U D I N E Per festeggiare i vent’anni il Cav inaugura la nuova casa l 7 dicembre è stata inaugurata la casa di accoglienza per madri in attesa del Centro di aiuto alla vita di Udine, che in questo modo ha iniziato i festeggiamenti per i suoi 25 anni (1982-2007). Si tratta di un appartamento con tre camere da letto, situato alla periferia della città, vicino ad un parco, in una zona ben fornita di servizi. Da che cosa è nata questa realizzazione? Più volte gli operatori del Cav avevano incontrato mamme nei primi mesi di gravidanza, che avevano bisogno di lasciare almeno per qualche tempo la propria casa, per sottrarsi alle pressioni esercitare dai familiari per indurle ad abortire, con tutti i mezzi, dai ricatti alle botte. Il progetto di comperare una casa di accoglienza per queste donne ha riscosso grande successo fra i sostenitori del Centro, che hanno risposto con altrettanto grande generosità. Così, nel giro di qualche anno è stata messa insieme la somma necessaria all’acquisto. L'arcivescovo di Udine, mons. Pietro Brollo, ha benedetto la casa. FLAVIA DE VITT I costituisce perciò una grande opportunità per ricordare l'iniziativa e portarla ad esecuzione. Il concorso è uno strumento che consente di raggiungere i giovani in un ambiente, la scuola, dove non sempre ricevono informazioni e stimoli capaci di educarli a rispettare la vita. Inoltre i vincitori, che normalmente sono circa 400 in tutta Italia, partecipano ad una serie di incontri a Strasburgo, che, oltre ad un carattere ricreativo, hanno aspetti fortemente educativi e possono poi partecipare ad ulteriori iniziative giovanili che si sviluppano in Italia nel tempo successivo. Di conseguenza non deve sfuggire l'importanza di questo strumento, dimostrata anche dalla rilevante partecipazione degli studenti. Si può calcolare che circa 450mila giovani nell'arco di 19 anni, hanno partecipato al concorso ed hanno quindi ricevuto un messaggio positivo sulla vita, che ha potuto raggiungere anche le loro famiglie attraverso l'elaborato dossier che ogni anno viene distribuito in gran numero. Oltre 7000 giovani vincitori hanno poi approfondito la riflessione negli incontripremio di Strasburgo e in altri successivi. Per questa XX edizione il tema proposto è “Io, giovane, e la famiglia” e costituisce una riflessione, quanto mai tempestiva su famiglia, amore e matrimonio. L’arcivescovo di Udine, mons. Brollo mentre inaugura la nuova casa di accoglienza del Cav L’importanza della parola iovanni Paolo II, nella enciclica Evangelium vitae, al punto 95 ci ha esortato pressantemente: “Urge una generale mobilitazione per costruire una nuova cultura della vita”. La “mobilitazione” implica un atteggiamento attivo e la “cultura” suppone una capacità persuasiva di parlare, spiegare, dialogare. Una “cultura per la vita” originata da una “generale mobilitazione” non può essere determinata solo dai professori universitari. Essa è costruita. Giorno dopo giorno, da ciò che viene detto ovunque, in famiglia, per strada, negli uffici, sui mezzi di trasporto, nei bar. Ma per poter replicare, chiarificare, convincere, è necessario essere aggiornati nella conoscenza dei fatti e avere gli argomenti. Sì alla vita è lo strumento a disposizione di chiunque per fornire i materiali più attuali informativi ed argomentativi. A differenza dei libri destinati agli intellettuali esso parla in G continua a pagina 50 Sì alla vita 49 gennaio 2007 GIORNATA PROPOSTE DI VITA R O M A Un nuovo Cav sorgerà nel cuore della Capitale Roma sta per nascere un nuovo Centro di aiuto alla vita che sarà ospitato presso la parrocchia Santi Vitale e CC.MM. di via Nazionale 194/b una zona strategica e centralissima. Sarà quindi una presenza importante per ricordare anche ai passanti occasionali il dovere di tutti a lavorare per il diritto alla vita. Il Cav si è già presentato pubblicamente in occasione delle feste natalizie presentando l’originalissimo Presepe della Partoriente che vuole ricordare come anche la Madonna è stata madre, ha vissuto i nove mesi della gravidanza ed è quindi vicina a tutte le madri in dolce attesa, sia a quelle rimaste sole col loro figlio ma anche a quelle che hanno accanto ancora tutti gli affetti. Ogni Madre, partorendo, contribuisce a co-generare il creato e non può sapere chi sarà suo figlio da grande. Ogni parto è il big bang che genera un mondo nuovo. Il presepe che rappresenta san Giuseppe e la Madonna ancora incinta è stato anche riprodotto su un medaglione in terracotta che verrà distribuito dai volontari e che è destinato a diventare il simbolo del nuovo Centro. A La raffigurazione centrale del Presepe della partoriente presentato a Roma, nella sede del nuovo Cav UN ABBONATO PER OGNI ABBONATO ? IN FO Ogni lettore dovrebbe sentirsi impegnato non solo a rinnovare il proprio abbonamento, ma anche a promuoverne almeno un altro tra i propri conoscenti ed amici. Per questo ogni numero del mensile contiene almeno un modulo di abbonamento: non è solo un richiamo a regolarizzare il proprio, qualora sia scaduto: è, soprattutto, un invito a propagandare il giornale. Nel corso dell'anno ci sono tante le occasioni in cui si parla della vita umana: conferenze, tavole rotonde, ricorrenze varie. Non dovrebbe mai mancare chi sa parlare della adesione a Sì alla vita.. Informazioni presso la Redazione di Siallavita, via Cattaro 28, 00198 Roma - tel. 06.8632.1901 fax 06.8632.2953 - mail [email protected] modo comprensibile a tutti, ma, a differenza della maggioranza degli altri mezzi di informazione, è abbastanza approfondito, così da richiedere un certa concentrazione Il suo livello è intermedio tra la semplice informazione giornalistica e il saggio destinato agli studiosi. Perciò è un giornale di militanza. Ma se occorre una “mobilitazione” generale, tutti devono divenire “militanti”. Oltre ad una funzione culturale Sì alla vita può talora essere anche un mezzo che salva concretamente una vita umana. La nostra esperienza ci dice che la parola può uccidere, ma può anche salvare. Tra i 75mila bambini che in trenta anni abbiamo aiutato a nascere ce ne sono alcuni la cui vita, in un dato momento, era legata ad una parola ascoltata dalla loro mamma. Questa parola è stata detta da qualcuno che sapeva come e quando pronunciarla. In qualche caso persino la lettura di un giornale o di un opuscolo ha influito sulla decisione. Comunque è necessario avere la sensibilità giusta e imparare a pronunciare le parole giuste. Abbiamo la presunzione che Sì alla vita aiuti anche in questa direzione. Sì alla vita 50 gennaio 2007