DISTRETTO SANITARIO N. 66 SALERNO Quello che hai costruito può essere distrutto: non importa, costruisci. Se realizzi i tuoi obiettivi, incontrerai chi ti ostacola: non importa ,realizzali. Maria Teresa di Calcutta 2 Gentile signora/e, L’opuscolo che Le presentiamo è la Carta dei Servizi dell’Unità di Cure Palliative -Terapia del Dolore - Hospice del Distretto Sanitario di Salerno. Tale documento Le permetterà di conoscere i principali interventi assistenziali e socio-sanitari che la nostra Unità Operativa mette a disposizione dei cittadini e Le fornirà informazioni utili sulle modalità di accesso ai nostri servizi. La Carta dei Servizi (Lg.273/1995) è “il documento che la legge italiana ha voluto si adottasse nel processo di innovazione dei rapporti tra istituzioni e cittadino, a garanzia della qualità e delle modalità con le quali i servizi vengono erogati. Essere informato correttamente permette al cittadino una scelta consapevole ed in quest’ottica essa rappresenta uno degli strumenti per affermare la centralità dell’ utente nel Sistema Sanitario”. Questa carta dei servizi attiene all’attività di cura e di assistenza per malati terminali che il Distretto Sanitario n. 66 di Salerno offre ai cittadini, a testimonianza dell’attenzione, dell’impegno e dell’orientamento aziendale verso il continuo miglioramento dei servizi offerti. Il Direttore Generale dell’ASL Salerno Dr. Antonio Squillante 3 Nel presentare le cure palliative vorrei ricordare che esse rappresentano un approccio innovativo alla presa in carico del malato. Sono cure attive e globali rivolte alle persone affette da una malattia in fase avanzata che non risponde più a terapie specifiche. Si rivolgono non solo alla cura del dolore e dei sintomi che possono presentarsi in questa fase, ma sono finalizzate al “prendersi cura” della persona anche sotto l’aspetto psicologico, sociale e spirituale, con una costante attenzione a tutto ciò che si può, e si deve fare, per migliorare la qualità della vita. All’interno della rete delle cure palliatve, l’Hospice è un centro socio-sanitario residenziale, con l’obiettivo di prendersi cura del paziente, in fase di progressiva e irreversibile malattia, e della sua famiglia in una molteplicità di situazioni. La nostra “Casa di Lara” è un luogo di accoglienza che conserva tutte le caratteristiche di una abitazione e propone un modello organizzativo basato sulla personalizzazione degli interventi, sull’ascolto, sulla comprensione dei bisogni e delle aspettative delle persone e delle loro famiglie, nei casi in cui la casa del malato non è idonea o sia necessario sollevare, anche per un periodo limitato, le famiglie dal carico assistenziale qualora siano particolarmente provate. Il Direttore del Distretto Sanitario n. 66 di Salerno dr. Antonio Lucchetti 4 Carta dei diritti del malato Un malato ha diritto: a essere sempre considerato come persona; ad essere curato a prescindere dalla sua razza, cultura, religione e ceto sociale; a conoscere la diagnosi e la presumibile evoluzione delle sue condizioni, se lo desidera; a ricevere il massimo dell’informazione; a partecipare alle decisioni che lo riguardano; a ricevere tutte le cure necessarie per il sollievo dal dolore e dalla sofferenza; a ricevere cure e assistenza continue nel luogo desiderato; al rispetto della sua volontà, anche quando esprime il desiderio di non effettuare alcuna terapia; all’ascolto e alla possibilità di esprimere le sue emozioni; al supporto umano e all’accompagnamento spirituale secondo le sue convinzioni e la sua fede; alla vicinanza dei suoi cari; a vivere la sua malattia con dignità. 