MATEMATICI OPUSCOLI DEL FRANCESCO D, P. FRA^CESCHINIS MARIA BERNÀBITA DI PRpFESSQRE NELL' MATEMATICA UNIVERSITÀ' all' DEDICATI Il BOLOGNA DI PRINCIPE EMINENTISSIMO Cardinale Signw BONCOMPAGNI IGNAZIO di Stgretarìo ^ N. S. LODOVISI Stato della Pio Papa Santità S€sto . B A S MDCCLXXXVII. S A N O di EMINENTISSIMO PRINCIPE. k ^ ^ ^ ^ Òi *r ":eviui per offeriteaWEi benefiii la é " ne concedutami obbligato e mi devoto, V., generosa fanno alcun cui a ì ri- FroteT^or eternamente frutto del mio X4X siasi qualunque dover che aspettare che ducesse ingegno, tale io da me di vai si fosse ogni alcuna mai Ma crare se , che al cosa volessi se y tenue davanti vi grado do r e ; dello potrei merita la da voi potrei qualunque mandar^ sublimità alla voi in essen^ y grande così così convenisse del siccome gentile^a estimare vostro riguardar essere spirito pari e quaU un animosamente poiché vjnanita niente al y fatica co/ise-» solo per accolto graziosamente mia lavoro egli fosse do-^ poter vostro nome presentarvi per letterario mio di deporre speran:^ io ^ , vrei prò-» y degno di pensassi ohe ,. niente y potrei .credere vostra sdegnare sì che picciolo la bontà y ^erto^alla il dovesse incomparabiU y e vostra rifiutare.E bontà io ri- » 'X di tal £ improviso da che mille del vostre qunlità e nome vostro alcuna esimie Di . queste poi dire cosà le reputo sempre ^ Verrebhemi per come e luce a y tematici rimaner^ non e guisa usiamo di venerò corìr ^ in abbagliato che appunto far^i il inéstima-* ismarrirmi non dq^ secondando che dell' animo pur se , ta in^ meno delle e ^ copia la^ y desiderio bili disperare maggior óra sono non op^ poco fecero per quasi nacquero ^ degno vessi che poi questi " dell' immor-- ^ compiere poter voro quali " distra^iofiimi portune di i nome luce publica coperti augusta vostro alla ' scoli Opu- miei questi a presentarsi dall'ombra pregar^ ^ concedestfi che ardii quando riguardaisolamente Vi^ K 5 le da noi ^anta tan^ Mà^ proprietà, de cor-- X corpi considerando, dall'altre di sguardo lo re sollécito, da parte :ia, e alcuna separare E a vago dell* altre che lascierei destre^^ vostra condurre nel fissa- essa allora mirabile prudenrji in sembra, la e e , niente me la mente con quella scegliere^ e , fossi più cui X "5 fine lieto a grandissimi affari,la quale invaghì r accortissimo modo Pontefice Fio nella tà di ed giusti"^, vigUanT^a fianco suq di la procurare e e di , Nazioni ampie , diffidi'' arte abbondanza delle al grado primo maravigliose le poli, ed nel e , ste che ri. sommo e , chiamovvi € Sovrano, e nelle vi formare la V incorrotta^ vostra cose vi* i pOr sicure7;^a , grandi tiene; vostre governare comune t indefessa per f elici' vostrg. cura , a voi " affida'te. X7X -più dimenticherei molto tcye della re considerarsi da splendo^ qiial lode chi di la serie e pro- lu-r , de' minosissima dì più la abbondante ^ prii pregi (pie nascita, vostra suole ?poco lo gloriosi a onore voi vostri non antenati, eh* recano , da essi voi dall' 4issi ne non ricevano. canto un queste, , in eccellenti doti tre radunate parmi e , la fosione mente e celerità voi simili e aU te prodigiosamenche in questa , incredibile straordinaria la Lascierei, di oc- vostra del for:^ stro vo- , ingegno in commendare. infinitavostra di lettere, maniera ogni t e coltura ^ Pire mi e sciem^ dovrei converrebbe come , d* Italiana jquasi ogni campo Mtteratura, ^correste cogliendone gUore • A imparando , 4 , pure ed , e straniera il -mi- elegantemente moU X8X mólte difficili lingue e , di parlando; ognuno delle sione l'ampia come ed civili ammira^io/tìg con esten* ecclesiastiche leggi , abbracciaste in che guisa e dirittamente sciogliere ; per dell' misteri dete posse- facili questioni improvi^ non , samente, tuttavia è , di mostraste Algebra serbati pochi a reconditi piìi ne come familiari animosamente calcoli più i e trando en- più spi^ i y nosi sa^ metodi intricati vi , renduti', siete scabrose i *storare a re vói pigliar' rh- e più nulla i da dire va^ , avevano voi da , fosse sfuggito da più nelle insulti loro soffertidanni Matematici che 3 da che re'- , partiti su difendersi per lenti discussioni del sapete fiumi gli indocili golare si tanto come che , moltd da ammiri^ , fosse stato prevenuto ^ ' a ben y 0 da anche ben avvertito solo voi Que^ . ste altre molte e io cose direi y che farei fo la chìa^ e y del grànde^^a la con non " vostro coW ma nome ampic^^ y de^ vostri altresì mio lumi libra picciol reputandolo Voi potete e prosperare fama so^ questa to inet- non y procurargli ap^ y di presso chi li potrebbe non intende Cose queste aqua^ y d quando piacere non y che voi di tanto Matematica sapete^ y piacciuto del fosse vostro nome che cose^y più avesse Ma in già chi a le non mie parole ' direi sapesse di queste di le non e y Ne ? aggiungere merito al io commendare udite volte già potrei lusingarmi le celebrità tanta . con che esse " . già da logia gran si tempo maggiori : ed resero ogn^i di ogni e- voi encomiopure X fiQJcrebbe pure ^ai vaghe se che ; le del sono grandi meritare, laudi le ottenere X »o della pregovi merito che amano più sen^a di e aa a cui to pertanMatema-r un , piccol vostro Usando diritta in essere questo di valersi, mente accogliere benignatributo , continuarmi ch'offroal la , vostra rosa che atto per , senipUcita sembra lieo aT;ioni conducono» gloria glia le ma , delt gloria , medesima a^^ poco la non e anime Protezione, umilmente vi alla bacio quale la gene-i nell* sacra , Porpora vivamente mi raccomando. CPU. OPUSCOLO I. Logaritmi De* ...A. .MPiA numeri dé^ negativi. nobilissima e non , difficilissima cho meno , è si questione che quella impren^ , do ad ora già esaminare di principio nel questo , secolo da promossa in Bernoulli Leibnitz, dall' ravvivata seguito da e Giovanni Eulero e , , d'Alembert, dal del difese de' aderV di sentimento al i opinione de' logaritmi imaginarii, essere T primo sostenendo Leibnitz negativi numeri il quali secondo il e che Bernoulli li reali , ed stimava eguali delle quelli a quantità posi« , tìve L'una, ; T altra e buon Matematici opinione difensori di numero tra' ottenne tra' e se* , di guaci meritano Eulero il Foncenex ricordati di principalmente e il fra Walmesley j , Bernoulli del quelli sto argomento ziale le ora esporremo Riccati, e che spero l^oi il Frisio. su di il lettore qu(^• impan- , del curante e meditazioni nostre , solo e il sere es- vero rimarrà alla fine , di dissertazione questa doversi su tal convinto per punto seguire nuovi il gomenti, ar- parene dei ? :, . n% X del Leibnitz tenere e 'de* numeri fermo, per , negativi logàfltml i imaginarii essere E pef . la prendere iarsi da' tosa Suoi principii dee come , alcuna quando vuoisi questione fondo a , disaminare, « pili estesa la e la^loro secondo logaritmi I 2. incominciò così che idea prima inventori ( che per mi desse i che il di essi termini di mostrarlo) corrispondenti ca qualunque potrà aritmetica rie de' -sioni logaritmi allo diverse infiniti avere i aritmeti^ di una sdfid stesso la tempo d'infinite così : logaritmi tra progressione stessa i termini per geometriche potrà la serie , dare che sono, termini due le onde indipendenti loro idea questa^ seppe geometrica* progressione Secondo 3. e progressione ai ve-*, , , non ordine per " medesi* farsi altro quahinque una Nr^ che primo potea. , mirabilmente de* inventore come che Barod , considerarsi Tuso il singolarmente e piuttosto può ì diedero ne , , loro significazionei se* progres- quantità ogni potendosi rife^ d'infinite pro^ viceversa ogni , tire al termine corrispondente pressioni aritmetiche diverse e , quantità potrà tità diverse , logaritmo essere potendosi •rispondente d'infinite tra loro riferire d'infinite al termine quan-» 'cor* progressioni geometriche differenti* ' ^ . 4. Ve- X Venendo 4. - 4- "c. d^P tà qualunque due serie "c. 3^3 Q^, d e ci serie P, essere d e progressione ^'Q.+ Q^, 0.4- 4" ^*P quanti* aritmetica +Q.+ ^^" »rf" (potendo mente egual- ^j quantità essere qualunque) quantità de' e quelle possibili le tutte presenteranno delle binazioni ogni e rfP, + , dalla 0.+ (potendo d'*P progressione P, + serie nella compresa 4- 4^ ogni generalmente geometrica espressa X- 13 co^m-^ loro logaritmi còr^ rispondenti. Secondo 5. idea questa esservi non de' " alla luogo numeri negativi vedesi apertamente questione, sieno i se reali logaritmi imaginarii o ^ , essendo poiché due le de' serie logaritmi e , de' numeri tra ijuantità negativa d'infinite che egualmente riferirsi positiva potrà indipendenti loro ai progressioni ciascuna ciascuna tità quan- corrispondenti termini aritnietiche . 6. qual utilità di Ma sarebbero logaritmi i , se jsi si non prendessero quella utili sono ne in in non se generalità loro quanto , indicare sono le^ per alle quantità i loro rapporti quali dai' ? ci posr rapporti i logaritmi Es** del- facciamo , passaggio queste tità, ; e se passare, ossia a quai non da noi potremmo come sapessimo ed terniini a a quelli quali qual a quan« progres- , sipne geometrica dovremmo riferire i dati la- Xi4X ossìa garìtmi della i termini data progressione 9 aritmetica £^ ? dunque, necessario perchè dai , alcun Jogaritmi utile in gressionì sieno .denti perciò e 5 Ora 7* geometrica termini due "ssi due aritmetica le ^due progressioni basterà determinare la daranno ne ambedue, in corrispondenti termini lorodipen*^ tra determinato^ sieno q, 3 prò* ^ iqiialche modo determinare per le due che venga ne poicbèi ragiona la e , differenza, geometrica di se perciò e due nuflfieri2, logaritmi, sisa^ tiyjÓM Quante ni, che tanti B. che Tra progressiione Così le poi fofoiare dati i i logaritmi di diverse progressiof loro dipendenti^ trsL sistemi numeri « essere 1,2 saranno 3,4 i differenti due della intendasi 4 sono si possono saranno gli altri termini aritmetica e j tutti dei logaritmi quantità o % considera , rate metrica termini due come delle sempre geometriche e progressione una inserirvi possiamo noi prendendo iiali di infiniti altri medie , che s^ inseriranno dendo delle pjogressione "on rio sì logaritmi resteranno de' geometrica: mntemnno deMogarìtmi le nuovi le ma , zioni proporzio*» pren^ proporzionali aritmetiche medie i nuovi j'anno serie nella mini ter- corrispondenti ^ termini i geo^ due termini sa** della progressioni le leciproche retar stesse. j. Ora X X 15 * Ora g. il se primo sia geometrica della termine dell' aritmetica quello i ne progressioze- , quantità qualunque 'ro^. determinerà secondo la da quantità. sarà e della allora Se tal^ermine il logaritmo due le vogliasi della essere nità l'u- i, quantità proposta , determinate essendo serie detta di logaritmo il il e aritmetica progressione darà zero tà all'uni- geometrica, progressione termine cominciante riferita proposta lendo vo, prendere converrà il di logaritmo il trovare geometrica ro nume- nella luogo suo poi e altro un sione progrestermine il trovargli , corrispondente dalla interamente che occuperà 5 geometrica la quantità Questa nella altresì perciò e 5 go il luo- quantità prima seconda perciò ne progressio- il mo. logarit- suo de corrispon- cui a penderà di- che Vedesi, nell'aritmetica. , il logaritmo è ed i di il termine gressione pro- una , geometrica che unità quale il corrisponde l'unità segue , alla , logaritmo di- zero , dei base, cesi la dipende tale loro il perchè logaritmi, da essa rispettiva quantità. logaritmo di un dato Se appunto se fos- poi numejro si e , domandasse la base de' converrebbe logaritmi , del o I , e progressione , ^ del dato , il numero aritmetica, proposto logaritmo poi formare prendere tante medie tra una tà l'uniproporzio- i6X X Queste 10. o il nella nella indi aritmetica. due primarie dedurre gì' infiàiti quali delle metrica geo- sorgenti , di sistemi diemmo noi dere ve- serie serie le sonò di maniere de' termini numero corrisponda numero ali* unità il dato e , progressione aritmetica, formata qual T unità con eguagliassero numero della che geometriche, nionali garitmi lo- idea una za sen- , né esponenziale modo alcun in ricorrere alla né equazione alla mica, logarit- della costruzione , le la quali dei natura che anzi cose logairitmi e determinata spiegare a già suppongono , fissa servire V idea medesimi dei che , , principalmente progressioni r= dalla due che vantaggi quella supposizióne da poiché i tutti terminare de- nel facemmo corrispondenti serie, nascono o delle natura geometriche. e supposizione, le I dedursi deve aritmetiche, Dalla 11. hg. ben che cioè dei ritmi loga- no dipendo- , i quattro tile T tutto u- , cioè fanno, ne che Teoremi seguenti che i. il di logaritmo un , prodotto dei sia fattori, dividendo, alla che 2. eguale sia del eguale e alla del il dei somma logaritmo , di una Moltiplicato potenza nella dei differenza divisore sia quantità eguale di 3. che logaritmi un ziente quo- logaritmi il ritmo loga- all' esponente semplice, 4. the lo- il delia questione, logaritmo, ti, dal e X come si deduce fine, per cui che dall'uso e 18 X ^ furono fa, ne se dall'idea e introdot^ dal e vantaggio , che se mai di e potessero di questione come forze co- guardare ri- questa parole, delle questione equivo^ potei intendere, Matematici valenti della mai di , seppi non involgesse cosa né ambiguo, assai qual questione che comprendere co, me la aspetta, ne di menti altri- non vive della e , contingenza, che tali necessità o furono veramente sembra Alembert mesley leggi meccaniche^ scoperte propenso Frisio e delle così a « gli che qui, del altri d'Alembert^ contrario poiché .tichino dei nostro, dell'Eulero, assai la alle loro ìq tutti e volte mente aperta- opinione nell' dimen- ne se è eh' questione la prendere tuttoché senso esposto e di indicano Frisio, parere quello delLeibnitz, Ma * , -avvertirò Wal- pensare* decisi più sembrano ly essere fondano prin* , sulla cipalmente natura e che , legati, e medesima dipendenti, semiordinata ha essi per assissa due credono, e corrisponde positiva e pure cioè e , loro tra alla come doppia essi per che negativa ro lo- tra alla stesso logarrtma , corrispohdere doppio debba garitmica Lo- , così eguali rami che , son della costruzione , ^ negativo e , questi numero pure positiva eguali cioè 9 che X che i dei quelli di negavi de' numeri logaritmi desimi X 19 i sieho me« positivi . Fissato 14. dico de' garitmi mento medesima cune delle dei Leibnitz i)ellissima prire curva forza hanno non maniera, logaritmi oltre positivo zU che 3. dell' arrivò opinione Eulero imaginarii di uno i- aree la particolarmente e cui con : favore in sussistono, infiniti delle gli avversarli dirette prove costruzione dalla mezzo per tirano ne , numero argo"» nuovo un che gli argomenti perboliche equa* , contrario della che e i lo^ dalla che 2* traesi nostro prò a : de' Lo* darsi non negativi Logaritmica, questione idea prima e evidentemente numeri della zione della stato genuina, deducesi garitmi in dalla che I. lo pertanto asco* ciascun avere reale ciascun è , negativo numerò imaginarii il averne metodo qual infiniti pure tutti ma , io libererò da tutte , le opposizioni mossegli dimostrerò 4. che da Matematici valenti sussistendo : proporzion la , BernouUiana sarà della facile zioni) da il vendicarla essa altro conchiudere per circonferenza i dalle forte al diametro contraddi* molte argomento logaritmi (e nasce ne de' numeri negativi , essere diversi (k quelli dei ed positivi essere , imaginarii : . 15. Perchè nel sistema medesimo,* che i lo* X di inchiude* garitmi si quelli pure rebbe primieramente X 20 numeri i tutti de' numeri avessero compresi tutti pure essere in ti, e termini infinito li sorpassi, dal passi cioè finita. Altronde, I ...7 z ••• si terminata dall' saggio pas- alcun il zero, tra lo la e rap-, tà quantinuare conti- a #5 una tutti che infinito rapporto stesso è sicuramente che possibilio, i numeri si considerar- possono progressione i termini •^^••.r'^i,"*^, i indicherà indole, qual il essendovi non corrispondere facciancr aritmetica ella ••• espressi da come ca, se 3 gersi, fin- , primitermini, tra' due altra un negativo sempre fissato potrà non progressione dovendo la e mantenere, a così vesta e , , negativa, quali ai lero , finito almen porto parti da le , al zero impossibile ò da arriverà, mai non che ambe e siderarsi con- ne progressio- una , , siccome da terminata da da per crescen* questi potranno cavati Ma prendansi se positivi possibili decrescenti air infinito limiti due DifFatti numeri geometrica negativi. i tutti compresi come essendo cui , positivi possibili potessero i numeri i tutti -4)rdine sa* fingere il poter necessario impossibile. è questo negativi , , progressione geometrica una positivi geometri* della ...