Trimestrale di comunicazione istituzionale e di prodotto Anno II Numero 1 luglio 2000 Filiale di TorinoTassa pagata - stampe non periodiche - aut. 262/PRF - registrazione Tribunale Torino n.5402 del 16/06/00 L’INTERVENTO di Aldino Bruno Mazzarelli Dopo una pausa più lunga del previsto, dovuta ad una serie di motivi tecnici, tra cui il disbrigo delle incombenze necessarie per la registrazione del periodico presso il Tribunale, riprende la pubblicazione di “Piemontentrate”, il notiziario d’informazione istituzionale della Direzione Regionale delle Entrate per il Piemonte. Una ripresa che rappresenta un po’ anche un debutto, essendo questo il Primo Numero ufficiale del periodico. Per l’occasione, mi è stato chiesto di redigere queste brevi note introduttive, invito che ho accolto con grande piacere. Innanzitutto perché sono profondamente convinto dell’importanza e dell’utilità dell’iniziativa: “informazione” e “comunicazione” sono divenuti valori di grande rilevanza, tanto più per la pubblica amministrazione, chiamata al dovere della “trasparenza” quale garanzia di correttezza e imparzialità nella gestione della cosa pubblica. In secondo luogo, perché avevo già avuto modo di apprezzare, da dirigente di un ufficio della vicina Lombardia, l’originalità e la qualità del “prodotto” realizzato dai colleghi piemontesi. Non posso, pertanto, che formulare l’auspicio che l’iniziativa prosegua continuando a suscitare interesse ed a raccogliere consensi, assicurando il mio personale impegno in tal senso. Detto questo, poiché soltanto da pochi mesi ho assunto la funzione di Direttore Regionale, colgo l’occasione per rinnovare, anche da queste colonne, il mio saluto al Personale in servizio nella regione ed ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali, che ringrazio per la responsabile condivisione dei programmi di riforma. In questa particolare e delicata fase di transizione che la nostra Amministrazione sta attraversando, chiedo a tutti di continuare ad operare con impegno e passione, con la consapevolezza che il modello organizzativo verso il quale il Ministero delle finanze si sta avviando, da un lato, risponderà in modo più adeguato ai bisogni di una società in vertiginosa evoluzione, mentre dall’altro non mancherà di offrire nuove e favorevoli prospettive ai funzionari più motivati. Desidero poi indirizzare, attraverso gli Enti destinatari di “Piemontentrate”, un cordiale saluto agli “utenti abituali” (professionisti, associazioni di categoria) ed a tutti i cittadini che, più o meno frequentemente, fruiscono nella nostra regione dei servizi forniti dagli uffici amministrati dal Dipartimento delle Entrate. Com’è noto, la qualità dei servizi erogati è oramai obiettivo prioritario dell’Amministrazione finanziaria, al quale la Direzione Regionale e gli uffici periferici prestano la massima attenzione, anche attraverso l’esecuzione di processi di auto-analisi e la rilevazione del grado di soddisfazione dell’utenza. Sono certo che i cittadini abbiano percepito l’intensità degli sforzi compiuti in questa direzione e che non mancheranno di segnalare, in un’ottica di imprescindibile collaborazione, eventuali punti critici meritevoli d’intervento: di ciò ringrazio fin d’ora. TRASPARENZA Approvata la “Carta della verifica”, nuovo strumento a garanzia di corrette relazioni tra fisco e cittadini. Sarà consegnata al contribuente all’inizio di ogni ispezione. pag.3 BILANCIO 1999 Accertamento con adesione a gonfie vele: nel 1999 definite in Piemonte quasi ventimila annualità, con incassi per oltre 112 miliardi, il 70% in più dell’anno precedente. pag.5 NUOVI ORGANISMI Costituiti in regione otto osservatori provinciali sugli studi di settore, gli organismi che verificheranno la rispondenza alla realtà locale dei dati elaborati da Ge.Ri.Co. pag.7 ASSISTENZA FISCALE Regolamentato il servizio di risposta ai quesiti dei contribuenti: amministrazioni ed enti pubblici, associazioni di categoria ed ordini professionali si rivolgono direttamente alla Dre. pag.8 RIFORMA A.F. Entro l’anno in corso saranno attivati dieci nuovi Uffici delle Entrate, che si aggiungeranno ai ventiquattro già operativi in Piemonte. pag.6 INIZIATIVE D.R.E. Bussola fiscale per gli immigrati extracomunitari: in arrivo una guida multilingue per aiutare gli stranieri a mettersi in regola. pag.7 1 RISPOSTE RAPIDE ALLE DOMANDE DEI CONTRIBUENTI La Dre tratterà direttamente i quesiti di enti, associazioni e ordini professionali Con lettera circolare n.2000/30775, diffusa a tutti gli Uffici, il 14 marzo u.s. il Direttore Regionale delle Entrate ha fornito istruzioni per migliorare i servizi di assistenza e di consulenza giuridica ai contribuenti piemontesi. Le direttive impartite sono coerenti con l’attivazione, ancora in corso, degli Uffici delle Entrate e con le modifiche strutturali recate alle Direzioni Regionali, innovazioni entrambe finalizzate al potenziamento dei servizi ai contribuenti. D’ora innanzi, i contribuenti si rivolgeranno agli uffici operativi competenti per territorio per avere informazioni ed assistenza in relazione agli