intorno a noi
FTIA: l’integrazione
di invalidi
FTIA nasce quasi quarant’anni fa inizialmente con la volontà di integrare invalidi
attraverso lo sport. Ora, dopo un continuo lavoro a contatto con la disabilità,
è soprattutto l’integrazione attraverso formazione e lavoro che impegna
quotidianamente gli operatori della struttura di Giubiasco. Scopriamo assieme uno
dei settori di FTIA, Formazienda, attraverso la testimonianza del direttore Marzio
Proietti e dei responsabili Graziella De Nando, Davide Gianola e Mirella Sartorio
di Giulio Mulattieri
Da Bellinzona, zona IAS e AI, ci vogliono
circa cinque minuti. Traffico permettendo. Si trova dietro il cinema Ideal. Un
po’ in disparte, ma non troppo. La sua
struttura, completamente rinnovata, è
stata ultimata nel 2009. Ma la sua storia
risale a ben prima quando, nel 1973, con
l’acronimo FTIS (Federazione Ticinese
Invalidi Sportivi), era stata fondata da un
gruppo di persone con andicap fisici per
coordinare l’insieme di attività sportive
nel Cantone. Ora siamo tutti abituati a
chiamarla FTIA (Federazione Ticinese
Integrazione Andicap) ed è uno dei punti
fermi in Ticino per facilitare la reintegrazione professionale di persone che, spesso, hanno depositato una domanda di
prestazioni dall’Assicurazione Invalidità.
Ma non solo. FTIA con il tempo si è fatta
apprezzare, conoscere e riconoscere
come struttura capace di fornire servizi
alla cittadinanza, privati, enti pubblici
o datori di lavoro. Un esempio su tutti?
Alla stazione di Giubiasco – che l’anno
scorso ha festeggiato i primi 10 anni di
attività – che gestisce lo sportello FFS e
comunale. Un servizio alla popolazione
particolarmente apprezzato.
In questo articolo ci soffermeremo però
principalmente su Formazienda FTIA che
da ormai 25 anni (auguri!!) è attiva sul
territorio ticinese, collaborando in modo
serrato con l’Assicurazione Invalidità in
vista di accertare le conoscenze in ambito commerciale, fare una valutazione
delle competenze scolastiche, formare
apprendisti nel settore commerciale
e non da ultimo sostenere le persone
nella loro integrazione professionale
attraverso un collocamento nel mondo
del lavoro oppure inserendoli nei settori
FTIA di segretariato, contabilità e grafica.
In principio era
l’informatica
grado in un’azienda privata”. Ora sappiamo come la situazione è differente a
livello di mercato del lavoro. Malgrado
ciò il principio guida è sempre lo stesso
presso Formazienda FTIA sia da un punto di vista meramente salariale sia da
quello di reintegrazione professionale.
L’obiettivo attuale è quello di puntare
su attività meno redditizie che si trovano
difficilmente sul mercato. “Le attività –
All’inizio della sua creazione, però, il suo
nome era diverso:
Centro di informatica
FTIA. Come diverse
erano le sue premesse. Infatti, come ci
spiega Marzio Proietti,
direttore della struttura, “allora il computer
non era uno strumento di lavoro diffuso e
il suo uso si rivelava
adatto alle persone
con una capacità produttiva ridotta a causa
di un problema di mobilità. C’erano così le
premesse per creare
dei posti di lavoro in
ambito commerciale, di fatto, parificati
alla realtà professionale generale, con la
possibilità di una retribuzione analoga a
quella percepita da
una persona di pari Il personale di Formazienda FTIA è un esempio concreto di come
l’integrazione è possibile
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prosegue il direttore – sono più legate
alle mansioni che le aziende private, le
quali perseguono degli obiettivi di produttività e di risultati, tendono a dare
in outsourcing perché non considerate
fonte di redditività. Nonostante ciò i
collaboratori percepiscono sempre un
salario compatibile con quello di un
impiegato di commercio. Conserviamo
petenze e attitudini personali o ancora,
su richiesta, delle formazioni personalizzate (ad esempio come sostegno per
lo svolgimento di determinati compiti
nel mondo del lavoro). Una proposta
di percorsi che spesso si adatta molto
bene al profilo di assicurati con un danno fisico che depositano una domanda
all’Ufficio Assicurazione Invalidità in
di formazione ma anche un centro di
competenze specifiche operanti sia
all’interno della struttura che all’esterno.
