DIRIGERE MEDIANTE LE LEVE DELLA MEDIAZIONE E DELLA NEGOZIAZIONE Dott. Enrico Flavio Giangreco Docente di Formazione Giornalista Professionista 1 Obiettivi di apprendimento Considerare la scelta tra lo stile negoziale e lo stile autoritario di direzione Diagnosticare il tipo di interazione del gruppo e le sue conseguenze in termini di conflitto rispetto a un’attività di direzione generale Conoscere e utilizzare le fasi per una efficace mediazione e negoziazione all’interno delle riunioni Utilizzare in modo appropriato le strategie negoziali nel governo di una riunione 2 Metodologia didattica “Ciò che ascolto, dimentico. Ciò che vedo, ricordo. Ciò che faccio, comprendo.” Confucio 3 Ciclo dell’apprendimento di Kolb Esperienza Sperimentazione di nuovi processi e comportamenti Riesame dell’esperienza e dei comportamenti Concettualizzazione , costruzione di modelli Feedback L’esperienza è la fonte e l’esito finale di ogni percorso di apprendimento Nel circolo di apprendimento l’esperienza viene trasformata in concetti che divengono poi una guida nella scelta di nuove esperienze e comportamenti più efficaci 4 Strumenti didattici In aula Lezione Riesame e feedback Esercitazioni Dopo l’aula Integrazione argomenti 5 Stile Negoziale e Stili Autoritari di Direzione NEGOZIALE PREVARICATORE COERCITIVO 6 Interazione tra gruppi e fattori di influenza: la scelta dello stile di direzione 7 Tipologie di Interdipendenze tra Gruppi Semplice Sequenziale Reciproca Team La probabilità di conflitto aumenta in funzione dell’interdipendenza esistente tra i gruppi 8 Percezione del conflitto ORIENTAMENTO • Obiettivi • Tempo • Sociali ATTITUDINI • Competitivo • Cooperativo PERCEZIONI RELAZIONI TRA GRUPPI DIFFERENZE DI STATUS 9 Framing del conflitto Le persone percepiscono il conflitto rispetto alle seguenti dimensioni Relazione Emotivo Cooperare Compito Intellettuale Vincere 10 Percezione della situazione Errore di Incompatibilità Errore a Somma Fissa 11 Differenze di Potere Percezione di sostituibilità Capacità di far fronte all’incertezza Controllo e accesso alle risorse 12 Il processo negoziale strumento di gestione direzionale “Vi sono molte modalità consolidate per risolvere le dispute: le tradizioni, le regole, i tribunali, i mercati e le negoziazioni.” H. Raiffa, The Art and Science of Negotiation 14 Processo Negoziale Definizione 1: processo in cui due o più parti interdipendenti utilizzano la contrattazione per riconciliare le loro differenze Definizione 2: processo in cui due o più parti in una controversia scambiano offerte, controfferte e concessioni sforzandosi di raggiungere un accordo reciprocamente accettabile 15 Gli elementi chiave nelle negoziazioni e nelle mediazioni Livello di interdipendenza tra le parti Conflitto percepito da entrambe Interazione opportunistica Possibilità di accordo 16 Le Fasi della Negoziazione 17 Fasi nella Negoziazione Preparazione e scenario preliminare Interazione – Comunicazione – Strategie e tattiche – Rivalutazione Ratifica dell’accordo 18 Fase 1: Preparazione Identificare motivi, obiettivi, interessi, necessità vostri e della controparte Valutare la vostra posizione contrattuale rispetto alla controparte in termini di: – Informazioni – Posizione di forza/potere – Pressione del tempo Definire i limiti della negoziazione – Strategia Minimo-Massimo – Miglior Alternativa se Accordo Non raggiunto (MAAN) Definire le strategie e tattiche negoziali di entrambi 19 Elementi fondamentali nei processi negoziali Persone Interessi Opzioni Criteri 20 Punto di Resistenza e Punto Obiettivo A. Richiesta del Personale €2000 €4000 €6000 Punto di Resistenza del Personale €8000 Punto Obiettivo del Personale B. Offerta del Direttore Generale €2000 Punto Obiettivo del DG €4000 €6000 €8000 Punto di Resistenza del DG 21 Lo spazio della trattativa C. Nessuno spazio di trattativa €2000 €4000 PO DG PR DG €6000 €8000 PR PERS. PO PERS. D. Spazio di trattativa tra €6000 e €7000 €2000 €4000 €6000 €7000 €8000 PO DG PR PERS. PR DG PO PERS. 22 Fase 2: la Scelta della Strategia Negoziale E’ molto importante l’esito sull’oggetto della trattativa ? SI SI E’ molto importante l’esito a livello di rapporti ? NO Collaborare con fiducia quando entrambi i risultati sono importanti Situazione 1 Competere quando la priorità è sull’oggetto della controversia Situazione 3 NO Apertamente Subordinato quando la priorità è su risultati di relazione Situazione 2 Evitare la Negoziazione quando nessun risultato è veramente importante Situazione 4 23 Fase 2: Interazione e Comunicazione Dall’ antagonismo alla collaborazione – Non raccogliere l’ostilità altrui – Concentrarsi sul problema, non sulle persone – Sentirsi soci – Invece di pensare a vincere la partita, cercare di capire la posizione dell’altro Clima di fiducia e ascolto – Ascoltare il 70% e parlare il 30% del tempo – Approfondire con domande – Non interrompere – Non contraddire l’interlocutore – Far capire che si capisce 24 Fase 2: Interazione e Rivalutazione Concentrarsi sul problema da risolvere Cercare assieme le soluzioni Sviluppare attività di ricerca Dividere il percorso decisionale in tappe Costruire l’accordo per gradi 25 La Riunione: Tipologie e Obiettivi