- Spedizione in abbonamento postale Gruppo 111 N. 1 - 31 gennaio - 1 5 febbraio 1956 ORGANO DELL'ASSOCIAZIONE l ITALIANA PER Il- CONSIGLIO Nell'ottobre 1956 i t e n r i S t a t i genevali dei Comuni d'Europa dn Germanda ... « D'onde verrà l'appello più pressante all'unità europea? Verrà dagli uomini che amano sincerament~e la pace D. Questo affermava Pio XIT, nel 1948, in un discwso ai cmgressisti ddl'unione Europea dei Federalisti. Per l'ottobre di quest'amo sono stati indetti a Francoforte sul Meno i terzi Stati generali dei Comuni d'Europa: in essi gli amministratori locali d9Eunopa chiederanno a gran voce che i Governi e i Parlamenti nazionali cessino delle lolro politiche wnknaddibrie, riconoscano la crisi definitiva dello Stato nazionale, ammettano la impmogabile necessità di delineare una comune politica della Federazione Europea, e diamo al popolo europeo la facoltà dem~cratieadi eleggersi i suoi ra~upresentanti, per redigere la Costituzione dagli Stati Uniti d'Europa. E' ora che i poteri per fare 1'Eurtopa passino dalla mani degli esperti e di alcuni parlamentari nazionali in missione a quelle dei rappresienkanti diretti del popolo europeo. ... Segretari i n l i n e a ! L'appello rivolto ai Segretari Comunali (pubblicato nel n. 11 di « Comuni d'Europa del dicembre 1955) dal nostro collega Giovanni Battista Metus, Segretario del Comune di Amaro (Udine), merita la massima considerazione. I1 Metus, caldeggiando la costituzione degli Stati TJniti d'Europa, e di un'associazione europea dei Segretari (nell'ambito del Consiglio dei Comuni d'Europa), segue davvicino la tendenza moderna che vuole f a r e di questi Segretari non dei semplici e freddi per quanto utili - burocrati al servizio delle Amministrazioni locali, m a degli uomini di pensiero e di azione, consapevoli della loro personalità e della nuova funzione che essi devono assumere, accanto a i loro Sindaci, per fare trionfare un'idea che f u di Mazzini, di Briand e di altri uomini insigni, e che, venendo finalmente affermata, non deve trovare i Segretari impreparati, distaccati da quella che sarà l'Europa di domani, con tutti i suoi alti miraggi di unità, di pace e di prosprrità economica. A queste idealità, che sono rivolte a f a r cessare le discordie in Europa ed a f a r sorgere un organismo sano, forte e sicuro, i Segretari Comunali devono dunque dedicarsi con tutte le loro forze, la loro esperienza, il loro senso preciso dell'ora che volge, nel desiderio di raggiungere la mèta. E ciascuno nell'ambito del proprio Comune deve f a r e proseliti, come se s i trattasse di una religione, appoggiandosi validamente alle proprie Amministrazioni e chiedendo l'aiuto di t u t t i gli onesti, poiché non vi può essere cittadino degno di tale attributo che rifiuti di collaborare al programma di un'Europa pacifica, finalmente tranquilla da preoccupazioni internazionali. L a prima cura che i Segretari devono prendere è quella di abbonarsi al periodico « Comuni d'Europa », di leggerlo e di diffonderlo; la seconda, quella di prendere contatto con quei Sindaci e quegli Amministratori locali che già fanno parte del Consiglio dei Comuni d'Europa, per collaborare con essi, consigliarli se occorre, aiutarli comunque nel loro sacerdozio - chè tale deve esser e considerato - si che più facilmente e più presto arrivino a sormontare ogni difficoltà, ed a vincere ogni scetticismo, vieppiù apprezzandoci per l'opera che presteremo. Noi costituiremo poi un'associazione nuova, a carattere europeo, permeata da questi propositi. L'ora è propizia. Il Comune di Roma si è associato, dopo qualche titubanza, come E n t e pubblico al Consiglio de: Comuni d'Europa, e proprio ieri h a stretto con il Comune di DEI COMUNI D'EUROPA Parigi uno di quei patti di fratellanza e di amicizia, di cui il Consiglio dei Comuni di Europa si è fatto banditore f r a città sorelle; la cerimonia è stata oltremodo commovente e l'entusiasmo immenso. I1 Presidente del Consiglio Municipale di Parigi, Feron, ne ha sottolineato tutta la soleiiriità. Questo affratellamento f r a i Comuni delle due storiche Capitali è valso ben più di un trattato econoinico e politico. D'altra parte, non più tardi di ieri il nostro Presidente della Repubblica, Gronchi, ha affermato a Feltre che lo Stato it'aliano deve ancora - e lo f a r à presto - realizzare quei principi di autonomia locale che sono f r a i postulati della sua Costituzione e f r a i pilastri della sua vita f u t u r a ; e questo p u r e è un postulato del Consiglio dei Comuni d'Europa. I Segretari non devono quindi temere rappresaglie, o incomprensioni, più o meno larvate, da parte delle Autorità, fino a ieri sempre pronte a sindacare e deplorare i loro a t t i e i loro pensieri eterodossi; perché oggi l'Europa si va facendo, ed ogni funzionario può dimostrare chiaramente che sente i tempi nuovi e i suoi nuovi doveri. L'Europa, diciamo, si va facendo, e riuscirà la più bella costruzione politica che mai fosse dato sperare. T Segretari comunali, personalmente interessati a questa grande opera di trasformazione, sapranno scegliere la loro strada. L'Europa non sarà più un continente diviso da diversi istituti e da diverse passioni, ma una grande Federazione che inizierà una nuova vita di benessere sociale e di progresso umano. SILVIOARDY S e g ~ e t n r i ogenerccle, a. ~ i p o s o , del C o m u n e d i Genova Si prega indirizzare tutta la corrispondenza 8 m p e r s o n a Z m e n t e alla: Associazione I t a l l a n a p e r i l Cons8gZio d e i C o m u n i d ' E u r o p a Via di Porta Pinciana, 6 - Roma Si prega altresì prendere nota che il numero telefonico è: 461.530 e l'indi rizzo telegrafico : COMUNEUROPA - ROMA 2 COMUNI D'EUROPA 31 gennaio - 15 febbraio 1956 laggio, che deve essere pronunciato fra qualche ora dai rappresentanti delle due città, unirà ormai Roma e Parigi per il meglio e per il peggio, secondo il voto espresso due anni orsono dal Consiglio dei Comuni d'Europa Commovente l'officio religioso a NotreDame. A questo punto non possiamo non ricordare il telegramma indirizzato per l'occasione da Papa Pio XII: Noi apprendiamo con grande soddisfazione questo nuovo legame di amicizia che si annoda oggi t'ra gli eletti di Roma e quelli di Parigi, e Noi ci compiacciamo, in questa circostanza, di evocare la storia delle nostre due città, che hanno lavorato a promuovere la civiltà cristiana nel mondo Lunedì 30 ha avuto luogo la cerimonia del giuramento all'H6tel d e Ville. In una sessione straordinaria del Consiglio municipale, di