adempimenti fiscali e per ottenere consulenza specifica, anche in forma scritta. In quest’ultimo caso l’Ufficio è tenuto a rispondere immediatamente e comunque entro e non oltre trenta giorni dalla richiesta, a meno che non si tratti di una questione interpretativa di leggi tributarie; in tal caso la risposta al quesito, previamente istruito dall’Ufficio, sarà sottoposta al vaglio della Direzione Regionale, che provvederà a comunicarla direttamente all’interessato. Al fine di garantire uniformità di indirizzo e parità di trattamento dei contribuenti le risoluzioni saranno diffuse a tutti gli Uffici della regione. Le questioni di particolare complessità o di rilevanza nazionale saranno trasmesse alla competente Direzione Centrale con sede a Roma. Il contribuente sarà comunque informato dell’iter della pratica. Un canale separato è previsto per la presentazione dei quesiti da parte di amministrazioni ed enti pubblici, associazioni di categoria, ordini professionali regionali, che li inoltreranno direttamente alla Direzione Regionale. STRUTTURA DELLA DIREZIONE REGIONALE DELLE ENTRATE ENTRATE PER IL PIEMONTE DOPO LA RIORGANIZZAZIONE COGNOME E NOME MAZZARELLI ALDINO BRUNO DAL NEGRO GIOVANNA DE GIACOMO CARMINE RODRIQUENS GIAMPASQUALE ACCARDI GIACOMO GALLA GIUSEPPE CAGLI ANNA MARIA STELLADORO WALTER BARTOLUCCI LORIS MASTROGIACOMO ENRICO TRUCCO MICAELA PAPA ANTONIO TUFANI ANTONIO LEOTTA FERDINANDO FORNARO DOMENICO BONINO ANNA CRAMAROSSA FABIO PAPA ANTONIO ERRIGO FRANCESCO MOLE’ DOMENICO SOLANO FRANCESCO DI SALVO RACHELE BLANGIARDI ANGELA ROBINO FRANCESCO VERDE PIETRO MASONI MARIO GIGLIO VINCENZO DI SALVO GAETANO PARISI GIOVANNI 2 INCARICO UFFICIO DIRETTORE REGIONALE RESPONSABILE SEGRETERIA DEL DIRETTORE REGIONALE ASSISTENTE DI DIREZIONE ASSISTENTE DI DIREZIONE GESTIONE DEL CAMBIAMENTO CAPO UFFICIO ORGANIZZAZIONE E SISTEMI INFORMATIVI CAPO UFFICIO FORMAZIONE,COMUNICAZIONE E SVILUPPO CAPO UFFICIO CONTROLLO DI GESTIONE CAPO UFFICIO RELAZIONI SINDACALI DIREZIONE ACCERTAMENTO DIRETTORE DIREZIONE ACCERTAMENTO CAPO UFFICIO ANALISI E RICERCA CAPO UFFICIO GOVERNO DELL’ACCERTAMENTO E STUDI DI SETTORE CAPO UFFICIO CONTROLLI FISCALI DIREZIONE GESTIONE DEI TRIBUTI DIRETTORE DIREZIONE GESTIONE DEI TRIBUTI CAPO UFFICIO SERVIZI AL CONTRIBUENTE CAPO UFFICIO RAPPORTI CON GLI INTERMEDIARI E I CONCESSIONARI CAPO UFFICIO RAPPORTI CON LE REGIONI E GLI ENTI LOCALI CONSULENZA GIURIDICA CAPO UFFICIO CONTENZIOSO TRIBUTARIO COORDINATORE PROVVISORIO FISCALITÀ GENERALE CAPO UFFICIO FISCALITÀ DELLE IMPRESE E FINANZIARIE DIREZIONE GESTIONE DELLE RISORSE DIRETTORE DIREZIONE GESTIONE DELLE RISORSE CAPO UFFICIO AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE CAPO UFFICIO NORMATIVA DEL LAVORO CAPO UFFICIO CONTABILITÀ E BILANCIO CAPO UFFICIO APPROVVIGIONAMENTI E LOGISTICA UFFICIO ISPETTIVO ISPETTORE DIRIGENTE ISPETTORE ISPETTORE ISPETTORE ISPETTORE TEL. 0115587 555 0115587 022 0115587 054 0115587 067 0115587 473 0115587 037 0115587 568 0115587 093 0115587 496 0115587 749 0115587 504 0115587 481 0115587 495 0115587 492 0115587 092 0115587 038 0115587 490 0115587 483 0115587 553 0115587 480 0115587 039 0115587 540 0115587 098 0115587 498 0115587 809 0115587 211 0115587 211 0115587 506 0115587 056 Trimestrale di comunicazione istituzionale e di prodotto APPROVATA LA “CARTA DELLA VERIFICA” L’opuscolo dei diritti e doveri del contribuente sarà consegnato all’inizio del controllo Il Comitato Tributario Regionale del Piemonte durante la riunione del 26 maggio u.s. ha definitivamente approvato la Carta della Verifica, risultato dell’attività svolta dal preposto gruppo di lavoro costituito il 23.04.1999 (Cfr. Piemontentrate del luglio 1999 pag.7). La Direzione Regionale delle Entrate del Piemonte ha condiviso e accolto il documento nella sua interezza, stabilendo l’obbligo, da parte del personale preposto alle verifiche fiscali, di consegnare al momento del primo accesso copia della Carta della Verifica. Gli obiettivi di questa iniziativa sono, in armonia con i fini istituzionali del Comitato, migliorare il rapporto tra Amministrazione fiscale e contribuente, creando un clima di reciproca collaborazione e trasparenza, tutelare i diritti degli utenti, elencandoli unitamente con i relativi doveri, fornire delle garanzie e formalizzare degli accordi sulla conduzione delle verifiche fiscali. Il soggetto accertato al momento della consegna della Carta della Verifica, prende infatti piena coscienza dei suoi diritti e dei doveri durante lo svolgimento della verifica fiscale e si impegna a soddisfare le richieste di chiarimenti, di spiegazioni, di giustificazioni, relative ai dati contabili e a operazioni apparentemente anomale o irregolari. Si chiarisce definitivamente che lo scopo della verifica è l’accertamento della corrispondenza tra la dichiarazione e le risultanze-documenti contabili dell’utente, e non comporta necessariamente la constatazione di una maggiore imposta. CARTA della VERIFICA • Al momento dell'accesso i funzionari incaricati consegnano copia della lettera di incarico, in cui è indicata l’autorità che ha disposto la