuna nelle nostre Leghe lo Spi saprà chiarirvi il mistero e aiutarvi nella soluzione! Fortuna che lo SPI c’è! Convenzioni Per molti pensionati (e non solo loro) la borsa della spesa è diventata un problema. Ecco perché lo Spi è a caccia di convenzioni. Il nostro Sindacato è impegnato anche nella battaglia per la difesa del potere d’acquisto delle pensioni. Per questo, nel confermare tutte le convenzioni già stipulate, presentate nei precedenti bollettini e nell’opuscolo che i nostri iscritti hanno ricevuto assieme alla tessera 2011, Vi segnaliamo alcune importanti novità. Per altre ci stiamo attivando! SETTORE ALIMENTARE - “Un mercoledì da pensionati”, con lo sconto del 10% e altre facilitazioni, è l’importante accordo stipulato con Crios-Panapesca di via Madonnina 4/a, tel. 040.766668 - “La pescheria Nicolò”, quella di via Benussi 2, tel. 040.9981440, al mercoledì offre una borsa della spesa formata in base al pescato del giorno al prezzo speciale di €10; nelle altre giornate, agli iscritti CGIL viene praticato lo sconto del 15% SANITÀ - Progetto Dentale Welfare, numero verde 800 910 637 - Casa di Cura Pineta del Carso, Aurisina, tel. 040.3784.111 - Studio dentistico “Alfa-Srdoci” di Fiume-Rijeka - Terme Istriane “Miamedica Istra, Istarske Toplice a S.Stefano-Livade - Valamar Hotel&Resort, con diverse ubicazioni sulla costa istriana, tel. 00385.52.862 070 Inoltre colorifici, librerie ed altro ancora! Maggiori informazioni presso le nostre Leghe. Hanno collaborato a questo numero: VLADIMIR FURLAN, LIDIA MENDOLA, GIORGIO UBONI, MIRANDA VODOPIVEC, WILLY VORUS Stampa: Tipografia Arzioni - Trieste