Patologia generale Anno Accademico 2009-2010 5a lezione Infiammazione acuta Sintesi(1) 1. 2. 3. 4. Agente dannoso (per es. batterio, virus, tessuto necrotico) Tentativo di eliminazione da parte dei fagociti residenziali I fagociti liberano citochine, chemochine, mediatori lipidici Alcuni di questi mediatori agiscono sul microcircolo locale provocando • Formazione di essudato • Reclutamento di leucociti circolanti (di solito granulociti neutrofili) 5. I leucociti reclutati sono attivati dall’agente patogeno e dai mediatori prodotti localmente dai fagociti residenziali e tentano di eliminare la noxa patogena per fagocitosi 6. Con l’eliminazione dell’agente lesivo e l’attivazione di meccanismi antiinfiammatori il tessuto ritorna alla normalità Sintesi(2) 1. A livello microcircolatorio si verifica • • • • 2. 3. Infiammazione acuta Vasodilatazione arteriolare ( specie istamina) Aumento permeabilità capillare allargamento giunzioni endoteliali) Stasi vascolare Fuoriuscita di acqua e proteine (essudato) con comparsa di tumor, rubor, calor, dolor (prostanglandine, neuropeptidi, citochine) I leucociti circolanti (soprattutto granulociti neutrofili) aderiscono all’endotelio capillare attraverso molecole di adesione, attraversano l’endotelio (diapedesi) e migra nella sede di flogosi sotto l’azione delle chemochine I leucociti sono attivati dall’agente lesivo e dai mediatori endogeni e possono rilasciare in caso di importante reazione flogistica, metaboliti tossici (radicali liberi) e proteasi lisosomiali extracellularmente causando danno tessutale Infiammazione acuta Sintesi(3) 1. 2. 3. A causa del danno e per effetto della concomitante liberazione di prostanglandine, neuropeptidi e citochine si sviluppa localmente dolore (dolor) In certe localizzazioni, per es. la cornea, l’infiammazione acuta va soppressa pena danno funzionale (nel caso della cornea perdita di trasparenza e riduzione-perdita del visus) Infiammazione acuta Sintesi(4) 1. Meccanismi di soppressione dell’infiammazione acuta sono: • Esaurimento dei mediatori di flogosi (emivita breve) • Apoptosi dei granulociti neutrofili in ambiente extravasale • Produzione di “stop signals” • Switch nella produzione di metaboliti dell’acido arachidonico (dai proinfiammatori leucotrieni alle antiinfiammmatorie lipoxine) • Liberazione da parte dei macrofagidi citochine antiinfiammatorie (TGF beta e IL 10) • Produzione di lipidi antiinfiammatori (resolvine e protectine) • Neuromediatori che bloccano la produzione di Tumor Necrosis Factor (TNF)nei macrofagi Infiammazione cronica Processo di lunga durata (settimane o mesi) in cui infiammazione, danno tissutale e tentativo di riparazione coesistono in combinazione variabile Può essere conseguente a un processo acuto non risolto (flogosi cronica evolutiva) o svilupparsi direttamente (flogosi cronica ab initio) Cause di infiammazione cronica 1. Agenti infettivi difficoltosi da eradicare (micobatteri, alcuni virus, funghi, parassiti) 2. Reazioni immunitarie • • • Di tipo autoimmune (per es. artrite reumatoide, sclerosi multipla) Non controllate (morbo di Crohn) Afinalistiche (asma allergico) 3. Contatto prolungato con agenti tossici esogeni o endogeni • • Silicio (silicosi polmonare) LDL ossidate (aterosclerosi) Pattern di flogosi cronica • Infiltrati di cellule mononucleate (macrofagi, linfociti e plasmacellule) • Danno tissutale (flogosi permanente) • Sostituzione tessuto danneggiato con connettivo (fibrosi) e proliferazione piccoli vasi (angiogenesi) L’aspetto distintivo è la presenza di granulomi Granuloma (1) • Aggregato microscopico di macrofagi trasformati in cellule epitelioidi (morfologicamente simili all’epitelio), circondati da un vallo di linfociti • Spesso le cellule epiteliodi si fondono a formare cellule giganti, in genere alla periferia del granuloma • Le cellule giganti (diametro 40-50 micron) contengono più di 20 nuclei disposti alla periferia Granuloma (2) • Si distinguono 2 tipi di granuloma – Da corpo estraneo (talco, suture, fibre indigeribili) – Da reazione immune (agente patogeno poco degradabile o particolato) • Fagocitosi e processazione antigene (macrofago) • Interazione con linfociti T che producono – Citochine(per es. IL-2)richiamo altri linfociti – IFN-gammatrasformazione macrofagi in cellule epitelioidi e cellule giganti Esempi di flogosi granulomatose Tubercolosi Mycobacterium tubercolosis Lebbra Mycobacterium leprae Sifilide Treponema pallidum Malattia del graffio di gatto Bacilli Gram negativi Sarcoidosi Eziologia non nota Morbo di Crohn (specie intestino) Reazione immune vs batteri e auto Ag Diabete mellito Disordine metabolico caratterizzato da iperglicemia conseguente a difetto di insulina, insulino-resistenza o entrambi Diabete mellito Classificazione 1. 2. 3. 4. Diabete tipo 1 Diabete tipo 2 Altri tipi di diabete Diabete gestazionale Diabete mellito Altre forme di diabete • Diabete giovanile dell’adulto (MODY) • Da insulino-resistenza • Da malattie pancreatiche • Da malattie endocrine (sdr di Cushing) • Da sostanza tossiche Infiammazione acuta Cenni di patogenesi diabete tipo 1 • • • Patologia autoimmunitaria delle cellule beta del pancreas (virus, agenti chimici, tossine) con deficit insulinico assoluto Sembra coinvolto un gene HLA-D Influenza dell’ambiente (studi su gemelli omozigoti) Infiammazione acuta Cenni di patogenesi diabete tipo 2 • • • Maggiore predisposizione genetica (non autoimmunitaria) Associazione con obesità Insulino-resistenza Complicanze diabete Macroangiopatia • Aorta • Carotidi • Arterie periferiche • Coronarie Microangiopatia • Rene • Occhio • Nervo Patologia generale Anno Accademico 2009-2010 4a lezione