verifica. • Il soggetto verificato presenta ai verificatori quello tra i suoi collaboratori autorizzato a relazionare con essi. E, proporzionatamente alle dimensioni dell'azienda o dell'ufficio, mette a disposizione il locale in cui i verificatori possano agevolmente lavorare. Al fine di non dover asportare dalla sede la documentazione per la riproduzione, i verificatori richiedono l'utilizzo delle macchine di ufficio. Il materiale di consumo sarà fornito dall'ufficio impositore. • I funzionari adegueranno il loro orario a quello dell'azienda e si preoccuperanno di limitare l’intralcio alla normale attività economica del contribuente, di non disturbare in alcun modo le sue relazioni professionali, sociali e personali. Da parte sua il verificato cura che, oltre alle scritture contabili obbligatorie, tutta la documentazione richiesta, la cui esibizione non intenda rifiutare, sia messa a disposizione dei verificatori tempestivamente e ordinatamente e si adopera affinché in nessun modo siano intralciate le operazioni di verifica. • Il soggetto verificato, al fine di essere garantito della parità di trattamento, ha diritto di essere informato sui criteri che hanno dato origine al controllo e, senza pregiudizio per l'azione istruttoria, sui tempi e sulle modalità che caratterizzeranno la verifica ed il suo effettivo svolgimento. • Le parti si impegnano ad un confronto corretto e a un dialogo leale. I verificatori assicurano la parte che lo scopo della verifica non è necessariamente l'accertamento di una maggiore imposta o comunque di irregolarità, ma l'accertamento della corrispondenza tra la dichiarazione e le risultanze contabili secondo la normativa tributaria in vigore e, mediante il controllo indiretto, tra le risultanze contabili e l'attività economica effettivamente svolta. • I funzionari si obbligano non solo al segreto d'ufficio ma anche al rispetto della privacy ed al segreto, nell'interesse dell'impresa, sulle tecniche produttive, sulle modalità di organizzazione del lavoro, e su ogni circostanza, anche riguardante il personale, di cui vengano a conoscenza nell'espletamento dell'incarico. • Entrambe le parti si impegnano a soddisfare, nel modo più completo, le richieste di chiarimenti, di spiegazioni, di giustificazioni, relative a dati contabili, a operazioni apparentemente anomale o irregolari o contraddittorie. In modo particolare il dialogo dovrà essere ricercato, nell'ambito del controllo indiretto, per la definizione in contraddittorio di indici e di coefficienti idonei ad accertare l'effettiva congruenza delle risultanze contabili rispetto all’attività economica del contribuente. A questi fini è legittimo acquisire quei documenti non obbligatori e quelle informazioni, che il contribuente, dietro richiesta o spontaneamente, fornisca. • I verificatori potranno richiedere informazioni al personale o ad altri collaboratori dopo averne dato preavviso alla parte. • Tutte le operazioni della verifica saranno riportate sinteticamente nei processi verbali giornalieri, che garantiscono la trasparenza nella conduzione del controllo. Ogni consegna di documentazione dovrà essere verbalizzata analiticamente; egualmente per le richieste di informazioni significative e per le relative risposte. Il contribuente ha comunque facoltà di richiedere in qualunque momento la verbalizzazione di proprie dichiarazioni e di produrre documenti anche non richiesti. Quotidianamente al contribuente sarà consegnata copia del verbale del giorno. • Fatte salve le esigenze di speditezza e di economicità e senza confusione di ruoli, i verificatori dovranno dare alla parte le indicazioni utili ad evitare il ripetersi delle irregolarità rilevate e potranno, a richiesta, fornire chiarimenti sulla corretta applicazione della normativa in materia. TORINO GUIDA LA SPERIMENTAZIONE DEL PROGETTO QUALITA’ Sono i quattro uffici di Torino a sperimentare, in Piemonte, il “Progetto qualità”: una iniziativa ambiziosa, che mira ad ottenere, per le prestazioni erogate dall’area “Servizi e relazioni con il contribuente”, la certificazione di qualità, ovverosia l’atto formale rilasciato dall’Ente certificatore (esterno all’Amministrazione) che attesta la capacità di fornire servizi “garantiti/affidabili”. Per ogni servizio sono selezionati “indicatori di qualità” come l’accessibilità da parte dell’utenza, la rapidità, la tra- sparenza e la corretta esecuzione delle attività e sono individuati “obiettivi di qualità” per avviare, attraverso un processo di autoanalisi e di riorganizzazione (da parte dell’ufficio), un percorso di riavvicinamento agli standard. Il raggiungimento dell’obiettivo richiede la condivisione di tutti gli addetti e l’attento monitoraggio effettuato dagli appositi gruppi di lavoro formati da dirigenti e funzionari della Direzione centrale e della Dre, oltre che dal personale della Sogei. Appuntamento con la prima verifica a settembre. 