NEV - NOTIZIE EVANGELICHE protestantesimo - ecumenismo - religioni Servizio stampa della Federazione delle chiese evangeliche in Italia 21 marzo 2012 settimanale - anno XXXIII - numero 12 * EDITORIALE: Gli immigrati, la religione e l'integrazione, di Paolo Naso * Religioni, cultura e integrazione. Costituita Conferenza permanente dal ministro Riccardi * Essere chiesa insieme. Seminario interculturale sui temi della salute, malattia e sofferenza * Diritti. Bonafede: giusto allargare il concetto di famiglia ai rapporti affettivi stabili * Francia. La Federazione protestante entra nel dibattito politico sulle presidenziali * Strage di Tolosa. I cristiani francesi solidali con la comunità ebraica * Bioetica. A Bergamo la chiesa valdese apre uno sportello per il testamento biologico * TELEGRAFO: Notizie in breve * APPUNTAMENTI _____________________________________________________________________________ AVVISO PRESENTAZIONE LIBRO "Un patto per il futuro. Teologia, società e politica" a cura della Federazione delle chiese evangeliche in Italia martedì 27 marzo, alle 13,00 sala stampa della Camera dei Deputati, via della Missione 4 intervengono: Benedetto Della Vedova, Lucio Malan, Fabio Mussi, Vincenzo Vita modera: Paolo Naso conclusioni: Massimo Aquilante, presidente FCEI _____________________________________________________________________________ EDITORIALE Gli immigrati, la religione e l'integrazione di Paolo Naso, politologo, coordinatore di Essere chiesa insieme Le comunità religiose degli immigrati costituiscono una presenza sempre più visibile e socialmente rilevante. Per anni si è parlato soprattutto dei musulmani e dei centri di preghiera che sorgevano come funghi in città che osservavano sorprese e preoccupate questa nuova presenza. Ma oggi ad oltre un milione di musulmani si sono aggiunti almeno ottocentomila ortodossi che molto spesso si riuniscono in chiese cattoliche dismesse e circa trecentomila evangelici provenienti soprattutto dall'Africa occidentale, dalle Filippine, dalla Corea del Sud e da alcuni paesi dell'America Latina. Oltre ovviamente a molti altri credenti sikh, induisti, buddhisti e così via. La storia ormai più che centenaria dei grandi flussi migratori ci insegna che la religione, le sue tradizioni e i suoi simboli, costituiscono dei beni preziosi che ogni migrante porta con sè e che, spesso, rivaluta ed enfatizza proprio nel paese in cui finisce per stabilirsi. La religione costituisce dunque un importante elemento dell'identità dei migranti, la radice forse più solida di una cultura 2 e di una tradizione che, almeno all'inizio del loro percorso di integrazione, essi intendono proteggere con particolare determinazione. Idealmente, infatti, la religione aiuta a riconnettersi con quello che si è lasciato e ad affrontare l'impatto con nuove culture e nuovi comportamenti. Per migliaia di donne dell'est europeo, per fare un esempio, la parrocchia ortodossa è uno dei pochi spazi di socializzazione e di ritrovo al di fuori degli ingranaggi di impegnativi lavori di cura. Per molti immigrati la pratica religiosa e l'incontro con sorelle e fratelli nella fede costituiscono quindi una risorsa spirituale e sociale di primaria importanza. Riconosciuta questa realtà, però, la storia dei processi migratori insegna anche che le comunità religiose possono svolgere funzioni sociali molto diverse e talvolta di esito opposto. In qualche caso possono costituire un muro che paradossalmente rallenta il percorso di integrazione: comunità chiuse, impermeabili all'esterno, autocentrante, alimentano un'identità statica, sempre uguale a se stessa, estranea se non antagonista alla società circostante. Alcune moschee nel Regno Unito ma anche molte chiese evangeliche, ad esempio nei paesi scandinavi, hanno finito per costituirsi come un muro di protezione ma anche di isolamento dal contesto sociale, con effetti drammatici dal punto di vista dell'integrazione. Ma, nella misura in cui riescono ad aprirsi all'esterno e a stabilire positive relazioni con le corrispettive realtà italiane, le comunità religiose possono anche essere un ponte, un potente vettore di percorsi di integrazione ed inclusione sociale. L'intera esperienza di Essere chiesa insieme, sia pure nella varietà e nella flessibilità dei modelli sperimentati, va in questa direzione. La novità di questa settimana è che il governo ha finalmente deciso di prendere atto di questa "ambiguità" del ruolo sociale delle comunità di fede degli immigrati, delle sue potenzialità