TIPOLOGIE OBIETTIVI INFORMATIVA Fornire dati preliminari e aggiornare situazioni Esplicitare politiche dell’ente Dare disposizioni e diffondere conoscenze Facilitare l’omogeneità del modo di lavorare CONSULTIVA Raccogliere pareri Valutare aspetti globali Confrontare competenze specifiche Elaborare alternative e preparare decisioni DECISIONALE Approvare una raccomandazione Scegliere tra varie proposte Definire piani d’azione Stabilire responsabilità Avviare nuovi progetti 26 Organizzare una Riunione PRIMA Stabilire obiettivi e durata Comunicare quanto sopra a tutti i partecipanti fornendo il materiale di riferimento Richiedere conferma della partecipazione DURANTE Verificare il consenso sugli obiettivi Ripartire il tempo a disposizione Nominare un segretario per far rispettare i tempi e far preparare un verbale DOPO Distribuire il verbale con le indicazioni su: a) “chi fa cosa” b) entro quali tempi c) con quali risorse d) scadenze per ulteriori incontri o verifiche 27 Il governo della Riunione: le Strategie Negoziali 28 La Riunione: Caratteristiche delle Strategie Negoziali (1) FATTORI Obiettivo del comportamento Strategia Espressione degli obiettivi Strategia Subordinata Strategia Competitiva Strategia Collaborativa Persegue obiettivi a spese dell’altra parte Persegue obiettivi sostenuti in comune con l’altra parte Consciamente subordina i propri obiettivi per evitare il conflitto con la controparte Nasconde le proprie carte: alta fiducia in se stessi e bassa nell’altro Esprime i propri pensieri e emozioni con fiducia e schiettezza: ascolto attivo ed esplorazione comune delle alternative Completamente aperto nell’esprimere le proprie debolezze e vulnerabilità alla controparte Comprende ma distorce i propri obiettivi Comprende e rappresenta accuratamente i propri bisogni Preoccupato dei bisogni dell’altro, reprime i propri bisogni 29 La Riunione: Caratteristiche delle Strategie Negoziali (2) FATTORI Prevedibilità Condivisione di informaz. Strategia Competitiva Strategia Collaborativa Strategia Subordinata Azioni imprevedibili; mescola strategie e sorprese per sottomettere l’altro Azioni prevedibili; comportamento flessibile e senza sorprese Azioni prevedibili; va incontro completamente all’altra parte Utilizza minacce e bluff; cerca di predominare Condivide le informazioni ed è onesto; tratta l’altro con comprensione e integrità Rinuncia alla propria posizione per ammorbidire la posizione della controparte Trova soluzioni ai problemi soddisfacenti per entrambi Trova modi di adattarsi alla posizione dell’altra parte Trova maniere di Comportamento apparire impegnato di ricerca su una posizione; manipola in modo distruttivo l’altra pos. 30 La Riunione: Caratteristiche delle Strategie Negoziali (3) FATTORI Strategia Competitiva Strategia Collaborativa Strategia Subordinata Strumenti per avere successo Crea una cattiva immagine dell’altro; ignora le logiche altrui; aumenta l’ostilità Evita i cattivi stereotipi; Considera le idee in base al merito; non induce ostilità Minimizza o evita il conflitto e placa l’ostilità Estremo negativo Ritenere che il suo obiettivo sia quello di impedire alla controparte di raggiungere l’ob. Confondere la propria identità e quella della controparte Diventa uno zerbino della controparte Attitudine chiave/comp. Affrontare l’impasse “Io vinco, tu perdi.” Ricorrere ad un mediatore/arbitro “Qual è il miglior modo di soddisfare gli obiettivi di entrambe le parti ?” “Tu vinci, io perdo.” Utilizzare un facilitatore esperto in dinamiche di gruppo Utilizzare formazione sull’assertività o psicoterapia 31 La Riunione: le Tattiche Negoziali (1) TIPO DI NEGOZIATORE TATTICHE UTILIZZATE Dall’Apertura Aggressiva Mette a disagio le controparti facendo commenti taglienti sulle loro prestazioni precedenti, i loro numeri, la loro irragionevolezza, od ogni altra cosa possa essere utilizzata per insinuare che non vale la pena parlare con le controparti Dai Lunghi Silenzi Ascolta le controparti ma non risponde in modo immediato alle loro proposte e affermazioni, quanto piuttosto sembra lasciar loro molto tempo, con il risultato che i lunghi silenzi hanno lo scopo di fare in modo che chi gli è di fronte si scopra di più Il Beffardo Deride e schernisce le proposte dell’opposizione al fine di mettere quest’ultima così in tensione da dire qualcosa di cui, poi, doversi pentire 32 La Riunione: le Tattiche Negoziali (2) TIPO DI NEGOZIATORE TATTICHE UTILIZZATE Interrogator Affronta tutte le proposte con meticolosità, sollecitando domande in modo tale da indurre la controparte a ritenere che non abbia fatto attentamente il lavoro. Affronta ogni risposta evidenziando i problemi e chiede all’opposizione di spiegare in modo più approfondito cosa intende Dall’Infida Ragionevolezza Sembra disposto ad accettare ed è di aiuto, mentre pone domande impossibili allo scopo di conquistare l’amicizia e la confidenza dell’opposizione Divide et impera Crea dissenso tra l’opposizione in modo che debba stare attenta al disaccordo interno. Si allea con una persona del team e cercare di condizionarlo contro gli altri membri del gruppo 33 “Non si apprende senza voler apprendere e senza per proprio conto cercare” Socrate 34