DOLINSKI BREG
SPI-CGIL Sindacato Pensionati Italiani Trieste - Distretto Est - Lega Domio - Strada della Rosandra 58 (040829681
MAGGIO 2009
A colloquio col sindaco di Dolina, Fulvia Premolin, a proposito di risorse energetiche e risparmio
Virtuosi non si nasce
Sindaco, siamo al termine di
questo mandato. Uno dei punti
qualificanti è il piano energetico, un argomento di grande
rilevanza di questi tempi.
Ce ne può anticipare sinteticamente gli aspetti principali?
Premetto che un sindaco deve
aver sempre presente, tra le sue
priorità, la difesa dell’ambiente
e della salute dei suoi cittadini.
Quindi lo studio che abbiamo
avviato prevede la pianificazione energetica e di inquinamento
atmosferico, acustico e luminoso. A settembre, se come mi auguro saremo rieletti, avvieremo
concretamente il progetto. Prime
verifiche sugli edifici del patrimonio pubblico, per possibili interventi di risparmio energetico,
impiegando le fonti energetiche
rinnovabili. Il solare, ma non
soltanto. E poi anche la pubblica
illuminazione, cha va migliorata
ma anche razionalizzata. E’ anche un problema di sicurezza.
Quindi una diretta ricaduta
dell’incontro sul risparmio
energetico tenutosi al Prešeren
il 16 aprile!
Certo, bisogna proprio dare il
buon esempio, facendo seguire
i fatti alle parole. Spetterà poi
ai singoli cittadini seguire le indicazioni dei tecnici che sono a
disposizione per dare i migliori
consigli. Pannelli solari, coibentazione delle case e nuove tecniche costruttive … Anche la Provincia ha aperto uno sportello
apposito, l’Ecosportello, che dovrà fornire appunto informazioni
sugli aspetti normativi e sulle
agevolazioni fiscali al risparmio
energetico. Ma continueremo
anche la campagna di sensibilizzazione della cittadinanza. Si
tratta di salute e risparmio: una
bella accoppiata!
Quindi anche un aiuto all’occupazione e all’economia, in
particolare nel settore artigianale.
Senza dubbio e ci contiamo, viste anche le difficoltà di questi
tempi!
Con il previsto aumento del
petrolio (e il suo esaurimento
entro 30-40 anni), vale la pena
farci un pensierino. Ci sono
anche normative ed incentivi
pubblici, mi pare.
I governi nazionali e regionali
prevedono sia regole che incentivi. Non è semplice, ma bisogna
individuare quelli che, caso per
caso, sono i più convenienti ed
opportuni. La legge regionale
24/06 demanda alcune competenze ai comuni; un piccolo
comune come il nostro può sicuramente aiutare e supportare i
cittadini nelle scelte.
L’energia dalle biomasse. A
Dolina?
Assieme al solare, per noi che
produciamo grandi quantità di
residui del verde, sia pubblico che privato, come ramaglie,
potature, sfalcio, si può pensare
alle biomasse. Come? Un centro
di raccolta e di trasformazione in
loco, oppure conferendo il materiale ad un centro comune con
località confinanti, sia italiane
che slovene. Poi, valutando con
oculatezza i costi delle attrezzature necessarie e le possibili
convenienze, arrivare alla combustione della biomassa fornendo energia termica al paese.
segue a pagina 4
Fulvia Premolin, sindaco del
Comune di San Dorligo-Dolina
ECOLOGIA, AMBIENTE, SALUTE, MA ANCHE RISPARMIO
Quattro parole chiave, sulle quali abbiamo avviato nel numero precedente una riflessione che dovrà
coinvolgere tutta la cittadinanza. Siamo partiti con una nota relativa all’intenzione del governo
nazionale di avviare la costruzione di centrali nucleari, snobbando le fonti energetiche alternative.
Passiamo oggi ad esaminare la raccolta differenziata, altro tassello decisivo per una corretta
politica ambientale e di tutela della salute, sapendo anche che in regione le discariche esistenti si
stanno esaurendo! Aggiungiamo anche che l’Ente Locale, quale titolare di diritti e doveri in capo
al “benessere della comunità” è tenuto ad avviare concrete azioni formative ed informative, per
responsabilizzare e creare un forte senso civico nel cittadino, il cui impegno è decisivo per la riuscita
dei progetti di impatto ed impegno collettivo.
