DOCUMENTO FINALE ESAME DI STATO Pagina 1 di 13 ESAME DI STATO A.S. 2014/2015 DOCUMENTO FINALE del Consiglio di Classe CLASSE V^ sez. BT ISTITUTO TECNICO – SETTORE TECNOLOGICO INDIRIZZO COSTRUZIONI, AMBIENTE, TERRITORIO INDICE 1. PROFILO DELL'INDIRIZZO DI STUDI.................................................... 2. PROFILO DELLA CLASSE 3. 3.1 DOCENTI ............................................................................ 4 3.2 NOMI 4 ….............................................................. E MATERIE COMMISSARI INTERNI 4. 4 STUDENTI 5. INIZIATIVE COMPLEMENTARI ED INTEGRATIVE 6. RISULTATI DI APPRENDIMENTO 7. ATTIVITÀ 8. TEMPI 9. VALUTAZIONE CHE HANNO FREQUENTATO LA CLASSE PLURIDISCIPLINARI 11. SIMULAZIONI 12. CRITERI V^......................... ….................................... 6 / CLIL ….............................................. 8 …................................................ 10 …............................................. 11 EFFETTUATE SECONDO LE TIPOLOGIE PREVISTE PER LA TERZA PROVA SCRITTA DELLE ALTRE PROVE.................................................... ….......................................................... ALLEGATI: • • • • • • • • 5 7 DEGLI APPRENDIMENTI DI VALUTAZIONE 3 …..................................................... DEL PERCORSO FORMATIVO 10. SIMULAZIONI …...................................... pag. 2 Schede singoli docenti Simulazioni delle prove Griglie di correzione delle simulazioni + Griglia colloquio Criteri per l'attribuzione del credito formativo Criteri per l'attribuzione del voto di condotta Tabella di corrispondenza voti e livelli Nota MIUR Prot. n. 4969 del 25/07/2014 Documentazione riguardante gli alunni DSA 12 12 13 DOCUMENTO FINALE ESAME DI STATO 1. Pagina 2 di 13 PROFILO DELL’INDIRIZZO DI STUDI L'indirizzo "Costruzioni, Ambiente e Territorio" del Settore Tecnologico dell’I.I.S.S. "F. Liceti" di Rapallo offre al diplomato tecnico, a norma dell’articolo 8, comma 3, del Regolamento emanato con il D.P.R. 15 marzo 2010, n.88, una solida base culturale e, nel contempo, una specializzazione tecnico-scientifica necessaria per inserirsi nel mondo del lavoro. L'offerta formativa è infatti rivolta a conciliare una adeguata preparazione culturale, che metta in grado lo studente di intraprendere studi a livello post-secondario ed universitario, con competenze professionali precipuamente orientate, in linea con la Direttiva MIUR n. 4 del 16/01/2012, a formare cittadini consapevoli, capaci di rispondere alle richieste che provengono dalla realtà occupazionale e produttiva. Le discipline di studio concorrono, in termini di obiettivi cognitivi o puramente tecnico-professionali, all’acquisizione da parte dello studente di capacità progettuali unitamente allo sviluppo delle capacità linguistico espressive, delle capacità logico-matematiche e delle conoscenze economiche, giuridiche ed amministrative. Per quanto attiene l'ambito professionale, il diplomato dell'indirizzo "Costruzioni, Ambiente e Territorio": - ha competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie delle costruzioni, nell’impiego degli strumenti per il rilievo, nell’uso dei mezzi informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e pubblici esistenti nel territorio e nell’utilizzo ottimale delle risorse ambientali; -possiede competenze grafiche e progettuali in campo edilizio, nell’organizzazione del cantiere, nella gestione degli impianti e nel rilievo topografico; -ha competenze nella stima di terreni, di fabbricati e delle altre componenti del territorio, nonché dei diritti reali che li riguardano, comprese le operazioni catastali; -ha competenze relative alle amministrazioni di immobili. E’ inoltre in grado di: - collaborare, nei contesti produttivi di interesse, nella progettazione, valutazione e realizzazione di organismi complessi, operare in autonomia nei casi di modesta entità; - intervenire autonomamente nella gestione, nella manutenzione e nell’esercizio di organismi edilizi e nell’organizzazione di cantieri mobili, relativamente ai fabbricati; - intervenire nei processi di conversione dell’energia, del loro controllo; DOCUMENTO FINALE ESAME DI STATO Pagina 3 di 13 prevedere nell’ambito dell’edilizia ecocompatibile le soluzioni opportune per il risparmio energetico, nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente; redigere la valutazione di impatto ambientale; - pianificare ed organizzare le misure opportune in materia di salvaguardia della salute e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro; - collaborare nella pianificazione delle attività' aziendali, relazionare e documentare le attività svolte. 2. PROFILO DELLA CLASSE La classe V BT risulta attualmente composta da 20 allievi, tutti di sesso maschile, tutti provenienti dalla IV BT dell’Istituto, tranne uno. Sono presenti due casi che prevedono un Piano Didattico Personalizzato in quanto DSA. Per i casi che prevedono un Piano Didattico Personalizzato si rimanda all’allegato specifico, riservato al Presidente della Commissione. La classe attuale ha variato fisionomia nel corso degli anni a causa sia dell’inserimento di studenti ripetenti, sia di trasferimenti da altre scuole. Tra gli studenti si riscontra un buon grado di affiatamento e una buona coesione interna. Dal punto di vista disciplinare la classe mantiene un comportamento vivace ma generalmente corretto. Nel complesso, gli alunni partecipano al dialogo educativo con un atteggiamento propositivo. Il corpo docente nel Triennio ha mantenuto in prevalenza la continuità didattica tranne per le materie di indirizzo "Progettazione, Costruzione e Impianti" e "Gestione Cantiere e Sicurezza" che hanno visto alternarsi docenti diversi, Matematica ed Educazione fisica. L'azione didattica è stata rivolta in particolare a motivare e rendere partecipe l’intera classe al lavoro scolastico e a sostenere le difficoltà degli alunni nella rielaborazione delle varie discipline. L’apprendimento dei contenuti curricolari in taluni casi si è rivelato incerto a causa di una partecipazione non sempre costante o di un interesse selettivo nei confronti delle discipline. In alcune circostanze gli alunni non sono stati puntuali nelle consegne o non hanno compiutamente svolto i compiti assegnati loro. Non sono tuttavia mancati gli studenti che hanno dimostrato impegno assiduo nello studio, ottenendo risultati soddisfacenti, in alcuni casi anche brillanti. A questo punto dell’anno, il livello di preparazione risulta discreto, ed in alcuni casi soddisfacente, per gli alunni che più si sono impegnati e sufficiente, o non pienamente sufficiente, per il resto della classe. DOCUMENTO FINALE ESAME DI STATO 3.1 Pagina 4 di 13 DOCENTI (indicarne la stabilità) Continuità 3.2 Materia Docente Lingua e Letteratura Italiana Paolo Marco Benvenuto X X X Storia Paolo Marco Benvenuto X X X Matematica Francesco Robbiano X no no Inglese Laura Massone X X X Diritto ed Economia Mario Minniti X X X Geopedologia Economia Estimo Riccardo Rinosi X X X Topografia Mauro Laiolo X X X Gestione Cantiere e Sicurezza Ambiente di Lavoro Stefano Torre X no no Progettazione Costruzioni e Impianti Stefano Torre X no no Scienze motorie e sportive Patrizio Virga X no no Laboratorio Tecnologico per l'edilizia – esercitazioni di Topografia Calogero Sorce X no no Religione Cattolica Gabriella Baraldo X X X V NOMI E MATERIE DEI COMMISSARI INTERNI Sono stati nominati i seguenti commissari interni: Prof. Paolo Marco Benvenuto: Lingua e Letteratura Italiana - Storia Prof. Mauro Laiolo: Topografia Prof. Stefano Torre: Gestione Cantiere e Sicurezza Ambiente di Lavoro IV III DOCUMENTO FINALE ESAME DI STATO Pagina 5 di 13 4 STUDENTI CHE HANNO FREQUENTATO LA CLASSE V^ ( indicare se provengono dalla classe precedente, da altri indirizzi, da altro Istituto) Studente Provenienza 1 AGENO VALERIO Classe IV BT 2 ALTEMANI LORENZO Classe IV BT 3 BARELLA FEDERICO Classe IV BT 4 CACCIALANZA LUCA Classe IV BT 5 DONATELLI MARIO Classe IV BT 6 FURFARO ANDREA Classe IV BT 7 GANDINI CRISTIAN Classe IV BT 8 GHIGLIOTTI GIACOMO Classe IV BT 9 GUALTIERI GABRIELE Classe IV BT 10 MASCARO THOMAS Classe IV BT 11 MASCHIO MARCO Classe IV BT 12 MISHI JOHNNY Classe IV BT 13 PAGANO ANDREA Classe IV BT 14 PAVONE GIOVANNI Classe IV BT 15 REPETTO FRANCESCO 16 ROMANO FABRIZIO Classe IV BT 17 SOLIMANO LUCA Classe IV BT 18 SOMMARUGA MATTEO Classe IV BT 19 SPINETTI SIMONE Classe IV BT 20 ZUNINO FEDERICO Classe IV BT M. Buonarroti - GE DOCUMENTO FINALE ESAME DI STATO 5 Pagina 6 di 13 INIZIATIVE COMPLEMENTARI ED INTEGRATIVE ( visite aziendali, stages, viaggi di istruzione, corsi specifici ecc.) Viaggio di istruzione: Alcuni elementi della classe hanno partecipato alla crociera didattica dal 13 al 20 ottobre 2014 a bordo della nave Costa Favolosa che, partendo da Savona, ha seguito l'itinerario "Le Città del Sole" toccando Civitavecchia, Palermo, La Valletta-Malta, Palma di Maiorca e Barcellona. Uscite didattiche: • “La Merica! Da Genova ad Ellis Island” - Mostra sull'emigrazione italiana presso il Museo del Mare Galata - Genova 10 dicembre 2014 • Visita al Memoriale della Shoah ed ai luoghi del '900 milanese – Milano 6 maggio 2015 Iniziative scolastiche: • Il giorno venerdì 30 gennaio 2015 la classe ha assistito alla PROIEZIONE FILM PER LA GIORNATA DELLA MEMORIA: “Il bambino con il pigiama a righe” di M. Herman • Il giorno 19 marzo la classe ha partecipato al “Progetto Educazione alla Legalità Economica”. Tale intervento è stato tenuto tenuto dalla Guardia di Finanza. • Il giorno lunedì 20 aprile 2015 la classe ha partecipato all'incontro “A 70 anni dalla Liberazione” con l’intervento dei partigiani Dante Ghezzi e Nina Bardelle. • Il giorno 12 marzo visita all'Istituto del CNR IMATI (Istituto di Matematica Applicata e Tecnologia Informatica) Dimostrazioni, presentazioni di attività e progetti sulle tematiche di acquisizione, modellazione, progettazione, analisi e sintesi di forme tridimensionali. Attività di Orientamento e Alternanza Scuola-Lavoro Durante la pausa estiva tra il quarto e il quinto anno, alcuni studenti hanno svolto l'attività di alternanza scuola-lavoro presso enti locali o studi professionali. Nel corso del quarto e del quinto anno sono stati svolti incontri di orientamento professionale con esperti esterni provenienti dal settore pubblico e da quello privato, nonché attività di informazione sulle offerte formative post-diploma. Il giorno 19/02/2015 si è tenuto l'ultimo incontro del progetto ARIOS Incontri con albo professionale. In data 7/11/2014 la classe è stata accompagnata al Salone dell'Orientamento presso la Fiera di Genova; il 18/02/15 gli studenti hanno visitato gli stand di Architettura e Ingegneria nell'ambito dell'Open Week delle Facoltà universitarie. DOCUMENTO FINALE ESAME DI STATO 6 Pagina 7 di 13 RISULTATI DI APPRENDIMENTO (capacità di studio autonomo, capacità di ricerca, ecc.) Nel documento di programmazione di inizio anno sono stati individuati i seguenti obiettivi comuni: ➢ Potenziamento del senso di responsabilità personale, della autonomia e della socializzazione; ➢ Formazione degli allievi secondo le finalità del piano di studi e graduale acquisizione di competenze tecnico-progettuali; ➢ Sviluppo delle capacità critiche e di applicazione. Competenze Saper comunicare e assumere un atteggiamento critico capace di favorire la comprensione della realtà nel suo aspetto linguistico, letterario, storico e sociale; Assumere un atteggiamento critico e problematico capace di favorire la comprensione della realtà nei suoi aspetti osservabili e misurabili. Studiare l'uomo in quanto essere sociale nella rela- Discipline e/o attività coinvolte area linguistica e comunicativa area scientifica matematica e tecnologica area storicoumanistica Metodi studio delle discipline in una prospettiva sistematica, storica e critica; pratica dell’argomentazione e del confronto pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari; Problem-solving Analisi critica di temi e problemi DOCUMENTO FINALE ESAME DI STATO Pagina 8 di 13 zionalità e interdipendenza con l'ambiente; Sviluppare le competenze grafico-progettuali ed effettuare rilievi architettonici e topografici 7 area di indirizzo Elaborare progetti di opere civili nei limiti delle competenze professionali per interventi di nuova costruzione e di recupero; interpretare attraverso il rilievo il territorio con l’ausilio di cartografia ed altri strumenti; usare gli strumenti multimediali a supporto dello studio e della ricerca. ATTIVITA’ PLURIDISCIPLINARI / CLIL 1) Nell'ambito delle attività CLIL previste per il quinto anno degli Istituti Tecnici, è stato proposto, in ottemperanza alla circolare MIUR del 25/07/2014, il progetto interdisciplinare eTwinning "European Art and Culture 2014-2015". Attivato dalla docente belga Muriel Goffin del Centre Scolarie Notre Dame de la Sagesse di Ganshoren, il progetto si prefigge di promuovere e rafforzare una dimensione europea dell’insegnamento attraverso un gemellaggio elettronico tra diversi Istituti scolastici dell'UE. Gli studenti delle classi 5AT e 5BT hanno raccolto e prodotto materiale in lingua inglese in formato digitale. In particolare, il progetto ha comportato la pubblicazione periodica di contenuti multi-mediali, sotto forma di post, riguardanti diversi temi e forme artistiche secondo un programma concordato e monitorato dai docenti attraverso la piattaforma Twinspace all'interno del portale eTwinning. http://www.etwinning.net/sq/pub/profile.cfm?f=2&l=sq&n=106857 (Per il programma dettagliato si rimanda alla relazione della docente di lingua inglese). 