Introduzione 3 4 Perché Acqua Cosa si intende per “crisi dell’Acqua” Vedere 5 6 7 8 Alcuni dati Privatizzazione dell’Acqua Testimonianze Domande per la sezione “vedere” Giudicare 9 11 13 Riflessione Teologica Insegnamenti del Magistero Domande per la sezione “giudicare” Agire 13 15 15 Proteggere e preservare l’acqua Domande per la sezione “agire” Per la riflessione e la preghiera 2
PERCHE’ ACQUA Ogni uomo e ogni donna hanno un diritto naturale allʹacqua, così come alla salute e allʹeducazione. Il diritto allʹacqua risulta estensione del diritto alla vita. La gente non ha alternative allʹacqua, neppure quando lʹaumento del costo ne minaccia la possibilità di accesso. Senza cibo si può vivere un mese, senza acqua non si supera una settimana. ACQUA = VITA ʺÈ ormai tempo di considerare nel novero dei diritti umani il diritto, uguale per tutti, senza discriminazioni, di accedere ad una sufficiente quantità di acqua potabile per uso personale e domestico ‐ per bere, lavarsi, lavare i vestiti, cucinare e pulire se stessi e la casa ‐ allo scopo di migliorare la qualità della vita e la salute. Gli Stati nazionali dovrebbero dare priorità allʹuso personale e domestico dellʹacqua al di sopra di ogni altro uso e dovrebbero fare i passi necessari per assicurare che quest’acqua sia di buona qualità, accessibile economicamente a tutti, e che ciascuno la possa raccogliere ad una distanza ragionevole dalla propria casa.” Così la Risoluzione ONU del 29 luglio 2010 dichiara, per la prima volta nella storia, il diritto allʹacqua un diritto umano universale e fondamentale. La Risoluzione sottolinea ripetutamente che lʹacqua da bere e per uso igienico, oltre ad essere un diritto di ogni uomo, concerne la dignità della persona, è essenziale al pieno godimento della vita ed è fondamentale per la realizzazione e il rispetto di tutti gli altri diritti umani. La Risoluzione afferma un principio e raccomanda gli Stati ad attuare iniziative per garantire a tutti unʹacqua potabile di qualità, accessibile, e a prezzi economici. 3
COSA SI INTENDE PER “CRISI DELL’ACQUA” scarsità dell’acqua di fronte allʹaumento demografico unito al progressivo riscaldamento causato dall’effetto serra (circa 1/3 della popolazione mondiale vive in paesi considerati ad emergenza idrica, nel 2025 vivranno in queste condizioni i 2/3 della popolazione mondiale) distribuzione non equa dell’acqua e disuguaglianza nell’accesso (il fabbisogno pro‐capite di acqua di 50 litri al giorno, resta ancora un traguardo lontano: nel 2010 un italiano medio consumava solo per bere 186 litri all’anno pro‐capite di acqua imbottigliata) spreco e mancanza di considerazione per lʹacqua nelle società materialiste e consumiste tendenza ad affidare la gestione dei servizi di distribuzione e di proprietà dellʹacqua al settore privato (oggi il 95% di tali attività è controllato ancora dal servizio pubblico, ma si contrappone una forte spinta alla privatizzazione a favore delle multinazionali) utilizzo dell’acqua come merce da vendere, da consumare, da esibire, come fonte di speculazione e di nuovi affari (circa 1,2 miliardi di litri imbottigliati nel 2010 da 165 società, 290 marche di acque confezionate, 5 gruppi che detengono quasi il 60% del mercato, e un giro di affari globale di 2,1 miliardi ‐ era di 2,2 mld nel 2009 ‐ sono le cifre delle acque minerali in Italia, secondo i dati forniti da Mineracqua, lʹassociazione delle imprese di settore) 4
