DOLINSKI BREG SPI-CGIL Sindacato Pensionati Italiani Trieste - Distretto Est - Lega Domio - Strada della Rosandra 58 (040829681 MAGGIO 2009 A colloquio col sindaco di Dolina, Fulvia Premolin, a proposito di risorse energetiche e risparmio Virtuosi non si nasce Sindaco, siamo al termine di questo mandato. Uno dei punti qualificanti è il piano energetico, un argomento di grande rilevanza di questi tempi. Ce ne può anticipare sinteticamente gli aspetti principali? Premetto che un sindaco deve aver sempre presente, tra le sue priorità, la difesa dell’ambiente e della salute dei suoi cittadini. Quindi lo studio che abbiamo avviato prevede la pianificazione energetica e di inquinamento atmosferico, acustico e luminoso. A settembre, se come mi auguro saremo rieletti, avvieremo concretamente il progetto. Prime verifiche sugli edifici del patrimonio pubblico, per possibili interventi di risparmio energetico, impiegando le fonti energetiche rinnovabili. Il solare, ma non soltanto. E poi anche la pubblica illuminazione, cha va migliorata ma anche razionalizzata. E’ anche un problema di sicurezza. Quindi una diretta ricaduta dell’incontro sul risparmio energetico tenutosi al Prešeren il 16 aprile! Certo, bisogna proprio dare il buon esempio, facendo seguire i fatti alle parole. Spetterà poi ai singoli cittadini seguire le indicazioni dei tecnici che sono a disposizione per dare i migliori consigli. Pannelli solari, coibentazione delle case e nuove tecniche costruttive … Anche la Provincia ha aperto uno sportello apposito, l’Ecosportello, che dovrà fornire appunto informazioni sugli aspetti normativi e sulle agevolazioni fiscali al risparmio energetico. Ma continueremo anche la campagna di sensibilizzazione della cittadinanza. Si tratta di salute e risparmio: una bella accoppiata! Quindi anche un aiuto all’occupazione e all’economia, in particolare nel settore artigianale. Senza dubbio e ci contiamo, viste anche le difficoltà di questi tempi! Con il previsto aumento del petrolio (e il suo esaurimento entro 30-40 anni), vale la pena farci un pensierino. Ci sono anche normative ed incentivi pubblici, mi pare. I governi nazionali e regionali prevedono sia regole che incentivi. Non è semplice, ma bisogna individuare quelli che, caso per caso, sono i più convenienti ed opportuni. La legge regionale 24/06 demanda alcune competenze ai comuni; un piccolo comune come il nostro può sicuramente aiutare e supportare i cittadini nelle scelte. L’energia dalle biomasse. A Dolina? Assieme al solare, per noi che produciamo grandi quantità di residui del verde, sia pubblico che privato, come ramaglie, potature, sfalcio, si può pensare alle biomasse. Come? Un centro di raccolta e di trasformazione in loco, oppure conferendo il materiale ad un centro comune con località confinanti, sia italiane che slovene. Poi, valutando con oculatezza i costi delle attrezzature necessarie e le possibili convenienze, arrivare alla combustione della biomassa fornendo energia termica al paese. segue a pagina 4 Fulvia Premolin, sindaco del Comune di San Dorligo-Dolina ECOLOGIA, AMBIENTE, SALUTE, MA ANCHE RISPARMIO Quattro parole chiave, sulle quali abbiamo avviato nel numero precedente una riflessione che dovrà coinvolgere tutta la cittadinanza. Siamo partiti con una nota relativa all’intenzione del governo nazionale di avviare la costruzione di centrali nucleari, snobbando le fonti energetiche alternative. Passiamo oggi ad esaminare la raccolta differenziata, altro tassello decisivo per una corretta politica ambientale e di tutela della salute, sapendo anche che in regione le discariche esistenti si stanno esaurendo! Aggiungiamo anche che l’Ente Locale, quale titolare di diritti e doveri in capo al “benessere della comunità” è tenuto ad avviare concrete azioni formative ed informative, per responsabilizzare e