ma anche dei rischi che essa porta con sè. Ed a questo riguardo, la decisione del ministro Riccardi di istituire una Conferenza permanente sul tema "Religioni, Cultura, Integrazione" costituisce una novità rilevante. Sbaglia chi pensa che con questo si vogliano "confessionalizzare" le politiche migratorie sottraendole a un pubblico confronto laico. Al contrario, la Conferenza affida alle comunità di fede una decisiva funzione civile: il riconoscimento del loro ruolo sociale, infatti, implica che esse si attivino molto più di quanto hanno fatto sin qui per sostenere percorsi di apprendimento della lingua, di promozione della cultura della legalità, di conoscenza dei fondamenti costituzionali: in una parola, di "integrazione". Alcune comunità sono più pronte di altre a raccogliere questa sfida, altre saranno più lente e persino reticenti. Ma vedere allo stesso tavolo cattolici e buddisti, sikh e ortodossi, evangelici e buddhisti conferma quello che da anni è evidente : l'immigrazione sta ridisegnando il profilo religioso dell'Italia ed è tempo che a questo cambiamento le istituzioni garantiscano il dovuto riconoscimento culturale e giuridico. (nev-notizie evangeliche 12/2012) Religioni, cultura e integrazione. Costituita Conferenza permanente dal ministro Riccardi Roma (NEV), 21 marzo 2012 - Religioni, cultura e integrazione: su questi temi il 19 marzo si è costituita una Conferenza permanente promossa dal ministro per la Cooperazione internazionale e l'integrazione, Andrea Riccardi. Insieme a lui, a varare questa inedita struttura consultiva, il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri. Numerosi gli interventi di alcuni esperti e dei rappresentanti delle comunità religiose presenti: induisti, buddisti, musulmani, sikh, cattolici, ortodossi - presente il vescovo romeno Siluan. Gli evangelici erano rappresentati dal pastore Massimo Aquilante, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) e della Commissione delle chiese evangeliche per i rapporti con la Stato (CCERS). Presente anche Paolo Naso, che coordina il progetto Essere chiesa insieme (ECI) della FCEI e il Master in religioni e mediazione culturale istituito all'Università di Roma La Sapienza. "Apprezziamo l'iniziativa del Ministro - ha affermato il pastore Aquilante - che nel pieno rispetto del principio di laicità, riconosce il ruolo pubblico delle religioni anche sul piano dei processi di integrazione degli immigrati. In questo quadro voglio sottolineare che ogni processo di integrazione implica uno spostamento dalle posizioni di partenza e costruisce un novum, una situazione inedita che modifica la realtà preesistente. E' quello che stanno vivendo le comunità 3 evangeliche italiane, arricchite dalla presenza crescente di immigrati che in esse trovano la loro casa spirituale". Naso ha quindi riconosciuto come l'iniziativa del ministro sposti l'orientamento del vettore delle politiche migratorie dai problemi dell'emergenza, della devianza e dell'allarme sociale alle sfide dell'integrazione e della coesione sociale. "E' uno spostamento importante che attendevamo da tempo e che finalmente allinea anche l'Italia all'Europa. Il problema - ha però sottolineato con preoccupazione - è che mentre si innova su questo terreno permangono gravi criticità nella normativa generale sulla libertà religiosa che finiscono per penalizzare soprattutto le comunità di immigrati: pensiamo al fatto che decine di comunità sono di fatto sfrattate dai propri locali di culto e che diventa sempre più difficile ottenere il riconoscimento dei ministri di culto. Così facendo le istituzioni, oltre a violare un principio istituzionale, ci priviamo di preziose risorse nel settore della mediazione culturale e del sostegno all'integrazione". Il ministro Riccardi ha concluso affermando di voler aprire dei dossier sui temi proposti e si impegna a riconvocare periodicamente la Conferenza su specifici temi quale, ad esempio, la scuola. Lo scorso 15 marzo il pastore Aquilante è stato ricevuto dal ministro Riccardi in un colloquio privato, in quella occasione il ministro ha presentato al presidente FCEI la Conferenza permanente. Essere chiesa insieme. Seminario interculturale sui temi della salute, malattia e sofferenza Roma (NEV), 21 marzo 2012 - Proseguono i seminari organizzati da Essere chiesa insieme (ECI) - il programma della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) teso a promuovere l'integrazione multietnica degli evangelici in Italia - nell'ambito del