FISICA SANITARIA UNA PROFESSIONE MULTIDISCIPLINARE Ospedale “SS.Giovanni e Paolo” Venezia - 19 novembre 2010 Il problema della stima del rischio nella diagnostica per immagini Paola Bregant – S.C.Fisica Sanitaria Azienda Ospedaliero-Universitaria “Ospedali Riuniti “di Trieste Grandezze dosimetriche fondamentali in radioprotezione Dose media assorbita in un tessuto o organo RISCHIO Dose equivalente Dose Efficace La dose efficace nelle esposizioni mediche Problema: le considerazioni dell’ICRP 103 La dose efficace è utilizzata per stimare il rischio per lavoratori e popolazione in generale, che hanno una distribuzione per età che differisce sicuramente rispetto a quella dei pazienti che si sottopongono a indagini mediche che impiegano radiazioni ionizzanti (anche tra i pazienti, la distribuzione per età varia a seconda della procedura diagnostica considerata). La dose efficace è un parametro sicuramente valido per fare un confronto tra diverse procedure diagnostiche, per paragonare le metodologie di lavoro di diversi ospedali, per confrontare diverse tecnologie ma ….. i fattori per la stima del rischio potrebbero non essere adeguati. Stima del rischio - dose collettiva Contributi alla dose collettiva 5 FDA, Feb. 2010 “ …approximately 29 000 future cancers could be related to CT scans performed in the US in 2007. “ The largest contributions were from scans of the abdomen and pelvis (n = 14 000), chest (n = 4100) and head (n = 4000), as well as from chest CT angiography (n = 2700). One-third of the projected cancers were due to scans performed at the ages of 35 to 54 years compared with 15% due to scans performed at ages younger than 18 years Berrington de González A, et al. Arch. Internal Med., Dec. 2009 “ estimate that 1 in 270 women and 1 in 600 men who undergo CT coronary angiography at age 40 will develop cancer from that CT scan .” …. 1 in 8100 women who had a routine head CT scan at the same age (1 in 11 080 men). For 20-year-old patients, the risks were approximately doubled, and for 60year-old patients, they were approximately 50% lower. Smith-Bindman R, et al., Arch. Internal Med, Dec. 2009 www.X-rayRisk.com La comunicazione del dato dosimetrico al paziente E’ un problema completamente aperto: • il dato dosimetrico deve essere comunicato al paziente? • quale parametro va utilizzato? • chi deve effettuare la comunicazione? Riferimenti normativi ¾ Direttiva 84/466 Euratom del 3.9.84 (Art. 6 Pratical recommendation) “Devono essere prese misure per assicurare che le informazioni e le documentazioni (records) esistenti di radiologia e di medicina nucleare possano essere visionate velocemente … ,” ¾ D.Lgs 230/95 successivamente abrogato (Art. N°114 Registrazioni- Libretto radiologico personale) “1. E' responsabilità del medico specialista …. provvedere affinché le indagini e i trattamenti con radiazioni ionizzanti vengano singolarmente registrati”. Riferimenti normativi ¾ Safety Series 115 “International Basic Safety Standards for Protection against Ionizing Radiation and for the Safety of Radiation Sources” IAEA, 1996 II.31 Appendix II –Records “I concessionari di licenze devono tenere, per un periodo fissato dalle autorità, i seguenti documenti e renderli disponibili si richiesti: • in radiologia diagnostica, le necessarie informazioni per consentire la valutazione retrospettiva della dose, compreso il numero delle esposizioni e la durata degli esami fluoroscopici; • in medicina nucleare, i tipi di radiofarmaci somministrati e la loro attività Riferimenti normativi ¾ Direttiva 97/43 Euratom del 30.6.97 Art 8 – Attrezzatura 5. Gli esami fluoroscopici senza dispositivi per controllare il rateo di dose sono limitati a casi giustificati. 