Le biografie
LINGUISTICHE
Strazzari
Conoscere il percorso
scolastico precedente
Il bambino può essere :
-Non ancora scolarizzato nel Paese
d’origine
-Scolarizzato nel Paese d’origine in
una Lingua con alfabeto neolatino
-Scolarizzato nel Paese d’origine in
una Lingua con altri alfabeti
-Non scolarizzato/poco scolarizzato,
in situazione di
analfabetismo/semianalfabetismo
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“Mi sento come un
pesce fuor d’acqua che
deve imparare a
respirare e gli manca
tutto “
un bambino cinese
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I bisogni linguistici in L2
Per i bambini stranieri l’italiano è :
-la lingua in cui sono immersi
-la lingua della vita e degli scambi
quotidiani
-la lingua dello studio e della
scolarizzazione
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Gli Obiettivi dell’Insegnamento
dell’Italiano L2 sono :
Sviluppare la capacità comunicativa
Sviluppare le diverse pratiche
linguistiche
Usare la lingua per studiare
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Obiettivi della prima fase di
inserimento
•Fornire all’alunno straniero gli
strumenti linguistici per entrare in
relazione con i compagni e nella vita
di classe.
•Sviluppare l’italiano utile sia alla
scolarizzazione che alla
socializzazione
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Perdere la propria lingua
“Ho paura di dimenticare la mia lingua,
così la sera, prima di dormire, mi ripasso
sottovoce delle parole”
“Ma tu sai dove sono finite tutte le
parole che sapevo prima di venire in
Italia?”
da “Come un pesce fuor d’acqua” ( a cura di Favaro, Napoli)
Strazzari
MANTENERE E SVILUPPARE LA
Lingua 1
Bisogna imparare a far
riferimento alla competenza in
Lingua 1 come a un
sapere aggiuntivo
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Il MANTENIMENTO della Lingua 1 è
uno dei bisogni fondamentali che più
spesso dichiarano i genitori.
Perdere la Lingua d’origine è vissuto
-come perdita di un bene prezioso
-un impoverimento culturale e affettivo
-un ostacolo alla comunicazione con i
propri figli
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La storia di CHAO
Un percorso dal pensiero in lingua
materna all’italiano
•Chao racconta le storie
•Chao scrive le storie al computer
•Chao incomincia a scrivere testi autobiografici
•Chao scrive sugli stessi temi dei suoi compagni
•Chao scrive le storie in cinese:
“ Lo faccio a casa, tanto io scrivo sempre delle
parole per non dimenticare…”
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“Non ci può essere
dialogo dove qualcuno è
costretto a oscurare le
proprie radici”
M.Chini
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Prime attività
Per un primo approccio alla lettura :
•Preparare l’ascolto con :
- un’immagine
- la presentazione delle parole chiave
•Ascoltare e riascoltare l’insegnante
che legge il testo
•Lettura dell’allievo ad alta voce
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Insegnare il lessico che
serve a :
•Chiedere
•Richiamare l’attenzione
•Rispondere a richieste e comandi
(metodo della risposta fisica : il bambino impara
facendo)
•Denominare oggetti, azioni, persone (della
cartelli plurilingui attaccati agli oggetti dell’aula:
classe cooperativa)
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COME?
Presentazione del lessico relativo ai
bisogni, gli interessi, le attività
comunicative quotidiane
Memorizzazione e riutilizzo
Introduzione del nuovo vocabolario
in strutture via via più complesse
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Uso del PC
Le Clip Art, per l’apprendimento del
lessico attraverso le immagini.
La videoscrittura per le prime
semplici attività di scrittura :
•scrivere un biglietto
•un elenco
•un invito
•abbinare parole eStrazzari
immagini
Leggere le immagini per:
•Immaginare la trama di un semplice
racconto
•Inventare un breve dialogo
•Apprendere nuove parole
•Utilizzare i fumetti
•Utilizzare proprie fotografie per
brevi narrazioni autobiografiche.
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Le immagini sono molto
importanti perché:
•Suscitano interessi e ricordi
•Stimolano l’espressione spontanea
•Sono motivanti
•Favoriscono la riappropriazione di
conoscenze
•Stimolano la prima comunicazione
•Risvegliano il patrimonio delle
conoscenze individuali
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Quali immagini ?
Meglio utilizzare immagini autentiche,
appartenenti alla cultura d’origine dei nostri
bambini, e perciò non filtrate dagli
stereotipi:
•figure tratte dai loro libri di scuola
•loro fotografie
•fotografie tratte da cataloghi di viaggio
•cartoline
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Possiamo utilizzare le immagini per
costruire con gli alunni validi strumenti
didattici:
tombole figurate
storie illustrate
percorsi autobiografici
commenti e racconti spontanei di
esperienze
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Accertare le
competenze in
ingresso
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Il QUADRO COMUNE
EUROPEO
di riferimento per le Lingue
(Common European Framework)
CONSIGLIO D’EUROPA
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IL Framework europeo
fornisce una base comune in
tutta l’Europa per l’elaborazione
di programmi, linee guida
curricolari, esami, libri di testo
per le lingue moderne.
Il modello delineato si riferisce
alla competenza
linguistico/comunicativa
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LIVELLI comuni di riferimento
A
Livello elementare
A1
A2
contatto
sopravvivenza
apprendente BASICO
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LIVELLI comuni di riferimento
B
Livello intermedio
B1
B2
soglia
progresso
apprendente INDIPENDENTE
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LIVELLI comuni di riferimento
C
Livello avanzato
C1
C2
efficacia
padronanza
apprendente COMPETENTE
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Per un test d’ingresso…
alcune considerazioni:
-il test d’ingresso è uno strumento che
consente al docente di individuare al
meglio gli obiettivi linguisticocomunicativi del suo piano di lavoro (non
costituisce perciò una valutazione dell’ apprendente)
-L’accertamento delle competenze e
abilità linguistiche deve essere GLOBALE,
cioè incentrato sulla competenza
comunicativa nel suo complesso, non sul
solo possesso delle singole strutture
morfosintattiche
Materiali Centro COME
- nell’elaborazione di un test d’ingresso è di
fondamentale importanza tenere conto della
specificità dei destinatari e della loro
motivazione all’apprendimento della L2
LE PROVE
E’ opportuno testare le 4 abilità:
-comprensione e produzione orale
-comprensione e produzione scritta
Nei livelli iniziali (LP e A1) non è opportuno
somministrare anche la 5a prova per
l’accertamento delle conoscenze
morfosintattiche.
Materiali Centro COME
Successione temporale dei
test
1. comprensione scritta
2. ascolto
3. produzione scritta
4. produzione orale
Materiali Centro COME
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Per un test d`ingresso… - Università degli Studi di Pavia