Laboratorio interculturale di formazione e accoglienza (LINFA). Circa cinquanta i partecipanti, sia italiani che stranieri, a un incontro svoltosi dal 16 al 18 marzo presso il Centro diaconale “La Noce” di Palermo che ha posto attenzione ai temi del corpo, della malattia e della guarigione. "Sono temi pastoralmente molto importanti che dobbiamo imparare ad affrontare con la Bibbia e, per così dire, con il microscopio - ha affermato in apertura la pastora Anne Zell, tra i consulenti teologici di questo percorso di formazione. - La nostra fede deve insomma convivere tanto con la dimensione del miracolo che con quella della scienza". Il pastore Elymas Newell ha quindi arricchito questa impostazione chiarendo come questi stessi temi si propongano nella tradizione africana, "nella quale tutto è spirituale e tutto si riconduce alla sfera della trascendenza. La predicazione degli africani e agli africani - ha sottolineato - non può prescindere da questo dato". Il tema è stato ripreso dai teologi Yann Redaliè e Corinne Lanoir, docenti rispettivamente alla Facoltà valdese di teologia di Roma e all'Istituto protestante di Parigi. "Il tema ruota attorno al nesso tra ciò che è possibile e ciò che è impossibile - ha affermato il primo - ed è in questa prospettiva che dobbiamo analizzare, ad esempio, i miracoli di Gesù". Il fotolinguaggio e altre tecniche di animazione hanno aiutato i partecipanti a confrontarsi su alcuni testi biblici. La seconda parte del seminario è stata dedicata a specifiche esperienze di lavoro interculturale in ambiti strettamente collegati al "corpo": la pastorale negli ospedali (Francis Rivers e Kristin Langstraat, entrambi impegnati nella cappellania negli ospedali), la mediazione culturale (Francesca Cozzi con Abdel Fizazi), il carcere (Francesco Sciotto, pastore e direttore del Centro diaconale La Noce di Palermo), l'accompagnamento delle donne vittime di tratta (Vivian Wivoloku del “Pellegrino della terra” che da anni opera a Palermo in questo delicato settore). Nella giornata conclusiva i partecipanti hanno condiviso il culto celebrato nella chiesa valdese di via Spezio e in quella metodista adiacente al Centro diaconale. Il seminario di Palermo segue quello svoltosi a gennaio presso il Centro metodista di Ecumene (Velletri, Roma) e precede quello programmato a Brescia dal 1° al 3 giugno prossimi, centrato sul tema delle "seconde generazioni". 4 Diritti. Bonafede: giusto allargare il concetto di famiglia ai rapporti affettivi stabili Apprezzamento della moderatora valdese per la sentenza della Cassazione sulle coppie gay Roma (NEV), 21 marzo 2012 - A proposito della sentenza della Corte di Cassazione dello scorso 15 marzo, in cui si afferma che le coppie omosessuali hanno il “diritto alla ‘vita familiare’” e a “vivere liberamente una condizione di coppia” con la possibilità di un “trattamento omogeneo a quello assicurato dalla legge alla coppia coniugata”, la pastora Maria Bonafede, moderatora della Tavola valdese, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Sono convinta che fosse necessario allargare il concetto di famiglia ai diversi rapporti affettivi stabili e soprattutto che si allarghino i diritti ai soggetti di queste unioni, ad esempio quello alla reversibilità della pensione o quello di visita in ospedale o nei luoghi di detenzione. Mi rallegro quindi sia della decisione della Cassazione, sia di quella del Parlamento Europeo (vedi NEV 11/2012). E non si tratta solo dei rapporti omoaffettivi a mio avviso. Conosco situazioni di persone che convivono da una vita perché sono amiche, o perché la vita le ha portate a condividere la loro solitudine, persone anziane che hanno trascorso dieci o vent’anni prendendosi cura una dell’altra e che non hanno mai potuto in nessun modo aver diritto di mantenere lo stesso contratto di affitto o percepire la reversibilità della pensione nel momento del decesso della persona con cui hanno ‘fatto famiglia’. Io non credo che si debba necessariamente ricorrere al matrimonio, ma un riconoscimento giuridico delle unioni stabili sì, è importantissimo proprio pensando ad una società in cui il concetto stesso di famiglia si è profondamente modificato e le situazioni affettive e di mutuo soccorso sono effettivamente diventate situazioni in cui si vivono sentimenti forti di tipo familiare. Nel senso in cui va una antica parola biblica che si riferiva ai viandanti confrontati con le difficoltà che comportavano i lunghi spostamenti a piedi: “Due valgono più di uno solo, perché sono ben ricompensati della loro fatica. Infatti, se l'uno cade, l'altro rialza il suo compagno; ma guai a chi è solo e cade senz'avere un altro che lo rialzi!”