Notiziario gratuito dell’Associazione Italiana Celiachia Campania Onlus Anno IV gennaio 2012 numero 6|7 L’editoriale Al Cnr di Avellino un centro di eccellenza internazionale per lo studio della Celiachia Il fine non giustifica Aiutiamo la“nostra”ricerca i mezzi G li eventi che hanno rabbuiato l’AIC Campania ci inducono a renderne conto agli iscritti. Premesso che non abbiamo la pretesa di essere la migliore espressione del volontariato, sentiamo, però, di aver sempre svolto il mandato con convinzione e senza protagonismo. L’Assemblea del 30 aprile 2011 è stata l’occasione per dare inizio ad una lunga serie di contestazioni; da allora non ci sono stati risparmiati segnali di contrasto tesi a fiaccare il nostro animus di volontari. Ci ha amareggiato, ma non ci disarma l’essere stati chiamati a rispondere in sede giudiziaria, con richiesta – tra l’altro – di condanna anche pecuniaria. Siamo stati costretti a ripetere l’Assemblea dei soci il 20 novembre scorso per l’elezione delle cariche associative, sottoponendoci ad uno sforzo organizzativo che ha comportato un rallentamento nelle ordinarie attività ed in particolare in quelle che solitamente vengono realizzate in occasione delle festività natalizie e di fine anno. Domenico Quagliata continua a pagina 5 Forse non tutti i nostri Soci sanno che in Campania, e precisamente ad Avellino, esiste un centro di ricerca per la celiachia tra i più accreditati a livello internazionale. Si tratta dell’Unità di Immunobiologia dell’Istituto di Scienze dell’Alimentazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Da anni il team di ricercatori della ISA di Avellino studia i meccanismi responsabili dell’intolleranza immunologica al glutine e sta mettendo a punto strategie che possano sostituire la restrittiva dieta senza glutine. Come è noto l’unico approccio te-rapeutico attualmente riconosciuto valido è la dieta completamente priva di glutine, da seguire per tutta la vita: solo così, infatti, vengono ripristinate e conservate sia la normale architettura tessutale che le funzioni mucosali dell’intestino. Il rigido mantenimento di una tale dieta non è comunque di semplice at- tuazione e giustifica gli sforzi tesi a trovare delle strategie alternative. D’altra parte il glutine riveste una importante funzione tecnologica per l’industria alimentare in quanto serve a mantenere la struttura ed a garantire le proprietà di “elasticità” dopo cottura. Numerose evidenze sperimentali indicano che il danno intestinale è prodotto da un’alterata risposta immunitaria nei confronti del glutine. In particolare, Ringrazio i soci AIC Campania con un pensiero di Ejay Ivan Lac “Fermati un attimo, ascolta quello che hai intorno, non chiudere mai i tuoi occhi se non è necessario, affronta la vita in tutte le sue visioni, respira l’aria, perché quella è tua e di nessun altro, nessuno è meglio di te. Tu sei l’unico disegnatore della tua vita, la persona che aspetta che piova per piangere in due, il pastello che colora la tua strada, l’acqua che rinfresca la tua giornata, il musicista della tua colonna sonora, lo scrittore della tua giornata, il pittore del quadro in cui vivi. Tu sei tutto quello che ti circonda, la vita è tua, il resto è solo un contorno…” Teresa D’Amato Presidente in carica dall’ottobre 2003 al novembre 2011 l’individuazione nella mucosa intestinale dei celiaci di linfociti che rispondono alla presenza del glutine secernendo molecole proinfiammatorie, avvalora l’ipotesi di un meccanismo immunologico alla base della patologia. In realtà solo determinate porzioni delle molecole di glutine, acquistano, nell’intestino del celiaco, la capacità di essere presentati ai linfociti ed attivarli. Domenico Quagliata continua a pagina 3 Gluten free Prodotti del “mercato protetto” pagina 5 Sport Porte aperte ad attività agonistiche pagina 6 Buttare il cuore oltre Rubrica “La gioia autentica nasce dalla sana consapevolezza di aver fatto ciò che era nelle nostre facoltà” MadreTeresa di Calcutta Teresa D’Amato 2 gennaio 2012 F ino alla fine degli anni 90, chi riceveva diagnosi di celiachia viveva un vero e proprio dramma. Cos’è, cosa fare, come proseguire, a chi rivolgersi, come affrontare il quotidiano… e la scuola? Mille interrogativi