lume di speranza La rivista della CBM Missioni cristiane per i ciechi nel mondo N. 5 • 2010 Voglia di partecipare alla vita insieme per fare di più Care amiche, cari amici, gli abitanti di Haiti, del Pachistan e dell’Asia sudorientale sono stati messi duramente alla prova quest’anno. Terremoti, inondazioni e uragani hanno raso al suolo intere città e privato le persone delle basi di sussistenza. Grazie alle donazioni supplementari pervenuteci specificamente per gli aiuti d’emergenza, abbiamo potuto soccorrere numerosi disabili e le loro famiglie, e sconfiggere la paura e la disperazione. Aiuti d’emergenza Grazie di cuore! Grazie alla generosità dei nostri donatori, nel quadro dei nostri progetti in loco abbiamo potuto aiutare efficacemente i disabili e le loro famiglie in difficoltà a causa del terremoto che ha messo in ginocchio Haiti o delle inondazioni che hanno devastato il Pachistan. Haiti: il piccolo Stefan di tre anni siede in grembo alla sorella Fara. Un fisioterapista della CBM si era opposto all’amputazione della gamba voluta dai medici, occupandosi della medicazione della ferita. Oggi, dieci mesi dopo, la frattura e l’infezione sono guarite e Stefan può correre e giocare come prima. Nonostante i danni provocati dalle catastrofi naturali, non sono mancati i progressi: in ottobre, abbiamo eseguito la 10milionesima operazione alla cataratta! Il primo intervento è stato effettuato nel 1966... quanti occhi hanno ritrovato la luce da allora! Senza il sostegno di persone generose come voi, non avremmo però mai potuto raggiungere un tale traguardo! Anche quest’anno, avete consentito alla CBM di intervenire dove più era necessario. In Ciad, ad esempio. Sono rimasto piacevolmente stupito di fronte alla rapidità con cui è stata raccolta gran parte dei fondi necessari. Questa dimostrazione di solidarietà nei confronti dei bisognosi dimenticati mi ha veramente commosso. Le apparecchiature oculistiche sono state consegnate e ora sono pronte per essere usate. Con l’avvicinarsi della fine dell’anno, ci terrei, assieme a tutti i nostri operatori, a ringraziarvi di cuore per la vostra generosità, che ci ha consentito di prestare aiuti urgentemente necessari. Ognuno di voi ha reso la vita di molte persone più luminosa. Con i miei migliori auguri per l'anno che sta per incominciare, Hansjörg Baltensperger lume di speranza Ad Haiti, la CBM gestisce assieme ad Handicap International centri di accoglienza per persone ferite e assicura l’assistenza terapeutica nelle La CBM partner della Catena della Solidarietà Nell’agosto 2010, la CBM Svizzera è stata ufficialmente accreditata quale 31a organizzazione partner della Catena della Solidarietà. Potendo chiedere un finanziamento per i suoi progetti, in caso di catastrofe la CBM potrà intervenire in modo ancora più incisivo in favore dei disabili. L’ambasciatore del Pachistan ha ringraziato la CBM Svizzera per gli aiuti prestati in veste di partner della Catena della Solidarietà. cliniche locali. Circa diecimila pazienti hanno beneficiato di aiuti medici, fisioterapia e medicazioni di ferite. Assistenza medica, pacchi di cibo, pompe manuali per l’acqua – la CBM ha portato gli agognati aiuti a circa 40 000 vittime delle inondazioni che hanno devastato il Pachistan. In più sono stati distribuiti bastoni bianchi e sedie a rotelle. Nel distretto settentrionale di Charsaddah, la CBM sostiene la ricostruzione a misura di disabile. In Ciad, uno dei paesi più poveri al mondo, sono finalmente giunti gli apparecchi per i quattro oculisti e per gli interventi in esterna. Ora si potranno liberare molte più persone dal tracoma, l’infezione epidemica che furoreggia nei villaggi e nei campi profughi. Continuate a consentirci di aiutare i disabili dopo una catastrofe naturale! Menzione: AIUTI D’EMERGENZA 2 I sostenitori della CBM Svizzera