creare un forte senso civico nel cittadino, il cui impegno è decisivo per la riuscita dei progetti di impatto ed impegno collettivo. Ma anche a noi del Sindacato compete svolgere la nostra parte. Incenerisco, e ci guadagno... Altro che raccolta differenziata! L’inceneritore è uno dei fiori all’occhiello della giunta comunale triestina e del sindaco in prima persona. L’assessore Rovis dichiara che: “… abbiamo la fortuna di disporre di un termovalorizzatore che tra l’altro, producendo energia dai rifiuti, riduce di circa il 50% il costo dello smaltimento e abbassa quindi le bollette della Tarsu … (Il Piccolo, 1.2.08). Ma se vediamo i costi medi annui dell’asporto rifiuti in località diverse emerge una sorpresa molto sgradevole per i triestini: Gorizia € 124 Udine € 149 Pordenone € 163 Bologna € 175 Bolzano € 153 Firenze € 131 Genova € 175 Milano € 195 Roma € 219 Torino € 179 Trento € 156 Monfalcone € 145 Muggia € 148 S.Dorligo € 160 Trieste: € 231 !!! (Precisiamo trattarsi di dati medi e non perfettamente omogenei. NdR) Con squisita ironia, l’assessore afferma che, per questo anno 2009, a Trieste, “… la Tarsu non aumenterà…” (Il Piccolo, 4.2.09). Nel frattempo il Piccolo (27.2.09) ci informa che un gruppo di 11 cittadini ha fatto causa al Comune per l’aumento del 27,3% effettuato nel 2007, vincendo in prima istanza al Consiglio di Stato: l’aumento non era giustificato né legittimato! Vediamo ora cosa prescrivono le direttive europee e la legge italiana (Dlgs. 152/06, art. 205): “… deve essere assicurata una raccolta differenziata di almeno il 35% entro il 31.12.06; 45% entro il 31.12.08; 65% entro il 31.12.12. Per i comuni inadempienti il costo del conferimento a discariche o inceneritori viene aumentato del 20%.” E Trieste come va? Male, anzi, malissimo! Siamo passati appena al 20,25% dal 17% del 2004. segue a pagina 4 DOLINSKI BREG 2 Il testamento biologico MAGGIO 2009 disegno di Ugo Pierri Dopo le infuocate giornate che hanno caratterizzato gli ultimi giorni di Eluana Englaro, le acque si sono placate. L’urgenza è scomparsa, l’argomento giace nei cassetti della memoria. Ma non per noi. In attesa che il Parlamento decida qualcosa, ci permettiamo di ricordare, senza voler urtare la suscettibilità e la coscienza di nessuno, che forse sarebbe opportuna una norma che garantisca ai cittadini la libertà di scelta, confermando il diritto alla salute, ma senza obbligare nessuno a sottostare a trattamenti sanitari non voluti. Costituzione Italiana, art. 32: “… La legge non può in ogni caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.” Sappiamo che molte associazioni hanno prodotto dei possibili “Testamenti Biologici”. Presso le nostre sedi potrete ottenere maggiori informazioni, nonché trovare l’elaborato predisposto da “A buon diritto”, “Luca Coscioni”, Fammiscegliere”. Prebenico-Prebeneg, Aquilinia-Zaule Un giusto ritorno al nome antico, questa la richiesta degli abitanti delle due frazioni rivolta al Comune di Dolina. Diversi sono in Italia comuni e frazioni che presentano richieste analoghe (Sabaudia è forse la più evidente!), tendenti a recuperare una memoria ancestrale cancellata dal regime fascista (1). Così da noi recentemente (2002) la frazione di San Dorligo è tornata ad essere Dolina, successivamente Rupingrande ha ripreso l’antico Repen e Zolla quello di Col. Chiediamo a Boris Bandi, coordinatore del Comitato promotore: A che punto siamo? “Abbiamo raccolto e consegnato al Comune oltre 300 firme in calce al documento. L’ultima firma è proprio quella del Sindaco, che infatti risiede proprio a Prebeneg.” Ed ora? “Con la scadenza del Consiglio comunale, non c’è più tempo per l’approvazione in questa legislatura. Speriamo che subito a settembre, il nuovo Consiglio dia una rapida e positiva risposta alla richiesta dei cittadini.” Non mi resta che consigliarvi