che ricevevano risposte a volte vaghe, a volte incomplete, a volte sbagliate. Rivivo i miei momenti da neofita: - cercare informazioni (non sempre fu agevole); - parlarne con il medico (risposte approssimati ve che mi lasciavano ancora più confusa e disperata: “si tratta di un morbo che non scomparirà e comporterà problemi di cresci ta”; “la scienza nei prossimi anni, forse, sarà in grado di debellare”… e così via); - caricarsi positivamente per non trasmettere senso di disagio psicologico che avrebbe com promesso l’accettazione della nuova dieta e una chiusura verso il mondo esterno. Non fu facile né semplice! Non potevo prendere tempo per guardarmi intorno perché mio figlio, di pochi mesi, aveva bisogno di risposte, di soluzioni e di azioni tutte orientate a rendere più sopportabile il nuovo percorso di vita sia a lui che alla famiglia. Contattai l’AIC e trovai ciò che cercavo: soprattutto un segno tangibile di condivisione del problema, non solo parole di solidarietà! Capii, allora, quale era lo scopo principale dell’Associazione: creare un “habitat” sociale tale da rendere la vita del celiaco quanto più serena possibile, senza rinunce né privazioni. Entrai a farne parte, silenziosamente, consapevole che avevo molto da apprendere da chi, prima di me, aveva militato e lavorato al suo interno. Il tempo passava, io mi tranquillizzavo e la mia famiglia aveva ripreso una vita serena; il magone, la disperazione diventavano sempre più un ricordo lontano e cominciai ad essere pronta per rendermi utile a chi, da quel momento in poi, si sarebbe rivolto a me per chiedere, capire, imparare, superare gli ostacoli. Sono trascorsi 13 anni e molte cose sono cambiate. Inizialmente, con l’aiuto del Consiglio Direttivo Regionale (CDR), ho lavorato per organizzare eventi nella mia città. In seguito ho conquistato la fiducia dei consiglieri che mi hanno eletta “presidente”, sempre affiancandomi nell’organizzare, nel programmare, nel far crescere e migliorare l’ AIC stessa. Quanti “incontri” e “scontri” abbiamo avuto in questi anni! Ed è stato proprio dal confronto serrato, ispirato da onestà intellettuale, che è nata la cooperazione attiva e fattiva, indispensabile per l’ascolto di quanti a noi si rivolgono. Abbiamo: - assistito alla nascita di tutti gli strumenti che oggi il celiaco può utilizzare nel momento di necessità (Prontuario, Marchio, ecc); - applicato e realizzato, sul territorio regionale, tutti i progetti che la Federazione ha proposto; - stretto rapporti con i medici di tutti i centri di diagnosi; - coinvolto i giovani facendo nascere una squadra di calcio, ed un gruppo Giovani, non sempre operativo, per impegni di studio e di lavoro; - dato vita ad iniziative con le istituzioni politiche locali per migliorare i servizi e rendere operative le leggi. Sono stati raggiunti traguardi importanti. Ad oggi, 243 le strutture nell’elenco del progetto AFC; 40 gli istituti scolastici che hanno aderito al progetto “In fuga dal glutine”; 15 gli istituti alberghieri che hanno svolto un corso di formazione degli studenti al senza glutine. È stato creato ed ammodernato un sito web, sono stati pubblicati opuscoli informativi per le prime diagnosi e per le scuole, viene redatto un giornale regionale (Celiaquia) con una tiratura di 15.000 copie semestrali; abbiamo preparato un opuscolo in 4 lingue e promosso una campagna di divulgazione per facilitare la “identificazione” della celiachia. Con le nostre azioni siamo stati in grado di sostenere la ricerca locale e nazionale; ottenere una sede in comodato d’uso a titolo gratuito; realizzare numerosi corsi di cucina per le famiglie; organizzare incontri con i soci, convegni e congressi di interesse internazionale, corsi ECM per medici e anatomopatologi (unico e finora irripetuto evento); partecipare a moltissime “feste della pizza” e sagre; istituire sportelli di consulenza medica, psicologica e nutrizionale gratuiti; Rubrica Appello ai Soci AIC nostra”ricerca Aiutiamo la “n continua dalla prima pagina rappresentare l’AIC e le sue attività in moltis simi ed importanti eventi che si sono tenuti nella regione. Non ho mai perso di vista il nostro operato che necessita una ricaduta principalmente sulla qualità della vita dei celiaci, siano