front~e ai consiglieri parigini e a d una rappresentanza dei consiglieri romani, assisa fra gli eletti di Parigi, il signor Rebecchini, in italiano, e il signor Féron, in francese, hanno letto tra gli applausi il giuramento di gemellaggio. L'emozione è stata elevata anche quando, poco dopo, nella Sala delle Feste, risuonarono le note dell'inno nazionale italiano. In conclusione un passo è stato fatto: ma ora occorre che gli amministratori delle due città siano alla testa di un movimento di conoscenza e di comprensione reciproca fra i cittadini delle due città, e siano gli attivi organizzatori di tutta una lunga serie di iniziative, per cui i responsabili dell'una e dell'altra città, a tutti i livelli sociali e di tutti i settori, abbiano occasione di incontrarsi e di esaminare sotto una prospettiva comune - quella degli Stati Uniti d'Europa -, nello spirito della maggiore franchezza, i comuni problemi. Le segreterie delle sezioni nazionali francese e italiana del CCE saranno a disposizione completa di questi volenterosi amministratori. Per costruire gli Stati Uniti d'Europa c'è bisogno di molta buona volontà. ,l. t). Roma- Pariai Nei giorni 29, 30 e 31 gennaio si sono svolte le cerimonie di andata (cioè a Parigi) del gemellaggio Roma-Parigi. Questo gemellaggio era stato rimandato in vista delle elezioni politiche in Francia, e sembrava dovesse svolgersi in data più avanzata: ma improvvisamente il Presidente del Consiglio municipale di Parigi ha voluto bruciare le tappe (in realtà era già molto tempo che si parlava di questo gemellaggio) ed ha chiesto che si arrivasse all'aggemellamento alla fine di gennaio. Ciò non h a nuociuto al lato spettacolare della cerimonia (la quale, appunto, è stata fin troppo spettacolare e fastosa), ma ha nuociuto alla sostanziale organizzazione di tutta una serie di iniziative alle quali si era pensato e che si è dovuto rinviare alla fase di ritorno (a Roma) del gemellaggio. Si era pensato ad un legame stabile da stringere fra i cronisti dei giornali romani e quelli dei giornali parigini; si era pensato a un incontro f r a responsabili dell'organizzazione scolastica delle due citta; si era pensato ad un incontro fra urbanisti; si era pensato ad un incontro fra i rappresentanti del corpo accademico delle due storiche università: tutto ciò è stato rinviato (anche a causa di una certa resistenza da parte dei responsabili massimi dell'amministrazione capitolina) a migliore epoca. Non per questo, tuttavia, si può dire che il viaggio degli amministratori romani a Parigi si sia svolto in economia e senza impegno di mezzi: tutt'altro. E in realtà la cerimonia di Parigi meritava il dovuto impegno e comprendiamo che suscitasse l'entusiasmo di diversi amministratori e delle loro famiglie. Sul grande significato politico di questo gemellaggio, in effetti, siamo tutti d'accordo: è infatti più di un anno che le segreterie EMEk~ p. n. M I L A N O - Via Ariberto, 1 Telefoni : 351.741 1213 delle Sezioni nazionali francese e italiana del CCE si erano date da fare presso l'amministrazione municipale di Parigi e quella di Roma per accelerarne la realizzazione. E questa, come si diceva, è stata non solo fastosa, ma anche non priva di una efficace solennità. Tutta la stampa parigina ha consacrato lunghi articoli alle feste del gemellaggio Parigi-Roma. Nelle vetrine di numerosi magazins faceva bella mostra un'elegante afftche con le insegne delle due città. Poco prima del giuramento di gemellaggio il quotidiano France-soir affermava: cc Concludendo un vecchissimo flirt, il giuramento di gemel- Specialità medicinali e prodotti chimico-farmaceutici-Coloranti cy ;s~ $ d ;;~ r;i~ ;;if Prodotti chimici ed intermedi per l'industrio, Resine sintetiche. Solventi speciali ed a l t r e moterie prime per vernici. Cementi - - e mastici antiacidi ed a l t r i prodotti specioli Fogli di moteria plastica " Kolle" Anticrittogamici ed insetticidi per l'agricoltura, Diserbanti, Concimi compiessi. * * * Rappresentante per I'ltalia della: I A R I W E R I UOEGUII A I vopd&&&6- Francoforte sIM - Hoechst @ 31 gennaio - 15 febbraio 1956 3 COMUNI D'EUROPA F I N E S T R A E U R O P E A La nuova via del17Europapassa per il Congo Relativamente pochi giorni fa l'Assemblea francese decideva di rinviare il dibattito sulla questione scolastica evidentemente per non esporre il Governo Mollet ad un periodo di crisi a cnsì breve scadenza dal suo insediamento. Pare che da alcuni mesi a questa parte la questione scolastica abbia contagiato un po' tutti i paesi europei quasi che questo necessario, anche se durissimo, passaggio, dovesse affiorare anch'esso come uno dei problemi tipici dell'integrazione dei paesi del vecchio continente. E in realtà almeno uno degli aspetti più essenziali della questione avrebbe dovuto, anche qui da noi, essere affrontato fin d'ora in termini europei, confrontando cioè i dati dei bilanci dei paesi più sviluppati e verificando quanto in questi paesi spetta alla scuola e alla cultura e quanto agli altri dicasteri. In Belgio, come si sa, la sfebbrata 11 della questione scolastica aveva fine nel luglio del 1955 col voto del Senato in favore del progetto Collard per la riforma nel settore medio, normale e tecnico. La polemica non era stata né breve né fiacca: è inutile ripetere la cronaca degli avvenimenti che turbarono assai la quiete del paese e soprattutto della capitale del regno. Tuttavia il Governo belga ha dato in quell'occasione una grande prova di fermezza. A giudicare della validità di certe posizioni basterà forse solo ricordare alcune cifre significative del bilancio scolastico in Belgio. Durante il periodo del governo cristiano-sociale che va dal 1950 al 1954 la cifra del contributo di Stato destinato alle scuole libere (per lo più cattoliche) era aumentata dai 1.835 milioni del 1949 a 3.500 milioni. I1 Governo Van Acker (socialista) aveva quindi proposto la riduzione di 500 milioni. Dopo la lunga e tempestosa polemica il Governo ha avuto, con l'approvazione del progetto Collard, ragione della controversia. In realtà il Belgio è oggi impegnato - con il Piano decennale per lo sviluppo economico e sociale del Congo belga - in uno sforzo -.conomico di notevole portata. In una superficie che è pari ad un'estensione ottanta volte superiore a quella della madre patria, l'affrontare un piano di sviluppo economico e sociale organico e sufficientemente adattato alle contingenze, è comunque un impegno che richiede delle energie economiche la cui ampiezza è tanto facilmente imaginabile quanto difficilmente precisabile. . 