(Ecclesiste 4,9-10). Il ‘viaggio’ della vita è spesso altrettanto difficile ed è una cosa buona poterla condividere in varie forme. E’ importante che il diritto riconosca le varie forme di unioni di tipo familiare che esistono e le tuteli.” Nel 2011 il Sinodo delle chiese metodiste e valdesi, a partire dalla benedizione delle coppie di credenti dello stesso sesso, ha invitato le chiese a proseguire la riflessione estendendola ai temi della famiglia e della genitorialità. Francia. La Federazione protestante entra nel dibattito politico sulle presidenziali Pubblicato un articolato documento di riflessione dal titolo: "Verità, Solidarietà, Esemplarità" Roma (NEV), 21 marzo 2012 - L'appello alla fiducia come fondamento del legame sociale è uno dei fili conduttori dell'agile opuscoletto presentato in questi giorni dalla Federazione protestante di Francia (FPF) dal titolo: "Verità, Solidarietà, Esemplarità". L'idea è di proporre in questo periodo di campagna elettorale - il 22 aprile in Francia è previsto il primo turno delle presidenziali - una riflessione su alcuni dei grandi temi del nostro tempo. Alla base dell'iniziativa la preoccupazione della FPF di una deriva populista che fa leva sui pregiudizi e la paura. "Quando la paura dell'altro e quella del domani motivano i comportamenti, allora diventa urgente ritrovare il cammino che conduce alle persone e non alle loro caricature. Abbiamo bisogno di fiducia" si legge nell'introduzione al documento firmata dal presidente della FPF, il pastore Claude Baty. All'Agenzia stampa ENI Baty ha espresso le sue preoccupazioni rispetto al dibattito sulla laicità attualmente in corso in Francia, per cui una certa sinistra vorrebbe vedere relegato il fatto religioso ai margini della società, mentre una certa destra sta stigmatizzando determinate pratiche religiose, come la macellazione degli animali per la produzione di carne halal o kasher. "Polemiche pretestuose", per Baty, che non fanno altro che causare danno alla "coesione sociale". Invece serve un "nuovo coraggio politico" che sia in grado di far uscire i francesi da questo "clima di paura", e li motivi "a cambiare mentalità". "La coesione sociale non si costruisce sulla stigmatizzazione o l'esclusione basate su una identità nazionale fantasmatica: ma si sviluppa sulla volontà di mettere in conto le diversità dei patrimoni culturali, etici, filosofici, e 5 religiosi", si legge nell'opuscolo diviso in 9 capitoletti che prendono sotto la lente i seguenti temi: libertà e sicurezza; crisi finanziaria; giustizia; laicità; popoli nomadi; accoglienza dello straniero; sviluppo e ambiente; la dipendenza; il fine vita. (L'opuscolo è scaricabile in lingua francese da http://www.protestants.org/fileadmin/user_upload/communication/PDF/201203_FPF.pdf). Strage di Tolosa. I cristiani francesi solidali con la comunità ebraica L'Unione avventista italiana dedica un concerto alla memoria delle vittime Roma (NEV), 21 marzo 2012 - Ha suscitato una forte emozione in tutta la Francia l'omicidio a Tolosa di tre alunni e un insegnante della scuola ebraica Ozar Hatorah. Il Consiglio delle chiese cristiane in Francia (CECEF) ha voluto immediatamente esprimere partecipazione “al dolore della comunità ebraica” e solidarietà “alle famiglie delle vittime, agli allievi e agli insegnanti” della scuola. In un comunicato stampa congiunto, il pastore Claude Baty, presidente della Federazione protestante di Francia (FPF), il metropolita Emmanuel, presidente dell'Assemblea dei vescovi ortodossi di Francia nonché presidente della conferenza delle chiese europee (KEK), e il cardinale André Vingt-Trois, presidente della Conferenza episcopale francese, hanno auspicato che “l'orrore di questo atto non infranga la concordia” tra le diverse comunità presenti oltralpe. Una concordia che va “protetta” e che “è radicata nei valori del rispetto e della fraternità, entrambi fondamento della società francese”. Un riferimento quest'ultimo che richiama la denuncia da parte di diverse organizzazioni della società civile e religiosa – tra cui la Federazione protestante di Francia (vedi notizia precedente) - della pesante retorica contro gli immigrati e le comunità religiose di minoranza che ha fin qui caratterizzato gran parte della campagna per le elezioni presidenziali del prossimo aprile. A questo proposito il