Economia Politica
Microeconomia (ECN0006)
10 CFU
a.a. 2012-2013
Eleonora Pierucci
[email protected]
Decisioni di produzione La massimizzazione del profi3o La funzione di profitto
– 
Profitto π = Ricavo totale – Costo totale
Ricavo totale: R(q)=P(Q)Q
–  Costo totale: C(q)
– 
∏(q) = R(q) – C(q) I ricavi totali: R(Q)
Ricavo totale Ricavo R(q) Pendenza di R(q)=MR(q)= Ricavo marginale 0 Output, Q I costi totali di produzione: C(Q)
Costo C(q) Costo totale C(Q) Pendenza di C(q)=MC(q)= Costo marginale 0 Output, Q La massimizzazione del profitto
•  Per massimizzare il profitto:
Costo, Ricavo, ProfiBo R(Q) C(Q) 0 Q La massimizzazione del profitto
• Per massimizzare il profitto:
•  occorre trovare il livello di
produzione che rende
massima la differenza fra
ricavi e costi
Costo, Ricavo, ProfiBo (euro annui) R(Q) C(Q) 0 Q La massimizzazione del profitto
• Per massimizzare il profitto:
•  occorre trovare il livello di
produzione che rende
massima la differenza fra
ricavi e costi
•  Confrontando R(q) e C(q),
il massimo profitto si ha
quando:
• 
Q=50
Costo, Ricavo, ProfiBo (euro annui) R(Q) A 7500 C(Q) 5000 2500 0 50 Q Il grafico della funzione di profitto
• Il grafico della funzione
di profitto è tracciato
come differenza tra la
curva di R(Q) e C(Q).
Costo, Ricavo, ProfiBo (euro annui) R(Q) A 7500 5000 C(Q) 5000 2500 0 50 Q Il grafico della funzione di profitto
• Il grafico della funzione
di profitto è tracciato
come differenza tra la
curva di R(Q) e C(Q).
Costo, Ricavo, ProfiBo (euro annui) R(Q) A 7500 5000 C(Q) 5000 2500 0 50 π (q )
Q Il grafico della funzione di profitto
• Il grafico della funzione
di profitto è tracciato
come differenza tra la
curva di R(Q) e C(Q).
•  Ha il suo massimo
nel punto Q=50
Costo, Ricavo, ProfiBo (euro annui) R(Q) A 7500 5000 C(Q) 5000 2500 0 50 π (q )
Q Ricavo marginale, costo marginale e
massimizzazione del profitto
•  Il ricavo marginale è il reddito addizionale
che deriva dalla produzione di una unità
aggiuntiva di output.
ΔR R(Q) − R(Q − ΔQ) R1 − R0
MR =
=
=
ΔQ
ΔQ
Q1 − Q0
•  Il costo marginale è il costo aggiuntivo
derivante dalla produzione di una unità
addizionale di output.