di fare anche di questo tema argomento di campagna elettorale; un tanto per la chiarezza dei programmi che ogni partito presenta e che si impegna ad onorare. “Pensiamo che le 300 firme siano un vero punto politico forte, non soltanto per gli abitanti di Prebeneg. Sappiamo anche che una simile iniziativa riguarda Zaule, quindi la nostra pressione congiunta sull’argomento sarà forte.” Auguri e buona campagna elettorale. A cura di U.G. (1) Spetta ai Comuni, in base alla Legge 267 del 2000 la denominazione di frazioni o borgate; alla Regione quella dei Comuni. Giusto Coloni ci ha lasciato Partigiano, combattente e attivista politico, sempre presente in difesa della democrazia, anche Giusto ci ha lasciato. Lo ricordiamo con rispetto e grande affetto. Ai congiunti tutti giungano le più sentite condoglianze dalla Lega di DomioDolina dello Spi-Cgil. Esistono ancora scusanti? Dopo una lunga gestazione durata ben nove anni (anni, non mesi, NdR), finalmente la Giunta regionale ha emanato il decreto con il quale si individuano le località in cui sono da collocare i cartelli stradali bilingui. Un passaggio chiave per il riconoscimento dei diritti della comunità slovena. Rimane ora da darne – e richiederne da parte dei cittadini – la completa e totale applicazione. Per quanto ci riguarda, siamo disponibili ad inoltrare richieste che ci venissero rappresentate. Lo Spi alla tv Siamo presenti su Telefriuli: il mercoledì alle ore 13.30 e in replica il giovedì alle 12.00. Telenordest: il martedì alle ore 19.15 e in replica il mercoledì alle 7.15 (ma non ancora sulla collegata Antenna 3). Si tratta di due brevi trasmissioni, in cui vengono trattati temi di attualità, con la partecipazione di responsabili istituzionali e di associazioni che operano nel territorio. Seguiteci e suggeriteci gli argomenti che vorreste veder trattati! A proposito di pensioni L’INPS ci conferma che la cosiddetta quattordicesima mensilità, istituita dal Governo Prodi a sostegno delle pensioni più basse, verrà posta in pagamento come previsto con la rata di Luglio. Ci aspettiamo ora che il Governo in carica la estenda ai titolari di pensioni medioalte, come richiesto con forza dai pensionati, anche con le manifestazioni nazionali del 5 marzo e del 4 aprile a Roma. DOLINSKI BREG MAGGIO 2009 3 ECONOMIA E SVILUPPO A DOLINA. Continuiamo la nostra serie di approfondimenti sulle iniziative che contribuiscono a sviluppare l’economia locale. Pubblichiamo la 2. puntata della testimonianza di Boris Pangerc. “Storia della mia olivicoltura” Entrai in un mondo incantevole; i miei orizzonti si espansero in tutto il Mediterraneo; ho intrecciato contatti con persone di alto livello, ho stretto amicizie con grandi personalità del mondo olivicolo che mi hanno arricchito interiormente in modo significativo. Sono stato testimone del risveglio dell’olivicoltura in Albania e nella Bosnia Erzegovina. Ho visto nascere, svilupparsi e affermarsi la DOP “Tergeste”, l’olio extravergine di oliva di denominazione di origine protetta che l’Italia ci invidia. Ho letto decine e decine di libri in materia di olivicoltura e mi sono fatto una biblioteca a mio avviso invidiabile in questo settore. Ho frequentato corsi di formazione, ho partecipato a conferenze e dibattiti con relazioni e interventi. Ho dedicato anima e corpo a questa pianta così coinvolgente che produce il principe degli alimenti. Fin dallo sbocciare di questa passione avvertii forte il desiderio di creare un oliveto di dimensioni un po’ più ampie, che mi desse anche la consapevolezza di esistere come olivicoltore a pieno titolo. Mi si presentò l’occasione di prendere in affitto dall’EZIT (assieme ad un amico, diventa- to poi anche stretto collaboratore e fedele compagno di avventura) un’ampia zona abbandonata a Montedoro. A me toccò la parte che corrisponde al vecchio toponimo