I DISTURBI MENTALI IN
MEDICINA GENERALE:
DIFFERENZE DI GENERE?
Panfilo Ciancaglini
Ordine dei Medici
Genova, 23 ottobre 2010
100%
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
45%
16%
25%
2,7%
Popolazione
Medicina
Generale
Ospedale
Generale
Psichiatria
Regier et al 1993
IL PRINCIPALE REQUISITO PER
L’IMPLEMENTAZIONE DEI SERVIZI PER LA
SALUTE MENTALE NON CONSISTE IN UNA
FORTE ESPANSIONE DELLE AGENZIE
PSICHIATRICHE MA PIUTTOSTO IN UN
RAFFORZAMENTO DEL RUOLO TERAPEUTICO
DEL MEDICO DI FAMIGLIA
Shepherd, 1966
3
LE AREE DELLA COLLABORAZIONE I
 Co-gestione
della presa in carico dei pazienti
gravi, con particolare riferimento alle
condizioni di salute fisica
 Individuazione precoce delle psicosi per un
corretto avvio dei pazienti e dei famigliari ai
trattamenti specialistici
 Politiche per il trattamento della depressione e
dei disturbi d’ansia in un’ottica di sanità
pubblica
 Programmi di prevenzione delle patologie
psichiatriche
4
LE AREE DELLA COLLABORAZIONE II
 Programmi
di formazione (meglio se con
strumenti interattivi) con particolare
attenzione alla verifica dell’efficacia
 Programmi di ricerca orientati alla
valutazione dei percorsi diagnostico terapeutici
 Stesura di protocolli che facciano
riferimento alla EBM e alle evidenze delle
pratiche locali
5
COSA CI DICONO I DATI EPIDEMIOLOGICI
I pazienti psicotici presentano tassi di morbidità
e mortalità per malattie fisiche più elevati della
popolazione generale
 Il trattamento delle psicosi inizia con troppo
ritardo ed ha esiti insoddisfacenti
 La prevalenza dei disturbi psichici nella
popolazione è molto elevata
 Esiste una notevole comorbidità sia con disturbi
fisici che con altri disturbi psichici
 Molte delle persone che soffrono di un disturbo
psichico non ricevono alcun trattamento
 Molti pazienti, in particolare gli anziani, ricevono
un trattamento non appropriato

6
STANDARD MORTALITY RATIO (SMR)
NELLA SCHIZOFRENIA (BROWN, 1997)
Malattie respiratorie 226
 Malattie cardio-vascolari 110
 Malattie digestive 185

7
FATTORI DI RISCHIO LEGATI ALLO STILE
DI VITA
Abuso di alcol, di sostanze, di caffeina
 Fumo
 Assunzione prolungata di psicofarmaci
 Cattive abitudini alimentari
 Scarso esercizio fisico

8
GRUPPI A MAGGIOR RISCHIO DI
COMORBILITÀ
Anziani
 Pazienti con sindromi organiche cerebrali
 Pazienti che abusano di sostanze
 Donne
 Pazienti con basso livello socio-economico

9
PROBLEMATICHE LEGATE ALLE
DIFFERENZE DI GENERE (1)
Esordio ritardato e talora tardivo
 Decorso e esito
 Probabilità di avere figli
 Riduzione della protezione estrogenica in
menopausa
 Maggiore sensibilità agli effetti collaterali dei
farmaci antipsicotici

Decorso
11
Häfner et al, 2004
INTERCETTAZIONE DEL DISAGIO: IL
RUOLO DEL MMG
visita di accoglienza al momento
dell’iscrizione nelle liste
 disponibilità all’ascolto e attenzione alle
comunicazioni dei famigliari
 consultazione rapida telefonica con
l’operatore del CSM
 massima prudenza nella comunicazione
diretta con il ragazzo
 informazione e sostegno alla famiglia
 decisione col CSM del miglior percorso
possibile (attesa vigile, invio al CSM dei
genitori, trattamento iniziale nel setting
della MG, invio al CSM, ecc.)

12
SINTOMI PSICOTICI ATTENUATI





Perplessità
Sospettosità, diffidenza, sentirsi perseguitati
Esperienze percettive insolite
Interpretazione “originale” della realtà, convinzioni
bizzarre e/o inusuali
Percezione di mutamento della realtà
13
SINTOMI ANSIOSI O DEPRESSIVI







Tensione, irritabilità, scoppi di rabbia
Disturbi del sonno
Deflessione del tono dell’umore, perdita di interessi
Facile affaticabilità, mancanza di energia
Ansia, attacchi di panico
Fobie
Ossessioni e/o compulsioni
14
SINTOMI COGNITIVI

Riduzione della concentrazione e dell’attenzione
15
ALTERAZIONI DEL COMPORTAMENTO




Apatia
Scarsa cura della persona
Ritiro sociale
Ridotto funzionamento globale
16
PROBLEMATICHE LEGATE ALLE
DIFFERENZE DI GENERE (2)
Diversa sensibilità agli eventi di vita dopo la
pubertà
 Prevalenza di sintomi negativi nei maschi
 Aderenza alle proposte di cura
 Attese dei genitori

PREVALENZA ANNUALE DEI DISTURBI MENTALI
COMUNI IN ITALIA
(TASSI PER 100 AB. SUP. A 18 ANNI)
 Tutti
i disturbi mentali 7,3 (M 3,9 - F 11,4)
 Disturbi
depressivi 3,5 (M 2,0 - F 4,8)
 Disturbi
d’ansia 5,1 (M 2,2 - F 7,8)
18
PERCENTUALE DI DISTURBI FISICI IN
COMORBIDITÀ
 Disturbi
d’ansia
20-25%
 Disturbi
depressivi 25-30%
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PROBLEMATICHE LEGATE ALLE
DIFFERENZE DI GENERE (3)
Depressioni correlate alla gravidanza
 Diverso profilo del rischio suicidario
 Modalità di presentazione dei sintomi
 Esplorazione delle aree critiche (lavoro, salute
fisica, performance, casa, figli, relazioni)
 Uso e abuso di sostanze

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Diapositive di Panfilo Ciancaglini - (AIDM)