11 . appena cento anni, un'altra considerazione da fare è quella per la quale, avvantaggiato da certa esperienza tecnica europea ed americana, grazie a Piani come quello belga, i1 Continente nero sarà presto in grado di stare a fronte dell'Europa con un'economia e un livello sociale che porranno altrettanto rapidamente la questione della sua unità politica. Anche in questo senso il coraggioso intervento del Governo belga non sarà senza risultato per l'intero Continente nero. Ma il Congo è oggi di grande attualità pur se si voglia, con pigrizia assai tipica per il medio europeo, ignorare quello che il prossimo futuro ci costringerà a pensare dell'Africa - per la urgente e grave questione dell'uranio belga. Come si sa - oggi che si parla ormai in fase esecutiva di iniziativa comune per l'energia nucleare - il solo Paese continentale che possieda il preziosissimo minerale è appunto il Belgio. Per quanto i dati siano tenuti segreti e ben poco si sappia dell'attuale produzione, si può però ricordare che le statistiche del 1938 davano il Congo come il massimo produttore di uranio nel mondo. Era dunque abbastanza comprensibile che i Governi americano ed inglese si assicurassero - nel 1944 - la completa fornitura di questa materia prima, mediante un accordo stipulato col Governo belga in esilio. Come si ricorderà l'Accordo era stato stretto tra la Combined Development Agency e l'Union Minière de 1'Haut Katanga, sola produttrice di uranio. Tale Accordo doveva scadere nel 1956. Nel M.H. Robiliart, amministratore delegato del1'Union Minière). Questo per citare gli organismi; ma si pensi anche che tecnici sono stati inviati negli Stati Uniti, che fin dal 1947 il Fondo nazionale di ricerca scientifica creò un istituto che, nel 1951 divenne l'Istituto interuniversitario d2 scienza ~ ~ u c l e a rsi e , pensi che il suddetto C.E.A.E.N. procede alla costruzione di un reattore sperimentale a Mol che funzionerà nel 1956-1957, e infine che il sunnominato Sindacato ha dato inizio all'elaborazione di un piano che prevede la costruzione in Belgio di una prima centrale atomica d i 100.000 kw. Membro del Consiglio europeo per la ricerca nucleare di Ginevra, membro della Società europea dell'energia atomica di Londra, presente alla C o n f e r e ~ ~ zznternazionale a per ia ricerca dei mezzi per sviluppare l'uso pacifico dell'energia nucleare, il Belgio ha tuttavia compiuto un grandissimo passo verso 17Europa. Intendiamo dire un passo di vero contributo nella costruzione di una economia comune. Questo passo ha compiuto il Belgio col cedere alla costituenda Commissione atomica europea l'autorità propria e - con gli altri Paesi della CECA - il mandato comune necessari alle istituzioni europee n . Un articolista belga - sottolineando il fatto che Monnet si era prudentemente guardato dall'invitare a Parigi i rappresentanti dell'industria dei vari paesi - ha trattato assai duramente gli oppositori (in Belgio, visto che i delegati di Parigi hanno votato all'unanimità 1955 la situazione dalle due parti era press'a poco questa: da un lato gli Alleati volevano assicurarsi una cantinuativa fornitura di materia prima, date ormai le imponenti installazioni fatte per lo sfruttamento dell'energia nucleare, dall'altro il Belgio riteneva ormai giunto il momento di mettersi sulla via della trasformazione e utilizzazione ai fini pacifici e industriali dell'energia nucleare. Da una parte i tecnici già sufficientemente preparati e sperimentati, dall'altra la materia prima. Si sa che in queste descrizioni per generalizzazione occorre sempre fare delle eccezioni. Non si creda infatti che il Belgio non avesse già preparato alcuni strumenti di ricerca: nel 1950 esso aveva creato il Com?nzssariato per l'energia nticleare (affidato a M.P. Rijckmans, governatore generale onorario del Congo), nell'aprile del 1952 aveva costituito il Centro di studi per le appl?cazioni dell'energba nucleare (direttore: M.L. de Heem), negli ultimi mesi del 1954 veniva creato inoltre i1 Szndacato di studio dell'energia nucleare (presieduto da a favore) dell'Euratom, calcando sul fatto che, una volta istituito quello, tutto l'uranio congolese deve essere ceduto all'autorità soprannazionale Non sappiamo se gli accusatori di mestiere abbiano qualcosa da dire anche s~u questo punto. Può darsi, visto che anche a proposito di altre, assai dolorose invero, questioni, se si parla di cattive condizioni di lavoro di certe categorie di lavoratori, non si ha tuttavia il coraggio di dire che anche nel nostro Paese queste e forse peggiori condizioni sono cosa di tutti i giorni e nessuno pensa a farne oggetto di trattazione sulla prima pagina dei maggiori quotidiani. Vorremmo in realtà che almeno questa coscienza europea non tardasse troppo a farsi maggiorenne e che si mettessero sul tavolo, per essere riviste, le bucce proprie con quelle altrui e non si giocasse così sull'opinione della brava gente che legge K 11 R )S W )I La "questione settentrionale" africana cc Ecco il piano della " cité nouvelle " che il Belgio si propone di costruire nel Congo Con questa f r a ~ eviene presentato il lungo e dettagliato Piano, che ha soprattutto e inizialmente il pregio di ribadire che governare e prevedere e che non è possibile realizzare nessuna buona ed utile azione politica a scadenza semplicemente annuale. E' auasi certo che il Piano nella sua attuazione dovrà subire delle modifiche ma è altrettanto certo che se gli altri Paesi europei con territori in Africa avessero affrontato così organicamente il problema della sistemazione economica e sociale di detti territori la stabilità dei loro Governi o la continuatività della loro politica europea in Europa non sarebbe stata così gravemente compromessa. La Francia non rimanderebbe, intendo dire, il dibattito .scolastico, ma quel che più preme. non avrebbe rimandato nemmeno le sue gravi questioni africane ed esse non turberebbero così profondamente né l'Africa né l'Europa. A parte il fatto per il quale - come giustamente osservava un articolista inglese due mesi or sono - gli europei stabiliti da due generazioni in Africa sono ormai da chiamare africani, così come non limitiamo più ai soli Pelli Rosse il nome di americani o non diciamo che il Presidente Eisenhower è europeo solo perché la sua famiglia risiede in America da 1'. 