VEDERE i fatti per scoprirne le cause, dedicare attenzione alla realtà personale e oggettiva riscoprendo il valore della vita, della dignità umana e della bellezza del creato Alcuni dati Il 97,5% dellʹacqua della Terra è salata, del rimanente 2,5% il 70% è ghiaccio delle calotte e solo lo 0,007% è a disposizione dellʹuomo. Attualmente solo il 3% dell’acqua dolce a disposizione dell’uomo è potabile, di questa il 70% è usato dall’agricoltura, il 22% dall’industria, e solo l’8% è per uso domestico. Per produrre un chilogrammo di carta sono necessari 325 litri di acqua, 95 litri per un chilo di acciaio, 10 litri per un litro di benzina e 1000 litri per un chilo di patate Nei Paesi in via di sviluppo il 90% delle acqua reflue delle industrie viene immesso nei fiumi senza essere depurato. Nei Paesi industrializzati il 70% Ogni metro cubo di acqua inquinata rilasciata in un fiume o in un lago contamina da 8 a 10 metri cubi di acqua pulita Più della metà dei più grandi fiumi del mondo sono pericolosamente sfruttati e inquinati tanto che, nel 1998, 25 milioni di persone hanno dovuto lasciare le loro case per lʹinquinamento e lo svuotamento di fiumi, numero che ha superato, per la prima volta, quello dei rifugiati per cause di guerra Ogni anno 3,4 milioni di persone, per lo più bambini, muore in seguito a malattie portate dallʹacqua (febbri tifoidee, colera, malaria, dengue) e 2,2 milioni di persone per diarrea associata a mancanza dʹacqua o ad acqua inquinata. Oggi 11,4 milioni di poveri non hanno accesso all’acqua, fra vent’anni raddoppieranno. Nel 2025, due terzi della popolazione vivrà in aree dove le riserve dʹacqua saranno molto limitate. In molte aree dellʹAfrica le donne e i bambini devono compiere in media 7 chilometri al giorno a piedi per approvvigionarsi dʹacqua Consumi dʹacqua poco noti. Consumo medio dʹacqua (in litri) per produrre un chilo di: patate (1000), granoturco (1400), riso (3400), carne di pollo (4600), carne di bue (42500), carta (325), acciaio (95), benzina (10) 5
Confronto sul consumo giornaliero dʹacqua (in litri): Gambia (4.5), Mali (8.0), USA (800), Inghilterra (200), Italia (200). Il bisogno di base raccomandato per ogni persona è di 40 litri. PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA L’ACQUA E LE MULTINAZIONALI – LE GUERRE DELL’ACQUA I pronostici dicono che per l’anno 2025 i 2/3 della popolazione mondiale non avranno accesso sufficiente all’acqua potabile. Molte società multinazionali vedono nella scarsità di questa risorsa vitale e nella crisi dell’umanità che ne deriva, una straordinaria opportunità economica. L’acqua imbottigliata diventa un affare mondiale e grazie al sistema di informazione e pubblicità viene presentata alle popolazioni occidentali come una soluzione ai problemi di sicurezza e di approvvigionamento. Ricordiamo che: Il business dell’acqua minerale è un business a forte concentrazione industriale e finanziaria. La più potente multinazionale dell’acqua ha un giro di 255 miliardi di dollari l’anno. Lʹindustria dellʹacqua in bottiglia trae il proprio profitto a danno dellʹambiente. Il pompaggio può infatti seccare le sorgenti, distruggere lʹabitato, devastare lʹecosistema e svuotare i bacini dʹacqua. Inoltre, le materie plastiche (massicciamente utilizzate per il confezionamento dell’acqua minerale) sono oggi il settore a più alta crescita nel campo dei rifiuti e attualmente costituiscono più del 25% del volume totale dei materiali inviati alle discariche ogni anno. lʹacqua imbottigliata non è considerata dal legislatore acqua potabile, ma acqua terapeutica in ragione di certe caratteristiche fisico‐chimiche che ne suggeriscono un uso per fini specifici. Per queste ragioni è consentito alle acque minerali di contenere sostanze come lʹarsenico, il sodio, il cadmio in quantità superiori a quelle invece interdette per lʹacqua potabile, un fattore non trascurabile per la salute di chi beve sistematicamente la stessa acqua minerale per anni senza controllo medico. lʹacqua imbottigliata è sempre molto più cara dell’acqua potabile: dalle 300 alle 1000 volte 6
