CHE COS’ E’ LA LETTURA
• Decodifica di segni
• Comprensione, ossia attivazione di
operazioni (strategie cognitive) funzionali
alla costruzione di un significato.
DIFFICOLTA’
• La difficoltà del “leggere” risiede nell’
interazione fra questi due livelli, il primo
dei quali pone essenzialmente l’ accento
sull’ acquisizione di tecniche strumentali,
mentre il secondo conferisce all’ atto del
leggere il ruolo e la funzione di mezzo
permanente di formazione e di
acculturazione.
QUAL E’ IL GIUSTO PROCESSO
EDUCATIVO CHE PORTA ALLA
CAPACITA’ DI LEGGERE?
• Poiché la lettura pone il lettore di fronte al
testo con tutto il bagaglio delle proprie
conoscenze, delle proprie aspettative e
delle proprie capacità cognitive, ossia con
l’ intera storia personale, si rende
necessario metterlo in grado di cooperare
con il testo.
Quando si legge davvero si
interagisce con il testo:
• Si ricostruiscono le coordinate specifiche
del contenuto del testo e persino quelle
generali della” cultura” che ha prodotto
quel testo
• Si integra il “non detto” con il ricorso, oltre
che alla propria cultura personale, anche
ad eventuali porzioni precedenti del testo
stesso
• Si operano, insomma, le corrette inferenze,
compiendo una serie di operazioni che mirano
alla piena consapevolezza del contenuto del
testo, cioè alla sua comprensione.
• Chi impara “davvero” a leggere impara anche a
fare un uso personale di ciò che ha appreso.Egli
attiva, cioè, non soltanto le nozioni, ma anche le
competenze acquisite, mettendole a frutto anche
in contesti di esperienza del tutto nuovi
LA LETTURA COME PROCESSO ATTIVO,
COSTRUTTIVO E SCOMPONIBILE
•
Quando si impara, si formulano in ogni caso delle
ipotesi, che derivano dai dati della nostra esperienza e ci
consentono di elaborare un sapere originale, cioè non
solo nostro, ma anche nuovo e, soprattutto,
provvisorio.
• Leggere non consiste nel passare dal testo al suo
significato , ma nell’ avanzare delle ipotesi circa il suo
possibile significato e, poi, nel verificare tali ipotesi nel
testo.
• Noi, leggendo, dobbiamo essere capaci di interrogare lo
scritto, stabilendo una sorta di contratto tra ciò che già
conosciamo(la nostra enciclopedia)e ciò che ancora non
conosciamo.Chiediamo allo scritto, cioè, delle risposte
rispetto a domande che, per essere formulate,
comportano l’ esistenza di un livello di conoscenze
pregresse ed esterne al testo, ma congruenti con esso.
LE OPERAZIONI DEL LETTORE
• Noi non apprendiamo a leggere in virtù di felici
automatismi, quali la ripetizione mnemonica
delle parole o il loro trasferimento nella nostra
mente, divenuta misteriosamente capace di
decodificare, con immediatezza e pertinenza, il
loro significato.
• Al contrario, davanti al testo che leggiamo,
dobbiamo compiere una serie di operazioni di
organizzazione, di attivazione, controllo di
strategie cognitive, alle quali affidiamo il compito
di superare le continue difficoltà della
comprensione.
POSSIAMO CONSIDERARE LA
LETTURA:
• Come insieme di operazioni cognitive
• Come ambito di operazioni diversificate,
funzionali:
alla raccolta mirata di informazioni
alla diversificazione dei tipi di testo
LE COMPETENZE DI LETTURA
COOPERANO ED INTERAGISCONO
SISTEMATICAMENTE , DURANTE IL
PROCESSO, CONCORRENDO AL
RAGGIUNGIMENTO DELLO SCOPO
DELLA COMPRENSIONE DEL TESTO
•
•
•
•
•
COMPETENZA TECNICA
COMPETENZA SEMANTICA
COMPETENZA MORFO-SINTATTICA
COMPETENZA TESTUALE
COMPETENZA PRAGMATICOCOMUNICATIVA
• COMPETENZA RIELABORATIVA
COMPETENZA TECNICA
• Decifrare lo scritto, riconoscendone i segni
e associandoli per costruire le parole
COMPETENZA SEMANTICA
• Connettere i segni verbali che
costruiscono le parole del testo con la rete
di concetti e con le strutture lessicali
sedimentate nell’ enciclopedia del lettore,
consentendogli così di rielaborare il
contenuto del testo, organizzandolo entro
quella stessa rete.
