I love Blu: qualche spunto per la 3M2 Sabato 16 novembre abbiamo installato sulle rive del Cosia alcuni materiali decorativi preparati nel corso di questo progetto. presentato in questa pagina: http://www.setificio.com/blog/un-annocrrreativo-di-chimica-tessile-terzat%C3%AC Elencando un po' a caso quello che ci può essere venuto in mente, ovviamente facendo riferimento al ripasso della chimica di base che abbiamo svolto finora nelle poche ore di quest'anno e ad alcuni argomenti di immediato interesse che abbiamo presentato, metto qui alcuni rapidi spunti. Una delle cose più appariscenti è la tintura, che può essere svolta in tanti modi diversi, per esempio sul filato, sul tessuto, sul capo finito, e anche con quelle varianti particolari, localizzate, che chiamiamo stampa. Nella nostra installazione erano presenti molte conchiglie, di diversi tipi di molluschi acquatici. Si tratta di materiali organici o inorganici? Dato che l'operazione veniva svolta durante l'orario di lezione di chimica, analogamente a quanto era già successo in altre occasioni negli anni passati, abbiamo così stabilito che le osservazioni compiute (da voi e da me) durante questa esercitazione fossero a tutti gli effetti argomenti del nostro corso. La traccia è quella che avevamo già usato, in particolare, con una esperienza documentata qui http://www.setificio.com/blog/chemonovvero-le-osservazioni-di-un-prof-durante-unamattina-di-crrrrreativit%C3%A0 e che poi è stata ripresa dell'opuscolo che descrive i ricordi di un anno di lavoro in una nostra classe terza, Abbiamo un'idea della principale sostanza che le costituisce? È una sostanza che possa inquinare l'acqua e/o essere corrosa dall'acqua del torrente? Nell'introduzione generale al tema della nobilitazione tessile abbiamo per esempio sottolineato le differenze nelle fasi di nobilitazione dei materiali che portano a ottenere il capo finito pronto per la clientela. I materiali che abbiamo collocato o visto collocare sulle rive del torrente, in che modo potevano essere stati colorati? Voi stesse, preparandoli, che tipo di lavorazione (manuale, ovviamente,) avevate compiuto? Le bottigliette di plastica sono state preparate in modo tale da rendere l'idea di incrostazioni di sabbia o di sale. Da allora, ha quasi sempre piovuto. Che materiale abbiamo usato? Chimicamente è simile, almeno in parte, ai depositi che possono essere lasciati dal mare, o non c'entra nulla? Abbiamo un'idea dei materiali di cui è costituita la tipica bottiglietta di plastica dell'acqua? Hanno qualcosa a che fare con i materiali usati per le fibre tessili? Che effetto possono avere la pioggia o il sole sui materiali costituiti da fibre tessili? D'altro canto, fin dal momento dell'installazione i nostri materiali tessili toccavano direttamente l'acqua del torrente. Alcuni materiali erano tipicamente concepiti per effetti di decorazione anche vistosa. Le sostanze di cui sono costituiti sono le stesse che possiamo trovare in altri materiali di uso tessile e/o per la nobilitazione, oppure no? Fra l'altro, potrebbero anche essere pericolosi per la nostra salute, nel momento in cui li usiamo? Come ci siamo documentati sulle loro caratteristiche di rischio? Abbiamo usato della documentazione tecnica che ci desse delle indicazioni sulla loro natura, o perlomeno ci è venuto in mente di farlo prima di usarle? ...eccetera eccetera eccetera. Il nostro lavoro è stato fatto in un giorno limpido e di sole. Pensiamo che questo possa avere un effetto inquinante (o viceversa disinquinante) sulle acque, o la nostra azione non causa nessun effetto? Insomma, pensiamoci su, e avremo già fatto un po' di strada per capire la chimica! Sergio Palazzi, 21.11.13