11 (C 3). Magda da Paesano COMUNI D'EUROPA 4 . - p - 31 gennaio -- . - - 15 febbraio 1956 -- XI Sessione dell'llficio Direttivo Internazionale (Bureau) del Consiglio dei Comuni d'Europa a Metz (21-22 gennaio 1956) datto a suo tempo la Carta europea), ha chiesto al bureau di designargli un successore. E' stato designato Kobel, Oberburgermeister di Russelheim a m Main: questi è anche docente al Centro di Studi comunali di Lindenfels, e associerà questo organismo ai lavori della Commissione. E' stata accettata la proposta di creazione di una Commissione culturale, che potrà funzionare in collegamento col Centre européen de la Culture. I1 signor Moser, addetto al Centre, fungerà da segretario: Munch (della sezione tedesca del CCE) presiederà i lavori di questa Commissione, che si occuperà, fra l'altro, degli scambi culturali, anche in rapporto allo sfruttamento dei jumelages. L'on. D'Angelo - già assessore per il turismo e ora assessore per gli enti locali della Regione siciliana - è stato vivamente ringraziato per l'opera svolta nella sua qualità di presidente della Commissione per il turismo: i compiti di questa sono stati ora integrati a quelli della Commissione culturale. Binet, segretario generale del Comune di Tolone, ha quindi ricordato gli interessanti dibattiti della Commissione del personale comunale agli Stati generali di Venezia. I1 presidente della Commissione, Silvio Ardy (segretario generale, a riposo, del Comune di Genova) ha fatto importanti studi sui temi interessanti la Commissione, ma per ragioni di salute non ha potuto accollarsi i gravosi compiti organizzativi della Commissione stessa: questi vengono affidati ora al suo segretario Binet, a csui la sezione italiana assicura una particolare collaborazione. Berrurier, presidente della Commissione per l'equilibrio rurale-urbano (urbanistica), ha riconosciuto che l'azione della Commissione non è stata sufficientemente coordinata e si è proposto di invitarne i membri in primavera nel suo Co'mune di MesnilSaint-Denis (Seine et Oise). Serafini ha avanzato a sua volta la proposta che - eventualmente - in primavera ( e comunque prima dei prossimi Stati generali) siano tenute in Italia alcune giornate di studio sul tema della pianificazione (aménagement) del territorio e del decentramento industriale, in funzione non di una situazione statica (decentramento autarcico) ma del mercato comune europeo e della Autorità politica comune, che ad esso dovrà presiedere: ha ricordato a questo proposito i decisivi interventi del ministro Claudius Petit nella sessione, che nel febbraio 1954 la Commissione urbanistica tenne a Torino. Berrurier si è dichiarato d'accordo di approfondire l'argomento, e ha promesso anche di utilizzare i risultati del viaggio in Assia, compiuto da Brugner e da altri membri italiani della Commissione urbanisti'ca nell'estate 1955. I1 buruau h a deciso poi che i testi fondamentali del CCE siano riveduti da una Le Commissioni i n t e m ~ i o n ~ a del l i CCE Commissione di redazione, incaricata di staLa segreteria internazionale, in vista della bilire l'equivalenza dei termini nelle diffesessione del bzcreau, h a ricevuto le relazioni renti lingue; e ha designato, rispettivamente scritte delle Commissioni per le Finanze per le lingue francese, italiana e tedesca, comunali. oer la Protezione civile e del Hanno partecipato: Austria: Lugger, Hammer, Klampfl; Belgio: Merlot, Marique, Van Den Eyden; Francia: Trémintin, Mondon, Berrurier, Binet, Durrieu, Sergent; Germania (occidentale): Hoose, Horn, Kobel, Munch, Sauer, Schaub; Italia: Schiavi, Peyron, Brugner, Serafini, Scipione; Lussemburgo: Cravatte, Hansen, Linster; Saar: Helms; Svizzera: de Jaeger, Freiburghaus. Presidente: Hamilius; segretario generale: Bareth. Osservatore: Baloup, segretario della Comniissione degli Affari comunali e regionali del Consiglio d'Europa. La sessione del b u r e a i ~è iniziata con, una relazione sulle attività del CCE da parte del segretario generale, Jean Bareth. Esso ha messo particolarmente l'accento sulla necessità di legami stretti e senza intermittenze fra le segreterie nazionali e la segreteria internazionale. La riorganizzazione dei servizi e la riduzione delle spese hanno permesso di ristabilire l'equilibrio di bilancio compromesso nel primo semestre. Al 31 dicembre 1955 la totalità delle quote nazionali, ad eccezione di quella svizzera, sono state effettivamente versate. Le sezioni nazionali sono complessivamente in fase di sviluppo, e in linea generale si può essere soddisfatti. La segreteria internazionale, secondo le istruzioni datele dal Consiglio di Presidenza, ha ripreso la pubblicazione del Bollettino internazionale interno del CCE, sotto nuova forma. Un opuscolo I( Bilancio e prospettive del CCE è stato approntato dal segretario generale Bareth. L'azione dei jumelages non ha cessato di estendersi: Bareth ha raccomandato la collaborazione attiva di tutte le segreterie nazionali nella loro organizzazione. L'azione dei jumelages sembra costituire il miglior metodo per fare penetrare lo spirito europeo nelle popolazioni, e certe manifestazioni hanno permesso con la loro ampiezza di provare che i popoli sono quanto mai sensibili all'idea delllEuropa. Tuttavia occorre che i l termine jumelage (~affratellamento)non oopna semplici cerinton~espettacolari e scambi temporanei e limitati: per questo i jumelages .d,ebbono restare sotto l'egida e debbono moltiplicarsi per iniziativa del CCE. I membri del bureau hanno manifestato l'esigenza di una concentrazione delle attività e d'un approfondimento dei temi già adottati: fra questi la difesa comune delle autonomie locali, lo sviluppo di dinamici scambi culturali, la realizzazione dell1Istituto europeo di credito comunale. La Carta europea delle libertà locali deve essere via via ratificata da tutti i Consigli comunali. 