6. In caso di utilizzazione di un’attrezzatura radiodiagnostica di nuova istallazione, quest’attrezzatura deve essere munita se fattibile, di un dispositivo che informi il medico specialista circa la quantità di radiazioni prodotte dall’attrezzatura nel corso della procedura radiologica.” Riferimenti normativi ¾ D.Lgs. 187/2000 Art 8 – Attrezzatura 7. Gli esami fluoroscopici senza dispositivo per rateo i dose sono limitati a casi giustificati diagnostiche o terapeutiche. controllare il da esigenze 8. In caso di utilizzazione di un’attrezzatura radiodiagnostica di nuova istallazione, questa attrezzatura deve essere munita, se fattibile, di un dispositivo che informi lo specialista circa la quantità di radiazioni ionizzanti prodotte dall’attrezzatura nel corso della procedura radiologica.” IAEA Smart Card / SmartRadTrack Project “A radiation dose registry is a collection of de-identified patient radiation dose data from individual medical imaging exams. By pooling dose data across imaging facilities nationwide, a national radiation dose registry will help support the development of diagnostic reference levels where they do not yet exist, and allow for broad validation of those levels that have been developed to date. Such a registry will also help facilities benchmark their radiation doses relative to those of others, and could be a key source of information about trends in doses over time. Dose Index Registry (DIR) Will collect and provide feedback on dose estimate information from various modalities. A pilot program focusing on CT that allows participants to compare average CTDIvol and DLP values across facilities is currently in progress. Piano Sanitario Regionale 2008-2010 7.5.2.1 Rischio Radiazioni ionizzanti La Giunta Regionale si impegna a: “Monitorare la dose alla popolazione e ai lavoratori derivante da esami medici, da una parte utilizzando i sistemi RIS che consentiranno anche l’informazione ai pazienti della dose ricevuta nel singolo esame e quella accumulata nel corso della loro storia clinica e dall’altra costituendo un centro di riferimento regionale per la misura della dose”. Comunicare la dose L’orientamento è verso la “comunicazione della dose”, ma…. • Cosa è opportuno comunicare? • Come riuscire a trasmettere in modo efficace la corretta percezione del rischio? Il linguaggio scientifico è incomprensibile per il paziente numerose - Grandezze - Parametri - Dettagli una inconsistente Area scientifica semplice Gestione scientifica dei dati Comunicazione dei dati ottima Comprensione dei dati estremamente complessa Area paziente/ MMG elementare Scelta del dato da comunicare • Indicatore di dose caratteristico della modalità? • Dose equivalente? • Dose efficace? La dose efficace mi sembra il parametro più adeguato, purchè sia chiaro che non va utilizzato in modo superficiale per effettuare stime di rischio. Stime di dose efficace Stime di dose efficace “personalizzate” Allo stato attuale delle cose, semplicemente impraticabile. Qualora fosse possibile la gestione informatizzata di tutti i dati necessari a una stima di dose efficace seria, forse ci potremo arrivare…. Stima di dose efficace media “per tipologia d’esame” approccio più verosimile più “ricchi e aggiornati” sono i database dei dati dosimetrici, più le stime di dose efficace diventano attendibili Radiazione media di fondo per il Regno Unito = 2,2 mSv all’anno Le medie regionali variano da 1,5 a 7,5 mSv all’anno La consegna del dato al paziente • Assieme al referto? • Registrato su tessera sanitaria o similare? • Chi inserisce il dato? • Chi ha la responsabilità del dato fornito? • Ci sono situazioni in cui la comunicazione del dato deve essere mediata da un professionista? (per esempio: procedure ad alta dose, a seguito della quali potrebbe essere necessario avviare il paziente al follow-up) • Quale professionista? La percezione del rischio da esposizione a radiazioni ionizzanti La probabilità degli effetti biologici radioindotti di tipo stocastico varia in funzione della dose ed è inferiore al 1% • per 1,1 mSv (esame RX della pelvi) è di 1 su 6000 • per 25 mSv (esame TC della pelvi) è di 1 su 267 Rischi nelle donne in stato di gravidanza non esposte a radiazioni ionizzanti • Aborto spontaneo: 15% (1 su 7) • Malformazioni congenite: 6% (1 su 16)