Bruno né Michelino non sono venuti. Chi sa se ci rivedremo con loro prima di partire da una terra ove lascio tante ricordanze, e non ultime i colloqui del tuo soggiorno in Collegio ! Addio, Ettore mio, ed ovunque sii certo che mi rimarrà stampata nell'animo la tua indole schietta e leale e generosa ; perciò, che ovunque ti amerò di un modo, cioè grandissimamente. Addio. Di Catanzaro 28 del '61. Tutto tuo Eran.co Fiorentino Il Fiorentino s'incontrò poi a Monteleone col Capialbi, anzi vi dovette stare alquanti giorni, come si ricava da una lettera da Spoleto del 23 marzo 1861 all'Aloisio, da questi in parte pubblicata . E in Monteleone il 26 febbraio compose due poesie e le lasciò al Capialbi. L a prima ha per titolo : « Ad Alessandro Poerio - Poeta e soldato dell'indipendenza italiana - Terzine » ; e incomincia, « O degl'itali martiri cantore Martire egregio, se l'obblio non copra Chi per la patria combattendo muore, Te appella il canto mio perché discopra, Preclaro esemplo ai torpidi fratelli , Onde si-accingan fremebondi all'opra. Te non giovava circondar d'imbelli Ozi i bei giorni... ». In fine, la data citata, la firma e « ad E. G. mio amico ». 1 che nel 1 8 8 2 , in occasione dei Funerali del comune amico Giuseppe Santulli, a Monteleone, rievocò, commosso, l'episodio : « ...èro stato a visitare quella che fu moglie di Francesco Protetti, il mio amico, il mio fratello... e ricordai l'esilio di lui a Catanzaro, il nostro lungo convivere insieme, e poi la notte che c'incontrammo sui monti di Maida, e la brulla cima del Calderaio, dove ebbi sempre a fianco lui... ». Ho tratto le precedenti notizie da un opuscoletto, Bicordo del prof. F. Pr. Mont. 1 8 7 7 , di A. LUMINI, e dal foglio citato, e che citerò ancora ; entrambi fornitimi dal caro amico Avv. Carlo Presterà, che ringrazio. Opuscolo cit, p. 4 4 : « Comunque sia partito da Sambiase, il giorno 2 5 di febbraio, pure non sono arrivato a Spoleto prima del 2 1 marzo per molti indugi trovati al Pizzo, per aspettare il vapore... ». 1