11 )) Berrurier, Brugner, Hoose; resta da designare un rappresentante per il fiammingo. I lavori della Commissione per gli Affari europei sono stati riassunti nella relazione del segretario generale Bareth, il quale h a richiamato la risoluzione europea degli Stati generali di Venezia, che deve guidare il cammino del CCE. In dettaglio il bureau: 1) ha invitato le sezioni nazionali a entrare il più rapidamente possibile in collegamento coi servizi della CECA nel loro Paese; 2) ha raccomandato che un incontro abbia luogo a1 più presto fra alcuni suoi membri determinanti e il presidente René Mayer; 3) ha deciso di appoggiare il piano di scambi fra autorità locali, che va sotto il nome di Piano Smithers (è un piano adottato dal Consiglio d'Europa, che promette il suo aiuto amministrativo e finanziario per una organizzazione di scambi comunali europei, nel cui ambito si dovrebbero svolgere viaggi d'informazione dei membri delle assemblee comunali e degli aitri enti territoriali locali); 4) si è compiaciuto che l'Assemblea concultiva del Consiglio d'Europa abbia preso la decisione di convocare una conferenza europea degli amministratori locali (cfr. Comuni d'Europa l ) , n. 11, 15 dicembre 1955); 5) ha deciso di agire presso i delegati dei ministri (del: Comitato dei Ministri di Strasburgo) per ottenere l'applicazione integrale del progetto precedente, il voto dei crediti necessari in bilancio e il mantenimento del numero attualmente previsto di rappresentanti per ciascun Paese; 6) si sforzerà di ottenere una modifica dell'attitudine riservaia, al riguardo, di certi rappresentanti di organizzazioni comunali (specie nei Paesi Bassi); il bure'au ha incaricato in particolare la sezione tedesca di ottenere che i dirigenti del Deutscher Gcmein'detag, del Deutscher Staedtebund e del Deutscher Statetag modifichino il loro atteggiamento in rapporto alla ,CConferenza 1 1 ; 7) h a raccomandato che la Commissione di collegamento CCE-UIV si riunisca al più presto perché le due organizzazioni possano confrontare i loro punti di vista sui principi informatori della ConI1 prossimo Consiglio di Presiferenza denza affronterà i problemi sollevati dal pool atomico (che secondo alcuni membri della sezione tedesca debbono spingere a intensificare al massimo la campagna per la costituzione della Comunità Politica Europea). )>. Sezioni nazionali ,e prossimi Stati generali I1 bureau si è quindi occupato delle attività delle differenti sezioni nazionali. I1 presidente Hamilius ha dato conoscenza di una comunicazione di Jaquet, sindaco di Lc Locle e presidente della sezione svizzera, che fa il bilancio delle difficoltà della sezione stessa (la quale evidentemente si dibatte fra due difficoltà, cioè l'ostilità delI'UIV - cui, fra l'altro, aderiscono tutte le grandi città e l'ancora scarso europeismo svizzero). Problematica è poi ancora la - 31 gennaio -l5 COMUNI D'EUROPA febbraio 1956 situazione nei Paesi Bassi, ove l'europeismo è sentitissimo e molti Comuni vorrebbero aderire, ma ne sono scoraggiati dall'unione dei Comuni olandesi, assai potente nel Paese e nelle sfere dirigenti dell'UIV. La città di Amsterdam, tuttavia, aderisce e paga regolarmente le quote. I1 bureau raccomanda ai suoi membri di sviluppare al massimo le relazioni personali coi dirigenti delllUnione dei Comuni olandesi, e di moltiplicare i contatti (anche attraverso inviti a convegni) coi singoli amministratori locali olandesi. La sezione francese è in espansione e ha svolto ,una grande attività. I1 suo comitato direttivo (60 persone) si è riunito regolarmente al minimo ogni due mesi; l'assemblea generale del1'A.F.C.C.E. si è svolta il 7 e 1'8 ottobre u. S. a Saint-Mandé, ricevendo un messaggio del presidente del Consiglio e con l'intervento del ministro degli Interni. 1,'A.F.C.C.E. h a tenuto numerose riunioni dipartimentali (provinciali), e costituito comitati dipartimentali, particolarmente in Vandea, nelle Landes, nell'Aube, nell'Ardèche, nel Nord, nella Senna Marittima, nel Gers, nel Basso-Reno, nel Calvados, nella Manica, nel Rodano, nell'Isère, nella Dr6me, nella Loira, nella Marna, ecc. In preparazione del congresso nazionale hanno tenuto riunioni di studio le Commissioni nazionali (è stato diffuso un rapporto Mossé sul credito comunale europeo). E' stato diffuso largamente l'Appello di Esslingen e - sempre secondo il mandato di Esslingen - si è intervenuti presso il ministro degli Esteri; si è prodotta una campagna per la Carta europea delle libertà locali 11 presso tutte l e città di più di 2.000 abitanti: e già si è ottenuta la ratifica di centinaia di città, fra cui Parigi, Rouen, Marsiglia, Strasburgo, Bordeaux, Rennes, ecc. Durante la campagna elettorale 1'A.F.C.C.E. ha inviato un questionario sull'Europa a tutti i candidati deputati. La sezione francese ha stampato molto materiale di propaganda, fra cui una riedizione della Carta 11, l'edizione di un nuovo appello ai Sindaci, una nota sulle attività e l'organizzazione dell'A.F.C.C.E., una nota sui jumelages, lo opuscolo 11 Que peuvent attendre les Mairesi de la C.E.C.A.? inoltre la rivista Fédération h a pubblicato un numero speciale sul C.C.E. ed è in preparazione l'opuscolo Bilan du C.C.E. L'A.F.C.C.E. ha effett,uato nel 1955 numerosi e importanti jumel,ages, e organizzato viaggi (una trentina di sindaci del Lionese in Germania. a Bad Homburg; venticinque deputati e sindaci di regioni industriali e minerarie francesi a Lussemburgo, presso l'Alta Autorità della C.E.C.A., ecc.). Gli aderenti a1:'A.F.C.C.E. appartengono a più categorie: 1198 Comuni, 12 consigli generali (rappresentanti un totale di 5825 Comuni), larga rappresentanza individuale àell'Asso~ciation des Maires de France (che raggruppa attualmente circa la metà dei sindaci francesi e che ha, nel suo complesso, stretti legami con l'A.F.C.C.E.), parecchie sezioni dipartimentali dell'Associ,ation des Maires de France, altri organismi (l'Associazione dei segretari generali di Comune, la Conferenza generale dei notai), ecc. L a sezione belga ha l'adesione di 253 Comuni, rappresentanti il 37% della popolazione: 169 Comuni hanno ratificato la Carta Un concorso su un tema europeo è stato organizzato fra gli alunni delle scuole elementari. L'A.B.C.C.E. ha proposto centinaia di controllori, specie sindaci, per il referendum della Saar. Ci sono 29 jumelnges in corso, cui partecipa una città belga. L'informazione dell'opinione pubblica e degli ambienti comunali è stata assicurata con riunioni, conferenze e articoli nella stampa. La sezione belga ha proposto di far tenere nel 1958 gli Stati generali in Belgio. Alla sezione tedesca aderiscono numerose organizzazioni C o m u n a l i , rappresentanti 11 )); . 