5 Servizi offerti L’attività della nostra Unità Operativa, che opera sul territorio salernitano da oltre 10 anni, si esplica attraverso diverse tipologie di assistenza : Assistenza domiciliare “specializzata”, diretta alle persone af- fette da neoplasie in stadio avanzato e con sintomi legati alla progressione della malatia; Consulenza a domicilio, su richiesta del medico di base o dell’ADI, per “terapia del dolore”; Ricovero ordinario in Hospice, quando l’assistenza a domicilio non è possibile per sintomatologia grave o per problemi di ordine socioambientale; Ricovero diurno in Hospice (Day-Hospice), nei pazienti che, pure se non più curabili con trattamenti oncologici, hanno ancora una discreta autonomia e che necessitano o di terapie endovenose o di una valutazione più approfondita del sintomo dolore; Ambulatorio di terapia del Dolore e Cure Palliative -Supporto di alta specialità algologica al paziente oncologico ricoverato in Hospice. 6 La Direzione del Distretto Sanitario, in sinergia e collaborazione professionale con la Terapia del Dolore Asl Salerno del PO di Oliveto Citra, garantisce al paziente oncologico le seguenti prestazioni specialistiche in regime di consulenza: Consulenza algologica ultraspecialistica: sindromi dolorose oncologiche non rispondenti a terapie farmacologiche convenzionali; impianti di sistemi venosi centrali a breve termine (CVC e PICC) e completamente impiantabili (Port-A–Cath); tecniche antalgiche e/o palliative mini-invasive (cateteri epiduralipompe impiantabili per infusione spinale oppioidi-Tecniche di Radiofrequenza antalgica – vetebro – cifoplastica – toracentesi – paracentesi etc..). Le consulenze e tecniche terapeutiche saranno gestite in primis e preferibilmente nei locali dedicati e attrezzati dell’Hospice nel rispetto e a vantaggio del confort del paziente o in ospedale in regime di DH solo se indispensabile per motivi clinici e tecnici. Mission e valori La differenza tra le cure palliative prestate a domicilio e l’Hospice è determinata solo dal luogo, non dai principi e dagli obiettivi che sono condivisi. La nostra MISSION è garantire ad ogni paziente: il diritto a ricevere un’assistenza qualificata nelle sedi più idonee (domicilio e/o Hospice); un approccio individualizzato, che tenga conto dei valori e delle scelte del paziente e della sua famiglia; una “presa in carico” improntata sull’ Uguaglianza e sull’Imparzialità, senza discriminazioni di sesso, razza, lingua , religione , opinioni politiche e condizioni socio economiche. In ogni aspetto dell’assistenza è prioritario il rispetto della volontà del paziente. 7 Assistenza domiciliare Il domicilio è la sede privilegiata per assistere il malato. Le condizioni necessarie perché possano essere erogate le cure palliative domiciliari sono: consenso alle cure domiciliari indicazioni, in pazienti in fase avanzata di malattia, al trattamento di tipo palliativo, finalizzato al miglioramento della qualità di vita ed al controllo dei sintomi legati alla progressione della malattia e non agli effetti collaterali dei trattamenti chemio- o radioterapici; ambiente abitativo e familiare idoneo; livello di complessità ed intensità delle cure compatibili con l’ambiente domestico; disponibilità della famiglia a collaborare, con presenza di un familiare di riferimento unico ed affidabile (care giver). 8 L’equipe delle cure palliative domiciliari, in collaborazione con il medico di medicina generale, dopo una prima valutazione per la presa in carico , effettua interventi programmati e personalizzati. I medici sono in servizio dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 20.00 e garantiscono, salvo casi particolari, una visita di controllo a settimana per ciascun paziente in carico. E’ prevista una reperibilità del medico notturna e festiva, in comune con l’Hospice. Gli infermieri sono in servizio dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 18.00, il sabato dalle 8.00 alle 14.00 , mentre nelle ore notturne (dalle 20,00 alle 8,00) e nei giorni festivi ne è garantita la reperibilità . In base alle necessità è, inoltre, garantita la fornitura di farmaci, materiali di medicazione ed ausili necessari per l’assistenza. Il servizio domiciliare viene attivato su richiesta del medico di medicina generale o per dimissione protetta da un reparto ospedaliero, previo consenso del paziente e/o del familiare di riferimento. In casi particolari, legati al bisogno assistenziale del paziente, può essere richiesto l’intervento dell’UVI ( Unità di Valutazione Integrata) I tempi di attivazione variano dai due ai tre giorni lavorativi dal momento della richiesta. La nostra équipe cure palliative a domicilio valutarà la necessità del ricovero in Hospice e, ottenuto il consenso del paziente, inserirà quest’ ultimo in lista d’attesa. 