COMPETENZA MORFOSINTATTICA
• Riconoscere la diversa funzione della
parola nel discorso, a seconda delle sue
flessioni o trasformazioni, individuando,
inoltre, il valore dei diversi connettivi
sintattico-formali, posti in relazione alla
parola stessa.
COMPETENZA TESTUALE
• Identificare gli aspetti strutturali e le regole
di funzionamento che contraddistinguono i
diversi tipi di testo.
COMPETENZA PRAGMATICOCOMUNICATIVA
• Capacità di cogliere, sia nel testo
globalmente inteso che nelle sue parti, lo
scopo che l’ autore si prefigge di
comunicare al lettore.
COMPETENZA RIELABORATIVA
• Capacità di rielaborare il testo sulla base
delle tracce contenute nella mappa della
propria mente.
OSSERVAZIONI DIDATTICHE
• Progetto formativo organizzato per livelli e
strutturato secondo un piano che passa
trasversalmente ai livelli stessi
PRIMO LIVELLO
SECONDO LIVELLO
Evidenziare e potenziare
le competenze possedute
“in ingresso” dal lettore
Attivare strategie tese al
potenziamento delle competenze già
consolidatesi nella mente del lettore
PRIMO LIVELLO
• Offerta di testi pre-selezionati ed esaminati
in ogni loro parte e poi proposti , secondo tappe
ben precise, al lettore.
• L’adulto legge il testo, in modo che l’ ascoltatore
possa coglierne tutti gli aspetti strutturali.
• L’ operazione deve essere comunque
accompagnata da precisi supporti “grafici”,
capaci di suscitare ipotesi nella mente del neolettore.
• Sull’ attivazione di questo meccanismo si
fonda quel processo di apprendimento
costituito dall’ istituzione di relazioni tra l’
aspettativa, la formulazione dell’ ipotesi e
la verifica mediante il confronto con il dato
oggettivo contenuto nel testo.
UTILITA’
• LAVORO SULLE
IPOTESI PER
ATTIVARE I
COLLEGAMENTI
CON LA PROPRIA
ENCICLOPEDIA
PERSONALE
• STRATEGIE
TENDENTI AD
INCENTIVARE LA
COMPETENZA
RIELABORATIVA(INV
ITI A
DISEGNARE,DIPINGERE,
MIMARE,RECITARE
PARTI DEL
TESTO….
SECONDO LIVELLO
• Strategie formative che, mentre
incentivano la competenza tecnica già
consolidata nel lettore, mirano al
potenziamento di altri tipi di competenza,
funzionali alla vera comprensione del testo
LA COMPETENZA SEMANTICA FA DA MOTORE E SOSTEGNO ALLA
COMPRENSIONE
CENTRALITA’ DEL LETTORE
• Bruner:”Capire è andare oltre le
informazioni fornite dal testo”
• La lettura è un’ attività di ricerca simile alla
soluzione di un problema in cui, a partire
da alcuni “indizi”presenti nel testo, il lettore
attiva delle conoscenze preesistenti,
depositate nella sua memoria, che gli
permettono di avanzare ipotesi sul
contenuto di ciò che troverà nel testo.
• Gli schemi, in quanto risultato di esperienze
precedenti, sono sistemi predittivi, cioè sistemi di
informazioni che permettono al lettore:
o Di fare previsioni su cosa può aspettarsi nelle
parti successive del testo
o Di aggiungere alle conoscenze date in maniera
esplicita dal testo, altre, implicite, provenienti
dalla sua memoria
o Collegare informazioni presenti in differenti parti
del testo, in base a conoscenze non espresse
direttamente
GLI SCHEMI
• Sono organizzati in modo gerarchico e
funzionano da filtro, permettendoci di
scartare le informazioni secondarie di ciò
che stiamo leggendo e di scegliere le
principali, per poi riorganizzarle nel
ricordo.