2) Come da normativa vigente, il Consiglio di Classe ha individuato alcune aree di rilevanza interdisciplinare che sono state trattate in lingua inglese grazie alla cooperazione tra gli insegnanti di discipline di indirizzo non linguistiche (DNL) e la docente di L2. Questa collaborazione, finalizzata a DOCUMENTO FINALE ESAME DI STATO Pagina 9 di 13 potenziare le conoscenze e abilità proprie delle discipline di indirizzo, si è svolta secondo il modello Content and Language Integrated Learning (CLIL). I contenuti trattati sono stati veicolati in lingua inglese utilizzando il materiale di studio prodotto in collaborazione con i docenti DNL: Materie Gestione del cantiere e sicurezza ambienti di lavoro Contenuti discipline collegate Risk Assess Your Home Geopedologia, economia Guidelines for creating ed estimo attractive urban spaces Progettazione, costruzioni e impianti Anti-seismic safety in construction technology Obiettivi pluridisciplinari Predisporre una lista di controllo per valutare la sicurezza domestica Comprendere il ruolo degli spazi urbani e valutarne l'impatto socio-ambientale Conoscere la recente normativa antisismica nazionale e nozioni di ingegneria sismica Per quanto riguarda il programma di lingua inglese, la scelta degli argomenti tematici è stata effettuata nell'ottica di una modulazione interdisciplinare nella quale la lingua straniera viene coinvolta come mezzo espressivo di contenuti studiati prevalentemente in altre discipline. DOCUMENTO FINALE ESAME DI STATO 8 Pagina 10 di 13 TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO L’Area di istruzione generale, più ampia nel primo biennio (660 ore annue), decresce nel secondo biennio e nel quinto anno (495 ore annue), in quanto il consolidamento delle competenze culturali è comunque assicurato dalle Aree di indirizzo. Nell'ambito della quota di autonomia prevista per gli Istituti Tecnici è stata mantenuta un'ora settimanale di Diritto ed Economia nel Triennio, riducendo da 6 a 5 le ore settimanali di Lingua e letteratura italiana e Storia. DOCUMENTO FINALE ESAME DI STATO Pagina 11 di 13 9 VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI Numero di verifiche sommative effettuate, nell’intero anno scolastico, utilizzando le diverse tipologie di prove sottoelencate: Materia Prove orali (numero medio per ogni studente) Analisi di testo Saggio breve Articolo giornalistico Tema Prova semi strutturata Lingua e Letteratura Italiana 4 Storia 4 Matematica 3 5 Inglese 4 6 Diritto ed Economia 5 Geopedologia Economia Estimo 8 Topografia 3 Gestione Cantiere e Sicurezza Ambiente di Lavoro Progettazione Costruzioni e Impianti Scienze motorie e sportive Prova strutturata Problema Casi pratici Esercizi Progetti 7 2 4 7 5 1 2 5 5 4 5 DOCUMENTO FINALE ESAME DI STATO Pagina 12 di 13 10 SIMULAZIONI EFFETTUATE SECONDO LE TIPOLOGIE PREVISTE PER LA TERZA PROVA SCRITTA (descrizione, numero complessivo, ecc.) IL Consiglio di Classe ha optato per la tipologia B: Quesiti a risposta singola. Quattro materie con tre domande ciascuna; prova da svolgere in tre ore. Sono state effettuate due simulazioni di terza prova come qui di seguito riportato: Simulazioni 3^ prova – Tipologia B Date svolgimento e materie coinvolte 26/03/15 28/04/15 1 Topografia Storia 2 Estimo Estimo 3 Inglese Inglese 4 Gestione cantiere e sicurezza Gestione cantiere e sicurezza 11 SIMULAZIONI DELLE ALTRE PROVE (descrizione, numero complessivo, ecc.) E PREPARAZIONE AL COLLOQUIO Si sono svolte due simulazioni di prima prova, rispettivamente il 17/03/15 e il 24/04/15. La simulazione di seconda prova ha avuto luogo il 12/05/15. In preparazione del colloquio gli alunni sono stati guidati all'elaborazione di un percorso di approfondimento e ricerca individuale, scelto secondo gli interessi personali, in relazione alle tematiche affrontate in discipline affini o secondo un più marcato progetto interdisciplinare, in preparazione del colloquio. DOCUMENTO FINALE ESAME DI STATO 12 Pagina 13 di 13 CRITERI DI VALUTAZIONE Al fine di rendere la valutazione quanto più possibile obiettiva e uniforme, si fa riferimento ai criteri di valutazione approvati dal Consiglio di Classe. Oltre che del profitto e delle competenze raggiunte, si terrà conto della frequenza, dell’interesse e della partecipazione alle attività integrative proposte. Costituiranno parametri valutativi: - l'impegno nello svolgimento dei compiti assegnati e nello studio; - l'acquisizione e la comprensione dei contenuti fondamentali di ogni disciplina e lo sviluppo di capacità elaborative; - la capacità espositiva; - la capacità di operare collegamenti interdisciplinari - la capacità di svolgere attività di gruppo. Rapallo, 15 Maggio 2015 IL COORDINATORE DEL C.D.C. Paolo Marco Benvenuto IL DIRIGENTE SCOLASTICO Mariabianca Barberis MODULISTICA DOCUMENTO FINALE ESAME DI STATO ESAME DI STATO A.S. 2014/2015 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITA’ DISCIPLINARI SCHEDA DEL SINGOLO DOCENTE CLASSE V sez. BT MATERIA ITALIANO DOCENTE Prof. BENVENUTO PAOLO MARCO 1. ORE TOTALI PREVISTE DAL PIANO DI STUDI 2. LIBRI DI TESTO ADOTTATI N° ore 99 __“L’attualità della letteratura – Dall'età postunitaria ai giorni nostri” di Baldi – Giusso – Razetti - Zaccaria 3. OBIETTIVI REALIZZATI Conoscenza delle coordinate storico-culturali in cui sono collocati gli autori e le correnti letterarie Conoscenza dei profili biografici e della produzione letteraria degli autori Capacità di analisi dei testi letterari Capacità di esposizione chiara, coerente e corretta nell'orale e nello scritto Capacità di individuare temi comuni ai singoli autori 4. CONTENUTI Positivismo, Naturalismo e Verismo E. ZOLA – da L'Assommoir- L'alcol inonda Parigi G. VERGA: vita e opere Novelle: La roba - Fantasticheria - Libertà - Rosso Malpelo Lettura di brani de “I Malavoglia” e “Mastro Don Gesualdo” MODULISTICA DOCUMENTO FINALE ESAME DI STATO Simbolismo, Scapigliatura, Decadentismo C. BAUDELAIRE: L'albatro Spleen Corrispondenze L. STECCHETTI: Il canto dell'odio G. CARDUCCI: vita e opere Pianto antico A Satana Giuseppe Mazzini Il bove G: PASCOLI: vita e opere Il fanciullino I due fanciulli Lavandare Novembre X Agosto Il gelsomino notturno La grande proletaria si è mossa G. D'ANNUNZIO: vita e opere La sera fiesolana La pioggia nel pineto Crepuscolarismo e Futurismo M. MORETTI: Poggiolini A. PALAZZESCHI: E lasciatemi divertire S. CORAZZINI: Desolazione del povero poeta sentimentale G: GOZZANO: Totò Merumeni La signorina Felicita Cocotte MODULISTICA DOCUMENTO FINALE ESAME DI STATO F. T. MARINETTI: Il Manifesto del Futurismo Il romanzo del Novecento I. SVEVO: vita e opere da “La coscienza di Zeno”: lettura di passi scelti L. PIRANDELLO: vita e opere Il sentimento del contrario Novelle: Ciaula scopre la luna Il treno ha fischiato La giara Teatro: L'uomo dal fiore in bocca Lettura di brani da “Il fu Mattia Pascal” L'Ermetismo e la poesia del Novecento G. UNGARETTI: vita e opere Veglia Il porto sepolto San Martino del Carso Soldati La madre E. MONTALE: vita e opere I limoni Spesso il male di vivere ho incontrato Non chiederci la parola Meriggiare pallido e assorto La storia MODULISTICA DOCUMENTO FINALE ESAME DI STATO U: SABA: vita e opere A mia moglie Città vecchia S. QUASIMODO: vita e opere Ed è subito sera Alle fronde dei salici Narrativa del secondo dopoguerra IL NEOREALISMO NEL CINEMA E IN LETTERATURA ( Cenni su ELSA MORANTE, PRIMO LEVI, CESARE PAVESE, ITALO CALVINO) VISIONE FILM “Il delitto Matteotti” di F. Vancini “Ladri di biciclette” di V. de Sica “Romanzo di una strage” di M. T. Giordana ASCOLTO CANZONI “Addio Lugano bella” di P. Gori “San Lorenzo” di F. De Gregori “Su in collina” di F Guccini “Prendeva il treno” di E. Jannacci “La storia siamo noi” di F. De Gregori “In cerca di te-Sola me ne vo…” di Testoni-Sciorilli 5. METODI DI INSEGNAMENTO lezione multimediale lezione frontale, lavoro di gruppo, insegnamento individualizzato, approfondimenti individuali MODULISTICA DOCUMENTO FINALE ESAME DI STATO 7. SPAZI UTILIZZATI classe aula video 8. TEMPI i tempi previsti nella programmazione di inizio anno hanno subito consistenti ritardi per le numerose allerte meteo. 9. STRUMENTI DI VERIFICA (con riferimento alle tipologie previste dalla normativa sul nuovo esame di stato) interrogazione lunga, interrogazione breve, analisi del testo, articolo di giornale, saggio breve, tema storico, tema di ordine generale, ricerche su internet, approfondimenti sotto forma di tesina individuale. Rapallo li, 15 maggio 2015 IL DOCENTE _______________________________ MODULISTICA DOCUMENTO FINALE ESAME DI STATO ESAME DI STATO A.S. 2014/2015 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITA’ DISCIPLINARI SCHEDA DEL SINGOLO DOCENTE CLASSE V sez. BT MATERIA STORIA DOCENTE Prof. BENVENUTO PAOLO MARCO 1. ORE TOTALI PREVISTE DAL PIANO DI STUDI 2. LIBRI DI TESTO ADOTTATI N° ore 66 “Voci della storia e dell'attualità” di Brancati-Pagliarani 3. L'età contemporanea La Nuova Italia 3. OBIETTIVI REALIZZATI Conoscenza e comprensione degli eventi storici periodizzati e colti nei loro rapporti diacronici e sincronici Acquisizione di elementi del lessico in riferimento ai linguaggi specifici politico, economico, sociale, religioso Capacità di utilizzare strumenti di informazione storica. 4. CONTENUTI - L’imperialismo e la crisi dell’equilibrio europeo - Lo scenario extraeuropeo - L’Italia giolittiana - La prima guerra mondiale - La rivoluzione russa - L’Europa e il mondo dopo il conflitto - L’URSS tra le due guerre e lo stalinismo - Il dopoguerra in Italia e l’avvento del fascismo - Gli USA e la crisi del ‘29 - La crisi della Germania repubblicana ed il nazismo - Il regime fascista in Italia - L’Europa verso una nuova guerra MODULISTICA DOCUMENTO FINALE ESAME DI STATO - La seconda guerra mondiale - Il bipolarismo USA-URSS e la “guerra fredda” - La nascita della Repubblica italiana - Gli anni del boom - La contestazione giovanile e la strategia della tensione 5. METODI DI INSEGNAMENTO lezione frontale, lezione multimediale, lavoro di gruppo, approfondimenti personali insegnamento individualizzato, 6. MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO libro di testo, appunti, riviste specialistiche, documenti 7. SPAZI UTILIZZATI aula, aula video 8. TEMPI I tempi previsti per lo svolgimento del programma hanno subito condizionamenti e rallentamenti a causa delle numerose allerta meteo nella prima parte dell'anno scolastico 9. STRUMENTI DI VERIFICA interrogazione lunga, interrogazione breve, tema storico, ricerche su internet, approfondimenti sotto forma di tesina individuale. Rapallo li, 15 maggio 2015 IL DOCENTE _______________________________ DOCUMENTO FINALE ESAME DI STATO Pagina 1 di 4 ESAME DI STATO A.S. 2014/2015 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITA’ DISCIPLINARI SCHEDA DEL SINGOLO DOCENTE CLASSE V^ sez. BT MATERIA Lingua e civiltà inglese DOCENTE Prof. Laura MASSONE 1. ORE TOTALI PREVISTE DAL PIANO DI STUDI N° ore 99 2. LIBRI DI TESTO ADOTTATI : Dorigati, Weltzin, Living – Minerva Italica 3. OBIETTIVI REALIZZATI (in termini di conoscenze, competenze, abilità) La classe si caratterizza per una certa disomogeneità sia per capacità sia per applicazione allo studio. In particolare, si individua un gruppo di studenti che partecipa con interesse e impegno evidenziando buone capacità di apprendimento sostenute anche da costanza nello studio. Altri studenti hanno registrato esiti alterni a causa di uno studio non sempre adeguato e del permanere di difficoltà linguistico – espressive. I risultati ottenuti sono comunque sufficienti o discreti per buona parte della classe. Gli interventi didattici sono stati rivolti al conseguimento dei seguenti obiettivi: ➢ Descrivere e riferire contenuti delle unità didattiche programmate. ➢ Produrre semplici testi scritti, seppure con qualche errore, contenenti strutture e lessico noti. ➢ Trasporre in lingua italiana il significato generale di testi su argomenti professionali, con particolare riguardo alle aree tematiche del costruire e dell'abitare. ➢ Sostenere una semplice conversazione su argomenti di carattere generale o specifico del settore. ➢ Saper operare collegamenti interdisciplinari oltre che all'interno della disciplina. ➢ Riflettere sulla propria identità culturale e confrontare idee ed esperienze su temi di arte, cultura e tradizioni locali. ➢ Utilizzare le nuove tecnologie dell'informazione per fare ricerche e DOCUMENTO FINALE ESAME DI STATO Pagina 2 di 4 comunicare in lingua inglese in una dimensione europea; ➢ Saper utilizzare i dizionari bilingue e monolingue. 4. CONTENUTI (indicare/allegare le unità didattiche o i moduli ) Dal testo : Dorigati, Weltzin, Living – Minerva Italica A - The Industrial Revolution and the Victorian Age The 19th-century City: The Industrial Revolution The Industrial City Coketown viewing of Oliver Twist (2005 film directed by R. Polanski) The Age of Engineering: The Crystal Palace Tower Bridge The London Sewer System viewing of BBC documentary The Sewer King B – Historical and Technological Developments in America The American War of Independence The Rise of Skyscrapers in the USA - The Chrysler Building and the Empire State Building C - Urban Developments towards a Better Living Environment Utopian Communities, Model Towns and the Planning Process: Owen, Buckingham and Salt The Living Environment For a Better Living: The Garden City and the Satellite Town A Plan is Needed: The General Plan 20th century Urban Plans Ideal Cities: plans by Howard, Wright, Le Corbusier The London: the exploding metropolis The London Region The New Towns D – Architectural Styles and Movements Neo-Classicism Gothic Revival Arts and Crafts Art Nouveau Modernism and Beyond – The Guggenheim Museum, New York – The Pompidou Centre, Paris – Lloyd's of London E – Building Installations photocopy DOCUMENTO FINALE ESAME DI STATO Pagina 3 di 4 Electrical and Heating Systems Solar heating and energy conservation Plumbing Systems and Drainage F – Fiction O. Wilde, The Canterville Ghost, CIDEB, Black Cat Publishing G – Multidisciplinary Activities / CLIL Table A: e-Twinning Project "European Art and Culture 2014 - 2015" September 2014-May 2015 Month Topic Art Form September Personal profile, my school, my country October School, daily life, daily routine Painting November Rain, wind, autumn, trees Music December Christmas, fire, light, stars Gastronomy (recipes from my country) January Snow, winter, ice Literature February Love, men, women Cinema March Spring, gardens, parks, flowers Art galleries and museums April Animals Architecture May Summer, sun, holidays Photography Table B: Material prepared in cooperation with teachers of subjects other than English: Subjects Contents Gestione del cantiere e Skills Risk Assess Your Home Prepare a home safety checklist Geopedologia, economia Guidelines for creating ed estimo attractive urban spaces Appreciate the role of open urban spaces and their social and environmental functions within a town sicurezza ambienti di lavoro Progettazione, costruzioni e impianti Anti-seismic safety in construction technology Learn about Italian antiseismic legislation and basic notions of earthquake engineering DOCUMENTO FINALE ESAME DI STATO 5. Pagina 4 di 4 METODI DI INSEGNAMENTO (lezione frontale, lavoro di gruppo, insegnamento individualizzato, problem solving, etc.) Lezione frontale Lezione dialogata Attività Laboratoriali Visione di filmati in lingua originale 6. MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO (sussidi didattici utilizzati) Libro di testo, Fotocopie Dizionari bilingue e monolingue Registratore/ Lettore CD audio – DVD 7. SPAZI UTILIZZATI Aula multimediale, Laboratorio linguistico 8. TEMPI (impiegati per la realizzazione delle unità didattiche o dei moduli ) Come da programmazione 9. STRUMENTI DI VERIFICA (con riferimento alle tipologie previste dalla normativa sul nuovo esame di stato) Trattazione sintetica di argomenti e Prove semistrutturate (per i casi DSA è stato consentito l'uso di tabelle e schemi) Testi di comprensione con domande a risposta aperta o a scelta multipla Esercizi di completamento Interrogazioni orali Le verifiche scritte si sono articolate su due aspetti: il controllo della conoscenza dei contenuti e il controllo delle competenze linguistiche acquisite. Le verifiche orali sono servite a valutare sia l’acquisizione delle conoscenze sia la capacità di conversare in lingua su argomenti precedentemente studiati. Nella valutazione si è data priorità alla capacità di comprendere e comunicare rispetto alla correttezza formale. Li, 4/05/2015 LA DOCENTE Laura Massone DOCUMENTO FINALE ESAME DI STATO Pagina 1 di 3 ESAME DI STATO A.S. 2014/2015 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITA’ DISCIPLINARI SCHEDA DEL SINGOLO DOCENTE CLASSE V sez. BT MATERIA DIRITTO DOCENTE Prof. MARIO MINNITI 1. ORE TOTALI PREVISTE DAL PIANO DI STUDI 2. LIBRI DI TESTO ADOTTATI N° ore 33 G. Zagrebelsky, G. Oberto, G. Stalla, C. Trucco, Compendio di Diritto, Ed. Le Monnier 3. OBIETTIVI REALIZZATI (in termini di conoscenze, competenze, capacità) a) Lineamenti fondamentali del diritto ambientale; b) Lineamenti fondamentali di urbanistica; c) Lineamenti fondamentali di diritto civile e amministrativo, con particolare riferimento al contratto di appalto privato e pubblico e alle procedure amministrative di espropriazione per pubblica utilità; d) Redazione di perizie tecnico-giuridiche con uso appropriato del linguaggio normativo. 