Indicatori congiunturali Gli indicatori quantitativi Variabili congiunturali • Indicatori congiunturali Indicatori quantitativi • Misurano variabili economiche Indicatori qualitativi • Rilevano giudizi e opinioni attraverso survey L’utilizzo congiunto di dati quantitativi e qualitativi offre una migliore descrizione dell’andamento dell’economia. L’utilizzo di entrambi i tipi di indicatori è divenuto sempre più frequente nei paesi industrializzati allo scopo di analizzare le tendenze di breve e per cogliere le tendenze in prospettiva. 2 Fedele De Novellis Indicatori quantitativi • Pil e componenti - data set conti economici nazionali • Dal lato della domanda: Cf, Cc,I, Sc, X, M – – – – – – – Y: Prodotto interno lordo Cf: Consumi delle famiglie Cc: Consumi collettivi (G del manuale di macro) I Investimenti fissi lordi VSc: Variazione delle scorte X: Esportazioni M: Importazion • Dal lato dell’offerta, V.A. settori, dati su produzione, fatturato e vendite, dati su mercato del lavoro • Dal lato della d.d.r: salari, profitti 3 Fedele De Novellis Indicatori quantitativi Indici di produzione industriale - Ordini/fatturato imprese Vendite, indicatori di consumo (es. immatricolazioni auto) Mercato del lavoro, occupazione, disoccupazione Statistiche commercio estero (incrocio con fonti estere) Prezzi/inflazione Aggregati monetari/creditizi (statistiche banche centrali) Indicatori di finanza pubblica 4 Fedele De Novellis Stock e flussi • Variabili “stock” Misurabili in un determinato istante • Es: il debito pubblico, lo stock di capitale, il numero di occupati • Variabili “flusso” Misurabili in un certo intervallo di tempo • Es. il deficit pubblico, gli investimenti, il Pil 5 Fedele De Novellis Valori e prezzi • Le variabili quantitative possono espresse In valore: “ a prezzi correnti” In volume: “a prezzi costanti” 6 Fedele De Novellis Variabili a prezzi costanti • “Ai prezzi dell’anno base”. • Es. dati di contabilità nazionale: i consumi a prezzi costanti aggregano le singole voci di spesa attribuendo a ciascuna di esse il prezzo dell’anno base (deflatore implicito). • Effetto qualità – Indici concatenati • Indici di volumi • Es. Indice produzione industriale. Data la struttura della produzione nell’anno base i singoli indici elementari vengono aggregati sulla base dei pesi dell’anno base • Periodicità dei dati: Serie mensili, trimestrali, annuali Per variabili finanziarie anche dati giornalieri o settimanali 7 Fedele De Novellis Una digressione: perché gli analisti dedicano tanta attenzione alla produzione industriale? • Perché si guardano molto gli indici di produzione industriale se il peso dell’industria è molto diminuito storicamente (oggi 20% circa)? Serie mensili Aggiornate più rapidamente del Pil La produzione industriale è rappresentativa del valore aggiunto industriale, ma anche di una parte del v.a. dei servizi (servizi alle imprese, trasporti, commercio) Il ciclo industriale riflette tendenze anche di altri settori (ad es. il ciclo della produzione di autovetture per il mercato interno ci fornisce anche informazioni sull’attività dei concessionari). Le misure dell’attività economica nei servizi sono meno affidabili e soggette a più ampie revisioni 8 Fedele De Novellis Rappresentazione indicatori • Livelli • Variazioni Congiunturali - congiunturali “annualizzate” Tendenziali • Dati grezzi, destagionalizzati, smoothing delle serie storiche 9 Fedele De Novellis Tassi di variazione • Variazioni % congiunturale: var % sul periodo precedente. g = (x1/x0)-1 • Var % congiunturale annualizzata: var % sul periodo precedente espressa in ragione d’anno (...come se l’indice replicasse la stessa variazione per 12 mesi consecutivi) g = (x1/x0)12-1 • Var % tendenziale: var % sullo stesso periodo dell’anno precedente g = (x12/x0)-1 • Ricordiamo che la variazione percentuale di una variabile è approssimata dalla variazione assoluta della variabile espressa in logaritmi naturali. g = (x1/x0)-1 = log(x1)-log(x0) 10 Fedele De Novellis Un esempio • Esempio: Indice produzione: febbraio 1999 = 95; gennaio 2000 = 100; febbraio 2000 = 101; Var % congiunturale feb 2000 = 1 % • 101/100 - 1 = 1.01 - 1 = 0.01 = 1% Var % congiunturale annualizzata feb 2000= 12.68 % 12 • (101/100) -1 = (1.01) 12 - 1 = 1.126825 - 1 = 0.126815 = 12.68% Var % tendenziale feb 2000 = 6.32% • (101/95) - 1 = 1.063158 -1 = 0.063158 = 6.32% 11 Fedele De Novellis ..... • Come è più corretto rappresentare una variabile (var cong, tend,, livello ??) Dipende dal quesito cui vogliamo rispondere. In alcuni casi però la scelta rispecchia le convenzioni Ad es. per i prezzi è consuetudine usare la variazione tendenziale. Il tasso d’inflazione in effetti è la variazione % tendenziale dell’indice dei prezzi al consumo. Il largo utilizzo dei tendenziali riflette anche il fatto che confrontandosi con lo stesso mese o trimestre dell’anno precedente si ottiene implicitamente una indicazione depurata dai fattori stagionali. Quindi uno dei vantaggi di questo metodo è che può essere utilizzato quando le serie storiche non sono state destagionalizzate (assumendo che la stagionalità non cambi nel tempo, il che non è sempre vero). Un ovvio svantaggio è che questo metodo richiede molti dati per cogliere i punti di svolta. Questo metodo infatti mostra di quanto il livello di una data variabile (ad esempio, il Pil) è aumentato durante un intero anno, non cosa è accaduto nell’ultimo trimestre. 12 Fedele De Novellis ..... • Il legame fra congiunturali e tendenziali Notate che il cambiamento della variazione tendenziale è pari alla differenza fra la variazione congiunturale del mese e quella occorsa nello stesso mese dell’anno prima. Ad esempio, l’inflazione in un mese aumenta o si riduce se il congiunturale del mese è maggiore o minore di quello dello stesso mese dell’anno precedente. Ad es. prendiamo una variabile X espressa in logaritmi Sia dtX la variazione congiunturale al tempo t: dtX = Xt - Xt-1 Quindi (Xt - Xt-12) è la variazione tendenziale • • X12 - X0 = d1X+ d2X+ d3X+ d4X+ d5X+ d6X+ d7X+ d8X+ d9X+ d10X+ d11X+ d12X X13 - X1 = d2X+ d3X+ d4X+ d5X+ d6X+ d7X+ d8X+ d9X+ d10X+ d11X+ d12X+ d13X Quindi • (X13 - X1) - (X12 - X0) = d13X - d1X 13 Fedele De Novellis ..... Indice dei pr ezzi al consum o ar ea eur o livello var % cong var % t end 2001 f m a m g l a s o n d 2002 f m a m g l a s o n d 107.2 107.5 108.1 108.8 109.3 109.5 109.2 109.1 109.4 109.5 109.5 109.6 110.1 110.2 110.8 111.4 111.5 111.5 111.3 111.4 111.7 112.0 111.9 112.1 0.3 0.6 0.6 0.5 0.2 -0.3 -0.1 0.3 0.1 0.0 0.1 0.5 0.1 0.5 0.5 0.1 0.0 -0.2 0.1 0.3 0.3 -0.1 0.2 • Ad esempio l’inflazione europea a febbraio 2002 è scesa di due decimi (dal 2.7 al 2.5 per cento) e la variazione congiunturale nel mese (0.1%) è stata di due decimi inferiore a quella del febbraio 2001 (+0.3%). 