donano luce e gioia! Ridata la luce Diecimila donatori – uno su quattro – hanno risposto ai nostri appelli di Pasqua e Natale versandoci in totale 684 650 franchi, l’equivalente di 13 700 operazioni alla cataratta. Grazie di cuore! ANITA – la ceci tà quasi co le è stata la vita a li g fi Mia « mai ritroverà ?» la vista A sette ann tutti i gio i, Anita resta in casa dai cam rni e attende il pi ritorno papà. La della mamma e del bimba si triste. sente sol a, è La sua vis peggiorar ta ha incominc iato a e alcuni e quand’era pic mesi or col ina ta cieca, son non ved o è diventae più nul la, solo un’ impene trabile bianca. par Leg gnare son gere, scrive ete re e o ormai un ricordodise. Per la vista e la vita! Le capsule di vitamina A proteggono i bambini dalla cecità e dalle infezioni, come è stato spiegato nel Lume di speranza dello scorso dicembre e nell’appello estivo. 7500 amici della CBM hanno donato in totale mezzo milione di franchi, salvando così la vista e la vita di moltissimi bambini! I sogni ritrovati I genitori l’hanno chiamato Enzo in onore del grande calciatore uruguaiano Enzo Francescoli, ma tutto quello che sognavano per lui è stato spazzato via dalla diagnosi di retinopatia dei prematuri, ossia di un distacco della retina. Con un’operazione tempestiva, la dottoressa Luz Gordillo gli ha salvato la vista e ha ridato ai genitori i loro sogni. Oggi, Enzo è un bambino vivace dallo sguardo acuto e svelto di gambe! Vi ringraziamo di tutto cuore per la solidarietà e l’impegno dimostrati nel corso degli ultimi dodici mesi! 3 www.cbmswiss.ch www.cbmswiss.ch Semplicemente toccante Per poter valutare gli aiuti della CBM in quanto sua ambasciatrice, mi sono recata in Uganda. Quello che lì viene fatto per i più poveri dei poveri, ad esempio Isaac, mi tocca profondamente. Jeanette Macchi-Meier, ambasciatrice della CBM I ragazzini di dieci anni di solito sono indipendenti e sempre in cerca di nuove avventure. Non Isaac però. Immensamente triste, trascorre le sue giornate seduto sul suo sgabellino. Niente sembra fargli piacere. All’apparenza sembra ritardato, dimostra sei anni invece dei suoi dieci. Mi vengono in mente i miei figli, due vivaci maschietti. Sento una profonda compassione per questo ragazzino, la sua sofferenza priva le parole di qualsiasi significato. Gli sfioro un braccio in segno di solidarietà. Se Isaac potesse vederci di nuovo, la zia Joanita sarebbe felicissima. Il nipote sa già che cosa farebbe: andrebbe finalmente a giocare con gli altri bambini! tantomeno andare a scuola. La causa dell’handicap è sovente ascritta a maledizioni o stregonerie. Via verso Kampala, dove si trova la clinica oftalmologica sostenuta dalla CBM! Una speranza inattesa: i cristallini sono opacizzati, ma possono essere sostituiti! Cieco ed escluso da qualsiasi attività – Isaac trascorre le giornate tristemente seduto su uno sgabellino. La squadra della clinica oftalmologica Mengo sostenuta dalla CBM a Kampala è incappata in Isaac alla fine di agosto, durante un intervento esterno. La diagnosi è presto fatta: cataratta. Né la mamma né la zia sapevano che determinati casi di cecità possono essere curati e che da questa malattia in particolare si può guarire. Alle loro orecchie suona troppo bello per essere vero! Il primo giorno in clinica vengono determinate con precisione la vista residua e le condizioni dell’occhio. Isaac fatica a riconoscere le forme grandi quanto una mano che gli vengono mostrate da quattro metri di distanza. L’esame con la lampada a fessura rivela che la cataratta non ha ancora opacizzato l’intero cristallino, ma è solo questione di tempo... Parlando con la gente, scopro che Isaac ha incominciato ad avere problemi di vista a tre anni. Tutto il suo sviluppo sembra essere stato ritardato dalla cecità. È sempre stato solo. La mamma lavora come domestica