Presenza ebraica in Palestina e nascita dello Stato di Israele Cenni storici generali Nell’epoca biblica • La “Palestina” non ha un preciso riferimento etnico e non ha confini definibili • Viene chiamata “Terra di Canaan” oppure “Terra di Israele” La denominazione “Palestina” • Erodoto (484 a. e.v. c.ca) è il primo ad indicarla come Syria he-Palestine (Siria dei Filistei) Sotto la dominazione romana • Dopo la caduta del Tempio (70 e.v.) e dopo la seconda rivolta giudaica (136 e.v.), l’Imperatore Adriano sostituirà la denominazione “Terra di Israele” con “Palestina” e rinominerà Gerusalemme come Aelia Capitolina Mosaico di Aelia Capitolina, costruita da Adriano sulla Gerusalemme distrutta, ritrovato a Madaba in Giordania. VI° sec. e.v. Nel periodo bizantino • La Palestina viene indicata secondo una tripartizione orizzontale: Palestina prima (Galilea), seconda (Giudea) e terza (Neghev) • Divisione che viene sostanzialmente mantenuta durante la conquista arabo-islamica e sotto l’Impero ottomano Durante la colonizzazione britannica • La Palestina comprende ancora i territori su entrambe le sponde del Giordano • Nel 1922 Churchill opera una separazione amministrativa fra la Transgiordania e il resto del Paese Da questo momento in poi • Per “Palestina” si intende solo si intende solo la Cisgiordania, la parte di terra dal Giordano al Mare • Con la nascita dello Stato di Israele (1948) i termini “Palestina” e “palestinesi” saranno riferiti ai territori non israeliani e ai loro abitanti per lo più arabi Dai tempi biblici a oggi • La presenza ebraica in Palestina è documentabile attraverso le “fonti bibliche”, Giuseppe Flavio e la letteratura rabbinica dei “responsi” • Anche dopo l’accentuarsi della diaspora (70 e.v.), una minoranza ebraica ha continuato a vivere in questo luogo Dal 1800 e.v. • Con la Haskalah (emancipazione) e la rinascita dei sionismi • Inizia un progressivo ritorno di molti ebrei (‘alijiah) dei Paesi della diaspora in Palestina • Che fonda le basi del futuro Stato di Israele Theodor Erzl (1860-1905) ‘Alijiah • Significa “salita”, il verbo utilizzato è lo stesso che designa gli “olocausti”, i “sacrifici di comunione” che venivano offerti a Dio presso il Tempio nel periodo biblico • Nella Terra di Israele si “sale”, pertanto “immigrare” significa “salire” verso Gerusalemme situata sul Monte Tzion I “pionieri” • Sono prevalentamente ashkenaziti (Europa dell’Est) • Sono “laici” e si dedicano al lavoro agricolo e di bonifica • Fondano i Kibbutz e i Moshav secondo un modello ugualitario di tipo socialista I “primi tempi” Degania – primo Kibbutz Nahal – primo Moshav Durante il mandato britannico (1922) Tale divisione • Crea notevoli tensioni nell’ambito della politica del mandato britannico con il mondo arabo • Che si ripercuotono sui rapporti fra il mondo arabo e gli ebrei che risiedono nei Kibbutz e nei moshav • Inizia un periodo molto difficile per gli ebrei della diaspora che intendono fare la ‘alijiah in Palestina Tuttavia dal 1932 al 1946 • Con le “Leggi razziali” in Europa si intensifica la ‘alijiah fra “luci ed ombre” • Durante e dopo la Shoah il ritorno nella “Terra dei padri” diventa sempre più necessario La nave “Exodus” Dopo la Seconda Guerra Mondiale • A causa delle tensioni createsi nell’ultimo periodo del mandato britannico • La “questione palestinese” viene rimandata all’ONU che, nel 1947, propone la spartizione in due Stati: uno per gli ebrei e uno per i palestinesi La risoluzione ONU - 1947 Di fronte a tale proposta • I palestinesi rifiutano mentre gli ebrei accettano • Pertanto il 14 maggio del 1948 viene ufficialmente proclamata solo la nascita dello Stato di Israele David Ben Gurion proclama la nascita dello Stato di Israele il 14 maggio 1948 a Tel Aviv Nel giro di poche ore • Il mondo arabo, assieme ai palestinesi che hanno rifiutato la proposta dell’ONU, attacca il neonato Stato di Israele • Israele deve cominciare subito a difendere i propri confini 1948-1949 I “numeri” del “ritorno” SITUAZIONE ATTUALE