Ricavo marginale, costo
marginale e massimizzazione del
profitto PxQ MR =
ΔR
ΔQ
Il ricavo marginale e il prezzo
• 
Un aumento della quantità venduta (ΔQ) modifica il ricavo
dell’impresa in due modi:
• 
L’impresa vende ΔQ unità addizionali di output, ognuna delle
quali ad un prezzo pari a P(Q) =
• 
effetto di espansione del prodotto
•  Se curva di domanda è inclinata negativamente
•  Per poter vendere le unità aggiuntive, l’impresa deve abbassare
il prezzo praticato: il ricavo si riduce sulle (Q- ΔQ) unità
originarie=
• 
effetto di riduzione del prezzo
• 
Le imprese price-taker fronteggiano una curva di domanda
perfettamente orizzontale, per cui non sono soggette all’effetto
di riduzione del prezzo
•  NB l’ impresa price-taker può vendere quanto vuole al prezzo
di mercato, ma nulla ad un prezzo più alto. Es. imprese mercato
perfettamente competitivo
Il ricavo marginale e il prezzo
• 
Curva orizzontale
della domanda (Impresa
Price- taker)
• 
D
P
Q − ΔQ
Il ricavo marginale e il prezzo
• 
Curva orizzontale
della domanda (Impresa
Price- taker)
• 
D
P
Q − ΔQ
ΔQ > 0
Q
Il ricavo marginale e il prezzo
• 
Curva orizzontale
della domanda (Impresa
Price- taker)
• 
Effetto di Espansione del
prodotto
D
P
Q − ΔQ
ΔQ > 0
Q
Il ricavo marginale e il prezzo
• 
Curva orizzontale
della domanda (Impresa
Price- taker)
• 
Effetto di Espansione del
prodotto
D
P
Curva discendente della domanda P (Q − ΔQ )
Effe:o di Espansione del prodo:o ΔP < 0
P (Q )
D
Q − ΔQ
ΔQ > 0
Q
0 Q − ΔQ
Q
ΔQ > 0
Output Il ricavo marginale e il prezzo
• 
• 
P
Curva orizzontale
della domanda (Impresa
Price- taker)
Curva discendente della domanda Perdita. Effe:o di riduzione del Effetto di Espansione del
prezzo prodotto
P (Q − ΔQ )
D
Effe:o di Espansione del ΔP < 0
prodo:o P (Q )
D
Q − ΔQ
ΔQ > 0
Q
0 Q − ΔQ
Q
ΔQ > 0
Output Il ricavo marginale e il prezzo
impresa price-taker
• 
• 
P
Curva orizzontale della
domanda (Impresa Pricetaker)
Effetto di Espansione del
prodotto
D
Q − ΔQ
ΔQ > 0
Q
Il ricavo aggiuntivo
dell'impresa si trova nel
rettangolo ombreggiato
(altezza P e base ΔQ),
pari a PxΔQ. Quindi se
dividiamo questa
variazione di ricavo per
ΔQ il ricavo marginale è
esattamente P
Impresa price taker: MR=P Il ricavo marginale e il prezzo Ricavo marginale, costo marginale e
massimizzazione del profitto
• Confrontando R(q) e C(q):
• Nell’intervallo (0,q0): C(q) > R(q):
•  Profitto positivo
Costo, Ricavo, ProfiBo C(q) A R(q) B π (q )
0 q* q0 Output Ricavo marginale, costo marginale e
massimizzazione del profitto
• Confrontando R(q) e C(q):
• Nell’intervallo (0,q0): C(q) < R(q):
• Profitto positivo
• Nel punto C:
•  C(q) = R(q): Profitto nullo
Costo, Ricavo, ProfiBo C(q) A R(q) B π (q )
0 q* q0 Output Ricavo marginale, costo marginale e
massimizzazione del profitto
• Confrontando R(q) e C(q):
• Nell’intervallo (0,q0): C(q) > R(q):
• Profitto positivo
• Nel punto C:
•  C(q) = R(q): Profitto nullo
• Nell’intervallo [
• 
q 0,
Costo, Ricavo, ProfiBo C(q) A R(q) B ∞)
C(q) > R(q): Profitto negativo
π (q )
0 q* q0 Output Ricavo marginale, costo marginale e
massimizzazione del profitto
•  Confrontando
R(q) e C(q)
– Livello di output: 0 - q*
• R(q) > C(q)
• MR > MC
Costo, Ricavo, ProfiBo C(q) R(q) A B π (q )
0 q* q0 Output Ricavo marginale, costo marginale e
massimizzazione del profitto
•  Confrontando
R(q) e C(q)
– Livello di output: 0 - q*
• R(q) > C(q)
• MR > MC
