L’ALIMENTAZIONE NEL PAZIENTE EMODIALIZZATO a cura di Francesco Macrì Breve manuale per sapere quanto e cosa mangiare quando si fa l’emodialisi INDICE INTRODUZIONE 3 “COSA POSSO MANGIARE IN DIALISI” 4 ALIMENTARSI A SUFFICIENZA 5 LA PIRAMIDE ALIMENTARE IN DIALISI 6 COME ORGANIZZARE I PASTI 7 IL POTASSIO 9 IL FOSFORO E IL CALCIO 11 I LIQUIDI 12 IL SODIO 15 LE CALORIE 17 LE PROTEINE 18 I CARBOIDRATI 20 I GRASSI 21 OLIO E CONDIMENTI 22 L’ALCOL 23 METODI DI COTTURA 24 NUMERI UTILI: LE GRAMMATURE 25 a cura di Dott. Francesco Macrì Dietista presso la Struttura Semplice Dipartimentale di Dietologia e Nutrizione Clinica Azienda USL della Valle d’Aosta Dott. Pier Eugenio Nebiolo Direttore della Struttura Complessa di Nefrologia e Dialisi Responsabile della Struttura Semplice Dipartimentale di Dietologia e Nutrizione Clinica Azienda USL della Valle d’Aosta si ringraziano i medici nutrizionisti e i dietisti della Struttura Semplice Dipartimentale di Dietologia e Nutrizione Clinica dell’Azienda USL della Valle d’Aosta l’Associazione ANED Comitato Valle d’Aosta i Medici e gli Infermieri della Struttura Complessa di Nefrologia e Dialisi dell’Azienda Usl della Valle d’Aosta INTRODUZIONE Questo breve manuale è dedicato ai nostri pazienti dializzati ed ha l’intento di agevolare le loro scelte alimentari trasformando il momento dei pasti e l’alimentazione in un’occasione di piacere e non di ansia e preoccupazione. La nostra esperienza ci fa ritenere che esso possa essere di ausilio e il messaggio basilare che vogliamo divulgare è che in corso di terapia dialitica non è necessario sacrificare il gusto o la tradizione alimentare mediterranea ma piuttosto avere alcuni semplici accorgimenti nella scelta e nella preparazione di alcuni alimenti. Questo è un aspetto che influenza notevolmente l’adesione alla dieta e di conseguenza l’efficacia della terapia e quindi ci auguriamo che questa guida pratica possa esser d’aiuto al paziente e alla sua famiglia a risolvere i dubbi e le preoccupazioni riguardanti la dieta e gli alimenti in generale. Pier Eugenio Nebiolo 3 COSA POSSO MANGIARE IN DIALISI La dialisi a cui verrai sottoposto andrà in gran parte a sopperire alla mancata funzione del tuo rene. Di conseguenza le rigide diete a cui eri sottoposto nella fase conservativa della malattia saranno ben presto un lontano ricordo. Con la dialisi potrai ricominciare a mangiare in modo più normale e consono alla dieta mediterranea. Ad esempio potrai ricominciare a mangiare la pasta e il pane, non dovendo in alcun modo pensare di sostituirli con i prodotti aproteici. Inoltre potrai concederti sia a pranzo sia a cena il secondo piatto di car- ne o pesce che apprezzavi tanto e che per lunghi periodi hai dovuto escludere o comunque limitare. In corso di dialisi le indicazioni dietetiche sono quindi meno impegnative da seguire rispetto a quanto sei stato abituato fino ad oggi. Non ci sono infatti alimenti vietati ma solo alcuni accorgimenti, illustrati in questo opuscolo, che ti aiuteranno a contenere l’accumulo nel sangue dei prodotti di scarto e dell’acqua introdotta con l’alimentazione. Una volta che avrai compreso questi semplici principi potrai tornare a godere del piacere di mangiare. 4 ALIMENTARSI A SUFFICIENZA Talvolta le persone in dialisi non mangia- Consigli per mantenere no a sufficienza perché non hanno appeti- un buono stato nutrizionale to, a causa dell’accumulo di urea nel san• Considera l’alimentazione IMPORgue, per paura di un possibile aumento di TANTE, come lo si fa per i bambini. peso o perché costrette a cambiare il tipo • Non saltare i pasti previsti. Introduci tutdi alimentazione. Per mantenere un adeti gli alimenti consigliati; NON ESCLUguato stato di salute, evitare complicazioDERE NULLA senza averne parlato ni (infezioni, problemi cardiaci) occorre prima con il dietista o il tuo medico. però non ridurre l’apporto di alimenti, non • Varia la dieta per evitare la monotonia saltare i pasti, né sbilanciarne i contenuti rendendo la dieta più piacevole e semaltrimenti potrebbe comparire uno stato plice da