#, 0,1,^,3 positivo e rie se- .negativo , , termini della geometrica eqm- po. X di soli posta né positivi né più altro de' numeri logaritmi detti pure in detta compresi è i saranno quando numeri progressione che ripiego sì negativo e termine te persuadere del è negativa poiché il esempio tra i e che media 2 — +• essere la questione Ma il che citato alla si, osservi- il d'Alembert da maniera discorso dire noi qui E apparire, medie piuttosto, 2 . prende posi tiva^ possiamo proporzionale manifestamente progres» le tutte né 4 , la della danno ne possibili : proporzionali che memoria , complemento di procura nella Opuscoli riunite esse diffatri dicendo de* suoi I. ciascun possa . d'Alembert T. sione per Ciò negativamente e che prendere positivamen^* indifferentemente , si geometriche ro nume- procurare , progressioni simo il mede- che medesimo ai 5 nelle ? Non , che positivo essere geometrica asserire corrisponde logaritmo vi, negati- potessero , 6. Dovè meno . dunque vi X 21 noi è non sta propo- sicuramente . del degno suo poiché autore in una sione progres- , geometrica relazione che air e Ora a di tutti ultimo, ciascun essere conviene ma se siavi la media fuori lo progressione che di che 3 la la-so- i estremo, tri conviene» tu 2 , lo ^ primo, al essere a , B ha non proporzionale quello altresì proporzionale, terza termine 4 ^ 8 i i^,"c» ève- e è che verp proporzionale e perchè tra dovrà sia ma 1,4; che + * non è vero insieme fìngersi introdurre volendo naie negativa 8 la mutare di 4 , negativo pure " media una conviene dia me- che 8 con , onde è ^ estremo essere possa 2 — egualmente fi — , proporzio*^ progressione , e di ch'ella positiva positiva, mente impossibile la che una sostituire. ne se pren-» serie diverrà sola progressione luogo in le negative le escluse rimangano alternativa* poi se si possano che , positive senza in Dunque gativa. tità negativa; e consecutive^ due dano renderla era tutta ne"^ sarà delle quan* loro eguali positive sì e , progressione la muti progressione dai garitmi trica sola tutti aritmetica possibili dell' lutti progressione possibili ci non ha i luogo soli a ra dubitare negativi che considerata progressioni geometriche maniera; alla positivi i lo« , de' numeri delle alcuna geonie** numeri , garitmi iniì* i lo« , rappresentante meri nu- progressione, rappresentante della termini i potendo non una termini i esaurendosi nita in inchiudersi tutti e onde ; né ciò in è modo in natu* sianvi non alcun che opinione nostra la ultimo ìtk rio contra- asserì* , ice con Eulero, numero, e essere imaginarii, tali logaritmi poiché ciò infiniti ottinumente si concilia. 16. Ma di X23X d'Alembert Ma i6. dice memoria nel principio della citaLta- potersi concepire non come una , deir che diviene ^u' suoi torni — I 2 — i valori tutti negativi metica debbansi assolutamente realmente alla iti suppone i , negativi numeri modo lo che non dalla anzi delle natura , geometriche e aritmetiche possibile, deducendosi vi non negherò da quelle ~ in sono cP serie arit-» luogo o logaritmi de! egli in cun al- progressioni noi im-^ detti che garitmi lo- , alcun assolutamente, io garitmi da "c. , provammo , scorra "' primo prova , loo, esprimere poter imaginarianlente o 3 — ri^ o — della trasferito logaritmi de' a o ^^ = ^ # — 2 — ritmi loga- della serie i — discorso Questo 17. la sa pos- de' sèrie posto o, mentre o, la ripassi da e numero) valori = se"' passi, ... , che cP, — diversi i esprime che logarit* all'imaginario^ «P *-• potrebbesi credere, che che da passare il per il rappresentante bruscamente e prendesi ( che ordinata dall' assissa rappresentata , Logaritmica della mo viene che quantità ritornare che modo. Così non potrebbero su' loro passi i lo^ e cor^ , rispondere ai numeri negativi a quella guisa , che le ascisse farebbero torneando prese indietro sull'asse e pondenti ris- , alle semiordinate , quando negative , 84 pure la curva avesse due mi; ra- X^4X mi detti di za questo ma ; è non una logaritmi della prova solo ma conghie una , del ra s andamento loro ch'essi tasse, su' suoi supposizione in vi. oltre In sono. dove passi esisten^ ì che Tidea ttu« con* di. ritornare logaritmi si con* , siderino nella aritmetica progressione come , farsi deve è idea una che niente dice è Chi indeterminata e vaga , , , determina che la serie . de' logaritmi ? ? Finalmente i positivi Sarebbe ella aventi ciò va altre tutti i valori "c. a,3 dicendo ( lo che forse nella dimenticato avere poiché le se serie —1—2 le due "c. 3 logaritmi? per disimbarazzo per suddetta memoria lo della stato de' numeri ) stione que- positivi , , e negativi qual si vogliano mai tra loro questione potrà divise rare conside- intorno nascere , ai logaritmi quelli mai egli de' dei che secondi , positivi provare ? logaritmi — "c* q i considerare di a,/, di negativi egli, essendo accennando do« y serie? stessa i, tro addie- della serie la serie volte mostra può stessa la che serie di ritornare quella impedire indipendenti serie di la può di y scorrere chi re retrocede- a dall' idea aliena soggiunge arbitrarii limite suo come più Ma, i8. Ma pìh progredisce, sempre pò idea Qual ai arrivata la loro cosa eguali? così ro avrebbe- appunto Ma come che essere può noa , pò- X ( quando e Molto coti cerca che di opposizione fin óra quando o sin una cangisi non pre risguardò sem- ora altresì delle loro fondate dovrebbero incapacitàdi positivo ^ indicarono sempre che quali eguaglianza della grandezza la sembrassero realmente significatodel relazione quantità ma quanto le , y solo non il equazione, di d' introdurre ingegno mutisi non negativo^ ridea 25X sempre farne ha) si per colo, del cal- datura altresì di fronte una (la quale il difetto rilavarne non relazioni) sulla a le del- fetto il di- che credere poi , r e risultato senso che teorema /(— I il che )* della si non poiché ili y Siccome le radici potrà ed ^ la per =: sia- —1=1, coir estrazione senso i)* (— pure eguale radice : dunque non si al che si arriverebbe, dall' può essere inferire essere operazione re dedur- i)* /(— a/— i equivale in involge l'estrazione della radice. dunque nel cotiviene potenze al* cautela, que-, passaggio delle usare di molta sta \ all' i* radice, questa sia potenza una moltiplicato che un di logaritmo , = si è 2/1 = i — , dall'essere =:/i* passaggio dall'equazione all'altra z/ /i» = esponente se al fondamento ve ser- ^ • di ad anteriore comune Il dell' analisi industria tal più rispettabile di qualunque e , poiché ^ il spaventa calcolo ^ni si nascondesse inganno " X27X sta sarà pure delle potenze i)* (— queste i-f-i^^^i-^i) considerando 1+15 hanno i* si =: combinazioni-^ + Estraendo , di radice la logarirmi radici quelli delle a dai passando necessaria le tro quati~i^ — quali non trovo ne , che due soddisfacciano che all' eguaglianza che , sussistere, onde deve rigetto le due ste, do z=: debbo zìi di radice doppio i)* di i*, e si possono 2/ perchè I — pure radici queste e dell'uniti positiva in così do^ , 2/1 z/ ovvero x — , T equazione sussista Che * qualche regge ta del- logaritmo , ^e zl^t all'altra combinare prendere ,02/1= vrò = il maniere quattro /i* = prendere {— poi passane . lY di que* una 0 , Siccome altre equazione /(— dall' queste prese equazione logaritmi dell'unità quelli e 1 tra negativa ^ è ciò di perchè e 1 -^ alcuni hanno ne che sono , proporzionali gtiali 0 stabilire questo per ve X -^ 5 ti logaritmi imaginarii gl'inani tra t molto e loro tra ; generalmente favore in meno né ma del può si /i essere e- moderno /! tz: ana^^ ) lista conchittdere, Ma 20. per dalla la re sentire natura quale col penetrante il* peso della delle oltre y s^uente — era troppo non i.::?: essere - !• il d'Alembert diiScoItà dedotta progressioni geometriche le cose dette che discorso di cerca a me al* " rispondevi» sembra y guai- e« X28X inconcludente gualmente che dunque Dice^ tri una in curva ordinate, dovrebbe negative assisse fondasi sulla triche e dirassi e metica basta : dire, al*che. progressioni positiva m in Ma reale e « , diversamente probk' il progressione in« cui curva una fatta cui in or« , assisse le geoiìie* parabola la ^* =: jf enunciare trovare non il discorso sarebbe curva la y prese le , delle abbiamo negativa e corrispondenti valesse del^ equazione dinaria reali se tal le assisse, , natura pure , ma, ordinate avere cui geometrica, di queste quadrati i come al* , progressione in fossero assisse degli strano , • le pia e ^ arit* ordinate le ^ ,sieno i come di quadrati che la deir curva assisse, per queste equazione ha reali ordinate delle che dalla tanto Così negative garitmica dicendo e e-. della \(^ problema trovare una in curva , assisse essendo in progressione una sieno 0 tive posi- cangiando , , o del T enunciazione gualmente le ^ • , cui delle parte h^ z=z y , corgersi ac- i come piuttosto in aree le qualunque di logaritmi le come ca, aritmeti- progressione nate ordi- , queste assisse corrispondenti , -^— , sparisce la difficoltà nella quantità negative o, I, 2,3 oltre impossibilità della progressione di che delle ca Geometri- le ordinate delU , - Io- X29X formando logaritmica tosto altra. progressione che la a che che rio necessa- 3,2^150 «P.... Geometrica tinua con- termine di una principio di un ultimo o piut*qualun« dunque- progressione una basta è non progressione , appartenga ; ia- non formano non progressione Geometrica, una que all'infinito ò^ino da terrotta continua serie una gressione pro- 5 sia positiva progressione o il i — che 2 — alla contrario di Ma 21. così il prima, chi direbbe ragionasse della maniera che mai, parabola plemento com- d'Alembert un che sostengo, enunciato darebbe ne non il come geometrica. primieramente E ? è che e progressione questa problema in quasi torna , , senso gltra nella che ma pri- solo un mo ra- , di poiché curva decrescendo assisse ossia della il limite sarebbe infinito, geometrica i della saranno progressione ma ; disgiunti, né si uno zero ali' se assis- progressióne benlsì stessa /ami i due connesse, alle in queste pure potrà dere pren- sione progres- essendo non lo per potrò una e- per decrescente stessa A formanti B il passare la oltre dunque prima modo prendasi impossibile assisse altre che continuando negative alcun A(fig.i) ad sino sempio da geometrica progressione in le appunto , di curva considerare ^ negativo per rapporto air altro. Che se nella pri- X progressione prima positive mente introdurremo converrà hegativa^ X 30 prenderle ^ positivi ^ negativi e negative, due gativa, Ma la Se inchiude dice due detta = j^ non tutta ne* di ramo sareb^ curva ^^ale 1^ ^*9 poiché falso è Questo altro equazione prendano ne primo il egli, rami se^ diverrà interamente . detta poi « dell'equazione curva alternativamente curva progressione pnre^ « fae la svanirà e curva di interrotti tratti che avremo non e assissa alternativa* tutte negative e , dei qualche , dice ne che non se , debbano ordinate le loro tra essere i come , quadrati delle né ississe alcuna impone legge , delle assisse, la qual legge andamento air dovessero «e dovrebbe avere dalla indicata ed che equazione condizione condizione sta le arsisse e , re curva dico solo , le ; une quazione, né entro che le ora legate essere qiìtste nell'altre, che e per ed^ rappresenta per debbono essere la ogni ma que* alla determina** sola una prietà pro- ordinate con V andamento ad esamina^ tà pia proprieessere involte curva l'altra per perciò determinare a possano come : legare fra loro a ; abbastanza determinata resta basta contenere necessaria che curva, condizione della è non della zione deve chiusa in- , ) necessaria es* essere pure ) se se inchiunella « 22. Co- e^ X3tX può ii/Come della costruzione resti esclusa della r idea , il dire problemst modo, che progressione geometria la Né forma formandole che in logaritmica della ne questa se ca il egli poi propórre ? essenza ordinate della giova logarit'- 9 Mica formano non piuttosto che dovendo tali esser che -proprietà quando trica, geome- poiché progressione, essenziale la infinito sino zero progressione una altra qualunque per da continua serie una curva camminino assisse le della in , aritmetica progressione sieno esse pronte , mare progressione una for^ a vedesi geometrica in , qualunque maniera geometrica essere curva V idea inchiusa della neir , progressione dell» andamento • ciò Da 23. alcuna: geometrica curva dal che apparisce, pure dice egli come darsi non , facendo cui sia =: ^ "p — sol un = "^ 5 valore in cp sia x^=^^y e in cui ginaria, prendendo lo dovere stesso poiché niutia dizione e "f la che 9s =:o abbia non h poi jf negativa non nella avvenire le facendo^ e che divenga ima^ , geometrica curva che in , dedursi Logaritmica inchiude debbano ordinate può la tutte ^ cpn^ e^BQi , prese in geometrica progressione una qugndo . Je assisse mctica si prendano nella^ , quale in una progressione progressione arit^ geometrie^ im- è X3^X impossìbile il dal passaggio al o negativo la e , qual condizione delle •dente, ad porta ne quali curve, concede una lo come può non trascen- curva lembert d'A- stesso sicuramente tutto , dicesi che dirsi quello delle algebraiche dovi essen- , assai della è caso essenziali diiTerenze cioè massima che positiva, nel la variabile che negativa o nostro può non equazione alla dare prenda si , negativo valore un che lando (par- , , mai ) quella Logaritmica le altre /tra onde non , ò meraviglia la se divenga, ^ imaginaria o , dire meglio per la y Ciò 24. in siavi non alcun poiché negativa nendo dive- modo tale questa , non divenire. mai può , dedotto argomento in resta posto progressioni dalla in il tutto delle natura favore vigore suo della V che geometri- opinione che , nello sistema stesso i tempo logaritmi si possono non de' numeri ad avere positivi, e un tivi nega- . è Ora 25. Chiudere in logaritmi egli possibile equazione una cioè la loro logaritmi rappresejitare intero un relazione di tutti sistema i , numeri co' che déa ne abbiamo possibili? data^ niente o de' possibili Dopo v' è in- , V i- di più , facile Dalla . le formola generale progressioni geometriche rappresentante vedesi, che i mi- ter^ ' X54X 2^. esatta Da questo primieramente la definizione dell'Eulero vedcsi» che essere dice 1 lo^ , garitmi poiché sione gli esponenti realmente Vedesi rà Y sempre che più o e in di detta il logaritmo non altera progress radice della base lo che Tidea de' ^ sa^ sempre , unità for^ dell^ unità logaritmo il radice^ geometrica progressione una di poi data una camminando le potenze aritmetica, mano di gli esponenti essere logaritmi^ , solo ma oltre in Apparisce logaritmi de' quazione la y base determina utilmente positiva mài nel all' analisi poiché nella mettasi per jioco i poiché immaginarii ciò presso es- detta equa^» negativi tale da la introduzione da de' numeri logaritmi e* ;i?, esattamente degl' infiniti deducendo che i restando della ^# capo sona in equazione , ninna si maniera medesima solo, prova che lo maniera; immaginarii, I espressione deduce, che la e dimostrazione sua vi non in alcuna sono è diverso veramente hanno poiché questi logaritmi dall' pure de'^ numeri sere es- una negativi • hanno rie, infinite realmente ma queste equazione, 'e non conviene espressioni immagina-* si possono dedurle «. , negativa essersi ed ; darsi non valore qualunque l'Eulero zione, negativi diventerà non generalità loro evidentemente, numeri /?