3 FINANZE, DAI DIPARTIMENTI ALLE AGENZIE Una riforma nel segno della distinzione fra indirizzo e gestione La legge 15 marzo 1997 n. 59 ha conferito al Governo i necessari poteri per procedere ad una profonda trasformazione del Ministero delle finanze, seguendo un modello già sperimentato in altri paesi. L’operazione si muoverà perseguendo l’obiettivo della separazione delle attività di gestione - di impostazione manageriale - demandate alle costituende Agenzie, dalle attività di indirizzo generale e di controllo attribuite in capo al Ministero, il quale verificherà i risultati e non le procedure operative o i singoli atti. L’ottimizzazione dell’efficienza, dell’efficacia, dell’economicità e della trasparenza dell’azione amministrativa si raggiungerà, dunque, attraverso un’impostazione imprenditoriale caratterizzata dalla massima espansione consentita di autonomia in campo organizzativo, contabile e gestionale. Il Ministero svolgerà - nell’ambito di un rapporto di collaborazione/contraddittorio - il delicato compito di direzione e di indirizzo generali, nonché l’attività di controllo del conseguimento degli obiettivi e del raggiungimento dei risultati prefissati, rispetto ai quali sussisterà la contrapposta posizione di responsabilità in capo al management che si occupa della gestione. Le ragioni della riorganizzazione sono da ricercare nella volontà di adeguamento delle strutture all’ormai avviato ammodernamento del sistema tributario; nella necessità di indirizzare ambiti di operatività amministrative nel senso della giusta valorizzazione del “capitale umano”, anche nell’ottica di una maggiore responsabilizzazione rispetto al conseguimento degli obiettivi prefissati, accompagnata da un adeguato sistema di incentivi economici e di carriera; nell’imprescindibile adattamento delle strutture al sistema delle autonomie territoriali, nel rispetto delle linee-guida in corso di applicazione nell’Unione Europea, verso l’attuazione di quel federalismo fiscale reso possibile – appunto - dal conferimento dell’autonomia gestionale; nell’esigenza prioritaria di contrastare efficacemente i fenomeni di evasione fiscale, combattendoli con mezzi e capacità professionali adeguati. Le Agenzie avranno la forma giuridica dell’ente pubblico non economico dotato di autonomia organizzativa, contabile e di bilancio, in assenza di controlli preventivi o autorizzazioni; di autonomia nella gestione delle risorse, con la previsione di percorsi formativi e di carriera e di incentivi economici inquadrati in appositi contratti di lavoro; di autonomia gestionale nelle scelte strategiche operative. Il documento di indirizzo e la convenzione – che disciplinano i rapporti tra Ministero e Agenzie – attribuiscono le competenze alle quattro Agenzie costituende. L’Agenzia del Demanio e del Patrimonio delle Stato si occuperà della gestione degli immobili di proprietà dello Stato, curandone l’amministrazione, la vendita, l’acquisto ed ogni altro atto. L’Agenzia del Territorio avrà la competenza in materia di conservatoria dei registri immobiliari e di catasto. L’Agenzia delle Dogane si occuperà della riscossione dei diritti doganali e dell’applicazione della fiscalità interna agli scambi internazionali. L’Agenzia delle Entrate, infine, gestirà le imposte dirette e l’IVA, perseguendo l’obiettivo della massima elevazione possibile dei livelli di spontanea adesione dei contribuenti agli obblighi fiscali, predisponendo costante e qualificata assistenza nelle fasi dell’adempimento contributivo – ed in questo senso vanno la automatizzazioni proprie del fisco telematico, attuate al fine di semplificare la ricezione delle dichiarazioni dei redditi, la loro liquidazione ed il loro controllo - ed incisivi controlli volti a verificare inadempimenti e contrastare evasioni. NOVANTA ADDETTI AL “CALL CENTER” DI TORINO Dal pluritel al call center, per fornire ai contribuenti un servizio di assistenza e informazioni sempre più ampio e qualificato. Con il termine call center si individua l’insieme di risorse umane e di strumenti informatici destinati alla telecomunicazione e aggregati in modo tale da gestire con efficienza ed efficacia le chiamate telefoniche in arrivo ed in uscita. Presso il Ministero delle Finanze la più visibile realizzazione di queste strutture è stata, fino a ieri, rappresentata dalle postazioni pluritel collocate presso i Centri di Servizio, ove operatori opportunamente preparati hanno svolto e svolgono i loro compiti utilizzando principalmente due strumenti: un telefono e un computer . Sempre grazie alle apparecchiature informatiche è possibile monitorare su periodo orario, giornaliero, mensile, annuale, il numero delle telefonate pervenute, i tempi di attesa, le risposte erogate e le domande inevase. Negli ultimi anni i sistemi di risposta automatica sono stati incrementati consentendo l’erogazione di risposte scritte a mezzo fax.Esperienze di assistenza telefonica sono state realizzate negli anni anche presso le Direzioni Regionali (es. in occasione dell’accertamento con adesione per anni pregressi nel mese di novembre – dicembre 1995), e presso gli Uffici delle II.DD., come è comprovato dalle direttive trasmesse periodicamente. I Call Center che il Dipartimento delle Entrate ha deciso di