Segmentazione della domanda turistica 29 Marzo 2010 Giulianova UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TERAMO Facoltà di Scienze Politiche PROGETTAZIONE E GESTIONE DEI SISTEMI TURISTICI Gestione dei sistemi turistici - A.A. 2009/10 Dott.ssa M.C.Alunno • Marketing Strategico: Analisi delle opportunità di mercato; ricerca e selezione dei “mercati-obiettivo” • Marketing Operativo: Strutturazione delle variabili del “Marketing Mix” (o “4 P”) e controllo dei risultati Gestione dei sistemi turistici - A.A. 2009/10 - Segmentazione - Posizionamento in quali segmenti operare e con quali obiettivi Definizione del Mktg Mix in ogni segmento in cui l’impresa opera e controllo di mktg Dott.ssa M.C.Alunno Concetto di segmentazione La maggior parte delle imprese si preoccupa di definire un MERCATO-OBIETTIVO, cioè: 1. identificare diversi segmenti di mercato 2. selezionarne uno o alcuni in cui operare (mk obiettivo o “target”) 3. elaborare un’offerta di mercato (= “mktg mix”) adatta alle caratteristiche di ciascun mercato-obiettivo Gestione dei sistemi turistici - A.A. 2009/10 Dott.ssa M.C.Alunno Concetto di segmentazione Il CLIENTE-TARGET è il destinatario del messaggio dell’impresa … chi è? … che bisogni ha?? … attraverso quali canali posso raggiungerlo? … a quale tipo di messaggi è + sensibile? … dimensioni del target … evoluzione qualitativa e quantitativa Gestione dei sistemi turistici - A.A. 2009/10 Dott.ssa M.C.Alunno Concetto di segmentazione Criterio di segmentazione Provenienza Motivo del viaggio Mercato: Offerta Turistica Italia Europa Turismo Nord-America Business Studio < 22 22 - 30 31 - 45 Capacità di spesa Basso Medio Alto Interesse prevalente Escursioni Arte Relax Età Gestione dei sistemi turistici - A.A. 2009/10 Asia/Australia Convegni 45 - 65 Sport/Salute > 65 Svaghi Dott.ssa M.C.Alunno Concetto di segmentazione La segmentazione è il processo attraverso il quale si suddivide il mercato in gruppi di consumatori (“segmenti”) sufficientemente omogenei al loro interno in termini di motivazioni e comportamenti ed invece sufficientemente eterogenei tra loro, in modo tale da consentire l’enucleazione di differenti mktg mix. SEGMENTO: Gestione dei sistemi turistici - A.A. 2009/10 Gruppo / Cluster di consumatori con comunanza di gusti e comportamenti di consumo Dott.ssa M.C.Alunno Concetto di segmentazione Vantaggio della segmentazione: si possono sviluppare pdt e sistemi d’offerta più aderenti alle esigenze della domanda (clienteobiettivo) • la “segmentazione” serve ad instaurare RAPPORTO GIUSTO con i CLIENTI GIUSTI • consente di migliorare il grado di soddisfazione della domanda creando possibili vantaggi competitivi Gestione dei sistemi turistici - A.A. 2009/10 il Dott.ssa M.C.Alunno Concetto di segmentazione Limiti della segmentazione 1. Trade-off tra benefici e costi della segmentazione (connessi sia alla procedura di segmentazione s.s., sia all’elaborazione di mktg mix ad hoc per ogni segmento) 2. Collisione tra segmenti diversi: molti pdt turistici vengono erogati a differenti segmenti di utenza nell’ambito delle stesse strutture (ad es. villaggi turistici differenti per target di utenza differenti) 3. Vincoli legati alla localizzazione dell’impresa (attrazioni turistiche, musei, hotel vs tour operator) devono assegnare particolare importanza alla variabile geografica nell’individuazione dei segmenti di clientela Gestione dei sistemi turistici - A.A. 2009/10 Dott.ssa M.C.Alunno Processo di segmentazione 1. Scelta di 1 o più parametri di segmentazione (“basi”) 2. Individuazione e descrizione dei segmenti di mercato 3. Selezione di 1 o più segmenti in cui operare (mercatoobiettivo) • • Gestione dei sistemi turistici - A.A. 2009/10 Attività successive al processo di segmentazione: Definizione del posizionamento del pdt in ogni segmento-obiettivo Elaborazione di un mktg mix coerente con le caratteristiche di ogni segmento scelto Dott.ssa M.C.Alunno Processo di segmentazione 1. REVISIONE DELLE CONOSCENZE SULLA DOMANDA 2. SELEZIONE DELLE VARIABILI DI SEGMENTAZIONE 3. INDIVIDUAZIONE DEI SEGMENTI DI MERCATO 4. VALUTAZIONE DEI SEGMENTI DI MERCATO IN BASE A CRITERI DI VERIFICA 5. SCELTA DEL TARGET TRAMITE CRITERI STRATEGICI Gestione dei sistemi turistici - A.A. 2009/10 Dott.ssa M.C.Alunno 1. REVISIONE DELLE CONOSCENZE SULLA DOMANDA • Fase finalizzata a valutare fattibilità e utilità della segmentazione per l’attività aziendale rispetto ad una trattazione omogenea del mercato (var.