comunicato della CECEF ha volutamente fatto riferimento all'uccisione di tre paracadutisti a Montauban e nella stessa Tolosa, omicidi compiuti a danno di militari di origine nordafricana e caraibica e riconducibili secondo la polizia alla stessa arma che ha fatto fuoco su bambini e insegnanti della scuola ebraica. In Italia, il Comitato nazionale dell'Unione italiana delle chiese cristiane avventiste del 7° giorno (UICCA) ha espresso “tutto il suo orrore e la sua più sentita partecipazione al dolore dei familiari delle vittime e di tutto il popolo ebraico per la strage” nella scuola ebraica di Tolosa. Secondo gli avventisti italiani, “sarebbe sbagliato attribuire tali delitti solo ad episodi isolati di follia. Il razzismo, di cui fa parte l'antisemitismo, si nutre di un tipo di 'cultura' e di atteggiamenti che inneggiano all'intolleranza, al sospetto, all'emarginazione del diverso”. Atteggiamenti che il Comitato dell'UICCA “condanna senza appello” chiedendo “a Dio la forza, il coraggio e l'intelligenza per contrastare ogni forma di violenza e promuovere una cultura centrata sulla legalità, sull'accoglienza e sulla solidarietà”. Le chiese avventiste di Roma hanno deciso di dedicare alle vittime di Tolosa il concerto di canti e musiche tradizionali ebraiche programmato per sabato 24 all'Auditorium Adventum (vedi appuntamenti). Bioetica. A Bergamo la chiesa valdese apre uno sportello per il testamento biologico Roma (NEV), 21 marzo 2012 - “Non è una propaganda all'eutanasia, non è una provocazione, è un servizio che speriamo apra un dibattito”. Così ha spiegato Luciano Zappella l'apertura di uno sportello per la raccolta del testamento biologico presso la Comunità cristiana evangelica – Chiesa valdese di Bergamo. Aumenta così il numero di chiese che hanno intrapreso questa iniziativa in tutta Italia: da Milano a Torino a Napoli a Palermo, gli sportelli per la raccoltà delle volontà anticipate di fine vita sono ormai una quindicina. Zappella, presidente del Centro culturale protestante della città lombarda e coordinatore dell'iniziativa, specifica come lo sportello sia un servizio offerto alla cittadinanza dettato dalla testimonianza cristiana della comunità di Bergamo. C'è però una convinzione legata alla fede cristiana che sostiene questa decisione. Come si legge in un comunicato stampa divulgato dalla stessa Comunità: “la Chiesa valdese confessa che la vita è un dono che riceviamo da Dio insieme alla libertà e alla responsabilità di farne qualcosa di buono, di metterla al servizio del prossimo, di cercarne il senso insieme agli altri uomini e alle altre donne. Nessuno può frapporsi tra la nostra coscienza e Dio, nessuno può mediare, nessuno 6 ci può togliere il bene prezioso della coscienza individuale e la libertà di decidere”. Per presentare l'iniziativa, la Comunità cristiana evangelica – Chiesa valdese di Bergamo ha organizzato per venerdì 23 marzo il convegno “Perché il testamento biologico?”, al quale interverranno la biologa Monica Fabbri, membro della commissione bioetica della Tavola valdese, e l'avvocato Franco Tagliarini, già preside della facoltà di giurisprudenza dell'Università di Bergamo (vedi appuntamenti). Per ulteriori informazioni: www.protestanti.bergamo.it TELEGRAFO (NEV) - “La sfida della comunicazione evangelica nell'era di internet” è il titolo del convegno che avrà luogo a Velletri dal 23 al 25 marzo prossimi presso il Centro metodista Ecumene. Organizzato dalla Commissione internet della Tavola valdese, l'incontro si propone di promuovere lo scambio di idee tra chi nelle chiese evangeliche si occupa di comunicazione via internet. Il convegno dedicherà attenzione agli aspetti tecnici della comunicazione attraverso la "Rete" ma non è un incontro per tecnici: la comunicazione di una Chiesa evangelica è infatti strettamente connessa alla sua predicazione e alla sua testimonianza. Il tema del rapporto tra comunicazione e predicazione sarà quindi al centro della relazione di apertura del convegno a cura del professor Enrico Benedetto, docente presso la Facoltà valdese di teologia. (NEV) – In occasione della “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie", celebrata a Genova lo scorso 17 marzo, il pastore Italo Pons, in qualità di presidente del II Distretto delle chiese metodiste e valdesi, ha diffuso un comunicato stampa per esperimere vicinanza e affetto fraterno ai parenti delle vittime. “Il nostro Paese – ricorda Pons - da troppi anni è segnato da una catena ininterrotta di donne e