* mj; la dedurre da altre da detta farmole^ e Qon mètodi^ altri e con i logaritmi ad quantità virtù in de' involti, essere è non quali Venendo legati e meraviglia tre al- con che vestano , rapporti nuovi più espressioni ; nuove e ^ in distintamente luogo altro ciò. ma dilucideremo • finàlrtiente Vedesi creda moderno un fondamerito^ poco di autore positivi ì numeri tutti quanto con comprendere poter co* negativi e loro ritmi loga- j nello henziale stesso ± base, alla chi rr a- air e che già; di il darà non che quantità chiude in- tivo^ posinon doppio positive de ve- segno , X segni segno chi positivo a ì variabile doppio y di cioè Secondariamente Testando che il espo-» te primieramen- essendo natura sua negativo? e Poiché la y , equazione duplicando "^ esponente. sa non nella tempo ? In zo ter- la base , luogo chi a è non che noto posta , negativa, i valori positivi un della j^ e tivamente alterna- onde negativi , avrema , da diverso sistema diventeranno che quello si ciprea, de' nume- , giacché fi dei comprenderà noa negativi possibili,^ e la che ciò metà escludendo la metà positivi? , 27. ven^mo Mi alta considerazione della Uy^ . garitmica, misteri. C ed entriamo Giovami 2 avanti profondamente ogn' altra rosa in qjuesti avver- tire, X36X algebraico problema che un immediata* dipendente e delle natura aritmetiche e logaritmi , dalla mente de* problema il essendo che tire^ progressioni debbonsi non geometri-p abbandonare le 3 si quelle difficoltà che ne in vista nella geometria intervenire, che costruzione ve^ sua diversamente modificarsi a nella che inquanto , equazione sua inchiudesse non i casi tutti ^ le soluzioni tutte e analitico problema nisse benissimo potendo presentare, la possa , un tirano, 5 alcune di da che dirette prove che indicharebhe ne j la sintesi , ella può le le semiordinate in geometrica, daranno mi tanti ed ? linea una ca,^ aritmeti- queste se* di una*cur- assisse avranno punti semiordinate cui , tra in . progressione ài le prenda io mi logarit- rappresentarsi in miordtnate va Se loro co* camminanti assisse e numeri geometricamente problema il Ecco de* relazione La 28. , quella foro relazione che hanno ì numeri , coi Diviso logaritmi. ed Infinitesime eguali , queste Sia CG =: infinitamente altra sia CM =:: in (fx parti dì una , parti, ordinata AT(fig,2.) Tasse ordinata' un'ordinata, y onde prossima, DH =: e ss , rispondenti lueticamente • alle assisse Regnerà e MO un* NO=zdy^ si^nvi finite in- altre proporzionali arit* lo rap^ pertanto stesso por- X37X . dz zzz altresì dunque avremo : lo e stesso to rappor- , perciò luogo avrà y le ordinate tutte tra porto onde z : 4}^ dz : essendo ziali differen- ì loro tra =: la costante dy: :^ : j^ j ne ragio- y dy di dx =z j^ : onde facendo j^ : ben o ay j/;^ anche dy : della equazione ^ : dx =: y i z % curva. dx Dalla 29* dy avremo costante , =r — dx —-z^dy equazione crede Bernoul- X li, ì d* Alembert e logaritmi dedursi de' numeri darsi invincibilmente, ed negativi essi essere , ai eguali dicon de* logaritmi numeri 1 equazione ti%i , positivi , poiché =: — dy = X , on, X ^^ , sarà de Ma 3C. x^ ^ primieramente differenziale la l zrn che avverto Ìl equa* , zione te l^ ^=z: y natura e dà ne non mai l'andamento espressamene della ma curva , , solo esprime ne coordinate, questo il prendere 3 degli In di basta siavi che si , salvando T secondo go luodichi in- semiordinate è curva, segno denti gli acci- * delle segno le del- elementi ritrovare a curve ramo doppio , C insegna doppio né Inchiuso altro ne doppio un che relazione medcsiffie delle pjBrchè e la necessario, necessariamente possa equazione l' uno ^' per T Diffattl sia* X38X «iavi differenziale r equazione = - — . Se suppongo alla il segno muuto T x equazione , "^dn ? ? dx ? . differenziale Potrò ha non perciò argomentare io un ramo, che Dimostro t no. L'equazione postax e della — = - — dunque alle — h negative k è proposta «y curva in questa nega tiva, equazione ^^ -, curva ? Te- a^:^co* = differenziando conoscere Ma equazione. V corrisponde può ognun : che differenziale quazione me perche si muta, questa haj^=± si immaginaria* diventa ^ \ córva la Dunque ad rispondente ifon mutarsi curva col avere che questa allcx argomentare x Siccome negativa curva negative, un ramo che trovare negativo mutando nata si non muta l'equazione di questa posso mentare argo- ris-^ ramo un dovrò n"m della il , dal dunque non abbia cosi cor- ramo un l'equazione differenziale , dal negativa. ^ supporre pondente può non ? • . poter ca logaritmiairordi-^ segno differenziale della logaritmica . 31* che piìi il Di supponga ttionei in Diffiititi raziocinio certo come modo del BernouUi quello può^U. parmi è che inque» conchiudere i es» sire ^X ?^sere log. suppone non se log. x'^^ di logaritmo ed ?;;;— ^ *— e , reale essere =*^^. dall'essere ^ — X 39 — essere il differenziale perciò darsi tale del mo logarit- è sicuramente giacché reale , , il far Il detto il e nel di -miglior fondamento che sia numeratore una ralmente, gene- ha non abbia anzi • del il denominatore, negativo, -quello che trattiamo ora di preso canone altresì che caso canone il logaritmo , cioè torizzato au- il differenziale sia è sempre poiché denominatore dal l'integrale numeratore denominatore, egli essere quella integrazione il di cui frazione, dicasi stabilisce, che -generale, che del Né dififerenziale? suo la questione riducesi alla , frazione là siccome medesima col equivale che -numeratore "^Qsì + senza ogni diiBcokà positivo poi per poter della più rami, o no, logaritmi ' (J in 4 un nel puossi modo de? numeri solo logaritmo ". mezzo logaritmica in il stessa che :.deHa- equazione dedurre*, essi positivi sistema, 55 abbia no rappresentie , compresi la al- to sospet- r integrale della per differenziale i caso parte^i , Per 32. aitra , segno denominatore del sì net Dall' • questo schivando e errore prendere in presa denominatore di questione identica medesima negativi sali ne(;essario.inte- X4o5f direttamente tegrarla che principio di tizion delle quello Pongo j^ dx dz := metodo per né ; altro :^ + serie Sia z^dz -f- =: quando o w=:%— + — sostituendo invece ofldei^=: di z %^ 3 4 5 A "c. =: 0 , I — valore suo " sarà o^ — — il -{- %Va 5^"* =: 99 ? ? 2^ ^ onde rf^c =;= — %'^2 — a z usare . %* fatta dunque dj^=:dzy i" zdz '- possiamo pe, . = .sicuroda "c. j — i e sarà 3 I, Se poi pongasi "' negajtivo, il suo logaritmo sztk -J-J' 33- 0« X quantità Una, ^uale? può non ella serie ^ytrse 42 X ìa quante rappresentarsi ?. diversi con diver5[e metodi in re manie- di- quante potrà non ella svolgersi? primieraimcnte Ma 3S- dw logaritmi caso dofi nel poiché serie poiché ad esr chi di e in divergente serie essere dei non serie ? no dan- ne si conchiur non , eguali.^ Né esse dalla nascere le stre no- quantità stessa , è termini identica metà l'altra segno e rali gene- disuguaglianza quantità risolte metà la rela* pìh le di o le , possono quantità è la di quaur di stessa , di segno , Ora. • non è questa disuguaglianza.^ aperta Ma 3^. ritmi integrando pure (/^ avremo ' = +j/ x/^, =: %. la ^* + quale deMogar mezzo per differenziale l'equazione ? =: con- quantità almeno cioè dirittamente ^ pure esprimere ad qùaiitità due r identica . di due inutili dette se , re pu- inutili essere assoluto di eguaglianza tità saranno quando Poi, ? i divergenti esse di derà lo non nel , ^ss^re eioni " j^ il valore primerc diverse , serie le perchè i di .caso siedasi dirà " y espressioni de* contesa senza sono le se 5^ . coi ^ =: doppj segni ^, equazione e / ± " no non , dà tutti i valod di j^ positivi., e negativi,, so- • . . mg X jolo positivi , i segno —, zione rappresenta, numeri' vedemmo logaritmi logaritmica la dunque differenziale equazione sere pio valore di. ^ che ^ ci esempio per se es«- dop** un =; ^ ? possono diano ne ^ x t— , dispari numeri sieno m n di nell' potrebbero , infiniti valori noi esponenziale che dice natura indicati mai equazione d' Alembert Ma 37. air la questi rami se come , passando svanire Anzi ? de' potremo ìntendianjiOj venissero li noi come rami allora sarebbe , j^ n n )^=i?^=: + x:redo Io V(?'", che V equa- , zione j^ ± =; y dei che tivo ^** dia non punti conjugati , pou U equa* relazione perciò e , Come piit ella avere prendasi detta t dire altei». j , inchiude e co' loro i;iegativi, se con^c pure, e + il segno prendasi se positivi, e jiativamente della X 43 e ramo sconnessi vi S!9no corrisponde non allorché come^ negativa cui a ^ si e , , punti dell'asse nega^ , che talmente continuati pel k metta ^^ infiniti ordinata '^t \ ^ , qual i ' ' numero può non =: ± n compreso essere da quando n^mi^im equazbne^ ^ "^ ' ? -, v^^eF essere "* non dispari è in :t — ;; onde g^nei^Ie non T j p X44"C adatta si non ciò il curva uniti può non di solo ma esse« punti , oltre In divisi. punti di punti delibasse, eper« i della negativo ramo composto re tutti a ben conviene ricordarsi che ^ r equazione di y logaritmi può to non e logaritmica una , due che medesimo nel nella luogo suddetti dai tuttoché metiche arit- progressioni tutti tempo valori i valori, della debbono ta forma- esclusi intendersi venissero a- possono non geometrica progressione separatamente valori quan^^ , , ver in non se onde geometriche e sistema un rappresenta le rappresentare , "li " ^ne^ dal ammessi x . jS» L'equazione meglio per intero dire sistema r di della dunque Logaritmica che equazione, niente logaritmi involge ne dice in o utt re favo- , de* Bernoulliani e forma invece che ne , positivi ) ^ mostra sì, ma fiostra 39. poirà per penso de' nella logaritmi Ma la glianza disuguanumeri de' della costruzione . delle mezzo ella avere ciò offre negativi Logaritmica ne i medesimi contro argomento mo fortissi- un , non più rami osti in iperboliche aree ? Io alcun credo che modo alla opinione. La curva costruire dell* sempre equazione che n sia di^ numero = %{ ~ impari , e in^ X45X' Costruite intero. e le in cui r assìssa sia AN qualunque un'assissa sia area ordinate là la = = supponendo, la AN; =:: Ora cercata curva = - ad corrispondente proporzionali saranno PN . -^ AR fig.j, , — fatto y q T ordinata "^ l'area -Cercare vien con Iperbole opposte, chequest* queste a alla cui le curva aree sa--^ assi^sa stessa j^ . positiva F Sia -j- npsr rapporto NPSR sarà -f- AnpG essendo che deir area AR, =: NPOA npsr NPOA V è negative negativa, pure assissa cioè Ar dx avrà , + NPOA valori risponde tero Ar rispondente ^ due curva stessa , — a io Ar , r. ordinata. NPOA =: , all'area AN, Aw AnpG ma , rapporto que ad rispondente area corrisponderà negativa o 3 dell'area. valore . = sol rami di e di renti diffe- segni dunque ^ ^ impari numero n simili eguali dun^ : , valore essendo -^ NPSR = di j^ eguali un. due NPSR sarà assissa questa a la, in* te similmen- e , posti da una ^arte dall' altra e della nea lì- , K^ 40. Questo evidente discorso Ma del d' Alembert L Foncenex(Tom. a me re pa- dell' Accada, . di Torino} dice-, che benché 5Ìeno uniti per kg* k X le iperbola equilatera, quando Unita negativa ta e dell' r at^éa lui do è k nelP Alembert ^ dò V e sia ^ diven^»' e ^ negativo ed altre simili risponda assai bene alla de^ numeri conferma mi positiva ^ posizioni op- , appendice i logaritmi secon« e infinita e quando queste che parmi : , positiva ^ a .| sono dlvien iperbola ^ Ma infinito noi aree finita e ^ opposti déli^ rami i due continuità deUa legg^ X 4" memoria sua negativi pra so- in^ più e ^ l'ordine osservare il d^ cui con ^ le camminano nella ii^^z=:jri^ 4al punto A dal aree fig.4" dove N^ punto assisse le prese l*espressìon dell'area 9c^:=:yt=::a equazione della curva essendo quale le e nella aree ^ è —* , 4 s Or posta cagion d'esempio a 2— area positiva ^^ area positiva si ha è caso dell* aree La 4i« ? parte ma ha e l'altro altro la base ostante ha T medesima sto Que- i^i. — analogo quello dell' a • dunque due avere negativa dall' altra la rr ^ apparisce 5 non ponendo si i^ e ? — Logaritmica , ciò ? iperbola equilatera curva V ?' sommamente costruzione positivo !=r ^ cioè positiva, h diverso detta sud- rami uno uno da una' ) parte il sistema dalla de' dal dell' assintoto logaritmi, sistema ; che' dero- ga- \ X garititiiche ha la ciò perchè sintesi unisce ma r analisi base ti può non un di problema dati e sistema muta « it sistema che ha 5 sistema ma la medesi- ha che 5 abbiamo Ne di ciò mol^ . simile caso condurre circoli si della Logaritmica ," rami unire negativa ma esempi ^ due i due positivacol base base negativa^ ma ^ mutando La k base stessa ) e X 47 una La somministra ne comune tangente sintesi il a insieme abbraccia . la tangente rispetto a ^ parte i centri parte te ) il e di centro dà còme ^ sciogliesseun mo in problema altro, che Ecco . non che è , e geometriche geometricamente Logaritmica sistenti come par^ tangente' una se sciogliesse ne fare col nulla che mutasi il algebraico^ 5 pri* problema dipendente e quando vogliasicostruire, concedendo Né rami, due la pure pajan nostri taluno a discorsi , Logaritmica corrisponderpotessero ora aver ora , « gli anteriori aver negammo che da resta generale teoria delle progressioni ariimch tiche, la quella paratamente tangenti se- l'altra come sima mede- dall'altra ^^ avesse pertanto questione dalla e circolo un delle due una dair altra un circoli delP altro centro ma^^f analisi : due dei dalla restano 5 rispetto a cui il una cui abbiamo . ad negato due poiché rami solo un insus-^ tali q ,1 sistema ^. o , sostenemr mo. X che ino le avversar; questi dae^rami di ^ìsLttìoancora 42. erano veniamo k\ celebre che Io vane. dimostrazione alla ere- di Eulera: contraddetta, tanto e la esistenza per verissimo, esser Ma ^ : àegV prove 5 X 4» liberiamola e , dà opposizione. ogni memoria I- Tanno per = /( f 0* /( a/ , l( =: fatta e sendo -** ni dunque ;/x = ^ l =: cui nnn dal y 3,/" che dice Ora il dal e ,. lunque, qua- niy ^=: ì + es-» 9c7 t=z overo ^ {1 . Frisio + n yt )'* equazione la sia seguito Pessuti Signor y il lo* trova ^c, che Sig. Caiandrelii si, non ^ chiarezza bastante con = ^ infinita ancora , vede i-iy {i -\^ iy -* '=" x data Eulero, gftrit«a -f- i numero 96 sarà » -^z quindi « U , con di prendasi n essendo ^ :=z y , poi s^ = y -f- /) (i I = ; (i -f* ^j" avremo quantità sia I di; , -j- iy i i se iperbolico = nella pertanto dell' Accademia che 1749. 4- I egli atti logaritmo il infinitesima, sarà negli inserita Berlino Dice suppdrsi dal come , semplicemente durre Hh /(i -\^ i) /(i JY = i z=: poi de::* possa -f / 2/ $i 2./" V* — i , , i ±4p^ discorso nqn $x 1 -^ simile vede* "c. con a Ma quello bastante il di dir uno, è ciò che fare uà dicesse, che chiarezza dai come , sup- X della forma X so V^ i-\ rox.— + naturali meri i" itr ^5 to n ^ cos. sin. e i = di e — , », che posto -f (1+ dell'equazione y 1, -— — , i valori dà 0 nu* infini- n generale fattor il , + n conseguenza i i ^ ,0 essendo eh* n per di luogo negativi e fa, = — raggio , il che "c. 3 riesca positivi del in successivamente mettendo è , semicirconferenza la p — n n denotando ^ sin. i — n _ ^— '^ 1 — =: sia y o 2x/r = I dà che o" , appunto j^ è Non ;= dunque i #, i± semplicemente /( dall' deduce Io #)=:/, /(!.+ dair e /(i -f- #)* = supporre 0^ + /(i che Il = / 8cc. dal di supporre eguale di eguale e una e così di porre sup- do. discorren- via " ed egli legittimamente, posto ) ^j poiché = una averne 2i, 3' -f ^) ragione una avere /(j + 4p^-i i "c* »i deduca T Eulero che vero, i,±4pV^— — zp^'^^^ ± supporre 2"V^ ± ±05 = dentemente evi- si ancora_5j^e posta «?=£, i"c* ±4^V^— haj^cioè/i±=o,±2;"V^— I, deduce e ciò + /i essendo posto /(i + era se /) = / sarà anche ^) + ^) =^(i + /(i Iji-j-i) , cioè/(i+;) 4./1, i ± 4P ^ ^ ^ =# "c. In + somma 0, i + ipy^-i, dair l'Eulero ave- X /(t avere -f-,0 X SI -f- ì)* /(i i = %i ^ i , ^( iy + I i + ì = = to avete = j' quando ^ = 19 = , -^ a^ = * — — quando avere j/ be del quando =:: j^ metodo a^ ^=:4f, 3/t quando che terreb* . secondo questo te è Non ad passerebbe ^ , "c* appun-- ? rz: 5 274 I uno 8i» = ^ ^— a^ - — dall* i*, 2^ che* veduto^ /(i -f-i) avere i :t ^p I abbiam come ad passa ^— 2p , "c, ?/ niente legittimo meno nien« , evidente meno quello che Eulero* tiene , 43. Né valori di vedo iy è già sui appurata qual il fa come cade questione il Sig. Pessuti, di valori già non dei uno imbarazzarsi serva i valori dei la mentre -f- 0 /(i sopra » è ì che a questa ^ valori ^ di + 0 2^ V^— /(i è ^ ± anche ?