Benessere organizzativo
Le attività rivolte al benessere
organizzativo

Tirocini/Iride.

Sirio.

Antares.

Referenti della
Comunicazione
(52 in Veneto).
Convegni.
 Analisi di Clima.
 Progetto Pari
Opportunità.
 Formazione.

TIROCINI / IRIDE: 2002-2006
PERIODO
NAZIONALE
VENETO
TIROCINI
2002
1500
IRIDE
2004-2006
3500
270
330
ANNO 2005
34 Uffici +
Direzione
Regionale
La Gestione dello stress
STRESS E LUOGHI DI LAVORO
Più di un lavoratore su quattro nell'Unione
europea soffre di stress legato all'attività
lavorativa.
Questa importante questione coinvolge
tutti - datori di lavoro, lavoratori e società -, in
quanto possono sorgere problemi di salute,
può aumentare l'assenteismo e si rischia di
ridurre la produttività e la competitività delle
aziende.
European Agency for Safety and Health at Work
PROGRAMMA: 1° giornata
ORARIO
ARGOMENTO
9.00
Saluti, intrattenimento, compilazione questionario sullo stress.
9.30
Presentazione corso.
9.40
Brainstorming sulle principali cause di stress.
10.00
Lo gestione produttiva dello stress come forma di prevenzione del
bourn out (esaurimento psicofisico).
11.15
Pausa.
11.35
Tecnica di rilassamento.
12.05
Condivisione.
12.20
Flessibilità e creatività per raggiungere l’equilibrio psicofisico.
13.15
Pausa.
14.00
Tecniche teatrali per la gestione dell’ansia.
16.20
Condivisione riflessioni.
17.00
CHIUSURA GIORNATA
PROGRAMMA: 2° giornata
ORARIO
ARGOMENTO
9.00
Riflessioni sulla prima giornata e introduzione alla seconda.
9.30
Come gestire l’ansia da prestazione nel raggiungimento degli
obiettivi.
10.30
Tecnica di ideo-programmazione degli obiettivi e della prestazione.
11.15
Condivisione riflessioni.
11.30
Pausa.
11.50
La gestione proficua del tempo.
12.30
Esercitazioni di gruppo.
13.15
Pausa.
14.00
Tecniche teatrali per favorire uno stato di concentrazione tranquilla
durante lo svolgimento dei compiti.
16.30
Condivisione riflessioni.
17.00
TERMINE CORSO.
Che cos’è lo stress?


Risposta (generale) aspecifica a
qualsiasi richiesta proveniente
dall’ambiente. (Selye, 1930)
Somma di forze che agiscono
contro una resistenza.
Sindrome generale di adattamento
(Hans Selye)
Insieme di sintomi che
rappresentano la condizione
difensiva dell’organismo agli
agenti stressanti.
Sindrome generale di adattamento
(Hans Selye)
ALLARME.
IpotalamoSistema neurovegetativo
attivato: adrenalina e noradrenalina;
ipotalamo, ipofisi (ACTH)Corteccia
surrenale (Cortisolo mobilita riserve
energetiche)
 RESISTENZA o ADATTAMENTO
ACTH e Cortisolo.
 ESAURIMENTO.

DISTRESS, lo stress negativo

E’ ciò che abitualmente definiamo stress.

Componente disfunzionale dello stress.

Reazione eccessiva del sistema che
comporta alterazione delle capacità
psicofisiche.
(… continua)
DISTRESS
L’esperienza non è voluta.
Sentiamo di NON AVERE IL CONTROLLO SU
CIO’ CHE STA ACCADENDO.
Ansia, insicurezza.
ES.
Faccio 200 metri di corsa verso la stazione
perché temo di perdere il treno.
EUSTRESS, lo stress positivo
VITALITA’
Migliora lo stato di salute, interrompe la
monotonia, facilita l’attenzione, la
concentrazione, l’apprendimento e la
memoria.
(… continua)
EUSTRESS
L’esperienza che stiamo vivendo è voluta e
abbiamo la sensazione di DOMINARE
L’AMBIENTE.
ES.
Faccio 200 metri a corsa nel parco perché ho
deciso di fare attività fisica.
La reazione personale
VALUTAZIONE DELL’EVENTO
La realtà è ciò che noi percepiamo.
Attribuisco un significato soggettivo
all’evento.
(Meichenbaum)
(… continua)
La reazione personale
INDIVIDUO
Salute, energia, problem solving,
comunicazione, umorismo, pensiero
positivo, autocontrollo…
COPING
AMBIENTE
Rete sociale, sostegno familiare, beni
e servizi a disposizione…
Riconoscere i livelli di stress
SEGNALI
FISICI
Palpitazioni, sudorazione,
frequente bisogno di
urinare, appetito scarso
o eccessivo, disturbi
digestivi, tremori, tic
nervosi…
Riconoscere i livelli di stress
SEGNALI
COMPORTAMENTALI
Digrignare i denti,
mordersi le labbra,
difficoltà a trovare le
parole giuste,
mancanza di
concentrazione, pianto
frequente, insonnia…
Riconoscere i livelli di stress…
SEGNALI
PSICOLOGICI
Ansia, irrequietezza,
stanchezza e
debolezza.
Abbassamento del tono
dell’umore, ostilità,
sensazione di non
farcela, sensi di colpa o
di vergogna…
(…continua)
Segnali psicologici
Stress quotidiano
DEPRESSIONE
(persona sconfortata,
scoraggiata, triste..)
EMOZIONI NEGATIVE
FRUSTRAZIONE
(persona infastidita,
insoddisfatta,
irritata..)
ANSIA
(persona preoccupata,
nervosa, agitata..)
La Sindrome del burn out:
risposta disfunzionale allo stress.
Patologia professionale, tipica delle “professioni
d'aiuto” caratterizzata da:

Decadimento delle risorse psicofisiche.

Peggioramento delle prestazioni
professionali.
(C. Maslach,1975).
Un lavoro che brucia
Gli operatori in burn out:
 appaiono completamente
“bruciati”, “fusi”, cortocircuitati”,
oltremodo sfiniti, esauriti “a tutto
campo”.
 Sono in una fase di distress.
 Hanno la sensazione di non poter
controllare gli eventi.
Cause soggettive

Caratteristiche della personalità
Insufficiente maturazione emotiva;
intolleranza della frustrazione; incapacità di
gestire il tempo.

Aspettative professionali
Motivazioni inadeguate (desiderio
inconsapevole di esercitare potere decisionale
sugli altri; bisogno inconscio di approfondire la
conoscenza di sé; identificazione con
professionisti di successo).

Stress extra professionale
Cause oggettive
• Lavoro
Retribuzione contrattuale insoddisfacente;
condizioni ambientali sfavorevoli, ecc.
• Utenza
Sovraccarico qualitativo di lavoro (compiti
complessi) e quantitativo (eccesso di
richieste); routine, ecc.
• Ruolo
Sovraccarico di ruolo; ambiguità di ruolo:
compiti specifici non chiari; incongruenza
di ruolo; conflitto di ruolo.
Sintomi psichici
(C. Maslach, 1982; Folgheraiter, 1994)
Collasso delle energie psichiche
Apatia; difficoltà di concentrazione; disagio;
incubi notturni; irritabilità; preoccupazioni;
demoralizzazione; senso di inadeguatezza, di
colpa, di frustrazione o di fallimento;
disperazione.
Collasso della motivazione
Distacco emotivo (perdita della capacità
empatica); rigidità; cinismo, disinteresse,
pessimismo.
(…continua)
Sintomi psichici
Caduta dell’autostima
Insoddisfazione lavorativa,
autosvalutazione professionale e
personale.
Perdita di controllo
Il lavoro invade la vita personale.
l pensieri lavorativi creano
malessere anche oltre l’orario di
lavoro.
Sintomi comportamentali
a) Assenteismo;
b) Fuga dalla relazione;
c) Progressivo ritiro dalla realtà
lavorativa (disinvestimento):
presenziare alle riunioni senza
intervenire, senza alcuna
partecipazione emotiva;
(…continua)
Sintomi comportamentali
d) Difficoltà a scherzare sul lavoro,
talvolta anche solo a sorridere;
e) Perdita dell’autocontrollo.
Reazioni emotive violente, impulsive,
verso utenti e/o colleghi;
f) Tabagismo e assunzione di sostanze
psicoattive: alcool, psicofarmaci,
stupefacenti.
Sintomi fisici - Disfunzioni
a) Gastrointestinali
Gastrite, ulcera, colite, stitichezza,
diarrea;
b) Del Sistema Nervoso Centrale
Astenia, cefalea, emicrania;
c) Sessuali:
Impotenza, frigidità, calo del desiderio;
d) Della pelle:
Dermatite, eczema, acne, afte, orzaiolo;
(…continua)
Sintomi fisici
e) Allergie e asma;
f) Insonnia e altri disturbi del
sonno;
g) Disturbi dell’appetito;
h) Componenti psicosomatiche di:
artrite, cardiopatia, diabete.
Terapia anti - ustione
Al lavoro
Identificare il problema, individuare possibilità
di cambiamento, recuperare la motivazione, la
capacità di desiderare, la curiosità verso i
colleghi, gli utenti e il lavoro in sé.
Nella vita
Esercizio fisico, dormire adeguatamente,
mangiare in modo sano, gestire il proprio
tempo, utilizzare costantemente tecniche di
rilassamento.
Programma anti-stress
RICONOSCERE IL LIVELLO DI STRESS.
INTERVENIRE SUGLI STIMOLI
STRESSANTI.