essi iscritti e non all’AIC. Negli ultimi mesi, purtroppo, qualcosa è cambiato e, per usare una espressione di una socia molto critica nei confronti di questo CDR e della Federazione tutta, “una nuvola oscura si è propagata sull’AIC e sulle persone che la dirigono”. Improvvisamente siamo stati giudicati “poco trasparenti”, “inadatti” a proseguire il nostro volontariato, poco (anzi per niente) attivi e propositivi, assenti sul territorio. Ma c'é di più. Siamo stati chiamati a rispondere “in giudizio” per aver compiuto azioni illegali, cioè la sospensione dell'Assemblea del 30 aprile scorso, convocata per l’elezione delle cariche sociali dell’AIC Campania. La decisione fu mia, in qualità di presidente, ma è pur vero che a tale decisione sono pervenuta solo dopo ben 4 ore di accese discussioni per poco non degenerarono in rissa - "pensate" da un gruppo di soci con l’unico scopo di disorientare i partecipanti all’Assemblea . Sia ben chiaro che non sono e in ogni modo non potrei essere " incollata alla poltrona"! Sta di fatto che fui proprio io, anche contro qualche dissenso interno al CDR, a battermi affinché anche nell’AIC Campania si adottasse lo stesso criterio – vigente nella Federazione ed in poche altre Regioni - che vieta di ricoprire la carica di Presidente per oltre due mandati continuativi, così come lo è stato per me. L’ezione a Consigliere del nuovo CDR, mi consente di continuare a lavorare in prima linea, ricoprendo (a volte anche con difficoltà) i vuoti lasciati all’improvviso da volontari non molto convinti della “mission”. Il sentire che ha motivato il mio ingresso in AIC continua a permanere forte e determinato. Ho la serenità e la convinzione di non aver mai anteposto interessi personali (non ne ho) al servizio dovuto agli iscritti. Non ho pertanto mai strumentalizzato il celiaco né l’AIC e non ho mai rifiutato una parola, un gesto, un’attenzione. Non ho, d’altro canto, mai avuto la presunzione di essere perfetta e di non poter commettere errori. Di certo non ho mai perso di vista il motivo per il quale ricoprivo “il ruolo”, cercando di fare sempre del mio meglio. Ed ho saputo chiedere scusa quando ho sbagliato, senza mai prendere decisioni prima di averle condivise con il Cd. Non mi sono accorta (e di questo faccio il mea culpa) di avere tra i Consiglieri persone che remavano contro il Direttivo. Passata (bene) la tempesta, sapremo continuare ad organizzare la speranza (come diceva Giovanni Paolo II) di un futuro migliore per tutti i celiaci. P artendo da questi dati i ricercatori dell’ISA hanno indirizzato la ricerca principalmente sui seguenti temi: - La procedura enzimatica di detossificazione delle farine di grano messa a punto dal Dr Mauro Rossi, che blocca in modo irreversibile le proprietà infiammatorie del glutine. La farina detossificata presenta le stesse proprietà panificatorie di quella non trattata in quanto l’impasto conserva la stessa elasticità, colore e, soprattutto, sapore delle farine non trattate. Questo studio è ora in fase di sperimentazione clinica su gruppi di volontari celiaci adulti. - L’identificazione di grani ancestrali con ridotta tossicità immunologica. Questa linea di ricerca coordinata dal Dr Giuseppe Mazzarella e dalla Dott.ssa Carmen Gianfrani ha importanti implicazioni per la dieta del celiaco, perché potrebbe consentire la reintroduzione nella dieta del frumento, anche se limitatamente a poche varietà strettamente controllate in laboratorio, e prevenire l’insorgenza della celiachia in individui con elevato predisposizione genetica in quanto figli o fratelli di celiaci. - Messa a punto di un modello animale di celiachia, che vede impegnati da anni i Dr Francesco Maurano, Diormira Luongo e Mauro Rossi, in collaborazione con il prof. Chella David della Mayo Clinic di Rochester (Mn-USA). Sappiamo quanto sia importante poter disporre di un modello animale di intolleranza al glutine, soprattutto per la sperimentazione di nuovi farmaci o di prodotti dietoterapici. Nel 2009 è stato pubblicato un primo studio in cui è stata descritta una induzione di danno intestinale dipendente dal glutine. La ricerca su questo tema sta proseguendo al fine di definire gli eventi precoci innescati dall’introduzione del