2.7 2.5 2.5 2.4 2.0 1.8 1.9 2.1 2.1 2.3 2.2 2.3 14 Fedele De Novellis .... • Var % media annua: var % del livello medio della variabile nel corso dell’anno rispetto al livello medio dell’anno precedente Media ( X anno(t ) ) / Media ( X anno(t 1) ) 1 15 Fedele De Novellis Carry over effect • Effetto trascinamento o “eredità statistica” Misura l’“acquisito” in termini di variazione % • = var % fra il livello medio della variabile alla fine dell’anno precedente ed il livello medio dell’anno precedente X dicembre(t 1) / Media ( X anno(t 1) ) 1 • Trascinamento o “acquisito” in corso d’anno = var % fra il livello medio della variabile nella parte dell’anno per cui sono disponibili i dati ed il livello medio dell’anno precedente - quindi crescita media annua che si otterrebbe in presenza di una variazione congiunturale nulla nei trimestri restanti dell’anno Media ( X primiNmesi(t ) ) / Media ( X anno(t 1) ) 1 16 Fedele De Novellis Un esempio... 130 • 125 120 115.4 115 110 • 107.3 105 100 Le due variabili del grafico a fianco sono caratterizzate dal medesimo andamento nel corso dell’anno t1. Il livello medio delle due variabili nell’anno t1 è pari a 101.5. La prima però registra in media d’anno una caduta del 12.1% (da 115.4 a 101.5). La seconda si contrae del 5.4%. Questo perché la prima variabile era caratterizzata da una eredità statistica a fine anno più sfavorevole (-15.4%) della seconda (-7.3%). 101.5 95 t0 t1 17 Fedele De Novellis Il caso del Pil dell’economia italiana • La Tavola diffusa dall’Istat riporta i livelli del Pil, le variazioni congiunturali e le variazioni tendenziali. 18 Fedele De Novellis Il caso del Pil dell’economia italiana Italia, Prodotto interno lordo Valori concatenati, milioni di euro, anno di riferimento 2000 325000 1.5 % -1.0 % 320000 2.1 % 315000 0.8% 310000 -4.9 % 305000 300000 2004 2005 2006 2007 2008 2009 • Il concetto di “eredità statistica” è evidente confrontando il 2008, che cade di più nel corso dell’anno, ma parte da una eredità statistica migliore, rispetto al 2009, che ereditava già un trascinamento fortemente negativo dal 2008. fonte: elaborazioni su dati Istat 19 Fedele De Novellis Il caso del Pil dell’economia italiana 325.000 320.000 315.000 310.000 -2,2% 305.000 -0,1% 300.000 Infatti l’effetto di trascinamento del 2008 sul 2009 è pari a –2,2%, mentre quello del 2009 sull’anno in corso è pari solo a –0,1%. 295.000 290.000 2008/1 2008/2 2008/3 2008/4 2009/1 2009/2 2009/3 2009/4 20 Fedele De Novellis Il caso del Pil dell’economia italiana Italia, Prodotto interno lordo Valori concatenati, var % medie annue ed effetto di trascinamento eredità statistica crescita in corso d'anno var % medie annue 3 2 1 0 -1 -2 -3 -4 -5 -6 2005 2006 2007 2008 2009 fonte: elaborazioni su dati Istat 21 • Il grafico scompone la variazione in media d’anno nel contributo dell’eredità statistica e di quello della variazione in corso d’anno. • Quest’ultima, con dati trimestrali, è pari all’incirca alla somma algebrica della