1 11. . >l. 5 METZ - Porte des Allemands 20.000 città. Essa ha un suo periodico ( 1 1 Rat der Gemeinden Europas ed ha offerto di organizzare (per l'ottobre 1956) gli Stati generali a Francoforte e a Bad-Homburg. I1 segretario generale dell'A.1.C.C.E. ha fatto la relazione per la sezione italiana (le attività della sezione italiana sono riportate sul n. 12, 1955, .di I( Comuni d'Europa ,)). Fiorente è anche la sezione lussemburghese. I1 bureau ha ringraziato vivamente la Sezione tedesca per l'offerta di organizzare gli Stati generali, che - ci si ripromette saranno ancora più importanti di quelli di Versailles e di Venezia. Sono stati fin d a di massima - fissati per essi quattro ora temi: 1) prosecuzione e approfondimento della battaglia per la (I Carta europea delle 2) i Comuni e l'accelerazione libertà locali del processo di integrazione europea; 3) la pianificazione del territorio europeo, le regioni, il mercato comune e il decentramento industriale; 4) il credito comunale europeo. Per i problemi specifici degli Stati generali il bureau tornerà a riunirsi (questa volta a Bad-Homburg) il 23 e 24 marzo p. v.: successivamente si sottoporrà tutta la materia a una riunione plenaria dell'Esecutivo del C.C.E. 11) - )I; Organizzazione del CCE e credito comunale Le attività del Consiglio di Presidenza sono state approvate dal bureau, nel quadro della relazio'ne morale: tuttavia si è aperta una discussione sulle sue competenze e sulla sua composizione. Al termine della discussione Merlot, Cravatte e Lugger, membri originari del Consiglio di Presidenza, si sono dichiarati dimissionari per facilitare l'assetto di una organizzazione, che sarà definita nel quadro dei nuovi statuti. La commissione per gli statuti sarà pertanto convocata dal suo presidente. I1 prossimo bureau sarà tuttavia preparato dal Consiglio di Presidenza, di cui l'utilità attuale e l a composizione saranno di nuovo messi in discussione. I1 presidente Schiavi - in vista del burelau - aveva presentato due relazioni, una sulla Commissione per le finanze comunali e una sulla Comunità europea di credito comunale, proponendo essenzialmente poteri più estesi e un'organizzazione più funzio- nale per la Presidenza della C.E.C.A. Al bureau Serafini è stato incaricato dal presidente Schiavi di illustrare ulteriormente le relazioni: e in sostanza Serafini - dopo aver chiarito i legami organici e formali tra il C.C.E. e la Comunità europea di credito comunale - ha delineato quale dovrebbe essere il metodo di lavoro per accelerare - ed accelerare proficuamente i lavori preparatori dell'Istituto europeo di credito comunale. Serafini ha poi affermato che si possono pensare varii tipi di istituto, ma che ove non si affrontino i problemi della garanzia di cambio, e si cerchi di edificare altrimenti l'istituto, difficilmente si continua a battere il terreno europeista (sia pure in qualche modo funzionale), e si batte in pieno il terreno tradizionale: in questo caso l'iniziativa non interessa il C.C.E. I1 bureau tornerà ad aff'rontare i problemi del credito nelia sua prossima riunione di Bad-Homburg. - I1 Comitato Direttivo della Comunità di Credito riunito a Metz I1 Comitato direttivo della Comunità europea di credito comunale si è riunito, nel Municipio di Metz, il 22 gennaio, sotto la presidenza del senatore Schiavi. Erano presenti: la signora De Jager (Svizzera), ed i signori Berrurier e Sergent (Francia), Horn (Germania), Hammer e Klampfl (Austria), Peyron, Jori e Scipione (Italia), Franzmeier (Saar). Era all'ordine del giorno l'esame dei due progetti di Statuto del costituendo Istituto di credito, presentati rispettivamente dalla Sezione svizzera e dalla Commissione Finanze Comunali del Consiglio dei Comuni d'Europa. Dopo ampia discussione, si è deciso, in considerazione dell'importanza dell'argomento, di riprenderne l'esame in occasione di una prossima riunione, e pertanto il Comitato Direttivo della Comunità di credito sarà nuovamente convocato per il 22 marzo, in Germania, a Bad-Homburg (Francoforte). In quella sede sarà presa una decisione circa i criteri in base ai quali è opportuno procedere alla costituzione dell'l'stituto, e i in seguentemente saranno fissate le modalità di attuazione dell'iniziativa. 6 31 gennaio COMUNI D'EU ROPA FINESTRA EUROPEA (continuazione da pag. 3) e che forse ignora che anche nel nostro Paese i contratti di lavoro di certi lavoratori del sottosuolo lasciano assai a desiderare e le condizioni igieniche e di assistenza seguono di pari passo. Ma questo è un discorso che vorremmo affrontare altrove, documenti alla mano. Per ora da tutto quanto abbiamo esaminato sin qui, un grande interrogativo ci viene incontro: che cosa si vuole aspettare a dichiarare e ad affrontare il rinato problema dell'unità politica europea? Si pensa forse che la Commissione atomica o l'Autorità Euratlom camminerà da sé, con un ennesimo (o lo stesso della CECA!) Consiglio dei Ministri? Abbiamo già posto la questione altre volte in passato, recentemente parlando dell'iniziativa Monnel. Oggi dobbiamo riproporre il quesito al massimo contribuente d i questa costruenda nuova Autorità specializzata: il Belgio. Un viaggiatore americano - che non so quanti chilometri di viaggio ha totalizzato in pochi mesi di permanenza al Congo - ha recentemente pubblicato un libro che è stato abilmente preso in giro da un articolista inglese. Nel libro detto, tra l'altro, si racconta che la definizione che un indigeno di una delle più primitive tribù del Congo ha dato all'uomo bianco è che è una barca che naS e già viga molto senza sapere dove v a siamo a questo punto oggi - visto il piano di sviluppo economico e sociale - chissà dove arriveremo domani! E chissà che il Congo così sapientemente dimensionato anche amministrativamente non debba darci qualche più essenziale sorpresa. Non abbiamo creduto al miracolo diplomatico che P.H. Spaak ha voluto riconoscere nell'U.E.0. La fragilità di quel trattato, messa a confronto con la solidità economica della Sutura Autorità nucleare, ci spaventa. Vogliamo invece credere che - governo francese permettendolo - P.H. Spaak abbia in serbo per noi federalisti un vero ed urgente 11. rilancio. Mercato comune, industria I( tradizionale trasporti (i parti gemellari di Messina) possono seguire a passo meno veloce. Quello che occorre subito fare è riprendere la via della Costituente europea. Scendere razionalmente le scale della propria casa, quando il tetto è già incendiato e sta per precipitare trascinandosi tra le fiamme è follia suicida; ma attardarsi anche a spiegare ai nostri figli spauriti che quella è la cosa migliore per uscire dal pericolo, è un delitto inqualificabile. Tutto questo va detto per la gente che cammina preoccupata e triste per le strade dell'Europa (anche se attualmente il paragone dovrebbe essere scelto sotto zero per essere più efficace). al, Magda da Passano - 15 febbraio e tra gruppo e ambiente. L'universo in espansione e l'ambiente in espansione seguono nel complicarsi delle loro strutture gli stessi principi. Una nuova misura, una iluova unità, una nuova mobilità, sono gli elementi fondamentali di questo sviluppo