GESTIRE PROFICUAMENTE LA REAZIONE
DA STRESS.
Gestione dello stress
STRATEGIE
COMPORTAMENTALI
• Gestire il tempo.
• Fare attività fisica.
• Affermare se stessi.
• Ricercare attività che
portano buon umore.
Gestione dello stress
STRATEGIE
PSICOLOGICHE
• Imparare una tecnica di
rilassamento.
• Pensare in modo diverso.
• Fare una scala dei
nostri bisogni.
TECNICHE DI RILASSAMENTO
A che cosa serve il rilassamento?
Al raggiungimento di un equilibrio
fisico e mentale, per un generale
benessere e una migliore
QUALITA’ DELLA VITA.
TECNICHE DI RILASSAMENTO
In particolare il rilassamento muscolare…
…serve a sentire il proprio tono
muscolare, riconoscere la propria
tensione e auto-controllarsi.
LA NOSTRA
“CAPA TANTA”…
NEOENCEFALO
RAZIONALITA’
MESENCEFALO
ROUTINE
Riprodotto da Mc Lean, 1967
PALEOENCEFALO
EMOZIONI
LOBI CEREBRALI
CORPO CALLOSO
CORPO CALLOSO
Gli emisferi cerebrali
(…continua)
100 MILIARDI DI NEURONI
Reti neuronali
Da 1.000 a 10.000 sinapsi (collegamenti) per neurone
=
60.000 KM DI RETE NEURONALE
Onde cerebrali
CREATIVITA’ E FLESSIBILITA’
Suonatore di sax o volto di donna?
Cosa vedi?
E adesso?
Sei romantico o goliardico?
Quante facce vedi?
Ci sono 11 facce umane. Normalmente se ne trovano 4 o 5, se
ne trovi più di 8 hai uno straordinario spirito di osservazione!
Ma il triangolo bianco c’è o non c’è ?
GESTIONE DEL TEMPO
Organizza la tua giornata gestendo gli
orari in modo programmato.
Stabilisci delle prorità: dove vuoi
essere presente e DELEGA il resto.
GESTIONE DEL TEMPO
Scegli obiettivi raggiungibili, a
scadenza temporale prestabilita.
Concediti delle pause nelle quali
rilassarti!
L'UOMO E' UN ATTORE
"… L'uomo è dotato di una mente
che gli permette qualunque tipo di
attività e di procedimento.
L'uomo inventa l'esistenza del
tempo,
dello
spazio,
della
coscienza,
inventa
persino
l'esistenza stessa, e poi proietta i
ricordi di queste categorie nella
situazione in cui si trova…”
L'UOMO E' UN ATTORE
(continua)
"… Vi attribuisce significato e si convince
che, in certa misura, non si tratta affatto
di una sua creazione …”
L'UOMO E' UN ATTORE
(continua)
"… In realtà, l'uomo è un attore su un
palcoscenico da lui stesso costruito,
completo di tutti gli accessori e le
scene…"
(Steve Lankton)
Strategie psicologiche
•
•
Che cos’è veramente importante per te in questo
momento?
Per chi o per che cosa saresti disposto a investire il
tuo tempo?
FARE UNA
SCALA
DEI BISOGNI
IMPORTANTI
OBIETTIVO BEN VOLUTO
•
•
•
•
Scelto dalla persona.
Forte desiderio di
raggiungimento dell’obiettivo.
Soddisfazione intrinseca.
Non ci sono controindicazioni.
OBIETTIVO BEN FORMATO
•
•
•
•
•
Realistico.
Misurabile.
Definire chiaramente
ciò che si vuole.
Evidenziare risorse e
mezzi disponibili.
Visualizzare risultati e
prestazioni.
OBIETTIVO BEN FORMATO
(continua)
Prestazioni specifiche, realistiche,
individuali e a breve scadenza.
Scala delle mete
Risorse:
Meta finale
Ostacoli:
Meta 3
Meta 2
Meta 1
Prestazione di base
64
PER GESTIRE LO STRESS:
• SCEGLI SEMPRE OBIETTIVI
RAGGIUNGIBILI.
• CREDI NELLE TUE POTENZIALITA’.
… BUONA VITA!!
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La Comunicazione nell`Esperienza dell`Agenzia delle Entrate del