istituire nell’anno 2000 si presentano radicalmente trasformati rispetto alle passate esperienze: il rilevante numero di addetti individuati con procedure paraconcorsuali, lo studio puntiglioso di strutture dedicate, la rigorosa previsione dei tempi da dedicare all’autoformazione, lo speciale trattamento economico, sono tutti indici di un cambiamento non solo di quantità di risorse ma di qualità del servizio atteso. Il servizio di assistenza telefonica fornirà sia informazioni di carattere generale sugli adempimenti fiscali sia assistenza sulle pratiche personali. Il centro di Torino, che risponde al numero 147.800.444, è attivo dal 5 luglio e segue quelli di Pescara e di Venezia, in esercizio dal mese di maggio. A pieno regime, il call center torinese opererà con 90 addetti, ripartiti in gruppi guidati da team leaders. Al vertice della struttura un funzionario cui spetterà il coordinamento del servizio. 4 Trimestrale di comunicazione istituzionale e di prodotto CONSUNTIVO ‘99, ENTRATE DA CONCORDATO IN AUMENTO DEL 70% Ottimi risultati dell’attività degli uffici, che superano di gran lunga i dati del ‘98 Oltre 112 miliardi incassati nel 1999 rispetto ai quasi 66 del 1998: un incremento del 70% che rende superfluo qualsiasi altro commento sull’ottima performance registrata dagli uffici finanziari piemontesi sul versante degli accertamenti definiti con l’adesione del contribuente. Il cosiddetto “concordato” ha consentito di chiudere complessivamente 19.868 annualità, il 36% in più dell’anno precedente. L’aumento delle definizioni è nell’ordine del 40% sia per gli uffici entrate che per quelli delle imposte dirette e dell’Iva. Gli uffici del registro, invece, a fronte di un più modesto 6% di incremento degli atti definiti, hanno più che raddoppiato l’importo dei tributi riscossi, avvicinandosi a 16 miliardi rispetto a poco più di 7 del 1998. Dall’accertamento con adesione sono derivati incassi complessivi, in Piemonte, per L. 112.320.233.000, così distinte: tributi L. 83.315.648.000 interessi L. 11.422.108.000 sanzioni L. 17.582.474.000 Risultati dell’accertamento con adesione 1999 (*) II.DD. E UFFICI ENTRATE UFFICI DEL REGISTRO NUMERO ANNUALITÀ DEFINITE E RISCOSSE IMPORTI RISCOSSI PER IMPOSTA IMPORTI RISCOSSI PER SANZIONI IMPORTI RISCOSSI PER INTERESSI NUMERO ATTI IMPORTI RISCOSSI PER IMPOSTA IMPORTI RISCOSSI PER SANZIONI IMPORTI RISCOSSI PER INTERESSI 16.424 63.794.502.000 14.662.066.000 9.459.771.000 2.856 15.720.415.000 1.637.288.000 1.246.019.000 TOTALE 1999 (II.DD. + U.E. + IVA + REGISTRO) UFFICI IVA NUMERO ANNUALITÀ DEFINITE E RISCOSSE IMPORTI RISCOSSI PER IMPOSTA IMPORTI RISCOSSI PER SANZIONI IMPORTI RISCOSSI PER INTERESSI NUMERO DEFINIZIONI 588 3.800.734.000 1.283.120.000 716.318.000 19.868 IMPORTO TOTALE RISCOSSO E SANZIONI) (TRIBUTI,INTERESSI 112.320.233.000 CONSUNTIVO ‘99,CRESCIUTO ANCHE IL NUMERO DEI CONTROLLI Anche per quanto riguarda i controlli in generale, il consuntivo del 1999 evidenzia un volume di attività in notevole crescita: in tutti i comparti, infatti, il numero dei controlli è risultato sensibilmente superiore rispetto all’anno precedente. Gli uffici delle entrate e quelli delle imposte dirette, in partico- lare, hanno svolto circa 11.000 controlli in più del 1998, con un incremento percentuale del 35%. Si attesta intorno al 74% l’aumento registrato dagli uffici Iva, che hanno effettuato 8.855 controlli contro i 5.114 del 1998. Salito al 92% il grado di positività dei controlli degli uffici imposte e degli uffici entrate. Risultati dell’attività di controllo (*) N.CONTROLLI ESEGUITI MAGGIORE IMPOSTA ACCERTATA SANZIONI 49.835 773.626.000 782.733.000 II.DD. E UFFICI ENTRATE I.V.A. 8.855 782.733.000 591.890.000 REGISTRO 13.992 DATO NON DISPONIBILE DATO NON DISPONIBILE CONTROLLI POSITIVI EFFETTUATI PERCENTUALE SUL TOTALE NUMERO II.DD. E UFFICI ENTRATE 87,5% 43.606 I.V.A. 66,9% 5.926 (*) Importi espressi in lire. I dati relativi al 1998 sono stati pubblicati su “PIEMONTENTRATE” di aprile 1999 5 UFFICI ENTRATE, DIECI NUOVE SEDI ENTRO L’ANNO Tra le attivazioni in programma, anche i capoluoghi di Asti, Cuneo e Vercelli Casale Monferrato, Vercelli, Chivasso, Borgomanero, Alba, Chieri, Brà, Asti, Cuneo: questi, oltre alla sezione staccata di Trivero, i nuovi uffici delle entrate che saranno attivati in Piemonte nel corso del 2000 e si aggiungeranno a quelli già esistenti (vedi tabella sotto). La realizzazione del progetto non è priva di ostacoli. Il problema principale consiste nel reperire i locali, non sempre demaniali. E’ perciò necessaria una continua collaborazione con l’Ufficio del Territorio e con il Provveditorato alle Opere Pubbliche. Un altro grosso impegno è quello assunto dalla Sogei, che fornisce non solo l’apparato informatico, ma anche tutte le apparecchiature necessarie; a questo proposito, recentemente è emersa l’esigenza di dotare gli uffici anche di sistemi antifurto. Allo scopo di limitate i possibili disagi agli utenti, la Direzione Regionale ha predisposto delle note informative, diffuse anche attraverso i mass-media, che illustrano l’organizzazione