di Portouca (pron.: Pòrtouza), dove con grandi sacrifici e immane fatica piantai cinquecento ulivi (mentre il mio socio confinante ne piantò più di duemila). Era una zona abbandonata da dio e resa infernale dagli uomini; ma con tenacia e grande sforzo di volontà riuscimmo a pulirla e a piegarla alla nostra volontà. Il 6 giugno del 2002, con la messa a dimora delle prime due piante (Gigliola la mia e Rosa la sua), abbiamo dato una grande festa con tanti ospiti importanti. Ma quello era solo l’inizio. L’olivo non è come si pensava una volta: lo pianti e sta lì e cresce. La vite e l’olivo sono come la donna: devi sempre ballarle intorno. La mia vita, a volte dinamica, sovente frenetica, ha infiniti risvolti. I miei molteplici impegni nel campo professionale (insegno nella scuola media slovena Simon Gregorčič di Dolina), nell’arena politica (nel 2004 ho concluso il mio secondo mandato da sindaco e sono stato eletto in Provincia di Trieste quale presidente del Consiglio) e nell’universo culturale (scrivo articoli, reportage e libri, canto nell’Oktet Škofije) talvolta mi rendono difficile il lavoro in campagna che pur devo sbrigare, confesso, non sempre con una presenza costante, ma pur sempre con abnegazione e responsabilità. Quando mi immergo nel mio oliveto a Portouca (o nell’altro piccolo oliveto a Valca - pron.: Vàlza), ho la sensazione di volare su un altro pianeta. Il verde intenso delle piante, la bellezza dell’ambiente che con il mio socio abbiamo creato, la sensazione di aver recuperato e riqualificato una vasta zona abbandonata e vocata quasi a discarica, l’aver dato vita a un vero e proprio giardino, che a noi sembra un piccolo paradiso terrestre, mi riempiono di gioia e di pace e mi danno la forza di continuare a lottare nella triste e spesso amara quotidianità. Il mio futuro – posso dirlo con certezza – è ancora verde. Tanto più che ormai ritengo che nelle mie vene non scorre più sangue, ma olio extravergine di oliva. Boris Pangerc (2. fine) Affido familiare, come e perché I Comuni di Muggia e di Dolina hanno deciso di inserire nel Piano di Zona 2006/2008 il “Progetto affidi” un progetto innovativo per l’Ambito dei due comuni, sia rispetto alle politiche locali sia rispetto a quelle regionali. Il progetto intende perseguire l’individiazione e la promozione delle diverse forme di affido familiare nel rispetto delle diverse forme di affido familiare nel rispetto delle esigenze del bambino e della sua famiglia, offrendo un’opportunità alternativa a favore dei minori attualmente in comunità. L’affido nasce da una scelta personale, che si basa su un sincero sentimento di solidarietà sociale e si può realizzare solamente grazie all’incontro tra la disponibilità di famiglie o singoli e l’impegno e la responsabilità pubblica dell’Amministrazione locale. Grazie alla collaborazione con il privato sociale è stata quindi avviata una campagna di sensibilizzazione nei territori di Muggia e Dolina, finalizzata alla promozione di una cultura della solidarietà possibile e concretamente realizzabile. Obiettivo di questo opuscolo e delle altre iniziative sviluppate appositamente per il nostro territorio, è quello di fornire informazioni precise sull’opportunità dell’affido, e di contribuire a suscitare e alimentare sentimenti e atteggiamenti quali “accoglienza”, “emozioni”, “disponibilità”. Abbiamo riportato la presentazione del “progetto affidi” contenuta nella guida informativa sull’affido familiare, curato dal Servizio sociale dei comuni di Muggia e di Dolina, con l’intento di sostenere l’iniziatiava e di fornire, contestualmente, le informazioni utili per una ampia divulgazione del progetto. Bambini infelici, soli, sfruttati o troppo responsabilizzati, sono una cruda realtà che ci dovrebbe coinvolgere emotivamente; purtroppo, siamo costantemente invitati a distogliere