^ valori che ha , Altra 44. allo ± di di x^ valóre è di 2^ — lori va- «^ ^ ~ T unità anche x valore sono -f- 4*^* -f- i de* che perchè i , cui il pensare, valori i valori essere sarebbe . difficoltà metodo stesso i /(i-f-^) equazione per che y possan di essere neir X 6 Jo quanto possano di ":c* J — sono #, 3 s::^ V* 4^ perchè il pensare strano ^ i , tanto i di di il muove Sig. Cajaqdrelii ed Eulero è che è im« , che possibile , a un dato Di numero (i + ^)' divenire possa qualunque x / lo che e^uare egli cre« de X de di svolgendo provare in mio X 52 cui è / serie in infinitesima, detfo ed confrontandolo pure de infinita. sia n forza ogni binomio col {y + Ma subito che infinito, n 3 ^j')", ciò ch'egli si rifletta 4- (I ^^nt ^ q sere per» nel- ^^ xA A quando sia i infinitamente il secondo finito numero un lo, picca- ni termine ^ può dall'unità diverso un : I i :: finito numero al ;? T come analogia lo esige necessario è che Punita sia Ciò n[n ).^' I — . termme — — — , '—, che si in converte è — essere per ^ infinito posto • , terzo e , ., n questo , non jl sarà quarto, es* chè per- , facendo cui che === infinito, ;/ e , i)« 8cc. — ' in dice , la bìncv^ che chiaro , ' , i.z altro è, non e nt che la metà così si troverà, del che , mine, il qual si riduce ad del quadrato essere il quarto ter- è che non -7- mero nu- 6 la via sesta parte del cubo del numero ni e così , discorrendo Ora . potendo concepirsi # ed /i , ' tali, X tali che il ni numero X 55 pochissimo sia maggiore , dell'unità, finito ? sia Che di j' in Il tgVi à'^ in Tanno Opuscolo un = X -f. i^a"= ^ lo che =:^ di valore ciascun serva neir se ricavato » a equazione determinato numero verificare . equazione sarebbe d^ sario neces- fa corrispondono si pertanto che T Eulero dall'Eulero non. al infiniti loche ciò provi , , egli dice x, equazione V egli come « Quando garitmi numero , conchiudere per il dalP , che dicendo, si determini soggiunge , do essen- dubbio altro promove che -f- k^' 1 00, impresso , = = finita Euleriana dimostra non va pro- si avrà ì = jf quantità 1782. dimostrazione la ;^ dy quantità finita. : Caldani Sig. Bologna contro 1 af" :: numero non di caso essere è che ndy^ = j^" questo nei per , i:;? primo se* ny^'^^ termine T Eulero poiché 1 ny^'^^dy 45* del contro :rr qualsivoglia a il secondo poi la suddetta che ^ eguale il differenziale niente e vede non diventare può rie chi provarsi tolta resta , difficoltà ogni provare che : d^ purché € ^ = là come ma =l di niente x -{- h» sìa /==«", esigono pih sempre come le qui che facile , e , ralmente, gene- si suppone condizioni volute , D 3 dall' " X Tom. troduz. I* = fatti In in« sa ognun • » !V(M-+ l^"c. + + , (vedi calcolo suo ) 7. cap« i^Jf /. ,h, istituire il ndr Eulero dair X 54 1,2.3 l.Z i.i^ Ognuno che ancora sa -+• i ^* + ^ = , ^ i.a.3 i.a ~- I 4. L ?^ ' J . 1,2 I i =: 8cc. -^.-^ ^ 1,23 4^*^ è Dunque 00 essere per identico con +• ^« i . sia qualvolta ogni 4- ^== giacché « k7=zlay si poi lo come abbia vore 5:: ^'^ necessario «he i fondamenti esigono dì = «", su qua- affinchè Eulero F^+Té» è chiaro desume che quanto ii Sig. Caldani sia na va- in fa* ) dubbj de*suoi «^ sia i i supporre , =1 prova I.+ dell'una nriembro , la Tequazior deir altra. il discorso appoggiato è primo membro primo col identico li il la determinazione verificare a equazione j 4(J. Essendo t anche servire i»'*== ne sia (qualunque * deve *) di è "^» dall' ricavato 0 Dunque k=:^la. e ^, = di qualsiasi valore I i Qui . " \ si non né "» = dall* equazione. V" la salva la 3^^ 27 condizione che condizione = sia! i » y cioè X5SX _ cioè V^5 /^rr/ Dunque può non V^^^ essere . = ^ + I « in non se qualche Dunque caso . qual meraviglia i tutti non se valori di che z , all'equazione servono trovi ne se ^3^*=: air altra imche + i E^ 27? abbia che uno =27, % qual Caldani non fòrmole in ne architettate che modo, de' mosse de' numeri logaritmi Signor le posta si dovesse. ficoltà dif- tre pure dimostrazione diretta questa a bella a trovarvi pur d' Alembert 11 celebre 47. il se , avesse che va prerogati- troverebbe si pur accidente, questa , ; il servono dell' Eulero negativi che imma- , ginarii li stabilisce infiniti e le alla del 197. pag. a è prima che = Eulero vuole come essendo » tutti può non positivi e n finitament in- sentare rappre- Ora io co di- , sarà che che vero Eulero si sarà forse , , male espresso che qui bisogna rappresenta non può appunto resta 4 intendere ^ abbia -f* • )" D ma , Eulero fiiÈ I logaritmi piccolo, (1 -+-»)" numeri dei che ( i senta rapprey , ^ non »» infinitamente grande che sciolgono , , perchè li Opusco. +*)' /(i si mio parer y La de' suoi Tomo primo facilmente che e quali leggonsi , , dire, voluto tutfio mai un che sistema diventare provato, /(i-f-w)'' : che quantità che se tiva, nega- i numeri ne- ga- X gativi negativi in cui sistema onde ; l'hanno che segue il reale i numeri , te assolutamen- logaritmi i loro hanno o immaginario " positivi numeri che avere, nel logaritmo loro i possono non X 5^ , immaginari) anche li hanno se q reali, li haQ* ) in no da diverso sistema un quello che serve , ai numeri positivi . La 48. è difficoltà seconda equazione V che , 2"5— y 2^ I , I = *~ 1 ^ ± «• c^os. — . , 4- V^ —I s$?ì. 7f^ . ' alla quale / = j dà » n n arriva j — "è e nella e intero numero un quale + =: j^ i)t (2"^— 180% ^=: qualunque, , solo non Eulero, V 1 — come , vuole Eulero, anche ma poiché supponendo diventa ciò che di j; T 00, , si /— cioè o, »= o verifica =0, i equazione Ma dico io . troppo è Qual luogo = cioè 1, prova niente. in = 1 j' =: "' in la ^ perciò e , quantità non che finita, queir equazione se prova sia posta =: » 00 , riduca non T denotando a quazione ± y V^^ equazione qualsivoglia supposta I -^ che .' j^^ , . .;^ = i ? Facciasi quantità diventa ;?=oo i: ^ 1 a Q per jgjtj "^=:^ finita T ; i-\ essere 1 = =: =: — 1. e- j c" Dunque 1 ar* i i zero, la = fattori, non a X 38 che se X buoni son mettendo* trovano ne ciò ma sarebbe uno , sbaglio perchè leggiero non fattori i di , formola la qualunque formola = da o stessi, ciò con sia o cato vendi- il celebre direttamente logaritmi negativo mero Farmi no opposizioni onde dell'Eulero, li sempre . le tutte infiniti sono o, una ^ arriva immaginarli da diversi e metodo re trova- a ciascun per numeri de* quelli mh , positivi, Ma dirà taluna, manifestino delle modo in in modo. ne me offerse uno. con lo accompagnato narii quando , Concoide 52. della k al di Sia lo CO ì niun il circolo e sta manife- si non maniera ordinaria archi quattro come egli In immaginario, arco considero un : quan- si ma* immagi* caso delia circolare. (fig.5)il raggio esso è Non ? esempi, Poiché da bas^ Concoide, varii nella nifesta no manifesti- si e contraddittorio verun considero considerazione metodo altro ciò di si non , con Cercai connesso do geometriche maniera certa negative nella alcuno progressioni immaginarli può avvenire, mai come quantità logaritmi delle i ciò no han- ne , 51. che immaginarli reale di uno infiniti oltre che A il circolo polo, facendo AC OD la base V intercetta =; circolare OMegua^ CP *^ CO=iay ^y XS9X Onde r sarà equazione ^{b-\- *)* -j-yy cioè OM , bb bit -" — y" = che 4 diventa maneggiata , j^»^ — "^ ~ 4^jfJy» f Zà'bii* — + la qual in equazìo^ie questione Ora il portato è 6=0 tagliata infatti come retta, chiaro ha che fatte {^a r-*« è un in sei A nel che A =;: 3*r - ^yjr) circolo C, o, per l'equazione a^*y =: accompagnato nel fattore linea '^ A «. fatta cioè colo cir- un raggio za- divenu la o "®^^ °' -.4«v5"- (««+"'/)» immaginarii compresi sia diventa e curva una C, curva centro per da punti centro la la essere quando , , + poter succede polo , Pure mostra qual ala cur- , da' quattro archi (x» rf^^^)» =; 55. Qui o. Qui 53. fattori i dividendo te equazione V è l'equazione = che per di trattasse un quantità una de* , i avesse x the portasse y a si sei • problema notata Ma o (xx -f »')* giacché per , leva* si possono immaginarli che valori competono , nell'equazione X x^ -f 4a^x^ — 5"^*^* + ? ^ .^ + cioè (xx $ 8^V — -}- ct)(xx-^ccy /i.aa -^ Sa'c'x"^ — direbbe si non 3cV = egli giustamente ^ ~ o dovfeb* non e , anzi besi dire che y^4aa—ccy + e X « che quattro r% — = V" — quantità ha metodo per reale di e lori va- sesia c^ i/r, V — vengono dere dipen, immaginarii infiniti , immaginarii i fattori delle che equazione una rS — a , tutti cioè logaritmi i legittimo risoluzione fattor un ^= dunque Se due immaginarli, rS — — r*? — dalla V* X reali, sono sempre sono , V^ = che ha quantità questa ^ perchè non positiva ha pure op- si , ?dovrà dire che ogni quantità un , logaritmo quantità ogni della li cui credo contro e , alla ora in favore T io li tutti ha proporzione del cerchio fortissimo opinione del immaginarii, infiniti circonferenza da trarre e negativa Veniamo 54. na reale, immaginarii BernouIIiacol argomento del medesima Ora Leibnitz • e^che io tro, diame- poter Bernoulcosì giera- f è cèrta Egli ^ipna^ cercando che noi questo il noto rapporto reale che* lo ^e già quando cer^ innanzi conosciamo, non reale esser il ad calcolo dovrà eguale esso così rapporto , dal un sicuramente, scopre , datoci già cercasi cui a è , .rapporto, no sapendosi esso , un o ad poiché il calcolo siccome , sìa primere es- ra manie- essere reale, essere il e se di qualsivoglia , chiamo dia-^ eertissimo, calcola troveremo pure eguale altro in che tale esser del mezzo per E' reale. del , dovrà eguale, è rapporto rapporto j proporaione la circoferenw alla metro che essere , il quando reale calcolo proceda rettamente , uè , falsi principi! ammetta tale Ma sicuramen-i ., è te dunque metodo; l'usato diametro e il circonferenza la espresso , / dovrà I — / se reale essere ; sia non I — rapporto immaginario sere es- dunque sarà Che immaginario poi il . di V— I. / : quantità di modo quando reale credo non tuttoché le sia I — rapporto / — sia i • , immaginario, Frisio siavi, il che ovunque esservi ma si gare, ne- che sa spaventato comparivaria vedervi e ilpoSsa avevano tssQ assurdi chi negasse: lo immaginarie , deva cre- paralogismi . , Cosi : y I — i può non , / V-^ per reale ma i\ tra dubitò non che asserire la formola danica Car- , era. falsa e , né inutile ,^ bastò a disin- so felice,, Fuso gànnarlo può non volte molte egli sicuramente che non ste$^ fatto aver gli e , fece re "condo la il e se^ detta concepire ri^ trovare una siasi qualunque eguale essa che quasi un'equazione l'incognita, separare ad espressione di maniera comune soluzione, di esse^ non risolte, soluzione alla bastasse non grado terzo generalmente ancora state di equazioni T dire, Ma • che pìh negherà Chi ? = essere ? i Con* ^ verrebbe inventare Algebra nuova una non se , si volessero accettare la Ma SS» proporzione circonferenza mosse esprimesi I da celebri' io Si* diff. === — diametro, evitare al al tang. are. dsQ a che via, tra le , con. ^ tang. are. dx ^dn . Il 1*1 X— Il ? Il * ?? 1 1 1 . iit I ? Il II » Il d9$ II I II IH MI mimimm^mmmtm d» ? ^^_ cui risulta^ tale sarà KdH porto rap- è la seguente ==: ^ la difficoltà metodo, arrivato e pei giustamente Per tss^K per il tra ella ì I • Matematici giungo vi ~jr : Bernoulli supponesi to, /— ^— idee queste „ _j é ^ 5( "J3 X jL.-'* la ?? *— aV— I * C, constante V— — ? determinando -* I -*~— = V^ i,— ^ — z — V^— I — . stn.^ f :l^_^ = COS. 9 — , sm.9 v:r7+ COS. ?X' /^^ ^^ ^.y p.ZY — r I — 9 sin. — cos^^\r^x^sin.p X^. =: I ^.V^ cós* "? ? " ? — ; : — ^ 20,V^ I — W;?,^ V^~*i— rQ5,y _^ 19 y- (m,9V*~I^j/;y,»)* I — ^ ^ 20 V* — I ^ ~ 5//?, ^ V— I ~ COS. 0 _^ -f- W». 2* V* — I coj, ^ V* — I — cos.f -j-sin. ^V-^i » __ COS. 9 — cioè sin.^^iY-^ t 9 I h— -f » X^4X V^ 2^ (cos. p ^sin. I ~ V ^ — i" _ ( -|-(wu. ?")*)= V— ^ )* -f- ( sin. ^ y (p ^^^ 4" sìn.^V^^^i )*(essendo(r^5. {cos."ti = "r COS. cioè I al eguale onde raggio, I = e -f- sin. co^. p (fy V^ I — • . V^ {are. tang.x) è = x) -f-sin. ( are. {are. fan COS. i — ).V* tan.x i — {arc.tan.x)V^^x V^i + x= se chiamata I e^ mo =: / V :^ V— — r;=^ V quadrante, al cioè - . 2 2 S t =:/— V^ITi onde .1^ : I Se I ^=:^ avremo . 1=:/— "/"— «• se •! =:— /t- : I T : i nr ^"^ * ' XX avre- Se^=: ;— avremo i^'jrv^—i •— + semicirconferenza la V = eguale "^1 ^1+^ ^ l ^ v^ n: X .— : , / * '^ — a^rV ; I — 2T=:2V/'~i se I = :;= avremo 2^ ,fl" /i I , ;/i, ; 2« .!_: =; ^ =: «•=; V i , — i iv/'"—. ^: I /i ,'2 /i. : / : volmentc divise e cioè avrebbesi ima- quantità una per pure , ginaria X ^^ X yj=^g"-g sen. , alle — realmente nella rono da si arriva del serie quali che alcune, calcolo nostro sioni espres- occor* Ma ogni . assurdo sparisce ogni tuttoché espressioni reali essere qual involte che del volta dette imaginarii d' vi non mostrisi ha poter piii facile cosa . , Buttisi Sj. in indeterminati de' coefficienti e^^'^^ quantità esponenziale la V-i e^ avremo metodo col serie — j ^ i^± V^^ ^ z ^'v^— ^V— p^ I a.j e risolta in a 2,»3.4.5 2,3.4 - p' I , , serie la pure quantità esponenziale .^•3*4*5 ^•3'4 a.3 2.3.4,5,o 6 p "c. onde cos. p = -|- 2 2^-3-4-S-^ 2 -^ "c. — 2.3.4 2 quantità come ^ vedesì in cui gì' imaginarii , sta- re- X67X esclusi. Stano -* Così 1 ; sin. avremo Scc. ? f^zzfV'-'i dividendo e per % -^ V— avremo I 2* — ^^-^ 4 . serie 2.3.4.S 2.3 "' "c. ' ? ? ? ,1 ? 2 il valore esprimente del nella seno quale , appariscono gì' imaginarii non re pu- ^ ? . S8. Ma la metodo altro per proporzione , da ella immune Sia d.(P = del raggio -f- =: della i dn chiamata I 2V^-.i 4 B 2 V— — • circolare sarà x ^ X * la ' I I ^ ^'"^ rTFZTr _» « r ' I sì ^f^JTiJ^IÌZ l. ^ I = =: dx = p — ? dell'arco , integrando che pare me tangente _ — A è non XX j e Bernoulli, r elemento j I fece come paralogismi? — dedotta Bernoulliapa Ora r? • semicirconferenza X I — •«i—y— y^i I se avremo x X6iX onde2r /p=/— = Contro Bernoulliana i dedurre di maniera questa 2:2t=V— I, la m'accorsi che :/— i. ne proporziostata essere u- , sata dal pure do 1* intera essere / V" periferia , — ^ per espressa . eguale essere .ilyr^-^izzz—^ r^ — risultane che detto dedurre puossi non I — fu Sig. Pessuti, /'— — perchè I y , /i Io sarebbe che dedurrebbesipure, che proverebbe che i secondo noulli eguali ;s9no lo che dal logaritmi noi per suddetto un calcolo . di Ber- negative proveniente assurdo ragionasi Ma r^r— quantità positive, delle sarebbe a quantità delie logaritmi a; eguale il parere 5 a benissimo • dall' passando espressione ^^ altra / ? ? dalla i — . / v^— all' x , . \ quale s' inferisce , ^ che il logaritmo di — i sia imaginario e de- , ducesi benissimo, che la stessa periferia debba X X/9 eguale essere pure a /i - sbagliasi ma • , , ^ i che ciò da quando logaritmi ai guali raccogliere generalmente, si vuol delle quantità- negative logaritmi del^e perchè si non che non eguale logaritmo il può raccoglier delle quantità proporzionale o medesima della si sa eguale di In I di nugatoria è sarebbe come de' quali dicesse che / due equazioni ^^ di „^»^^«ir=o, , . o,^' =^ ^ di;)^ e l'altro differenti sono due x, -f- a^~ x* — mente total- di quella i valori è i •— logaritmi , nelle ritmi loga- questione una , 'uno de' de* qualcheduno questa somma • è negative che dell'Eulero-, m^tà alla se , positiva,. Infatti quantità il metodo per altro qualcheduno a e- quantità positive medesime , sono , dall' che trovato aver tanto = jc quanto i ^ " = volesse I che sostenere eguali. sono , che glia" ad no y circolari tutti egli Sig. Il 59. Caldani corrispondendo medesima una abbia archi avere la un tangente che tang. medesimo se* infiniti archi che' seguirne bano deb- Ma positivo w/^ per e , intero mera^i-^ 0 non . = o semicirconferenza qualunque si differentissirai espressione stessa ^nv. da loro tra. , la ad necessariamente quegli vero per/» poi (pag. io.) m denotando ro nume- un negativo ? Dun- , E 3 ^ue è ' X7oX Hh tang. are. que ^ Hh + a^ ha o + 3^ "c. 4^ cioè espressioni infinite Se o dunque -^ è il = tang. are. -^^^^ li • la par r ± p + ip y Essendo poi p /i equazione = ebene + = porta ^ cioè^^^^^ wj", ^^_^ /i + = sussisterà /V~' I come fa Mi .IV^'^i ^' • sia 8cc. ip y T arbitrio non e che meraviglia , questo. a ± =0, necessità, che o^ o seniprc si ^ «ietta rn^=^ s egli y Qualsivoglia altro valore si o Infatti intero ^^ /i m V equazione . diventa ad dia , ~:^iV'Zr^^ == . ^ '' $§:''' = cioè (/i)"" -- — — 1. ^ Ninno Ijre V /i ''? = vèr = /i ' " . . poi pretenderà d/ vèi """' — X = / che mai V^^ si ^ = possa 'i ma stabi* benà " pò- X.7iX potrà / V*— ^ dalla I quale che dedurre ^ tende pre- 5 sia / = i — Ma o . che assicura Io chi -^ — -? di a 12. ^ , egli pag. ^_^ / V^— = I alla /^^i equazione questa stabilisca si , Sig. Caldani il poi Giunge 60. che chiunque pretendere equazione qutUa in la , / quantità la "/*— -T garitmi di Caldani queir equazione sp V— i ridursi perchè Or loga- il Secondo dovrebbe teorie le sussistono termini che noi, infiniti? sono i tre e sappiamo ?