Teoria della produzione • Produzione: qualsiasi attività che crea un’utilità presente o futura (Frank) • Processo di trasformazione di input (fattori produttivi) in output (beni finali o intermedi) • La funzione di produzione è la relazione quantitativa tra quantità degli input e degli output e include implicitamente lo stato della tecnologia • Q = f (X1, X2, X3, X4, ……, Xn), con n fattori di produzione; • Q = f (K,L), con fattori di produzione rappresentati da capitale e lavoro. Con K o L fisso studio la produttività del fattore che varia; con Q fisso studio le diverse combinazioni dei fattori per la produzione di Q (isoquanti). • Input fissi ed input variabili (breve e lungo periodo): se tengo almeno un input fisso ragiono nel BP; se li faccio variare tutti e due ragiono nel LP Legge dei rendimenti decrescenti (principio della produttività alla fine decrescente): “aumentando la quantità di un fattore produttivo impiegato a parità degli altri, l’incremento corrispondente di prodotto è prima crescente (fino alla combinazione ottima dei fattori) e poi decrescente” BP Prodotto Totale: Quantità di output come funzione della quantità dell’input variabile Prodotto Marginale: variazione del prodotto totale dovuta ad una variazione di un’unità dell’input variabile PmL= Q/ L è la pendenza, in ogni punto della curva di prodotto totale Prodotto Medio: Prodotto totale diviso la quantità dell’input variabile PML= Q/ L è la pendenza della retta che unisce l’origine degli assi con ogni punto della curva di prodotto totale Prodotto marginale di un input variabile (L) Curva di prodotto marginale e prodotto medio Quando la curva di Pm sta sopra la curva di PM quest’ultima è crescente: quando sta al di sotto è decrescente. Le due curve si intersecano nel punto di max di PM Pm PM O Produttività marginale L Produttività media Dalla teoria della produzione alla teoria dei costi Definizioni: CT (Costo totale): unità di moneta necessarie per produrre una certa quantità di Output CM (Costo medio): unità di moneta necessarie per produrre una unità di output (CT/ Q) Cm (Costo marginale): unità di moneta necessarie per produrre un’ulteriore unità di output (CT/ Q) Tipologie: CF (Costi fissi): costi che non variano al variare di Q CV (Costi variabili): costi che variano al variare di Q Relazione tra produttività e costo Cm = d CT/d Q Cm = d (CF+ CV)/d Q Cm = d CF/d Q + d CV / d Q Se il fattore variabile è L: Cm = d (pL* L)/ d Q Per la regola di derivazione di un prodotto: Cm = L *( d pL / d Q) + pL * (dL / dQ) Cm = pL * (dL / dQ) Cm = pL * ( 1 / Pm) Il Cm è uguale all’inverso della Pm moltiplicata per una costante (in Conc. Perfetta) Pm = dQ / dL Similmente, CVM = pL * ( 1 / PM): Il CVM è uguale all’inverso della PM moltiplicata per una costante Relazione tra costi M e m e Produttività M e m Dalla curva del Cm alla curva di CT Cm CT O Costo marginale Q Costo totale Andamento delle funzioni di costo totale CT Q Costo totale fisso Costo totale variabile Costo totale complessivo LP Nel lungo periodo tutti i fattori produttivi sono variabili per definizione. Per lavorare su due dimensioni ricorro alla definizione degli isoquanti di produzione Isoquanti di produzione Proprietà: K 1) Q aumenta se ci si allontana dall’origine; 2) Non si intersecano; 3) Sono decrescenti (SMST negativo); 4) Hanno concavità rivolta verso l’alto (SMST in modulo decrescente) Forme particolari: 10 15 20 O Isoquanti di produzione 25 L 1) ANGOLO RETTO: Input complementari (non esiste sostituibilità tra input) 2) LINEA RETTA: Input perfettamente sostituibili Punto di minimo costo medio (ottimo tecnico) K La pendenza della linea di isocosto è il SMT dei fattori produttivi (PL/PK) 10 15 20 25 O Isoquanti di produzione L Linea di isocosto Il punto di equilibrio è il punto di tangenza tra il vincolo delle risorse disponibili (linea di isocosto) e isoquanto di produzione. Rappresenta la produzione massima possibile ottenibile data la dotazione di risorse finanziarie impiegabili nella produzione (costo totale). Quindi è anche il punto in cui si minimizza il costo medio di produzione. (PL/PK) = K/ L Linea del prodotto: insieme delle quantità di merce che è possibile produrre al variare dell’insieme dei fattori produttivi. Luogo dei punti di incontro della semiretta che esce dall’origine con gli isoquanti K 10 O Isoquanti di produzione 15 20 25 L Linea del prodotto Le isocline sono particolari linee di prodotto: luogo dei punti appartenenti ad isoquanti diversi in cui il SMST si mantiene costante (cioè si utilizza la stessa tecnica produttiva). E’ utile per vedere quali tipi di rendimenti di scala caratterizzano un determinato processo produttivo K 10 O Isoquanti di produzione 20 30 50 L Linee di isocosto Isoclina Funzione di produzione Cobb Douglas e rendimenti di scala Q = A Lα Kβ Q* = A ( L)α ( K)β= A Lα Kβ . α+β= Q α+β Rendimenti di scala costanti 4 = 4α4β se α + β = 1 4 = 40,540,5 = 2 * 2 = 4 Rendimenti di scala crescenti 4 > 4α4β se α + β = 2 > 1 4 = 4141 = 4 * 4 = 16 Rendimenti di scala crescenti 4 < 4α4β 4 < 4040 = 1 * 1 = 1 se α + β = 0 < 1 Curve di costo medio di diversa dimensione: per produrre la stessa merce posso utilizzare tre impianti, con queste curve di costo medio CM O E’ equivalente affermare che nel BP le scelte alternative si realizzano su ogni curva, mentre nel LP si realizzano anche tra le curve (posso scegliere di cambiare dimensione di impianto) Q Curva di costo medio di lungo periodo QB O QA Curva di costo medio di lungo periodo (inviluppo) CM O QA • Le economie di scala possono essere: – Interne • Il costo unitario dipende dalle dimensioni della singola impresa, ma non necessariamente da quelle del settore nel suo complesso. • Le imprese grandi hanno un vantaggio di costo sulle imprese piccole e questo favorisce l’instaurarsi di condizioni di mercato non concorrenziali – Esterne • Il costo unitario dipende dalle dimensioni del settore, ma non necessariamente da quelle delle singole imprese. • Un settore consiste tipicamente di tante piccole imprese ed è compatibile con la concorrenza perfetta. La teoria delle economie esterne • Economie di scala che hanno luogo a livello di settore e non d’impresa sono note come economie esterne • Ci sono tre ragioni principali per cui un gruppo di imprese può essere più efficiente di un’impresa isolata: 1. fornitori specializzati 2. concentrazione del mercato del lavoro 3. spillover di conoscenza • Fornitori specializzati – In molti settori, la produzione di beni e servizi e lo sviluppo di nuovi prodotti richiedono l’impiego di macchinari e servizi specializzati. – Un’impresa singola non costituisce un mercato sufficientemente ampio da garantire la profittabilità di un fornitore specializzato; un gruppo localizzato di imprese può risolvere questo problema, creando un mercato sufficientemente ampio da incentivare la presenza di una vasta gamma di fornitori specializzati. Concentrazione del mercato del lavoro • Un distretto di imprese può generare una concentrazione del mercato del • lavoro specializzato. Ciò costituisce un vantaggio per: – produttori – corrono meno rischi di soffrire la carenza di manodopera – lavoratori – corrono meno rischi di rimanere disoccupati • Spillover di conoscenza – La conoscenza è uno dei fattori produttivi più rilevanti nei settori altamente innovativi. – La conoscenza specializzata, cruciale per il successo in settori innovativi, deriva da: • Ricerca e sviluppo • Studio e imitazione dei prodotti altrui • Scambio informale di informazioni e idee – La concentrazione delle imprese in un luogo vicino fa in modo che la conoscenza sia socializzata L’esistenza di economie esterne può essere sintetizzata con una curva di offerta dell’industria inclinata negativamente: – Maggiore è la produzione a livello di settore, minore è il costo di produzione, minore è il prezzo che le imprese possono applicare. Caratteristiche della concorrenza perfetta Numero di imprese Molto elevato e di piccolissima dimensione Merce prodotta Assolutamente identica Libertà di ingresso o di uscita dal mercato Informazione sulle condizioni del mercato Costi di trasporto Assoluta e senza costo Perfetta Assenti L’imprenditore non alcun potere di influire