la nostra attenzione e non sentire richieste di aiuto, per non farci distrarre dai futili o grandi problemi quotidiani. La strisciante indifferenza dilaga e trapela dai comportamenti di massa. In questa nostra società, che non riesce affiancare al cambiamento tecnologico una proporzionale crescita civile e culturale, possiamo intraprendere piccole iniziative quotidiane che possono contribuire al miglioramento del tessuto sociale. La disponibilità da parte di famiglie o soggetti singoli ad accogliere ed ospitare temporaneamente ragazzi minori, selezionati e segnalati dal Servizio sociale dei due Comuni, può concretamente contribuire a migliorare la nostra società ... sen- za dover ricorrere ad azioni eroiche. La vicina Slovenia, dove l’istituto dell’affido risulta già prassi consolidata, insegna. Miranda V. Per ulteriori informazioni Comune di Muggia: Servizio sociale, Sportello unico per minori, martedì dalle 11.30 alle 13.00; tel. 040/3360362 Comune di Dolina: Sportello unico per minori, mercoledì dalle 14.30 alle 16.30; tel. 040/8329210 DOLINSKI BREG 4 Virtuosi non si nasce segue dalla prima pagina Insomma, costi e benefici dell’operazione. Unitamente allo sfruttamento del solare, ci sembra un bel pacchetto per Dolina, già impegnata sulla raccolta differenziata, e anche per Muggia, in quanto la progettazione la stiamo facendo assieme al Sindaco Nesladek. Comunque, come promesso, forniremo quanto prima ai cittadini anche i composter, per il riciclo dei rifiuti domestici e la produzione di un buon terriccio. A proposito. Unici in provincia, tra i pochi in regione, avete avviato un progetto di grande prospettiva. Un atto di grande coraggio; difficoltà ed incomprensioni con i cittadini ci sono stati, ma mi sembrano superati. Dispiace però il ritardo nel conteggiare, con i microchip, il reale quantitativo di indifferenziata che ogni cittadino conferisce. E’ un cruccio anche per noi, ma la materia è complessa, non sempre la tecnologia si adatta facilmente alle nostre esigenze e non ci aiuta come dovrebbe. Ma contiamo di migliorare il servizio e di consentire un ulteriore alleggerimento della bolletta che, come sapete, pesava mediamente 167€ nel 2004 mentre nel 2008 si è fermata a 160€. Se pensate che Trieste richiede ai suoi cittadini ben 231€ all’anno! Un bel progetto globale. Ma torneremo sull’argomento tra un annetto, per verificare le distanze tra il dire e il fare. Comunque auguri per la campagna elettorale. Vinca il migliore. A cura di U.G. MAGGIO 2009 Incenerisco, e ci guadagno... Altro che raccolta differenziata! segue dalla prima pagina Vediamo qualche altro riferimento: Padova 43,7 (sempre del Gruppo AcegasAps); Gorizia 45,47; Pordenone 47,33; Udine 32,86. Ma sono dati al 2007, superati da miglioramenti talora anche molto significativi a fine 2008 (Gorizia annuncia il 63%, Padova il 55!). Muggia è al 24%, ma con il nuovo appalto per l’asporto dovrebbe rapidamente migliorare, San Dorligo, che ha adottato giustamente la raccolta spinta, porta e porta, ha superato il 40%, Monfalcone il 63%. Ecco quindi smentita clamorosamente dai fatti la politica comunale! > Non viene praticata la raccolta differenziata spinta, per cui la bolletta è condizionata, oltre che dal numero di componenti del nucleo, soprattutto dalla superficie dell’abitazione (Tarsu: è una tassa), anziché principalmente dalla quantità di immondizie realmente conferita dai singoli nuclei familiari (Tia: è una tariffa). > Si inviano i rifiuti indifferenziati (cioè tutto quello che si getta nei cassonetti) all’inceneritore, per farlo lavorare a pieno regime e produrre utili (ma anche fumi, più o meno nocivi o malsani). > Ma neppure si riesce a sapere con esattezza come si selezioni il materiale conferito e cosa venga effettivamente bruciato, visto anche che non in tutta la città sono contemporaneamente