_Nòn medesima tutti in sia i Sig. o=:o- a vuol egli . / dedurre che Forse riducasi := i — a possibile'che è non = o piuttosto non e o, ? o quell'equazione che Bisognava ? o =: q V re auto- , Dall* il dimostrasse altra sappiamo parte , . che / V— = I V^— p - I ^ /iv/' i, — — I pag.13.) come fatti: ciò pxr-^iScc. .2 2 (Caland. In ^ '^p \r— , 2 1" 2 2 ^ /V*— - 3 però e può queir equazione succederebbe è non se a difficile andare cagion a d' tendere l'ino = esem* , pio nel E primo 4 termine fosse /v^—i = ^/^ ^~ij nel' o. X nel /v^— 2."* = I X 72 V * - nei e I — membro 2* ^ 2 fosse /v^—i = 4 J?^ V^ — 4 finalmente dimostrazione la che Riccati fatta aver la stabilire a esser legittima pure il celebre suppone , Vicenzo s'avrebbe 4 parmi 'Ma 6i. poiché ij — vare per arri- il BernoulJi tuttoché proporzione nota Conte , ad esso in e seguito molti a altri di Arrivato paralogismo all'espressione . V— , del , ^ semiquadrante / i) )— // — i^V^— + (% r , . fetta in- paresse , { . Riccati dice il Conte alla proporzione conf. V Bernoulli : V la -^ suddetta arrivare per cir- la come i fatta che supporre infinita, lo la tangente quadrante, del i — dovrebbe al diam. cioè / che = % oo , succede che nel caso riducasi espressione k I — / ^ — . la e circonferenza 2V" = •— i 2 2/ la sto ^ — che formola ad è --^^^^ esso essendo V— I si dire quanto a che non di caso = 1 2;=:oo .ma que- avvenire, possa chè per- imaginaria perchè moltiplicata tuttoché potesse nel divenisse — pare, che per npn rapporto ostante non a :5:= potrà per rar trascu- 00 non ren- de- X che ro^ sia che questo, X 74 vuol si Infatti infinito veramente infinito^ supporre sia problema. Fig.^. gualménte in P cercasi la C che il aggiunta BD sia ai di quadrato del? e e^ disegualmente alla aggiungersi rettangolo metà della sta da BD retta divisa AB rette divisa MN e talmente due Date il proposto . tutta la della CD aggiunta in prima AB neir compch la come somma , conda al AC due delle quadrati de* CB = = MP e = Af si icx : onde la per -jr ce PN =/» dividendo nr del 4" -f- + ** ^^ quindi e xji , problema *** avras^ ^^* ^^ •• " • hb ^"^^ - tè-j^aa 4 = , condizione ^^^ se* ta Fat- PN.. parte , BD della PN , della quadrato doppio MP parti i aa *^ •• ( A4 -f* ^^) -{-aa) ^cc{àb y {bb^aa) \ tLL [bb — zcx — aa)y — X e però xk zcx '— • . . . ^ Qo aa ^ ( bb aa) ^ + e bb ^ i — -^-^ aa ^ Dunque — — ^ zabc — i i.c di valori due x ^* cioè x ^=- e — -^ chi — — non ^ — — =r eccettuerà sono sempre il caso^ in Ma imagmarii cui sia x , -. . a ijifini* tesi- .iesima rispetto in cui ad M * a cioè sia o il punto , vicino infinitamente sia o PN P infinita, , qual nel ed reali amendue caso cioè eguali valori i ci ^==^ x di 99 E considerando diventano , anciie il sinteticamente problema è siccome , che impossibile di sieno retta una due medesime due i delle rettangoli dei maggiori così parti è due parti delle quadrati che impossibile , sia -f- ce Kx bb ;: zcx : , bb : aa -^ -{- da , bb^-{- poiché rimane bb ^ aa in cui ce -f- : XX è bb : : zcx quando sia = r ce facendo caso -f- ce : =; zcc i^ bb : :=z b eppure o , qual -{- bb : aa —* solo un T verificarsi possa , e ; aa -^ Y e '=z: ìmaginàrio, cui e si ha però sparisca rispetto da a diventa analogia que Dun- sussiste di x nei sempre il caso, eccettuare 6 sia qual unico , è ì9 reale ed eguale a nel co . il valor che ostante sta que- e aa^ , non analogia ^ che bb so ca- zero. OPU- ia caso .*-,;*^' OPUSCOLO IL delh spinta Della "vohe * JLii ìE I. contrarietà che opinioni di veggorh- , si su poche non potranno , di essa di godere tsstte fallace, di almeno o non che evidenza sopra , le tutte altre à\ ^ e grado credere far sannd, incerta, quel che quelli a , non molto tici Matema- tra' regnare avventura per scienza questa materie scienze convenirle pretende Ma . così chi la in pensasse leggieri insorgono non facoltà illustre sta delle e di coltivatori i tra che dejlle contese, vista molte que* opinioni , nelle si quali dividono, alla attribuendo , male argomenterebbe, Matematica i difetti le e pe, col- , che e za, de' Matematici tutte la delle certezza dalla palmente Quanto versano. maggiori princi^ degli oggetti pia questi sono i rapporti sono dipende scienze semplicità L'eviden* sono. cui su composti, to tan- conviene con che , un sol abbracciare, atto L'oggetto estrema delle semplicità Matematiche non pure essendo esso, , quantità astratta e , ed connèttere, generale se re. ordina- è che parlasi dell* o la 'dell* , AI- /" X7iX Algebra quantitàQumerica, la o ) inetica, o T estensione Meccanica poi, il tempo , semplice, concedendo nel meno evidente» stesso rito di errare suo delle generali e , e di progresso co^ intrecciato meno occasioni meno da* allo spi* facilità dubitando piitdi pas^i fatti,dovendo nessioùe meno del ritrovarne l'origine, riandando di errore e , e viene non oggetto suo , e , teitipo T ideal chiarezica dell' oggetto e sviluppo uno allo spazio anche riesce gnizioni pi^ ordinato rà La il d'Alem* pure ^quale mila Geometria semplicità, La z. lo oltre perciò e avvtsrte come considerazione, in della Geometria. se , bert, abbracciando del deirArit* se facilmente la vedersi principi! , co' col o con-* Je pia proposizioniparticolaricon di queste i senso delle definiziooi. 3, gli errori nelle Matematiche Ma che trimenti nelle altre scienze, ^ ordinariamente néHe calcolo Il i)e'prÌQcipti. volte i dati sì b^nc. , ma isfaaglia; non si fonda cui su istanno non ma conseguenze al^ non aiolte veri son non , onde è i risultati ii calcolo, all'errore, se alquanto dal falsi ; son tanto si istituìil calcolo piii sicuro quanto più sicuramente i dati vero e non le reggono ne condurrà Mancarono • osservazioni sulle , del ritpmo della Cometa quali per/ l'an- ' X79X Tanno si inutifmentc aspettata il calcolo i daH corressero fu perciò 1758.; avvisò ne che , alia data terra distanza che grossolana Meridiano base per prese allora torno in- velocità a calcolo la del di avevasi il calcolo e la Luna data una « dazione degra- Ja essere contenere per con avvenne come dovesse qual gravità della del apparire, cercando Newton pie 3 doveva dopo mesi : una sura mi- grado uti riusciva non mai , le secondo viste sue che Natura; anni inesatta questa e nella del mente fingere ma misura ritardò la leva vo- il sistema Natura , cioè gravità universale, mutua quando ci die- non , della della per che Newton, conoscere quelle eran pur , Piccart Fradicia in e sino Nervood a ghilterra In- in , diedero ne riuscì pib non miglia e di la mezzo , sessantanove alle qaale corrispose sue vedute* Altro non di ma , grandiose 4. sessanta, che piti esatta, misura una vantaggio che meno dalla abbiamo calcolo dal poi nella Geometria ricerca , del ed vero, duzioni e è dai che il risultati , la in , lestamente scere delle più appariscono falsità dei fanno ne cono-. la nel- che beninteso principii de-^ mani^ che quanto assurdi, dalle volte 9 condotta del non calcolo, o nella della serie sianyi paralogismi lo che mostrazion dinoa/ , è poi X8oX è così poi facile ad avvenire cfii il Pure ere- ^ derebbe ad ? risultati di onta che distriiggono y il nenso a segno di volere veri creder idolatra si cotxiuae, suo per che quasi do il buon contro piu:ttosto ricredersi di risultati il calcolo ;.nh qualche vLn* o acquistar k)de o T avvilisse e il calcolo que' onore senso, pure.il vinces"e alcuni potesse , cerla da quan^ vòglfono supposizione o ^ dato qualche mutare su diressero cui il calcolo , mancò che e verità; di za. ragionevolez- di e , Siffatta portato la dire a nel poiché Cometa, il calcolo a sostenere costanza che. lysS,, il calcolo Io be avreb- ritornata die? va era quando , alcuna in si. vedeva. guisa. non moderno, $...Ua Autore iUustfe delle calcolo onde di rilevasi, da che gli eguali indizi! innocenza, ciascuno due la , dice essa de' e si , sarebbe ( è quanto tano mili- cui qyaii se in fossero colare parti- -' k dicci la misura cercasse ) cioè ^ — , 3 che probabilità più Jirobabiie rei\tà: egli la e colo, cal- ^sso contro volte su^ , da cavate inquisito, un essere innpcen^ giurisprudenza, esem.pip per indizj) alcuni déir regole conoscere dell'innocenza sya delle esséryi il nire dive- giorno un criminale uiil^nelU assai già, dice probabilità. possa che spera, . dire sarebbe ,^59049 quasi cinquanta sene . vqI- X r unità; eguali indizia per la dovendo dobbiamo mai vare arri- ciò d'Alembert: il principio legge della o , , che al^ possibilità del la prova del invece se accostarci restare ben come degl* numero dobbiamo non sempre 5 posto quale il cresca più tanto alla contrario, più quanto certezza, X 82 T autore assunse che indizio ciascuno bert d'Alem- col assumeremo abbia decimo un dei^ , del probabilità la la di geometrica, serie antecedente, suo cui avremo nel somma una nostro ca- 2222222222 . ,. . sarà so , di maggiore • . due ° col prossimamente prisio lasciò che che è di un pure te. della fosse retto, esso la larQ ultima a di uà le introdusse tensione peso la la che tensione forze da e siero, pen- delle funi^ la ta scor- nel teoria nuova ad sono dietro misu- dall' azione prodotta liberamente scorre un risolventi legittima, funi principila e rinovò , maniera Quanto de' risoluzione una delle falsità studii vasti Meccanica sola quella quando angolo di nella suoi ne' la contro sedurre la fu non pure guardingo sempre si quarto un^ « 8. e di che riducesi dall' unità differisce .presso ^ a continue frazioni delle mezzo poi* '_ gOOOOCOOGO che . terzi, poco di gli delle la calcolare riuscisse funi a spinta la delle teoria nuova giudizio voi-* di illustri X Matematici che funi delle tioRiccati; diretta spinta delle la di e maniera la volte Giorda*. esaminare, della teoria nuova ne pensio- Conte celebre al della titolo proverò mi ora la col produssi , nella òis* evidentemente lo dimostrai sertazione X 85 reggere cor- di quale colare cal- non tanto principio, quanto y il fonda che gli assurdi, su tic di opere il capo Frisio ultimamente titolo Il 9» " vi de delle che che da egualmente ad alti e E C, za, la for- trovare , può superiore due Presi EF, T diviso il peso tutto la BCEF da orizontale in OG Espressa O in GH, dell* nascere punti E, EC^ arco EF le la la e raccolto gravità O, proposto arco piano cadere OM, altra peso es-^ y OG CHL, per I* , e perpendicolare del e EF inclinato perpendicolare verticali forza di tà me- per supposto centro il sopra si, conduca tutta B nel connessione obliquamente menisi F/in Tarco € DG a , in arco un alzata e punto il peso perpendicolarmente M ha * Dato : ADCba^ nel tutto fomicum il seguente ( fìg. 7.) perpendicolare una SQ volta Tomo impresse firmitate è problema qualunque per ben per qualche secondo teo- , per e necessario avere del 3. nelle venirne Sarà dirò io quanto sott' occhio suo pretende altri. dagP proposte intendere sui aptore nostro la da Mw,, retta; " Fa OM X84X medesima alla OM delle Om due le O liei punto forza dice ) Mw, Ftìsìo parallelamente agendo Mm sostituire potranno ( altre la quali si 5 farà EF ad sforzi di a da scorrere suo ma luogo il piano del staCcamento agendo pendicolar perta tut- la forza al piano e 1* e s'impiegherà EF piano EF piano Om tra rirà confe- niente L, Tal AFED, al nello in si superiore Tarco tutto F dal muovere inferiore arco che bene, tale to- , del da sopraincombente peso parte, una al o all'uno Così GH. GL; ^r/dair piano perpendicolare forza o EF , Taltra e il citato sarà alla piano nte co- altra aurore • Ma IO. quanto di erronea la calcolare al forza della piano EF, OM, che avrebbe di qual parte trovare, sostfensi dal del O peso delV spinta quella, che piano è mai non ed fa del ef? inclinato pendicolarm per- si aifatto è trattasse in raccolto EF, luzione riso- La 1* autore, qui peso niera ma- ECe arcò quando luogo, rimanente questa O if supposto libero la Ma • che questione, L' prendesi è FECB arco qui a h trattare, dal tanto sostenuto ben versa di- no pia- . EF, vede, G, contro quanto che esercita dal il peso, uno Taltr^? piano GB, che sforzo Dunque si sapere chi raccolto suppone contro a però e Tuno la piana, non in è proporzio- ne X85X del m assoluto peso sforzi da condurre convien due O rette una , . all'un perpendicolare OG ali* altro perpendicolare M qualsivoglia nella parallelogrammo la dal viene quale dalBelidor, Couplet la to esercita- allo sforzo EF OH: come de dal adottata il compiere risulterebbe piano al punto un OM totale ON altra preso onde perpendicolarmente GL indi ; verticale peso T piano, MGON, del proporzione due questi di ciascun a la. dalBossut, e Hire, tutti da 5 i Matematici che mi leggere di occorse tal su punto* la Contro 11. fatta i citati secondo Frisio nei Corollarii dice perchè tal è non più autori al risoluzione «el na buosi spio che ultima mieramen pri- e esser non 5 OM oppone cose problema, citato la forza della risoluzione ha , dell'angolo caso facendo .quella già da Frisio nella égli riduce lui più Tensione Ma questo forze nella dimostrato Foni, delle proporzione la delle risoluzione evidentemente della stabilita. luzione riso- ultima qual la retto, ^ già stato ne dissertazio- mia n^ di errore è a dirne occorre altro* Dice 12. in secondo, nella luogo suddetta , maniera di calcolare grande un F 3 la spinta riuscendo assurdo, . dell'arco lo vi venir- sforzo mag- OQ X8òX del peso maggiore v*è in mai assoluto Ciò questo? che' acquista il OM. è del effetto OM pesò che Ma assurdo momento,, circostanze dalle in , cui di trovasi il o move discendere poter non EF piano se ri- non , il o piano CB, le li qua- , . obbligano circostanze OM peso OG, ne due, forze, due in secondo una a la ON, cioè OG risolver quel la direzio^ secondo una secondo l'altra e appunto già non e in al perpendicolare , EF, piano medesimo al lela secondo l'altra e piano cioè Mw, là £F paraU qual seconda , risoluzione fa che ha non il piano è si come riguardo al verun CB, però e detto, se può non nel non contrasta,^ go, luo- aver in ciaso cui , 11 raccolto peso sul libero 1 in O piano facesse non EF, nel e che altro, poggiare ap- rimanente fosse affatto. angolo posto PSR un = e w, peso secondo T .—r—-r-r intera larmente ad che poi {fig.S)j Soggiunge 3- fatto T iw chiamato angolo qualunque P nel luogo ordinaria maniera di forza EF dal da nata esso secondo che T GPR, C e be sareb- calcolare perpendicolui ne rebbe ver- , altro assurdo, cioè che se BC, e , sezione della EF forza vicino SP al vertice piìl sempre s'accosti prendasi la direzione ali' orizon* ta- la X l'angolo tale, e zzzi sin*2.m=:0j sia retto, onde la forza orizontale del dato sh è Ma s' abbia quando uh sostenere a nata V infinita? Se interposto chi lo è è non nella la struttura e cadrà ? Dunque /a ciascun che no pia- equilibrio di è la infinita ? Prende in re, pu- dut? seguito T Bernoul- tenuta delle forma dei Giacomo lui esso quella ciascun contro c^ensurare da si definire per volte in cui te tut- Cercando GBg dell'arco Bernoulli secpndo agente dell'arco tangente AG^ j)erpendicolare^O forza ^ Ggy Og F. dal g la direzione suo calata luogo, da , riflette^, che viene nei eguagliata g il dal si alzar- e in aP GO di la momento to momen- eserciterebbe momento centro di GO il peso tutto , ii quale raccolto 4 in qual forza cori potesse srhoversi il sostegno intorno vicendevolmente sostenessero . (fig. 12.) iP che infinita , parti 2P. è non infinita, ed essendo sostentano maniera ii F intermedio peso tale peso il peso esercita occasione autore ' il forza vede non che piani, "peso la sostenerlo, che della citar eser- , questa, F contro cade, non per le debbono , che quando piani due essere chiaro che tra , , questi debba forza la verticali piani do assur- peso , due il egli . che sin.m contro peso infinita sarebbe EF piano PSR verticale dall'anione X. 87 gravità Bperpen- il X88X pendicolarmente perciò Qg- a F assunse =: , P.GO V.Gg .... = -^ -FTTT forza la forza della la secondo Contro 14. dirigesi che intera, inferiore , j la medesima essere . 