Elettronegatività • Nel legame covalente tra atomi uguali, la nuvola elettronica è simmetrica rispetto ai due nuclei (es. H2, Cl2, F2) ⇒ legame covalente apolare. • Nel legame covalente tra atomi con Zeff diversa, la nuvola elettronica è asimmetrica, spostata verso l’atomo con > Zeff , come F nell’esempio: Elettronegatività: si dice che l’atomo su cui si sposta la nuvola elettronica è il più elettronegativo. (F è più elettronegativo di H). • E’ diversa da Zeff, che fa riferimento all’atomo isolato: si misura rispetto ad un altro atomo (in realtà è una differenza di elettronegatività.) • il valore è lo stesso per l’atomo libero o combinato • Nella tavola periodica aumenta verso destra e verso l’alto (col crescere del carattere non metallico). El.=f(Eion, EAE) • Un legame fra due atomi è tanto più polarizzato, quanto maggiore è la differenza di elettronegatività • Da questa differenza si può ricavare la % di ionicità del legame, cioè il contributo della forma ionica nell’espressione della risonanza: __ __ H--IClI f H+ IClI- POLARITÀ DELLE MOLECOLE Molecole come HCl, HF sono dipoli elettrici, contraddistinti dal vettore momento di dipolo elettrico μ. Una molecola è polare se μ≠0. μ=q.d q=carica, d=distanza fra i baricentri delle cariche, verso dal baricentro ⊕ al baricentro 0. • Il calcolo della polarità è immediato per le molecole biatomiche. • Da 3 atomi in poi bisogna calcolare la somma vettoriale dei momenti elettrici dei singoli legami ⇒ è necessaria la disposizione spaziale degli atomi, cioè la struttura della molecola. • MOLECOLE APOLARI Atomi uguali: H2, O2, F2, Cl2 Atomi diversi, ma disposti in modo da avere μ=0 BCl3, BF3, SO3 (planari) CH4, CCl4, SiCl4 (tetraedriche) CO2, CS2 (lineari) MOLECOLE POLARI μ≠0 Molecole formate da due atomi diversi HF, HCl, HBr, HI, CO, NO Molecole con geometria piramidale NH3, PH3, AsH3,PCl3 Molecole con geometria angolare H2O, H2S, H2Se, H2Te, SO2 Casi particolari CHCl3, CH3Cl, HCN, IO=C=SI Polarità e forze intermolecolari La polarità influenza le proprietà fisiche delle molecole. • Una molecola polare presenta Tf e Teb maggiori rispetto ad una apolare. • Poiché le molecole restano inalterate nel passaggio di stato, tanto più sono polari, maggiori sono le forze da vincere per separarle. Forze intermolecolari 1-Dipolo permanente- dipolo permanente (Le molecole dipolari si orientano in modo da esercitare delle forze elettrostatiche). 2-Dipolo permanente- dipolo indotto Il dipolo permanente polarizza una apolare (es. O2 in H2O) molecola 3-Dipolo indotto- dipolo indotto Deboli interazioni fra molecole apolari: la nuvola elettronica è simmetrica, ma mediando nel tempo ⇒ un momento elettrico istantaneo può creare un dipolo indotto ( Es He2) . 4-Forze di London Interazione fra cariche positive e negative di atomi vicini ⇒ equilibrio fra attrazione e repulsione 5-Forze di Van Der Waals (3+4) • Sono la somma delle Forze di London e dipolo indotto- dipolo indotto. • Proporzionali al numero di elettroni della molecola ⇒ ≈ alla massa molecolare M • Spiegano l’aumento di Tf, Teb per un elemento od una serie omologa di composti, scendendo lungo un gruppo. Legame ad idrogeno 1. Importante caso particolare delle interazioni dipolo permanente – dipolo permanente. 2. Si verifica per atomi di H legati ad un atomo piccolo, e molto elettronegativo (F, O, N). 3. Minori dimensioni ⇒ maggiore avvicinamento ⇒ legame più forte: inoltre H ha un solo elettrone nell’orbita esterna ⇒ no repulsione con elettroni del partner. 4. Il “ponte ad idrogeno” ha energia di legame ≈ 5-10 Kcal/mol (≈1/10 di un legame covalente). 5. Può aver luogo fra molecole diverse (⇒intermolecolare) o all’interno della stessa (⇒intramolecolare). Influenza sulle proprietà fisiche Per gli idruri del V, VI, VII gruppo, Tf e Teb crescono linearmente con M, in accordo con VdW. Tuttavia, il 1° elemento del gruppo (N, O, F rispettivamente), presenta valori sono molto più alti perché, a causa del legame ad idrogeno, occorre vincere forze molto maggiori per separare le molecole. Il legame ad idrogeno spiega perché il ghiaccio galleggia sull’acqua: i legami ad idrogeno fra le molecole creano una struttura “aperta”, meno densa di quella allo stato liquido.