9 L’ HOSPICE “LA CASA DI LARA” L’Hospice “La Casa di Lara” è la struttura residenziale del Distretto Sanitario di Salerno per le cure palliative ed è situata in via Salvatore Calenda. Rappresenta l’alternativa al domicilio per i pazienti prevalentemente affetti da patologie neoplastiche in fase avanzata/terminale per i quali non c’è più indicazione a trattamenti curativi volti al miglioramento o alla stabilizzazione della malattia. Dimensioni L’Hospice dispone di 12 alloggi e di un posto di Day Hospice. Si sviluppa su quattro piani per una superficie calpestabile di circa 5.000 mq. Il piano seminterrato è dedicato ad impianti e servizi di manutenzione. Caratteristiche tecniche dell’immobile L’edificio è stato realizzato secondo le leggi antisismiche vigenti e con le soluzioni tecnologiche più innovative, in modo da consentire un supporto ottimale alle attività, nel rispetto delle più recenti normative in materia di sicurezza e garanzia funzionale. 10 Modalità e criteri di accesso Per i pazienti già in carico alla nostra UO a domicilio, è compito della nostra équipe valutare la necessità del ricovero in Hospice e, ottenuto il consenso del paziente, inserire quest’ ultimo in lista d’attesa. Per i pazienti residenti al di fuori del distretto 66 di Salerno e per i pazienti ricoverati in ospedale, la richiesta di ricovero in Hospice può essere presentata dal medico di medicina generale o dai medici ospedalieri. La richiesta va redatta su apposito modulo disponibile presso la struttura, oppure scaricabile dal sito internet dell’ASL SALERNO ( www.aslsalerno.it ), e deve essere corredata del consenso dell’ interessato al ricovero in Hospice ed inviata via fax al n.089/693210. Nel corso del primo contatto con il medico delle cure palliative viene richiesta la documentazione medica ed ogni informazione che possa risultare utile per valutare l’opportunità di ricovero. I servizi sociali, così come i cittadini, possono chiamare al n. 089/693209 per chiedere informazioni sui requisiti e le modalità di accesso all’ Hospice. Dopo valutazione della richiesta, se sussistono i requisiti, il paziente viene inserito in lista di attesa. La gestione di questa lista non si limita al solo criterio cronologico, ma tiene conto di una serie di variabili legate alla necessità del paziente e al contesto familiare in cui vive. All'hospice accedono i malati, affetti da una malattia progressiva e in fase avanzata, in rapida evoluzione e a prognosi infausta, non più suscettibile di terapia etiopatogenetica, in base ai seguenti criteri: 1.paziente già inserito nella rete di assistenza domiciliare; 2.aspettativa di vita presunta del paziente superiore a quattro settimane 11 ed inferiore a sei mesi, in base a indicatori prognostici 3. 4. 5. 6. 7. 8. validati scientificamente (in condizioni agoniche o preagoniche); elevato livello di necessità assistenziale o ridotta autonomia funzionale e/o compromissione dello stato cognitivo caratterizzanti uno stato di fragilità (Status Karnofsky < = 50 o Ecog >2); sintomi non controllabili (almeno temporaneamente) in modo adeguato a domicilio; problematiche emozionali e/o sociali tali da rendere temporaneamente, impossibile e/o non opportuna l'assistenza domiciliare; impossibilità della famiglia ad assistere l'ammalato a domicilio per motivi sanitari, sociali e/o gestionali ambientali v volontà da parte del paziente, espressa a