5 ' OM Og Stabili c di G co ar- CO* di maniera che Frisio T contro tangente questa osservò in calcolare nascerebbe una , forza la con quella delle quali da volta risoluzione che te, risolversi produrrebbe la tutta espresso dell' arco tangenziale e , una peso metà forza la GO sarebbe che e della il peso potrebbe OM, minore, una OM retta superiore del da maggiore in delle e forza alla di avrebbesi non secondo l'azione assomigliasse GM, orizontale moto ^, forze altre aggiunta GM alcun G due in la nel- Bernoulli del nien-* Così peso: Frisio . 15. il perch^ Ma citato che quanto vero, che converrebbe, autore, forze due fosse applicate falso, fosse medesimo un a osserva vette , e in poste un brio, quando sono alle distanze IO medesimo direzioni dal Questo piano d' equili* li proporziona- recitprocamente punto in sono delle appoggio riflesso avrebbe dovuto lo-far . riconoscere j6. all'autore Quindi del vederi problema il suo errore. (fig.9), di trovare che zione risolu- nella T intero mea^ mo^ X90X nascerà che ia, GS la i' inferior perpendicolarmente AG parte Indi superiore due sì deve AB, sforzerà di dirsi e e cui dalla forza la condo se- per dividersi che . citata eser- , secondo in dell'arco tangente aGL la altre, G^ tangente delle una potrà quali dirìgasi divìdersi secondo la P.GL.NG I on^ontale ' nel I r^TVT GN ' r- G punto e sia — , ^ *^.^ P.KG P,GL,KG ? -= ^^ ' V „ , 1 altfa Vt gl" T e Pertanto P.GL.KL j^L.SG^ -^ ?+? /* ^ ^ fl')5e •^ forza della e ^ lCL:GÌr=P- = s.a il momento P.(r + dirigasi verti- . calmente, =: . . 3 P.GL.NS rà ,. orizontale della quello sa- verticale =: 3 si dirà perciò che T intero , momento |o per ^-^- P. rovesciamento "J!""'^ — del onde ; sostegno -^ ^V7y' + Avverto, che avrebbe pélla anche potuto fig.9. larghezza r 1* autore, appresso per, altezza, del PR PQ.= = KG nella e g /" RA , GH = , fìg.jo. = HL r GL = QA /^ :, KL r, y = h a y , :^ accorgersi stesso se ognuno come sostegno GL ="' \ ^^'^^^• "^^^ Q.-J' ?/=P. finale equazion T (aù nf- rr sarà rà sa- =\y = Ora . fl^ fatto ^ X X9i =2 4 o," = verrà o ~ Quindi { mettendo è, che oo il differenziale =^^ giacché cmola r) -^ P, =: r. • KL i? 3.0. P(— , il mettendolo sarà massimo momento di viene =;o for- questa l'assurdo , Y q) z=z Kt» quando z=: il che q corrisponde , benissimo a ciò Posto %i. l'arco al può più romano arco numero vedere in dell' momento dell' altro momento 13, paragonare per il massimo stia massimo detto si non coir gotico al stato questo, qual proporzione uno è che perchè dendo ca- , il nel - in cui punto nell'arco p/)trà dire , to nel gotico nell'arco che il momento il =; neirarco chiave nella P A/? gotico la AT di e y^ romano Presa gr. sa- 30. {^^yr^) :=^V.%^———^y arco h O . . parte infini-» B AL 2P =; . rorria- chiave nella momento p.A^.AK rà, sto que- Solaniea- v'è non (fig*n), gotico Y poi è orizontale, I4 tangente , ;== romano , essendo no dell'arco momento punto, si te massimo la parte AG pure di presa gnjo. „. neir sarà del : X92X del primo momento per come , terrori T trova aa. autore. l'autore Volendo poi applicare le formole caso della blema i numeri Milano al nel vi sostituendo- del Duomo Cupola ?•(? Pro^ seguente generali formola della usa di compenso un di -^.y'+j'), — r nelF trovata = ^ la o Problema antecedente quale essendo sbagliata P.(-^^ dovendo e , , essere mettendo cioè "^y^r) (per esser , YT qx2l o) "=• a P ( così r^j'), — — il momen- . della to 30-^ cioè potrebbe dal la dovrebbesi resistenza nore che la ^ che ruinff quali a secondo volte quattro quella i • quello teoria, nuova sua opporre di di vedesi che 31J-— milioni quadruplo dire a tradurre quale la vale Fautore, trova riuscirà impulsione mi** teoria vera domanda. 23. Propone in i momenti della resistenza esprimendo to e dalla la della in Finterò rivoluzione volta per intorno seguito la il Problema sostegno un per ' di di tutta un e volta, solido un rettangolo rivoluzione all'asse della parte gonare para- laterale, impulsione qualunque di di na* verticale, piano la vilineo cur- Cupola . , La La eh' solyzionq , ai nel come dà ne dovrà correggersi , modo seguente egli . fatta dicendo ; sarà Problema primo la risoluzione \ ^ ? »— ^ ^ stn.zm forza la tutta (fig.8.), il Problema secondo e nascerà che orizoptale alla perpendicolare nel '. il e '- EF la forza terzo sarà F punto ^ ' sezione , riferito momento al 5 -^ dovrà- P punto essere "^^ f _j = \ % sìn.zm Parimenti sarà forza la :• verticale condotta e — 77— quella QK m 5 ? ^ sm.%m . ' w sarà € ^XS •— + ^/ — ) shjn cos,m , * il momento la (r -^y — differenza dei — — ossia momenti il tutto mento mo- , sarà d'impulsione , «(S + perchè -i- ff *) [ (^ +/") ( j/"?.w )* — ^^ -r— — ed = ^) J/Ì7.IW . cos.m} eguagliando per , *^ sm.zm il (r -{."^ — caso z,cQs.m dell'equilibrio quel momento a tutti mo- l X ftioftienti delle X 94 resistenze +^.)"* ^K»" ("» + - i) (rry«— ^^'~'^^c*r-* -) -|- ^(^— ordinati , i nascerà termini l' equazione cubica ? ^'+^-"'+tM sin.m 3"f' ) [(aj-p) (6S + 2{a'{-b) Paragonando 24. trovata nella deir soluzione dello di Accademia le T specie e le il ) cos.m] ddf anno liti da Sig« Bosstit Problema stesso Parigi g equazione arrivò cui a *— cos.m l'aiitore quella, con (r — negli gonate para- 1774* denominazioni atti analoghe , si che accorse era del il coefficiente diverso , terzo termine, del che egli ragione, del diverso e con e Bossut crede ciò si co il insieme, credette, momento e che nella al è ne, termi- pia dop- assegnare correggere che la soluzione egli volendo , . calcolare il quarto poterne prima La tutto della volta momento nell'Atti-». resistenza sino alla sezione dell'anello £F^ cilindri* co. X potrebbe che Cd, che anello dalla prodursi dovesse rettangolo AD, deir X 95 aggiungersi il momento rivoluzione dalla nascerebbe 4et rivtìluzidrtc , di il tutto rettangolo KF, all'altezza zato porzione ne calcolata Dh^ Ae sopra per la verrebbe la qual due insieme appartenendo la cosa al comu"» ad Volte air AD base essere primo al e , secondo La rettangolo ragione desuf seconda • ta da egli me che questo l'unghia cilindrica golo all'asse intorno avendo chiama^ Bossut , rispondente »S datoan* un a poi T angolo FSH, w , è che lo alla perpendicolare forza FKA angolo stesso sezione orizoQtale poi ^-^ EF forza la stabilisce -^ : — la — cos.m is$n.m sm.zm . 2=: »S -T tan.m ; la forza verticale '- ^— — — : . * = sm.zm ^S 7 che nel potrebbe . incongruente disgiunta che la egli forza , la verticale, parere quale, , Torizontale dal costante sia dato dal nasce aggiunto e dice , da C vertice dove periórmente su- sima la mede- tutto per ^S peso ne la direzio- , della gravità sino pertanto delle secondo ad è perpendicolare A lui dove è sostituire volta alla parallela la sua scendendo di- Dévesi . ne risoluzio- forze. 25. Ma X96X abbastanza Ma 25. è ora chiaro non avere , Trisio ultima questa per Che il Bossut dalla cima fino C forza la poi . costante ragione motivo ali* di surare cen- verticale imposta sia A non , deve sembrare si mentre strano ménte propria- tratta , dello le sforzo, mutandosi direzione che fatti In lo sforzo verticale nel momento insieme resti sempre la il medesibiamo ab- secondo risoluzione riesce qu^ mutarsi Problema nel facendola che notato, del può potenza modo, in sforzo. lo TOO la sia o re dove- a costantemente P =: • E' z6. nel deir di Attico, dee assai tutto della detta porzion l'Attico, al punto, della e in Applicaado 17. antecedente Santa quale pertanto poi Problema Genneffa la c^i di vedemmo adoperare di non la posta sotto- spinta. la delP la soluzione Cuppla della caso della esser nostra, ti sempre Cupola calcola usa da, piè-diritto,di del T autóre Parigi te. vet- perchè sarà parte al due cosa,^ comune si alla coipune proveniente gran piccolo rispetto al peso stenza esi- momento valutarlo non sia non il è che il divario che trascuranza questa peso, d'Attico, però che bada, peu troduce in- quando Bossut, su.pposiz,ionedeir la non sottrarsi Credo si calcolo suo quella porzioa Cupola, che verissimo, poi sua buona: la di ne, equaziodovrasi quale pren- den- X X 9» . dal muta Js essendo za secondo superiore ftsò di maggiore la lunghe:^' sua forza, la dx della 3, sarebbe pre^^one ciò, Ma peso è non assurdo forza si varia posizione ad za macchina che e Bernpulli g di za se produrre lo che GO, ia GP, forza il questo la forza verticale di ridursi ai una ve^ accre-^ possono, nel metodo ^ che notare, stesso moto che T autore al Je for* beAchè del -centm tuttavia momento, vicendevolmente possono fa T ufficia # relativamente esercitino si scaricar- forza conviea GO GP, quale £ interposizione T le macchine Soggiunge^ poi 30. ze della energia r scere che sa ognun del^ stessa^ forza più potrà lo per se una s^pzjit il cprpo, in può può e maggiore essere non la quella for^ momenti, come termini , , yìene considerata due qualche un termini diversi perchè i contro te quei medesima succede, di di una secondo teroiini due contro quando poiché veruno, questi momenti di forza ciò scarica acquistare ciascun di avver- . tii" la del totale principio dal sino come forza della maggiore moto non sostituirsi,, trattandosi da G che iti: N lafor^ se 9 equivale alle duf orizontale di GM giravità, ÙM pottir alla semplice sostituirsi caso ^GP^ lo dalk nascerebbe che dice forza egli assurdo» ju Io sere es- X99X -Id ji. . ìCy resto attdtìtto, ìin comi^ ìnitkhè^ di uomo còtàt Àfi verticale che AB inclinato no e ài h la altro Itiano togliere ogni dubbio tocchi il ]igisce.con utìa è lo che sua gravità non e dair e neli' verticale^ piano cale, verti- ori2on- dire, àgi^ che stésso agisdt controlli parte dall* Ora : dall'uno, la Dùnque i eguale parte il globo che il pia- fa equilibrio, in piani due sia piano OQ. sostenuta dei duca pro- primo pia- che globo sarà jie un il R in sostenuta senza OQ. ) Tangolo, sarà essere nell^altrò. uno,^e Per dall'altro gravità verticale piano verticale col gravità parte uno, può lui possa forza Se fiAH) all^angolo mate- una RI il ^condo» ini uOi nelle il Frisio piano inclinato un ìl glòbo r vaglia tanta , unaorìzontale» (fìg.14) comprcndtk^ so sicurameaté «ra assurdo» trovala non e " talmente» nei punti di è Cty/e CI, anche la che pressione, G » indi la verticale esprimendo che la l'ipotenusa esercita il CM in nessuno gravità CR globo non contfa geneo omo- CR rette RM tirata dal condotto j§gurale parallela aRC, CM, per CM si' esercitar- suppesitoll globo della centro incontri Jiitare, che che deve così RI, contatto verticale MN globo poi {'azione gravità C" di centro a Siccome , parallela M, e nalmente fi- puòdudei assoluta esprima la il. piano in- ' X AB, Jhcfinato che Sionè, Ecco esercita forza una CR e orizontaléCNIa pfes* contro il OQ* verticale produce tempo cateto il e nello di stessa stessa se GN * . Questo 32. (fig. iz) Bernoulli. in parte e dall'altra GN, posto forze l'altra di la lui che è^ Io forze due gravità faccia alla che stesso, due in S dell'arco chetto dell'ar- G li dire, che orizontale una arco sotto^ B faccia alla GB simile T archetto contro perpendicolare GN, in G l'arco appc^giatd T altro contro in soluzione riguarda inflessibile perpendicokre una Biff, B della casa Egli risòlve e il vette un come una, B^, è appunto Giacomo da che maggiore , di piano verticale CM forza una orizontale una "t 100 va ve risolsca^ a , ricarsi Verticale che BH va iungata faccia la contro ; che Bv è prolungata l'altfa parallela alla tangente à scaricarsi è il raggb d'osculo GS ^ facciaG,,ché la contro GL la pro*^ è Non dun- . tgùe sa torto, a la per PO genti orizontale, una BO gravità egli a espres-* fórca questa secojida - conehiade Problenìa si riducono OG e la della : Finalmente del Vute risolve PG GS. tangente 33. suppotvendo verticale nelle 4ue * che a nel della questo, vertice il Frisia, catenaria che B ; , le che le soluzioni piii rice* condotte due (%i3) la tann qual«* sarà K poscia nel la Oi presa B, punto G ;in quali due le |)untoG, -compiuto, e ,^ Oa diagonale di gravità dice egli, considerando con tutta la tangente, tangente, che resti luogo Problema e, è dubbio tutti i alla è sario, neces- onde punti, non del ^ohizione delle composizione di maniera sciogliere che geometri, , ze for- le tutte nella la omessa altri con secondo. sembra détto ceru, manifesta . Tolto 34. che ad altra Io, perpendicolare maniera in proposi questo agisce solo non moto qual alcun^ alla perpendicolarmente compqj^ì perciò Problema: forze, in centro GTB '^^^torbatpl'equilibrio ancora debbano pel appendice. sua peso bOgo^ poi l'arco 54^ qualche vi vedo non che e la del altresì ma ne tensio- eguale Conchiuso che forza la sia e . così chiudendo soggiunge GB, quest'arco di passi O,^ tensione parallelogrammo verticale, sia dell'arco T gravità di il di forza alla ia taglino forza alla O^- eguale e si tangenti eguale qualsivoglia in GO un'altra orkontale.^ Sarà X loi via l'errore in è cui il Frisio, , la sola quella in retto, risoluzione delle ultima cui le forze sia la legittima risolventi resta che forze, sieno in golo an- to, tol- insieme , il paradosso e levato ogni , legittimità della: -:Q 3 soluzione del dubbio Problema. $u Il der la ve- XioiX der che po( seduzione la stessa che affatto dosène, doveva e errore che quella , far, ch'ali risparmiasse delle comune le si di senza forze trova del che correzioni ha ) hi^ in quesu è la seryen* s'aQcorgesse ) t^$o trova , delia^ rlsoluzion servirti si che , appendice. OPU^ suo ÌR"" OPUSCOLO La teoria m. delle parallele rigorosamente dimostrata • j.Kjh adU ii^kOAUT Geometria ti di pit"sìone che pretende clemen^ a' suoi la severità od , metodo del rigore il Euclide, tosa, mostrata i quali che di* , avrebbono, (he se che di secolo j^ nell^es** abbonda non al* o crede, e : nostro sicuramente gente le nel di numero vivevano dubitato vissuto/fos^te Euclide porci al evidente pure di dubitai^ne mostrato cotal se per fosse, non meno al genio scienza, allora nelle , ogni di Euclide pia che della natura sofistici, che di prande alla o da temuto si debba geometriche cose , , idee sue minori con scrupoli sarebbe , Altri proceduto. più tenuix) air indole venire che sono d'ogni dell^ meno non il pensano, ^ Euclide da todo poi altro me? con* Geometria , ai che desiderii, e alla desiderando intelletto questo , che sempre tolta conosce tanto quanto o ^ oflFuscbi e , G • il possa 4 ogni la potendQ perfezione di e. convenendogli , vedere , dai , nebbia sacra quelb dell'umano di luce vero., ,che. dubbiezza, che dell'evidenza realmente ne così sce* vra X di vra dubbiietà ogni poi concedono to che , ordine altro Tan« . dell'antichità quel genio deduzione nella presentargli il vcjro a credono quasi X 104 potersi non delle e' connessione nere te- veri*» , geometriche tà quello ^he , in quando parte ben se so, in la evidente sia triche; lo regna, dir tenne i di stesse rinunziare. Né che sola una verità delle vicendevoli cui rappòrti , di verrebbono troppo ;Sai del di essere marne, ritrovata, ingegno, e dubitarne pre zioni cognizioni sino possibili siasi felicità, sua che non ne e che la già da di Euclide altre suo sem« combina*-* note saranno il potremo le geo* migliore troppo noi tutte for« a pensassero' inalzerebbe questo a$«* fortuna alla delle scienza combinazioni la e che piuttosto stimino, o le tutte darebbe primi, di corpo metriche; di de' stato un Euclide di merito dall'altra limitarsi, a geenne^ ingiurioso sarebbe parte una per ed chiarezza, vogliano^ combinazione che verità «Ile quello ciò con egli y alla vogliasi non che evidenza, eh' , e non si , nel le esaurite saranno del forze ingegno comune ricercarle . 