Il business dell’acqua imbottigliata si è rivelato nel tempo uno strumento potente di stimolo e di legittimazione a considerare l’acqua una merce. Perché non mercificare anche l’acqua potabile, si sono detti gli operatori privati, come si è fatto sinora con l’acqua minerale? Se la mercificazione di quest’ultima non solleva nessun problema economico, politico, sociale, etico, perché – si chiedono il consumatore e il finanziere – si deve impedire di vendere e acquistare l’acqua potabile come ogni altra merce? Perché le imprese private non dovrebbero prendersi cura anche dei relativi servizi idrici? Quella della privatizzazione dell’acqua è una scelta che sarà pagata a caro prezzo dalle classi deboli dei paesi sviluppati (aumento delle bollette fino al 300% come è già accaduto in alcuni Comuni di Italia), ma soprattutto dagli impoveriti del mondo. Chi dei tre miliardi di poveri che vivono oggi con meno di due dollari al giorno, potrà pagarsi l’acqua? Si definisce Guerra dell’Acqua il conflitto tra “i progressisti” che sostengono la necessità di sfruttare al massimo i fiumi per ottenerne il massimo dei benefici economico‐industriali (energia elettrica), e “i conservatori” che al contrario si oppongono strenuamente ad ogni tentativo di manipolazione della Natura da parte dell’Uomo stravolgendo l’ambiente. In Medio Oriente, lungo il Nilo, in tutta lʹAfrica, in Asia, in India, in America Latina e perfino negli Stati Uniti sono in corso attualmente oltre 50 conflitti fra Stati proprio per cause legate allʹacqua. Nel 1995 il vice presidente della Banca Mondiale ha fatto una previsione sulle guerre del futuro: ʺSe le guerre del XX secolo sono state combattute per il petrolio, quelle del XXI secolo avranno come oggetto del contendere lʹacquaʺ. La Commissione mondiale sulle dighe ha riconosciuto che troppo spesso ʺè stato pagato un prezzo inaccettabile dalle popolazioni evacuate, dalle comunità che vivono a fondovalle con lʹincubo delle dighe, dai contribuenti e dallʹambiente naturale” TESTIMONIANZE “I 50 milioni di indiani sfollati dalle loro case inondate dalle dighe nel corso degli ultimi quarantʹanni sono anchʹessi vittime del terrorismo ‐ hanno subito il terrore della tecnologia e dello sviluppo distruttivo” (Vandana Shiva) “Le grandi dighe rappresentano la rottura del legame tra gli esseri umani e il pianeta in cui vivono. Sconvolgono la logica che connette le uova alle galline, il latte alle vacche, lʹacqua ai fiumi, lʹaria alla vita e la terra allʹesistenzaʺ (Arundhati Roy) 7
Domande per la sezione “VEDERE” Quali di questi dati sullʹacqua, ti provocano/disturbano di più, e perché? Quali interessano maggiormente la tua zona e il tuo paese? Quali ti danno più speranza, e perché? Quale contributo date, tu e la tua comunità, al ʺproblema dellʹacquaʺ? Che ne pensi del controllo delle imprese private sulle riserve dʹacqua? Condivisione 8
GIUDICARE aiutati dalle Sacre Scritture e dalla Dottrina Sociale della Chiesa impariamo a valutare i fatti e le alternative di scelta RIFLESSIONE TEOLOGICA Fonti Scritturistiche Alcuni testi che parlano dellʹAcqua e del suo simbolismo: Gv 7, 37‐39: la promessa dellʹacqua viva. Gv 4, 7‐14: lʹacqua della vita nella conversazione con la Samaritana. Apocalisse 7, 17: lʹagnello che conduce alle sorgenti dellʹacqua viva. Apocalisse 22, 2: il fiume che esce dal nuovo paradiso generando vita in ogni luogo. Genesi 2, 10‐13: il fiume del paradiso terrestre che genera i 4 grandi fiumi del mondo. Salmo 107, 23‐30: Dio calma le tempeste delle acque del mare (cfr. Mc 4,35‐41). Ezechiele 47, 1‐12: la visione dellʹacqua che sgorga dal tempio e irriga ogni cosa. Nella Bibbia l’Acqua rappresenta un elemento fondamentale e il presupposto costitutivo della struttura del mondo. Essa è principio di vita, è semplice e chiara nella sua costituzione fluida, ma può trasmettere anche un senso di mistero, di penetrabilità di luce solo parziale e di forza incontrollabile, addirittura una minaccia