Elaborato da:’’INFO PASS’’(Informazione e formazione per la partecipazione al sistema di sicurezza) di INAIL.
Due Ispettori della ASL
incontrano il titolare in
azienda.
L’operatore della ASL,con funzioni
di polizia giudiziaria,segnala le
denunce ricevute anche se non
dice la fonte.
Convocando soltanto il RSPP,il Datore
di lavoro sembra volere definire il
contesto dell’ interazione e quindi porsi
one-up nella relazione con l’operatore
della ASL,il quale,però,chiedendo la
presenza del RLS ripristina una
situazione relazionale a proprio favore.
IL Datore di lavoro mostra di
conoscere bene il RSPP,ma di
essere completamente all’oscuro
della figura del RLS.
IL RLS,rifiutando l’invito e rimanendo in piedi sottolinea (ma anche
aumenta tramite Comunicazione Non Verbale) la distanza e il conflitto col
Datore di lavoro.
IL RLS riceve una conferma,sia a livello di contenuti che di relazione,dall’operatore
della ASL.
IL RSPP mostra di aver sottovalutato la situazione e di averne permesso così
anche la sottovalutazione da parte del Datore di lavoro.
Commento al caso presentato:
In questo caso, possiamo notare come il datore di lavoro chiami solo il RSPP, in modo da
escludere dalla conversazione il RLS.
RLS che è comunque chiamato dagli operai dell’ASL.
La posizione simmetrica determina il riconoscimento del problema e la sanzione per la non
ottemperanza alla normativa.
Questa situazione conferma l’importanza della vigilanza dell’ASL nell’attuazione del 626 e
in particolare allorché risultino danni alla salute dei lavoratori e delle lavoratrici; per
prevenire il peggioramento e l’estensione del danno ad altri lavoratori.
Un’ASL ‘’vicina’’ è una garanzia in più per i lavoratori, ed è uno strumento (come stabilito
dalla normativa) in più per il RLS.
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CASO B