Costo, Ricavo, ProfiBo profitti più alti per
output maggiori
• Il profitto è crescente
C(q) R(q) A • Indica
B π (q )
0 q* q0 Output Ricavo marginale, costo marginale e
massimizzazione del profitto
•  Confrontando
R(q) e C(q)
– Livello di output: q*
• R(q)> C(q)
• MR = MC
Costo, Ricavo, ProfiBo C(q) R(q) A B π (q )
0 q* q0 Output Ricavo marginale, costo marginale e
massimizzazione del profitto
•  Confrontando
R(q) e C(q)
– Livello di output: q*
• R(q)> C(q)
• MR = MC
Costo, Ricavo, ProfiBo C(q) R(q) A – Il profitto è massimo
B π (q )
0 q* q0 Output Ricavo marginale, costo marginale e
massimizzazione del profitto
•  Confrontando
R(q) e C(q)
– Livelli di output oltre q*:
• R(q)> C(q)
• MR < MC
Costo, Ricavo, ProfiBo C(q) R(q) A B π (q )
0 q* q0 Output Ricavo marginale, costo marginale e
massimizzazione del profitto
•  Confrontando
R(q) e C(q)
– Livelli di output oltre q*:
• R(q)> C(q)
• MR < MC
Costo, Ricavo, ProfiBo C(q) R(q) A • Il profitto è decrescente
B π (q )
0 q* q0 Output Ricavo marginale, costo marginale e
massimizzazione del profitto
• 
• Il profitto è massimo
quando:
Costo, Ricavo, ProfiBo • MR=MC
C(q) R(q) A B π (q )
0 q* q0 Output Ricavo marginale, costo marginale e
massimizzazione del profitto
Π = R -­‐ C Ricavo marginale, costo marginale e
massimizzazione del profitto
Π = R -­‐ C MC = ΔC/Δq MR = ΔR/Δq
Ricavo marginale, costo marginale e
massimizzazione del profitto
Π = R -­‐ C MC = ΔC/Δq MR = ΔR/Δq
MΠ = ΔΠ/Δq = MR – MC
= ΔR/Δq - ΔC/Δq
Ricavo marginale, costo marginale e
massimizzazione del profitto
Il profiBo è massimo quando MΠ = MR – MC = 0, cioè il costo marginale è uguale al ricavo marginale: MR = MC
Il volume di vendite che massimizza il
profitto
• 
• 
• 
• 
• 
• 
• 
Per individuare la quantità di vendite che massimizza Π:
Passaggio 1: Regola della quantità (Condizione di
ottimo)
Calcolare il livello di Q tale che
MR=MC
Se vi sono più livelli di Q che soddisfano tale condizione,
scegliere il livello di Q associato al Π più alto
Passaggio 2: Regola di chiusura (Condizione di break
even)
Verificare se i Π associati alla Q calcolata nel passaggio 1
sono maggiori ai Π associati a Q=0
Le imprese price-takers
ü  Un’impresa si dice price-taker quando:
•  può vendere una qualsiasi quantità al prezzo P
•  non vende nulla per prezzi maggiori di P
ü  L’impresa price-taker fronteggia una curva di
domanda perfettamente orizzontale
ü  L’impresa price-taker ha un potere di mercato nullo
Le decisioni di offerta
delle imprese price-takers
•  Le imprese price-takers scelgono la quantità Q di
output che massimizza il profitto secondo due regole:
•  PASSAGGIO 1
•  Regola della quantità (Condizione di ottimo)
•  Nel caso generale:
•  MR=MC
•  Per l’impresa price-taker:
•  MR = P
•  La regola della quantità diventa:
•  P=MC
Decisione di offerta di un’impresa price-taker: la
regola della quantità
Prezzo ($ per unità) P $5 MR=P (=Funzione inversa di Domanda) Output Decisione di offerta di un’impresa price-taker: la
regola della quantità
Prezzo ($ per unità) MC P $5 MR=P (=Funzione inversa di Domanda) Q* Output Decisione di offerta di un’impresa price-taker: la
regola della quantità
Prezzo ($ per unità) MC Regola della quanOtà P $5 MR=P (=Funzione inversa di Domanda) Q* Output Le decisioni di offerta
delle imprese price-takers
•  PASSAGGIO 2
•  Regola di chiusura:
•  Confrontare il Π quando l’impresa produce Q* e
quando produce zero.