Ma anche a noi del Sindacato compete svolgere la nostra parte.
Incenerisco, e ci guadagno...
Altro che raccolta differenziata!
L’inceneritore è uno dei fiori all’occhiello della
giunta comunale triestina e del sindaco in prima
persona.
L’assessore Rovis dichiara che:
“… abbiamo la fortuna di disporre di un termovalorizzatore che tra l’altro, producendo energia
dai rifiuti, riduce di circa il 50% il costo dello
smaltimento e abbassa quindi le bollette della
Tarsu … (Il Piccolo, 1.2.08).
Ma se vediamo i costi medi annui dell’asporto
rifiuti in località diverse emerge una sorpresa
molto sgradevole per i triestini:
Gorizia
€ 124
Udine
€ 149
Pordenone € 163
Bologna
€ 175
Bolzano
€ 153
Firenze
€ 131
Genova
€ 175
Milano
€ 195
Roma
€ 219
Torino
€ 179
Trento
€ 156
Monfalcone € 145
Muggia
€ 148
S.Dorligo
€ 160
Trieste:
€ 231 !!!
(Precisiamo trattarsi di dati medi e non perfettamente omogenei. NdR)
Con squisita ironia, l’assessore afferma che, per
questo anno 2009, a Trieste, “… la Tarsu non aumenterà…” (Il Piccolo, 4.2.09). Nel frattempo il
Piccolo (27.2.09) ci informa che un gruppo di 11
cittadini ha fatto causa al Comune per l’aumento
del 27,3% effettuato nel 2007, vincendo in prima
istanza al Consiglio di Stato: l’aumento non era
giustificato né legittimato!
Vediamo ora cosa prescrivono le direttive europee e la legge italiana (Dlgs. 152/06, art. 205):
“… deve essere assicurata una raccolta differenziata di almeno il
35% entro il 31.12.06;
45% entro il 31.12.08;
65% entro il 31.12.12.
Per i comuni inadempienti il costo del conferimento a discariche o inceneritori viene aumentato del 20%.”
E Trieste come va?
Male, anzi, malissimo! Siamo passati appena al
20,25% dal 17% del 2004.
segue a pagina 4
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2
Il testamento
biologico
MAGGIO 2009
disegno
di Ugo Pierri
Dopo le infuocate giornate che hanno
caratterizzato gli ultimi giorni di Eluana Englaro, le acque si sono placate.
L’urgenza è scomparsa, l’argomento
giace nei cassetti della memoria. Ma
non per noi.
In attesa che il Parlamento decida
qualcosa, ci permettiamo di ricordare, senza voler urtare la suscettibilità
e la coscienza di nessuno, che forse
sarebbe opportuna una norma che garantisca ai cittadini la libertà di scelta,
confermando il diritto alla salute, ma
senza obbligare nessuno a sottostare a
trattamenti sanitari non voluti.
Costituzione Italiana, art. 32: “… La
legge non può in ogni caso violare i
limiti imposti dal rispetto della persona umana.”
Sappiamo che molte associazioni hanno prodotto dei possibili “Testamenti
Biologici”.
Presso le nostre sedi potrete ottenere
maggiori informazioni, nonché trovare l’elaborato predisposto da “A buon
diritto”, “Luca Coscioni”, Fammiscegliere”.
Prebenico-Prebeneg, Aquilinia-Zaule
Un giusto ritorno al nome antico,
questa la richiesta degli abitanti
delle due frazioni rivolta al Comune di Dolina. Diversi sono in Italia
comuni e frazioni che presentano
richieste analoghe (Sabaudia è forse la più evidente!), tendenti a recuperare una memoria ancestrale
cancellata dal regime fascista (1).
Così da noi recentemente (2002) la
frazione di San Dorligo è tornata
ad essere Dolina, successivamente Rupingrande ha ripreso l’antico
Repen e Zolla quello di Col.
Chiediamo a Boris Bandi, coordinatore del Comitato promotore: A
che punto siamo?
“Abbiamo raccolto e consegnato al Comune oltre 300 firme in
calce al documento. L’ultima
firma è proprio quella del Sindaco, che infatti risiede proprio
a Prebeneg.”
Ed ora?