seguire. di denutrizione pericoloso anche per la • Fai attività fisica regolare di lieve-mestessa sopravvivenza. Per mantenere uno dia intensità (camminare, andare in stato nutrizionale accettabile è quindi fonbici, nuotare...) che aiuta a mantenere damentale introdurre giornalmente le cale ossa in salute, facilita il bilancio del lorie ed i nutrienti (in primis le proteine) potassio e contrasta la stipsi. necessarie. • Assumi nella tua giornata una buona Il dietista ti aiuterà a sviluppare un proquantità di carboidrati a lento assorbigramma alimentare personalizzato e ademento (pasta, riso, pane) e di grassi veguato e rimarrà sempre a tua disposizione getali (olio d’oliva). Questa parte verrà nel caso ti sorgessero particolari dubbi comunque trattata più approfonditasulla dieta o particolari alimenti. mente nelle pagine seguenti. Come si evidenzia la denutrizione? Il parametro fondamentale è il peso corporeo. Una sua riduzione rispetto all’inizio della patologia, e soprattutto durante il prosieguo della terapia dialitica, è un importante segnale d’allarme. Dovrai pesarti dopo la seduta dialitica oppure la mattina successiva. N.B. Chi è sottoposto a terapia dialitica NON DEVE RIDURRE L’APPORTO CALORICO rispetto agli altri individui, non deve mangiare meno, a parità di età, sesso, peso corporeo ed attività fisica, deve solo tenere presenti alcune indicazioni particolari che illustreremo in seguito. 5 LA PIRAMIDE ALIMENTARE IN DIALISI Alla base della piramide si trovano i cibi da consumare quotidianamente, al vertice quelli da assumere con moderazione. 6 COME ORGANIZZARE I PASTI È fondamentale frazionare l’alimentazione in almeno 3 pasti principali (colazione, pranzo, cena). Secondo le proprie abitudini possono essere aggiunti 1 o 2 spuntini a metà mattina/pomeriggio. LA COLAZIONE La colazione è un pasto essenziale in quanto durante la notte normalmente non mangiamo e al mattino le nostre riserve energetiche sono esaurite. Cosa potremo mangiare? The Orzo Latte o yogurt Succo di frutta Pane o fette biscottate Accompagnati da marmellata e/o miele Cereali (oppure biscotti secchi, brioches) Considera queste bevande nella quantità giornaliera di liquidi LE QUANTITÀ SARANNO CONSIGLIATE DAL DIETISTA LO SPUNTINO Per spezzare la fame durante la giornata e per non arrivare con troppo appetito al pasto principale potrete consumare: • un frutto (al posto di mangiarlo subito dopo il pasto) • piccolo pezzo di dolce secco (ciambella, crostata) • un pezzo di pane non salato oppure grissini o crackers (con un cucchiaio di miele o marmellata) IL PRANZO Il pranzo è il pasto principale della giornata. Non deve essere troppo abbondante ma non basta certo un panino! Cosa mangiare quindi? una porzione di pasta o di riso condita con poco Parmigiano e … Sughi semplici di verdure: pomodoro, melanzane, zucchine, piselli Considera queste verdure nella quantità giornaliera permessa una porzione di carne o di pesce cotta al vapore, alla brace, al forno, al cartoccio, a spezzatino (con peperoni, patate, piselli) Considera queste verdure nella quantità giornaliera permessa 7 Pane comune (da preferire non salato) Una piccola porzione di verdura Un frutto di piccole dimensioni LE QUANTITÀ SARANNO CONSIGLIATE DAL DIETISTA Se non è stata consumata in precedenza LA CENA È importante che a cena non ti “appesantisca” troppo con pasti e porzioni troppo abbondanti. Ecco un esempio di cena: una piccola porzione di pasta o di riso cotta in brodo vegetale, di carne sgrassato, con minestrone Scola bene il brodo o consideralo tra i liquidi permessi In alternativa al primo piatto aumenta il consumo di pane pane comune (da preferire non salato) una piccola porzione di verdura un frutto di piccole dimensioni LE QUANTITÀ SARANNO CONSIGLIATE DAL DIETISTA carne pesce formaggio uova affettati Varia le scelte secondo le indicazioni del dietista Se non è stata consumata in precedenza COSA MANGIO IL GIORNO DI DIALISI? Il giorno in cui fai la dialisi dovrai necessariamente: • al MATTINO: non arrivare digiuno facendo una buona colazione al fine di evitare spiacevoli episodi quali gli abbassamenti pressori, le ipoglicemie e la nausea. • al POMERIGGIO: pranzare due ore prima dell’inizio della seduta per evitare episodi di ipotensione e di nausea. • Non appesantirti con pasti troppo abbondanti. È sufficiente un primo piatto condito in modo semplice e un piccolo frutto. • Fai una buona cena per compensare le “perdite” dovute alla dialisi. 