seguito di azione di consenso informato; problematiche di adattamento/controllo/adeguamento/supervisione di presidi e strumentazioni necessarie per il controllo di sintomi, non eseguibile in modo adeguato a domicilio L’accesso in Hospice avviene dopo aver ottenuto il Consenso del malato o, qualora l’interessato sia in condizioni cognitive compromesse, dopo aver valutato la situazione con i familiari. Prima dell’accoglienza è opportuno un colloquio tra il familiare referente ed il responsabile dell’Hospice. Tale occasione è importante per ribadire il progetto terapeutico e prendere contatto con la struttura. Dimissioni dall’Hospice Il ricovero in Hospice, in generale, non ha carattere sostitutivo delle cure domiciliari, che sono la modalità di assistenza più accessibile e appropriata rispetto ai desideri e alle condizioni dei malati. L'Hospice non supplisce ai ricoveri ospedalieri, che verranno proposti qualora si rendessero necessari. E' opportuno che, prima dell'ammissione in Hospice, sia definita la durata presunta del ricovero, eventualmente rinnovabile in ragione delle condizioni del malato, al fine di favorire le dimissioni dalla struttura e l'adozione di cure domiciliari. 12 Durante il ricovero verrà valutata, e concordata con il paziente e la famiglia, la possibilità di dimissioni dall'Hospice verso il domicilio o altra struttura e l'adozione di un programma assistenziale presso l'abitazione del paziente. Alla dimissione verrà fornita una lettera, indirizzata al Medico di Medicina Generale, con una sintesi del decorso clinico. In qualsiasi momento il malato e/o la famiglia possono presentare le dimissioni consegnando richiesta scritta al Dirigente Responsabile dell’Hospice. Un medico dell’Hospice è incaricato di svolgere tutto ciò che occorre per le comunicazioni del decesso agli organi competenti e ai familiari. Il personale dipendente è a disposizione per consentire un primo momento di intimità e di raccoglimento ai familiari. Un infermiere informerà i parenti sulla prassi da seguire: la persona deceduta rimarrà nella stanza per almeno due ore; successivamente sarà predisposta la camera mortuaria dove la persona deceduta rimarrà sino al momento del funerale; gli effetti personali del defunto saranno consegnati ai parenti; in loro assenza, gli oggetti saranno inseriti in una busta sigillata, accompagnata da una distinta firmata, reperibile presso il responsabile di turno; la camera mortuaria sarà allestita dal personale dipendente presso l’attiguo plesso del PO “G. Da Procida” secondo le indicazioni ricevute dal personale infermieristico e sarà accessibile ai familiari. Per quanto concerne le onoranze funebri, la scelta dell’impresa è di esclusiva competenza della famiglia. Si precisa che nessun operatore è autorizzato a dare informazioni inerenti l’individuazione di imprese incaricate per le onoranze funebri, e che l’ingresso delle stesse è consentito solo nella camera mortuaria del Presidio Ospedaliero “ G, Da Procida. 13 Personalizzazione dell’assistenza Al momento dell’accoglienza viene consegnata la Carta dei Servizi, una copia del questionario da compilare sul gradimento dei servizi prestati ed aperta una cartella clinica. Per ogni malato è prevista l’elaborazione di un piano assistenziale individuale (PAI) multiprofessionale, inserito nella cartella clinica, che tiene conto delle sue specificità (es. bisogni psico fisici, diagnosi clinica, situazione familiare). Al malato e ai suoi familiari vengono garantiti colloqui individuali di sostegno e di accompagnamento da parte dello psicologo nonché presenze di supporto da parte di volontari adeguatamente formati. Il percorso di cura e di assistenza è continuamente monitorato e condiviso dagli operatori, secondo il modello del lavoro di equipe. Farmaci e tecniche contro il dolore Attualmente disponiamo di una vasta gamma di farmaci che permettono di controllare il dolore, in base alla sua intensità. Si tratta