anche mortale per i viventi: in tal caso però essa viene sempre messa in relazione con un processo di rinascita, cioè di inizio di una nuova vita, di purificazione, di passaggio attraverso una prova difficile che può infine essere superata. Noè sopravvive con la sua Arca alla furia del Diluvio Universale e da lui la civiltà umana può poi ritornare a fiorire in un modo più puro di quello che c’era stato prima del passaggio dell’acqua. Anche il neonato Mosè viene salvato dalle acque e più tardi,Dio permetterà a lui di liberare il suo popolo dalla schiavitù egiziana conducendolo attraverso il mar Rosso: è Javhè che permette ad Israele di camminare all’asciutto e fa richiudere i flutti sull’esercito degli Egiziani (Esodo 14, 21‐29). Per il popolo eletto credere è a tal punto collegato alla possibilità di avere una vita piena, che l’acqua diventa fondamentale per la stessa esperienza di fede: se essa scarseggia mette a repentaglio la sopravvivenza e fa vacillare anche la fiducia in Dio (Esodo cap. 17). Nel deserto i pozzi sono considerati come una benedizione 9
per la comunità ma possono essere causa di dispute e conflitti per la loro gestione tra popoli vicini (Gen. 26, 12‐23): per un popolo d contadini e pastori come gli ebrei, trovare l’acqua è il realizzarsi della possibilità di insediarsi in un posto e di trovare il benessere e la stabilità. Essa può tuttavia essere inquinata ed avvelenata, causando malattie tra il popolo: nel Libro dei Re il profeta Eliseo purifica l’acqua e restituisce ad essa la capacità di far fruttificare la terra. “Dice il Signore: Rendo sane queste acque; da esse non si diffonderanno più morte e sterilità” (2 Re 2, 19‐21). L’acqua del Giordano invece guarisce da una malattia incurabile Neemia e Giovanni Battista in questo fiume battezzerà tutti coloro che confessano i loro peccati. Nella liturgia cristiana l’acqua è fondamentale per il battesimo: è il segno sacramentale per generare alla fede in Cristo morto e Risorto, è il segno fisico, materiale della presenza dello Spirito Santo. Il battesimo non è solo lavaggio, purificazione, ma innanzitutto ‘’immersione’’: immergendoci nell’acqua otteniamo di annegare e quindi morire con Cristo (Gv 17, 31‐37) per risorgere con lui a vita nuova, scendiamo con lui nella morte per risalire con lui nella vita e ci impegniamo nella conversione per la costruzione della comunità dei credenti Nel Vangelo di Giovanni si trova un prezioso testo collegato con il simbolismo dell’acqua: è l’incontro tra Gesù e la donna samaritana (Gv 4,1‐42). Gesù diventa l’acqua viva, la risposta alla sete del cuore umano: se il pozzo di Giacobbe ha avuto un ruolo vitale ma temporaneo per i personaggi patriarcali, l’incontro nella fede con Cristo‐sorgente compie quel desiderio di verità e di pace che fa nascere in noi la “forza della speranza”. 10
INSEGNAMENTI DEL MAGISTERO Per noi cristiani dunque l’acqua è un grande dono di Dio, che fa parte della creazione: essa esprime in modo forte il senso della vita e della fecondità ‘’Indispensabili alla vita sono l’acqua, il pane, il vestito e una casa che serva da riparo” (Sir 29,21). Non basta però fermarsi alla lettura delle pagine bibliche: la Sacra Scrittura infatti interpella i credenti in maniera forte e li spinge a prendere posizione di fronte alla realtà del loro tempo, per trovare una soluzione ai problemi legati alla gestione delle risorse idriche. Già Giovanni Paolo II nel 2003 si muove in difesa dell’acqua, affermando che l’acqua potabile è un diritto umano elementare, come lo sono il diritto al cibo, alla casa, all’autodeterminazione e all’indipendenza (Messaggio per la giornata mondiale della pace 2003, ora ricompreso anche in Compendio della Dottrina sociale della Chiesa, 365). Tutti gli esseri umani hanno diritto ad accedere ad esso, ne consegue, quindi, che esso