8 IL POTASSIO Il potassio è un minerale presente in molti alimenti e bevande e ha un ruolo chiave nella regolazione del ritmo cardiaco e nello svolgimento dell’attività muscolare. La quantità di potassio in eccesso viene normalmente eliminata dal rene. Per questo motivo i soggetti in trattamento dialitico devono assolutamente controllare la quantità di potassio introdotto con la dieta, evitando sia le carenze che soprattutto gli eccessi di questo minerale. Alcuni SALI DIETETICI utilizzati in sostituzione del comune sale contengono elevati fonti di Potassio; per questo motivo questi sali sono assolutamente da EVITARE in dialisi. • Riduci le porzioni e non abbinare tra loro gli alimenti ricchi in potassio: ◊ Frutta dei paesi tropicali: banane, kiwi, avocado ◊ Frutta estiva: albicocche, pesche, melone ◊ Verdure: spinaci, carciofi, barbabietole, porro ◊ Patate (in sostituzione del pane e/o della pasta) CONSIGLI PRATICI • Taglia in piccoli pezzi le verdure e falle bollire in abbondante acqua (il potassio è un sale e come il sale da cucina N.B. Normalmente non si devono superare si discioglie in acqua). Ripetere questo i 2000-2500 mg di potassio al giorno! passaggio almeno 2-3 volte. •NON UTILIZZARE ASSOLUTAMENTE il COME CONTROLLARE I LIVELLI liquido di cottura. DI POTASSIO? •EVITARE di cuocere gli alimenti A VAEseguire la dialisi secondo prescrizione, PORE, AL FORNO MICRONDE e nella rimanendo ogni volta tutto il tempo della PENTOLA A PRESSIONE. durata della dialisi. • Cuoci le patate in una quantità d’acqua Fare attività fisica aiuta pari a 10 volte il loro peso (100 g di paad eliminare parte del tate in 1 litro d’acqua). potassio. Svolgi almeno • Consuma le verdure crude dopo aver3-4 volte la settimana le lasciate, per qualche ora, a bagno in attività fisica di lieveabbondante acqua. moderata intensità (an• Utilizza le verdure surgelate facendole dare in bici, fare delle scongelare prima dell’uso a temperatupasseggiate). 9 ra ambiente per disperdere il potassio. • Consuma nella giornata al massimo 12 tazzine di caffè o tazze di the. Oltre a contenere acqua (da tenere in considerazione nel conteggio di liquidi) il caffè è infatti ricco in potassio. Una tazzina di N.B. Sono da EVITARE gli alimenti molto caffè (50 ml) ha un contenuto in potassio ricchi di potassio: uguale a quello di una piccola mela. Farina di soia (1660 mg/100 g), stoccafisso (1500 mg/100 g), lievito di birra (610 mg/100 g), cacao amaro in polvere (1261 mg/100 g), cioccolato fondente (471 mg/100 g), cioccolato al latte (407 mg/100 g), pane e pasta integrali (242-390 mg/100 g), frattaglie (230-280 mg/100 g), concentrato di pomodoro (888 mg/100 g) Esempi della variazione della concentrazione di potassio (espressa in mg/100 g di prodotto) prima e dopo la bollitura in abbondante acqua: ALIMENTO Fagioli Lenticchie Patate Piselli Carote Zucchine Broccoli PRIMA (mg) 460 1020 514 207 283 343 366 10 DOPO (mg) 324 67 314 51 156 115 38 IL FOSFORO E IL CALCIO • Il fosforo è un minerale che si trova nel- COME CONTROLLARE I LIVELLI le ossa ed insieme al calcio permette di DI CALCIO E FOSFORO? mantenerle sane e forti. • Eseguendo la dialisi secondo prescri• Si trova in una grande zione, rimanendo ogni volta tutto il temquantità di alimenti, sopo della durata della dialisi. prattutto in quelli che • Attraverso l’utilizzo di particolari farcontengono proteine maci (chelanti) che riducono l’assordi alto valore biologico bimento intestinale di fosforo. Questi (specialmente nei forfarmaci devono essere sempre assunti maggi). DURANTE I PASTI, tra una portata e • Il tuo rene non è in gral’altra. do di eliminare il fosfo• Seguendo una giusta alimentazione, ro in