di farmaci sicuri che possono essere assunti indipendentemente dall’età. Esistono pregiudizi molto radicati sull’uso farmaceutico degli oppioidi, in particolare sulla morfina. Se assunti correttamente, sotto controllo medico, i derivati dell’oppio sono degli eccellenti analgesici e anche più sicuri di altri farmaci tanto che il loro impiego è raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’assunzione di questi farmaci per un dolore acuto o cronico non abbrevia la vita e non altera lo stato di coscienza. Ci sono anche alcune tecniche che possono essere utilizzate singolarmente o come supporto ai farmaci: terapie fisiche e tecniche psicologiche che procurano analgesia, rilassamento, controllo dei vissuti emotivi come ansia e paura. 14 L’equipe L’attività delle cure palliative è espressione di un lavoro multidisciplinare. La presenza nell’équipe di diverse professionalità, con metodologie e visioni diverse ma tra loro integrate, garantisce una risposta adeguata ai molteplici e complessi bisogni del malato in fase terminale, sia in Hospice che a domicilio, consentendo di attuare un reale “ accompagnamento di fine vita”. L’ equipe multidisciplinare è composta da: medici, infermieri, ota/ oss, assistente sociale, psicologo ( part-time ), fisioterapista, dietista, assistente spirituale (in Hospice). Possono essere attivati tutti gli specialisti ritenuti necessari per consulenze o progetti assistenziali mirati. Il medico si prende cura del malato, occupandosi del controllo del dolore e degli altri sintomi. È responsabile dell’équipe, effettua le valutazioni mediche ed imposta il percorso terapeutico concordandolo con il malato e il familiare. È presente tutti i giorni nelle ore diurne e reperibile durante la notte e nei festivi. Il medico di medicina generale o comunque fiduciario del paziente ha libero accesso all’Hospice e, se lo desidera, collabora con l’equipe alla formulazione del piano di cura. L’infermiere è responsabile della realizzazione dei piani di cura; rileva i bisogni/problemi della persona malata pianificandone l’assistenza. Offre sostegno e informazioni a malati e familiari. È presente 24 ore, tutti i giorni della settimana. Il fisioterapista contribuisce positivamente sia al sollievo dei sintomi (dolore, disfagia ecc) sia al mantenimento, talvolta al recupero, di alcune funzioni motorie perse. Ha una forte valenza nella percezione della qualità di vita. 15 L’operatore addetto all’assistenza garantisce le attività assistenziali quali l’accudimento della persona e l’igiene personale e collabora con l’ infermiere nell’attuazione del piano assistenziale. È presente 24 ore, tutti i giorni della settimana. Lo psicologo dell’Hospice è una figura centrale e di riferimento per il malato, la sua famiglia e l’intera equipe di cura, con le seguenti funzioni: provvedere all’individuazione dei bisogni psicologici del malato e dei familiari; sostenere, quando lo ritenga necessario, malato e familiari; collaborare alla selezione e formazione dei volontari; condurre i gruppi di formazione permanente dei volontari operativi; partecipare alle riunioni di supervisione psicologica dell’équipe. L’assistente sociale si occupa del mondo relazionale del malato e della famiglia, mediando i servizi assistenziali presenti sul territorio. Il Personale del Centro è immediatamente riconoscibile dalla divisa e dal tesserino di riconoscimento di colori diversi: medici banda rossa infermieri e fisioterapisti: banda arancione Psicologo: banda viola Assistente sociale banda marrone O.S.S. / A.S.A. / O.T.A.: banda verde personale amministrativo: banda blu volontari: banda gialla L’assistenza spirituale è assicurata da un sacerdote della diocesi di Salerno. La cappella è rappresentata da un piccolo spazio dove pregare e meditare, nel massimo raccoglimento. Per i ricoverati di altre religioni vi è piena disponibilità del personale ad organizzare momenti di valenza religiosa all’interno delle stanze di degenza e/o degli spazi comuni. 