glutine. - La possibilità di arricchire la nostra alimentazione di fattori in grado di contrastare gli effetti lesivi del glutine. Sono al vaglio della sperimentazione condotta dal Dr Paolo Bergamo alcuni acidi grassi insaturi in grado di ridurre l’effetto citotossico del glutine. - La caratterizzazione del repertorio dei frammenti del glutine responsabili della tossicità nei celiaci e del loro utilizzo in un vaccino terapeutico desensibilizzante. Questi studi sono condotti dalle Dott.sse Carmen Gianfrani ed Alessandra Camarca in collaborazione con il Walter and Eliza Hall Institute di Melbourne. La dott.ssa Gianfrani ha già in passato effettuato studi sulle proprietà antinfiammatorie dell’interleuchina-10 nella risposta infiammatoria al glutine, ora si sta interessando di caratterizzare l’efficacia del vaccino desensibilizzante, mettendo a punto protocolli sperimentali congiunti con il laboratorio australiano. Questo consentirà di poter sperimentare il vaccino anche in Italia, e soprattutto, in soggetti celiaci di età pediatrica, ancora poco studiati dal punto di vista della reattività immunologica al glutine. I celiaci rappresentano una popolazione in continua espansione anche perché, con il miglioramento delle metodiche di screening, è aumentato il numero di casi individuabili. Fortunatamente, anche sulla base dei recenti risultati di Avellino, non appare più improbabile che la completa dipendenza da cibo privo di glutine possa essere definitivamente superata in tempi brevi. Il Team dei ricercatori dell’Unità di Immunobiologia ha da anni instaurato un filo diretto con la comunità dei celiaci, come testimoniato dai frequenti contatti via posta elettronica e sui vari blogs, nonché dalla loro assidua presenza come relatori ai convegni ed assemblee annuali dell’AIC sia a livello regionale che nazionale. Chiediamo pertanto ai Soci AIC di sostenere la ricerca sulla Celiachia, e di sostenere coloro che ne sono parte attiva. Sosteniamo l’Unità di ImmunoBiologia del Cnr. Carmen Gianfrani, Paolo Bergamo, Diomira Luongo, Alessandra Camarca, Giuseppe Mazzarella, Francesco Maurano e Mauro Rossi 3 gennaio 2012 Rubrica Tre appuntamenti annuali Contaminazioni, tecnologia alimentare e l’entità clinica “gluten-sensitivity” Basilio Malamisura 4 gennaio 2012 I l Comitato Scientifico Nazionale (CSN) ha tra i suoi compiti quello di offrire consulenza sulle tematiche medico – scientifiche richieste dai soci ed a proporre al Consiglio Direttivo di AIC le linee di indirizzo assistenziale e scientifico, in rapporto al progresso delle conoscenze. Si riunisce tre volte all’anno, due delle quali come gruppo “ristretto” ed una in forma “allargata” al Comitato Scientifico per la Ricerca, ai Consulenti Scientifici Regionali, al Comitato di Redazione Celiachia Notizie e ai Presidenti Regionali. A Roma il 4 novembre scorso si è tenuta la riunione “allargata” nel corso della quale si è parlato del documento riguardante le “Contaminazioni, della organizzazione del Meeting Internazionale sulla “Celiachia a Firenze in calendario per fine marzo 2012”, della “modalità di esecuzione della biopsia duodenale in età pediatrica in sedazione o anestesia generale”, della “diffusione delle Raccomandazioni dei gruppi di studio AIC su Genetica, Celiachia, Diabete e Dermatite erpetiforme”, della “proposta per la formazione di un tavolo di lavoro con la Direzione della Sanità Militare per la partecipazione dei celiaci ai Concorsi nell'Esercito e nelle Forze dell'Ordine, dei rapporti con il Ministero della Salute per l'applicazione di tutto quanto previsto dalla Legge n. 123 del 2005 e della regolamentazione dellla produzione di alimenti senza glutine nei laboratori artigianali”. Si è altresì discusso per la definizione di una scheda utile alla raccolta di dati sullo spettro della patologia da glutine (intesa sia come Celiachia che Gluten Sensitivity) e per la verifica degli errori diagnostici. Tra tutti questi argomenti ne segnaliamo due in particolare. Il meeting di Firenze, in programma dal 29 al 31 marzo 2012, dal titolo “Celiachia a 360°: dalla medicina alle scienze sociali e alla tecnolo gia alimentare” che ha la finalità di esplorare la celiachia “a tutto tondo”, con un programma medico - scientifico