•  Scegliere il livello di produzione associato ai Π più
alti
•  Che cosa significa questa regola?
La regola di chiusura in assenza di costi
non recuperabili
• 
In assenza di costi non recuperabili:
• 
Π=0 se Q=0
•  Quindi
• 
Π(Q*)=PQ*-C(Q*)>0
•  Se
• 
P>C(Q*)/Q*=AC(Q*)
• 
• 
Il prezzo è maggiore del costo medio in
corrispondenza di Q*
Decisione di offerta di un’impresa price-taker: la
regola della quantità + la regola di chiusura
Prezzo ($ per unità) P $5 MR=P (=Funzione inversa di Domanda) Output Decisione di offerta di un’impresa price-taker: la
regola della quantità + la regola di chiusura
Prezzo ($ per unità) MC P $5 MR=P (=Funzione inversa di Domanda) AC(Q*) ACmin
Q* Output Decisione di offerta di un’impresa price taker: la
regola della quantità+ la regola di chiusura
Prezzo ($ per unità) MC AC P $5 MR=P (=Funzione inversa di Domanda) AC(Q*) ACmin
Qe Q* Output Decisione di offerta di un’impresa price-taker: la
regola della quantità + la regola di chiusura
Prezzo ($ per unità) MC ProfiBo AC P $5 MR=P (=Funzione inversa di Domanda) AC(Q*) ACmin
Qe Q* Output La regola di chiusura in assenza di costi
non recuperabili
–  Dall’analisi del grafico:
–  ACmin è il costo medio associato alla scala efficiente
di produzione (quando AC=MC)
–  La regola di chiusura si semplifica e diventa:
•  se P > ACmin: Π è massimo in corrispondenza di una
quantità pari a Q*
•  se P < ACmin: Π è massimo in corrispondenza di una
quantità pari a Q=0
•  se P = ACmin: l’impresa è indifferente fra chiudere e
produrre la quantità ottima (Π = 0 in ogni caso)
La funzione di offerta di
un’impresa price-taker
• 
La funzione di offerta individuale di un’impresa
mostra la quantità che l’impresa ritiene ottimale
produrre per ogni possibile livello del prezzo:
•  Qs = S(P)
• 
Per derivare la funzione di offerta di un’impresa,
occorre applicare:
ü  la regola di quantità (condizione di ottimo)
ü  la regola di chiusura
La funzione di offerta di
un’impresa price-taker
•  Per P>ACmin, la quantità di vendite che massimizza
il profitto per l’impresa è positiva e soddisfa la regola
di quantità (condizione di ottimo)
– 
Qs soddisfa P = MC
•  Per P=ACmin, l’impresa è indifferente fra l’ipotesi di
chiudere la produzione e quella di produrre secondo
la sua scala di produzione efficiente
La curva di offerta
di un’impresa price-taker
AC P’ ACmin Qe=0 S(P’) La curva di offerta
di un’impresa price-taker
AC P’ ACmin Qe=0 S(P’) La curva di offerta
di un’impresa price-taker
MC AC P’ AC P’ ACmin ACmin Qe=0 S(P’) Qe S(P’) La curva di offerta
di un’impresa price-taker
MC AC P’ AC P’ ACmin ACmin Qe=0 S(P’) Qe S(P’) La curva di offerta
di un’impresa price-taker La legge dell’offerta
Legge dell’offerta
Ricavo, costo C Output R=P°Q La legge dell’offerta
Legge dell’offerta
se P aumenta
Ricavo, costo C Output R=P°Q La legge dell’offerta
Legge dell’offerta
se P aumenta
L’output ottimale (che
max Π) di un’impresa
price-taker è noninferiore al livello
ottimale di output
prima dell’aumento di
prezzo
La curva di offerta
individuale è nondecrescente
Ricavo, costo C R=P*Q Q* Output Variazioni nel prezzo degli input
sulla funzione di offerta
•  Come si modifica la funzione di offerta di un’impresa
quanto cambia il prezzo di un input?
