Alcuni problemi della politica economica nell’epoca della globalizzazione Fedele De Novellis - www.ref-online.it Obiettivo della lezione • Ogni fase storica ha delle peculiarità che comportano modifiche nella conduzione della politica economica. Le particolarità della fase attuale sono: • Globalizzazione degli scambi • Globalizzazione finanziaria • Il questa lezione cercheremo di mettere in luce come la globalizzazione modifichi le condizioni di contesto in cui operano le politiche economiche e i quesiti che si affacciano per i prossimi anni. • Se gli anni novanta avevano visto affermarsi la centralità della borsa degli Stati Uniti all’interno dell’economia globale, il nuovo decennio vede emergere le economie asiatiche, e la Cina in particolare. 2 Fedele De Novellis Quindici anni di economia globale Produzione industriale nei G6 8.0 ripresa e boom economico cinese 6.0 4.0 2.0 0.0 crisi del Messico -2.0 -4.0 Crisi asiatica '97-98 Russia (ago '98) Brasile (feb '99) Prima guerra del Golfo recessione Usa e recesssione tedesca post-unificazione crollo di Wall Street e minimo post-11 settembre -6.0 90 92 94 96 98 00 02 04 06 (1) media degli indici di produzione dei G6, mm 3 termini; var % tendenziali; scala ds. 3 Fedele De Novellis All’inizio....il ciclo della seconda metà degli anni novanta • La seconda parte degli anni novanta aveva rappresentato per gli Stati Uniti un periodo di crescita eccezionale. La dinamica del Pil si era mantenuta sopra il 4 per cento. • In particolare, la sostenuta crescita economica aveva sorpreso nel ’98-99 (crisi asiatica). • Anche l’area dell’euro aveva accelerato alla fine del decennio dopo la fase (’96-97) della “convergenza” verso Maastricht che aveva imposto politiche restrittive. Pil Area euro Usa 6.0 5.0 4.0 3.0 2.0 1.0 0.0 -1.0 96 97 98 99 00 01 02 03 04 05 06 var % tendenziali; 4 Fedele De Novellis Il boom delle borse di fine anni ’90 S&P 500 COM POSITE - PRICE INDEX • La “sorpresa” in termini di crescita più elevata del previsto aveva anche contribuito a sostenere e aspettative sulle prospettive economiche. Avevano preso piede le tesi della “new economy”. • I mercati azionari, scontando una crescita dei profitti molto elevata, avevano realizzato una forte crescita. L’indice S&P500 della borsa americana aveva più che triplicato il suo livello in cinque anni. FROM 10/1/95 TO 8/12/00 WEEKLY 1600 1400 1200 1000 800 600 400 1995 1996 1997 1998 1999 2000 HIGH 1509.840 29/ 8/00 LOW 461.680 10/Sourc 1/95e: LAST 1376.540 DATASTREAM 5 Fedele De Novellis Dietro le attese dei mercati: il paradigma della new economy • Le tesi della new economy si basavano sull’idea che fosse in corso un “salto tecnologico” (legato all’Information & Communication technology. L’innovazione legata a queste tecnologie sarebbe stata di carattere differente rispetto ad altri salti tecnologici in quanto alla base dell’aumento della dimensione internazionale della concorrenza (es.: “internet va oltre i confini nazionali e supera le barriere agli scambi”) • Eravamo quindi all’interno di un paradigma compatibile non solo con una fase prolungata di alta crescita, ma anche con minore inflazione (innovazione tecnologica + maggiore concorrenza = maggiore crescita e minore inflazione). • Questa tesi trova riscontri empirici soprattutto nell’esperienza degli Stati Uniti che mostrano una accelerazione della dinamica della produttività. 