presenti le campane vetro-plastica-lattine. Ed è questa una richiesta di buon senso, condivisa dal comune, ma non esaudita. > Gli utili prodotti dall’inceneritore, derivanti dall’ingiustificata tariffa imposta per il conferimento, impinguano le casse comunali, ma sono soprattutto il frutto della pesante ed iniqua tassa imposta ai cittadini, che deve venir assolutamente riportata ai valori medi del resto del paese. La proposta. Criticare il comune di Trieste su questo argomento dovrebbe essere quasi come lo sparare sulla Croce Rossa, se non fosse che purtroppo i cittadini tacciono, come se non si trattasse di un indebito prelievo di denaro dalle loro tasche! E’ indispensabile > passare alla raccolta differenziata spinta, possibilmente porta a porta, almeno laddove le condizioni abitative e stradali lo consentono, realizzando un sistema capace di misurare le quote individuali o condominiali di conferimento. Estendendo e traendo le opportune conclusioni da sperimentazioni di quartiere, come quella già avviata nel comprensorio di Rozzol Melara;; > introdurre quindi la più equa tariffa TIA in luogo della iniqua tassa TARSU; > estendere comunque le isole ecologiche (l’insieme di tutti i cassonetti e campane di vario tipo) a tutta la città, per consentire ai cittadini di effettuare la prima, fondamentale differenziazione. Così limitando il costoso conferimento all’inceneritore, vendendo nel contempo con oculatezza e trasparenza la differenziata (carte, cartoni, lattine, plastica ecc.) alle imprese del settore e il servizio di incenerimento alle altre comunità interessate (sia regionali che slovene) , per garantire la redditività dell’impianto; Esistono soluzioni parallele o alternative? La crisi economica incombente ha già provveduto a limitare l’uso di ingombranti e costosi imballaggi inutili, nonché ad avviare la vendita di diversi prodotti in forma sfusa (latte, vino, detersivi ecc.). Infine, esistono anche sistemi diversi di eliminazione dei rifiuti. Sono ancora sperimentali, ma una grande azienda come AcegasAps potrebbe avviare una sua ricerca, contribuendo così alla soluzione di un problema di interesse generale nel campo della difesa dell’ambiente e della salute dei cittadini: ne abbiamo un grande bisogno! Giorgio Uboni PS. La materia è molto complessa e qui ne esponiamo una sintesi. Per chi fosse interessato ad approfondire, è disponibile il dossier elaborato dallo SPI CGIL di Trieste, Distretto Est. NOTIZIE UTILI Vuoi che le medicine ti aiutino a Risparmio energetico Sconti Il 16 aprile a San Dorligo e il 14 Maggio a sulla bolletta “Rifiuti” stare meglio, spendendo meno? I farmaci equivalenti sono un vantaggio per tutti. Infatti, un farmaco in commercio da più di 20 anni perde il brevetto, per cui altre aziende possono produrlo e commercializzarlo con la dizione “equivalente”. Presso le farmacie è in distribuzione un interessante opuscolo divulgativo, che ognuno di noi dovrebbe consultare! Anche in Internet: www.agenziafarmaco.it Muggia si sono tenuti due interessanti incontri organizzati congiuntamente dai due Comuni sul tema del risparmio energetico. Data la relativamente scarsa partecipazione dei cittadini, consigliamo a tutti gli interessati (secondo noi sono molti!) ad informarsi presso gli uffici comunali oppure consultando: agenda21@com-san-dorligo-della-valle. regione.fvg.it oppure tel.040.8329231 Hanno collaborato a questo numero: BORIS BANDI, VLADI FURLAN, BORIS PANGERC, UGO PIERRI, EDVIN ŠVAB, GIORGIO UBONI, Ricordiamo a tutti i titolari di “Carta Famiglia” con un reddito ISEE del nucleo familiare inferiore a 30.000 €, che i due comuni di Muggia e Dolina hanno riconosciuto un abbuono sul costo del prelievo rifiuti. Potete avere maggiori informazioni presso le Leghe dello Spi oppure presso i servizi comunali. Stampa: Tipografia Arzioni - Trieste