•  Un incremento di prezzo di un input comporta un
aumento del costo unitario di produzione
ü Le curve AC e MC si spostano verso l’alto
ü La curva di offerta si trasla anch’essa verso l’alto
•  Un incremento nei costi fissi inevitabili:
ü Fa spostare verso l’alto la curva AC verso l’alto
ü Lascia invariate la curva MC e la curva di offerta
Variazioni nel prezzo degli input
sulla funzione di offerta
• Aumento del costo variabile
MC1 Qe Variazioni nel prezzo degli input
sulla funzione di offerta
MC1 Qe Variazioni nel prezzo degli input
sulla funzione di offerta
Aumento del costo variabile
MC2 MC1 Qe Variazioni nel prezzo degli input
sulla funzione di offerta
Aumento del costo variabile
MC2 MC1 Qe Variazioni nel prezzo degli input
sulla funzione di offerta
Aumento del costo fisso evitabile
Aumento del costo variabile
MC2 MC1 Qe 5 Variazioni nel prezzo degli input
sulla funzione di offerta
Aumento del costo variabile
Aumento del costo fisso evitabile
MC2 MC1 Qe 10 5 Variazioni nel prezzo degli input
sulla funzione di offerta
Aumento del costo fisso evitabile
Aumento del costo variabile
MC2 MC1 Qe 10 5 Variazioni nel prezzo degli input
sulla funzione di offerta
Aumento del costo fisso evitabile
Aumento del costo variabile
MC2 MC1 Qe 10 5 Offerta di lungo periodo e
di breve periodo
AC e MC di un’impresa possono essere diversi
nel breve e nel lungo periodo.
•  Equilibrio di breve e di lungo periodo non
coincidono
•  Se il prezzo dell’output aumenta
improvvisamente: cosa succede all’equilibrio?
•  Usare le regole di quantità e di chiusura per
analizzare gli effetti di breve e di lungo periodo
di un incremento di prezzo sull’output
dell’impresa
• 
La regola di quantità
MCBP MCLP P° Q* La regola di quantità
Supponiamo un aumento del
prezzo da P° a P^
MCBP MCLP P^ P° Q* La regola di quantità
Supponiamo un aumento del
prezzo da P° a P^
La quantità ottima di vendite
per l’impresa è:
MCBP MCLP – Q*BP nel breve periodo
P^ P° Q* QBP* La regola di quantità
Supponiamo un aumento del
prezzo da P° a P^
La quantità ottima di vendite
per l’impresa è:
MCBP MCLP – Q*BP nel breve periodo
– Q*LP nel lungo periodo
P^ P° Q* QBP* QLP* La regola di quantità
Supponiamo un aumento del
prezzo da P° a P^
La quantità ottima di vendite
per l’impresa è:
MCBP MCLP – Q*BP nel breve periodo
– Q*LP nel lungo periodo
Nel lungo periodo,
la quantità ottima
aumenta
P^ P° Q* QBP* QLP* Il surplus del produttore
•  L’impresa guadagna una rendita su tutte
le unità vendute, tranne l’ultima
•  La rendita o surplus del produttore è la
somma, su tutte le unità prodotte, della
differenza tra prezzo e costo marginale.
•  Profitto =
•  Rendita del produttore - Costi non
recuperabili
Rendita del produttore
Prezzo ($ per unità di output) A In q* MC = MR. Tra 0 e q* , MR > MC per tuBe le unità. Rendita del produBore MC B D 0 P C q* MCV AlternaOvamente, il costo variabile complessivo è la area del reBangolo 0DCq* . Il ricavo è l’area 0ABq*. Il surplus del produ:ore è l’area in blu Output Il surplus dei produttori del mercato
Prezzo O P* D 0 Q* Output Il surplus dei produttori del mercato
Prezzo O P* Rendita del produBore D 0 Q* Output Il surplus dei produttori del mercato
Prezzo O P* Rendita del produBore D 0 Q* Output 
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