6 Fedele De Novellis L’accelerazione della produttività negli Stati Uniti Stati Uniti - produttività 6.0 5.0 4.0 3.0 2.0 1.0 0.0 -1.0 -2.0 81 86 91 96 01 06 output per ora lavorata; imprese non finanziarie, var % tendenziali 7 Fedele De Novellis Tassi d’interesse bassi 8.00 FROM 10/1/95 TO 8/12/00 WEEKLY 7.50 7.00 6.50 6.00 5.50 5.00 4.50 4.00 3.50 1995 1996 1997 1998 1999 US TREAS.BENCHMARK BOND 10 YR (DS) - RED. YIELD GERMANY BENCHMARK BOND 10 YR (DS) - RED. YIELD 2000 • Le tesi della new economy faceva quindi da supporto all’ipotesi di un ciclo economico che, anche nelle fasi espansive, poteva non essere accompagnato necessariamente da una crescita dell’inflazione e, per conseguenza, da un aumento dei tassi d’interesse. In effetti, alla fine degli anni novanta i tassi d’interesse a lunga erano su livelli bassi in una prospettiva storica. Sourc e: DATASTREAM 8 Fedele De Novellis La Fed e le attese dei mercati nella seconda metà degli anni novanta 8.00 FROM 10/1/95 TO 8/12/00 WEEKLY 7.50 7.00 6.50 6.00 5.50 5.00 4.50 4.00 1995 1996 1997 1998 1999 US TREAS.BENCHMARK BOND 10 YR (DS) - RED. YIELD US FEDERAL FUNDS TARGET RATE - MIDDLE RATE 2000 Sourc e: DATASTREAM 9 • E’ interessante notare come i tassi americani – sia quelli a lunga, che quelli di policy – fossero scesi nel ’97-’98 scontando gli effetti della crisi asiatica” • Implicitamente questo consente di cogliere come il mancato rallentamento dell’economia Usa nel ’97’99 abbia costituito una “sorpresa per il mercati”. • Dal ’99 ci si accorge che l’economia è più forte delle attese e i tassi a lunga “anticipano” le mosse della Fed. Fedele De Novellis Lo sgonfiamento delle borse e l’inizio della recessione • Alla tesi della “new economy” si sovrappone negli anni novanta quella della irrational exuberance • L’idea è che sui mercati sia prevalso un eccessivo ottimismo sulla combinazione crescita futura/tassi d’interesse futuri. • Un eccessivo ottimismo sulla dinamica dei profitti attese avrebbe portato a sopravvalutare le quotazioni di borsa rispetto al livello dei profitti correnti. P: prezzo delle azioni E: earnings, utili per azione a: pay out (costante) i: tasso d’interesse a lungo termine g: tasso di crescita dell’economia a prezzi correnti) c: premio al rischio sul mercato azionario P a E ig c 10 Fedele De Novellis La crescita dei P/E a Wall Street negli anni ‘90 • A fine ’99 il P/E sulla borsa di New York si era portato a 35, un valore significativamente più elevato rispetto alle medie storiche. • Parte del trend di crescita del P/E può essere considerato un fatto strutturale dovuto alla riduzione del premio al rischio connesso alla finanziarizzazione dell’economia (fondi pensione) • Parte dell’aumento può essere stato spiegato da una fase di euforia dei mercati. Borsa Usa. rapporto prez z o utili 50 FROM 10/1/65 TO 15/12/06 MONTHLY S&P 500 COM POSITE - PER 45 40 35 30 25 20 15 10 5 65 67 69 71 73 75 77 79 81 83 85 87 89 91 93 95 97 99 01 03 05 Sourc e: DATASTREAM 11 Fedele De Novellis Effetti ricchezza e ciclo dei consumi • Secondo i fautori della tesi dell’esuberanza irrazionale, la forte crescita dell’economia Usa nella seconda metà degli anni novanta non sarebbe dovuta all’innovazione come secondo le tesi della new economy. Si sarebbe trattato, piuttosto, di un effetto dell’aumento della domanda interna generato dallo stesso boom di borsa. • Borsa in crescita = maggiori consumi (Effetto ricchezza) • Borsa in crescita = maggiori investimenti (Q di Tobin) = maggiore produttività Usa - Ricchezza finanziaria delle famiglie 5.5 5.0 4.5 4.0 3.5 3.0 2.5 2.0 80 85 90 95 00 05 In % del reddito disponibile 12 Fedele De Novellis Q di Tobin e ciclo degli investimenti Stati Uniti - Investimenti non