sul prezzo della merce che viene stabilito sul libero mercato dal gioco della domanda e dell’offerta complessiva. Di conseguenza tende a massimizzare il profitto producendo merce fino al punto in cui costo e ricavo marginale si eguagliano Costo totale e ricavo totale in concorrenza perfetta – Analisi per valori totali Costo totale Ricavo totale Profitto Equilibrio dell’impresa in condizioni di concorrenza perfetta – Lungo periodo Costo totale Ricavo totale Caratteristiche del monopolio Numero di imprese Una Merce prodotta ------------- Libertà di ingresso o di uscita dal mercato impossibile Informazione sulle condizioni del mercato -------------- Costi di trasporto ------------- L’imprenditore può stabilire il prezzo che crede, tenendo conto dell’elasticità della domanda relativa alla merce che produce, in modo da massimizzare il profitto. Equilibrio di breve e lungo periodo in condizioni di monopolio Costo totale Ricavo totale Profitto Costo marginale Ricavo marginale Caratteristiche della concorrenza monopolistica Numero di imprese Molto alto Merce prodotta Diversificata ma destinata a soddisfare lo stesso bisogno Libertà di ingresso o di uscita dal mercato possibile Informazione sulle condizioni del mercato perfetta Costi di trasporto ------------- L’imprenditore può stabilire il prezzo che crede in modo da massimizzare il profitto entro i limiti consentiti dalle caratteristiche del suo prodotto, che tuttavia risente della concorrenza degli altri prodotti simili offerti dalle altre imprese Equilibrio di breve periodo in condizioni di concorrenza monopolistica Costo totale Costo marginale Ricavo totale Ricavo marginale Profitto Equilibrio di lungo periodo in condizioni di concorrenza monopolistica Costo totale Ricavo totale Caratteristiche dell’oligopolio Numero di imprese Merce prodotta Poche e grandi Può essere la stessa oppure no Libertà di ingresso o di uscita dal mercato Informazione sulle condizioni del mercato Costi di trasporto Possibile ma ostacolata ostacolate ------------- Ogni imprenditore per massimizzare il suo profitto può agire sulla quantità di merce offerta o sul suo prezzo Equilibrio di oligopolio (duopolio) in assenza di costi – Determinazione del punto di Cournot RT Rm p O Ricavo totale Q Ricavo marginale Prezzo di monopolio Mercato di duopolio – Determinazione della reazione di adattamento dell’impresa A QB QA O Linea delle possibili scelte di A Curve di isoprofitto per A Produzione di B Produzione di A Costruzione della linea di reazione per A QB O QA Linee delle possibili scelte di A Linea di reazione per A Curve di isoprofitto per A Costruzione della linea di reazione per B O QA Linee delle possibili scelte di B Linea di reazione per B Curve di isoprofitto per B Teoria dell’oligopolio di Cournot: equilibrio tra imprenditori non aggressivi QB O Linea di reazione per A QA Linea di reazione per B Comportamento dei duopolisti nella teoria di Stackleberg QB O A leader B satellite A satellite B satellite QA B leader A satellite A leader B leader Punto di accordo Competizione di prezzi nell’oligopolio. La teoria di Bertrand p QA+B domanda QB QA QA+B produzione iniziale La guerra dei prezzi degenera in un equilibrio di concorrenza perfetta Competizione di prezzi nell’oligopolio e indeterminazione oligopolistica. La teoria di Edgeworth p QA+B QB domanda limite della capacità produttiva domanda non soddisfatta QA produzione iniziale QA+B Il prezzo come variabile strategica. Teoria dell’oligopolio di Sweezy P R M Rm Punto di equilibrio iniziale (stabilità) O Domanda spezzata Domanda lineare Q Ricavo marginale Costo marginale Il prezzo come variabile strategica. Teoria dell’oligopolio di Sylos-Labini Imprese grandi medie piccole Costi fissi unitari 3 2 1 Costi variabili unitari 14 16 17,5 Costi medi unitari 17 18 18,5 Profitto normale (5%) 0,8 0,9 0,9 17,8 18,9 19,4 Prezzo di esclusione 17,7 18,8 19,3 Prezzo di eliminazione 13,9 15,9 17,4 Prezzo (costo medio + profitto) Costi unitari fissi Profitto normale Prezzo di eliminazione Costi unitari variabili Prezzo di esclusione Prezzo (costo + profitto normale)