di interesse mondiale. Sono previste sessioni parallele sul tema della sicurez za alimentare e sulla qualità nutrizionale della ConsulenteScientificoNazionaleAIC dieta “gluten-free”. A margine del congresso, è stata altresì organizzata da AIC la prima con vention dell’industria alimentare. L'impegno assunto dal Comitato Scientifico / Laico di AIC per lo studio di quella nuova entità clinica, apparentemente “emergente”, identificata come “gluten-sensitivity”. Gli indi vidui che si trovano in tale condizione riferisco no disturbi di varia natura in seguito all’assun zione di alimenti contenenti glutine ma non sono affetti da celiachia. Essendo la sensibilità al glutine una condizione ancora poco conosciu ta, le sue dimensioni sono al momento difficil mente stimabili a causa della mancanza di studi scientifici controllati ed inoltre il suo sospetto viene posto su base essenzialmente clinica, dac chè al momento non risultano individuati mar catori diagnostici specifici. Di qui, pertanto, la necessità di definirne i criteri diagnostici, soprattutto alla luce della emergente campagna media tica volta a sottolineare gli effetti benefici di una dieta priva di glutine indipendentemente dalla presenza o meno di una documentata intolleranza. E’ facilmente comprensibile come la diffusione di tale pratica comporti il rischio per il medico - di trovarsi di fronte a pazienti che - prescindendo da una diagnosi certa hanno già intrapreso una dieta senza glutine, il che rappresenta una seria difficoltà ad effet tuarne una di “vera celiachia”. Il mercato del senza glutine Rubrica Nuovi prodotti “dietoterapeutici” nell’elenco del Registro Nazionale Domenico Quagliata I (parte seconda) n Italia ciò che ha maggiormente contribuito a dare una spinta in avanti al settore del dietetico è la possibilità – ope legis fin dal 1982 – di poter fruire della assistenza “farmaceutica”, purché in possesso di diagnosi effettuata presso struttura pubblica ospedaliera abilitata (centri di diagnosi). La gratuità dei prodotti fu concessa dal legislatore per due ordini di motivi strettamente collegati. Il primo perché da sempre questa tipologia di alimenti costa mediamente 4 - 7 e fino a 10 L’editoriale Il fine non giustifica i mezzi continua dalla prima pagina Per rendersi conto dell’impegno, basti leggere l’invito spedito ai soci per la convocazione della ripetuta Assemblea Ordinaria del 20 novembre. Abbiamo dovuto puntualizzare circa le candidature, le modalità di voto, la costituzione dei seggi, la preparazione degli elenchi con l’aggiornamento e la supervisione del data base AIC a scanso di possibili contestazioni. Ci chiediamo, soprattutto dopo il più che favorevole esito delle votazioni, perché prima di proporsi e/o candidarsi per il “comando” non affiancare il Consiglio Direttivo per svolgere l’attività di volontariato con un minimo di esperienza? Quella fatta di condivisione quotidiana, di ascolto, di vicinanza, di soluzione di problematiche sociali e amministrative, di organizzazione e realizzazione di progetti, ecc. Sono queste le attività che fanno parte del bagaglio delle cose fatte, dove mancano altre cose da fare e per le quali ci siamo sottoposti al sereno giudizio dei soci che hanno confermato di credere nell’Associazione e di sostenerla. volte il prezzo di un corrispondente alimento con glutine. Il secondo motivo è dovuto al fatto che in dipendenza dell’elevato costo di questi prodotti, ben difficilmente il celiaco può osservare la dieta che, come noto, è l’unica possibile soluzione per star bene in salute. La mancata osservanza delle regole di alimentazione, per l’intollerante al glutine, provoca l’insorgere di complicanze che richiedono cure mediche, accertamenti ed eventuali degenze ospedaliere, nonché assenze dal lavoro. È il costo sociale della celiachia, considerato e valutato dai responsabili della sanità pubblica, che ha indotto alla concessione del beneficio della mutualità in Italia, regolato da apposita legge dello stato poi recepita dalle Regioni. Facilitazioni analoghe, talvolta sottoforma di sgravio fiscale, sono praticate in molti paesi dell’Europa e del mondo in favore degli intolleranti al glutine. Si è formato, particolarmente in Italia un “mercato