variazione congiunturale del I trimestre + ¾ di quella del II, +½ di quella del III, più ¼ di quella del IV. Fedele De Novellis Il caso del Pil dell’economia italiana Italia, Prodotto interno lordo - var % tendenziali Valori concatenati, milioni di euro, anno di riferimento 2000 4 3 2 1 0 -1 2004 2005 2006 2007 2008 2009 -2 -3 -2.8 % -2.9 % -4 -5 -6 -6.0 % -7 fonte: elaborazioni su dati Istat 22 • La variazione in corso d’anno può anche essere ottenuta come residuo dato dalla differenza tra la variazione media annua e l’effetto di trascinamento • La variazione media annua è all’incirca pari alla media delle variazioni tendenziali dei quattro trimestri. Fedele De Novellis Scomposizione dei movimenti di una serie storica • Trend La componente di trend cattura le tendenze di lungo periodo di una serie storica. • Ciclo La componente di ciclo riflette alcune regolarità che si presentano periodicamente, ad esempio il ciclo degli affari • Stagionalità • Effetti calendario (ad esempio la distribuzione delle festività) • Outliers 23 Fedele De Novellis Alcuni aggiustamenti alle serie • • • • • Serie originale Serie corretta per gli effetti di calendario Serie destagionalizzata Il trend Il ciclo 24 Fedele De Novellis ..... • La serie destagionalizzata Le variazioni stagionali dipendono da fattori climatici o relativi alle abitudini dei consumatori e delle imprese. Ad es. il picco dei consumi durante le vacanze di Natale o la caduta della produzione ad agosto. • Gli “effetti calendario” dipendono dal numero di giorni lavorativi in un dato periodo (es. il numero di lunedì o di domeniche). Anche l’effetto della Pasqua è un “effetto calendario”. 25 Fedele De Novellis Un esempio 1 Serie originale: indice della produzione industriale in Italia, 1995-2009 Produzione industriale - Indice grezzo 130.0 120.0 110.0 100.0 90.0 80.0 70.0 60.0 50.0 40.0 Jan-95 Jan-97 Jan-99 Jan-01 Jan-03 Jan-05 Jan-07 Jan-09 Indice 2000 = 100 26 Fedele De Novellis 2 Aggiustata per il numero di giorni lavorativi del mese Produzione industriale - Media giornaliera 130 120 110 100 90 80 70 60 50 40 Jan-95 Jan-97 Jan-99 Jan-01 Jan-03 Jan-05 Jan-07 Jan-09 Indice 2000 = 100 27 Fedele De Novellis 3 Depurata dai fattori stagionali... Produzione industriale - Indice destagionalizzato 110.0 105.0 100.0 95.0 90.0 85.0 80.0 Jan-95 Jan-97 Jan-99 Jan-01 Jan-03 Jan-05 Jan-07 Jan-09 Indice 2000 = 100 28 Fedele De Novellis 4...e “smussata” con una media mobile Produzione industriale - Indice destagionalizzato e media mobile di 3 termini 115.0 110.0 105.0 100.0 95.0 90.0 85.0 80.0 Jan-95 Produzione industriale - Indice destagionalizzato e Jan-97 Jan-99 Jan-01 Jan-03 Jan-05 Jan-07 Jan-09 media mobile di 3 termini Indice 2000 = 100 110.0 108.0 106.0 104.0 102.0 100.0 98.0 96.0 94.0 92.0 Jan-05 Jan-06 Jan-07 Indice 2000 = 100 Jan-08 29 Fedele De Novellis 5 ...o depurata dagli outliers Produzione industriale - Indice destagionalizzato e componente di ciclo-trend 115.0 110.0 105.0 100.0 95.0 90.0 85.0 80.0 Jan-95 Jan-97 Jan-99 Jan-01 Jan-03 Jan-05 Jan-07 Jan-09 Indice 2000 = 100 30 Fedele De Novellis 6 Var. % anno su anno della serie grezza Produzione industriale - var % tendenziale 20 15 10 5 0 -5 -10 -15 gen-95 gen-97 gen-99 gen-01 gen-03 31 gen-05 gen-07 Fedele De