Università di Camerino – Corso di Laurea in Fisica: indirizzo Tecnologie per l’Innovazione Appunti di Calcolo – Prof. Angelo Angeletti Successioni e serie numeriche 1 – Successioni numeriche DEFINIZIONE 1 – Si chiama successione numerica una funzione f: A → con A ≡ . I termini della successione vengono indicati con una lettera dell’alfabeto latino (in genere una a) e con un indice numerico: a1, a2, a3, …, an, … Utilizzando una scrittura sintetica la successione si può scrivere nella forma {an }n∈ , o, sottointendendo l’appartenenza di n ai numeri naturali, semplicemente {an } . an è detto termine generale della successione. DEFINIZIONE 2 – Una successione numerica {an } si dice limitata superiormente se esiste un numero M ∈ tale che an ≤ M per ogni n ∈ . Una successione numerica {an } si dice limitata inferiormente se esiste un numero M ∈ tale che an ≥ M per ogni n ∈ . Una successione numerica {an } si dice limitata se esiste un numero M ∈ tale che an ≤ M per ogni n ∈ . DEFINIZIONE 3 – Una successione numerica {an } si dice non decrescente se, per ogni n ∈ , si ha an ≤ an +1 ; se, per ogni n ∈ , si ha an < an +1 la successione si dice crescente. Una successione numerica {an } si dice non crescente se, per ogni n ∈ , si ha: an ≥ an +1 ; se, per ogni n ∈ , si ha an > an +1 la successione si dice decrescente. Le successioni crescenti e quelle decrescenti si dicono anche monotone. ESEMPIO 1 – Si dimostri che la successione il cui termine generale è an = n −1 , è crescente. n Per ogni n ∈ , deve essere an < an +1 , quindi deve essere: n −1 n < n n +1 2 2 2 sviluppando i calcoli si ottiene che per ogni n > 0 si ha: ( n − 1)( n + 1) < n , ovvero n − 1 < n . ◊ ESEMPIO 2 – Si dimostri che la successione il cui termine generale è an = 1 , è decrescente. n Per ogni n ∈ , deve essere an > an +1 , quindi deve essere: 1 1 > n n +1 che risulta vera per ogni n > 0 . ◊ n ESEMPIO 3 – Si dimostri che la successione il cui termine generale è an = ( −1) , è limitata. È facile rendersi conto che per ogni n ∈ i termini della successione o valgono 1 o valgono –1; pertanto risulta che, per ogni n ∈ , −1 ≤ an ≤ 1 e quindi la successione è limitata. ◊ 1 Università di Camerino – Corso di Laurea in Fisica: indirizzo Tecnologie per l’Innovazione Appunti di Calcolo – Prof. Angelo Angeletti DEFINIZIONE 4 – Siano {nk } una successione crescente nell’insieme dei numeri naturali e {an } { } una successione numerica; an è detta sottosuccessione di {an } . k 1 k il termine generale della successione {an } e sia nk = 2 il sottoinsieme n 1 k di costituito dai termini 2 , 4 ,8,16 ,..., 2 ,... . La successione il cui termine generale è an = k , è 2 1 una sottosuccessione della successione . n ◊ DEFINIZIONE 5 – Si dice che una successione numerica {an } converge ad a ∈ se, per ogni ESEMPIO 4 – Sia an = { } k ε > 0 esiste un numero n ( ε ) ∈ , che dipende da ε, tale che per ogni n > n ( ε ) risulta an − a < ε . Si scrive: lim an = a , o semplicemente an → a . n →+∞ ESEMPIO 5 – Dimostrare che la successione il cui termine generale è an = n +1 converge a 1. n n +1 − 1 < ε è soddisfatta con n maggiore