protetto” dove hanno trovato posto – sempre più numerosi - nuovi prodotti, riconosciuti “dietoterapeutici”perchè omologati “senza glutine” presso il Ministero della Salute attraverso l’istituto della notifica e pertanto inclusi nel Registro Nazionale, elenco previsto dall’art 7 del D.M. 8 giugno 2001. Sì ché, il celiaco di norma prima consuma la somministrazione mensile dovutagli in mutualità, successivamente fa ricorso agli stessi alimenti dietetici, pagandoli di tasca propria o si rivolge a prodotti alternativi naturalmente privi di glutine, quali il riso, i legumi, ecc. acquistandoli presso rivendite alimentari e/o supermercati. Nel prossimo numero osserveremo sinteticamente l’evoluzione del mercato globale del senza glutine, “fotografando” la realtà degli ultimi anni ’80 fino ai nostri giorni, con riferimento al contesto nazionale ed europeo. 5 gennaio 2012 Vita in associazione Rubrica Invito ai giovani aspiranti volontari L’entusiasmo ed il vigore delle iniziative non può essere solo di quelli che in Associazione operano da più anni. E’ indispensabile che ci sia l’apporto di nuove idee da parte di chi vive la celiachia da poco tempo e cioè dei giovani, nei quali si ripetono le emozioni e le esigenze vissute da una generazione alla quale non appartengono. Il rinnovamento della AIC passa indiscutibilmente attraverso l’aggregazione dei giovani che vanno sensibilizzati affinché il loro contributo faccia compiere un salto di qualità alla Associazione. E’ in fase di “ricostituzione” il Gruppo Giovani di AIC Campania e, pertanto, tutti i celiaci compresi tra i diciotto ed i ventotto anni di età sono invitati a farsi avanti per favorire il ricambio generazionale più volte auspicato. E’ bene che gli aspiranti volontari sappiano che il loro coinvolgimento comporta un minimo di impegno operativo; non solo pensieri ma anche e soprattutto azioni. Il coordinatore al quale rivolgersi per essere “iniziati” è Raffaele Lettieri (cell. 340 6181193) o, in alternativa, contattare la Segreteria (tel. 081 8437969 – casella e-mail [email protected]). È il progetto di utilità sociale che ha lo scopo di agevolare la vita di relazione del celiaco. Il consenso e l'attenzione degli iscritti e non, ci impegna a fare in modo che siano sempre più numerosi "i locali informati" facenti parte del network regionale. Ecco il calendario dei corsi per la ristorazione senza glutine - da svolgersi presso la Sede AIC Campania Via Diaz 3/D Portici - che obbligatoriamente devono seguire le strutture interessate ad entrare nel circuito. I corsi saranno svolti esclusivamente i lunedì. In seguito alle numerose richieste di consultazione, rendiamo noto il calendario degli incontri: lunedì 18 giugno lunedì 16 gennaio lunedì 17 settembre venerdì 3 febbraio lunedì 22 ottobre lunedì 12 marzo lunedì 26 novembre martedì 17 aprile lunedì 21 maggio Corsi di manipolazione per le famiglie con un numero massimo di 8 presenze per incontro. giovedì 14 giugno venerdì 24 febbraio venerdì 14 settembre venerdì 16 marzo venerdì 19 ottobre venerdì 13 aprile venerdì 23 novembre venerdì 18 maggio venerdì 14 dicembre Prenotazione obbligatoria presso la Segreteria AIC. E' obbligatoria la prenotazione presso la Segreteria AIC. Il nutrizionista 6 gennaio 2012 Alimentazione fuori casa (AFC) 23 gennaio 27 febbraio 26 marzo 16 aprile 14 maggio 11 giugno 10 settembre 15 ottobre 19 novembre E' necessaria la prenotazione, contattare la Segreteria AIC (081.843 79 69 – [email protected]). Le date di altri corsi da organizzare nelle province della Campania saranno consultabili sul portale www.campania.celiachia.it I soci sono pregati di sensibilizzare gli operatori della ristorazione interessati a far parte della rete AFC e di segnalarcene il nominativo. La scuola di cucina Nuovi obiettivi del Gruppo Sportivo Basket, pallavolo, palla a nuoto E’ da oltre sei anni che la Squadra di calcio di AIC Campania è una realtà della quale ormai non se ne può fare a meno. Ancorchè il livello agonistico raggiunto è apprezzabile, va detto che le performances nei Tornei organizzati annualmente dalla Federazione non sempre sono state tra le migliori. Ma come al solito “l’importante è partecipare”. La Campania si prefigge ora un ambizioso obiettivo