eccesso e quindi conoscendo gli alimenti che contengosi può arrivare a livelno un’elevata quantità di fosforo: li molto elevati di questo minerale nel ◊ latte: non berne più di 100 grammi al sangue. I primi segni di questa condigiorno. Il latte va inoltre tenuto in conzione sono il prurito cutaneo e l’arrossiderazione nella quantità di liquidi samento degli occhi. concessi. In alternativa 2 cucchiaini • L’eccesso di fosforo stimola il paratordi parmigiano (10 g circa) contengomone, un ormone deputato al controllo no la stessa quantità di fosforo; della salute delle nostra ossa, che ini◊ formaggi: alimenti molto ricchi in zia a sottrarre il calcio alle ossa, indefosforo e per questo vanno consumabolendone la struttura e aumentando il ti non più di 1-2 volte alla settimana. rischio di successive fratture. Preferire quelli con contenuto in fosforo minore (mozzarella, fior di latte, • Inoltre il fosforo può accumularsi nei stracchino, scamorza, caciotta, ricotvasi sanguigni e in alcuni organi (polta); moni, cuore..) rendendoli meno elastici. ◊ uova: consumare al massimo un tuorlo (ricco in colesterolo e fosforo) a settimana. È quindi fondamentale non introdurre con l’alimentazione più di 800-1000 mg di fosforo al giorno. 11 I LIQUIDI • Il nostro corpo è com posto per circa il 60% da acqua. • L’acqua è un elemen- to essenziale per il no- stro organismo in quan to interviene in molte reazioni biologiche del corpo. •Ogni giorno si introducono circa 1,5–2 litri di acqua derivanti dalle bevande e dagli alimenti, mentre le principali vie di eliminazione sono rappresentate dalla sudorazione e dall’urina, attraverso l’attività dei reni. • La dialisi è capace di rimuovere ogni eccesso di liquidi; ma cosa pensi possa accadere al nostro cuore e alle nostre arterie se ogni due giorni sono sottoposte a dilatazioni (eccesso di liquidi con l’alimentazione tra una seduta dialitica e l’altra) e riduzione (in dialisi) troppo elevate? Pensa ad un elastico che viene teso in continuazione: il rischio è che prima o poi si romperà! • L’aumento interdialitico accettabile è di circa 2 kg per un uomo di 60 kg (in media minore al 4% del proprio peso). La ritenzione idrica può portare alla dispnea (difficoltosa respirazione) con il rischio di evoluzione in edema polmonare, un evento molto pericoloso per la vita! • Parlando di liquidi si pensa ovviamente all’acqua e a tutte le bevande che vanno consumate con moderazione una volta iniziato il trattamento dialitico. In realtà l’acqua è contenuta in abbondanza anche in molti cibi. Ad esempio la carne è costituita per circa il 75% di acqua mentre la frutta e le verdure ne contengono in media circa il 90% del loro peso. • Tutti questi alimenti perdono una gran parte di acqua con la cottura, in particolare le verdure o la carne ne perdono fino al 30% con l’arrostimento o il 10% con la bollitura. Queste perdite sono però da considerare nulle al fine del bilancio idrico, perché gli alimenti secchi come la pasta o il riso al contrario tendono ad assorbire acqua fino a 3 volte il loro peso di partenza. Per un corretto bilancio idrico è quindi essenziale fare attenzione all’introito di tutte le bevande, intese non solo come l’acqua che beviamo ma anche il the o il latte della colazione, le minestre dei pasti principali, i caffè, il vino e le bevande consumate nella giornata, gelati e ghiaccioli che spesso vengono utilizzati per alleviare la sensazione di sete cronica. COME CONTROLLARE LA QUANTITÀ DI LIQUIDI? • Esegui la dialisi secondo prescrizione, rimanendo ogni volta tutto il tempo della durata della dialisi. 