e le competenze degli Uffici delle Entrate. La novità fondamentale per il cittadino-utente dei servizi fiscali consiste, come noto, nell’accentramento delle procedure riguardanti i vari tributi in un unico sportello, competente sia per il registro che per l’IVA e per le imposte dirette. SEDE ALESSANDRIA RIVAROLO CANAVESE DOMODOSSOLA BIELLA CUORGNÉ COSSATO MONDOVÌ SAVIGLIANO VERBANIA SNATHIÀ AQUI TERME OVADA (sezione staccata di Aqui Terme) ARONA MONCALIERI TORINO 1 TORINO 2 TORINO 3 TORINO 4 IVREA FOSSANO NIZZA MONF.TO CANELLI (sezione staccata di Nizza Monf.to) SALUZZO VALENZA CIRIÈ SUSA ATTIVAZIONE 01/07/1997 03/08/1998 04/08/1998 05/08/1998 06/08/1998 07/08/1998 19/11/1998 20/11/1998 22/12/1998 26/06/1999 09/07/1999 09/07/1999 09/07/1999 28/07/1999 26/11/1999 29/11/999 26/11/1999 26/11/1999 03/12/1999 07/12/1999 28/12/1999 28/12/1999 28/12/1999 29/12/1999 24/02/2000 11/04/2000 INDIRIZZO P.za Turati,1 via G.Pecca,16 P.za Matteotti,39 C.so Europa, 7/A - B C.so Roma,15 Via Amendola,12/14 C.so Statuto,41 Via P. Togliatti, 12 C.so Europa, 30 P.za Verdi,11 Via G.Carducci,28 Via Duchessa di C.so Liberazione,87 C.so Savona,16 C.so Bolzano,30 Via Vaninetti,50 Via Sidoli,35 C.so Regio Parco,43 Via S. Nazario,10 C.so Colombo C.so IV Novembre,62 P.za Repubblica,1 P.za Cavour,1 Via Trento,5/A Via Mazzini,4/7 Statale 24,14 TELEFONO 0131/2001 0124/25150 0324/242941 015/8407408 0124/650550 015/9840262 0174/42918 0172/712289 0323/51861 0161/94288 0144/381311 0143/80216 0322/242435 011/6824411 011/5523111 011/2297111 011/3163611 011/2873000 0125/641173 0172/693969 0141/721210 0141/823313 0175/42295 0131/942053 011/9210119 0122/622437 FAX 0131/234546 0124/29184 0324/242941 015/8408819 0124/650550 015/9841775 0174/44157 0172/713473 0323/557370 0161/990206 0144/381314 0143/80450 0322/242435 011/6824491 011/5523272 011/2297290 011/3163818 011/282100 0125/43871 0172/695485 0141/721210 0141/823403 0175/475356 0131/945805 011/9212099 0122/622858 INDAGINE SUL FISCO: AL VIA L’ANALISI DELLE RISPOSTE Il 25 maggio 2000 presso la Direzione Regionale è stata sottoscritta la convenzione tra il Comitato Tributario Regionale e il Dipartimento di Statistica e Matematica applicata alle scienze umane “Diego De Castro”, rappresentati dai rispettivi direttori, Aldino Bruno Mazzarelli e Guido A. Rossi. Oggetto della convenzione è l’attuazione di un’indagine statistica sui contribuenti della regione mediante l’analisi dei questionari, redatti a suo tempo con la consulenza del Prof. Roberto Corradetti dello stesso Dipartimento e già distribuiti all’utenza. Dopo un avvio sperimentale, già annunciato da PiemontEntrate, sono stati diffusi negli scorsi mesi circa 8.000 questionari con un ritorno che si aggira sul 10 per cento. Studiosi di statistica e collaboratori del Dipartimento provvederanno alla registrazione su supporto magnetico delle risposte, alla costituzione di un archivio delle valutazioni e dei suggerimenti pervenuti, alla redazione di un rapporto definitivo sull’indagine e, infine, alla presentazione dei risultati. L’operazione, realizzata con i fondi del Comitato Regionale, rientra tra gli scopi istituzionali dello stesso Comitato, che deve rilevare lo stato dei rapporti tra il Fisco ed i contribuenti e fornire eventuali suggerimenti per il loro miglioramento. 6 Trimestrale di comunicazione istituzionale e di prodotto STUDI DI SETTORE, AL VIA GLI OSSERVATORI L’On. Benvenuto a Torino: decisivi per adeguare Ge.Ri.Co. alla realtà locale Studi di settore sotto esame per due giorni a Torino. Si è svolto il 22 e 23 maggio un seminario di approfondimento promosso dalla Direzione Regionale delle Entrate, durante il quale il nuovo strumento di valutazione della produttività delle piccole e medie imprese è stato analizzato in ogni aspetto, cominciando dalla fase del “concepimento” e fino a quella dell’applicazione come ausilio all’attività accertatrice degli uffici finanziari. Il seminario ha rappresentato l’occasione per un primo contatto tra i componenti dei neo-costituiti osservatori provinciali, fra cui molti professionisti, e gli operatori dell’amministrazione finanziaria, in vista dell’impegnativo e delicato passaggio dal “laboratorio” alla sperimentazione “in vivo”, in fase di accertamento, del famoso software “Ge.Ri.Co.”. Ai lavori, introdotti dal saluto del Direttore Regionale, Mazzarelli, e coordinati da Giuseppe Galla, ha partecipato anche Giorgio Benvenuto, Presidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati, che ha delineato il percorso politico che ha condotto al varo definitivo degli studi di settore. Secondo Benvenuto, un ruolo di grande importanza spetta, a questo punto, agli osservatori provinciali, che dovranno adoperarsi per calibrare gli studi alla realtà locale, per ragioni tecniche non sempre adeguatamente considerata in sede di elaborazione centralizzata. Su questo fronte, nella nostra regione sono stati costituiti otto Osservatori provinciali; al fine di semplificarne il coordinamento dell’attività, alcuni sono stati accorpati mediante la nomina di un unico presidente, il quale provvederà