4. CONTENUTI (indicare/allegare le unità didattiche o i moduli ) DOCUMENTO FINALE ESAME DI STATO Pagina 2 di 3 Modulo 1: Diritto e ambiente Modulo 2: Tutela del paesaggio, del territorio e dell'ambiente Modulo 3: Tutela e sfruttamento delle risorse e del territorio Modulo 4: Attività industriali, edilizie ed estrattive; Campi elettrici ed elettromagnetici Modulo 5: La gestione dei rifiuti Modulo 6: Legislazione urbanistica Modulo 7: Espropriazione, opere pubbliche e strade Modulo 8: La professione del geometra. 5. METODI DI INSEGNAMENTO (lezione frontale, lavoro di gruppo, insegnamento individualizzato, problem solving, etc.) 1. Lezione frontale 2. Lavoro di gruppo DOCUMENTO FINALE ESAME DI STATO Pagina 3 di 3 3. Chiarimenti individualizzati a singoli studenti su richiesta degli interessati. 6. MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO (sussidi didattici utilizzati ) 1. Libro di testo 2. Codice civile 3. Codice dell'ambiente 4. Giornali e riviste varie 7. SPAZI UTILIZZATI (laboratorio, biblioteca, palestra, etc.) Aula Laboratorio 8. TEMPI (impiegati per la realizzazione delle unità didattiche o dei moduli ) due mesi circa per coppia di moduli 9. STRUMENTI DI VERIFICA (con riferimento alle tipologie previste dalla normativa sul nuovo esame di stato) 1. Interrogazione breve 2. Interrogazione lunga 3. Domande con risposta scritta in forma aperta. li, Rapallo, 4/05/2015 IL DOCENTE Prof. Mario Minniti MODULISTICA DOCUMENTO FINALE ESAME DI STATO ESAME DI STATO A.S. 2014/2015 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITA’ DISCIPLINARI SCHEDA DEL SINGOLO DOCENTE CLASSE V sez.BT MATERIA EDUCAZIONE FISICA DOCENTE Prof. Patrizio Virga 1. 2. ORE DI LEZIONE EFFETTUATE N° ore 58 __________________________________________________________________ ORE TOTALI PREVISTE DAL PIANO DI STUDI N° ore 66 LIBRI DI TESTO ADOTTATI “ IN PERFETTO EQUILIBRIO” - Pensiero e azione per un corpo intelligente con elementi di educazione stradale. Autori: P.L. DEL NISTA, J. PARKER, A. TASSELLI. Casa Editrice: D’ANNA OBIETTIVI REALIZZATI (in termini di conoscenze, competenze, capacità) 3. Obiettivi trasversali comportamentali: Gli allievi/e hanno avuto una partecipazione attiva alle lezioni, sapendo alcuni di loro anche proporre iniziative con osservazioni motivate, e rispondendo tutti in pratica agli stimoli proposti. Si sono rapportati tra loro e con gli allievi dell’altra classe, con la quale hanno condiviso la palestra per tutto l’anno scolastico, in maniera positiva e costruttiva Hanno confermato la consapevolezza del proprio ruolo di studente, che rispetta le regole dell’Istituto oltre alla consapevolezza delle proprie capacità e dei propri limiti. Sempre tenendo conto del rispetto per gli altri e della loro opinione. Obiettivi trasversali cognitivi: • 4. conoscenza delle linee essenziali dei contenuti trattati; Conoscono e descrivono le esercitazioni effettuate; Conoscono le abilità e gli schemi di gioco fondamentali dei principali sport di squadra; Hanno sviluppato abilità operative; Hanno sviluppato la capacità di analisi/osservazione/esperienze di semplici movimenti; Hanno realizzato esperimenti individualmente o in gruppo CONTENUTI Nozioni anatomiche - fisiologiche su DOCUMENTO FINALE ESAME DI STATO • • • • • Pagina 2 di 4 Concetto di riscaldamento Concetto di recupero dopo uno sforzo fisico Capacità motorie coordinative e condizionali: Mobilità articolare e scioltezza muscolare, Coordinazione generale, Destrezza Resistenza generale e specifica. La velocità La forza Consolidamento schemi motori di base ATLETICA Resistenza generale Velocità Resistenza PALLAVOLO Schemi e tattica di gioco Regole di gioco • • BASKET Regole di gioco basket 3 vs 3 • RUGBY Fondamentali di gioco CALCIO A 5 • • Nozioni generali sul gioco e regole fondamentali Regolamento federale TENNISTAVOLO • Tecnica dei fondamentali (scambi dritto-rovescio liscio, scambio di taglio dritto e rovescio. Battuta di dritto METODI DI INSEGNAMENTO (lezione frontale, lavoro di gruppo, insegnamento 5. individualizzato, problem solving, etc.) Si sono raggiunti gli obiettivi proposti applicando i seguendo criteri metodologici: • Globale-analitico-globale: dal globale al particolare , dal semplice al complesso. • Rispetto del concetto di gradualità • Ogni attività è stasta mirata sempre al coinvolgimento di tutti gli allievi. Giochi sportivi non codificati • Palla avvelenata e Pallaveloce Organizzazione di mini-tornei da parte degli allievi con arbitraggio autonomo di tutti gli sport di squadra elencati. Arbitraggio da parte degli allievi esonerati o giustificati alla lezione pratica DOCUMENTO FINALE ESAME DI STATO • • Pagina 3 di 4 L’apprendimento motorio è stato per prove ed errori attraverso una scoperta guidata, per intuizione della soluzione del problema motorio e apprendimento analitico per immagine di un modello. Sono stati utilizzati circuiti e percorsi misti; 6. MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO (sussidi didattici utilizzati ) “ IN PERFETTO EQUILIBRIO” - Pensiero e azione per un corpo intelligente con elementi di educazione stradale. Autori: P.L. DEL NISTA, J. PARKER, A. TASSELLI. Casa Editrice G. D’Anna Palestra: è stata utilizzata tutta l’attrezzatura presente 7. SPAZI UTILIZZATI (laboratorio, biblioteca, palestra, etc.) 8. Palestra: è stata utilizzata tutta l’attrezzatura presente. TEMPI (impiegati per la realizzazione delle unità didattiche o dei moduli ) Ogni Modulo ha avuto mediamente la durata di 3 o 4 lezioni per completare in modo organico e completo l’unità didattica affrontata in quel momento, lasciando in tal modo agli allievi i giusti tempi di apprendimento dei gesti tecnici e del loro approfondimento. 9. STRUMENTI DI VERIFICA (con riferimento alle tipologie previste dalla normativa sul nuovo esame di stato) Per la parte pratica la valutazione è stata individuale o collettiva. Gli alunni impossibilitati per motivi di salute sono stati valutati anche oralmente e/o con verifiche basate sugli arbitraggi e sula collaborazione attiva con l’insegnante durante le lezioni, come da normativa vigente lezione (Legge 7.02.1958 n° 88 art. 3 e C.M. 17.07.1987 n° 216 Rapallo, 05 Maggio 2015 IL DOCENTE Patrizio Virga DOCUMENTO FINALE ESAME DI STATO Pagina 4 di 4 SCHEDA SINGOLO DOCENTE DOCUMENTO FINALE ESAME DI STATO ESAME DI STATO A.S. 2014/15 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITA’ DISCIPLINARI SCHEDA DEL SINGOLO DOCENTE CLASSE V sez. BT MATERIA ESTIMO DOCENTE Prof. Rinosi Riccardo 1. __________________________________________________________________ ORE TOTALI PREVISTE DAL PIANO DI STUDI 2. LIBRI DI TESTO ADOTTATI Dino Franchi G.C Ragagnin 3. N° ore 132 ECONOMIA ED ESTIMO OBIETTIVI REALIZZATI (in termini di conoscenze, competenze, capacità) Conoscenza degli elementi fondamentali di estimo generale ,civile legale ,catastale ed ambientale . Competenze fondamentali legate a estimo generale , civile ,legale catastale ed ambientale . Capacità di eseguire stime relative agli aspetti economici fondamentali 4. CONTENUTI (indicare/allegare le unità didattiche o i moduli ) Estimo Rurale Generalità sui beni rustici Stima sintetica dell'azienda agraria:sintetica parametrica,per valori tipici,stima storica e a vista. Stima delle scorte aziendali Estimo Forestale Cenni Prezzo di macchiatico. SCHEDA SINGOLO DOCENTE DOCUMENTO FINALE ESAME DI STATO Estimo Legale Stima dei danni :da incendio, da grandine ,da inquinamento . Servitù personali: usufrutto ,uso, abitazione. Stima del diritto d’usufrutto e della nuda proprietà . Stima del diritto d’usufrutto e della nuda proprietà a scopi fiscali . Servitù prediali coattive . Richiami giuridici ,criteri generali per la determinazione dell’indennità per le servitù coattive . Servitù coattive : acquedotto e scarico coattivo,passaggio,elettrodotto e di linee telegrafiche e telefoniche e di vie funicolari ; servitù di metanodotto e di oleodotto . Espropri per causa di pubblica utilità : Decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327 Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità Espropriazioni di aree agricole ,edificate e a suscettibilità edificatoria, occupazione temporanea d’urgenza legittima ed illegittima . Stima delle successioni ereditarie. Successione legittima,testamentaria e necessaria. Riunione fittizia e stima dell’asse ereditario . Comunione dei beni dal momento della successione alla divisione. Pagamentio dei debiti ,collazione ,prelevamenti. Stima della massa dividenda ,formazione delle quote di diritto e di fatto. Estimo civile Stima dei fabbricati civili. Stima sintetica:a vista e storica,per valori tipici,parametrica . Stima analitica. Determinazione del reddito capitalizzabile,del saggio di capitalizzazione e del valore capitale .Aggiunte e detrazioni al valore capitale. Il valore di costo dei fabbricati civili.Stima sintetica e stima analitica . Il valore di trasformazione dei fabbricati civili. Il diritto di sopraelevazione e stima dell’indennità di sopraelevazione . Il valore complementare dei fabbricati civili. Stima delle quote di possesso di fabbricati in multiproprietà. Locazione di immobili urbani ad uso abitazione ed equo canone Applicabilità dell’equo canone,determinazione del canone,aggiornamento del canone,recenti disposizioni in materia di locazione. Stima delle aree fabbricabili Stima del valore di mercato .Aspetti economici delle aree di mercato. SCHEDA SINGOLO DOCENTE DOCUMENTO FINALE ESAME DI STATO Stima sintetico-pratica del valore di mercato delle aree fabbricabili. Stima del valore di trasformazione. Stima dei valori condominiali Il condominio e il calcolo dei millesimi Estimo ambientale Valutazione beni ambientali Valore d’uso sociale Metodo diretto ed indiretto Stima valore economico totale Stima valore territoriale Stima danni ambientali Giudizi convenienza delle opere pubbliche Analisi costi benefici Stima VAN , RBCA ,SRI, TRC Costi idoneizzazione ed urbanizzazione La valutazione d’impatto ambientale Panorama legislativo internazionale e nazionale Metodologie di studio dell’impatto ambientale . Cenni. Catasto dei Terreni Formazione Pubblicazione Attivazione Conservazione Calcolo del Reddito Dominicale del Reddito agrario I documenti e gli atti del Catasto dei terreni Catasto Fabbricati Formazione Pubblicazione Attivazione Conservazione Gli atti e i documenti del C.F. 5. METODI DI INSEGNAMENTO (lezione frontale, lavoro di gruppo, insegnamento individualizzato, problem solving, etc.) LEZIONE FRONTALE LAVORI DI GRUPPO RICERCHE SU INTERNET 6. MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO (sussidi didattici utilizzati ) Libri di testo Supporti multimediali Internet 7. SPAZI UTILIZZATI (laboratorio, biblioteca, palestra, etc.) LABORATORIO INFORMATICA AULA TECNICA SCHEDA SINGOLO DOCENTE DOCUMENTO FINALE ESAME DI STATO 8. TEMPI (impiegati per la realizzazione delle unità didattiche o dei moduli ) Vedi programmazione annuale didattica 2014/15 __________________________________________________________________ 9. STRUMENTI DI VERIFICA (con riferimento alle tipologie previste dalla normativa sul nuovo esame di stato) QUESITI A RISPOSTA APERTA INTERROGAZIONE BREVE INTERROGAZIONE LUNGA PROBLEMI li, __Rapallo 4/05/2015_______________ IL DOCENTE Prof.Riccardo Rinosi MODULISTICA DOCUMENTO FINALE ESAME DI STATO ESAME DI STATO A.S. 2014/2015 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITA’ DISCIPLINARI SCHEDA DEL SINGOLO DOCENTE CLASSE V sez. BT MATERIA: GESTIONE CANTIERE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO DOCENTE Prof. _TORRE STEFANO___ 1. ORE TOTALI PREVISTE DAL PIANO DI STUDI 2. LIBRI DI TESTO ADOTTATI N° ore 66 GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA Autori: Valli Baraldi Editore: SEI. Data di Pubblicazione: 2012 Cod. 978-88-05-07141-8 3. OBIETTIVI REALIZZATI (in termini di conoscenze, competenze, capacità ) • • • • • • analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio organizzare e condurre i cantieri mobili nel rispetto delle normative sulla sicurezza valutare fatti e orientare i propri comportamenti in base a un sistema di valori coerenti con i principi della costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e dei servizi. identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti. redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali. 4. CONTENUTI (indicare/allegare le unità didattiche o i moduli ) •I ponteggi Ponteggi fissi – ponteggi a tubi giunti – ponteggio a telai prefabbricati – ponteggi multiderezionale – ponteggio in alluminio per facciate – partenza stretta e partenza allargata – Ponteggi a sbalzo – componenti di ponteggio – Ancoraggio del ponteggio – Montaggio, uso e smontaggio del ponteggio – Ponte su ruote •I DPC anticaduta I dispositivi di ancoraggio – Dispositivi di ancoraggio di tipo A, B, C, D, E •DPI anticaduta, sistemi di arresto, distanze di caduta La normativa di riferimento – I DPI nei lavori in quota – Il sistema di arresto caduta imbracatura + assorbitore + cordino – Dispositivi anticaduta di tuoi guidato – Dispositivo anticaduta di tipo retrattile – Tipologie di caduta – Distanze di caduta ed effetto pendolo •Scale e ponti su cavalletti Le scale – Scale portatili – Utilizzo delle scale portatili – Tipi di scale portatili – Ponti su cavalletti. •Le macchine del cantiere Generalità – I principi della sicurezza – Macchine per il movimento terra – Macchine per il mescolamento dei materiali •Macchine per il sollevamento Generalità – Sicurezza nell'uso delle macchine per il sollevamento – Imbracature e accessori per il sollevamento dei carichi – Le gru – Le gru a torre – Altri tipi di gru – argani a bandiera e a cavalletto – Sistemi di sollevamento a pignone-cremagliera – ponti sospesi •Gli scavi Le attività di scavo – Caratteristiche dei terreni – Rischi nei lavori di scavo – I sistemi di protezione degli scavi - Sistemi provvisionali di sostegno e protezione degli scavi – Sistemi realizzati in cantiere – Sistemi di puntellazione metallici •Cantieri stradali Che cos'è un cantiere stradale – Infortuni, malattie progessinali e norme di prevenzione – valutazione dei rischi – Segnaletica temporanea dei cantieri stradali •Demolizioni Demolizioni: obblighi e prescrizioni – tecniche di demolizioni – Programma di demolizioni – Demolizioni di elementi strutturali •La gestione dei lavori Il computo metrico estimativo – Il quadro economico dei lavori – L'elenco dei prezzi unitari – Il capitolato speciale d'appalto – Contabilità dei lavori – Stati di avanzamento lavori e conto finale – Esecuzione dei lavori 4. METODI DI INSEGNAMENTO LEZIONE FRONTALE, INSEGNAMENTO INDIVIDUALIZZATO, UTILIZZO DI DISPENSE 5. MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO ATTREZZATURA DISPONIBILE IN AULA, E NEL COMPLESSO SCOLASTICO. 