16 maggio 2007
Centro Benedetto Acquarone
CHIAVARI
S.C. RADIOLOGIA
DIR. DOTT.SSA O. BRUNETTI
STRUTTURA SEMPLICE DI
TOMOGRAFIA
COMPUTERIZZATA
RESP. DOTT. FEDERICO
MARIABAFFI
INDICAZIONI CLINICHE
ALL’UTILIZZODI ESAMI
STRUMENTALI
Appropriatezza prescrittiva delle
prestazioni
L’impiego medico delle
radiazioni ionizzanti costituisce
la fonte principale di esposizione
della popolazione dovuta a
sorgenti artificiali
In questi ultimi anni si è avuta
una generale riduzione delle dosi
associate alle metodiche più
comuni e contemporaneamente
l’utilizzo di tecniche che non
utilizzano radiazioni ionizzanti
A fronte di tutto ciò,con la
diffusione della TAC,delle
metodiche Interventistiche,e in
MN della PET e TAC-PET,sono
aumentati i valori di dose per le
persone esposte.
Il miglioramento della qualità
dell’immagine ha portato ad
estendere il loro impiego anche in
casi in cui la diagnosi potrebbe
essere effettuata con tecniche che
erogano dosi minori o non usano
radiazioni ionizzanti
Negli anni più recenti vi sono stati
inoltre nuovi sviluppi nella conoscenza
dei meccanismi di insorgenza del danno
da esposizione e della diversa
radiosensibilità degli individui,in
particolare nel caso delle esposizioni in
utero e nei soggetti in età pediatrica
EFFETTI DELLE RADIAZIONI
IONIZZANTI
Le radiazioni ionizzanti inducono
lesioni del DNA (interruzioni della
catena,danni alle basi…)che se non
sono riparate,possono determinare
conseguenze più o meno rilevanti
nelle funzioni cellulari.Gli effetti
possono manifestarsi dopo un tempo
breve o lungo a seconda della dose
assorbita e delle modalità di
somministrazione
EFFETTI DETERMINISTICI
Derivano dal danneggiamento di un numero
considerevole di cellule e si manifestano al di
sopra di un valore soglia.
Nell’adulto,a seconda della dose:eritema
,ulcerazioni cutanee,leucopenia,danni al
cristallino.
Per il feto:effetti letali,malformazioni,anomalie
della crescita e dello sviluppo,compresi i ritardi
mentali gravi.
EFFETTI STOCASTICI
Sono di natura probabilistica,e non è stato
dimostrato un valore soglia al di sotto del
quale essi non si manifestano.
Possono manifestarsi dopo diverso tempo
dall’esposizione.
La probabilità di insorgenza aumenta con la
dose,mentre la gravità dell’effetto è
indipendente dalla dose ricevuta.
Lo sviluppo di neoplasie è un effetto
stocastico,così come gli effetti ereditari.
DOSE EFFICACE
• Per poter effettuare una stima del rischio
complessivo di effetti stocastici si utilizza una
grandezza dosimetrica definita dose efficace
(Sievert-Sv).
• Ciò permette di confrontare il rischio derivante
dall’impiego di indagini diverse e anche con
quello relativo ad altri tipi di esposizioni di tipo
non medico (fondo naturale,lavorative).
RIDUZIONE DEI RISCHI
Per ridurre i rischi connessi alle esposizioni in
campo medico è necessario valutare con
attenzione la necessità di effettuare l’esame
diagnostico (GIUSTIFICAZIONE) e avviare
l’indagine in modo da assicurare che le
informazioni prodotte siano ottenute con la
dose più bassa possibile compatibilmente con le
esigenze diagnostiche(OTTIMIZZAZIONE)
DIRETTIVA EURATOM 97/43
D.Lgs 187 del 30 maggio 2000
A tale scopo,prima di prescrivere un accertamento
diagnostico con radiazioni è importante valutare:
-Che l’esame sia utile per i paziente
-Che non sia possibile ottenere le stesse
informazioni da un esame già effettuato
-Che non sia possibile ottenere le stesse
informazioni da un esame che comporta meno rischi
per la sua salute
-Che la ripetizione dell’esame (es. monitoraggio di
malattia) sia compatibile con i tempi di progressione
o di risoluzione e che la frequenza delle indagini
non sia superiore a quella strettamente necessaria.
Precauzioni
E’ importante che la richiesta per lo specialista
(Radiologo o Medico Nucleare) sia formulata
in maniera ESAURIENT,in modo tale che lo
Specialista possa scegliere la tecnica o il
procedimento migliore possibile per il caso
specifico.
L’indagine deve essere ottimizzata,ossia si deve
operare per ridurre le dosi al livello minimo
compatibile con le esigenze diagnostiche.
L’ottimizzazione è un processo che si articola su
diversi livelli:
-scelta della strumentazione
-monitoraggio del loro funzionamento e del loro
corretto impiego
-formazione del personale sugli aspetti
radioprotezionistici
Un’attenzione particolare alla
protezione dalle radiazioni è
richiesta per le esposizioni
durante la gravidanza e
l’allattamento.
DOSI EFFICACI
TORACE=1
COLONNA LOMBARE=65
ESD=150
CLISMA OPACO=350
UROGRAFIA=150
T.C. CRANIO=85
T.C. TORACE=385
T.C. ADDOME=390
T.C. PELVI=440
T.C. COLONNA LOMBARE=225
ARTERIA BASILARE
ARTERIA VERTEBRALE
ANEURISMA A.C. MEDIA
A.CAROTIDI
CIRCOLO DI WILLIS
STENOSI DELLA CAROTIDE
ARTERIE CORONARIE DI SN
ARTERIA CORONARIA DX
MALATTIA LAD
MALATTIA LAD
STENT A SN
STENOSI 50% LAD
STUDIO VASI PERIFERICI
STUDIO VASI PERIFERICI
VASI POLMONARI (MIP)
FISTOLA AV
DOPPIO DISTRETTO RENALE
FRATTURA DI FEMORE
FRATTURA DI FEMORE E LESIONE A.
FEMORALE
FRATTURA DI RADIO
SARCOMA
COLON T.C.
RICOSTRUZIONI
VOLUME RENDERING
LESIONI INFILTRANTI
ENDOSCOPIA VIRTUALE
•L’endoscopia virtuale è una tecnica di elaborazione
digitale che, attraverso l’elaborazione dei dati acquisiti
con TC e/o RM, consente di visualizzare la
configurazione interna delle strutture anatomiche e
degli organi cavi ottenendo immagini simili a quelle
dell’ endoscopia convenzionale
D.Vining, RSNA 1994 Chicago
ENDOSCOPIA VIRTUALE
Otoscopia Virtuale
pp
pa
ao
E
ENDOSCOPIA VIRTUALE
Conca Bullosa
ENDOSCOPIA VIRTUALE
COLON
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