residenziali • La Q di Tobin confronta il valore di un’azienda sulla base della quotazione di borsa con il valore delle attività dell’azienda • Q = valore di mercato/ valore degli asset 14.0 13.0 12.0 11.0 10.0 9.0 60 65 70 75 80 85 90 95 00 05 a prezzi correnti; in % del Pil 13 Fedele De Novellis La caduta del mercato azionario • Dal 2000 la borsa Usa comincia a vacillare e questo va a ripercuotersi sulla dinamica dell’attività economica. • Gli sviluppi vengono poi accelerati dall’ondata di panico post-11 settembre e dalle tensioni geo-politiche S&P 500 COM POSITE - PRICE INDEX FROM 10/1/00 TO 15/12/06 WEEKLY 1600 1500 1400 1300 1200 1100 1000 900 800 700 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 HIGH 1523.860 27/ 3/00 LOW 785.280 7/10/02 LAST 1384.420 Sourc e: DATASTREAM 14 Fedele De Novellis L’11 settembre e l’accelerazione della politica monetaria americana 7 FROM 8/1/99 TO 15/12/03 WEEKLY • La caduta delle borse conduce l’economia Usa verso una fase di recessione. Il timore è che l’economia entri in una crisi finanziaria. La Federal Reserve, sollecitata in questo dai timori post-11 settembre, adotta una politica monetaria espansiva, senza precedenti storici. 6 5 4 3 2 1 0 1999 2000 2001 2002 US FEDERAL FUNDS TARGET RATE - MIDDLE RATE EURO SHORT TERM REPO (ECB) - MIDDLE RATE 2003 Sourc e: DATASTREAM 15 Fedele De Novellis Tassi d’interesse reali negativi Stati Uniti - Tassi d'interesse a breve reali 6 5 4 3 2 1 0 -1 -2 88 90 92 94 96 98 00 02 04 06 • Considerando i tassi d’interesse reali quale indicatore dell’intonazione della politica monetaria, si osserva subito come il loro livello sia risultato eccezionalmente basso. • Si consideri che durante la recessione anche la politica fiscale Usa è stata di segno molto espansivo deflazionati con l'inflazione al consumo 16 Fedele De Novellis La Bce • Anche la politica monetaria della Bce è risultata molto espansiva. Anche se lo è stata meno di quella americana. • Una critica mossa alla Bce in questi anni da alcuni è di non avere assecondato le difficoltà di crescita dell’economia europea con una politica altrettanto accomodante. Tassi d'interesse a breve reali Germania Area euro 7 6 5 4 3 2 1 0 -1 -2 88 90 92 94 96 98 00 02 04 06 deflazionati con l'inflazione al consumo 17 Fedele De Novellis La ripresa “inaspettata” Produzione industriale mondiale • La forte espansione monetaria d’inizio decennio si giustifica con i timori di ingresso dell’economia in una fase di recessione. • Ex-post, però, la crisi è risultata piuttosto blanda, soprattutto negli Stati Uniti. • A livello di economia globale, il periodo 20042006 costituisce una delle fasi di sviluppo più intenso della storia. 9 6 3 0 -3 -6 98 99 00 01 02 03 04 05 06 Var % tendenziali 18 Fedele De Novellis L’inatteso recupero asiatico • Uno degli aspetti cruciali della prima parte del decennio è rappresentata dalla forza del ciclo delle economie asiatiche. • Si ricordi che nel ’97-’98 tutto il sud est asiatico era stato investito da una grave crisi. • La chiave di volta sta nell’abbattimento delle barriere commerciali e nell’ingresso della Cina nel Wto. • Con l’ascesa del gigante cinese il termine GLOBALIZZAZIONE acquisisce un diverso significato. Produzione industriale nel sud est asiatico* 20 15 10 5 0 -5 -10 96 97 98 99 00 01 02 03 04 05 06 * excl. Cina e Giappone; Var % tendenziali 19 Fedele De Novellis L’ascesa della Cina Le quote di mercato Giappone Germania Usa Cina 14 12 10 8 6 4 2 0 98 99 00 01 02 03 04 05 06 Esportazioni in dollari in % del commercio mondiale, m.m di 12 termini • Crescita del Pil intorno al 10 per cento. • Forte crescita della produttività • Spostamento della popolazione dalle campagne verso la città (industrializzazione) • Alto tasso di risparmio (politiche di abbassamento della natalità). • Forte avanzo delle partite correnti • La Cina gioca un ruolo centrale quale assemblatore dei manufatti prodotti in tutto il sud est asiatico • Il Giappone rafforza la competitività cinese svolgendo un ruolo di fornitore di tecnologia. 