“Con la scadenza del Consiglio
comunale, non c’è più tempo
per l’approvazione in questa legislatura. Speriamo che subito
a settembre, il nuovo Consiglio
dia una rapida e positiva risposta alla richiesta dei cittadini.”
Non mi resta che consigliarvi di
fare anche di questo tema argomento di campagna elettorale;
un tanto per la chiarezza dei programmi che ogni partito presenta
e che si impegna ad onorare.
“Pensiamo che le 300 firme siano un vero punto politico forte,
non soltanto per gli abitanti di
Prebeneg. Sappiamo anche che
una simile iniziativa riguarda
Zaule, quindi la nostra pressione congiunta sull’argomento
sarà forte.”
Auguri e buona campagna elettorale.
A cura di U.G.
(1)
Spetta ai Comuni, in base alla
Legge 267 del 2000 la denominazione di frazioni o borgate; alla
Regione quella dei Comuni.
Giusto Coloni ci ha lasciato
Partigiano, combattente e attivista politico, sempre presente
in difesa della democrazia, anche Giusto ci ha lasciato.
Lo ricordiamo con rispetto e grande affetto. Ai congiunti tutti giungano le più sentite condoglianze dalla Lega di DomioDolina dello Spi-Cgil.
Esistono ancora scusanti?
Dopo una lunga gestazione durata ben nove anni (anni, non
mesi, NdR), finalmente la Giunta regionale ha emanato il decreto con il quale si individuano le località in cui sono da collocare i cartelli stradali bilingui. Un passaggio chiave per il
riconoscimento dei diritti della comunità slovena. Rimane ora
da darne – e richiederne da parte dei cittadini – la completa e
totale applicazione. Per quanto ci riguarda, siamo disponibili
ad inoltrare richieste che ci venissero rappresentate.
Lo Spi
alla tv
Siamo presenti su
Telefriuli: il mercoledì alle
ore 13.30 e in replica il giovedì alle 12.00.
Telenordest: il martedì alle
ore 19.15 e in replica il mercoledì alle 7.15 (ma non ancora sulla collegata Antenna 3).
Si tratta di due brevi trasmissioni, in cui vengono trattati
temi di attualità, con la partecipazione di responsabili
istituzionali e di associazioni
che operano nel territorio.
Seguiteci e suggeriteci gli
argomenti che vorreste veder
trattati!
A proposito
di pensioni
L’INPS ci conferma che la
cosiddetta quattordicesima
mensilità, istituita dal Governo Prodi a sostegno delle
pensioni più basse, verrà posta in pagamento come previsto con la rata di Luglio.
Ci aspettiamo ora che il Governo in carica la estenda ai
titolari di pensioni medioalte, come richiesto con forza dai pensionati, anche con
le manifestazioni nazionali
del 5 marzo e del 4 aprile a
Roma.
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MAGGIO 2009
3
ECONOMIA E SVILUPPO A DOLINA. Continuiamo la nostra serie di approfondimenti sulle iniziative che
contribuiscono a sviluppare l’economia locale. Pubblichiamo la 2. puntata della testimonianza di Boris Pangerc.
“Storia della mia olivicoltura”
Entrai in un mondo incantevole; i miei orizzonti si espansero in tutto il Mediterraneo;
ho intrecciato contatti con persone di alto
livello, ho stretto amicizie con grandi personalità del mondo olivicolo che mi hanno
arricchito interiormente in modo significativo. Sono stato testimone del risveglio
dell’olivicoltura in Albania e nella Bosnia
Erzegovina. Ho visto nascere, svilupparsi e affermarsi la DOP “Tergeste”, l’olio
extravergine di oliva di denominazione di
origine protetta che l’Italia ci invidia. Ho
letto decine e decine di libri in materia di
olivicoltura e mi sono fatto una biblioteca a mio avviso invidiabile in questo settore. Ho frequentato corsi di formazione,
ho partecipato a conferenze e dibattiti con
relazioni e interventi. Ho dedicato anima
e corpo a questa pianta così coinvolgente
che produce il principe degli alimenti.
Fin dallo sbocciare di questa passione avvertii forte il desiderio di creare un oliveto di dimensioni un po’ più ampie, che mi
desse anche la consapevolezza di esistere come olivicoltore a pieno titolo. Mi si
presentò l’occasione di prendere in affitto
dall’EZIT (assieme ad un amico, diventa-
to poi anche stretto collaboratore e fedele
compagno di avventura) un’ampia zona
abbandonata a Montedoro. A me toccò la
parte che corrisponde al vecchio toponimo
di Portouca (pron.: Pòrtouza), dove con
grandi sacrifici e immane fatica piantai
cinquecento ulivi (mentre il mio socio confinante ne piantò più di duemila).