e non riesce a prendersi cura di lui. Cinque mesi or sono, è stato accolto dalla zia e dai suoi quattro figli. La donna aveva notato che il ragazzino non riusciva a vedere quasi nulla. Mi colpisce il fatto che Isaac possa stare seduto all’aperto. Spesso, i bambini disabili vengono tenuti nascosti, non possono uscire a giocare e lume di speranza Un sogno che presto si avvererà: giocare con gli altri bambini e andare a scuola! L’operazione è di routine: l’anestesia e l’interv 4 blickKontakt Gli aiuti della CBM in Uganda La moderatrice di Fenster zum Sonntag sulla SF2, madre di due bambini, è da quest’anno ambasciatrice della CBM. «Desidero motivare le persone ad attivarsi in favore dei più poveri tra i poveri diffondendo così l’amore cristiano per il prossimo», spiega. Nella foto è ritratta con gli allievi della scuola per sordi sostenuta dalla CBM a Kampala. Dato che da piccolo Isaac ci vedeva e tuttora dispone di una vista residua, la prognosi è più che fausta! Tiro un sospiro di sollievo, non vedo l’ora che il ragazzino venga operato! Il giorno dopo, una chirurgo oculista di grande esperienza si occupa di entrambi i cristallini. Prima che vengano estratti quelli naturali, si prendono le misure degli occhi, in particolare la curvatura della cornea e la lunghezza dell’asse. In questo modo, la chirurgo può impiantare le lenti con la giusta correzione ed evitare a Isaac di dover poi portare gli occhiali. Mi ha stupito vedere con quanta tranquillità il ragazzino si è sottoposto all’anestesia. Un adulto avrebbe potuto trarre coraggio dalle cifre: all’ospedale Mengo vengono eseguite ogni anno duemila operazioni agli occhi, di cui circa 900 alla cataratta. Più specializzati di così! Il giorno successivo, Isaac ci guarda intimidito e un po’ intontito. Gli sono appena state tolte le medicazioni e ora i suoi occhi assorbono mille immagini. Pian piano ne prende coscienza e da un minuto all’altro assistiamo a una miracolosa trasformazione: Isaac incomincia letteralmente a fiorire e scoppia a ridere felice. È giunto il momento di tornare a casa. Isaac percorre deciso i corridoi dell’ospedale fino alla vettura in attesa. Durante il viaggio, si guarda continuamente in giro, non vuole perdersi nulla e commenta tutto felice. Il ragazzino che torna a casa non è nemmeno lontano parente di quello che è partito. Isaac apre da solo la porta di casa e, dopo aver esaminato attentamente un opuscolo della CBM, prende una palla e incomincia a gio- Isaac afferra ora con decisione la palla e può prendere pienamente parte alla vita! carci con gesti sicuri. Sembra un miracolo, se si pensa che fino a poco fa era quasi cieco! Sono affascinata e commossa: bastano un’operazione di un quarto d’ora e un importo modesto per ridare la vista a una persona! Voi potete aiutarci a ridare la vista ai ciechi. vento sono superati senza intoppi. 5 Un intervento alla cataratta su un adulto costa 50 franchi, su un bambino 180 franchi. www.cbmswiss.ch www.cbmswiss.ch 1° premio: un concerto di beneficenza David Plüss, pianista e ambasciatore della CBM, presenta il nostro operato in occasione dei suoi concerti. Recentemente, ha assegnato un premio molto speciale: un concerto di beneficenza. A ogni esibizione, il pianista David Plüss metteva a disposizione del pubblico un foglio informativo in cui presentava la CBM e il suo impegno in veste di ambasciatore. Quante operazioni alla cataratta vengono eseguite ogni anno grazie alla CBM? Rispondere a questa domanda è stato un gioco da ragazzi per i partecipanti al concorso che avevano letto attentamente il testo: 600 000 interventi! La cartolina vincente è stata estratta a sorte dalla figlia Fabienne: i fortunati vincitori vivono a Rupperswil, nel Canton Argovia. Gli amici argoviesi della CBM potranno quindi godersi un concerto pianistico a favore delle