6. SPAZI UTILIZZATI AULA 8. TEMPI COME INDICATO DA PROGRAMMAZIONE 9. STRUMENTI DI VERIFICA SI SONO SVOLTE VERIFICHE SCRITTE E LE VERIFICHE ORALI PER VALUTARE LA CONOSCENZA DEGLI ARGOMENTI SVOLTI A LEZIONE. TUTTE LE VERIFICHE SVOLTE DURANTE L'ANNO CONTENEVANO DOMANDE DELLA TIPOLOGIA USATA PER LA PREPARAZIONE DELLA TERZA PROVA. li, __________________ IL DOCENTE _______________________________ MODULISTICA DOCUMENTO FINALE ESAME DI STATO ESAME DI STATO A.S. 2014/2015 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITA’ DISCIPLINARI SCHEDA DEL SINGOLO DOCENTE CLASSE MATERIA DOCENTE 5 sez. BT MATEMATICA Prof. Francesco ROBBIANO 1. ORE TOTALI PREVISTE DAL PIANO DI STUDI 2. LIBRI DI TESTO ADOTTATI N° ore 99 “Matematica.verde Vol 5”, di Bergamini Trifone Barozzi, Ed.Zanichelli 3. OBIETTIVI REALIZZATI (in termini di conoscenze, competenze, capacità) Gli studenti sanno studiare una funzione non troppo complessa determinandone intersezioni con gli assi, massimi, minimi, asintoti orizzontali e verticali e disegnarne il grafico interpretando correttamente le derivate fino alla seconda. Conoscono il significato di rapporto incrementale e il suo legame con il concetto di derivata prima di una funzione. Sanno svolgere integrali indefiniti immediati o di semplici funzioni (esempio: rapporto tra polinomi in cui il numeratore è la derivata del denominatore). Sanno il significato di trapezioide e di integrale definito, e lo sanno computare per semplici funzioni. Sanno il significato di integrale improprio e lo sanno computare per semplici funzioni. Sanno applicare la formula per trovare il volume di un solido di rotazione di un trapezioide intorno all’asse x. Conoscono il teorema della media e il teorema fondamentale del calcolo integrale. Conoscono intuitivamente la definizione di probabilità di eventi complessi, di spazio campionario, di eventi indipendenti e dipendenti, compatibili e incompatibili. Conoscono gli indici di variabilità centrale. DOCUMENTO FINALE ESAME DI STATO 4. CONTENUTI (indicare/allegare le unità didattiche o i moduli ) a. b. c. d. 5. Pagina 2 di 2 Studio di funzione Integrali indefiniti Integrali definiti e impropri Probabilità e statistica METODI DI INSEGNAMENTO (lezione frontale, lavoro di gruppo, insegnamento individualizzato, problem solving, etc.) a. Lezione frontale b. Lavoro in gruppo c. Lezione interattiva “maieutica” 6. MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO (sussidi didattici utilizzati ) a. Libro di testo b. Appunti c. Materiale vario (dadi da gioco, carte, ecc.) 7. SPAZI UTILIZZATI (laboratorio, biblioteca, palestra, etc. ) a. Aula 8. TEMPI (impiegati per la realizzazione delle unità didattiche o dei moduli ) a. Studio di funzione 15h b. Integrali indefiniti 25h c. Integrali definiti e impropri 35h d. Probabilità e statistica 15h 9. STRUMENTI DI VERIFICA (con riferimento alle tipologie previste dalla normativa sul nuovo esame di stato) Verifica aperta n.5 b. Verifica orale n.2 c. Relazione n.1 a. lì, Rapallo 15 maggio 2015 IL DOCENTE Francesco Robbiano MODULISTICA DOCUMENTO FINALE ESAME DI STATO ESAME DI STATO A.S. 2014/2015 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITA’ DISCIPLINARI SCHEDA DEL SINGOLO DOCENTE CLASSE V sez. BT MATERIA Religione Cattolica DOCENTE Prof. BARALDO GABRIELLA 1. ORE TOTALI PREVISTE DAL PIANO DI STUDI 2. LIBRI DI TESTO ADOTTATI N° ore 33 L.Giussani “Scuola di Religione” S.E.I. 3. OBIETTIVI REALIZZATI (in termini di conoscenze, competenze, capacità) COMPETENZE:utilizzare le fonti della fede cristiana interpretandone correttamente i contenuti secondo la tradizione e l’insegnamento della Chiesa in riferimento ai gravi problemi del mondo contemporaneo. Usare correttamente i criteri di giudizio e di paragone che vengono trasmessi dalla tradizione cristiana in riferimento alle sfide morali e sociali che caratterizzano il nostro tempo. CAPACITA’:senso critico e capacità di paragone. CONOSCENZE:eventi di storia della Chiesa nell’età moderna e contemporanea. La dottrina sociale della Chiesa al lavoro e alla politica. Natura e valore delle relazioni umane alla luce della visione cristiana. 4. CONTENUTI (indicare/allegare le unità didattiche o i moduli ) Il Cristianesimo è un avvenimento contemporaneo DOCUMENTO FINALE ESAME DI STATO Pagina 2 di 2 Il cambiamento della vita. La concezione cristiana della politica come servizio al bene comune. Il lavoro come realizzazione di se. L’etica e la morale cristiana: I 10 Comandamenti. La vita come vocazione. Il Matrimonio. La famiglia. 5. METODI DI INSEGNAMENTO (lezione frontale, lavoro di gruppo, insegnamento individualizzato, problem solving, etc.) Lezione frontale. Mappe concettuali. 6. MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO (sussidi didattici utilizzati) Fotocopie catechesi del Papa. Video lezioni Films. Articoli di giornale. SPAZI UTILIZZATI (laboratorio, biblioteca, palestra, etc. ) Classe. Aula video. 8. TEMPI (impiegati per la realizzazione delle unità didattiche o dei moduli ) Primo trimestre:l’Avvenimento cristiano. Tema della politica. Le sfide alla cultura e alla civiltà occidentali portate dal terrorismo islamico. Pentamestre:tema della persona e dei rapporti umani:matrimonio e famiglia li, 04/05/2015 IL DOCENTE Baraldo Gabriella MODULISTICA DOCUMENTO FINALE ESAME DI STATO ESAME DI STATO A.S. 2014/2015 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITA’ DISCIPLINARI SCHEDA DEL SINGOLO DOCENTE CLASSE V sez. BT MATERIA: PROGETTAZIONE COSTRUZIONI E IMPIANTI DOCENTE Prof. _TORRE STEFANO___ 1. ORE TOTALI PREVISTE DAL PIANO DI STUDI 2. LIBRI DI TESTO ADOTTATI N° ore 231 PROGETTAZIONE COSTRUZIONE IMPIANTI Volume 3 Autori: Carlo Amerio, Pio luigi Brusasco, Francesco Ognibene Umberto Alasia, Maurizio Pugno. Editore: SEI. Data di Pubblicazione: 2012 Cod. 978-88-05-07295-8 PROGETTAZIONE COSTRUZIONE IMPIANTI Volume 2B Autori: Carlo Amerio, Umberto Alasia, Maurizio Pugno. Editore: SEI. Data di Pubblicazione: 2012 Cod. 978-88-05-07290-3 3. OBIETTIVI REALIZZATI (in termini di conoscenze, competenze, capacità ) • • • • • • Conoscenza approfondita degli elementi costitutivi degli edifici e delle tecnologie che vedono l'impiego dei materiali moderni avere sviluppato capacità applicative di quanto studiato sapere riconoscere i caratteri di interdisciplinarietà tra materie affini effettuando i possibili collegamenti esprimersi con una terminologia corretta, utilizzando un lessico adeguatoEssere in grado di comprendere le problematiche relative alle spinte delle terre anche nell’ottica di scavi, scarpate o altre opere in terra Saper individuare e scegliere le tipologie di muri più adatti alle diverse situazioni progettuali e geotecniche ed essere in grado di effettuare le verifiche essenziali per la stabilità dei muri. Comprendere il funzionamento di strutture per carichi in posizione variabile. 4. CONTENUTI (indicare/allegare le unità didattiche o i moduli ) Storia antica della costruzione • La costruzione in Egitto, Mesopostamia e Grecia • La costruzione nel mondo romano • La costruzione nell'Europa medioevale • La costruzione nel Quattrocento e Cinquecento • La costruzione nel Seicento e Settecento La costruzione nell'Ottocento: • La rivoluzione industriale e le grandi infrastrutture • Il divorzio tra ingegneria e architettura • Città e case dell'industria nascente • Lo Storicismo e l'Eclettismo • La reazione all'Eclettismo • Case di legno e grattacieli negli Stati Uniti La costruzione nella prima metà del Novecento • Le case degli operai all'inizio del secolo • La nascita del Movimento Moderno • L'architettura moderna e le altre arti figurative (Il Bauhaus) • Le diverse elaborazioni del Movimento Moderno • Il Futurismo italiano • Le Corbusier • Ludwig Mies van der Rohe • Frank Lloyd Wright (Johnson Wax Headquarters) • Alvar Aalto (Centro municipale di Säynätsalo) • La costruzione in Italia La costruzione del secondo dopoguerra • L'Italia della ricostruzione • Il diffondersi dell'Architettura Organica • I nuovi edifici per la finanza e l'industria • La crisi del Movimento Moderno (Le Corbusier – Convento de la Tourette) • High Tech (Centre Pompidou) A cavallo del nuovo millennio • Due facce del nuovo High Tech (Calatrava) • Decostruttivismo (Frank Gehry, Daniel Libeskind) Richiami all'impostazione del calcolo strutturale: • le azioni sulle costruzioni • Le combinazioni delle azioni • Richiami alle caratteristiche del calcestruzzo armato • progetto e verifica di pilastri e travi • verifica a punzonamento Caratteristiche dei terreni: • caratteristiche fisiche e meccaniche delle terre. • Interazione terreno-fondazione: • carico limite e carico ammissibile e formula di Terzaghi Tipologie delle fondazioni e calcolo • esempi di calcolo: Plinto massiccio e Plinto elastico. • Cenni su: fondazioni continue e su pali, fondazioni a platea e su cordolo, Spinta delle terre e muri di sostegno: • Generalità - tre ipotesi semplificative - Teoria di Coulomb – • terrapieno senza sovraccarico - terrapieno con sovraccarico – • metodo di Poncelet – formula generalizzata di Coulomb • Muri di sostegno – Tipologie, materiali impiegati, criteri costruttivi – • Verifica a ribaltamento - Verifica a scorrimento - Verifica a schiacciamento • Progetto dei muri di sostegno a gravità: metodo analitico e metodo tabellare • Metodo correttivo per la verifica a scorrimento (inclinazione della fondazione) • Metodo correttivo per la verifica a schiacciamento (allargamento piano di posa) • Progetto di muri di sostegno in c.a. Strutture in zona sismica • Caratteristiche generali delle costruzioni • L'azione sismica • Le strutture in zona sismica • Applicazione del “Dimensionamento semplificato” Durante il corso dell'anno sono stati sviluppati I seguenti progetti: • • • • • 4. Edificio destinato ad agriturismo applicando il “Dimensionamento semplificato”. Residenza assistenziale alberghiera Piccola tribuna e spogliatoi per atleti per un centro sportivo Casa a torre su un lotto di terreno destinato alla costruzione di edifici residenziali Struttura museale METODI DI INSEGNAMENTO LEZIONE FRONTALE, INSEGNAMENTO INDIVIDUALIZZATO, UTILIZZO DI DISPENSE 5. MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO ATTREZZATURA DISPONIBILE IN AULA, E NEL COMPLESSO SCOLASTICO. 6. SPAZI UTILIZZATI AULA 8. TEMPI COME INDICATO DA PROGRAMMAZIONE 9. STRUMENTI DI VERIFICA SI SONO SVOLTE VERIFICHE SCRITTE, ARTICOLATE SULLA CONOSCENZA E SUL METODO DI RAPPRESENTAZIONE DEI MANUFATTI EDILIZI LE VERIFICHE ORALI HANNO VALUTATO LA CONOSCENZA E L'ACQUISIZIONE DEGLI STUDENTI AD APPRENDERE GLI ARGOMENTI SVOLTI A LEZIONE. li, __________________ IL DOCENTE _______________________________ MODULISTICA DOCUMENTO FINALE ESAME DI STATO ESAME DI STATO A.S. 2014/2015 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITA’ DISCIPLINARI SCHEDA DEL SINGOLO DOCENTE CLASSE V sez. B corso Costruzioni Ambiente e Territorio MATERIA Topografia DOCENTE Prof. Mauro Laiolo 1. ORE DI LEZIONE EFFETTUATE : N° ore 132 __________________________________________________________________ ORE TOTALI PREVISTE DAL PIANO DI STUDI: 2. N° ore 132 LIBRO DI TESTO ADOTTATO Cannarozzo – Cucchiarini – Meschieri “ Misure, rilievo, progetto “ volume terzo 3. OBIETTIVI REALIZZATI (in termini di conoscenze, competenze, capacità ) La classe, nel corso del triennio, ha subito profonde trasformazioni, soprattutto nel quarto anno, con l'inserimento di raggazzi non promossi nell'anno precedente, provenienti quindi da un corso progetto cinque, leggeremente diverso nei contenuti. Questo non ha facilitato il percorso formativo per ovvie difficoltà di omogeneizzazione delle conoscenze e delle spinte motivazionali. In questo ultimo anno gli inserimenti sono stati soltanto due: il primo ha riguardato un elemento che si è ritirato molto presto, il secondo un ragazzo che ha mostrato livelli di partenza molto bassi e che ha trovato, nonostante la buona volontà di applicazione dimostrata, gravi difficoltà a tenere il passo della programmazione. Nella sua globalità, salvo rare eccezioni, la classe ha sempre dimostrato vivacità intellettuale e facilità di apprendimento; purtroppo, nel corso degli anni è andata scemando la continuità nell'applicazione mentre è cresciuta la tendenza al calo della concentrazione. Non si sono mai dati casi di intolleranza o di gravi mancanze disciplinari ma, in alcuni casi, per fortuna rari, la vivacità nella partecipazione al dialogo educativo non è staa facile da controllare e da gestire. Tuttavia, nel suo complesso, il percorso formativo dei tre anni si può ritenere soddisfacente. Non è rilevabile la presenza di elementi con particolari o spiccate doti ed attitudini per la disciplina ma, quando il lavoro assegnato è stato svolto con profitto ed attenzione, i risultati sono stati tali da consentire il raggiungimento livelli di competenza e di capacità di fare del tutto soddisfacenti. Nello specifico del presente anno scolastico, non si riscontrano particolari carenze; anzi, alcuni elementi hanno mostrato attitudine ed interesse allo svolgimento di quelle che sono le problematiche tipiche della professione. Per questo è stato possibile, facendo leva sul senso di responsabilità di quasi tutti gli elementi della classe, affrontare i diversi temi della programmazione in termini di una discussione serena e costruttiva, senza dover ricorrere all’uso esclusivo della lezione frontale, anche se raramente è stato possibile procedere a specifici approfondimenti. Non sarà possibile completare la programmazione prevista ad inizio anno, per le molte interruzioni che si sono verificate, soprattutto nella parte iniziale dell'anno, per cause meteorologiche. A livello metodologico ho, comunque, ritenuto opportuno personalizzare al massimo il lavoro da svolgere a casa, proprio per obbligare il singolo ad un maggiore e più personale coinvolgimento nel dialogo educativo: in questo senso i risultati conseguiti si possono ritenere soddisfacenti, in quanto le consegne sono sempre state rispettate. 