Era una zona abbandonata da dio e resa
infernale dagli uomini; ma con tenacia e
grande sforzo di volontà riuscimmo a pulirla e a piegarla alla nostra volontà. Il 6 giugno del 2002, con la messa a dimora delle
prime due piante (Gigliola la mia e Rosa
la sua), abbiamo dato una grande festa con
tanti ospiti importanti. Ma quello era solo
l’inizio. L’olivo non è come si pensava una
volta: lo pianti e sta lì e cresce. La vite e
l’olivo sono come la donna: devi sempre
ballarle intorno.
La mia vita, a volte dinamica, sovente
frenetica, ha infiniti risvolti. I miei molteplici impegni nel campo professionale
(insegno nella scuola media slovena Simon
Gregorčič di Dolina), nell’arena politica (nel 2004 ho concluso il mio secondo
mandato da sindaco e sono stato eletto in
Provincia di Trieste quale presidente del
Consiglio) e nell’universo culturale (scrivo
articoli, reportage e libri, canto nell’Oktet
Škofije) talvolta mi rendono difficile il lavoro in campagna che pur devo sbrigare,
confesso, non sempre con una presenza
costante, ma pur sempre con abnegazione
e responsabilità. Quando mi immergo nel
mio oliveto a Portouca (o nell’altro piccolo oliveto a Valca - pron.: Vàlza), ho la
sensazione di volare su un altro pianeta. Il
verde intenso delle piante, la bellezza dell’ambiente che con il mio socio abbiamo
creato, la sensazione di aver recuperato e
riqualificato una vasta zona abbandonata e
vocata quasi a discarica, l’aver dato vita a
un vero e proprio giardino, che a noi sembra un piccolo paradiso terrestre, mi riempiono di gioia e di pace e mi danno la forza
di continuare a lottare nella triste e spesso
amara quotidianità. Il mio futuro – posso
dirlo con certezza – è ancora verde. Tanto
più che ormai ritengo che nelle mie vene
non scorre più sangue, ma olio extravergine di oliva.
Boris Pangerc
(2. fine)
Affido familiare, come e perché
I Comuni di Muggia e di Dolina hanno deciso di inserire
nel Piano di Zona 2006/2008
il “Progetto affidi” un progetto innovativo per l’Ambito
dei due comuni, sia rispetto
alle politiche locali sia rispetto a quelle regionali.
Il progetto intende perseguire
l’individiazione e la promozione delle diverse forme di
affido familiare nel rispetto
delle diverse forme di affido
familiare nel rispetto delle
esigenze del bambino e della
sua famiglia, offrendo un’opportunità alternativa a favore
dei minori attualmente in comunità.
L’affido nasce da una scelta
personale, che si basa su un
sincero sentimento di solidarietà sociale e si può realizzare solamente grazie all’incontro tra la disponibilità di
famiglie o singoli e l’impegno
e la responsabilità pubblica
dell’Amministrazione locale.
Grazie alla collaborazione
con il privato sociale è stata
quindi avviata una campagna di sensibilizzazione nei
territori di Muggia e Dolina,
finalizzata alla promozione di
una cultura della solidarietà
possibile e concretamente
realizzabile.
Obiettivo di questo opuscolo
e delle altre iniziative sviluppate appositamente per il
nostro territorio, è quello di
fornire informazioni precise
sull’opportunità dell’affido,
e di contribuire a suscitare e alimentare sentimenti e
atteggiamenti quali “accoglienza”, “emozioni”, “disponibilità”.
Abbiamo riportato la presentazione del “progetto affidi”
contenuta nella guida informativa sull’affido familiare,
curato dal Servizio sociale
dei comuni di Muggia e di
Dolina, con l’intento di sostenere l’iniziatiava e di fornire,
contestualmente, le informazioni utili per una ampia divulgazione del progetto.
