Opportunità o necessità della comunicazione della dose F. Falaschi U.O. Radiodiagnostica 2 Dipartimento Scienze Oncologiche e Radiologiche Piano Sanitario Regione Toscana 2008-2010 “La Regione Toscana intende impegnarsi a monitorare la dose alla popolazione derivante da esami medici …. Utilizzando i sistemi RIS/PACS che consentiranno anche l’informazione ai pazienti della dose ricevuta nel singolo esame e quella accumulata nel corso della loro storia clinica…..” Cause di incremento dell’impiego di radiazioni ionizzanti a scopo diagnostico Opportuno ? •Aumento della età media della popolazione •Aumento della richiesta di salute da parte del cittadino •Progressione qualitativa delle metodiche diagnostiche •Progressione quantitativa delle metodiche diagnostiche •Aumento del livello diagnostico richiesto •Aumento delle responsabilità medico-legali Fondo naturale Tofani et al. Radiazioni ionizzanti a scopo medico: valutazione della dose alla popolazione toscana. Firenze 2008 Tutti gli organismi viventi convivono con le rad. ion. •Sost. radioattive presenti nella crosta terrestre •Sost. radioattive presenti nell’organismo •Raggi cosmici provenienti soprattutto dal sole Fondo naturale/esami diagnostici Picano BMJ 328:578,2004 Regulla et al. Z Med Phis 13:127,2003 1 Tofani et al. Radiazioni ionizzanti a scopo medico: valutazione della dose alla popolazione toscana. Firenze 2008 La TC è la singola più importante fonte di esposizione a rad. ionizzanti per scopi diagnostici : Toscana (2005) 33,8 % Lombardia (2006) 60 % (Fonte CIRM) Tofani et al. Radiazioni ionizzanti a scopo medico: valutazione della dose alla popolazione toscana. Firenze 2008 ENEA- La Radioprotezione in Italia. La salvaguardia della popolazione e dell’ambiente. ISBN 88-8286-074-4, 1999 Dose in TC Il descrittore della dose di radiazione in TC conosciuto come INDICE DI DOSE TC = CTDIw (o CTDI pesato) corrisponde per singola scansione, alla media attraverso il FOV della dose assorbita dalla periferia del fantoccio e la dose assorbita dal centro del fantoccio Il termine DLP (prodotto dose lunghezza) è utilizzato per rappresentare la dose media (CTDIw) per la lunghezza totale di acquisizione (in cm) Per ottenere la dose efficace in mSv bisogna moltiplicare il DLP per un fattore standard diverso a seconda della regione indagata (es. Torace 0,014, Addome 0,012…..) PERIODO dal 02-feb-09 PERIODO al 07-feb-09 ESAME VALORE tot 1 2 3 4 5 6 media esami Std.Dev CV 0 ALL 99775,11338 20405 12864 TOTAL BODY 49374 9709 TORACE 37538,27529 5697 ADDOME 14713 4522 2077 RACH 2727 477 MIN MAX 0 0 12457,11338 22629 21766 9654 1350,26 1203,20 0,89 58,00 3551,00 6582 2497 15569 13820 1197 2468,70 839,18 0,34 1197,00 3551,00 4205 8965,275287 3438 7023 8210 686,71 591,38 0,86 109,00 3152,00 2865 318 4931 1222,75 685,33 0,56 318,00 2077,00 757 605 296,56 185,61 0,63 58,00 547,00 888 Total Body : Torace: Addome: Rachide LS: DLP 2468,70 686.71 1222,75 296.56 D eff. 32,09 mSv 9,61 mSv 14,67 mSv 3,55 mSv Opportuno? TC body: 2-7 Febbraio 2009 DLP : settimana 02-07 Febbario 2009 3000,0 32,09 mSv 2468,7 2500,0 VALORE MEDIO DLP VALORE MEDIO DEVIAZIONE STANDARD 2000,0 1500,0 14,67mSv 1350,3 1203,2 1000,0 1222,8 839,2 9,61mSv 686,7 591,4 685,3 3,55mSv 500,0 296,6 185,6 0,0 ALL L’entità non trascurabile dei valori di dose implicati e la loro variabilità da operatore ad operatore e da esame ad esame, rendono opportuna la trasparenza del dato e quindi la sua comunicazione al medico prescrivente ed al paziente, almeno per gli esami di maggiore impatto. TOTAL BODY TORACE ESAME ADDOME RACH Rimane aperto il problema della interpretabilità del dato da parte del paziente, essendovi da una parte il rischio di un dato troppo tecnico e quindi incomprensibile (CTDI, DLP), dall’altra quella di un dato troppo immediato e “terrorizzante” (rischio % di tumori indotti). 