2. la e A me pare, severità di credono che Euclide, che molte i primi ,' e cose di assai di ": . quali spiace degli antichi, cb' essi quelle , , dimostrano^ ai potessero da' moderni geometri cor- pi^. accettar veri per che iCipii) chiari avessimo non interno sarebbe contraria gannati quelli ad a pqre in* essere queflo a prin** quando sembrai^o, ne vm molti esame maturo s«nw di spirito , precisione in seAipre cautela ai conviene cui con che , rapporti rigorosi , di serie lung^ e il , deve sommo cannaini li Geometra progresso maneggiar quale cari di e , deli* e rajiocrf^ir con* » nettere^j li se di e sol un , gli fugga uno de -qua-* «bbracciare atto pàò non forw la della di* , in che intendere mostrazione vedrà, 0 ste, è giochi molti se di e ed pronto azzardoso del Di modo Geometra altro pulosa^ 3. Ma poiché 2 combi^ dì volle e esattezza , sarà déìe egli attaccati sdeiiza, che a* difetti 4el precisione a che Sarà che più sctu- fece nel curvatura ." mente immancabil- stare principii, trattasi? la doppia necessario qualche in come ^ sato,^ po- e Clairaut, usare seppe curve lento, «sere Geometria la quando originale Kbro deve li accennati tutti partecipa per com^* combinazione di spirito lo e va-^ , , nazione» quantità spirito uno in pieni di sono di rapporti giochi ricercasi ne^ che essere non Geometri eccellenti riescano, non binazioni, d* Alembert di^se ben che meraviglia, tal vero , Quindi rii dal diverso risultato un consi-» punto un , di sono egli quella delitto^: un o una X viltà una Q Geometrìa alla scienza altra X 107 il principio un da prendere quando un* dall' sia un , canto evidente serva per dee e in la caso e irragionevole fine amando ì- sue dimo-* sue parreb- Qeometri che più tantc^ che delle la natura, di ot^ il scarsamente di più pienamente e grazioso, meglio più o co'proprii mezzi, che de' le ^ speditamente, più alle riserva pia difficilmente, loro le corso si mostrerebbero tenere veduta il Superstiziosa questo stolti ze meravigliosamente più chiara abbreviare stràiioni?. bemi in porre per , e daU^ altro , più arrivarvi altrui coir corso soc- i limiti alle scien-» che cose tutte tra , loro i ni, quali loro onde le verità tutte che conoscere quasi questne ^ tutte dei soggetti Perciò io fanno e j non col degli oggetti ^ perche Newton no han- |^.varie^ .sdegnarmi mai potei nqff disgiunte come secondo in.più classi dividono fossero alcuni degli uoiiii^ 9 tra 4* l'arbitrio, pure conoscendo non 1^ relazioni possono tà 9onQ connesse, come introdusse 1' 9 idea del onde mi nella moto le variazioni con degli ii^nitesin Geometria delle velocità delle ordini a , , flussioni spiegò così degl' ipfinitesiriii i chiaramente lo che bene non varii ot«« " liennero che altri , geometriche sempre già. formate le vollero considerare ^ e quantità, non mai te- X tetìcr dietro già che ed Pappo, idea sta rigoroso ed rese infinitesimi degli il metodo esatto del mani nelle Que^ Geometri. illustri antichi altri ^ Archimede.^ somministrata avevano ne Tidca genesi «econdo Ioto alia X IC8 Leibnitz Newton • l'abbandonò che do di simo approssimazione noh errori. Per retta, a è pia venisse sarà sem-* luminosa quella del Geo^ » S* Riguardo da considerarsi, alla poi che principiiegli dei natura debbono non perchè chiari men cor^ , Inglese. metra ' mio parer lo calco- esso dati' Eulejro particolarmente e di Leibnitr; del principii i di compenso un per Metafisica la quanto niede» risultati àtl i e meto-^ un a , esatti, che, sono secondo pre il metodo ridusse alcuni definizio- di mancano dersi cre- , ne di o Poiché dimostrazione idee fossero essi se . , semplici prime, e arri vercbbesi come finirli de- a , cioè a risolverli altre in guisa tèrta vi Come sono? ogni li compongano, cosa? che senza , miinti la dimostrazione idee queste poi preteòderassi giacché pur principio se di ad un altri- si; ticeva prova noa dimostrare arrestarsi conviene in che idee, , , all' infinito andrebbe * Cosi ben intese le suddette , dalle altre scienze Matematiche tante non cose, meno definizioni che , si bero bandirebche dalle , non sono che ,i X ripetizioni delle che X IC9 definite cose ti e conteur , dell' idea teremmo che chiara abbiamo ne e , più al onde indicheremoio ne distinguere direbbesi in kabet parp»s gliasi ridurre è che re dall'altra. cosa che la kabet guod id guod. vò-i viene ^xunsum di-s a extra , piu^ quando quale cattivo meno senso Né è T estensione partt^^ eletta id qualche proprietà una una Fisica^ al , expen- , né sum più , là trovare definizione della esempio per farla di contenti e' sarebbero retta s' affaticherebbero i iGeometri di linea conoscere , indicandone gualche esempio durre te due tra son la dati verrebbono piuttòsto della principii delle condurre lo cioè, d^ la cose, che di rischiararle, dicono in Wolfio per vérité tutte dice non per deve pò* al es-- non deve che , ricerche l'autore termini pertanto regola Je do quan- e é magr tutto usare stessa con^ esempio Riguardo, spirito in ben il che altri . della come tol-. conviene cose ingannati, sere modo provare parte sua Pejp egual che proposizione. dispensarsi dal giore possa dimostraziom difettose per si y oscurano, meno che breve punti. tante le stessa teva eh più la ^ss^k dicendo proprietà sua ro, ve- larechpr-^ de darsi del un intiera , , che condenso a quelle proposizioni , così pajono evidentemente vere,^ che njs- non ^ , che pos, X ad possa terna negarlo esse sentire senza Ma ragione . , molti sono non prodiicodo che sentire rittDsi quando sentimento questo fanno ne che principii " ne convizione^ di e questi segreti rimproveri loro dar di iiamo pur stessi se per ifl'' pena una della rimproveri secreti e X no pieno un consenso? le Quando 6. cipii, vi marti molta ha piiì^ parte tutti in di angolo li ad esempio Pare , causa cuna deir onde cura due linee non la al-^ si alzano che un gli estremi di punto, possa altra ) una ter-- una esse-^^ Questa ragione, pare^d altri abbastanza cosa dimostrano stessa ^ egua« concepire sanno • persuade pur trì-^ un lati oppongano non con in thaggiore re in ^ concorrono e i si di cui inclinate egualmente 2a ^ per ^ che evidente, che ragione la per alcuni angoli eguali ad sti-^ cùn^^ là medesima y per prin-» nello maniera la è non certi a mioxrederé a sicuri meno o che pire poi riduconsi còse che si-* indiretta^ mente* * Io 7. non nego si riduca tutto che a desiderabile che ^ queir lasci non cosa esser ultima esattezza, di dubbiezza e re rigo- alcuna sorte , ^i che e ^ procuri sieno che da di e richiamare proprii della tutti vengano ogni a^ cosa scienza che ^ egualmente e principi!, trattasi, concepiti , e te- e tenuti le guere fermi per viene prendere di sentimento risoluzione, in di ostinarsi fu altri da diretta il plice sem- da una giacché idée al in vero ogni si entrarvi quella essendo subitameatè le tuite piik speranza apra , tra via efediamo , T ottimar ta at- conviene noi ne h quanto per che o altra per pervenirvi quella eon« disgiunto sentimento; tentata, se ma sono; anche tale, giungere , di è tanto risvegliare, questo non che di quest'ut ^ dimostrazione a noi convizione, condotta e di sono dimostrazione per distm-» saper che quelle, da precisione, timà suscettibili che cose, conviene ma ; . ia* pi^ che strade , ci dimente menta qtiest^ultimo a fatica frutto dal di dare già conosciuta desi le sperare ^ ^"" ) alle tasi trat- noa sdodi ma, di verità una posnriarij a come dVe- dimostrata egualmente kvoro^ in cui le scienze che riuscirvi tatti po$« colti-! ^ vichiedesi aggiustatezza ordinaria cano di poiché vano, è esser noa forse ch^ ^.e scuole, insieme sano verità^ dimostrazione rigorosa la ^ scoprire^alcui^fr nuova una dicono poiché compensata mai venctndo non le ridurre nel tempo rigore finale coaviené t"rmine; ispendere assai non cose conduiqé al tra di pensare quelli., scienze , mentre finezza ciò in che non che di non spirii ^ con. re pu- esito si.appli* trattasi di.separ* rare H rare falso, dal vero paralogismi solani di o riconoscere di ma "tei gros* misurare ia certo , discorsi alcuni i dei di e £i[si, rifiutare perchè ma non gli ingegni e nelle logorare e scienze intttilmen'^ può sì non di specie una dove se^ ^ritardare per introdurre per , ot^ , che tenere, "tto scienza, serica • sembra della pirronismo Io avvertemie queste Geometra progressi te perchè non di Senza vero certessza, sicuri. abbastanza S. della gradi i modo quat babilità, maggior un il e genio lento suo di minorgfado o prorr scrupuloso e non , ardirà combinarsi mai jtiòsità, dirà e lo produce li"6vendo 9. di qimtioiie io delle Geometria dello scienza, stione onde inetta come la inutile spirito sincero molti, che. ed proscrivono ciascuno di vantaggiosa e per se vedere la formarsi una «udii. come« n^-^ -come possa- promuovono, che quello deve credersi e , me que* di cia^cux^' , opinioni queste tale , , cassarla, che altri di Questa che altri disn yl Jnutile condannano, ^ elementare uoa^ credei essendovi e medesime. scienze Bon accompa-^ , esaminiate ora .ampiamente. correre che diani"« d'in^venzione spirito T incremento spirito azzardo, di quasi prdinaiiamente gna: quello cim. migliore direzione possa insie^ cotesti- in ' ' ' -• - t . IO. Dì- ^ X un^ altra definiziohe la mai non s* X n4 condizione è, ^the che vicendevolmente accostano di più 55 fosser che quello da vicine principio altresì dot|e air ", infinito è che quelli, sembrami che e che dcfiniscon dicesse realità assùmersi da ma il noi a rai.) pa- definito,* il non da era antichi GÌ' tra e , ed il Grandi, Manfredi, Wolfio, vicini art. . Tacquet, Euclide. seguitarono più il rallele pa- migliori, ( Enc. proprietà questa provarsi Clavio, rette de' definizione , nostri è d- Alembert nella di linee pur 5 involgono la due che modo bene ché poi- , che questo a distanza medesima la sempre conservan re di- quanto 3, di prò- , 5 ,, adottarono la altri ed tri al- finizione de- seconda ^ . Sim^on Tommaso i2. che bellissimi elementi metri la con dice ni, V insieme unire tro di similmente parallele quando più d'ogni Geometria degli esattezza facilità che,, le antichi desiderata tanto suoi ne* seppe , due linee àt^ Geo* da'modefsi chiamano perpendicolari terminate ,, da „ linee due queste elleno dovunque si 3, che prendano *^ di tra è ed loro da , come teoria eguali sono che forma materia;. questo ne dà secondo Foichè Geometra severo passa sopra alcuni stabilisce la in a tutto tarsi no- k tutta quello y difficoltà per prima in questa delle prò- sue proposizioni chQ linea uaa p^rpcndico»; retta ^^ lare a di una yy anche altra," air ;due rette che , quan* ,, ad paTalIelc «sono perpeadicolare, seconda per „ do i parallele due medesi* una 5, ^7 ro poi anche parallele terxa,.soao ma ), parla più. non neir non li^^. alterni parallele gli angoli le tra yy La è nona .sono •egua^ ed dell'ottava, T inversa se ^chc dice, ,.che proposuione ottava lo*. parallele " delle , 5, di tra ha, „ corollario per che ), eguale alP rallek ", èj esterno „ interno né linee le opposto^ già ^ ,, Pargolo se ,-. parla delle sono pa- parallele. , poi jiice Yarignon 13*. duq ch'egli chiama, , linee parallere"quelle rette che tagliate da una , fanno terza l'angolo, all' interno eguale esterno . Bezout opposto parallele gli due Ma comincia, lar dal doveva che iiqea una. , ta^ ,. faccia parallele^ non che supporre delle teoria sua • il assumere aagpli e^sse eoa Varignon eguali ^ di-^ ma , mostrare che due che T linee tagliate da modo in angolo sia esterno , interno* i loro poi il no punti supposta , parallele , egualmente r certe, egli assunse cioè distanti. equidistanza, proprietà tea ,. ck* ali* eguale tutti in , g^metricamente, provare di sieno opposto terz% una , quasi per non che le Al era assioma difficile dotate esse quali Bezou^ è e quella tutta , H a so-^ dif- ^ I4 X difficoltà consiste proprietà, le delle prie da che che provare a tagliate linee due X n^ ima noi a sieno di alcuna teraa sappiatno parallele convenendo ^ ara esser in tutti esse quel* pro«" i loro di che , cioè punti equidistanti, parallele Oltre « dal moki pretenderanno , possibilità della la dimostri che Beaont cioè supposizione sua vor"* , ranno che altra, debba necessariamente, la anche Dalle 14. taglia w^C sia che prodotta si che non dea semplice dette Quelli ì ossia di due io penso, che poi fosse in per^ i« una severi pia sona domandano paralle« del. possibilità linee isicura almeno o d«lla giudica se che Tidea che Ma dubbio, dimostrazione lismo si non definire. sanno quella. vedesi, parallele qualche spargono di parallela cose delle aobiamo ^na che linea, una ,^ tagliare '\ che provi, i 4oro tutti punti , equidistanti: formarci possiamo parallele, e dimostrare la ^ssibilità cosi ragionando* loro di sovra essa linea una (%i) Data 13; possibili, SD delle chiara un'idea che C 0 linea qualunque FDA la o linea B, verso o CB^ 0^ punto un cioè la per noi ; cui si conduca casi tre avremo la taglierà mai sa- , ^ j^ndosi gliare e taglierà laCfi^ver» DA non indefinita, già, «ir' al che che tra , linea una in un retta sol puà non punto i ^^ ta* primi XnrX tltìe casi della il bracciando terco la di A parallelismo tutti ridea i casi del quasi dettò continuità^ Geometria senka di Dibàtti per che verso che in vrà da poi l'idea basta può stare DA. si linea la rav^ Ora verso passare per alle il caso il di taglierà k tagliarla taglierà più passaggio intersezioni in chiaro è : andrà s- potendo la fare C C versò noti di prima CB con (non chiaro , ravvolgersi a punto) è B^ verso A allota e sol tcrsezioni provare non d'intersecazione B, C. mi Per là piìrito D seguitando uà confronto % cui se discostando CB so al il punto più, ^ y intorno sempre quello ab^ parallejismi^ . che , modo questo .. parallelismo possibilitàdi volga è caso , formò e convergenza ^ chiamo io Tidea linee delle divergenza che daniio tìe ciii in» dalle B verso d^ tagli la non ver- da , alcunaparte, altrimenti vi sarebbe salto un ma»* nifesto* Ma ló^ che si per pòssa anche a* qual altra linee rette più severi non D' inetto -è detta due 3 4alia cui ? essere piacere:jìnalment;: teoria dimandare: Converrebbe in Alembert proprietà la tutti i de' loro che rispoade punti dfi di due punti egualmente , dall'avere Problema^^ un , • H sia proprietà dipenda di distantì egli proporre parte una risdiuzione può dipenda vicendevolmente A equi- X equidistanti X n« giacché bastano punti due "!e« a , la terminare dimostrazione La 17. quasi si Molti retta. Teorema questo d'Alembert pose pro- a*^ Geometri , accinti dimostrarlo, a sappia io linea di isfida per sono che no della posizione fatto venne ma di niu- a darne la mostrazi di- , , Il Pagnini le stampò se ingegno- sue . ricerche egli ma confessa stesso che poterono dei risvegliare non Geometri stri non , , Io dubb^ darò he ora in illu-- varii zione dimostra- una . che soddisferà spero 5 di l'ordine rosamente terrò Non rigor» . Euclide Ma non merò assu- , alcuna tampoco perchè e le ; che sia non evidentemente ,0 ^ accennerò de' Teoremi dimostrazioni dente evi- o provata dubbio alcun nasca non paròle poche mi stessa se per cosa in che y necessarii sono • iB.Tcor. i.-Due che triangoli hanioo due essi lati^ j lati eguali T e angolo 'che sia eguale da compreso , interamente saranno eguali ^ , D. è Questo 'gruenza chiaro il per principici principio geometrico,, e della che. coiv- può «n- , schivarsi che ? • 'Còrd, 'dalla Quindi i.' metà di perpendicolare una linea una avrà tutrì dagli estremi alzam i suoi ^ egualmente Così 4ihea . distanti ( fig 2 ) il punto £ della di ti pundetta jperpeadi-' X sarà colare EB da poiché D, CaroL onde EB perpendicolare A D + AC altro fosse CF = CI" 4- die ;" EBD fuori punto distante eguabnente Se A ED. CF CF = della dagli e- sarebbe F esempio per . , da triangoli AEB, = sarà vi distante i AE Non 2. stremi egualmente (Ttor.i.) eguali, ?ono X 119 FA = lo , assurda. è ^he Corei. isoscele sarà della base |à il vertice Quindi 3., perpendicolare nella onde a* lati del E triangolo dalla alzata in eguali me* golo trian- un , (fig'3) AC a*^ lati eguali Poiché guali angoli eguali, opposti saranno opposti saranno essendo^ se viceversa e A CB .