4. CONTENUTI (indicare/allegare le unità didattiche o i moduli ) 1. • • 2. • • modulo 1: “Rappresentazioni del terreno” rappresentazione per piani quotati rappresentazione con isoipse modulo 2: “Studio della planimetria stradale” cenni generali sulla progettazione stradale studio della planimetria stradale (disegno del tracciolino, rettifica della poligonale d'asse, inserimento dei raccordi planimetrici) • studio dei parametri di una curva circolare monocentrica • studio delle curve condizionate (curva tangente a tre rettifili che si incontrano in due o tre punti; curva tangente a due rettifili passante per un punto noto; curva tangente a due rettifili di pendenza nota) • studio di un tornante 3. modulo 3: “Studio del profilo longitudinale” • disegno del profilo longitudinale • studio delle livellette di compenso (avente quota estrema nota; avente pendenza nota; avente quota intermedia nota: i problemi sono stati risolti con il procedimento dell'equazione di compenso) 4. modulo 4: “Studio delle sezioni trasversali” • disegno e soluzione analitica di una sezione trasversale • calcolo dell'area di una sezione • area di occupazione del solido stradale • calcolo del volume del solido stradale con il metodo delle sezioni ragguagliate 5. modulo 5: “Diagrammi stradali” • profilo delle aree con determinazione dei paleggi • profilo delle aree depurato dai paleggi • profilo dei volumi eccedenti (diagramma di Bruckner) • studio dei cantieri stradali, con ricerca della fondamentale di minima spesa 6. modulo 6: “Calcolo dell'area” • metodi numerici (formule di Gauss; formula delle coordinate polari; formula di camminamento) • metodi grafici (integrazione grafica) 7. modulo 7: “Spianamenti” • spianamento con piano orizzontale di quota assegnata • spianamento con piano inclinato passante per tre punti • spianamento con piano orizzontale di compenso • spianamento con piano inclinato di compenso avente pendenza nota • spianamento con piano inclinato di compenso passante per due punti noti 8. modulo 8: “Divisioni di aree” • divisione di terreni a valenza uniforme: - con dividente uscente da un vertice - con dividente uscente da un punto del perimetro - con dividente passante per un punto noto interno (metodo delle coordinate oblique) - con dividente parallela ad un lato (metodo dei triangoli) - con dividente perpendicolare ad un lato 9. modulo 10: “Rettifica e spostamento di confine” (è probabile che questa unità non possa essere completata) • rettifica di un confine spezzato con un confine rettilineo uscente da un punto noto • rettifica di un confine spezzato con un confine rettilineo di direzione assegnata • cenni sugli spostamenti di confine 5. METODI DI INSEGNAMENTO (lezione frontale, lavoro di gruppo, insegnamento individualizzato, problem solving, etc.) • • • • lezione frontale (questa procedura è stata ridotta al minimo, per quanto consentito dai contenuti, cercando di sollecitare i ragazzi a fornire il loro contributo personale alla discussione) problem solving sviluppo del progetto di un breve tracciato stradale (ad ogni ragazzo è stata fornita una planimetria a curve di livello in scala 1:1000 su cui sviluppare lo studio di massima personalizzato di un tracciato stradale, completo di planimetria, profilo longitudinale, sezioni trasversali (tutte risolte, per lo studio dei diagrammi, solo 10 stampate), diagrammi e studio dei cantieri). E’ stata data libertà ai ragazzi di sviluppare la progettazione sia per via grafica manuale, sia con AutoCad, sia con procedimento misto insegnamento individualizzato ( o per gruppi limitati ) attraverso sportelli didattici, su richiesta specifica dei ragazzi MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO ( sussidi didattici utilizzati ) 6. • • strumenti del laboratorio di Topografia CAD 7. SPAZI UTILIZZATI (laboratorio, biblioteca, palestra, etc. ) • • • 8. laboratorio di informatica aula disegno laboratorio di topografia TEMPI ( impiegati per la realizzazione delle unità didattiche o dei moduli ) Si rimanda alla programmazione di inizio anno. 9. STRUMENTI DI VERIFICA ( con riferimento alle tipologie previste dalla normativa sull’esame di stato ) • • • • • • quesiti a risposta aperta quesiti a risposta multipla quesiti vero/falso problemi su casi della pratica professionale sviluppo di un progetto interrogazioni brevi (formative) e lunghe (sommative). lì, 15 maggio 2015 IL DOCENTE ----------------------------------------------- DIPLOMA DI ISTITUTO TECNICO SETTORE TECNOLOGICO INDIRIZZO “COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO” SIMULAZIONE 2a PROVA PROGETTAZIONE COSTRUZIONI IMPIANTI PARTE PRIMA: Tipologia C - Ideazione e progettazione di componenti e prodotti delle diverse filiere Un Comune intende realizzare all’interno di un parco cittadino di 5000 mq circondato da strade di larghezza 9 m con doppio marciapiede di larghezza 1,5 m, un piccolo edificio adibito a bar e ristorazione del volume massimo di 700 mc. Il fabbricato dovrà comprendere almeno una zona bar, una zona ristorazione, una cucina, una dispensa, un magazzino ed i relativi servizi per il personale, per il pubblico e per i fruitori del parco. Il candidato, scelto liberamente ogni elemento utile e/o opportuno in funzione delle caratteristiche del sito di insediamento, esegua il progetto planovolumetrico dell’edificio e produca: • una planimetria generale in scala 1/500 in cui deve essere indicata l’ubicazione dell’edificio, i relativi accessi e la sistemazione delle area del parco; • una o più piante (compresa quella della copertura), almeno due prospetti ed una sezione significativa disegnate in scala opportuna; • una relazione che illustri i criteri progettuali e i materiali previsti nel progetto PARTE SECONDA: Il Candidato risponda a tre dei quesiti proposti: 1. Il candidato descriva sinteticamente le modalità di impostazione del computo metrico dell'edificio progettato. 2. Il candidato descriva sinteticamente la tipologia strutturale ideata per l'edificio progettato. 3. Il candidato descriva sinteticamente un impianto tecnologico a scelta a servizio dell'edificio progettato. 4. Il candidato descriva sinteticamente i criteri per garantire un elevato confort termico ed un elevato risparmio energetico. 5. Il candidato definisca la procedura di appalto per l’assegnazione dei lavori 6. Il candidato illustri le procedure adottate per garantire l’accessibilità dei locali da parte di persone con ridotte capacità motorie e/o sensoriali. Durata massima della prova: 8 ore. E' consentito solo l'uso del Manuale del geometra e di Costruzioni e di calcolatrice scientifica non programmabile. Non è consentito lasciare l'Istituto prima che siano trascorse 4 ore dalla dettatura del tema. ISTITUTO TECNICO STATALE F.Liceti Rapallo SIMULAZIONE TERZA PROVA ESTIMO 1)Per quale motivo è importante la compilazione delle tabelle millesimali ? _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _________________________________________________________________ 2)Come si stimano i danni da incendio _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _ 3)La formazione del Catasto Fabbricati _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ISTITUTO TECNICO STATALE RAPALLO LICETI SIMULAZIONE TERZA PROVA ESTIMO 1)Giudizi di convenienza delle opere pubbliche _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _________________________________________________________________ 2)Come si stimano le indennità di esproprio ? _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _ ISTITUTO TECNICO STATALE RAPALLO LICETI SIMULAZIONE TERZA PROVA ESTIMO 3)La Conservazione del Catasto Fabbricati _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ SIMULAZIONE TERZA PROVA – 26 marzo 2015 GESTIONE CANTIERE E SICUREZZA Cognome: Nome: 1) Parla dei dispositivi di ancoraggio dandone una definizione e indicane la classificazione definita dalla normativa. _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ 2) Descrivi gli aspetti salienti relativi alla scelta del posizionamento di una gru in cantiere. _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ 3) Parla dei DPI anticaduta definendo le seguenti espressioni: trattenuta, arresto caduta, sospensione inerte, tirante d'aria. _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ SIMULAZIONE TERZA PROVA – 28 aprile 2015 GESTIONE CANTIERE E SICUREZZA Cognome: Nome: 1) Quali sono le principali tipologie di ponteggio con particolare riferimento al sistema di montaggio _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ 2) Parla delle varie tipologie di puntelli utilizzati nei sistemi provvisionali di sostegno e protezione degli scavi. _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ 3) Relativamente ai cantieri stradali parla della valutazione dei rischi e dei documenti relativi. _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ Simulazione 3^ prova (inglese) del 26/03/2015 Rispondi alle seguenti domande. Le risposte devono occupare massimo 10 righe. È consentito l'uso del dizionario bilingue e/o monolingue. 1) How did Neoclassical architecture influence the style of public and domestic architecture in Britain and the United States during the late-18th and early-19th centuries? 2) During the Victorian era Britain was the leading power for advanced engineering and technology. Choose an engineering work from that time and describe it. 3) Where did the first high-rise buildings arise and what inventions made building skyscrapers possible? Describe one skyscraper in particular. Simulazione 3^ prova (inglese) del 28/04/2015 Rispondi alle seguenti domande. Le risposte devono occupare massimo 10 righe. È consentito l'uso del dizionario bilingue e/o monolingue. 1) Read the ad and explain what type of domestic system is advertised and what advantages it offers. 2) By the middle of the 19th century, London was a city of contrasts. In the shadows of a metropolis that reflected great culture and prosperity lived a vast population troubled by poverty and disease. Describe the living and working conditions of the working class at that time. 3) What did Robert Owen and Titus Salt do to improve the quality of life of their mill workers? A.S. 2014/2015 SIMULAZIONE TERZA PROVA 26 marzo 2015 Candidato: ...................................................................... TOPOGRAFIA: quesito 1 Quello indicato nella figura, che si trova nel retro del foglio, è un tratto di profilo longitudinale, con la presenza di una livelletta di compenso obbligata a passare per il punto P. Il candidato: 1. definisca che cosa è una livelletta di compenso 2. indichi, nel disegno, le incognite del problema 3. imposti, senza risolverlo, il sistema che consente di determinare il valore delle incognite 4. scriva l'enunciato dell'equazione di compenso 5. indichi il criterio obbligatorio che deve rispettare la livelletta 6. definisca altri due criteri facoltativi, giustificandoli. ....................................................................................................................... ....................................................................................................................... ....................................................................................................................... ....................................................................................................................... ....................................................................................................................... ....................................................................................................................... ....................................................................................................................... ....................................................................................................................... ....................................................................................................................... ....................................................................................................................... A.S. 2014/2015 SIMULAZIONE TERZA PROVA 26 marzo 2015 Candidato: ...................................................................... TOPOGRAFIA: quesito 2 Quelle riportate nella figura, che si trova nel retro del foglio, sono due sezioni trasversali consecutive. Il candidato: 1. calcoli i volumi di scavo e di riporto del tratto stradale compreso fra le due sezioni 2. calcoli il volume di paleggio 3. enunci le tre ipotesi semplificative che sono alla base dei calcoli eseguiti 4. indichi quali sono le due condizioni che il solido stradale deve rispettare per poter applicare la teoria del prismoide 5. definisca che cosa è un prismoide. ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... A.S. 2014/2015 SIMULAZIONE TERZA PROVA 26 marzo 2015 Candidato: ...................................................................... TOPOGRAFIA: quesito 3 Il candidato spieghi perché si deve procedere alla rettifica del tracciolino con la poligonale d'asse e in che cosa quest'ultima è diversa rispetto al tracciolino medesimo. Infine indichi il criterio obbligatorio che si deve seguire nella progettazione della poligonale d'asse e ne suggerisca altri cinque facoltativi, giustificandoli. ........................................................................................................................ ........................................................................................................................ ........................................................................................................................ ........................................................................................................................ ........................................................................................................................ ........................................................................................................................ ........................................................................................................................ ........................................................................................................................ ........................................................................................................................ ........................................................................................................................ ........................................................................................................................ ........................................................................................................................ ........................................................................................................................ ........................................................................................................................ ........................................................................................................................ A.S. 2014/2015 SIMULAZIONE TERZA PROVA 26 marzo 2015 I.I.S.S. “F.LICETI” RAPALLO ESAME DI STATO ANNO SCOLASTICO 2014-2015 CLASSE V BT I.I.S.S. “F.LICETI” RAPALLO CLASSE V BT ESAME DI STATO ANNO SCOLASTICO 2014-2015 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA COSTRUZIONI Data della prova:......................... CANDIDATO................................................................................................................................ INDICATORI PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILI ALL'INDICATOR E LIVELLI PUNTEGGIO DI CORRISPONDENTE VALUTAZION E Corretta interpretazione 3 punti del testo e coerenza dello svolgimento - Nullo - Scarso - Mediocre - Sufficiente - Discreto - Buono/Ottimo 0 1 1,5 2 2,5 3 Conoscenza delle normative 3 punti specifiche richieste - Nullo - Scarso - Mediocre - Sufficiente - Discreto - Buono/Ottimo 0 1 1,5 2 2,5 3 Competenza nella 6 punti organizzazione e correttezza del dimensionamen to strutturale - Nullo - Scarso - Mediocre - Sufficiente - Discreto - Buono/Ottimo 0 1,5 3 4 5 6 Capacità di elaborazione e 3 punti rappresentazion e grafica - Nullo - Scarso - Mediocre - Sufficiente - Discreto - Buono/Ottimo 0 1 1,5 2 2,5 3 VOTO ATTRIBUITO ALL'INDICATO RE VOTO COMPLESSIVO N.B.: Il voto complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori, in presenza di numeri decimali, viene approssimato per eccesso all'unità superiore. La sufficienza è corrispondente al voto di 10/15. Se il punteggio complessivo risultasse pari a 0, si attribuirà il voto complessivo pari a 1/15. CLASSE I.I.S.S. “F.LICETI” RAPALLO V BT ESAME DI STATO ANNO SCOLASTICO 2014-2015 GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA TIPOLOGIA B CANDIDATO Nome ________________________ Cognome __________________________________ PARAMETRI ED MISURAZIONE LIVELLI DI PRESTAZIONE INDICATORI Punti/15 DISCIPLINE 1)................. 2).................. 3).................. 4).................... 1) Comprensione dei quesiti e adesione delle risposte 0-3 Conoscenza dei contenuti 0-5 Sviluppo logico dell’argomento 0-4 Correttezza formale (padronanza dei linguaggi) 0-3 3 • Interpretazione corretta dei quesiti • Interpretazione parziale • Interpretazione scorretta • Conoscenze complete ed approfondite • Conoscenze adeguate • Conoscenze delle tematiche essenziali 3 • Conoscenze limitate e superficiali • Conoscenze scarse 2 1 0 • Conoscenze nulle • Trattazione pertinente e organica • Trattazione semplice ma pertinente 3 • Trattazione superficiale e disorganica 2 • Trattazione confusa e incoerente • Esposizione fluida con lessico sufficientemente specifico • Esposizione semplice, con terminologia generalmente adeguata • Linguaggio scorretto e inappropriato 2 0-1 5 4 4 0-1 3 2 0-1 2) 3) 4) PUNTEGGIO TOTALE PER DISCIPLINA PUNTEGGIO TOTALE CANDIDATO Se il punteggio complessivo risultasse pari a 0, si porterà la valutazione a 1/15. I.I.S.S. “F.LICETI” RAPALLO CLASSE ESAME DI STATO V BT ANNO SCOLASTICO 2014-2015 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO CANDIDATO Nome ____________________ Cognome ___________________________ PARAMETRI E INDICATORI Percorso interdisciplina re presentato dal Candidato 1-6 Colloquio LIVELLI DI PRESTAZIONE Adeguatezza contenuti e approfondimenti 1-3 • • • Presentazione esauriente Presentazione essenziale Presentazione frammentaria Organicità della trattazione 0-3 • • • Trattazione organica Trattazione lineare Trattazione disorganica • • • • • • • Conoscenze Conoscenze Conoscenze Conoscenze Conoscenze Conoscenze Conoscenze • Sviluppo coerente di opinioni ed argomentazioni con collegamenti adeguati Presentazione adeguata con buona articolazione Sviluppo complessivo logico Sviluppo non sempre coerente Articolazione disorganica Conoscenze 0-12 0-22 Capacità di rielaborazione 0-6 • • • • • Esposizione 0-4 • • complete ed articolate complete buone sufficienti limitate e superficiali scarse nulle Esposizione fluida, chiara, corretta con lessico appropriato Esposizione semplice, comprensibile, generalmente corretta Esposizione confusa e incoerente PUNTI in/30 3 2 1 3 2 0-1 12 11-10 9-8 7 6-4 3-1 0 6 5 4 3 0-2 4 3 0-2 Correzione delle prove scritte 0-2 • • • La Commissione Il Presidente________________________ Argomentazione efficace e consapevole dei problemi trattati Capacità di correzione solo se guidata Non si orienta 2 1 0 TABELLA A (sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007) CREDITO SCOLASTICO Candidati interni Media dei voti M=6 6<M≤7 7<M≤8 8<M≤9 9 < M ≤ 10 I anno 3-4 4-5 5-6 6-7 7-8 Credito scolastico (Punti) II anno 3-4 4-5 5-6 6-7 7-8 III anno 4-5 5-6 6-7 7-8 8-9 NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti. Per la terza classe degli istituti professionali M è rappresentato dal voto conseguito agli esami di qualifica, espresso in decimi (ad esempio al voto di esami di qualifica di 65/centesimi corrisponde M = 6,5). TABELLA B (sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007) CREDITO SCOLASTICO Candidati esterni Esami di idoneità Media dei voti inseguiti in esami di idoneità M=6 6<M≤7 7<M≤8 8<M≤9 9 < M ≤ 10 Credito scolastico (Punti) 3 4-5 5-6 6-7 7-8 NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti agli esami di idoneità (nessun voto può essere inferiore a sei decimi). Il punteggio, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 in caso di esami di idoneità relativi a 2 anni di corso in un unica sessione. Esso va espresso in numero intero. Per quanto concerne l'ultimo anno il punteggio è attribuito nella misura ottenuta per il penultimo anno. TABELLA C (sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007) CREDITO SCOLASTICO Candidati esterni Prove preliminari Media dei voti delle prove preliminari M=6 6<M≤7 7<M≤8 8<M≤9 9 < M ≤ 10 Credito scolastico (Punti) 3 4-5 5-6 6-7 7-8 NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti nelle prove preliminari (nessun voto può essere inferiore a sei decimi). Il punteggio, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 o per 3 in caso di prove preliminari relative, rispettivamente, a 2 o a 3 anni di corso. Esso va espresso in numero intero. ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE “F. LICETI” Tecnico Commerciale e per Geometri – Liceo Scientifico Professionale Industria e Artigianato Piazza E. Bontà, 8 - 16035 Rapallo c.f. 91042500107 Tel. 0185 / 63936-67385 - Fax 0185/230439 e-mail: [email protected] - [email protected] - www.iissliceti.it VOTO DI CONDOTTA Il voto di condotta viene attribuito dall’intero Consiglio di classe in base ai seguenti criteri come dettagliati nella griglia di valutazione: 1. Frequenza e puntualità. 2. Rispetto degli impegni scolastici. 3. Rispetto del Regolamento d’Istituto. 4. Collaborazione con docenti e compagni. 5. Partecipazione alle lezioni. L’attribuzione di un determinato voto non comporta la concorrenza di tutti i parametri valutativi indicati nella corrispondente fascia, ma avviene in seguito ad una valutazione complessiva e ponderata di tali parametri e dalla differente valenza che ciascuno di questi parametri assume con riferimento ad ogni singolo studente. Il voto di condotta, specialmente nel primo quadrimestre, ha valenza educativa e formativa oltre che valutativa, e segnala una situazione o di allarme allo studente e alla sua famiglia o di possibile miglioramento nel comportamento. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA DEGLI STUDENTI 10/10 9/10 8/10 7/10 6/10 5/10 Il voto 10/10 viene attribuito solo in sede di scrutinio finale, a testimonianza della continuità dei comportamenti positivi di cui al voto 9/10. Regolare e serio adempimento dei doveri scolastici. Scrupoloso rispetto del Regolamento d’Istituto. Ruolo positivo e collaborazione nel gruppo classe. Interesse e partecipazione attiva alle lezioni. Equilibrio nei rapporti personali. Puntualità e regolarità nella frequenza. Osservanza regolare delle norme relative alla vita scolastica. Svolgimento dei compiti assegnati. Accettabile attenzione e partecipazione alle attività scolastiche. Comportamento corretto, anche se non di partecipazione attiva. Frequenza e puntualità pressochè regolari. Partecipazione accettabile allo svolgimento delle lezioni. Infrazioni alle norme d’Istituto occasionali e non evidenziate da note disciplinari significative. Comportamento non sempre corretto (da valutarsi anche in relazione all’età). Assenze e ritardi reiterati. Episodi di disturbo dell’attività didattica. Infrazioni al Regolamento d’Istituto. Comportamento non corretto nel rapporto con docenti e compagni. Funzione negativa nel gruppo classe. Fatti che turbano il regolare andamento della scuola. Il voto 6/10 può essere assegnato anche in assenza di specifiche note e/o provvedimenti disciplinari. Generale comportamento scorretto con persistente recidività di cui al voto 6/10. Per oltraggio e offese al corpo docente e alle Istituzioni / per gravi danneggiamenti alle strutture scolastiche / per manomissione dei registri personali dei docenti o dei compiti / per atti di grave violenza e/o bullismo / per reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana / per azioni che si possano configurare come interruzione di pubblico servizio. Il voto 5 viene assegnato solo in presenza di uno o più specifici provvedimenti disciplinari comportanti l’allontanamento dello studente dall’Istituto per periodi superiori a 15 gg. senza successivi apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento. I voti di cui sopra possono essere assegnati anche per mancanze commesse fuori dall’Istituto, purchè per fatti connessi alla vita scolastica. ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE “F. LICETI” Piazza E. Bontà, 8 - 16035 Rapallo c.f. 91042500107 Tel. 0185 / 63936-67385 - Fax 0185/230439 e-mail: [email protected] - [email protected] - www.iissliceti.it CRITERI DI CORRISPONDENZA TRA VOTI DECIMALI E LIVELLI TASSONOMICI VOTO 1–2 3 DESCRITTORI Risultati prove orali LIVELLI Prove nulle o quasi nulle scritte/pratiche/grafiche Acquisizione conoscenze Presenta gravissime lacune nell’assimilazione dei contenuti. Elaborazione conoscenze Incontra difficoltà a cogliere l’idea centrale di un testo, di un fenomeno, di un problema commettendo gravi errori anche nell’esecuzione di compiti semplici. Abilità linguistiche ed espressive Non rispetta le indicazioni della consegna, compone testi privi di coerenza, di coesione, di espressività. Presenta solecismi e carenze morfosintattiche. Usa un lessico inadeguato in tutte le discipline e si esprime in modo confuso. In lingua straniera: ha grandi difficoltà nella comprensione e nella produzione della lingua scritta e parlata e presenta diffusi e gravi errori nel lessico e nelle strutture formali. Capacità pratiche ed applicative e abilità Non evidenzia capacità applicative nel rispetto dei contenuti appresi, se non sommariamente e in modo specifiche di linguaggio molto confuso. La terminologia specifica manca di incisività e raramente è in grado di effettuare nessi disciplinari. (materie di indirizzo) Attività ginnico-sportive Partecipazione e impegno quasi nullo. Acquisizione conoscenze Presenta gravi lacune nell’assimilazione dei contenuti Elaborazione conoscenze Non sempre dimostra congruenza logica; ha difficoltà ad eseguire semplici prove in contesti noti e difficoltà ancora maggiori in contesti nuovi (applicazione). Triennio: non sa condurre alcuna analisi e sintesi. 4 Abilità linguistiche ed espressive Segue la consegna, ma evidenzia conoscenze scadenti e limitate, non è coerente ed espressivo; il testo non risulta coeso. Sono presenti carenze, anche gravi, nell’ortografia e nella morfosintassi. Evidenzia carenze nella forma parlata e scritta nelle diverse discipline. In lingua straniera: interpreta in modo errato le informazioni, fa frequenti interruzioni e commette errori nelle strutture formali. Capacità pratiche ed applicative e abilità Nei lavori assegnati, pur rispettando gli impegni, evidenzia gravi carenze sia di concetto che di calcolo. specifiche di linguaggio Ha difficoltà ad organizzare l’esecuzione delle prove pratiche poiché non coordina l’impiego dei mezzi neanche nelle parti essenziali (Laboratori - Testi specifici). (materie di indirizzo) Attività ginnico sportiva Partecipazione e impegno molto scarsi. Acquisizione conoscenze Presenta lacune non gravi nell’assimilazione dei contenuti. Elaborazione conoscenze Sa applicare le conoscenze ma commette errori lievi anche nei compiti semplici, esegue con difficoltà quelli complessi. Triennio: sa analizzare e sintetizzare solo parzialmente e con imprecisioni. 5 Abilità linguistiche ed espressive Rispetta la consegna, ma le conoscenze e le argomentazioni sono superficiali, non del tutto personali, né chiare e coerenti. Anche la forma non è del tutto adeguata e sono presenti, sporadicamente, errori ortografici e carenze morfosintattiche. Si esprime, nelle diverse discipline, con qualche difficoltà per problemi di lessico e di coerenza. In lingua straniera: ha parziale padronanza della lingua e riesce a gestire il significato globale con ripetute omissioni. Capacità pratiche ed applicative e Riesce ad applicare la conoscenza anche se con difficoltà. Nelle esercitazioni pratiche commette errori lievi abilità specifiche di linguaggio ma, non avendo una piena padronanza dei contenuti, rivela confusione e superficialità anche nell’analisi. (materie di indirizzo) Attività ginnico-sportive Partecipazione e impegno saltuari; difficoltà di espressione motoria. 