parallelo che conduce inevitabilmente al formarsi di una nuova visione della vita. Ne risulteranno, secondo il Gutkind, la fine delle città e il sorgere delle comunità, con il conseguente arricchimento della vita personale e l'affermazione di un vero spirito comunitario. HERVEDETTON, L'Administration régionale et locale eiz France, Presses Universitaires de Paris 1953, France (coll. Que sais-je? IL 'l), È \n utile volumetto di 127 pagine. Dopo una noticina su Le origini storiche della organizzazione regionale e locale segue una prima parte (l'amministrazione regionale) con un capitolo sul département e uno sulla regione (il movimento regionalista, e le prime realizzazioni del regionalismo). Nella seconda parte si tratta specificamente della amministrazione comunale. HANS MUNTZKE- DOTT. HANS SCHLEMPP, Kommentar zur Efessischen Gemeindeordnung mit Handbztch des Gemeind,erechts (Commento all'ordinamento comunale del1'Assia e appendice legislativa), Verlag dott. Max Gehlen, Bad Homburg von der Hole - 1" volume di pagg. 1.500, 2" volume di pagg. 1.384; rilegatura in tutta tela; prezzo 96 marchi. I1 primo volume contiene il commento all'ordinamento comunale dell'Assia, il secondo contiene l'appendice delle leggi. Mediante il sistema di fogli mobili, adottato per il secondo volume, l'opera può essere mantenuta sempre aggiornata. Le pagine supplementari saranno fornite di volta in volta al prezzo di 6 Pfg. Gli autori che sono ottimi conoscitori dell'assetto amministrativo dell'Assia, hanno compilato un'opelra verameilte pregevole. I1 primo volume potrà anche essere acquistato separato al prezzo di 58 marchi. 11, ** Z Libri ** E. A. GUTKIND,L'ambiente in espans~one(La fine delle città - Il sorgere delle comunztà), Milano, edizioni di Comunità, 1955 (edizione originale: The Expanding Environment, Freedom Press, 1953, London), con illustrazioni, lire 2.100. È un saggio ove l'urbanista Gutkind intende chiarire i motivi onde la vita nelle nostre città e nelle nostre campagne, quale la sperimentiamo oggi, ha perduto progressivamente ogni significato. Affrontando il problema del perché gli uomini scelgano a loro residenza la città o la campagna, dimostra, in una rapida analisi, come lo sviluppo della città sia un fenomeno degli ultimi duemila anni di storia. Giunge, così, alla conclusione che noi siamo oggi a una svolta decisiva della nostra vita nel mondo: le semplici riforme, anche le meglio intenzionate, non bastano a risolvere l'assillante problema di trovare una nuova relazione sociale tra uomo e gruppo BANCO DI SANTO SPIRITO FONDATO NEL 1605 DliREZliONE CENTRALE Roma - Via del Corso, 173 e corrisponden /i in /u//o i / mondo i l CARPANO ~ 1956 31 gennaio - 1 5 febbraio 1956 COMUNI D'EUROPA Regioni, Provincie, Comuni, Consorzi; Camere di Cornrnercio, Enti locali vari; il secondo t i r o di decentramento vuol dire Uffici miilisteriali più vicini al cittadino o comunque p i ì ~ vaste attribuzioni agli uffici statali periferici. Si è osservato, non senza una certa delusione, che una buona parte dei decreti sinora emanati hanno attuato in minima misura e per limitati servizi il decentraN e l l a legge per il rlecentl.u~ltcrsto arnmento autarchico; e che non si è stati troppo ministrativo i n nz<rieriu d i ugricolturu generosi neppure col decentramento buroe JOreste 6 pr-evista In costilrrzione d i cratico. È com'unque sommamente importante C o m u n i t u ntontane o Consigli ili V a l l e che al decentramento si sia posta finalmente mano, mentre è altresì da riconoscere che i provvedimenti finora adottati rappresentano' I1 Decreto del Presidente della Repubblica. comunque u n apporto non trascurabile allo n . 987, del 10 giugno 1955, pubblicato per snellimento deila macchina amministrativa, altro sulla Gazzetta Ufficiale del 5 novembre e che entrerà i n vigore il 1" gennaio 1956, all'avvicinamento - così importante sotto ogni punto di vista, materiale e morale contiene ben 74 disposizioni per il decentradel cittadino all'amministrazione della cosa m e n t o di servizi del Ministero dell'agricolpubblica. tura e delle foreste. Ma ritorniamo al decentramento dei serS i tratta di uno dei più importanti decreti vizi del Ministero dell'agricoltura e delle fra quelli finora emanati i n tema di decenforeste. tramento amministrativo, ai sensi della LegI1 decreto testé pubblicato attua u n notege-delega 11 marzo 1953, n. 150. Con tale legge, il Parlamento autorizzava vole decentramento autarchico i n materia di il Governo a predisporre ed approvare vari caccia e di pesca, per le quali numerose e decreti con cui vari servizi dei vari Ministeri importanti attribuzioni assumono le Amministrazioni Provinciali; i n materia di bachivenivano decentrati. È noto che cosa s'intende per decentramento amministrativo: si coltura e di olivicoltura, per cui si fissano particolari competenze delle Camere di comintende che a determinati servizi si provmercio, industria e agricoltura. vede, anziché al centro, i n periferia, nelMa non è questa la parte più importante l'ambito della Regione, della Provincia, del e maggiormente innovatrice del decreto. Di Comune, dove d'altronde i bisogni sono m e glio avvertiti e posson venire più convenien- vivo interesse sono piuttosto i nuovi criteri temente soddisfatti; e s'intende altresì che che hanno guidato il legislatore i n sede di decentramento delle attribuzioni dell'Ammideterminati uffici dipendenti dai vari Ministeri vengono distaccati da Roma, dove nistrazione dell'agricoltura e delle foreste. chiunque sa quanta fatica sia giungere, a Più vasti compiti e più ampi poteri sono conferiti agli Ispettorati - regionali, compartiTorino, a Ivrea, nel Com'uiie dove il cittadino risiede e dove è il centro dei suoi mentali, provinciali, ripartimentali - della agricoltura e delle foreste. Non solo: il interessi. Ministro può istituire sezioni distaccate delProblema particolarmente attuale, da noi, l'Ispettorato provinciale dell'agricoltura e questo del decentramento amministrativo dell'Isnettorato ripartimentale delle foreste (che cammina di pari passo con quello delle nei centri ai quali faccia capo, con ommogerettamente intese autonomie locali). La CO- neità di aspetti, l ' e c ~ n ~ o m iagricola a o forestituzione, d'altronde, dichiara testualmente stale di u n determinato territorio, laddove le all'articolo 5: cc La Repubblica, una e indiesigenze richiedano un'a circoscrizione terrivisibile, riconosce e promuove l e autonomie più localizzata toriale locali; attua nei servizi