uomini che hanno pagato con la vita logiche di sopraffazione e ingiustizie. Alla memoria di tutte queste persone, il nostro raccoglimento silenzioso sia la testimonianza di un rispetto profondo e commosso. Alle loro famiglie il senso di una vicinanza per un impegno rinnovato alla ricerca della giustizia e della verità. A coloro che in tante situazioni lottano quotidianamente per il rinnovo di spazi di legalità, il sentimento che non si sentano soli ad affrontare un impegno non sufficientemente condiviso”. (NEV/ENI) – La scorsa settimana il governo norvegese ha compiuto alcuni importanti passi nel processo di devoluzione della Chiesa di Norvegia. Nella seduta dello scorso 16 marzo sono stati infatti decisi dei cambiamenti nella Carta costituzionale del paese scandinavo come pure in alcune leggi riguardanti la chiesa di Stato. In particolare, il testo costituzionale non affermerà più che “la religione evangelica luterana deve rimanere la religione dello Stato”, bensì farà più genericamente riferimento “all'eredità cristiana e umanista” come base dei valori della nazione. Allo stesso modo, i vescovi non saranno più nominati dal re - che perderà il suo titolo di “summus episcopus” della chiesa – bensì dal Consiglio nazionale della chiesa. “Queste decisioni sono in linea con quanto deciso dal Parlamento nel 2008 – ha spiegato il ministro norvegese per gli affari religiosi Rigmor Aasrud – per far sì che quella di Norvegia diventi una chiesa nazionale più aperta ed inclusiva, con delle strutture e un rapporto con lo Stato che tenga conto della dimensione multiculturale e multireligiosa della società”. Le decisioni del governo saranno sottoposte al voto parlamentare entro giugno con il pieno appoggio dei vertici ecclesiastici. Alla Chiesa di Norvegia aderisce il 77% circa dei 4,9 milioni di norvegesi. (NEV/CEC) - “Possa la testimonianza e la memoria di papa Shenouda III rafforzare la fede dei cristiani in Egitto e nel Medio Oritente”. E' questa la speranza espressa dal pastore Olav Fykse Tveit, segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), in una lettera che ricorda la figura del primate della Chiesa copta ortodossa egiziana, mancato lo scorso 17 marzo. Papa Shenouda III era a capo della sua chiesa dal 1971 e, come ha ricordato Tveit, si era speso molto nella ricerca dell'unità cristiana e della pace in Medio Oriente e nel mondo. Dal 1991 al 1998 era stato uno dei presidenti del CEC. “Papa Shenouda ci ha insegnato la modestia come via migliore per servire Cristo”, ha ancora affermato Tveit sottolineando il suo impegno nell'ambito del dialogo interreligioso e nella ricerca della convivialità e cooperazione tra cristiani e musulmani. Shenouda 7 III sedeva sul soglio di Alessandria come successore dell'evangelista Marco che, secondo la tradizione, portò l'evangelo nella città egiziana nel I secolo. Il suo successore verrà scelto entro tre mesi da un conclave - composto dal Santo Sinodo della Chiesa copta ortodossa e dal Consiglio generale laico - che eleggerà tre vescovi, tra i quali un bambino estrarrà a sorte il nome del nuovo papa. (NEV/ENI) – Le bozze dei documenti del vertice ONU Rio+20 sullo sviluppo sostenibile sono troppo deboli e vanno rinforzate con l'inserimento di principi etici che richiamino un maggiore impegno sull'equità, la responsabilità e i diritti umani universali. E' sostanzialmente questo il giudizio espresso da un forum tenutosi recentemente a Ginevra, a cui hanno partecipato esponenti di gruppi della società civile, organizzazioni ecumeniche, funzionari dell'ONU e diplomatici. Il documento del prossimo summit - che si terrà a Rio de Janeiro dal 20 al 22 giugno prossimi, a vent'anni dall'Earth Summit che si tenne nel 1992 in quella stessa città; di qui la definizione di Rio+20 - “dovrà dare una definizione di 'green economy' che includa la giustizia tra le sue componenti essenziali”, ha affermato Guillermo Kerber, responsabile della Commissione affari internazionali del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC). Allo stesso modo, il Centro per il diritto internazionale e dell'ambiente ha sottolineato come la definizione di “green economy” che soggiace all'incontro di Rio+20 “eclissi altre dimensioni dello sviluppo sostenibile” non riconoscendo sufficientemente il legame che esiste tra “sviluppo sostenibile, ambiente e diritti umani”. Secondo i partecipanti al forum, è importante che questi elementi vengano recepiti in questa fase di definizione del documento di Rio+20. (NEV/CEC) – A