6 Acquisizione conoscenze Raggiunge gli obiettivi minimi fissati dal Consiglio di classe nella programmazione di classe di inizio anno. Elaborazione conoscenze E’ in grado di elaborare i concetti senza commettere errori nell’esecuzione di compiti semplici. Triennio:sa condurre processi di analisi e sintesi solo se guidato. Abilità linguistiche ed espressive Segue la consegna, l’espressione è adeguata, i mezzi espressivi sono generalmente corretti. Qualche difficoltà nella esposizione di idee personali. Impiega quasi sempre il lessico specifico nelle diverse discipline e si esprime con sufficiente chiarezza e coerenza. In lingua straniera: ha acquisito le conoscenze in modo essenziale con qualche difficoltà a rielaborarle e ad applicarle in contesti affini. Si esprime con un linguaggio sufficientemente corretto. Capacità pratiche ed applicative e abilità Sa evidenziare i concetti chiave e stabilire semplici collegamenti. Nel campo applicativo evidenzia autonomia specifiche di linguaggio di lavoro sia dal punto di vista del calcolo che dell’impiego dei mezzi specifici (Laboratori-Manuali). Si esprime con linguaggio specifico corretto. (materie di indirizzo) Attività ginnico- sportive Partecipazione quasi regolare o poco attiva con espressività motoria accettabile. Acquisizione conoscenze Presenta una conoscenza completa e abbastanza approfondita degli argomenti. Elaborazione conoscenze E’ in grado di elaborare i concetti appresi fornendo soluzioni ai problemi semplici ma commettendo qualche lieve errore nei compiti complessi. Triennio: sa condurre processi di analisi e sintesi in modo corretto solo se guidato; sa individuare collegamenti pluridisciplinari. 7 Abilità linguistiche ed espressive Sa scrivere in modo sicuro e organico, è capace di argomentazioni coerenti, motivate; usa mezzi espressivi adeguati. Impiega il lessico specifico nelle diverse discipline e si esprime con chiarezza e coerenza. In lingua straniera: sa rielaborare la risposta con qualche imperfezione morfo-sintattica e sviluppare i nuclei strutturali di un testo in modo adeguato. Capacità pratiche ed applicative e abilità Sa individuare i collegamenti interdisciplinari e sa utilizzare qualsiasi mezzo di supporto (Laboratori-Riviste specifiche di linguaggio specifiche). Possiede discrete capacità critiche. Sa articolare i concetti appresi poiché manifesta un linguaggio adeguato e corretto. (materie di indirizzo) Attività ginnico-sportive Partecipazione regolare e attiva o discreta abilità motoria generale. Acquisizione conoscenze Possiede conoscenze complete ed approfondite in quasi tutti gli argomenti. Elaborazione conoscenze Elabora in modo personale i concetti appresi, fornendo soluzioni anche ad alcuni problemi complessi. Triennio: sa effettuare analisi e sintesi anche in modo autonomo, sa cogliere collegamenti pluridisciplinari; ha buone capacità critiche . 8 Abilità linguistiche ed espressive Sa scrivere in modo sicuro ed organico, è capace di argomentazioni coerenti, motivate e usa mezzi espressivi adeguati; dimostra creatività e capacità critiche. Impiega il lessico specifico nelle diverse discipline e si esprime con chiarezza e proprietà di linguaggio. In lingua straniera : ha buona padronanza della lingua, sa comprendere e argomentare, rispettando la correttezza morfosintattica nel suo insieme. Capacità pratiche ed applicative e abilità E’ in grado di articolare il discorso in modo specifico cogliendo, in completa autonomia, i collegamenti specifiche di linguaggio interdisciplinari e analizzando i vari aspetti con capacità critiche e spunti personali. Nel campo applicativo utilizza i mezzi a disposizione con efficacia e completa padronanza. (materie di indirizzo) Attività ginnico-sportive Partecipazione assidua, attiva e buona abilità motoria Acquisizione conoscenze Vedi livello precedente Elaborazione conoscenze Elabora in modo personale i concetti appresi fornendo soluzioni anche ad alcuni problemi complessi. Non commette errori nell’esecuzione dei compiti più difficili. Triennio: è capace di analisi e di sintesi; padroneggia modelli descrittivi, interpretativi, predittivi e sa applicarli coerentemente; ha ottime capacità critiche. 9/10 Abilità linguistiche ed espressive Compone testi che presentano uno sviluppo originale e problematico degli argomenti, possiede profondità di pensiero, forma colta, evoluta, eloquente e personalizzazione dello stile. In lingua straniera: sa essere appropriato, accurato, fluente, corretto, sa gestire argomentazioni complesse e dettagliate e fa efficaci collegamenti. Capacità pratiche ed applicative e abilità specifiche di linguaggio Dotato di ottime capacità espositive e critiche, applica un linguaggio ricco e fluido padroneggiando i contenuti in modo organico. Sa esprimere giudizi personali e sviluppare in modo originale qualsiasi tipo di modello. (materie di indirizzo). Attività ginnico-sportive Partecipazione assidua, attiva e collaborativa e buona abilità motoria. A. < •• &nMI'e:.KO~~g6-t't'%t'fJ?/~ ~tf'-94tt't/f'?7%«f e ~~ <~é('l7Cf7 .!}::Pf7:.KU»M//h/('l% /..g6cu%t'fJ~1('l !Z1#%t'fJhe ;ç:/lf'?:.Kf7~ /e:.Kfd' rr~/tf7m('l;l??i ..hk.JUf?'e/e:.K MIURAOODGOS prot. n. 4969 ~ ct:r!é/1(7;1?NfT L~h.J«rrl' Roma, 25 luglio 2014 Ai Direttori Generali degli UU.SS,RR Ai Dirigenti Scolastici degli Istituti di Istruzione Secondaria di Il grado LORO SEDI p.c. Ai Dirigenti della Formazione del personale docente presso gli Uffici Scolastici Regionali Ai Referenti regionali CLIL LORO SEDI Oggetto: Avvio in ordinamento dell'insegnamento di discipline non linguistiche (DNL) in lingua straniera secondo la metodologia CLIL nel terzo, quarto, quinto anno dei Licei Linguistici e nel quinto anno dei Licei e degli Istituti tecnici - Norme transitorie a.s. 2014/15. La presente Nota intende offrire alle Istituzioni scolastiche un quadro riassuntivo della normativa che regola l'insegnamento di una Disciplina Non Linguistica in lingua straniera secondo la mctodologia CUL e che definisce i requisiti richiesti ai docenti. Essa è finalizzata a fornire suggerimenti su modalità di attuazione e indicazioni operative a Licei e Istituti tecnici in questa prima fase di applicazione degli Ordinamenti. l. L'insegnamento di una Disciplina Non Linguistica negli Ordinamenti Nell'ambito della revisione degli ordinamenti della Scuola Secondaria di secondo grado, l'articolo 6, cornma 2, del Regolamento emanato con Decreto del Presidente della Repubblica n. 89/2010, introduce nei Licei Linguistici l'insegnamento di discipline non linguistiche (DNL) in lingua straniera secondo la metodologia CLIL già a partire dal terzo e quarto anno dd corso di studi. In particolare la norma prevede: !7;/"'~?Ò/N' ,tA;/lé9~a~/rf/<' cY1{ rr;a:i/If?/;'le/la', ~hJaa 'e/e/<,/; cf'/r@//(l/?N(-/ ,~h.;aèa- "Dal primo anno del secondo biennio è impartito l'insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica, compresa nel! 'area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nel! 'area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente organico ad esse assegnato, tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie. Dal secondo anno del secondo biennio è previsto inoltre l'insegnamento, in una diversa lingua straniera, di una disciplina non linguistica, compresa nell 'area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nel! 'area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente organico ad esse assegnato, tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie. Gli insegnamenti previsti dal presente comma sono attivati nei limiti degli organici determinati a legislazione vigente". In merito al quinto anno degli altri Licei, l'art. lO comma 5 del succitato Regolamento afferma: "Fatto salvo quanto stabilito specificamente per il percorso del liceo linguistico, nel quinto anno è impartito l'insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica compresa nel! 'area del!e attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell 'area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato. Tale insegnamento è attivato in ogni caso nei limiti degli organici determinati a legislazione vigente. " Per quanto riguarda gli Istituti tecnici. il DPR 15 marzo 20 l 0, n. 88, all' art. 8, comma 2 lettera b), prevede che: "Con successivi decreti del Ministro del! 'istruzione, del! 'università e della ricerca di concerto con il Ministro dell'economia e dellefinanze, sono definiti: (. . .) h) i criteri generali per l'insegnamento, in lingua inglese, di una disciplina non linguistica compresa nel! 'area di indirizzo del quinto anno, da attivare in ogni caso nei limiti degli organici determinati a legislazione vigente. " Nelle more del previsto Decreto, si forniscono di seguito indicazioni sulle modalità per l'introduzione di una DNL secondo la metodologia CLiL nei curricoli degli Istituti tecnici. 2. Requisiti per l'insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera Il Decreto Direttoriale n. 6 del 16 aprile 2012 della Direzione Generale per il Personale scolastico (vedi Allegato l) ha definito gli aspetti caratterizzanti dei corsi di perfezionamento del valore di 20 Crediti Formativi Universitari (CFU) per l'insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera secondo la metodologia CUL, rivolti ai docenti in servizio nci Licei e negli Istituti tecnici. L'Allegato A del 0.0. elenca le competenze richieste al docente CLlL, che caratterizzano il profilo di questa figura professionale e che si riportano di seguito: 2/9 !:Y~e;ué"le,~tP,K«d-;A?i*'J7t;{ ,•..•••. _ .•••••••...••..•• l Amhito I • I • _. linguistico: ha una competenza . . rr;rd-)ta77i'e71??·. ;;{f;,hdUa'e /e"" /. C~?ò"/~7;;N« . 4J:JI~;'J~;".c/ .._.- •••.•••••.•••.• _ ..... . di Livello C I nella lingua straniera ~~a~f:;:;etenze linguistiche adeguate alla gestione dì materiali ••............•. _. ...........• _ •...... ·1 : I disciplinari in lingua i '>. •......h.a. U~'l P?dronanz.a d~lll'I 1.1...1.ic... r.... I...•. '......•.. I.i ...ngua disciplinare (Iessi:co spe ..'c....r....f..i.. c... tipologie di ~i~n)r.>o. ~ ....generi e lornw testuali .... ) .~_!i~ !.!~~ztonJ e conç~~!!.~lplln~~.I!'.!..!!~~I ..~tras!~~:!:a:........J Ambito distiplinare: • è in grado di utilizzare i saperi disciplinari in coerenza con la dimensione formati v a ... proposta dai curricula delle materie relative al proprio ordine di scuola •.. _. ~i~ad~ di trasP2E~ in chiave didattica i sa~!:idisciplillari iIltegr~.ndo.!.!!.lgtl~~~0I1!~:,!~lli: .. Amhito metodotcgfco-dtdaetìco: • è in grado di progettare percorsi CL IL in sincrgia con i docenti di lingua straniera c/o di altre discipline • è in grado dì repcrirc, scegliere, adattare. creare materiali e risorse didattiche per ottimizzare la lezione Cf.Il., utilizzando anche le risorse tecnologiche c informatiche • è in grado di realizzare autonomamente un percorso CLIL, impiegando merodologie e l strategie finalizzate a favorire l'apprendimento attraverso la lingua straniera I • è in grado di elaborare c utilizzare sistemi e strumenti di valutazione condivisi c integrali, ~..r<:f.1.!!con la..met~ologi~"Q:>IL .._ _............................ .. ~ I Il i ! Ai corsi di perfezionamento del valore di 20 Crediti Formativi Universitari possono accedere i docenti in possesso di: a) certificazioni nella lingua straniera oggetto del corso, rilasciate da Enti Certificatori riconosciuti dai governi dei paesi madrelingua, almeno di livello Cl di cui al "QCER Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue", che attestano le abilità ivi previste (Ascolto, Parlato/Interazione, Scrittura, Lettura); b) competenze linguistiche certificate in relazione alle abilità di cui alla lettera a), di livello 82 del QCER, iscritti e frequentanti un corso di formazione per conseguire il livello C l del QCER. A riguardo si richiama la normativa di riferimento per il riconoscimento delle competenze linguistiche: • • delle certificazioni il Decreto Ministeriale del 7 marzo 2012, che individua i requisiti per iI riconoscimento della validità delle ccrtificazioni delle competenze linguistico-comunicative in lingua straniera del personale scolastico; i Decreti Direttoriali della Direzione Generale Affari Internazionali che dettagliano l'elenco degli Enti Certificatori riconosciuti, reperibili allink http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/dg-affariinternazionali/enti_ certificatori Tingue_straniere In sintesi, il titolo rilasciato dalla Università al termine del corso di 20 CFU al docente in possesso di certificazione linguistica di livello Cl è il requisito richiesto per l'insegnamento di una DNL in lingua straniera. Alla luce del Decreto Direttoriale della Direzione Generale per il Personale scolastico n. 89 del 20/1 1/2013, si ritiene opportuno precisare che in questa fase di prima applicazione della metodologia CUI, negli Ordinamenti scolastici, essendo in pieno svolgimento le attività di formazione dei docenti sia sul fronte linguistico che sul fronte metodo logico, può trovare impiego nella didattica della disciplina veicolata in lingua straniera anche il docente in 3/9 !)';~A~O;W ;1~/e;;Kak;,Ae;Kjì'd' (l';r4/ta.l/lfM'/i·. ~,6Jt1a 'e;,Aw /, Ckk/lo.//Itt7 . ~;,6JarYT possesso di una competenza linguistica di Livello B2 del Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue e impegnato nella frequenza dei percorsi formativi. L'avvio graduale, attraverso moduli parziali, può essere sperimentato anche dai docenti comunque impegnati nei percorsi di formazione per acquisire il livello B2. 3. Modalità di attuazione dell'insegnamento di una DNL in LS Si indicano alcune modalità di attuazione per l'introduzione di una DNL in lingua straniera secondo la metodologia CLIL, a partire dal prossimo a.s. 2014-15 nel terzo, quarto, quinto anno dei Licei Linguistici e nel quinto anno degli altri Licei e degli Istituti tecnici, finalizzate a permettere una introduzione graduale dell'insegnamento della DNL in lingua straniera, considerato che le attività di formazione richiederanno più anni per far acquisire ad un ampio numero di docenti i risultati formativi richiesti. In primo luogo questa Direzione Generale suggerisce per l'avvio della metodologia CLiL una programmazione da parte del docente DNL concordata anche con l'insegnante di lingua straniera e/o ove presente, con il conversato re di lingua straniera e con l'assistente linguistico, anche tenendo conto degli orientamenti forniti nelle INDICAZIONI NAZIONALI per i Licei e nelle LINEE GUIDA per gli Istituti Tecnici Potranno essere valorizzate anche le competenze degli insegnanti che rientrano sul territorio Metropolitano dopo aver prestato servizio in scuole italiane all'estero. 3./. Licei In proposito si riporta quanto già indicato per Lingua e Cultura Straniera nel DECRETO 7 Ottobre 20 l 0, n. 211 recante "INDICAZIONINAZIONALIriguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali di cui all'articolo lO, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89": "... Si realizzeranno inoltre con l'opportuna gradualità anche esperienze d'uso della lingua straniera per la comprensione e rielaborazione orale e scritta di contenuti di discipline non linguistiche . ... In particolare, il quinto anno del percorso liceale serve a consolidare il metodo di studio della lingua straniera per t'apprendimento di contenuti non linguistici, coerentemente con l'asse culturale caratterizzante ciascun liceo e in funzione dello sviluppo di interessi personali () professionali. ... Lo studente.: utilizza le nuove tecnologie per fare ricerche, approfondire argomenti di natura non linguistica, esprimersi creativamente e comunicare con interlocutori stranieri. " 3.1.1. Licei Linguistici Il Liceo Linguistico è caratterizzato dallo studio di più sistemi linguistici e culturali e prevede l'acquisizione di una padronanza comunicativa di tre lingue straniere finalizzata a comprendere criticamente l'identità storica e culturale di tradizioni e civiltà diverse. 