16 Strumenti di partecipazione e tutela L’Ufficio per le Relazioni con il Pubblico (URP) è il ponte tra la Pubblica Amministrazione ed i cittadini. All’URP, espressione concreta di un’organizzazione al servizio delle persone, sono assegnati, fra gli altri, i seguenti compiti: garantire l’esercizio dei diritti di informazione, di accesso e di partecipazione agevolare l’utilizzazione dei servizi offerti ai cittadini e l’informazione sulle strutture; organizzare eventi finalizzati alla umanizzazione delle cure attuare, mediante l’ascolto dei cittadini, i processi di verifica della qualità dei servizi e di gradimento degli stessi da parte degli utenti. Pertanto coloro che desiderano esprimere le proprie osservazioni, eventuali reclami e apprezzamenti possono farlo tramite: colloquio con gli operatori dell’URP, Via vernieri 14 Salerno; lettera in carta semplice indirizzata a: Distretto Sanitario di Salerno - Ufficio Relazioni con il Pubblico, Via Vernieri, 14 – 84125 Salerno; segnalazione telefonica ai numeri 089 694379; via fax al numero 089 694317; posta elettronica all’indirizzo e-mail: [email protected]; compilazione degli appositi moduli (scheda di segnalazione /encomio, disponibili presso il front office dell’Hospice, l’ufficio URP e/o scaricabili dal sito www.aslsalerno.it. Non sono presi in considerazione eventuali reclami anonimi. 17 Agli ospiti e ai loro familiari, inoltre, viene consegnato un questionario di rilevazione del grado di soddisfazione, nel quale i compilatori sono invitati ad esprimere il loro giudizio sui vari aspetti del sevizio. Il questionario è anonimo. Le schede di segnalazione, di apprezzamento ed il questionario di rilevazione saranno imbucati nell’apposita cassetta presente nel front office i cui esiti saranno utilizzati per il miglioramento dei servizi offerti. Tutela della privacy L’utente ha il diritto all’informazione ed al consenso informato sul proprio stato di salute, gli accertamenti e le terapie proposte. Gli operatori sono tenuti a mantenere la massima riservatezza sulle condizioni di salute del paziente, fornendo indicazioni esclusivamente all’interessato e, in caso di sua autorizzazione, ai familiari o ad altre persone designate. Al momento della presa in carico viene richiesto al paziente di sottoscrivere il consenso informato al trattamento sanitario nonché il consenso al trattamento dei propri dati personali limitatamente alle esigenze funzionali della struttura e del Distretto Sanitario Contatti Hospice—Cure Palliative: Via S. Calenda 162 — 84126 Salerno. telef. 089 693209 fax 089693210 [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] Ufficio Rapporti con il Pubblico (URP): Via Vernieri,14 84125 Salerno telef. 089 694368 / 694379 fax 089694317. [email protected] Direzione del Distretto Sanitario n. 66 di Salerno Via Vernieri 14, 84125 Salerno telef. 089694422 fax 089221179 [email protected] [email protected] [email protected] 18 Il volontariato Un ruolo strategico nell’hospice è svolto dai volontari. Il Distretto Sanitario di Salerno si è impegnato a sviluppare una fattiva collaborazione con le Associazioni di Volontariato presenti nel settore specifico delle cure palliative. All’interno della Struttura è attivo un servizio di volontariato, formato e preparato nella relazione d’aiuto, cui gli utenti possono fare riferimento quotidianamente. Il volontariato, pur rivestendo funzioni differenti ma integrate con quelle degli altri componenti dell’équipe, garantisce una presenza attenta e partecipe e allo stesso tempo discreta e riservata. Operando in stretta collaborazione con gli infermieri e obbedendo al rigoroso rispetto della privacy, svolge un’ insostituibile attività di sostegno ai malati ed ai loro familiari. Il riconoscimento dei volontari è consentito da un apposito cartellino di identificazione. 