Novellis 6 Estraiamo un trend lineare Componente di ciclo-trend dell'indice di produzione industriale e trend lineare 110 108 106 104 102 100 98 y = 0.0822x + 0.3222 96 94 92 90 Jan-95 Jan-97 Jan-99 Jan-01 Jan-03 Jan-05 Jan-07 Indice 2000 = 100 32 Fedele De Novellis 7 Ciclo: Scarti % dal trend lineare Ciclo della produzione industriale 8 6 4 2 0 -2 -4 -6 -8 -10 Jan-95 Jan-97 Jan-99 Jan-01 Jan-03 Jan-05 Jan-07 deviazioni % della produzione dal trend lineare 33 Fedele De Novellis 8 Estraiamo un trend stocastico Componente di ciclo-trend dell'indice di produzione industriale e trend stocastico (HP filter) 110 105 100 95 90 85 80 Jan-95 Jan-97 Jan-99 Jan-01 Jan-03 Jan-05 Jan-07 Jan-09 Indice 2000 = 100 34 Fedele De Novellis 9 Ciclo: Scarti % dal trend (filtro di Hodrick Prescott) Ciclo della produzione industriale 8 6 4 2 0 -2 -4 -6 -8 -10 Jan-95 Jan-97 Jan-99 Jan-01 Jan-03 Jan-05 Jan-07 Jan-09 deviazioni % della produzione dal trend (HP filter) 35 Fedele De Novellis 10 Var. % anno su anno della serie grezza Produzione industriale - indice grezzo - var % tendenziale 20 15 10 5 0 -5 -10 -15 -20 -25 -30 Jan-95 Jan-97 Jan-99 Jan-01 Jan-03 Jan-05 36 Jan-07 Jan-09 Fedele De Novellis 11 Var. % anno su anno della serie grezza (smussata con una media mobile di tre termini) Produzione industriale - var % tendenziale dell'indice perequato (m.m. 3 termini) 15 10 5 0 -5 -10 -15 -20 -25 Jan-95 Jan-97 Jan-99 Jan-01 Jan-03 37 Jan-05 Jan-07 Jan-09 Fedele De Novellis 12 Var. % tendenziali della serie destagionalizzata Produzione industriale - var % tendenziale dell'indice destagionalizzato 15 10 5 0 -5 -10 -15 -20 -25 -30 Jan-95 Jan-97 Jan-99 Jan-01 Jan-03 38 Jan-05 Jan-07 Jan-09 Fedele De Novellis 13 var. congiunturali della serie grezza Produzione industriale - Indice grezzo, var % congiunturali 140 120 100 80 60 40 20 0 -20 -40 -60 -80 Jan-95 Jan-97 Jan-99 Jan-01 Jan-03 39 Jan-05 Jan-07 Jan-09 Fedele De Novellis 14 var. congiunturali della serie destagionalizzata Produzione industriale - Indice destagionalizzato, var % congiunturali 8 6 4 2 0 -2 -4 -6 Jan-95 Jan-97 Jan-99 Jan-01 Jan-03 40 Jan-05 Jan-07 Jan-09 Fedele De Novellis 15 var. congiunturali della serie destagionalizzata e smussata con una media mobile Produzione industriale - Indice destagionalizzato e perequato (m.m. 3 term), var % congiunturali 4 3 2 1 0 -1 -2 -3 -4 Jan-95 Jan-97 Jan-99 Jan-01 Jan-05 Jan-03 41 Jan-07 Jan-09 Fedele De Novellis ..... • Un utile sommario di quanto detto in: Rapacciuolo C. L’aritmetica del congiunturalista: Misure di confronto temporale e loro relazioni Centro Studi Confindustria Working Paper n 31 Dicembre 2002 www.Confindustria.it 42 Fedele De Novellis Aggregazioni per aree • Dati per aree già disponibili: Serie Oecd, Imf, Eurostat,Wto... • Dati di contabilità aggregati: sulla base del cambio nominale o del cambio di equilibrio secondo la Purchasing Power Parity • Costruzione di indicatori aggregati: esempi successivi 43 Fedele De Novellis Applicazione 1 • Indice della produzione industriale G6 (Us, Jap, Uk, Fra, Ger, Ita) • Aggregazione sulla base del peso Produzione industriale nei G6 130 di ciascun paese nel commercio 125 mondiale. 