12 • Aiutiamo la dialisi: approssimativamente è possibile introdurre liquidi fino a 500 ml al giorno (il contenuto di una bottiglietta d’acqua) + eventualmente una quantità di liquidi pari al volume residuo di urine. • È importante pesarsi ogni giorno, alla stessa ora e nelle stesse condizioni (la situazione ideale è al mattino, dopo essere andati in bagno e indossando solo il pigiama). Un aumento di 1-2 kg in un giorno non è certamente dovuto ad un aumento di grasso ma solo di ritenzione di liquidi e quindi è richiesta una maggiore attenzione all’introduzione di bevande e alimenti ricchi in liquidi. • Nel conteggio dei liquidi tieni in considerazione alcuni alimenti che contengono molta acqua come ad esempio la frutta e la verdura. • Tieni in considerazione che la pasta e il riso con la cottura trattengono acqua (per questo motivo il peso della pasta raddoppia e quello del riso triplica). • Devi inoltre conteggiare tra i liquidi: caffè, latte, amari, vino, the e tisane, bibite e succhi di frutta, zuppe e minestre, gelati e ghiaccioli. • Usa un bicchiere piccolo (un bicchiere comune contiene circa 150 ml di acqua). • Bevi poco e più frequentemente, aiuta a controllare la sete. • Scegli le acque oligominerali (vedi capitolo sul Sodio). • Tieni una bottiglia per te in modo da valutare più attentamente i reali introiti di acqua nella giornata. • Mastica gomme alla menta e senza zucchero per alleviare la sete. •EVITA il consumo di bevande troppo zuccherate (cola, aranciata...) perché aumentano la sete. Inoltre queste bevande spesso contengono anche conservanti da evitare (fosfati). • Consuma la frutta e la verdura come dissetante, uno spicchio di arancia o di mela aiuta a far passare la sete. • I succhi di frutta sono da bere in alternativa alla frutta fresca perché contengono potassio. • Prova a succhiare cubetti di ghiaccio: aiutano a calmare la sete. • Il consumo di ghiaccio, ghiaccioli e granite va conteggiato nel totale dei liquidi giornalieri. Essi infatti sono acqua allo CONSIGLI PRATICI: stato solido. • Limitare il consumo di alimenti salati • Attenzione al consumo di minestroni e che stimolano la sete (affettati, formagminestrine per l’elevato apporto di ligi, alimenti in scatola o conservati). quidi e di potassio. • Preferisci l’acqua come bevanda ag• Prendi le tue medicine durante il pasto giungendoci magari una goccia di liutilizzando le bevande che assumi. mone per il suo effetto dissetante. 13 COME MISURARE I LIQUIDI? 1 bicchiere d’acqua piccolo: 100 g = 1 bicchiere d’acqua 100 g = 2 bicchieri d’acqua (200 g) 1 piatto di pasta piccolo (100 g) 1 piatto di pasta grande (200 g) N.B. La pasta al dente aumenta del DOPPIO il proprio peso La cottura prolungata moltiplica il peso anche del TRIPLO = 3/4 di bicchiere (75 g) = 1/4 di bicchiere (25 g) = 1 bicchiere e 1/4 (125 g) = 1 bicchiere e 1/2 (150 g) = 1/4 di bicchiere (25 g) 2 uova (120 g) carne o pesce (100 g) 3 fette di pane (100 g) 1 frutto (150 g) 1 porzione di verdura (150 g) 1 porzione di formaggio (50g) 14 IL SODIO • Il sodio è un minerale che svolge importantissime funzioni nel nostro organismo. Il rene è l’organo deputato all’espulsione del sodio presente in eccesso nel nostro corpo. • Il sodio trattiene l’acqua nel nostro organismo ed è per questo motivo che quando si consumano cibi molto salati aumenta il senso di sete e il conseguente desiderio di bere. • Quindi l’apporto di sodio deve essere controllato in corso di dialisi, per evitare di dover introdurre quantità eccessive di liquidi, con aumento eccessivo di peso intradialitico e con conseguenti rischi per il nostro sistema cardiocircolatorio. • Il sodio è in parte contenuto negli alimenti ma la sua fonte principale della dieta è rappresentata dal sale da cucina. COME CONTROLLARE LA QUANTITÀ DI SODIO? • Insaporisci i cibi utilizzando erbe aromatiche (basilico, salvia, menta, rosmarino, prezzemolo, origano...), le spezie (zafferano, cannella, pepe, noce moscata), l’aceto, il limone, al posto del comune sale. • La quantità di sale comune da cucina deve essere consigliata dal medico curante. • Aggiungi il sale sempre a fine cottura, evitando di metterlo in tavola. • Utilizza preferibilmente il sale iodato. 