seguito dell'annuncio delle dimissioni di Rowan Williams che dal prossimo gennaio lascerà il suo alto incarico di arcivescovo di Canterbury, il pastore Olav Fykse Tveit, segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), ha voluto esprimere il suo apprezzamento per il contributo che il primate della Chiesa d'Inghilterra e della Comunione anglicana ha offerto alla causa del movimento ecumenico. “Siamo grati a Williams per l'impegno profuso negli anni per la ricerca dell'unità della chiesa e per il lavoro comune per la pace e la giustizia. In effetti, il suo contributo a questioni morali, etiche e sociali rimane quantomai ampio e generoso”, ha sottolineato Tveit. L'esponente del CEC ha inoltre ricordato la recente visita di Williams al Centro ecumenico di Ginevra, definendola “un momento di ispirazione che ha rafforzato delle relazioni già esistenti, ma anche esplorato nuove possibilità”. Williams lascia la sua carica dopo averla ricoperta per un decennio esatto; dal gennaio 2013 ricoprirà l'incarico di preside del Magdalene College presso l'Università di Cambridge. (NEV) – A cinquant'anni dal Concilio Vaticano II, l'editrice Claudiana propone “Karl Barth e il Concilio Vaticano II. Ad limina apostolorum e altri scritti” (pagg. 156, euro 15), una raccolta di scritti che uno dei massimi teologi cristiani del XX secolo ha dedicato a quell'importante punto di svolta del cattolicesimo romano. Non avendo potuto partecipare come osservatore al Concilio per motivi di salute, nel settembre 1966 Barth si recò a Roma per discutere con teologi cattolici ed esponenti della Curia gli esiti del Vaticano II. Per l'ormai anziano teologo protestante si trattò di un incontro sorprendente e fresco con un cattolicesimo romano che egli vedeva impegnato in un profondo processo di evoluzione. Il volume dell'editrice Claudiana propone un insieme di testi pubblicati dallo stesso Barth sotto il titolo “Ad limina apostolorum”, un importante articolo scritto dal teologo svizzero durante il Concilio, un suo scambio epistolare con Paolo VI e diverse altre lettere relative al soggiorno romano. Il libro è stato curato da Fulvio Ferrario e Marco Vergottini ed è arricchito da un'introduzione di Eberhard Busch. Claudiana, via S. Pio V 15, 10125 Torino; www.claudiana.it (NEV) – “Michela Murgia, donne nel contesto patriarcale”, “Micheline Calmy-Rey, ministra tra famiglia e lavoro” e “Nicolò Rusca, beato di un'epoca violenta” sono gli articoli di copertina del numero di marzo di “Voce evangelica”, mensile della Conferenza delle chiese evangeliche di lingua italiana in Svizzera (CELIS). In sommario, persecuzione dei cristiani nel mondo, per una domenica libera dal consumo, Giornata mondiale di preghiera, chiese ed ecologia, cambiamenti 8 climatici, notizie dalle comunità. Voce evangelica, via Landriani 10, 6900 Lugano, Svizzera; www.voceevangelica.ch APPUNTAMENTI MILANO - Giovedì 22, il Centro culturale protestante organizza l'incontro “I conflitti familiari e la separazione. L’aiuto del mediatore familiare”. Intervengono Tiziana Fragomeni, Yoga Patti e Isabella Buzzi autrici de “La mediazione familiare – tecniche e strategie dell’avvocato, del counselor e dello psicologo” (ed. La Tribuna); modera Dorothee Mack. Alle 18 presso la libreria Claudiana, via Francesco Sforza 12a. VENEZIA – Giovedì 22, nell'ambito del corso ecumenico “2012: tempo della fine?”, organizzato dal Centro di studi teologici "Germano Pattaro", dalle chiese evangeliche luterana, valdese e metodista, e dal Segretariato attività ecumeniche (SAE), Cristina Simonelli interviene sull’“Etica della provvisorietà”. Alle 18 presso il Centro Pattaro, Campo S. Maurizio 2760. SANTA MARIA CAPUA VETERE (Caserta) – Dal 22 al 24 marzo, la Seconda Università degli Studi di Napoli, Facoltà di giurisprudenza, Dipartimento di discipline giuridiche ed economiche, italiane, europee e comparate, organizza un incontro sulla “World Interfaith Harmony Week”. Presso Palazzo Melzi e il Teatro Garibaldi. Per il programma completo: http://www.giurisprudenza.unina2.it/index.php BERGAMO - Venerdì 23, in occasione dell’apertura di uno sportello per la raccolta del testamento biologico, la chiesa valdese invita all’incontro pubblico, "Perchè il testamento biologico?". Con Monica Fabbri e Franco Tagliarini, modera Luciano Zappella. Alle 18 in via Roma 2B. SONDRIO – Venerdì 23, il Centro evangelico di cultura invita alla visione del film “Luther” di Eric Till dedicato al riformatore protestante Martin Lutero. Alle 