è un diritto universale e inalienabile. In quanto rientrante tra i diritti umani elementari, l’acqua potabile è anche un bene pubblico: secondo Benedetto XVI (Caritas in Veritate, 43) la mancanza o la carenza di accesso all’acqua potabile, insieme alla carenza di cibo, di istruzione di base e di cure sanitarie (anche le ultime due carenze, evidentemente, sono da ricomprendere tra quelle che originano diritti umani elementari e universali) sono da considerarsi un “vizio della società opulenta che ha dimenticato il significato del bene comune, che deve essere perseguito tramite la solidarietà, la sussidiarietà, la reciprocità e la gratuità, quest’ultima (Caritas in Veritate, 36) L’accesso all’acqua potabile (in quanto bene pubblico), secondo la Dottrina sociale della Chiesa, origina un diritto elementare ed universale; questo diritto non può venire mai meno e deve essere sempre difeso dai cristiani, ai quali, di conseguenza e di fatto, viene affidato il compito di monitorare e verificare che esso possa essere oggettivamente esercitato da tutti. “Il diritto allʹalimentazione, così come quello allʹacqua, rivestono un ruolo importante per il conseguimento di altri diritti, ad iniziare, innanzitutto, dal diritto primario alla vita. È necessario, pertanto, che maturi una coscienza solidale che consideri lʹalimentazione e lʹaccesso allʹacqua come diritti universali di tutti gli esseri umani, senza distinzioni né discriminazioni” (Benedetto XVI, Caritas in veritate n. 27). L’acqua è dono gratuito di Dio agli uomini, la pioggia che cade indistintamente su ricchi e poveri ci ricorda che essa è data gratuitamente per il bene di tutti: attraverso il Creato infatti Dio si prende cura di noi (cf. Geremia 31, 35‐37; 33, 19‐26). Giovanni Paolo II nell’Enciclica Centesimus Annus affermava: ʺPer sua natura, lʹacqua non può essere trattata come un semplice prodotto fra tanti altri. Il pensiero sociale cattolico ha sempre sostenuto che la difesa e la preservazione di certi 11
beni comuni, come lʹambiente umano e naturale, non possono essere salvaguardati puramente dalle leggi del mercato, poiché interessano i bisogni umani fondamentali che sfuggono alla logica del mercatoʺ. (cf. Centesimus Annus, 40). Privatizzarla è privare persone o popoli di un elemento essenziale per la vita, è un grave peccato sociale, un problema di giustizia che chiede di essere risolto. Se i forti si tutelano da soli, riconoscere il diritto al libero utilizzo dell’acqua (Compendio della dottrina sociale della Chiesa, n. 484) diventa indispensabile per tutelare i deboli, quell’altissimo numero di esseri umani che nel mondo vive attualmente in condizioni disumane perché non può avere accesso a un’acqua potabile. In quanto bene di tutti, d’altra parte, l’acqua non è una realtà puramente economica. Come dono derivante dalla creazione, l’acqua ha destinazione universale, da regolamentare a livello normativo. Il contributo che anche i soggetti privati possono dare alla sua gestione non deve, però, in alcun modo andare a detrimento di quel fondamentale diritto all’acqua, che i soggetti pubblici devono garantire a ogni essere umano: “caratteristica (di bene pubblico) va mantenuta qualora la gestione venga affidata al settore privato” (Compendio, 485). L’utilizzazione dell’acqua e dei servizi connessi deve essere orientata al soddisfacimento del bisogno di tutti e soprattutto delle persone che vivono in povertà. Un limitato accesso all’acqua potabile incide sul benessere di un numero enorme di persone ed è spesso causa di malattie, sofferenze, conflitti, povertà e addirittura di morte: Benedetto XVI nel Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2007 sottolinea che “all’origine di non poche tensioni che minacciano la pace sono sicuramente le tante ingiuste disuguaglianze ancora tragicamente presenti