Bambini infelici, soli, sfruttati o troppo responsabilizzati,
sono una cruda realtà che ci
dovrebbe coinvolgere emotivamente; purtroppo, siamo
costantemente invitati a distogliere la nostra attenzione e non sentire richieste di
aiuto, per non farci distrarre
dai futili o grandi problemi
quotidiani. La strisciante indifferenza dilaga e trapela dai
comportamenti di massa.
In questa nostra società, che
non riesce affiancare al cambiamento tecnologico una
proporzionale crescita civile
e culturale, possiamo intraprendere piccole iniziative
quotidiane che possono contribuire al miglioramento del
tessuto sociale. La disponibilità da parte di famiglie o
soggetti singoli ad accogliere
ed ospitare temporaneamente
ragazzi minori, selezionati e
segnalati dal Servizio sociale
dei due Comuni, può concretamente contribuire a migliorare la nostra società ... sen-
za dover ricorrere ad azioni
eroiche.
La vicina Slovenia, dove
l’istituto dell’affido risulta
già prassi consolidata, insegna.
Miranda V.
Per ulteriori informazioni
Comune di Muggia: Servizio
sociale,
Sportello
unico per minori, martedì
dalle 11.30 alle 13.00; tel.
040/3360362
Comune di Dolina: Sportello unico per minori, mercoledì dalle 14.30 alle 16.30; tel.
040/8329210
DOLINSKI BREG
4
Virtuosi
non si
nasce
segue dalla prima pagina
Insomma, costi e benefici dell’operazione. Unitamente allo sfruttamento del solare, ci sembra un bel
pacchetto per Dolina, già impegnata
sulla raccolta differenziata, e anche
per Muggia, in quanto la progettazione la stiamo facendo assieme
al Sindaco Nesladek. Comunque,
come promesso, forniremo quanto
prima ai cittadini anche i composter, per il riciclo dei rifiuti domestici e la produzione di un buon
terriccio.
A proposito. Unici in provincia,
tra i pochi in regione, avete avviato un progetto di grande prospettiva. Un atto di grande coraggio; difficoltà ed incomprensioni
con i cittadini ci sono stati, ma mi
sembrano superati. Dispiace però
il ritardo nel conteggiare, con i
microchip, il reale quantitativo di
indifferenziata che ogni cittadino
conferisce.
E’ un cruccio anche per noi, ma la
materia è complessa, non sempre
la tecnologia si adatta facilmente
alle nostre esigenze e non ci aiuta
come dovrebbe. Ma contiamo di
migliorare il servizio e di consentire un ulteriore alleggerimento della
bolletta che, come sapete, pesava
mediamente 167€ nel 2004 mentre
nel 2008 si è fermata a 160€. Se
pensate che Trieste richiede ai suoi
cittadini ben 231€ all’anno!
Un bel progetto globale. Ma torneremo sull’argomento tra un
annetto, per verificare le distanze
tra il dire e il fare. Comunque auguri per la campagna elettorale.
Vinca il migliore.
A cura di U.G.
MAGGIO 2009
Incenerisco, e ci guadagno...
Altro che raccolta differenziata!
segue dalla prima pagina
Vediamo qualche altro riferimento: Padova
43,7 (sempre del Gruppo AcegasAps); Gorizia
45,47; Pordenone 47,33; Udine 32,86. Ma sono
dati al 2007, superati da miglioramenti talora
anche molto significativi a fine 2008 (Gorizia
annuncia il 63%, Padova il 55!). Muggia è al
24%, ma con il nuovo appalto per l’asporto dovrebbe rapidamente migliorare, San Dorligo,
che ha adottato giustamente la raccolta spinta,
porta e porta, ha superato il 40%, Monfalcone
il 63%.
Ecco quindi smentita clamorosamente dai
fatti la politica comunale!
> Non viene praticata la raccolta differenziata
spinta, per cui la bolletta è condizionata, oltre
che dal numero di componenti del nucleo, soprattutto dalla superficie dell’abitazione (Tarsu: è una tassa), anziché principalmente dalla
quantità di immondizie realmente conferita dai
singoli nuclei familiari (Tia: è una tariffa).
> Si inviano i rifiuti indifferenziati (cioè tutto
quello che si getta nei cassonetti) all’inceneritore, per farlo lavorare a pieno regime e produrre utili (ma anche fumi, più o meno nocivi
o malsani).