Per presentarla ci siamo rivolti al suo
responsabile, Davide Gianola, il quale
si avvale anche del contributo di tre
collaboratori nei settori già citati (segretariato, contabilità e grafica). Il principio
è semplice: i circa 20 collaboratori, in
vista di un’applicazione di provvedimenti professionali quali ad esempio
una riqualifica. “Lo scopo ultimo della
formazione – sottolinea la responsabile
di Formazienda FTIA – è quello di inserire
o reinserire le persone nel mondo del lavoro, affinché possano svolgere in modo
indipendente delle mansioni. In questo
senso, non concediamo dei favoritismi;
è importante che ciascuno conquisti la
propria autonomia e sia in grado di affrontare il mondo professionale in modo
indipendente, un obiettivo che può
essere raggiunto anche gradualmente
attraverso lo svolgimento di stages o con
un accompagnamento mirato”.
base alle loro specifiche capacità e al loro
potenziale, vengono indirizzati su uno
dei tre settori. “Anche se ciò non significa
che col tempo non possano cambiare
mansioni e competenze” precisa subito
il responsabile. “Di principio il lavoro
viene smistato dai coordinatori, i quali
conoscono le capacità e le qualità di ogni
collaboratore. A dipendenza del tipo di
lavoro, esistono diversi spazi di autonomia professionale per l’impiegato”. Ma,
vi è anche da dire che la reintegrazione
presso Formazienda FTIA è vissuta dai dipendenti anche passando da esperienze
all’esterno. Il come ce lo spiega ancora
Davide Gianola. “Ai clienti proponiamo
per sostituzioni a causa di periodo di vacanza, maternità o malattia, come anche
per carichi di lavoro eccezionali, la possibilità di avvalersi, a tempo determinato,
di uno dei nostri collaboratori. Questo
è positivo sia per le aziende, che oltre
a risolvere la mancanza temporanea di
personale, possono apprezzare la pro-
Foto di gruppo per Formazienda FTIA
questi propositi e sicuramente cercheremo di sostenerli anche in futuro!”.
Formazienda: un
sostegno ideale per la
reintegrazione
In tutto questo, grande importanza la
riveste la formazione professionale che
presso Formazienda FTIA è diretta da
Graziella De Nando. “Il progetto è partito con pochissime persone – spiega la
responsabile –, mentre oggi raccoglie
la metà del personale presente in sede,
con 19 posti di formazione e la presenza
di docenti, responsabili e insegnanti per
un totale di 35 persone”. La formazione
commerciale è indirizzata su tutti i percorsi principali volti al conseguimento
di un attestato o certificato federale di
capacità. Inoltre, a questo si aggiungono
percorsi specifici tipo riallenamento al
lavoro oppure valutazione delle com-
Competenze per l’interno
e l’esterno
Ma, come già indicato dal direttore e
come già lo fa supporre il suo acronimo, Formazienda FTIA non è solo luogo
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FTIA in pillole
La FTIA nasce nel 1973 con il nome di FTIS, Federazione Ticinese Invalidi Sportivi,
fondata da un gruppo di persone con andicap fisici per coordinare l’insieme di attività sportive nel Cantone. Grazie all’avvicinamento di persone che condividono
da tematiche comuni, nascono le basi per creare un Segretariato professionale
che interviene anche in altri settori della società.
Un primo passo è la realizzazione, nel 1975, dell’opuscolo “Costruire pensando
agli invalidi”, un’edizione che ha il compito di sensibilizzare l’opinione pubblica
verso il tema delle barriere architettoniche, che porterà in seguito all’inserimento,
nel 1978, dell’articolo 34 bis nella Legge edilizia cantonale, il quale getta le basi
per la costruzione di spazi pubblici accessibili a tutti.
fessionalità dei nostri collaboratori, sia
per gli impiegati di Formazienda FTIA,
che riprendono confidenza con la realtà
lavorativa esterna”.
Collocamento: fra
sensibilizzazione e ricerca
di lavoro
Il contatto con l’esterno è garantito attraverso la collaborazione del personale
operante in sede che si spinge verso il
mondo del lavoro. Questo servizio non
è tuttavia limitato al personale operante all’interno di Formazienda FTIA ma
anche per chi – come ad esempio gli
assicurati AI che vi hanno svolto una
formazione professionale – si vuole
attivare in vista di trovare un posto
di lavoro. Questo servizio, gestito da
Mirella Sartorio, vuole essere un valido
Nel 1978 la FTIS raccoglie importanti informazioni per la prima inchiesta sulle
difficoltà delle persone con andicap nei rapporti con le assicurazioni sociali.