nel mondo. Tra di esse particolarmente insidiose sono (…) le disuguaglianze nell’accesso a beni essenziali, come il cibo, l’acqua, la casa, la salute” (n. 6). Ultimamente un richiamo forte al senso di responsabilità è venuto anche dal segretario della CEI, Mons. Mariano Crociata, che durante il convegno ad Assisi su “Sorella Acqua”, in aprile 2011, ha affermato: “In questo scenario conservano tutto il loro peso i processi di privatizzazione, che vedono poche multinazionali trasformare l’acqua in affare, a detrimento dell’accesso alle fonti e quindi dell’approvvigionamento, con conseguente perdita di autonomia da parte degli enti governativi. Il tema va affrontato dalla comunità internazionale, per un uso equo e responsabile di questa risorsa, bene strategico – l’oro blu! – attorno al quale si gioca una delle partite decisive del prossimo futuro. Richiede un impegno comune, che sappia orientare le scelte e le politiche per l’acqua, concepita e riconosciuta come diritto umano, come bene dalla destinazione universale (…) A dire quanto queste problematiche tocchino la sensibilità comune, la Corte Costituzionale ha ammesso a referendum due quesiti, sui quali il popolo italiano sarà chiamato ad esprimersi nel prossimo mese di giugno”. La strada per risolvere adeguatamente tale questione 12
“deve essere inquadrata in modo da stabilire criteri morali basati proprio sul valore della vita e sul rispetto dei diritti e della dignità di tutti gli esseri umani” (Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, n. 484). Domande per la sezione “GIUDICARE” Descrivi in una frase (in poche parole) quello che tu pensi sia la posizione della Chiesa in rapporto allʹAcqua. Come si colloca lʹinsegnamento della Chiesa di fronte allʹetica del mercato di domanda e offerta? Condivisione AGIRE individualmente e collettivamente, comprendere la fecondità di questa azione Lʹacqua è un fattore chiave nella meravigliosa capacità della terra di riassorbire le ferite, di ristorarsi. Ma l’aggressione di oggi è insopportabile e mette a rischio la sopravvivenza della stessa specie umana. Milioni di persone soffrono perché è stato loro negato il diritto allʹacqua. Noi siamo nella posizione di poter difendere i nostri fratelli e le nostre sorelle e anche la natura adottando stili di vita e comportamenti che tutelino questo prezioso bene comune. PROTEGGERE E PRESERVARE LʹACQUA Contemplare Ogni volta che vediamo o usiamo lʹacqua, ricordare che è un dono di Dio. Lʹacqua è vita, vita per il povero, vita per il mondo. Dobbiamo imparare a sviluppare un atteggiamento di rispetto e stupore per questo liquido vitale. Non è semplicemente uno dei beni o un oggetto, ma ʺla nostra Sorella Acquaʺ. Sviluppando uno sguardo contemplativo siamo 13
portati al Creatore attraverso le creature: ʺLodato sii mio Signore, per Sorella Acqua, così utile, umile, preziosa e pura.ʺ Imparare Essere sostenitori e difensori della ʺacqua per tuttiʺ come diritto umano. Sviluppare una coscienza critica. Essere critici verso le iniziative che tolgono responsabilità ai governi locali e nazionali sul controllo dellʹacqua per darlo a compagnie private, in particolare alle multinazionali. Coinvolgere la società civile nel programmare e attuare strategie per difendere e preservare lʹacqua. Imparare dalle comunità che hanno risolto con successo i problemi relativi allʹacqua. Scoprire chi sono i proprietari delle compagnie di acqua imbottigliata in vendita nei luoghi dove abitiamo. Conservare Pensare a come salvaguardare lʹacqua nella propria casa. Qualche esempio: riparare rubinetti che gocciolano, limitarsi nellʹinnaffiare il giardino, evitare docce prolungate e scegliere metodi alternativi per i sistemi di scolo (sistema dʹigiene a secco). Rinnovare le tecniche per ottenere lʹacqua (conoscenze e pratiche tradizionali), proteggere