17.30 in via Malta 16. CUNEO – Venerdì 23, il Centro protestante invita alla presentazione del romanzo storico di Ezio Fattiboni “Il pane e il sangue” (ed. Araba Fenice). Alle 17.45 in corso Dante 14. POMARETTO (Torino) – Venerdì 23, per il ciclo “Incontri culturali 2012. Vita e cultura nelle valli Chisone, Germanasca e Pellice”, organizzato dalla Comunità montana del pinerolese e dagli Amici della Scuola latina, Luciano Deodato presenta il libro di Ezio Fattiboni “Il pane e il sangue” (ed. Araba Fenice). Alle 20.45 presso la sala incontri della Scuola latina, via Balziglia 103. VELLETRI (Roma) - Dal 23 al 25 marzo, la Commissione internet della Tavola valdese organizza il convegno “La sfida della comunicazione evangelica nell'era di internet”. Intervengono tra gli altri, Daniele Benedetto, Jens Hansen, Daniele Gardiol, Luca Baratto, Sergio Velluto. Presso il Centro metodista Ecumene, via del Cigliolo 141. ROMA - Sabato 24, le chiese avventiste della capitale invitano al concerto di canti e musiche tradizionali ebraiche della cantante Rachel Hyman. Durante il concerto verranno ricordate le vittime dell'attentato alla scuola ebraica Ozar Hatorah di Tolosa. Alle 16.30 presso l'Auditorium Adventum di piazza Vulture 1. GENOVA - Sabato 24, la chiesa valdese invita all'incontro con Fulvio Ferrario sul tema “Spiritualità nell'arte di Vincent van Gogh”. Alle 17 presso il tempio valdese, via Assarotti 21. VELLETRI (Roma) – Sabato 24, nell'ambito delle attività del Museo delle religioni “Raffaele Pettazzoni”, presentazione della collana di studi storici, storico-religiosi, antropologici e archeologici “Calliope” (ed Alpes Italia, www.alpesitalia.it). Intervegono Fausto Servadio, Maria 9 Paola De Marchis, Ileana Chirassi Colombo, Paride Bollettin. Con quest'occasione verranno donate al Museo “Raffaele Pettazzoni” le biblioteche private appartenenti agli studiosi Gilberto Mazzoleni e Dario Sabbatucci. Alle 17 presso la sala convegni del ristorante “Casale della Regina”, via Vecchia Napoli 9. FELONICA PO (Mantova) - Domenica 25, la chiesa valdese invita a una conferenza dibattito sul tema “Evangelici e Unità d’Italia”, nell'ambito della quale verrà presentata la ricerca di Andrea Sogari “Unità d’Italia: la chiesa valdese di Felonica – nascita e sviluppo”. Alle 15 in via Roma 17. TRIESTE - Domenica 25, la chiesa valdese e metodista, la Consulta laica di Trieste e la Fondazione Critica liberale invitano alla presentazione dei rapporti annuali sulla presenza dei soggetti confessionali nell'informazione televisiva e sulla secolarizzazione della società italiana. Con Daniele Garrone e Giulio Ercolessi. Alle 16 presso la chiesa metodista, via Scala dei Giganti. TORINO - Lunedì 26, secondo incontro del gruppo di lettura del Catechismo di Heidelberg (1563), organizzato dalla libreria Claudiana. Guidano la lettura Franco Giampiccoli e Mauro Belcastro. Alle 18 in via Principe Tommaso 1. ROMA - Martedì 27, presentazione del libro “Un patto per il futuro. Teologia, società e politica”, a cura della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI). Intervengono: Massimo Aquilante, Benedetto Della Vedova, Lucio Malan, Fabio Mussi, Vincenzo Vita, modera Paolo Naso. Alle 13, sala stampa della Camera dei Deputati, via della Missione 4. ROMA - Mercoledì 28, per il corso “Protestanti ed ebrei, 1513-2013”, organizzato dalla Facoltà valdese di teologia, lezione di Daniele Garrone su “Lutero e gli ebrei: continuità o svolte? Andrea Osiander e le altre, poche, posizioni benevole nei confronti degli ebrei nel XVI secolo”. Alle 18 in via Pietro Cossa 40. Per informazioni e iscrizioni: 06.32.07.055, [email protected], www.facoltavaldese.org TELEVISIONE - Lunedì 26, su RAIDUE alle 9.30, la rubrica “Protestantesimo” manda in onda la replica della puntata con i servizi “Un ospedale multiculturale, a che punto siamo?” e “Pregare in Musica. La crocifissione”. Partecipano il musicologo Guido Barbieri e il teologo Paolo Ricca. Le trasmissioni sono disponibili anche sul sito della RAI, attraverso il link alla pagina www.fedevangelica.it/servizi/ssrtv041.php. RADIO - Ogni domenica mattina alle 7.30 su RAI Radiouno, “Culto Evangelico” propone una predicazione (25 marzo, pastora Lidia Maggi), notizie dal mondo evangelico, appuntamenti e commenti di attualità. Le trasmissioni possono essere riascoltate collegandosi al sito di RAI Radiouno, attraverso il link alla pagina www.fedevangelica.it/servizi/ssrtv03. 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