Nel 1984, dati i nuovi obiettivi nei quali il Segretariato è sempre più impegnato,
la FTIS viene sciolta per creare la nuova FTIA, Federazione Ticinese Integrazione
Andicap.
Nel 1987 è aperto il Centro informatica FTIA (oggi denominato Formazienda
FTIA) che garantisce a persone con andicap lo svolgimento di una professione
in ambito commerciale. Nel 1990 il Centro è ampliato con l’apertura di Settore
formazione professionale, il quale ha il compito di offrire posti di stage e di
riqualifica a persone con disabilità fisiche. Nel 2001 lo stesso Settore acquisisce
la conduzione dello sportello FFS e dello sportello comunale presso la stazione
di Giubiasco.
Nel 2009 la FTIA inaugura la propria sede, la quale è inoltre dotata di appartamenti
perfettamente adatti alle esigenze di persone con difficoltà motorie.
supporto per facilitare un passaggio che,
invero, è assai difficoltoso a causa della
forte concorrenza esistente nel settore
“Alla stazione’” un progetto di integrazione nato ormai più di 10 anni fa dopo la chiusura dello
sportello FFS a Giubiasco
commerciale e della parziale diffidenza
che tuttora esiste nel mercato del lavoro
rispetto a tali limitazioni. Proprio in questo senso, spiega Sartorio, “il mio ruolo è
quello di sensibilizzare le aziende, affinché non abbiano pregiudizi nei confronti
di un curriculum nel quale appare un
riferimento all’andicap. Spiego loro la
realtà del lavoro e della formazione professionale di Formazienda FTIA, affinché
comprendano che i nostri collaboratori
sono persone preparate, le quali possono affrontare un incarico in autonomia. È
pur vero però che la realtà di Formazienda FTIA ha sempre offerto, che piaccia o
meno, un ambiente di lavoro piuttosto
protetto, nel quale le persone vengono
appoggiate ed incoraggiate, un clima
che difficilmente è possibile ritrovare
in altri ambienti professionali. Può dunque capitare che, durante l’inserimento
in una nuova azienda, i collaboratori
abbiano bisogno di maggiori certezze.
Il mio ruolo è anche quello di spiegare
l’esistenza di alcune difficoltà d’adatta-
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mento iniziali, che possono però essere
facilmente superate anche attraverso
un appoggio offerto dal servizio di sostegno al collocamento. Credo anzi che
il futuro dell’inserimento professionale
sarà proprio la possibilità da parte nostra
di aiutare i datori di lavoro nell’accompagnamento del collaboratore, in modo
che le aziende possano assumere le
persone con andicap senza difficoltà e
senza intaccare la redditività”.
Spazio aperto
Un grande grazie a…
E prima di concludere questo articolo
su una delle maggiori realtà di reintegrazione nel Cantone Ticino, un grande
grazie a Graziella De Nando e Daphne
Settimo, responsabile alla promozione
FTIA, che mi hanno gentilmente aiutato
nella preparazione di questo articolo.
Una bici per amica
La bella stagione si avvicina, e molti di
noi hanno la fortuna di potersi recare al
lavoro con la propria bici, tanto che l’apposito posteggio nelle giornate solive
strabocca di mezzi a due ruote.
C’è invece chi purtroppo per motivi legati alla distanza da casa la bicicletta non
può portarla al lavoro. Molti di noi durante le ore d’ufficio sono però chiamati
a incontri e riunioni fuori sede, spesso e
volentieri proprio nel bellinzonese.
La bici è sana, ecologica, veloce e pratica
e permetterebbe di velocizzare diversi
spostamenti di servizio all’interno del
nostro comprensorio o di evitare l’utilizzo dell’auto. Altri Uffici cantonali (vedasi
ad esempio l’USSI) hanno a disposizione
delle bici di servizio per i collaboratori
che possono quindi muoversi nel com-
prensorio con questo comodo mezzo
di trasporto.
Chiedo pertanto alla cortese direzione se
intende mettere a disposizione dell’IAS
alcuni bolidi di servizio a due ruote
(magari acquistate al SOS Ticino a poco
prezzo) per poter così effettuare gli spostamenti di lavoro in città e nei dintorni
con questo comodo mezzo.
Ringrazio per la gentile risposta.
Ronnie
Questa rubrica è riservata a voi, per
esprimere le vostre opinioni su un
tema che vi sta a cuore oppure per
condividere delle idee che avete sul
vostro lavoro o in generale sull’IAS.
Inviate i vostri contributi a
[email protected].
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