i bacini idrici incoraggiando programmi forestali e campagne di rimboschimento. Fare opera di coscientizzazione circa lʹimportanza di zone agricole, di terre umide, di terreni boscosi; è la migliore sicurezza contro la scarsità dʹacqua. Difendere Il diritto delle comunità locali a gestire le loro risorse dʹacqua. Contestare criticamente la liberalizzazione e la commercializzazione dei servizi inerenti lʹacqua e i servizi igienici. Cambiare Diventare dei consumatori informati! Comperare cose riciclate, prodotti che non offendano lʹambiente. Scegliere unʹattività a cui ci si può impegnare personalmente e con la propria comunità. Cambiare le abitudini e aiutare a ridurre lʹinquinamento e l’uso dellʹacqua . Usare meno lʹauto e di più la bicicletta, camminare o usare lʹauto in gruppo per contribuire a ridurre lʹinquinamento atmosferico che causa le piogge acide. Privilegiare l’uso dell’acqua del rubinetto che è buona, controllata, comoda e costa poco. Il suo impatto ambientale è limitato anche perché non richiede né involucri in plastica né trasporti inquinanti. Usare dei miscelatori dʹaria nei rubinetti e nelle docce e preferire sempre una doccia a un bagno (in 5 minuti si può risparmiare circa 4000 litri al mese). Non lavarsi i denti lasciando scorrere lʹacqua (puoi risparmiare fino a 16 litri al minuto) e ogni volta che usi lʹacqua usane il meno possibile. 14
Raccogliere lʹacqua piovana e incanalarla dalla grondaia verso il proprio giardino o in cisterne di raccolta per consentire un utilizzo successivo Innaffiare le piante del terrazzo anche tramite lʹacqua già utilizzata per lavare la frutta e la verdura. Abbassare la temperatura dello scaldabagno e del termostato di casa per ridurre il consumo di energia e contribuire a diminuire lʹinquinamento che è causa di piogge acide. Evitare di lasciare il rubinetto aperto per pulire il rasoio e mentre ci si rade. Chiudere il tappo del lavabo e riempirlo dʹacqua fino alla metà per utilizzarla nel risciacquo del rasoio di volta in volta. Far conoscere ad altri le proprie conoscenze e attività! Domande per la sezione “AGIRE” Tu e la tua comunità, in che modo potete contribuire ad una ʺsoluzione per lʹacquaʺ? PER LA RIFLESSIONE E LA PREGHIERA Invitiamo a riunirvi in comunità o con amici per riflettere e pregare. Per la preghiera disporsi semplicemente attorno ad un centro con una tazza dʹacqua. Invito alla Preghiera Dio Creatore, il cui Spirito si librava sulle acque, tu che raduni le acque al loro posto, e dirigi il corso dei fiumi, e mandi la pioggia sulla terra perché produca la vita: ti lodiamo per il dono dellʹAcqua. Crea in noi un senso di meraviglia e gioia per questo e per tutti i tuoi doni, perché possiamo riceverli con gratitudine, usarli con amore, e condividerli generosamente con tutte le creature, a onore e gloria del tuo santo nome. Salmo 65 Riflessione silenziosa Esprimere le proprie convinzioni Credo che lʹAcqua appartenga alla terra e a tutte le sue specie. Credo che lʹAcqua debba essere conservata per sempre. Credo che lʹAcqua inquinata debba essere bonificata. Credo che lʹAcqua sia protetta nel migliore dei modi nei suoi bacini naturali. Credo che lʹAcqua sia un patrimonio pubblico da custodire a tutti i livelli di governo. Credo che un quantitativo adeguato di acqua pulita sia un fondamentale diritto umano. Condivisione di fede
Condividi qualcosa di quanto hai imparato dalla lettura di questo opuscolo sullʹAcqua. Qualcosa ti ha sorpreso? Ti ha turbato? Benedizione dellʹAcqua Avvicinarsi alla tazza dʹAcqua. Inchinarsi davanti ad essa, immergervi la mano, fare il segno della croce e lasciare che lʹAcqua ci benedica. Canto finale 15
Io sono l’Alfa e l’Omega,
il Principio e la fine.
Io darò l’acqua dalla sorgente della vita
ad ognuno gratuitamente.
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