persone disabili e dei malati agli occhi. David Plüss e la figlia Fabienne durante l’estrazione del premio principale. Il bus informativo riscuote sempre grande successo Il nostro bus informativo con il percorso da superare alla cieca continua a riscuotere un grande successo. Un’insegnante delle scuole medie di Eschlikon TG ringrazia per «le ore avvincenti e molto istruttive». «I riscontri di allievi e insegnanti sono stati molto positivi», continua l’insegnante, prima di prenotare il nostro bus informativo per un incontro con i genitori a cui parteciperanno anche gli scolari. «Il bus informativo è fantastico», scrive Eliane, «ho imparato moltissimo». «Grande!», «mitico!», «inte- ressante», «divertente»: questo è il tenore dei commenti della classe. Gli occhiali che simulano l’opacizzazione da cataratta e gli oggetti piazzati lungo il percorso rendono l’esperienza avventurosa, come conferma entusiasta Alvin: «È stato divertente con quegli occhiali, e poi sono stato il primo a trovare l’albicocca». Nell’ultima settimana di ottobre, il collaboratore della CBM Hannes Stüssi ha condotto il bus informativo alla scuola Rheinau di Coira. 31 classi hanno accolto il suo invito a cimentarsi nel percorso alla cieca! Dell’evento hanno parlato il Bündner Tagblatt e Tele Südostschweiz. Concentrarsi sul tatto e sull’udito... possibilmente senza imbrogliare! Orientarsi senza vederci è una sfida impegnativa. blickKontakt lume di speranza 6 blickKontakt 4 volti di 44 anni di operazioni alla cataratta Nel 1966, è stata eseguita in Afghanistan la prima operazione alla cataratta finanziata dalla CBM. Da allora, i donatori della CBM di tutto il mondo hanno consentito con i loro contributi di tagliare il traguardo del 10milionesimo intervento. Tra tutte le persone che hanno così ritrovato la vista, vogliamo presentarvene quattro. 1975: Ramaswany dall’India sedeva ogni giorno davanti alla sua capanna, sognando di poter tornare a lavorare nei campi. Il sogno è diventato realtà con l’operazione alla cataratta seguita da un bel paio di occhiali, come prevedeva la tecnica allora. Ramaswany quasi non riesce a credere a un tale «miracolo». 1989: Babe Devi dal Nepal è stata cieca per tre anni. Col passaparola ha scoperto, come molti altri, la clinica oftalmologica sostenuta dalla CBM a Lahan. Ne è valsa la pena sobbarcarsi l’infinita trasferta fino alla città distante 110 chilometri: dopo l’intervento, Babe Devi vedeva di nuovo! 1999: nonna Komupakasi dall’Uganda, dopo il riuscito intervento alla cataratta, è andata nei campi e ha raccolto un po’ di caffè. «Quando ero cieca, aspettavo solo la morte. Ora posso finalmente di nuovo rendermi utile. Ringrazio Dio per i miei occhi.» I figli e i nipoti hanno cantato e danzato di gioia. Maggiori informazioni sulla 10milionesima operazione alla cataratta su www.cbmswiss.ch. 2009: Nathan dal Congo ha dovuto farsi impiantare una lente artificiale in entrambi gli occhi. Subito dopo l’operazione, vedeva solo al trenta per cento, ma con allenamenti mirati la sua vista ha presto raggiunto i livelli massimi. Alcuni giorni dopo l’intervento ricambiava gli sguardi della madre e le sorrideva allegro. Spunto di riflessione Avere il proprio posto nella vita Avete trovato il vostro posto nella vita? Daniel Stern, psichiatra e psicanalista, si è occupato intensamente dello sviluppo psichico infantile. I suoi studi hanno dimostrato in modo inequivocabile che nei neonati è innata la percezione del bisogno, segnalato molto chiaramente. Una delle esigenze di base, accanto al cibo, è quella di avere un «posto». Questo posto, protetto e ben delimitato, lo trovano dapprima nel ventre materno, dove il nascituro incomincia il suo sviluppo. In modo analogo, i genitori gli preparano poi uno spazio sicuro nel loro ambiente. Se questa fase iniziale è turbata o gravemente