= angoli A e- sia non . CB = ma (Teor.i) esempio per , triangolo AD3 il BQ' =1 sarebbe è che io ACB, = assurdo. ; la CsroL^ faccia si è A maggiore angolo il lato opposto FAC sarà F = (fig. 2 ) AFD triangola iia FDi FC air giore; mag- AC, = , + Fq CD dunque AD,. Coro/, Due AG ma triangoli saran V -h CD è la iaversa AD, FD^V j. CD, + AC = sta. manife- eguali pure , acb ACB (fig.j). quando due avranno angoli ^ eguali CAB = l^djacenjte eguale CBA' a = ad b e il , , aà pure adjacente lat9 a detti '" " H , 4 AB •• an- X Perchè angoli eguali fosse ma gote CAB r/7Ì ; he :^ ^^ ( Teor. ) il trian- i DAB angolo = assurdo è che T e z=: ^ ^ » 3 CwdA eguali linee Due ó. di su alla fanno Perchè retti, che ranno concorre- linee le FA , CAB gli angoli non dendo ca- intemi gli angeli supposto . facendo due di somma (fig.4) che rette, terza ima mai £B hsst non sarebbe bc = = te BC se . BD DAB X 120 £BA eguali aUa , di somma AC = retti due AD unita e inC, coAcorrano essendo BD presa CAB -f- CBA , -f- ABD, CBA = FAB sarebbe ABD = e , il triangolo CAB CB + AC e — {Teór.t}^ ABD — AD CD = onde AD è che do assur- ^ , • Ct?ro/i potrà vi non è Quindi 7. che chiaro che essere un in sol angolo , to'j e sarà un forliori a retto, ottuso gli altri ottuso, nn onde ; ret- vi se duesaran- acuti. jio Coróf. si o solo un lo triango- un 8. possbno Là più breve dal punto condurre nea qualunque que saranno più rf di è BH la le tutte A linee (fig.^) maggiori , dalla aiscòstan alla li^ leofali-^ perpendicolare; suctessivaménte che perpendicolare quanto Perchè • A£ di opposta AB opposta all'angolo a un retto angplo B sarà maggiore Condotta minore • poi f22X X percìè e onde acuto che ottusa n è impossN , e fosse Se retto. triangolo nel bile essendovi condotta V ON AB verrebbe ArP NOE Tangolo cN presa lo ONE AB, := assurdo stesso duo, sarà ")ue n^inore triangolo il sia prendali si plicabile dovunque iunque mostrato egualmente bisogno, comp ad io altro qua^ dir noa bo ne dinjostrazio- lamia per e ap« teorema Pagnini vedrassi servirà ma dal è 0" puìnto 1)ì questo . jfie dimostrazione Questa i. uso. , CotqL corde Le 3. . compresi centrici jme(fesimi tra egual angolo un cioè glori cerchi! ctm- ossia raggi, to sot- successiv"imente sono al crescono. di archi degli nug-- dei crescere ccrchii • ,^ Cosi (fig.7) AB triangoli ACB metà alla di pure vedesi,, ad e allora essendo DCE„ che condotta CH perpendicolare essa di metà la essendo • isosceli AB,, per Poiché DE ^ DF, serà pas- mente perpendicolar- e eguali i triangoli DCG , onde ECG GD AH CH ma AH V ^^G HB GF, S , serverai tcore.ma i zq. jdel onde a Teor. raggio sarà j. non La tocca il corol. per , e perpendicolari saranno , , AB dunque pure ad te anteceden- !"DC. altro perpendicolare il cerchio sto Que- uso. air estremità iji altro punto tangente. (fig;7). Si tiri OL sarà CL a V CI,"n- ^ quc , ,^ ^tfe il puntò discorso ^o ÌM è Cvrof. « fa 91 che i cadrà I4 fuori di Tra la Io : altro qualunque, perpendicolare I. cerchio del stc^» 4eila pupto CI* a tangente r e arco si non 5 può condurre cada nissun' ih «d due. ÌÈ perciò e che e CI, non Io non gli ta- perpendicol^trc CO il dunque cadrà lE tutta perciò k ^ CO che linea, Condotta punti sarà ìE cerchio, del entro altra dentro, ia del- O punto taglierà il e , cerchio che prodotta Car^. Bue 1. in sia altro (fig.8) rette punto* che. ED MB , facciano 30 con arco un ^ è tangente, hon fatto F to, in altro un angolo un la la e , che BD, F punto B = A punto un taglierà questo prodotte eguali MB in Preso concorreranno. descritta acuti angoli , Nel . pun* linea incontre- , xà la BA cioè in A «arehbe AFB centro FC, direzione la nel B = perchè ; condotta CFB = da desse pren- la A è che lo se AF assurdo . Se noi nella prenderemo BM altra \ un ^ punto . più. lontano tagliare la lo essere 1* C BD in CFB angolo altro un di stesso prima AFB = j all'angolo B il centro, per ,." punto arco CA iù vicino a B perchè potrà Noa , essere essendo pure eguali ambedue CI f pttuta. un • f doyrà pcrc1hè^ ssireblae perchè potrà Non nuovo =: CB =: , + AG +. GF = C"ì i- Gl,^ed essendo AG X AC + h" V AG è che X 124 sarebbe CG perchè assurdo V^ GF Gì pure , deve Gì più essere ) discostandosi breve GH3 r deve che prendere la BD gliare da punti i toente potendo in questo né stesso, A altro due per andare promovendosi suctessiva« dovrà B oltre punto ta* non e , successivi centri lo essere aiiderà B verso onde D Dun*» 4 Tarco M, promovendosi verso B a centri per essendo B, a eguale versò un perpendicolare vicina perchè acuto dovendo que più cadere CIB angolo dalla meno prèndendo a una , distanza certa tagliare la condotta nella BD al in AM il D, dalqual dovendo centro arriveremo centro la punto formare un eguale all^ angolo data la con EDB dato DE linea onde là in^ pure questa , contrerà coinciderà B == linea ango«», , Io a BM • Teor. 21. D delle Uniti 4, BD CA eguali , dicplari ad AB i due loro, tra linea la (fig.tf)C, punti e sarà CD e perpen* lare perpendico- , inC, guale ad £) alle e due CA, e DB, e sarà e- AB. . P. è' Gli angoli ACD, è. dimostrato Ma sono ^ i^xQ acuti, piente ti le linee cpi^cprrere, gli angoli interni BDC pure AC, ma spnd essendo DBÀ come fos* Se retti • final- dovrebbero BD CAB eguali eguali a perchè due ret* ciascu^^ , no X è no ^etta non mai potranno ^ix«* concorrere y insieme dovrebbero que X ns concorrere e non correre. con- ^ poi gli angoli eguali ACD Se J^DQ ^ fossero concorrerebbero ottusi le linee prolun^ , dall'altra gate Essendo acuti essere dovendo parte i loro conseguenti retti dunque gli angoli « ACD svà BDC il triangolo ACD ABD^ = , hanno che due triangoli eguale Iato un perchè AB se fosse BE maggior di DC sarebbe = Cp,, DE BD e , guali porzioni,^ rebbesi CD a e le ad ad che to due estremità loro dunque AB chC' resta due hanno loro distanti vedeisi e sarà in sono perpendicolare a tutti che pure ed prova.* punti , gualmente étroye* , linee DB. perpendicolare, ^ssp , do assur- ancora presie , unite linea questa eguale e è che lo perpendicolare alla prolungate. AG fosse onde DE) DA == jpiù0E accostandosi Così condotta esempio per ^ goli rettan- ipotenusa T e ^ eguali sono coniune che facilmente provandosi é«« stanti, gli altri equidi- quando retta una , jlue altre, queste saranno parallele, CoroL I. Quindi dedurre, ogni (rhe qual volta ora per che sarà due avranno già sappiamo cscnipio, se facile, linee come de, Ve- parallele^i saranno alcune delle convenire ad gli o^nun proprietà , e$sc lele, paral- angolialterni (figlio) ÀCN, "' X ACN MNC i X 126 AB, lince eguali^le saranno N! la parallele perchè supposto il punto F» condotta FO metà di CN, perpendicolare^ e ad AB, saranno , FM NFM OFC al vertice Tutta quando la NI teoria viene ad restante faranno goli interni la risguardante su della di di due somma dove dalla parte fanhb to assioma, fu da molti preso Proclo che principir, che teorema infelicemente pende „ „ „ vuole la rette; detti a * an^ da-" dimostrare^ (vedasiil Pagnini).A i il Glavio. me re pa- dimostrare,.secondoi il potesse pone, e , quali mi dalla teoria dtUè come - gli an^^ Euclide fu da Questo che fa'H convergen*» terra una goli ma essere solo da dimostrarsi Resta cadendo minbri concorreranno per ^ , lihee, cioè che due «linee concorreranno delle . linea soIjd- una le AB ambedue di Euclide teorema za* sarà MO onde dimostrata» cilmente il iriangolr i , ad perpendicolare 22. the chiaro eguali,ed egualigli an** saranno , goli è NI a Il dimostrazione,è sembra non pendano di- liifìeeproporzionali ,* principio,da cuidi^ il seguente r,. Sedai neé prolunghinoinfinitamente ^ue li* formanti angolo, la loro distanza sùpere- rà ogni finita grandezza ". un punto si così dimostrare col centro ; Hi descrivano ìiel vertice ' "^uesto puossif. successivantenté dell'angolo variì cerchi • * eoa* I i X tt)fìcéntricì dì dell' estremità distanza la X T17 qucstr , raggi còrde dette corde le saranno :' è si ma , que dun- maggiori successivamente sono chc^ provato , detta finalmente £«' ogni grandezza. nita dimostriamo, Ma aj. le supererà distanza parallele, facciano la somma la ad di Euclide teorema (fig.p) Siano . AB il le gli angoli di due V che BS B dcl-^ minori tiro paralle-* una ABL angolo co» , SBA Da del* te rigorosameni AB, R retti. dovendo AR AR refte teoria la supposta essere giore mag- , ABC di perchè fa RAB con retti due ^ , BL cadrà fuori dell'angolo parallele MD, NF onde le condotte : sarà MB OL paraU un , , klogrammo, ABS MD AB =: perciò MG , MD ^ ^ FD a questa , e sarà Dal punto C cadrà pure dentro AB. NC tiro SCD Taugolo NE durKjue parallelogrammo un la paralle- CE , MG = ma V NC NH così , proverrà ddlc due ", MG NH dunque , /^ OQ^ IB lipee AR dunque NH, si fa la distanza successivamente , minore finalmente dunque concorreranno. , Restami 24. che che ora a dire di una definizione , da sono alcuni due altresì si dà linee che delle parallele, concorrono a è ed ^ stanza di- una , infinita Di . bert si contenta dire questa essere definizione astrusa d'Alem-^ e difficile; , a me X a me giamola solo non le« Presa in che lei a falsa distanza una che perchè sensibile, se convien in che tutti i cioè distanti che è che non sieno parallele. due quasi infinita parallele come distanza, approssimazione ed rigorosa, Vero dopa per . che le punti direzioni della sieno 6 esempio che altrimenti Tidea poiché esatta, Così zione è non considerarsi è non delle nec^Airiamente ogni esclude col equi-* che linee possono questa nia , , o biano ab- y una di essa dire si"[no , la che non concorrendo non con punti , , che tale, ^ quanto che la rono concor- pur pure, , y chiaro abbia non inclinazione qualche sensibir è sia traesse, que* , scoso, tuttoché passa rapporto conviene grande rapporto secondo questo 9 alcun pren^ che omogenea alcun essa con essere distanza o così sia ^ a ne definizio- citata rigoros9^, senso quantità un'altra in definizione svoU ^ abbia sta nella O una ad rapporto Ma ^ l'infinito per falsa essei attentamente. prendesi desi dire potesse pare X u8 idea una idea le paralle- d'inclloa^ idea assumesi una in Fisica " della superficie gravità de' terrestre corpi posti poco tra non semidiametro ha alcun di di Sl% sensibile rapporto alla terrestre stanti di- loro parallele, poiché la distanza pertiche in cui estremi* , tà concorrono le dett^ Così direzioni . -se 4ue linee mai tèndo mutare alterare mai dirassi r infinito posto la loro X direzione delle linee può dunque legittima dice che concorrono a la due essere , , linee, sup« equidistanti essére *che parallele . || che pure due assoluto potrà non posizione ditnostra si : concorrerebbero; definizione 130 vicendevole la Nfa z6. X infinita distanza una • Diifatti si non degli zione' ammette deir assintoti defini-» la giusta come dicendo iperbola es* , due sere che infinite tangenti l' iper^ toccano , nelle boia esftremità sue tuttoché si sappia , gli che assintoti ^ incontreranno non mai Tiper^ boia? dimostrarsi So 27. assoluto le dil nella absolu la quest'altra A col da B avremo DAB sen. oltre Ger« it^ni P durre pro- il punto stante di- infinitamente suppongo , ed pure (fig.^) Congiunto . che punto potrebbesi grandeur infinito Card. de dissertazione egregia dans ; dal data dimostrazione sua V supposto concorrerebbero parallele bellissima la che , : sen. =:BD^ ADB , j ATI onde AB BD AB.s^^.DAB ÀT^n sen.PiDn cadrà AD C Supponesi sen.T^hXy dunque AC sopra il triangolo =: il punto e , ABD sendo es- =:o, — «q— 00 =: ique = dun- i D sopra rettangolo . AC parallela a imde BD , CAB pure t , retto . Dun- BD Dunque interni goli concorrerebbero AC e ,. opposti è che lo retti gli an* a due , sarebbero non eguali delle d'essenza egualmente rallele pa- , che Ma perciò? Dunque le che re di- potrassi • parallele concorreranno za distan- una a y infinita? La distrugge le non l'idea, che prova delle essenza tenendo quando parallele , la cs^ loro arrivassero pure , il i' e attuar natura , debbano tutto dell' infi^nito supposizione infinito suppbsto percorrere a finalmente concorrere* 9 che Dal vedesi disparità ia definizione delie che parallele tata ci- la tra passa quella degli e ^ assintoti ambedue ; assoluto. assintoti GÌ' dell' infinito l' idea supponenti tuttoché possa- non , mai jio concorrere; quelJa più più quanto più iperbola, si essi diminuisce, crescono Quindi g|i che si può assintoti dire in divenendo lo zio spa- di ghezza lunper stanza. di- frapposta la 9onJscem»no^niai natura a parallele le ma j loro tuttavia cosicché si accostano;^ sempre frapposto T con^ qualche infiniti ra maltiediven-. , gano tangenti parte è perchè dir il , lo dire che stesso ,che per noi diverranno una , perchè mai la è, .impossibile supposizione , £sL questo continuamente dolo e. , svanire continuamente ^1 riraovenn contatto dall'altra indica il loro, , continuo / accostarsi : non si potrà poi dire ' 1. 2 al- ia xntx maniera alcuna che parallele concorrono le a , perchè infinita distanza una posta , estremità loro infinita attualmente lunghezza ro lo- nelle saranno ch'erano* distanti egualmente la pure , da principio. Due i3. golo, come linee poi ( fig.1 CÀ, GB congiunte , GB diventeranno non punti A B e Poiché to di più r ed lontano, AC + ^= il A nella sen.h onde i ; -r-~ pun^ linea GB B AB : r^*on- — J^»*A+B' parallela ad CB sarà AGB angolo = fissi infinita ad sempre avremo AC, : divenendo AC restando intorno CA ' de terza una distanza una farà si concorso sen.^ = ad ait-» , ravvolgendosi G con parallele che , facciano ) che 1 AC, + sen.k svanendo e B =: onde o , = — ciò Né 00 può meravi- recar . o te dei dei deir rapporti crescenti rapporti decrescenti angolo C le sue funzioni triangolo AC funzioni accosta cresce T te il lìmi- come Poiché CB la quantità angolo il lato contemporaneamente AGB deir e connesse sono la con angolo gran^ CAB; , , diminuendosi zero « nel lati dei lo il Vtmì* come , é essenzialmente ilezza V infinito si consideri glia quando C, CA è : alcune ciascuno al suo delle fóé s' dunque limite tut* tp- X contrario tòchè 135 ciascuno y tli no da arriveranno zero dire meglio arrivarvi vare Quantità una IBnita tetti pef passa essendo dunque possibili, X piir 4'altit"v lonta*^ egualmente isi V infinito the lo ^ contemporaneamente :su|»posto i grà* che vi uno o ^ arrivi per dovrà ^ £ piiò questo la divisibilità all' infinito del anche pro^ continuò poi-^ , thè rivato se ^ tèmpo al realmente siasi non zero nòh si supponendosi pervenuto potrà che ^ supporre allo ar« stesso àli^nfinito* FINE, NOI RIFORMATORI NOI Stadio Dello Pa4ova di . veduto ^VENDO InqiiisitorGenerale Francesco cosa contro per attestato Princif», contro a la Fede. buoni nel Padre di MS. D. Materna^ vi non ser es- CattoIica^, Segretario concediamo Stampator di € te nien- nostro, costumi, Remondini Giuseppe Venezia del ec. santa del e di Professore Bologna di alcuna parimente Offizio Franceschinìs Università nella tìca ed? Maschcrom Matematici Opuscoli Morìa revisione Tommaso Gio* Santo del intitolato: Libro di ^ F» P. del approvazione fede la per cenza li- Venezia , che di materia in osservando stampato, essere possa Stampe gli presentando e le ordini solite , alle Pubbliche Librerie di Venezia , li (^Andrea ( Cay. dova Pa- •;:..-- • Dat. di e pie co- Novembre 20. 2785. Querird Proc. Rif. Morosini Rif. ( Regiftrato in Libro a Carte 20$. al Ciufeppe Addì Regift. a Carte Eccellt 22. 239. contra Novembre Libro nel la GÌMnnantonU Nam. i888. Cradentgo Seg. 2785. esistente Beftemmla Métria nel Magist» ec. Cessali Nod» PAULLUS D. Congregationis Regularìum Clericorum Prapositus S^PauUi lìbrum Quum SCATI JOSEPH Generalis. titulus cui Opuscoli est Ma^ , tmuaki a nis Francisco D. P. Congregationis professo Presbytero nostrae duo compositum Franceschi- Maria Congregationis ejusdcm no- , eruditi strae viri, leftione id quìbus " commisimus, judìcio gravi rata accu- recognoverint , , " in edi lucem probaverint posse Nos ; ut , Typìs mandetur in quantum Nobis fa- est , cultatem , facimus In ^ sigilloque fieri , muniri nostro hos fidem quorum jussimus Datum Ro- • fax ex Collegio nostro Ss; Blasii " Caroli , decimotertio Septembris Kalendas , ni Domi- anno Mdcclxxxvi. ' D« Paullus A Joseph AhysfHs Scati Faepza Prjep. Cane. Geii#