20 Fedele De Novellis La politica del cambio dei paesi asiatici • L’avanzo delle partite correnti cinesi (ma non solo) genera spinte per un apprezzamento delle loro valute sul dollaro. Queste vengono contrastate dalle autorità monetarie cinesi che mantengono una politica di cambio (quasi) fisso sul dollaro. • E’ questo un caso abbastanza peculiare. Di solito è la valuta di riferimento ad apprezzarsi. • La fragilità del sistema bancario domestico e il bisogno di sostenere lo sviluppo export-led del manifatturiero hanno spinto le autorità cinesi a contrastare l’indebolimento del dollaro tramite un forte aumento delle riserve. Riserve valutarie Cina Giappone 1200 1000 800 600 400 200 0 97 98 99 00 01 02 03 04 05 06 mld di dollari 21 Fedele De Novellis Il boom del petrolio e dei prezzi delle materie prime Prezzo del petrolio 80 70 60 50 40 media '74-'85 30 20 media '86 - '05 10 0 70 75 80 85 90 95 Quotazioni in dollari; 00 05 22 • La crescita dei paesi emergenti si è tradotta in un forte impulso alla domanda di materie prime. • I prezzi delle materie prime sono cresciuto molto nel corso degli ultimi anni • La delocalizzazione ha aumentato l’elasticità della domanda di petrolio rispetto alla crescita del prodotto globale. • Si pone un problema di sostenibilità ambientale dello sviluppo asiatico Fedele De Novellis Petrolio: prezzo nominale e reale Prezzo reale del petrolio 100 90 80 70 media '74-'85 60 50 media '86 - '04 40 30 20 10 0 70 75 80 85 90 95 00 05 Quotazioni in dollari, deflazionate con l'indice dei prezzi al consumo Usa e livello medio dei due sottoperiodi 23 Fedele De Novellis Il prezzo del petrolio: fondamentali e finanza • Il trend degli ultimi anni Effetto finanziario – le materie prime entrano nei portafogli degli hedge funds Mismatch domanda (effetto Cina) – offerta (bassi investimenti d’inizio decennio) • Le tendenze dei prossimi anni Dal punto di vista dei fondamentali di domanda-offerta i prezzi dovrebbero restare elevati Dal punto di vista del peso della finanza, è finita la fase liquidità abbondante e a buon mercato e questo porterà a minore pressione dei fondi sui mercati delle commodities 24 Fedele De Novellis Non c’è pressione dal lato dell’offerta Produzione mondiale di petrolio • 75000 70000 Da oltre un anno la crescita dell’offerta si è interrotta. Inoltre l’Opec potrebbe tendere a contenerne l’espansione dei livelli produttivi nel corso del 2007. 65000 60000 95 96 97 98 99 00 01 02 03 04 05 06 mgl di barili al giorno 25 Fedele De Novellis Si è ridotta la capacità di suasion da parte dei paesi occidentali Russia - Quota sulla produzione mondiale di greggio Usa - Quota sulla produzione mondiale di greggio 13.0 12.0 12.0 11.0 10.0 11.0 9.0 10.0 8.0 7.0 9.0 6.0 93 95 97 99 01 03 05 8.0 93 26 95 97 99 01 03 05 Fedele De Novellis Nel lungo periodo la domanda cinese crescerà ancora molto Consumi di petrolio Consumi pro-capite di petrolio 120.0 120 100.0 100 80.0 80 60.0 60 40.0 40 20.0 20 0.0 0 Cina Usa Giap Ger Fra Indice Usa = 100 Cina ita 27 Usa Giap Ger Fra Indice Usa = 100 ita Fedele De Novellis