disturbata, ossia se un bambino non riceve il suo spazio, viene rifiutato o addirittura allontanato, la sua anima ne rimane visibil- 7 mente segnata a vita. Nei progetti della CBM è assegnata grande importanza alla riabilitazione in seno alla comunità anche perché gli operatori che si recano dalle famiglie incoraggiano i genitori a trovare uno spazio anche per i loro figli disabili. È interessante notare come questo aspetto sia trattato anche nella Bibbia (Luca 2:6-7): Mentre si trovavano a Betlemme, giunse per Maria il tempo di partorire; ed essa diede alla luce un figlio, il suo primogenito. Lo avvolse in fasce e lo mise a dormire nella mangiatoia di una stalla, perché non avevano trovato altro posto... Christoph Hickert, Responsabile comunicazione CBM www.cbmswiss.ch www.cbmswiss.ch Il meglio per Fiston Mamma Sibomana è raggiante e piena di gratitudine: Fiston, il suo figlioletto di sei mesi, può beneficiare della correzione più delicata al mondo del piede torto. Un bambino su mille viene al mondo col piede torto, ossia con il piedino rivolto all’interno. Citare dati statistici non è però di alcuna consolazione: perché proprio mio figlio?, perché noi?, che cosa abbiamo fatto di male? I genitori disperati sono preda di mille interrogativi. Anche i pensieri di mamma Sibomana del Ruanda sono piuttosto tetri. La sua famiglia è povera, gli specialisti sono pochi: il futuro di Fiston sembra già segnato dal dolore e dalla sofferenza. A causa della malformazione, camminerà in modo strano e per questo verrà preso in giro. E quando sarà adulto, patirà per le conse- guenze alle articolazioni e alla colonna vertebrale. Purtroppo però non c’è nulla fare, di soldi per un’operazione non ce ne sono... Non importa! L’operatrice addetta alla riabilitazione in seno alla comu- Il metodo di Ignazio Ponseti All’età di 92 anni, l’ortopedico americano di origini spagnole Ignazio Ponseti (1914-2009) guariva ancora i bambini dal piede torto. Il metodo che ha svilup- nità sostenuta dalla CBM informa la mamma che bastano cinque ingessature in due mesi e il piede torna a posto! Ed è davvero così: dopo i primi due interventi già si notano i cambiamenti! Quelli successivi servono a correggere la posizione. Nel contempo, i legamenti, le articolazioni e i tendini vengono sottoposti a un costante e delicato allungamento – il meglio dell’ortopedia mondiale! Per stabilizzare il piede, Fiston dovrà indossare una stecca per molti mesi. La mamma segue con grande precisione le indicazioni del fisioterapista. Due anni più tardi, Fiston corre, salta e gioca con gli altri bambini come se non avesse mai avuto nulla! pato nel 1950 per i bambini fino a due anni ha reso inutili le operazioni e ha innalzato il tasso di riuscita al 98 per cento. Ciò nonostante, questo sistema si è imposto a livello mondiale soltanto negli anni Novanta. Voi potete Impressum La terza ingessatura ha luogo dopo due settimane. salvare i bambini da una vita di disabilità e dolore. La correzione di un piede torto costa 350 franchi. Ogni franco conta! Editore CBM Missioni cristiane per i ciechi nel mondo Seestrasse 160, casella postale, 8027 Zurigo Tel. 044 275 21 87, fax 044 275 21 89, [email protected] Donazioni: conto postale 65-149199-4. Le donazioni sono deducibili dalle imposte secondo le direttive cantonali. Pubblicazione 5 volte l’anno per i sostenitori della CBM Missioni cristiane per i ciechi nel mondo Comunicazione, redazione Christoph Hickert, Stefan Leu Fabio Chierichetti & Co. (versione italiana) Riproduzione di articoli e immagini consentita con indicazione della fonte. Abbonamenti L’abbonamento annuale costa CHF 5.– Tipografia/sponsor Tipografia Franz Kälin AG, Einsiedeln Qualora i fondi raccolti superino quelli necessari per l’attuazione di un progetto, l’eccedenza verrà impiegata per soccorrere i più bisognosi.