120 115 110 105 100 95 90 90 92 94 96 98 00 02 04 06 (1) media degli indici di produzione dei G6, mm 3 termini; 44 Fedele De Novellis ..... Produzione industriale nei G6 Produzione industriale nei G6 9.0 6.0 6.0 3.0 3.0 0.0 0.0 -3.0 -3.0 -6.0 -6.0 -9.0 90 92 94 96 98 00 02 04 06 (1) media degli indici di pro duzio ne dei G6, mm 3 termini; var % tendenziali; scala ds 90 92 94 96 98 00 02 04 06 (1) media degli indici di pro duzio ne dei G6, mm 3 termini; var % co ngiunturali annualizzate; 45 Fedele De Novellis Applicazione 2 • Produzione industriale Industrial Emerging Mondo Sulla base della medesima procedura dell’esempio precedente possiamo aggregare indicatori per aree. 160 Produzione industriale nei paesi emergenti 150 Est Europa America Latina 140 130 170 120 160 110 150 100 140 90 130 Sud-est Asia 120 80 99 00 01 02 03 04 05 06 07 Indici ribasati 2000 = 100; m.m. 3 term 110 100 90 80 00 01 02 03 04 05 06 07 3 term 46 Indici ribasati 2000 = 100; m.m. Fedele De Novellis ..... Asia orientale - Produzione industriale Est Asia Tailandia Europa dell'est - Produzione industriale Corea Taiwan East Eur 200 180 160 160 140 140 Pol. Russia 120 120 100 100 80 80 99 00 01 02 03 04 05 06 07 Indici ribasati 1999 = 100; m.m. 3 termini 99 00 01 02 03 04 05 06 07 Indici ribasati 1999 = 100; m.m. 3 termini 47 Fedele De Novellis Applicazione 3 Le importazioni dei paesi industrialiazzati 4 3 2 1 0 -1 -2 -3 92 94 96 98 00 02 04 Import dei G6; var % sul trimestre precedente 48 Fedele De Novellis .... La performance delle esportazioni italiane Le importazioni dei paesi industrialiazzati e le esportazioni dell'Italia 120 Importazioni Esportazioni Italia 115 20 110 15 105 10 100 5 95 0 90 -5 85 -10 80 92 94 96 98 00 var % tendenziali 02 04 91 93 95 97 99 01 03 Rapporto fra le esportazioni dell'Italia e quelle dei 5 maggiori paesi industrializzati; Indice I '98 = 100 49 Fedele De Novellis In conclusione: • • • • • Gli indicatori di cui disponiamo, vanno utilizzati cercando di trovare risposte ai quesiti che ci si propone. Un indicatore di attività economica di un’area può, ad es., essere confrontato con le esportazioni di un paese verso quell’area. Non occorre in prima battuta che cerchiate di utilizzare tecniche fini. Ad es. i dati che utilizzerete sono normalmente già destagionalizzati. In secondo luogo, la semplice ispezione di alcuni grafici elementari può fornire molte informazioni. Cercate sempre, se possibile, di effettuare confronti internazionali. Questo vi può consentire di capire se ci sono comportamenti anomali da parte di un paese. Infine ... non perdete di vista il modello teorico che sta dietro la relazione che state osservando. Ad es. il grafico precedente che è una proxy delle quote di mercato dell’Italia può essere confrontato con un indicatore di competitività.... 50 Fedele De Novellis ..... Italia: performance delle esportazioni e competitività Competitività (1) Quote di mercato (2) 130 130 120 120 110 110 100 100 90 90 80 80 91 92 93 94 95 96 97 98 99 00 01 02 03 In effetti, nella spiegazione dell’andamento delle esportazioni le principali variabili sono la domanda internazionale e la competitività di un paese 04 (1) Cambio reale eff. basato sul Clup del settore manifatturiero; Indice 1995 = 100; (2) Esportazioni Italia in rapporto alle esportazioni dei G5 Indice 1998 = 100 51 Fedele De Novellis