di n n +1 1 1 un numero che dipende da ε. Sviluppando i calcoli si ha: − 1 = = < ε da cui segue che la n n n 1 disuguaglianza è verificata per tutti gli n per i quali risulta n > . Ciò dimostra l’asserto, se si pone ε 1 n (ε) = . ε ◊ 1 ESEMPIO 6 – Dimostrare che la successione il cui termine generale è an = non converge a 1. n 1 Fissato ε > 0 bisogna far vedere che la disuguaglianza − 1 < ε non è soddisfatta con n maggiore n 1 di un numero che dipende da ε. Essendo n ≥ 1 , − 1 < 0 , quindi la disuguaglianza diventa: n 1 1 1 1 − < ε da cui segue che > 1 − ε . Se ε < 1 si ha n < che dimostra che la successione data n n 1− ε non converge a 1. ◊ Fissato ε > 0 bisogna far vedere che la disuguaglianza TEOREMA 1 – Ogni successione convergente è limitata. Omettiamo la dimostrazione. DEFINIZIONE 6 – Si dice che una successione {an } diverge positivamente (negativamente) se, per ogni K > 0 esiste un numero n ( K ) ∈ tale che, per ogni n > n ( K ) risulta an > K ( an < − K ) . 2 Università di Camerino – Corso di Laurea in Fisica: indirizzo Tecnologie per l’Innovazione Appunti di Calcolo – Prof. Angelo Angeletti Si scrive lim an = +∞ n →+∞ ( lim a n →+∞ n ) = −∞ , o semplicemente an → +∞ ( an → −∞ ) . ESEMPIO 7 – Dimostrare che la successione il cui termine generale è an = n diverge positivamente. 2 2 Fissato K > 0 deve essere n > K , ovvero, n > K ; ponendo quindi n ( K ) = K si ha la verifica dell’affermazione. ◊ È facile rendersi conto che se an → +∞ , allora − an → −∞ TEOREMA 2 – Ogni successione numerica divergente positivamente (negativamente) non è limitata superiormente (inferiormente), ma è dotata di minimo (massimo). DEFINIZIONE 7 – Una successione {an } si dice regolare se ammette limite finito o infinito. TEOREMA 3 – Se una successione numerica ammette limite, questo è unico. DIMOSTRAZIONE 1. Una successione non può convergere e divergere contemporaneamente, quindi non può essere limitata e illimitata nello stesso tempo. 2. Una successione non può divergere positivamente e negativamente perché risulterebbe limitata inferiormente e nello stesso tempo non limitata inferiormente. 3. Se per assurdo fosse an → a e an → b , con a ≠ b , posto 2ε = b − a , possiamo scegliere n ∈ in modo che an − a < ε e an − b < ε . Si ha quindi: 2ε = b − a = ( b − an ) − ( an − a ) ≤ an − b + an − a < ε + ε = 2ε da cui segue ε < ε , ma ciò e assurdo. TEOREMA 4 – (Confronto limite finito) Siano {an } , {bn } e {cn } tre successioni numeriche tali che, per ogni n ∈ , sia an ≤ bn ≤ cn . Se lim an = lim cn = a , allora lim bn = a . n →+∞ n →+∞ n →+∞ TEOREMA 5 – (Confronto limite infinito) Siano {an } e {bn } due successioni numeriche tali che, per ogni n ∈ , sia an ≤ bn . i) Se an → +∞ , allora bn → +∞ . ii) Se bn → −∞ , allora an → −∞ . Omettiamo la dimostrazione. Date due successioni numeriche convergenti {an } e {bn } , ossia due successioni tali che an → a e bn → b , si dimostra che: i) an ± bn → a ± b ii) an ⋅ bn → a ⋅ b 3 Università di Camerino – Corso di Laurea in Fisica: indirizzo Tecnologie per l’Innovazione Appunti di Calcolo – Prof. Angelo Angeletti iii) an a → bn