L’ ATTIVAZIONE DI UNO
SCHEMA PUO’ AVVENIRE:
• BOTTOM UP
• TOP DOWN
ELABORAZIONE GUIDATA DAI DATI
ELABORAZIONE GUIDATA DAI CONCETTI
SCUOLA
• Luogo privilegiato dove fornire occasioni di
lettura frequenti e diversificate
PRE- LETTURA / LETTURA /
POST-LETTURA
• Esplicitazione da parte dell’ insegnante delle
preconoscenze indispensabili per capire il significato di
un brano; ricognizione di tutto ciò che i bambini sanno o
credono di sapere sull’ argomento
• Proporre domande che interrompano il testo, per far
formulare ipotesi circa il suo proseguimento sia dal punto
di vista tematico che testuale
• Presentare domande che richiedano al bambino di
confrontare il risultato della lettura con le aspettative
precedenti, per verificarne la congruenza o l’ inesattezza
e per valutare la quantità di informazioni nuove, entrate a
far parte del proprio bagaglio di conoscenze.
INTERAZIONE TESTO-LETTORE
TESTO
TEXTUM
INTESSUTO
COERENZA
CONNETTIVI, SOSTITUZIONE,
COESIONE LESSICALE
INFERENZA
CAPACITA’ DI INTEGRARE
LE INFORMAZIONI IMPLICITE
OMESSE(
INFERENZA
• INDIVIDUARE GLI
INDIVIDUARE IL SIGNIFICATO DI UNA PAROLA DEDUCENDOLO DAL
LE STRATEGIE DI LETTURA
• Il lettore competente mette in atto strategie
di lettura, cioè modi diversificati di leggere
per impadronirsi del contenuto di un testo,
sia nella fase di approccio iniziale, sia,
successivamente, quando vuole rendere
più stabile e duraturo il prodotto della sua
comprensione.
SONO COSTITUITE DA:
• OPERAZIONI MENTALI(porsi domande o
ricordare)
• OPERAZIONI CONCRETE(prendere
appunti o sottolineare)
• Accompagnano le varie fasi del leggere,
poiché vengono messe in atto sia prima di
iniziare la lettura,che durante la fase di
lettura vera e propria che alla fine, dopo
aver completato la lettura del testo.
• PRE-LETTURA
Lettura di orientamento o lettura
di esplorazione, veloce e non
lineare
•
•
LETTURA
Lettura in profondità, lenta e
analitica
DOPO LA LETTURA
Rielaborazione della lettura, lenta e
non sempre lineare
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•
Scorsa veloce al testo per farsene
un’ immagine complessiva
Analisi di titoli, neretti, corsivi,
apparato iconografico
Attivazione di preconoscenze e
aspettative per fare previsioni sul
contenuto del testo
Operazioni cognitive per
comprendere e collegare le
informazioni fondamentali
Sottolineare
Annotare a margine
Prendere appunti
Operazioni per consolidare la
comprensione e fissarla nella
memoria
Fare mappe e schemi
Fare “scalette” come guida all’
esposizione
Fare riassunti
• L’ insegnante deve stimolare negli alunni l’
applicazione delle varie tecniche di lettura
e, contemporaneamente, suscitare in loro
la capacità di controllarne l’ uso.
• Per leggere bene non è necessario fare in
una volta sola tutte le operazioni che si
possono compiere alternativamente, per
portare a termine , in modo efficace,
compiti di lettura diversi.
TIPOLOGIE TESTUALI
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TESTI ESPOSITIVI
TESTI DESCRITTIVI
TESTI NARRATIVI
TESTI REGOLATIVI
TESTI ARGOMENTATIVI
ANIMARE LA LETTURA
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L’ INTERVISTA
L’ IMBONITORE
L’ INDOVINO
STORIE E PALLONCINI
IL CANTASTORIE
DETTATO MUTO
IL RE DELLA LETTURA
A TEATRO
PICO DELLA MIRANDOLA
LIBRI…DA COSTRUIRE
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Libri in forma di origami
Libri a fisarmonica
Libri a soggetto
Libri pop up
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