15 • Leggi le etichette e scegli i cibi a basso contenuto di sodio (leggi attentamente le etichette nutrizionali). • Scegli tra le acque quelle a minor contenuto in Sodio (leggi le etichette nutrizionali): Levissima, San Bernardo, Alpi Cozie, Lauretana, Sant’Anna, Vera, Rocchetta, Sangemini, Panna, Boario, Fabia, Fiuggi. • I nomi di alcuni ingredienti che indicano la presenza del sale nell’alimento sono: sodio (sigla Na), cloruro di sodio (NaCl), bicarbonato di sodio, fosfato monosodico, glutammato monosodico. •EVITA in ogni caso il consumo di sali dietetici e i cibi confezionati con succedanei del sale, perché potrebbero contenere alti quantitativi di potassio. • Se vai al ristorante fatti cucinare la carne o il pesce senza sale, chiedendo a parte i condimenti o le salse che devono essere consumati a piccole dosi. • Limita il consumo di cibi in scatola, precotti o surgelati che contengono molto sodio. • Limita a 1-2 volte a settimana il consumo di insaccati e affettati. Dai la preferenza a quelli in cui è possibile scartare il grasso (prosciutto, bresaola, speck...) e agli alimenti senza conservanti e polifosfati. • Limita a massimo 1-2 volte a settimana il consumo di formaggi. • Salvia: con la carne di manzo, pollo, maiale, melanzane e condimenti. • Dragoncello: con pesce, pollo, asparagi, barbabietole, cavolo. N.B. Una dieta povera di sale spesso può determinare già nella prima settimana una “voglia irrefrenabile di cibi salati” ma que- SUGGERIMENTI PER CUCINARE sto impulso (dovuto al ricordo alimentare • Acquista piccole quantità di erbe aroprecedente) sarà presto superato dalla camatiche e spezie, perché con il passare pacità di adattamento del proprio corpo e del tempo perdono il loro sapore. quindi scomparirà in pochi giorni. • Non usare più di 1/4 di cucchiaino di spezie essiccate (3/4 se fresche) ogni CONSIGLI PER RENDERE SAPORITI I CIBI Rinunciare al sale non vuol dire rinunciare al sapore. Impara a condire il cibo con erbe e spezie e impara a sperimentare sapori nuovi. Prova i seguenti gusti e sapori nei cibi elencati: • Pepe di Giamaica: con carne di bue, 1/2 kg di carne. pesce, cavolo, barbabietole, piselli, carote e frutta. • Aggiungi erbe macinate ai cibi 15 minuti prima del termine di cottura. • Curry: con carni di manzo, maiale, pollo, pesce, fagiolini, carote e con i cibi • Aggiungi erbe intere al cibo almeno marinati. un’ora prima del termine di cottura. • Cumino: con carni di manzo, maiale, • Trita le erbe essiccate prima di aggiunfagiolini, cavolfiore, cavolo, barbabiegerle agli alimenti. tole, asparagi, nei sughi e con i cibi ma• Mescola le erbe con l’olio, lascia riporinati. sare per 30 minuti per farne uscire il • Basilico: con carne di manzo, maiale e sapore; quindi spargile sul cibo mentre le verdure. sta cuocendo o pennella con l’olio la carne. • Lauro: con carne di manzo, maiale e le verdure. • Cardamomo: con la frutta e con i cibi al forno. • Maggiorana: con la carne di manzo, pollo, maiale, fagiolini, cavolfiore. 16 LE CALORIE • Se nella tua giornata consumi un quantitativo di energia superiore al tuo fabbisogno il tuo organismo trasforma questo eccesso energetico in grasso. • Al contrario se introduci insufficienti quantità di calorie, il tuo organismo si procurerà la differenza bruciando il grasso di deposito e le proteine dei tuoi muscoli, provocando in tal modo perdita di massa muscolare e di peso, producendo perciò urea e aumentando ulteriormente il livello di azotemia (la quantità di azoto nel sangue). • E’ quindi essenziale introdurre ogni giorno il quantitativo energetico adeguato in modo tale da mantenere costante il tuo peso ed evitare pericolosi aumenti di azotemia. • Le calorie forniscono l’energia necessaria al tuo organismo per svolgere le normali funzioni vitali (battito del cuore, digestione, respirazione) ed il lavoro attivo che compi durante la giornata (camminare, correre, salire le scale). • L’uomo ottiene l’energia necessaria dai nutrienti presenti nei cibi che compongono la sua dieta. Le calorie necessarie devono provenire da: ◊ GRASSI 25-30 % ◊ CARBOIDRATI 55-60 % ◊ PROTEINE 10-15 % • Ogni alimento (o bevanda), eccetto l’acqua, è dotato di un potere calorico che dipende dalla quantità e dalla composizione in nutrienti: ◊ 1 grammo di proteine = 4 kcal ◊ 1 grammo di glucidi = 4 kcal ◊ 1 grammo di lipidi = 9 kcal ◊ 1 grammo di alcool = 7 kcal 17 LE PROTEINE • Le proteine