b ( bn ,b ≠ 0 ) Date due successioni numeriche {an } e {bn } si dimostra che: i) se an → a e bn → +∞ , allora an ± bn → ±∞ ii) se an → a e bn → −∞ , allora an ± bn → ∓ ∞ iii) se an → +∞ e bn → +∞ , allora an + bn → +∞ iv) se an → −∞ e bn → −∞ , allora an + bn → −∞ v) se an → a ≠ 0 e bn → ∞ , allora an ⋅ bn → ∞ a vi) se an → a ≠ 0 e bn → 0 , allora n → ∞ bn a vii) se an → a e bn → ∞ , allora n → 0 bn Come nel caso delle funzioni risultano forme indeterminate i casi in cui si ha: [ +∞ − ∞] , [0 ⋅ ∞] , 0 0 , ∞ ∞ , 00 , ∞0 , 1∞ gli ultimi tre casi si possono ricondurre alla forma [ 0 ⋅ ∞ ] . bn Infatti, date due successioni numeriche {an } e {bn } si ha lim an = lim e n →+∞ b ln ann n →+∞ = lim e bn ln an n →+∞ che può dar luogo alle forme indeterminate indicate. n 1 Senza dimostrazione, si ha che lim 1 + = e . n →+∞ n { } , con α numero reale qualunque, si ha: Si dimostra che per la successione numerica n α +∞ se α >0 lim n = 1 se α =0 n →+∞ 0 se α <0 α 5 n 2 − 3n + 7 ESEMPIO 8 – Calcolare lim 3 . n →+∞ n + n − 3n 2 Utilizzando la proprietà appena enunciata si ha: 3 7 n 1− 3 + 5 5 1 2 2 2 − n − 3n + 7 n n lim = lim = lim n 2 = 0 n →+∞ n 3 + n − 3n 2 n →+∞ n→+∞ 1 3 3 n 1 + 5 − n n2 5 2 4 Università di Camerino – Corso di Laurea in Fisica: indirizzo Tecnologie per l’Innovazione Appunti di Calcolo – Prof. Angelo Angeletti ◊ ESEMPIO 9 – Calcolare lim n →+∞ ( ) n + 1 − n −1 . Risulta essere una forma indeterminata del tipo [ +∞ − ∞ ] . Razionalizzando si ottiene: lim n →+∞ ( ) n + 1 − n − 1 = lim n →+∞ ( n + 1) − ( n − 1) = n +1 + n −1 lim n →+∞ 2 =0 n +1 + n −1 ◊ TEOREMA 6 – Date due successioni numeriche {an } e {bn } , se {an } è limitata e bn → 0 , allora an ⋅ bn → 0 ESEMPIO 10 – Calcolare lim n →+∞ senn . n Si ha che {senn} è una successione limitata, mentre 1 → 0 , quindi, per il teorema appena visto, si n senn =0 n →+∞ n ha: lim ◊ Confronti asintotici. Siano date due successioni numeriche {an } e {bn } tali che an → ∞ e bn → ∞ , si possono avere le seguenti situazioni: 0 (i ) a l finito ≠ 0 ( ii ) lim n = n →+∞ b ( iii ) n ±∞ non esiste ( iv ) (i) Si dice che {an } è infinito di ordine inferiore rispetto a {bn } (ii) Si dice che {an } e {bn } sono infiniti dello stesso ordine (iii) Si dice che {an } è infinito di ordine superiore rispetto a {bn } (iv) Si dice che non sono confrontabili. Siano date due successioni numeriche {an } e {bn } tali che an → 0 e bn → 0 , si possono avere le seguenti situazioni: 0 (i ) a l finito ≠ 0 ( ii ) lim n = n →+∞ b ( iii ) n ±∞ non esiste ( iv ) (i) Si dice che {an } è infinitesimo di ordine superiore rispetto a {bn } (ii) Si dice che {an } e {bn } sono infinitesimi dello stesso ordine (iii) Si dice che {an } è infinitesimo di ordine inferiore rispetto a {bn } (iv) Si dice che non sono confrontabili. 5 Università di Camerino – Corso di Laurea in Fisica: indirizzo Tecnologie per l’Innovazione Appunti di Calcolo – Prof. Angelo Angeletti an = 1 si dice che le successioni sono asintotiche e si scrive an ∼ bn . n →+∞ b n Nel caso in cui lim an = 2n 2 + 3n + 1 e ESEMPIO 11 – Le successioni bn = 2n2 sono asintotiche, infatti: 2n 2 + 3n + 1 = 1. n →+∞ 2n 2 lim ◊ 3 ESEMPIO 12 – Calcolare lim 2 n + 4n + 1 5 ( n + 1) n →+∞ 3 Poiché 2n + 4n + 1 5 ( n + 1) 3 3 ∼ 3 . 