che dipendono dallo Sottolineiamo la disposizione legislativa, Stato il più ampio decentramento arnministrativo; adegua i principi ed i metodi della che concretamente attua u n principio innovatore: il riconoscimento di una circoscrisua legislazione alle esigenze della autonomia zione territoriale che risponda ad esigenze e del decentramento concr'ete, meglio - nel caso previsto - delle Per rendere operante appunto la norma tradizionali e molto spesso artificiose (come, programmatica della Costituzione, il Governo i n molti casi, per la provincia) circoscrizioni è stato autorizzato (articolo 1 della Leggeamministrative. (Ciò è d'altronde, nello spidelega) a trasferire alle Provincie, ai Comuni rito della Costituzione, la quale ha altresì e agli altri Enti locali funzioni dello Stato una norma espressa, l'articolo 129 capodi interesse esclusivamente locale, per l e verso 20, secondo cui le circoscrizioni proseguenti materie: assistenza, igiene e sanità; vinciali possono essere suddivise i n circonamministrazione degli istituti di istruzione dari con funzioni amministrative per u n post-elementare e di istruzione artigiana e ulteriore decentramento professionale; istituzioni culturali provinciali I n questo spirito innovatore, l'articolo 13 e comunali; antichità, belle arti, tutela del prevede che, allo scopo di favorire il migliopaesaggio; agricoltura, bonifica e colonizzaramento tecnico e di promuovere in parti-. zione; economia montana, usi civici, consorcolare la costituzione dei Consorzi di preterie, promiscuità per condomini agrari. e forestali; industrie, commercio, artigianato, venzione e di bonifica montana, previsti dalla legge 25 luglio 1952, n. 991 (la legge turismo, disciplina dei prezzi dei generi alimentari; caccia e pesca; lavori pubblici; uti- per La montagna), per adempiere e coordinare le funzioni relative: al Piano generale lizzazione delle acque pubbliche e del demadi bonifica montana e ai piani particolari nio marittimo; trasporti su strada, filovie e previsti dalla stessa legge; alle Aziende spe-> funivie n. ciali per la gestione dei patrimoni silvoSi parla, i n questo caso, di decentramento pastorali dei Comuni e degli altri Enti pubautarchico o istituzionale. I1 decentramento blici ( d i cui al R.D. 30 dicembre 1923, burocratico o gerarchico (che è quello - n. 3267); e, infine, ai Consorzi tra Comuni che abbiam visto - del distaccare gli uffici previsti dalla legge 27 dicembre 1953, n . 959, ministeriali da Roma alla periferia) è pre(la legge sui bacini imbriferi m,ontani), i visto all'articolo 8 della legge-delega: PoComuni compresi i n tutto o i n parte nel peritrà essere altresì disposto il decentramento m e t r o di una zona montana possano- costiad organi periferici, regionali, provinciali, tuirsi i n consorzio a carattere p e m n e n t e , distrettuali, o con minore circoscrizione, di denominato ,( Consiglio di valle o Comuattribuzioni che, secondo le leggi vigenti, nità montana 1 1 . spettano agli organi centrali delle A m m i E ricorderemo che per l'articolo 1 2 non nistrazioni dello Stato, conferendosi caratsarà più la Commissione censuaria centrale, tere definitivo a provvedimenti emessi dagli oensì la Commissione provinciale a suddiorgani periferici e sostituendosi il parere e videre l'intero territorio montano della Proil controllo di organi locali ai pareri e ai vincia i n zone costituenti ciascuna un terricontrolli da parte di organi centrali torio geograficamente unitario ed omogeneo I1 primo tipo di decentramento vuol dire, sotto liaspetto idrogeologico, economico e insomma, maggiori poteri agli organi locali: sociale. Comuni montane ,). 13. CC 11 In questa zona omogenea fisicamente, economicamente, socialmente, si costituisce quella che la legge chiama con il nome di una vivente realtà che la filosofia, la sociologia, l'economia, la politica hanno ormai accolto - Comunità montana. EDOAFBOP I Z Z ~ I A due anni dall'entrata i n vigore della legge sulle acque, le grandi società elettriche avrebbero dovuto versare ai C o m z n i montani circa 9 miliardi di lire; m a finora nelle casse dei Comuni è entrata solo la decima parte di questa cifra 1 1 . Così inizia u n articolo a firma Attilio Pandzni, pubblicato da I 1 Mercurio dell'll febbraio c.a. sotto il titolo: Le società elettriche non vogliono pagare 1 1 . ( N . d. R.) CC 11 e oaioteta pet bab,tenetci nella Per difendere le autonomie locali b necessario - prima di tutto - garantire una efficiente vita autonoma della nostra Associazione La prima. concreta manifestazione di autonoma volontd amministrativa i Comuni possono e debbono darla provvedendo essi'stessi alla vita dell'A.1.C.C.E. e di questo Bollettino. Versate puntualmente le quote associatlve, pagate le quote di abbonamento a questo Bollettino! È necessario raccogliere al più presto un numero di abbonamenti che ci consenta dl migliorare il nostro organo di stampa, aumentandone convenientemente il numero delle pagine. SOTTOSCRIVETE UN N U M E R O DI ABB O N A M E N T I P R O P O R Z I O N A T O ALLA I M P O R T A N Z A DEL VOSTRO C O M U N E E FATELO PRESTO. I versamenti vanno effettuati sul conto corrente postale n. 1127135 intestato a " Banca Nazionale del Lavoro Roma I Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni d'Europa ", avendo cura di speciticare la causale. - ))). 11 11. C O M U N I D'EUROPA Organo del17A.I.C.C.E. Anno IV - n. 1 31 gennaio - ì 5 febbraio 1956 Direttore responsabile: UMBERTO SERAFIM Condirettore: TITO SCIPIONE REDAZIONE E A~IINISTRAZIONE: Via di Porta Pinciana, 6 - Roma - tel. 461.530 Indirizzo telegrafico: Comuneuropa Roma - - Un numero L. 100 Abbonamento annuo ordinario L. 1.000 Abbonamento Sosrenitore L 5.000 per Privati e Enti Locali - L 1U0.000 per Enti vari. - 1 versamenti debbono essere effeauari sul c/c postale n. 1127135 imestaco a: - "Banca Nazionale del Lavoro Roma, Via Bissolati Associmione Italiana per il Con"gli0 dei Comuni di Europa Via di Porta Pinciuna, 6 - Roma '' - - Autorizza~.del Tribunale di Roma n. 4696 dell'll-6-1955 npoGRIFu W T U - ~ 0 1 u . w ~ Vi stancherete meno : si va a capo, si cambia riga, si torna indietro - elettricamente. Per far muovere u n tasto basta sfiorarlo: scatta da sè. Scriverete presto : Entrate in u n qualsiasi negozio Olivetti e chiedete di provare la Lexikon Elettrica. Senza nessun impegno da parte vostra, la nostra organizzazione sarà lieta di rendervi familiare questo nuovo stru. mento di scrittura. olivetti Prezzo per contanti: L. 225.000 + I.O.E.