consistente nel reclutamento di giovani atleti interessati alla pratica sportiva. Vogliamo costituire una squadra di basket, una di pallavolo e possibilmente di palla a nuoto. Non sarebbe certo male pensare anche a discipline sportive individuali, con atleti impegnati in arti marziali, tennis, nuoto, atletica leggera. Chi sente di poter essere da maestro e vuole mettere a disposizione di AIC la propria competenza, si renda ben conto di quale contributo inestimabile può dare alla aggregazione dei celiaci. Chi, invece, crede di poter vivere la propria condizione di intollerante al glutine condividendo l’entusiasmo agonistico con altri giovani atleti partecipi alla formazione delle squadre, alle quali possono aderire anche amici e/o familiari. L’età minima richie- sta per tutti è la maggiore età. Speriamo di ricevere numerose adesioni che possano far valutare l’opportunità di costituire una Polisportiva regionale AIC. Contatti: Giuseppe De Luca 349 8179021 Raffaele Lettieri 340 6181193 Francesco Luongo 328 7374048 Le risposte agli iscritti La redazione a cura della redazione scientifica In questa rubrica riportiamo le domande che più di frequente ci pervengono. Da noi rimaneggiate - nel più completo rispetto dell’anonimato e quindi della privacy - sono selezionate per l’interesse e l’attenzione che riteniamo possano destare nei nostri lettori, celiaci e non. Vorrei che uno specialista rispondesse alla mia domanda, se possibile. Ho scoperto di essere celiaca 6 - 7 mesi fa e mi è stata diagnosticata anche una fibromialgia che mi sta dando seri problemi. Mi si addormentano le braccia, le gambe e sono sempre stanca, spesso ho mal di testa. Vorrei sapere se tutto ciò è collegato alla celiachia. Il problema continuerà ad esserci con l’osservanza della dieta? Dopo 6 -7 mesi la celiachia dovrebbe essere sotto “controllo” e non creare più problemi. La fibromialgia (che provoca in ogni caso astenia) è un quadro clinico molto frequente nel sesso femminile ed è spesso descritto in associazione alla celiachia. Non sembra, comunque, che esista un vero e proprio rapporto patogenetico ma un’associazione. Purtroppo alla signora non resta che attendere che il miglioramento globale dello stato generale porti beneficio a tutto il suo stato di salute. Va verificato l’emocromo della signora e la funzione tiroidea. Il problema potrebbe essere anche lì. Un anno fa ho cominciato ad avvertire coliche addominali che sono durate quasi 15 giorni. Sono andata avanti con iniezioni di Spasmex, anche se il sollievo durava poche ore. Contemporaneamente mi sono messa a dieta a base di frutta, carne bianca e riso. Mi sono sentita meglio ed ho ricominciato a magiare normalmente, di tanto in tanto riduco i carboidrati per essere un po’ in sovrappeso. Negli ultimi mesi ho continuato ad avvertire dolori addominali, localizzati soprattutto a destra dell’addome, dolore allo stomaco, tra le costole, ed alla spalla destra. Avverto nausea ed ho la diarrea alternata a stitichezza con feci non strutturate. Sento crampi ai polpacci con vari dolori articolari. Mi sono recata da un ortopedico che ha rilevato una scoliosi abbastanza marcata e lievi segni di spondiloartrosi, ma mi ha rimandato ad un gastroenterolologo. Mi sono quindi recata presso un presidio ospedaliero di Napoli dove, in presenza di dolori addominali, feci non strutturate con tracce anche di sangue, decidono di praticare una colonscopia ed una gastroscopia. La diagnosi è di duodenopatia confermata dall’esame istologico che evidenzia lieve atrofia dei villi, ipertrofia delle cripte ghiandolari, infiltrazione linfocitaria ed infiltrato flogistico. Il referto è riferibile a celiachia di tipo 2 Marsh. L’esame “genetico” presenta dr5, dq2, dr4 ed il dq7. Dimenticano di dire che ho praticato, con esito negativo, le analisi specifiche per la celiachia e tutte quante le altre del sangue. Mi sono però recata, infine, anche in altro Ospedale dove mi è stato detto che al momento non sono celiaca, che i dolori non sono probabilmente di natura gastrica, che il medico che ha effettuato l’esame istologico potrebbe essersi sbagliato. Ho contattato, pertanto, quel medico che mi ha confermato l’esame istologico. Io, purtroppo, continuo a non sentirmi bene e