sono i mattoni che compongono il nostro organismo. Esse possono essere paragonate a delle collane: le collane sono formate unendo gemme di vario colore e forma, così le proteine sono costituite da elementi più piccoli chiamati amminoacidi. • Il nostro organismo è in grado di creare da sé alcuni amminoacidi. Altri, chiamati essenziali, non è in grado di sintetizzarli e quindi devono essere assunti con la dieta per poter costruire tutte le proteine necessarie al nostro corpo. • Gli alimenti di origine animale (carni, pesce, uova, latte e derivati) contengono proteine di alto valore biologico, ovvero sono in grado di fornire al nostro corpo tutti gli amminoacidi necessari. Anche i legumi e i cereali contengono un buon contenuto in proteine. 18 N.B. In corso di dialisi il fabbisogno di proteine è superiore a quello delle persone senza insufficienza renale. Come descritto in precedenza, quando si inizia a fare dialisi può accadere di dimagrire e di non avere più forze (astenia). Queste cose possono succedere per: • Assenza di appetito (a volte dovuta all’uso dei farmaci). • Rifiuto di particolari alimenti ricchi in amminoacidi essenziali, quali le carni e i suoi derivati, le uova e il pesce. Nel corso della dialisi vengono persi alcuni amminoacidi definiti essenziali, perché il nostro corpo non è in grado di sintetizzarli e li deve quindi attingere dalla dieta. Una carenza nella dieta di alimenti contenenti questi amminoacidi può quindi esporti a malnutrizione. • Una volta iniziata la dialisi la dieta viene totalmente modificata rispetto alla fase conservativa dell’IRC. Molti pazienti non riescono ad adattarsi al nuovo regime rimanendo ancorati ai vecchi principi della dieta conservativa (es. restrizione proteica). COME CONTROLLARE LE PROTEINE? • Esegui la dialisi secondo prescrizione, rimanendo ogni volta tutto il tempo della durata della dialisi. • Fai attenzione alla quantità e alla qualità di proteine che ingerisci. È bene consumare proteine ad alto valore biologico (proteine animali, piatti unici di legumi e cereali). • La quantità consigliata in corso di dialisi è pari a 1-1,2 grammi di proteine per kg di peso desiderabile. Quindi per un soggetto normopeso di 60 kg il suo apporto di proteine giornaliero dovrà essere intorno ai 70 g (60 x 1,2 = 72 g). Esempio di distribuzione nella giornata (totale di 73 g di proteine): ◊ Carne: 100 + 100 (fornisce circa 40 g di proteine) ◊ Pasta 80 + 50 (fornisce circa 14 g di proteine) ◊ Pane 50 + 50 +100 (fornisce circa 16 g di proteine) ◊ Verdura 200 (fornisce circa 3 g di proteine) • Attenzione al fosforo: molte volte il quantitativo di proteine di un alimento è associato al suo contenuto in fosforo. Di conseguenza non si può sostituire sempre la carne con il formaggio, considerando che quest’ultimo contiene il doppio del fosforo contenuto nella carne. 19 I CARBOIDRATI • I carboidrati, definiti anche “glucidi” o “zuccheri”, forniscono all’organismo il “carburante” per svolgere tutte le attività. • Anche i soggetti in dialisi devono assumere la maggior parte dell’energia necessaria da carboidrati (55-60% delle calorie totali). • I carboidrati si possono trovare sia in forma complessa (es. amido), i quali forniscono energia a lenta utilizzazione, sia in forma semplice (miele, zucchero, bibite, frutta) che vengono rapidamente assimilati dall’organismo fornendo energia di pronta utilizzazione. • La preferenza deve essere per quelli complessi (pane, pasta, riso) che vanno introdotti quotidianamente. 20 I GRASSI • I grassi svolgono molte funzioni importanti (energetica, di trasporto, protettiva) nel corpo umano. • Per mantenersi in salute, è necessario prestare attenzione sia alla quantità sia al tipo di grassi introdotti nella dieta. • I grassi presenti negli alimenti hanno origini diverse: ◊ origine animale: carne e i prodotti a base di carne, le uova e i latticini come burro, formaggio, latte e panna ◊ origine vegetale: semi di alcune piante (per es. girasole, mais), nella frutta (per es. oliva, avocado) e in vari tipi di semi (es. arachidi, mandorle) • Conoscere i grassi e leggere le etichette degli alimenti può essere utile per seguire una dieta bilanciata. 