a convocarli singolarmente per affrontare le problematiche che emergeranno di volta in volta, ma nello stesso tempo avrà la possibilità di confrontare le diverse situazioni. In particolare gli Osservatori di Torino, Asti ed Alessandria sono presieduti dal dr. Antonio Tufani, direttore dell’area gestione dei tributi della Direzione Regionale delle Entrate per il Piemonte; l’Osservatorio di Cuneo è presieduto dal dr. De Giacomo, dirigente della D.R.E. e assistente di Direzione; gli Quelli Biella, Novara, Vercelli e Verbania sono presieduti dal dr. Iannaccone, direttore dell’Ufficio delle Entrate di Verbania. Oltre al presidente ciascun Osservatorio è composto da due funzionari e da dieci membri esterni all’amministrazione finanziaria, rappresentanti di associazioni di categoria e di ordini professionali, designati dagli enti di appartenenza. Gli Osservatori di Torino, Cuneo, Asti e Alessandria si sono già riuniti per un primo incontro di presentazione e di impostazione dei lavori successivi; gli altri saranno convocati a breve. Il seminario sugli studi di settore, tenutosi nei giorni 22 e 23 maggio , ha rappresentato per i componenti degli Osservatori un’importante occasione di approfondimento della tematica, contribuendo a costituire una base di conoscenze sul procedimento di elaborazione degli “studi”, nonché sugli obiettivi dell’amministrazione finanziaria e sulla concreta utilizzazione in sede di accertamento. Le indicazioni sono state fornite da funzionari dell’amministrazione finanziaria, da docenti della Scuola Centrale Tributaria e da rappresentanti della Sogei. L’Ufficio Governo dell’accertamento e studi di settore, facente parte della Direzione Accertamento presso la D.R.E., provvederà a coordinare i lavori degli otto Osservatori provinciali ed a trasmettere le osservazioni pervenute in merito alla loro aderenza alla realtà locale alla Commissione di esperti istituita appositamente, la quale relazionerà al Ministero delle Finanze. FISCO FACILE PER GLI IMMIGRATI In arrivo un vademecum redatto in varie lingue Una guida multilingue ai servizi del fisco, per consentire ai numerosi stranieri di orientarsi tra adempimenti ed uffici, facilitando loro il rispetto delle leggi tributarie (e non solo). Di questa nuova iniziativa, oramai in avanzata fase di realizzazione, si stanno occupando dal mese di aprile alcuni funzionari della Direzione Regionale. Con un apposito decreto, il Direttore Mazzarelli ha infatti incaricato il gruppo di lavoro per l’educazione fiscale dei cittadini di elaborare, in collaborazione con l’Istituto Studi Giuridici, un opuscolo divulgativo da tradurre in varie lingue e distribuire presso gli uffici che forniscono la prima assistenza agli extracomunitari. Un’idea al passo con i tempi, in una società sempre più multirazziale, che potrebbe produrre effetti positivi su più fronti: non si tratta soltanto di offrire agli stranieri servizi degni di un Paese civile, ma di avvicinare persone diverse per nazionalità, cultura e religione. Non meno importante l’obiettivo di fare emergere le attività lecite che molti stranieri esercitano “in nero” per sconoscenza delle norme, timore della burocrazia, ecc., recuperando gettito all’Erario. L’opuscolo costituirà una “carta dei servizi fiscali” redatta in un linguaggio semplice e accessibile, con l’aiuto di una grafica efficace, e sarà tradotto nelle lingue delle maggiori etnie presenti nella città di Torino (inglese, francese, serbo-croato, sloveno, senegalese, avoriano, giapponese, ecc.). In prospettiva, l’idea di fondo è quella di realizzare, insieme con tutte le altre amministrazioni interessate, una guida dai contenuti molto più ampi, che raccolga, oltre a quelle fiscali, le informazioni di altri enti: il Comune (Ufficio del Lavoro, l’Ufficio Stranieri), la Questura (visti e permessi di soggiorno), la Camera di Commercio, ecc. A questo scopo, la Direzione Regionale si farà carico di promuovere i necessari contatti in sede locale con tutte quelle istituzioni che, a vario titolo, si occupano degli stranieri. Intanto, sempre nel quadro delle iniziative di carattere educativo, occorre dare conto che, con la chiusura dell’anno scolastico, “Fisco a scuola” va in vacanza con un bilancio più che soddisfacente: nei ben cinquantadue incontri che i funzionari della Dre hanno avuto con scolari e studenti torinesi, i “contribuenti in erba” hanno dimostrato vivo interesse e grande sensibilità sulla materia, fornendo anche numerosi suggerimenti su come fare pagare le tasse a tutti. Le “lezioni di fisco” riprenderanno alla riapertura delle scuole.Appuntamento a settembre, infine, anche con i lavoratori: con la ripresa dell’attività dopo le ferie estive, il fisco tornerà in fabbrica per una nuova serie di incontri formativi. 