non so che fare. La celiachia sieronegativa si può considerare solo con esame istologico inequivocabile. Quello esibito non lo è in quanto il Marsh 2 non è specifico di celiachia. Nel referto, inoltre, non è indicato il numero dei linfociti intraepiteliali e, pertanto, non è possibile un’interpretazione conclusiva. Sarei tentato di negare la diagnosi. E’ meglio comunque che la paziente faccia nuovamente rivalutare il vetrino con una conta attenta dei linfociti intraepiteliali, prima di prendere una decisione definitiva. Ho 34 anni, da un’analisi del sangue fatta da un allergologo risulta che sono intollerante alla gliadina. Questo cosa significa? Il medico mi ha detto che non devo mangiare pane pasta se non quella fatta con il riso. Di più sono anche intollerante alle proteine del latte. Ho letto che la gliadina è la principale proteina del glutine e che quindi si tratta di celiachia. Io soffro di tiroidite cronica autoimmune e sono microcitemica, patologie – mi dicono - collegabili alla celiachia. Ho iniziato ad alimentarmi con pasta senza glutine, crackers di mais, gallette di riso e alimenti senza lattosio, peraltro abbastanza costosi. Cosa mi consigliate di fare? La signora parla di un esame fatto dall’allergologo ma non dice quale. Se si tratta di prick o rast si potrebbe parlare di allergia al glutine ma non di intolleranza. Se invece ha fatto un patch test potremmo parlare d’intolleranza. In ogni caso non possiamo definirla celiachia. Il fatto poi che sia anche microcitemica e che abbia la tiroidite potrebbe effettivamente far avanzare il sospetto di celiachia. Ma non è dato sapere se la signora ha effettuato gli esami specifici. Nel caso non li abbia praticati conviene, prima di iniziare la dieta, di fare gli anticorpi ed eventualmente la genetica per poi decidere se effettuare una EGDS con biopsia (sempre a dieta libera). Una volta iniziata la dieta tutto diventerà più facile. Nel caso si confermasse una diagnosi d’intolleranza o allergia al glutine senza celiachia, la signora non avrebbe comunque diritto ad alcuna esenzione o erogazione di dietoterapeutici perché purtroppo la legge non lo prevede. Le risposte sono a cura del Dott. Basilio Malamisura Consulente Scientifico Nazionale AIC 7 gennaio 2012 Elezioni 2011 News Costituito il nuovo Consiglio Direttivo dell’AIC I risultati delle urne: Il Consiglio Direttivo Collegio dei Revisori dei Conti Consiglio Direttivo Bevilacqua Rosa Maria Cozzolino Domenico D’amato Teresa De Luca Giuseppe Di Caprio Nunzia Fioriello Annalisa Iannotta Antonio Iovinella Maria Izzi Barbara Lettieri Raffaele Libano Luana Losa Salvatore Luongo Francesco Mariniello Angela Mottola Anna Palmieri Vincenza Rita Percuoco Patrizio Quagliata Domenico Sozio Silvestra Vanoni Attilia Vollucci Silvia Zollo Lidia 7 363 383 352 354 8 8 7 4 359 25 357 13 7 10 7 6 368 354 358 8 1 Capodanno Anna Maria Carola Gennaro Grande Alfredo Russo Arcangelo Toppolo Carmine Zuzolo Manuela Salvatore Losa Presidente 16 12 361 364 359 11 Domenico Quagliata; Raffaele Lettieri Vice-presidente Ref. Napoli: Sozio Silvestra Tesoriere Teresa D'Amato Segretario Attilia Vanoni Consigliere Ref. Caserta Collegio dei Probiviri Attanasio Emanuele 369 De Luca Ippolito 359 De Piano Biagio 11 Mancaniello Daniela 366 Russo Antonio 12 Zovasio Concetta 7 Nunzia Di Caprio Consigliere Ref. Caserta Giuseppe De Luca Consigliere Ref. Salerno Cozzolino Domenico Consigliere Ref. Napoli Presidente Grande Alfredo Revisore Revisore Probiviri Attanasio Emanuele De Luca Ippolito Mancaniello Daniela 8 in ogni momen momento to della tua vita www.farmacialoreto.it w ww.farmacialoreto.it [email protected] [email protected] T R N O E C CEL IACHIA Via Michelangelo Schipa 25/33 - Napoli (adiacenze Ospedale Loreto Crispi) Tel./Fax 081.761.32.03 IORNI 365 NOTTI A TUTTI I G L’AN APERT NO DIRETTORE RESPONSABILE Giuseppe Blasi COORDINAMENTO SCIENTIFICO Luigi Greco Basilio Malamisura PROGETTO GRAFICO Gianpiero Scafuri Revisori dei conti Russo Arcangelo Toppolo Carmine gennaio 2012 DIRETTORE EDITORIALE Domenico Quagliata AIC Onlus Campania C/so Umberto I, 232 80034 - Marigliano (NA) tel.081.8414367 tel/fax 081.8437969 [email protected] www.campania.celiachia.it Conto Corrente postale n.33214800