3 2n 2 2n + 4n + 1 2 = ; lim = 3 5 n→+∞ 5 ( n + 1)3 5 5n ◊ n 2 +n . n →+∞ 2 n +1 n 1 2 +n 1 = ; lim n +1 = 2 n→+∞ 2 2 ESEMPIO 13 – Calcolare lim n n 2 +n 2 Poiché n +1 ∼ n +1 2 2 ◊ ESEMPIO 14 – Calcolare lim n →+∞ lim n →+∞ n 1 n n. 1 n = lim n = lim e n →+∞ n n →+∞ ln n n = lim e 1 ln n n n →+∞ = lim e n →+∞ ln n n 0 = e = 1. ◊ α log a n n In generale si ha: lim = 0 e lim n = 0 , per ogni α > 0 e per ogni a > 1. α n →+∞ n →+∞ a n 2 – Serie numeriche DEFINIZIONE – Data una successione numerica {an } , si chiama serie numerica dei termini an la quantità: +∞ ∑a n = a0 + a1 + a2 + ... + an + ... n =0 Sia s0 = a0 s1 = a0 + a1 s2 = a0 + a1 + a2 ... sn = a0 + a1 + a2 + ... + an ... n +∞ sn è detta somma parziale o ridotta ennesima della serie ∑ n =0 an e si indica con ∑ a , con n = k k =0 6 Università di Camerino – Corso di Laurea in Fisica: indirizzo Tecnologie per l’Innovazione Appunti di Calcolo – Prof. Angelo Angeletti 0,1,2,…. Diremo che la serie converge, diverge o è irregolare, se la successione delle somme parziali è convergente, divergente o è irregolare; si scrive: +∞ ∑a oppure sn → s n = s. n =0 n ESEMPIO 15 – Serie geometrica. Sia an = q con q ∈ e sia q ≠ 1 . Si vuol calcolare la somma +∞ della serie geometrica ∑q n . n =0 Scriviamo la ridotta ennesima della serie e moltiplichiamo numeratore e denominatore per 1 − q ; con semplici calcoli si ottiene che n +1 1− q 2 3 n sn = 1 + q + q + q + ... + q = . 1− q Si ha quindi: 1 se q < 1 1− q +∞ n +1 1− q n q = lim sn = lim = +∞ se q ≥ 1 n →+∞ n →+∞ 1 − q n =0 non esiste se q ≤ −1 ∑ +∞ Più in generale, se q < 1 , si ha: ∑ k n q = n=k q . 1− q +∞ Infatti: ∑ +∞ n k q = q +q k +1 +q k +2 +q k +3 k 2 ( 3 ) + ... = q 1 + q + q + q + ... = q k ∑ k n q = n =0 n=k q 1− q ◊ ESEMPIO 16 – Serie armonica. Non ne diamo la dimostrazione, ma si ha che la serie armonica +∞ 1 1 1 1 ∑ n = 1 + 2 + 3 + 4 + .... n =1 diverge positivamente. ◊ +∞ ESEMPIO 17 – Serie armonica generalizzata. La serie armonica generalizzata 1 ∑n α converge n =1 per α>1 e diverge positivamente per α<1. ◊ +∞ ESEMPIO 18 – Calcolare la somma della serie i 1 ∑ n ( n + 1) . n =1 La serie data, detta serie di Mengoli[ ], è un esempio di serie telescopica; si ha: [i] Pietro Mengoli (Bologna, 1626 – Bologna, 1686) insigne matematico i cui studi anticipano di circa trent’anni quelli di Leibniz e Newton sul calcolo infinitesimale. Nella sua opera Geometricae elementa speciosae (1659), anticipò Cauchy relativamente al concetto di limite e di integrale definito. 7 Università di Camerino – Corso di Laurea in Fisica: indirizzo Tecnologie per l’Innovazione Appunti di Calcolo – Prof. Angelo Angeletti 1 1 1 = − n ( n + 1) n ( n + 1) per cui: 1 1 1 1 1 1 1 1 sn = 1 − + − + − + ... + − = 1− n +1 2 2 3 3 4 n n +1 e quindi +∞ 1 ∑ n ( n + 1) = lim s n →+∞ n =1 n 1 = lim 1 + =1 n →+∞ n +1 ◊ TEOREMA – Condizione necessaria affinché una serie numerica converga è che an → 0 . +∞ Si ha infatti che se la serie converge, allora ∑a n = s e quindi sn → s ; ne segue che: n =0 an = ( sn − sn −1 ) → ( s − s ) = 0 . 