21 OLIO E CONDIMENTI • Limita il consumo di grassi da condimento di origine animale (burro, lardo, strutto, panna, ecc.). • Preferisci i grassi da condimento di origine vegetale: soprattutto olio extravergine d’oliva, oli di girasole e oli di vinaccioli. • Usa i grassi da condimento preferibilmente a crudo ed evita di riutilizzare i grassi e gli oli già cotti. • Per la cottura utilizzare preferibilmente gli oli di oliva e di arachide. • Non eccedere nel consumo di alimenti fritti. 22 L’ALCOL • Le bevande alcoliche sono costituite da acqua e alcol etilico (etanolo). • Pur non essendo un nutriente, l’etanolo apporta calorie (più precisamente 7 kcal/g). • In corso di dialisi il consumo di bevande alcoliche va conteggiato nell’apporto totale di liquidi permesso. • Normalmente si consiglia assumere al massimo un bicchiere di vino o birra al giorno. 23 METODI DI COTTURA Potrai cucinare gli alimenti compresi nella dieta secondo questi metodi di cottura: PASTA O RISO ASCIUTTI conditi con olio e/o pomodoro fresco o pelati o ragù (la carne ve detratta dal quantitativo concesso giornalmente) EVITARE I SOFFRITTI MINESTRE: cotte in acqua, brodo vegetale leggero o di carne magra. Scolare le minestre dal liquido di cottura per ridurre i liquidi introdotti. CARNE E PESCE VERDURE UOVO bolliti al vapore al forno alla griglia al cartoccio al pomodoro arrosto o stufato lessate in abbondante acqua e/o cambiando l’acqua a metà cottura poi eventualmente gratinate al forno alla coque in camicia sodo strapazzato frittata 24 NUMERI UTILI: LE GRAMMATURE Ecco alcuni semplici mezzi che possono aiutarti nel dosaggio di alcuni alimenti: 1 cucchiaio da tavola 10 g 1 cucchiaino da tè 5 g 1 cucchiaio da tavola 10 g 1 cucchiaino da tè 5 g 1 cucchiaio da tavola 15 g 1 cucchiaino da tè 5 g 1 cucchiaio da tavola 25 g 1 cucchiaino da tè 8 g 1 cucchiaio di farina pesa circa 10 g 1 cucchiaio di riso pesa circa 15 g 1 cucchiaio di minestra pesa circa 10 g 1 formaggino pesa circa 20-30 g 1 uovo pesa circa 60 g 1 yogurt pesa circa 125 g 1 tazzina di caffè contiene circa 50 ml 1 tazza di latte contiene circa 250 ml 1 tazza di cappuccino contiene circa 100 ml 1 pacchetto di crackers pesa circa 25 g 1 fetta di pane da toast pesa circa 20 g 1 fetta biscottata pesa circa 8-10 g 1 biscotto pesa circa 5-8 g 1 frutto medio pesa circa 150 g 1 patata media pesa circa 150 g Olio extra vergine d’oliva Parmigiano grattato e altri formaggi Zucchero Marmellata e gelatina 25 N.B. I pesi che trovi nello schema si riferiscono all’alimento crudo e al netto degli scarti (es. carne senza osso e pelle, frutta senza buccia, pesce senza lische e pelle). Qualora pesare a crudo ti risulti problematico potrai pesare a cotto moltiplicando la quantità di alimento crudo indicato nello schema per i seguenti fattori: • Riso 2,5 • Pasta 2 • Manzo o vitello 0,8 • Pesce 0,8 Esempio n.1: 70 g di riso a crudo corrispondono a 175 g di riso cotto (70 x 2,5=175) Esempio n.2: 80 g di carne cruda corrispondono a 65 g di carne cotta (80 x 0,8=65) 26 ELEMENTI BIBLIOGRAFICI • Binetti P., Marcelli M., Baisi R., Manuale di nutrizione clinica e scienze dietetiche applicate, Società Editrice Universo. 2007 • Schena F., Terapia nefrologica, UTET. 1992 • Gentile M.G., Ferrario L., Moderni principi di dietetica nelle malattie renali, Il pensiero Scientifico Editore. 1986 • Gentile M.G., Un’alimentazione sana che ci sia amica, ANED. 1996 • Corcione V., Panico F., L’alimentazione nel paziente nefropatico: basi razionali e principi dietetici. • Dispensa Alimentazione in Dialisi a cura del Servizio di Dietetica dell’Ospedale San Giovanni Antica Sede (TO). 27 Progetto grafico e impaginazione Morgana Rappazzo - SC Comunicazione Azienda USL della Valle d’Aosta Finito di stampare nel mese di marzo 2010 Comitato Valle d’Aosta Azienda USL della Valle d’Aosta Struttura Semplice Dipartimentale di Dietologia e Nutrizione Clinica Responsabile Dott. Paolo Bocchia tel.: 0165/544617 - 4618