> Ma neppure si riesce a sapere con esattezza
come si selezioni il materiale conferito e cosa
venga effettivamente bruciato, visto anche che
non in tutta la città sono contemporaneamente
presenti le campane vetro-plastica-lattine. Ed è
questa una richiesta di buon senso, condivisa
dal comune, ma non esaudita.
> Gli utili prodotti dall’inceneritore, derivanti
dall’ingiustificata tariffa imposta per il conferimento, impinguano le casse comunali, ma
sono soprattutto il frutto della pesante ed
iniqua tassa imposta ai cittadini, che deve
venir assolutamente riportata ai valori medi
del resto del paese.
La proposta.
Criticare il comune di Trieste su questo argomento dovrebbe essere quasi come lo sparare
sulla Croce Rossa, se non fosse che purtroppo i
cittadini tacciono, come se non si trattasse di un
indebito prelievo di denaro dalle loro tasche!
E’ indispensabile
> passare alla raccolta differenziata spinta,
possibilmente porta a porta, almeno laddove
le condizioni abitative e stradali lo consentono, realizzando un sistema capace di misurare
le quote individuali o condominiali di conferimento. Estendendo e traendo le opportune conclusioni da sperimentazioni di quartiere, come
quella già avviata nel comprensorio di Rozzol
Melara;;
> introdurre quindi la più equa tariffa TIA in
luogo della iniqua tassa TARSU;
> estendere comunque le isole ecologiche (l’insieme di tutti i cassonetti e campane di vario
tipo) a tutta la città, per consentire ai cittadini
di effettuare la prima, fondamentale differenziazione.
Così limitando il costoso conferimento all’inceneritore, vendendo nel contempo con oculatezza e trasparenza la differenziata (carte,
cartoni, lattine, plastica ecc.) alle imprese del
settore e il servizio di incenerimento alle altre
comunità interessate (sia regionali che slovene)
, per garantire la redditività dell’impianto;
Esistono soluzioni parallele o alternative?
La crisi economica incombente ha già provveduto a limitare l’uso di ingombranti e costosi
imballaggi inutili, nonché ad avviare la vendita
di diversi prodotti in forma sfusa (latte, vino,
detersivi ecc.).
Infine, esistono anche sistemi diversi di eliminazione dei rifiuti. Sono ancora sperimentali,
ma una grande azienda come AcegasAps potrebbe avviare una sua ricerca, contribuendo
così alla soluzione di un problema di interesse
generale nel campo della difesa dell’ambiente
e della salute dei cittadini: ne abbiamo un grande bisogno!
Giorgio Uboni
PS. La materia è molto complessa e qui ne esponiamo una sintesi. Per chi fosse interessato ad
approfondire, è disponibile il dossier elaborato
dallo SPI CGIL di Trieste, Distretto Est.
NOTIZIE UTILI
Vuoi che le medicine ti aiutino a Risparmio energetico
Sconti
Il 16 aprile a San Dorligo e il 14 Maggio a sulla bolletta “Rifiuti”
stare meglio, spendendo meno?
I farmaci equivalenti sono un vantaggio per
tutti. Infatti, un farmaco in commercio da
più di 20 anni perde il brevetto, per cui altre
aziende possono produrlo e commercializzarlo con la dizione “equivalente”.
Presso le farmacie è in distribuzione un interessante opuscolo divulgativo, che ognuno
di noi dovrebbe consultare! Anche in Internet: www.agenziafarmaco.it
Muggia si sono tenuti due interessanti incontri organizzati congiuntamente dai due
Comuni sul tema del risparmio energetico.
Data la relativamente scarsa partecipazione
dei cittadini, consigliamo a tutti gli interessati (secondo noi sono molti!) ad informarsi
presso gli uffici comunali oppure consultando: agenda21@com-san-dorligo-della-valle.
regione.fvg.it oppure tel.040.8329231
Hanno collaborato a questo numero:
BORIS BANDI, VLADI FURLAN, BORIS PANGERC,
UGO PIERRI, EDVIN ŠVAB, GIORGIO UBONI,
Ricordiamo a tutti i titolari di “Carta Famiglia” con un reddito ISEE del nucleo
familiare inferiore a 30.000 €, che i due
comuni di Muggia e Dolina hanno riconosciuto un abbuono sul costo del prelievo rifiuti.
Potete avere maggiori informazioni presso
le Leghe dello Spi oppure presso i servizi
comunali.
Stampa:
Tipografia Arzioni - Trieste
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