L’inflazione bassa • Si ritiene che gli effetti della globalizzazione e l’ascesa dell’economia cinese possano avere concorso negli ultimi anni a determinare l’abbassamento del tasso d’inflazione. • In effetti, è un fatto abbastanza peculiare che l’inflazione negli ultimi anni sia rimasta dappertutto su valori molto contenuti nonostante la forte crescita dei prezzi delle materie prime. • Tassi d’inflazione bassi sono stati negli ultimi anni un fatto generalizzato. Non solo i paesi industrializzati, ma anche i paesi emergenti, hanno mostrato tassi d’inflazione molto contenuti. Inflazione mondiale - Mediana Paesi industrializzati Paesi emergenti 12.5 10.0 7.5 5.0 2.5 0.0 94 96 98 00 02 04 06 mediana non ponderata calcolata sui tassi d'inflazione dei due gruppi di paesi 28 Fedele De Novellis L’inflazione bassa • L’inflazione bassa degli ultimi anni riflette il fatto che le politiche monetarie sono divenute dovunque più attente che in passato all’inflazione. Un esempio di cambiamento radicale è in questo senso l’avvio dell’euro che ha portato un abbassamento dell’inflazione anche in paesi come Italia o Spagna. • Vi è anche un effetto specifico della globalizzazione: Trasferimento delle produzioni più labour intensive verso aree a costo del lavoro più basso. Il processo continua sino a quando questi paesi avranno ampi bacini di manodopera sottoutilizzata (quando raggiungeranno tensioni politiche?) e spazi di aumento della produttività. • Arrivo nei paesi industrializzati di merci a basso costo provenienti dai paesi emergenti. • Pressione della concorrenza internazionale sui salari dei lavoratori nei paesi industrializzati • Politica di cambio debole in Asia 29 Fedele De Novellis La persistenza dei tassi d’interesse ai minimi storici 10 • L’abbassamento dell’inflazione giustifica evidentemente un più basso livello dei tassi d’interesse nominali. • Come abbiamo visto però negli ultimi anni i tassi sono stati eccezionalmente bassi, anche in termini reali. • Questo è legato alla politica eccezionalmente espansiva della Federal Reserve. FROM 10/1/86 TO 15/11/06 MONTHLY 9 8 7 6 5 4 3 2 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 00 01 02 03 04 05 06 US TREAS.BENCHMARK BOND 10 YR (DS) - RED. YIELD GERMANY BENCHMARK BOND 10 YR (DS) - RED. YIELD Sourc e: DATASTREAM 30 Fedele De Novellis La persistenza dei tassi d’interesse ai minimi storici Stati Uniti - Aquisti netti dall'estero di Treasury Privati Ufficiali 25 20 15 10 5 0 -5 85 87 89 91 93 95 97 99 01 03 05 mm 12 mesi; milioni di dollari Fonte: Us Department of the Treasury 31 • Tra i fattori che possono concorrere a spiegare il basso livello dei tassi d’interesse vi potrebbe essere anche la forte domanda di titoli di Stato da parte delle banche centrali dei paesi emergenti volta ad accumulare riserve di titoli denominati in valuta estera. • Soprattutto nel 2004-05 vi sono stati forti acquisti di Titoli del Tesoro americano da parte di banche centrali estere Fedele De Novellis Il boom immobiliare • Una delle conseguenze dei tassi d’interesse molto bassi è stata rappresentata dall’aumento della propensione all’indebitamento delle famiglie nei paesi occidentali. • In particolare, il debito ha influenzato i consumi e, soprattutto il mercato delle case, data la crescente propensione a contrarre mutui per l’acquisto dell’abitazione. • I prezzi delle case sono cresciuti molto • L’attività dell’edilizia si è portata su livelli eccezionali Stati Uniti - Investimenti residenziali 6.5 5.5 4.5 3.5 2.5 60 65 70 75 80 85 90 95 00 05 a prezzi