7 CONSULENZA E INVIO TELEMATICO DI UNICO2000 A regime anche il servizio per la correzione in tempo reale delle iscrizioni a ruolo Con nota Prot. n.200056247 del 26 maggio u.s. la Direzione Regionale ha fornito agli Uffici delle Entrate, agli Uffici Distrettuali delle II.DD. del Piemonte ed al Centro di Servizio di Torino direttive in merito ai servizi: •di consulenza per la compilazione del modello Unico 2000, •di trasmissione telematica delle dichiarazioni delle persone fisiche da parte degli stessi Uffici, •di assistenza a fronte di invio da parte dell’Amministrazione finanziaria di comunicazioni di dichiarazione irregolare, a seguito della liquidazione delle dichiarazioni presentate nel 1999, e di avvisi bonari per il 1993 e successivi. L’assistenza degli Uffici è aperta alle richieste di chiarimenti degli operatori professionali. Per tale consulenza specialistica, per l’immediata soluzione di dubbi interpretativi, per l’assistenza tecnica informatica, relativamente alla trasmissione telematica delle dichiarazioni, gli Uffici potranno avvalersi di linee telefoniche riservate, attivate presso la Direzione Regionale. La Direzione offre inoltre un servizio di assistenza diretta alle associazioni, agli ordini professionali ed ai soggetti con fatturato superiore ai 50 miliardi. Fino al 5 luglio, data fissata per l’attivazione del Call center , continuerà il servizio di assistenza telefonica Pluritel prestato da personale del Centro di Servizio al n. 164.75. Il servizio di informazione connesso alla presentazione del Modello “Unico 2000” si concluderà il 28 luglio. L’iniziativa dell’invio telematico gratuito è rivolta a quei contribuenti che non si avvalgono della consulenza di professionisti; a questi contribuenti da anni l’Amministrazione offriva un servizio di assistenza comprensivo della stampa di un prospetto di liquidazione. Con le possibilità offerte dalla telematica, non c’è motivo di continuare a costringere il contribuente ad una successiva compilazione della dichiarazione, con rischio di errore, ed alla sua presentazione attraverso i canali tradizionali. In proposito va anche detto che nelle dichiarazioni presentate tramite banca o posta sono risultate più irregolarità formali rispetto alle dichiarazioni presentate attraverso altri intermediari. Il servizio si concretizza nella stampa di due copie della dichiarazione: la prima, sottoscritta dal funzionario tributario, sarà consegnata al contribuente e la seconda, sottoscritta dal contribuente, rimarrà agli atti dell’ufficio. L’assistenza a fronte di invio da parte dell’Amministrazione finanziaria di comunicazioni di dichiarazione irregolare, a seguito della liquidazione delle dichiarazioni presentate nel 1999, e di avvisi bonari per il 1993 e successivi, con possibilità di correzione in tempo reale di eventuali errori compiuti dall’amministrazione dietro presentazione di semplice istanza, rappresenta la prosecuzione a pieno regime di una procedura sperimentalmente avviata lo scorso anno (v, PiemontEntrate di aprile e di novembre) e risolverà in modo definitivo il problema dell’annullamento di iscrizioni a ruolo errate. I nuovi impegni che il Dipartimento delle Entrate assume nei confronti dei contribuenti sono un'ulteriore indicazione della rilevanza strategica che il Ministero delle finanze, in continuità con le direttive generali per l’azione amministrativa per gli anni precedenti, attribuisce all’area dei servizi ai cittadini. D.R.E. Piemonte - Circolari & pareri IVA DI GRUPPO – Art. 38-bis, settimo comma, Dpr 26/10/72, n. 633 - Dichiarazione annuale - Garanzie per le eccedenze di credito compensate nell’ambito della procedura I.V.A. di gruppo – Esonero per le imprese cosiddette “virtuose”: viene meno anche se la riduzione oltre i limiti di legge della consistenza del patrimonio immobiliare della società sia dipesa non da cessione, ma da conferimento. (nota n. 58418 del 01.06.2000 Ufficio Fiscalità delle Imprese ) ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO - Art.8 Legge 266/91 – Agevolazioni fiscali per le associazioni di volontariato – Acquisto di ambulanze – Ammissibilità dell’agevolazione, trattandosi di bene mobile registrato. (nota n. 200057610 del 31.05.2000 Ufficio Fiscalità Generale) IMPOSTA DI BOLLO - Art.16, Tabella allegata al D.P.R. 26.10.72, n.642 – Applicabilità dell’esenzione nei confronti delle Aziende Sanitarie Locali – Esclusa. (nota n. 200044005 del 10.04.2000 Ufficio Fiscalità Generale) MORATORIA FISCALE - Art.66, comma 14 DL 30.08.1993 n.331- Applicabilità – Il termine è quello del terzo anno dall’esercizio successivo alla trasformazione in azienda speciale consortile. (nota n. 200024794 del 01.03.2000 Ufficio Servizi al Contribuente ) PROROGA DEI TERMINI - Legge 13.12.1999 n.466- IRPEF- Detrazione spese per ristrutturazioni edilizie – Pagamento mediante bonifico bancario datato 03.01.2000 con valuta 31.12.1999 - Imputazione all’anno 1999: ammessa in quanto tutti i termini scadenti il 31.12.1999 sono prorogati di diritto al 03.01.2000. (nota n. 200027146 del 07.03.2000 Ufficio Servizi al Contribuente ) NOTIZIARIO DELLA DIREZIONE REGIONALE DELLE ENTRATE PER IL PIEMONTE - C.so Vinzaglio 8 Torino Direttore Editoriale: Aldino Bruno Mazzarelli Direttore Responsabile: Franco Ricca Hanno collaborato: C.Ariganello, M. G. Bernabei, G. Dal Negro, C. De Giacomo,B. Galizia, L. Gentile, F. Leotta, G.P. Rodriquens. 8