2 Esposizione dei principali esami diagnostici confrontati al fondo naturale Un RX standard del torace PA corrisponde a 0.02 mSv e quindi a 3 giorni di esposizione a radiazione di fondo naturale. Una singola scansione TC del torace corrisponde a 7-8 mSv e quindi, rapportata ai radiogrammi standard, a circa 400 RX PA (circa 100 in 2p) e cioe’ a 3,6 anni di esposizione a radiazione di fondo naturale. Brenner, NEJM 357:2277,2007 Come quantificare l’effetto delle radiazioni ionizzanti a bassa dose E’ impossibile avere l’evidenza sperimentale delle neoplasie indotte da radiazioni a bassa dose, quali quelle impiegate in diagnostica. Il rischio oncologico è quindi estrapolato dai danni da incidenti nucleari, ipotizzando una risposta lineare senza soglia ma…… l’osservazione evidenzia una incidenza di cancro inferiore a quella attesa e………. c’è sempre maggiore evidenza che gli effetti a bassissime dose non siano legati ad un danno diretto (bystander effects) e comportino una risposta adattativa che tende a ridurre i danni. Come quantificare il beneficio????? DL 230/1995 La legge prevedeva la compilazione di un “Libretto radiologico personale” , ma non prevedeva l’obbligo di riportarvi la dose di G.Galli SIRM 1999 radiazione ricevuta dal paziente Necessario ? DL 187/2000 Principio di ottimizzazione Tutte le dosi dovute a esposizioni mediche per scopi radiologici …………. devono essere mantenute al livello più basso ragionevolmente ottenibile e compatibile con il raggiungimento dell’informazione diagnostica richiesta 3 DL 187/2000 Art.6 (LDR) 5. Il responsabile dell’impianto radiologico verifica ogni due anni i livelli diagnostici di riferimento utilizzati nelle procedure…. In caso di superamento costante dei livelli diagnostici lo segnala all’esercente che adotta interventi correttivi…… DL 187/2000 Art.8 (controlli di qualità) 2. Il responsabile dell’impianto radiologico, avvalendosi dell’esperto in fisica media, provvede : a. che siano intrapresi adeguati programmi di garanzia della qualità, compreso il controllo di qualità, nonché di valutazione della dose o dell’attività sommimistrata ai pazienti. ……………………………………………………………………….. 8. In caso di utilizzazione di un’attrezzatura radiodiagnostica di nuova installazione, questa attrezzatura deve essere munita, se fattibile, di un dispositivo che informi lo specialista circa la quantità di radiazioni ionizzanti prodotte dall’attrezzatura nel corso della procedura radiologica. DL 187/2000 Art.12 (registrazione e valutazione) 1. L’esercente ed il responsabile dell’impianto radiologico, per quanto di rispettiva competenza, provvedono affinché le indagini ed i trattamenti con radiazioni ionizzanti vengano registrati singolarmente, anche in forma sintetica. 2. Le regioni provvedono a valutare le esposizioni a scopo medico con riguardo alla popolazione regionale e a gruppi di riferimento della stessa, tenendo conto sia dei dati complessivi dell’attività sanitaria in loro possesso sia predisponendo indagini campionarie sui dati registrati di cui al comma 1. ……………………………………………………………………….. 4. La registrazione dei dati di cui al comma 1 può avvenire anche su supporto informatico. DL 187/2000 La legge prevede che lo specialista ed il responsabile dell’impianto radiologico siano informati circa la quantità di radiazioni ionizzanti prodotte (controlli di qualità, LDR, dispositivo sulle apparecchiature di nuova installazione) e che il responsabile dell’impianto radiologico provveda alla registrazione delle singole prestazioni anche su supporto informatico, in modo che le regioni possano provvedere alla valutazione delle esposizioni alla popolazione regionale. La legge non prevede l’obbligo di riportare la dose di radiazione ricevuta dal paziente Conclusioni L’entità non trascurabile dei valori di dose implicati e la loro variabilità da operatore ad operatore e da esame ad esame, rendono opportuna la trasparenza del dato e quindi la sua comunicazione, almeno al medico prescrivente per gli esami di maggiore impatto. Appare doverosa la massima cautela nella comunicazione del dato al paziente, essendovi il rischio di provocare l’ automatica idea che “gli esami radiologici fanno venire il cancro” La comunicazione della dose va ritenuta necessaria nei confronti della Regione, probabilmente necessaria nei riguardi del Medico prescrivente, non necessaria immediatamente (cioè in maniera non mediata) nei confronti del paziente. 4