correnti; in % del Pil 32 Fedele De Novellis Boom immobiliare, effetti ricchezza e consumi privati • La crescita del valore degli immobili ha giocato un ruolo molto importante negli Stati Uniti, perché ha sostenuto l’andamento dei consumi nella fase in cui la caduta della borsa rischiava di determinare una correzione. • Le famiglie hanno difatti utilizzato le case come collateral per sostenere la crescita del debito e finanziare, attraverso i mutui, anche i consumi. Usa: propensione al risparmio delle famiglie 6 4 2 0 -2 95 96 97 98 99 00 01 02 03 04 05 06 in percentuale del reddito disponibile 33 Fedele De Novellis L’inversione della politica monetaria Usa 7 FROM 8/1/99 TO 15/11/06 WEEKLY 6 5 4 3 2 1 0 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 US FEDERAL FUNDS TARGET RATE - MIDDLE RATE EURO SHORT TERM REPO (ECB) - MIDDLE RATE 2006 Sourc e: DATASTREAM 34 • Dalla metà del 2004 la Fed, prendendo atto all’avvenuta inversione del ciclo, comincia ad alzare i tassi d’interesse, sino ad un massimo del 5.25 per cento nell’estate del 2006. • La Bce inizia ad alzare da fine 2005. • Si comincia dunque a rientrare dalla fase di politiche monetarie eccezionalmente accomodanti degli ultimi anni. Fedele De Novellis Le fragilità del quadro attuale e il circolo Asia-Usa: squilibrio, o effetto della globalizzazione? • Le eredità che gli anni delle politiche monetarie espansive lasciano all’economia Usa sono diverse Il rischio che le famiglie, essendosi eccessivamente indebitate, abbiano la necessità di ridurre i consumi. Tale rischio è evidentemente tanto maggiore se dovesse verificarsi il caso di un aumento dell’inflazione (e quindi dei tassi d’interesse). L’ipotesi peggiore è quella di un credit crunch legato all’eventualità di una caduta dei prezzi delle case Il rischio di una diminuzione della domanda di bond americani da parte delle economie asiatiche, che potrebbe portare ad una caduta del dollaro in presenza di un elevato squilibrio delle partite correnti Usa 35 Fedele De Novellis L’eccesso di debito delle famiglie americane Stati Uniti - Rapporto fra debito delle famiglie e ricchezza netta • Il rischio che le famiglie, essendosi eccessivamente indebitate, abbiano la necessità di ridurre i consumi. 26 24 22 20 18 16 14 80 82 84 86 88 90 92 94 96 98 00 02 04 06 36 Fedele De Novellis Il rischio di un aumento dei tassi d’interesse per le famiglie Usa Usa - Pagamenti delle famiglie per il servizio del debito • Tale rischio è evidentemente tanto maggiore se dovesse verificarsi il caso di un aumento dell’inflazione (e quindi dei tassi d’interesse). 15.0 14.0 13.0 12.0 11.0 10.0 80 85 90 95 00 05 In percentuale del reddito disponibile 37 Fedele De Novellis I problemi dell’immobiliare americano • L’ipotesi peggiore è quella di un credit crunch legato all’eventualità di una caduta dei prezzi delle case Usa: vendite di case esistenti 6500 6000 5500 Usa: permessi di costruzione 5000 2300 4500 2100 4000 98 99 00 01 02 03 04 05 06 1900 media mobile di tre termini; migliaia di unità, annualizzate 1700 1500 98 99 00 01 02 03 04 05 06 media mobile di tre termini; migliaia di unità, annualizzate 38 Fedele De Novellis Il deficit dei conti con l’estero degli Stati Uniti Stati Uniti - Partite correnti • Il rischio di una diminuzione della domanda di bond americani da parte delle economie asiatiche, che potrebbe portare ad una caduta del dollaro in presenza di un elevato squilibrio delle partite correnti Usa 0 -1 -2 -3 -4 -5 -6 -7 95 96 97 98 99 00 01 02 03 04 05 06 In percentuale del Pil 39 Fedele De Novellis