2.1 – Serie a termini positivi In questo paragrafo daremo alcuni criteri di convergenza per le serie a termini positivi, ossia serie per le quali si abbia: an > 0 per ogni n ∈ . Criterio del confronto +∞ Siano +∞ ∑ a e ∑b n n =0 n due serie numeriche a termini positivi, se, sa un certo valore di n in n =0 poi si ha an ≤ bn , allora: +∞ i) se +∞ ∑b n converge, converge anche n =0 ∑a n n =0 +∞ ii) se ∑a +∞ n ∑b diverge, diverge anche n n =0 n =0 Confronto asintotico +∞ Se an ∼ bn , allora +∞ ∑ a e ∑b n n =0 n hanno lo stesso carattere, ossia o convergono entrambe o n =0 divergono entrambe. Criterio della radice (o di Cauchy) Se esiste lim n an = l , allora : n →+∞ i) se l > 1 la serie diverge; ii) se l < 1 la serie converge iii) se l = 1 non si può dire nulla. +∞ ESEMPIO 19 – La serie ∑ n =1 n a , con a ≥ 0 converge. n n 8 Università di Camerino – Corso di Laurea in Fisica: indirizzo Tecnologie per l’Innovazione Appunti di Calcolo – Prof. Angelo Angeletti Infatti, per il criterio della radice si ha: lim n →+∞ n an a = lim = 0 < 1 n n →+∞ n n ◊ +∞ ESEMPIO 20 – Determinare il carattere della serie ∑n a α n , con a > 0 e α ∈ . n =1 Si ha: lim n →+∞ n α n n a = lim an = a [ii] da cui segue: α n n →+∞ a < 1 a > 1 a = 1 converge diverge α < −1 converge α ≥ −1 diverge ◊ Criterio del rapporto (o di D’Alembert) a Se esiste lim n +1 = l , allora : n →+∞ a n i) se l > 1 la serie diverge; ii) se l < 1 la serie converge iii) se l = 1 non si può dire nulla. +∞ ESEMPIO 21 – La serie 1 ∑ n! converge. n =0 1 ( n + 1) ! = lim 1 = 0 < 1 . Si dimostra inoltre che Infatti, per il criterio del rapporto si ha: lim n →+∞ n →+∞ n + 1 1 n! +∞ 1 ∑ n! = e n =0 ◊ 2.2 – Serie a termini di segno variabile – Assoluta convergenza +∞ Se ∑a +∞ n è convergente, allora anche n =1 ∑a n è convergente. In questo caso si parla di assoluta n =1 convergenza. ATTENZIONE: non è vero il contrario. ii Si ricordi che lim n →+∞ n n =1 9 Università di Camerino – Corso di Laurea in Fisica: indirizzo Tecnologie per l’Innovazione Appunti di Calcolo – Prof. Angelo Angeletti +∞ ESEMPIO 22 – ∑ ( −1) n n =1 +∞ Infatti ∑ n =1 1 ( −1) α = n n 1 converge se α > 1 . α n +∞ 1 ∑n α che è la serie armonica generalizzata che, come si è visto n =1 nell’esempio 17 converge per α > 1 . ◊ 2.3 – Serie a termini di segno alterno – Criterio di Leibniz +∞ Sia data la serie a segni alterni ∑ ( −1) a n n con an > 0 per ogni n ∈ . Il criterio di Leibniz affer- n =1 ma che, se: la successione {an } è decrescente (ossia per ogni n ∈ deve essere an > an +1 ) e lim an = 0 , allora la serie converge. n →+∞ +∞ ESEMPIO 23 – ∑ n =1 ( −1) n n! 1 converge. Infatti la successione è decrescente e converge a zero. n! ◊ +∞ ESEMPIO 24 – ∑ n =1 ( −1) n n 1 converge. Infatti la successione è decrescente e converge a zero. n ◊ +∞ ESEMPIO 23 – ∑ ( −1) n =2 n n −1 converge. 2 n +n n −1 n −1 n n −1 La successione 2 = > per è decrescente; infatti si ha che 2 n + n n ( n + 1) ( n + 1)( n + 2 ) n + n n −1 = 0. ( n − 1)( n + 2 ) > n 2 ovvero per n − 2 > 0 . Inoltre nlim →+∞ n 2 + n ◊ 10