4/9 !Y'r.~,r~(;Vtt",tj':/t#/t7k /e.,.-J7t{ rt';d/It7//"!/It?', .:4::,h.:J«u'e/e/< /, C;{,/b./IO//1Ù ,'-{~hJI?;'/,r Nel richiamare le indicazioni fornite da questa DG con nota prot. 240 del 16/01/2013, si suggerisce in classe terza e quarta l'attivazione di norma del 50% del monte ore della disciplina veicolata in lingua straniera, in considerazione anche della necessità di dotare gli studenti della padronanza del linguaggio tecnico-specialistico della disciplina nella lingua italiana. Per quanto riguarda l'insegnamento di un'altra DNL in una diversa lingua straniera prevista a partire dal quarto anno, anche in questo caso si suggerisce l'attivazione di norma del 50% del monte ore della disciplina veicolata in lingua straniera. Con riferimento al quinto anno, per entrambe le DNL insegnate in due diverse LS, viene confermata l'attivazione di norma del 50% del monte ore della discipline veicolate in lingua straniera. 3.1,2, Il quinto anno degli altri Licei Si suggerisce l'attivazione in classe quinta preferibilmente del 50% del monte ore della DNL veicolata in lingua straniera. 3.2. Istituti Tecnici Nel ribadire che specifiche indicazioni saranno contenute nell'emanando decreto del Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca di concerto con il MEF, si riporta quanto contenuto nelle LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO DEGLI ISTITUTI TECNICI - per il secondo biennio e il quinto anno: "Nel quinto anno è previsto l'insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua inglese .L'insegnamento è .finalizzato, in particolare, a potenziare le conoscenze e abilità proprie della disciplina da veicolare in lingua inglese attraverso la contemporanea acquisizione di diversi codici linguistici. L'integrazione tra la lingua inglese e altra disciplina non linguistica, secondo il modello Content and Language Integrated Learning (CLIL), a cui è riservata di seguito un 'apposita sezione, viene realizzata dal docente, con una didattica di tipo fortemente laboratoriale, attraverso lo sviluppo di attività inerenti le conoscenze e le abilità delle discipline interessate, in rapporto ali 'indirizzo di studio. " Al riguardo si raccomanda una attenta lettura del punto 2.5 "Il CLIL e la promozione del plurilinguismo", nel quale vengono fornite indicazioni metodologiche e consigli su come attivare l'insegnamento. Il Collegio dei docenti, nella sua autonomia, sceglierà, pertanto, la disciplina dell'area d'indirizzo del quinto anno in base ai criteri definiti e alle risorse disponibili, coinvolgendo anche gli insegnanti tecnico-pratici che stanno frequentando i corsi di formazione CLIL. Resta infine utile ricordare quanto indicato nell' AREA GENERALE per la disciplina Lingua Inglese relativamente al secondo biennio e quinto anno: "L'acquisizione progressiva dei linguaggi settoriali è guidata dal docente con opportuni raccordi con le altre discipline, linguistiche e d'indirizzo, con approfondimenti sul lessico specifico e sulle particolarità del discorso tecnico, scientifico, economico, e con le attività svolte con la metodologia ('L1L". 5/9 !}';N",~Ò/I« .9;;?le""ak~e""'yd·(f";o;{./ta.IJIle/Z&·. khJ/«.:e·e ~e"" /, %/(NIO/.IHf7 • kh.iUéu Pertanto la sinergia tra il docente di inglese e i docenti di altre discipline sarà particolarmente significativa ove la DNL costituisce una delle materie caratterizzanti veicolate in lingua straniera. 3.2.1. Il quinto anno degli Istituti Tecnici Si suggerisce l'attivazione in classe quinta preferibilmente del 50% del monte ore della DNL veicolata in lingua straniera. 4. Indicazioni operative Come precisato nel punto precedente, un obiettivo verso cui tendere è quello di insegnare con modalità CLIL orientativamente il 50% del monte ore della DNL veicolata in lingua straniera. Forme modulari, programmazioni pluriennali, laboratori, momenti intensivi, organizzazioni flessibili sono elementi che possono orientare le scelte didattiche. 4.1. Nei casi di totale assenza di docenti di DNL in possesso delle necessarie competenze linguistiche e metodologiche all'interno dell'organico dell'Istituzione scolastica, si raccomanda lo sviluppo di progetti interdisciplinari in lingua straniera nell'ambito del Piano dell'Offerta Formativa, che si avvalgano di strategie di collaborazione e cooperazione all'interno del Consiglio di classe, organizzati con la sinergia tra docenti di disciplina non linguistica, il docente di lingua straniera e, ove presenti, il conversatore di lingua straniera e eventuali assistenti linguistici. Resta inteso che gli aspetti formali correlati alla valutazione rimangono di competenza del docente di disciplina non linguistica. 4.2. L'attivazione di percorsi CLIL potrà essere facilitata dalla conoscenza e condivisione tra i docenti di best practices nazionali o internazionali, dall'utilizzo di tecnologie multi mediai i e di tecniche comunicative multimodali. Le modalità di realizzazione definite nell'ambito dell' autonomia organizzativa delle Istituzioni scolastiche possono prevedere una organizzazione didattica flessibile finalizzata ad una migliore utilizzazione delle competenze professionali disponibili nell'istituto. Possono anche essere promossi incontri tra scuole o reti di scuole, sia in presenza, sia a distanza (videoconferenze o webinar con esperti nazionali o internazionali), che permettano di condividere competenze ed esperienze. Ad esempio, la didattica a classi aperte (il coinvolgimento di più classi o gruppi classe) e l'utilizzo di insegnamento a distanza (lezioni condotte da docenti esperti anche di altre scuole italiane o straniere) possono rappresentare utili strategie organizzative, funzionali all'ampliamento di percorsi formativi CLIL all'interno dell'Istituzione scolastica. Inoltre, tenendo conto che i corsi di formazione metodologico-didattica, affidati a strutture universitarie, comprendono un monte ore di tirocinio (2 Crediti Formativi, per un totale di circa 50 ore), si ritiene che detto tirocinio, se svolto in classi di Licei o Istituti Tecnici, possa essere dalla scuola considerato equivalente ad una offerta di insegnamento di una DNL in lingua straniera. 6/9 !)';;'(",uOjM ,1:r1e;iK«!f,;./ie"''.J7t{(f'~)IU//le/It2', ;{h,h.:ft2à·p ;./ie7 /. ('~Ib/IO//Nff , k;'4.;/;é« 5. Esame di Stato Le nuove modalità di svolgimento dell'Esame di Stato riguarderanno le classi quinte dei licei ed istituti tecnici nell' a.s. 2014-15. In generale l'accertamento del profitto nelle discipline non linguistiche veicolate in lingua straniera dovrà, in sede di esame, mettere gli studenti in condizione di valorizzare il lavoro svolto durante l'anno scolastico. Tuttavia, qualora la DNL veicolata in lingua straniera costituisca materia oggetto di seconda prova scritta, stante il carattere nazionale di tale prova, essa non potrà essere svolta in lingua straniera. Invece, la DNL veicolata in lingua straniera costituirà oggetto d'esame nella terza prova scritta e nella prova orale come di seguito precisato: TERZA PRaY A SCRITTA: La scelta della tipologia e dei contenuti da parte della Commissione terrà conto della modalità con le quali l'insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera tramite metodologia CLIL è stato attivato, secondo le risultanze del documento del Consiglio di classe di cui all'articolo 5, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998 n. 323. PROV A ORALE: Per la disciplina non linguistica, il cui insegnamento sia stato effettuato con la metodologia CLIL, il colloquio potrà accertare anche in lingua straniera le competenze disciplinari acquisite, qualora il relativo docente venga a far parte della Commissione di esame in qualità di membro interno. 6. Organi e figure di riferimento Ovviamente l'introduzione della metodologia CLiL comporta il coinvolgi mento di tutti gli attori del sistema scolastico, quali il Dirigente Scolastico, il Collegio dei Docenti, i Dipartimenti, i Consigli di Classe, il docente di disciplina non linguistica, il docente di lingua straniera, il conversatore in lingua straniera e, ove presente, l'assistente linguistico. 6.1. Il ruolo del Dirigente Scolastico Il Dirigente Scolastico ha il compito di individuare i docenti con le più elevate competenze sia linguistiche sia metodologiche CLIL da destinare alle prime esperienze di attivazione della DNL in lingua straniera. Tra le sue iniziative può prevedere anche la costituzione o l'adesione a reti di scuole che abbiano come finalità lo sviluppo di pratiche di insegnamento CLiL. Il Dirigente Scolastico potrebbe favorire attività e iniziative di mobilità e scambi di docenti e studenti, anche attraverso progetti finanziati con fondi europei, al fine di promuovere l'internazionalizzazione del piano dell'offerta formativa. E' auspicabile l'attivazione di iniziative dijoh shadowing con docenti della stessa scuola, di altre scuole italiane o straniere, oppure di iniziative di formazione in servizio "sul campo" inerenti la metodologia CLiL. 7/9 !/;;"e%-?ò/le ,t/:/,e",a:~/-e~!7d' (l'~/I.(7/;W1/(&' • .4.hJ&a't? /k'" /. • k6J;!?r-t7 C'hlO/(o//I?f7 6,2, Il ruolo delle Reti di scuole In questi ultimi anni le scuole in rete hanno operato iniziative di formazione linguistica su vari fronti, mettendo e metodo logica, creando della metodologia CLIL. In considerazione del OM 821 dell'l 1110/2013 e del 0.0. istituzioni CUL scolastiche o loro reti, assegnatarie è opportuno per docenti, condividere risorse umane incentivare e materiali situazioni ed esperienze diffuse 89 del 20/11/2013 di fondi su specifici le attività in atto numerose di sviluppo che vedono progetti le di formazione reti di scuole finalizzate delle e, nella migliore delle ipotesi, a lezioni CUL tra classi o gruppi di studenti di scuole diverse (cfr. art. 7 DPR 275/99). 6. 3. Il ruolo del Collegio dei Docenti Il Collegio dei Docenti da destinare ha il compito all'insegnamento indicazioni di definirei secondo la metodologia funzionai i alla progettazione alle modalità attuative criteri per l'individuazione CLIL e attivare di percorsi CUL, precedentemente delle discipline i Dipartimenti con anche in riferimento alle strategie modalità operative e contenuti fase di definizione e menzionate. 6.4. Il ruolo dei Dipartimenti e dei Consigli di Classe l Dipartimenti, ove attivati, sviluppare con disciplinari da veicolare Classe sono reciproco, sono chiamati la metodologia chiamati CUL, soprattutto in lingua straniera a lavorare a individuare e relative modalità in sinergia in tutte le fasi di progettazione nella e nell' ottica dei di realizzazione. del confronto ed implementazione da nuclei I Consigli di e del supporto dell'insegnamento della DNL in lingua straniera. 6.5. Il ruolo del docente di lingua straniera, del! 'eventuale conversat ore di lingua straniera e dell 'eventuale assistente linguistico A livello ordinamentale, lingua straniera forme per il docente o l'assistente di compresenza progettuale. Va fondamentale di lingua straniera o codocenza, osservato all'interno non è previsto linguistico, infatti, anche che del Consiglio queste figure di Classe, ONL, come precisato preziosi strumenti competenze e per linguistico-comunicative rispondente ai bisogni insegnamento Si auspica per l'analisi formativi degli una studenti, il conversatore un diretto coinvolgimento se è auspicabile essere create con il docente ed imprescindibili e, ove presenti, una interazione professionali rivestono soprattutto per le sinergie della classe progettazione condivisa oltre a suggerire tecniche attraverso al livello un ruolo che potrebbero nel punto 3. Esse potranno del profilo di infatti fornire in relazione alle e pienamente e modalità di di DNL, docente di CUL. quindi. lingua straniera, la costituzione eventuale di veri e propri team CLIL (docente conversatore allo scambio e al rafforzamento di lingua straniera o assistente delle reciproche linguistico), finalizzati competenze. 8/9 !)';'Nwè-/Ie /k~/(,!TU~~>é'~!7,f' rr;4/1a'/;'NWI?·.~~hJl?à >"/('<;1<' /. (}{;!b-/IO;';'N;' • ~oh.;,1àl' 6.6. Il ruolo degli Uffici Scolastici Regionali Agli Uffici Scolastici Regionali è affidato il compito scuole per lo sviluppo di pratiche di insegnamento anche formativi con interventi universitarie, enti culturali, a cura degli associazioni di coordinare le attività secondo la metodologia Uffici stessi professionali delle reti di CUL, da sostenere in collaborazione con strutture o altri soggetti. 7. Le Reti di scuole Con il D.M. territorio 821 dell'II/10/2013 e il D.D. 89 del 20/11/2013 varie Reti di Licei e Istituti finalizzati a far raggiungere professionale ai docenti di discipline Generale è impegnata dei Licei Linguistici, finalizzata La Rete è costituita da una Istituzione il compito alla diffusione L'elaborazione rivolto e coordinare CUL, le scelte ai docenti di mettere motivazionali, c diffusione le Istituzioni corre late (cfr. nota di questa D.G. non linguistica che hanno insegnato 2012-13. a cura di un Gruppo di lavoro costituito didattiche presso con le quali sono stati progettati e organizzati ve, le aspettative e gli di questa metodologia. dei risultati è avvenuta nel corso di un Seminario che si è del MIUR, durante il quale è nelle classi terze dei Licei Linguistici it/web/istruzione/ scolastiche dg-ordinamentilcl per l'impegno metodologica, che risulta particolarmente Allegati l: Decreto Personale scolastico. a cui è stato dell'a.s. al link http://hubmiur.pubblica.istruzione. innovazione CLlL. attività di formazione di monitoraggio a fuoco le modalità il Rapporto di monitoraggio reperibile Si ringraziano competenza della Rete nazionale per ogni Regione, tenuto il giorno 5 marzo u.s, presso la Sala della Comunicazione 20/2//3, una adeguata della metodologia in particolare di disciplina nell'a.s. dei docenti nei confronti La disseminazione capofila un progetto dei dati di questo questionario, D.G., ha permesso stato diffuso di formazione CUL. nelle classi terze dei licei linguistici atteggiamenti "percorsi nell'attivazione e al supporto scolastica è stato attivato del 5829 del 30/10/13) percorsi attivato non linguistiche dall' a.s. 2012-13 alla diffusione di promuovere della metodologia Tra le attività previste, questa che hanno sul utile all'assolvi mento del compito". Questa Direzione affidato Tecnici sono state organizzate Dircttorialc n. 6 del 16 aprile iI nella realizzazione apprezzata 2012 della di questa importante da famiglie e studenti. Direzione Generale per il 9/9