19 Piantine della struttura La struttura si sviluppa su tre piani ed è articolata in aree che consentono di creare condizioni di vita simili a quelle di una normale abitazione: Area destinata alla residenzialità (camere, soggiorno, tisaneria); area destinata alla valutazione e alla terapia (ambulatori medici, infermieristici, day hospice, etc); aree generali di supporto (uffici, locali tecnici, cucina, etc); area dolenti (cappella, sale del commiato); area destinata alla formazione e comunicazione (sala convegni ). 20 Le camere e gli spazi I dodici alloggi per la degenza sono concepiti in modo da garantire la dignità, la tutela della privacy ed il benessere psicologico dei propri ospiti. Ogni alloggio è autonomo ed è composto: stanza di degenza, bagno, cameretta ospite, cucinetta. Ogni alloggio è caratterizzato da colori armoniosi e da un colore prevalente del mobilio ed è individuato dal nome di un fiore. Nel comodino di ogni stanza vi è un foglietto che illustra il fiore ed il suo significato. Tutti gli alloggi sono singoli, dotati di servizi igienici attrezzati ed arredati con colori caldi ed armoniosi 21 I letti di degenza, a tre snodi, sono regolabili elettronicamente anche dal paziente In ogni camera sono inoltre presenti linea telefonica, aria condizionata, televisore, minifrigo ed un divano/ poltrona letto per consentire il pernottamento di un familiare / accompagnatore. E’ possibile personalizzare la stanza con oggetti e corredi cari e familiari al paziente , proprio come se fosse a casa propria . Su i dei due piani di assistenza ci sono aree comuni di socializzazione molto spaziose, attrezzate con tavoli, poltroncine, televisore e un pianoforte, dove i pazienti, insieme con gli ospiti ed i familiari, hanno l’opportunità di condividere il loro tempo. Le tre cucine — tisanerie sono a disposizione, oltre che degli operatori e dei volontari, anche dei familiari e/o accompagnatori per la preparazione di tisane e pietanze. 22 Il viale esterno è attrezzato per poter godere, nella bella stagione, il clima mite e soleggiato della nostra città. Sicurezza La pulizia dei locali è garantita da una impresa di pulizia che applica metodologia e protocolli predefiniti. Il rispetto delle norme di igiene degli alimenti è applicato attraverso il sistema di autocontrollo secondo quanto previsto dal d.lgs. 157/97. Per il rispetto della privacy, il consenso al trattamento dei dati viene raccolto nella fase di accoglienza dell’utente. Ogni dato relativo allo stato di salute è considerato “dato sensibile” come previsto dalla Legge 675/1996. I Piani di sicurezza comprendono: addestramento di tutto il personale per i piani antincendio; adeguata dotazione di mezzi antincendio presso i reparti e le zone comuni; informative sui percorsi protetti di evacuazione; controlli periodici e programmati sugli impianti elettrici e tecnologici; servizio di manutenzione impianti attivabile 24 ore su 24; centralina di controllo di funzionamento e di allarme degli impianti, presidiata 24 ore su 24; servizio di portierato attivo 24 ore su 24. 23 Come raggiungerci Via autostrada A3, uscita Salerno Centro. Via ferrovia : da Piazza Ferrovia all’Hospice mediante taxi. L’Hospice è raggiungibile con la Linea 3 del servizio bus CSTP, secondo il percorso Teatro Verdi — Seripando. 24 Si ringrazia Antonio Caliendo, a cui si deve lo sviluppo delle Cure palliative nel Distretto Sanitario di Salerno e l’organizzazione del primo Hospice della città alla cui memoria è dedicato il Viale esterno della Struttura ; Maria Grazia Mancino, pittrice, che ha gentilmente concesso la riproduzioni delle sue opere; a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione della Struttura e a tutti quelli il cui lavoro contribuirà a farla vivere; ed ad Antonio Squillante, Direttore Generale, che con ostinazione e perseveranza ha sostenuto questo progetto. 25 DISTRETTO SANITARIO N. 66 SALERNO La presente carta dei servizi è aggiornata al 30/9/2013. 26 Progetto grafico: Antonio Lucchetti