% delle vendite connesse a differenti mktg mix) • Va verificato come si manifestano le preferenze dei consumatori: “a gruppi” / preferenze omogenee / diffuse senza particolari concentrazioni • Si parte da conoscenze e esperienze del mk da parte dal management, intuito e creatività per l’individuazione delle variabili di segmentazione da usare • Fonti informative di questa fase: dati interni aziendali (area vendite) e fonti secondarie (studi passati sul consumatore) Gestione dei sistemi turistici - A.A. 2009/10 Dott.ssa M.C.Alunno 2. SELEZIONE DELLE VARIABILI DI SEGMENTAZIONE Criteri / caratteristiche in base ai quali si può suddividere la clientela in gruppi omogenei. possono essere usate come “base” o come “descrittori”: • “base”: sono usate come criteri di segmentazione, riflettono differenze effettive nei comportamenti dei soggetti; si possono usare da sole o combinate tra loro • “descrittori”: approfondiscono la conoscenza segmento individuato tramite le variabili “base” Gestione dei sistemi turistici - A.A. 2009/10 del Dott.ssa M.C.Alunno 2. SELEZIONE DELLE VARIABILI DI SEGMENTAZIONE • Le variabili impiegate devono permettere di isolare delle differenze significative nel comportamento d’acquisto manifestato dalla domanda. • Dalla scelta delle variabili di segmentazione dipende: 1) la possibilità di estrapolare segmenti davvero significativi e strategici nell’orientamento dell’attività aziendale; 2) influenza direttamente la metodologia da impiegare per l’individuazione dei segmenti • La validità di tali variabili va sottoposta a verifica sulla base di alcuni criteri. Gestione dei sistemi turistici - A.A. 2009/10 Dott.ssa M.C.Alunno 2. SELEZIONE DELLE VARIABILI DI SEGMENTAZIONE 1. Misurabilità: la variabile deve poter essere espressa in termini quantitativi; facilmente misurabile (dati demografici vs variabili della personalità o comportamentali - ad es. numero di giovani che bevono principalmente per ribellarsi ai genitori). 2. Comprensibilità 3. Attendibilità: qualità dei dati derivanti dalla misura delle variabili scelte. 4. Valutazione della similarità rispetto alle variabili impiegate dai competitors: l’individuazione dei medesimi segmenti potrebbe portare a mktg mix scarsamente “differenziati” Output di questa fase: un set di variabili da usare per la segmentazione Gestione dei sistemi turistici - A.A. 2009/10 Dott.ssa M.C.Alunno 3. INDIVIDUAZIONE DEI SEGMENTI DI MERCATO Tecniche impiegate in ambito turistico: • METODO A PRIORI: si basa su un’unica variabile di segmentazione scelta in base all’intuito; si valuta la presunta criticità di tale variabile per la comprensione dei comportamenti d’acquisto dei viaggiatori. Ad es. in base all’intensità di utilizzo del pdt (n.gg di vacanza, valore del pacchetto, etc.): heavy vs light user Altre variabili spesso usate: scopo del viaggio, uso di pacchetti, tipo di alloggio, destinazione, durata della vacanza, etc. Limiti del metodo: - scelta soggettiva - da una segmentazione basata su un’unica variabile si rischia di ottenere segmenti troppo ampi ed eterogenei al loro interno: la risposta di mktg rischia di non essere coerente con le esigenze di tutti i soggetti inclusi nello stesso segmento Gestione dei sistemi turistici - A.A. 2009/10 Dott.ssa M.C.Alunno 3. INDIVIDUAZIONE DEI SEGMENTI DI MERCATO • TECNICHE STATISTICHE MULTIVARIATE (ad es. Cluster Analysis) consentono di costruire i segmenti impiegando contemporaneamente più variabili; gli individui appartenenti allo stesso segmento sono omogenei sulla base dell’intera gamma di variabili selezionate. Variabili spesso usate: benefici attesi, variabili comportamentistiche, variabili psicografiche e demografiche Se le variabili considerabili sono troppo numerose, l’analisi fattoriale viene impiegata per selezionare quelle più significative. Limiti del metodo: Metodo complesso; richiede cospicue competenze, risorse finanziarie e SIM complessi: limiti di impiego nella PMI turistica italiana Gestione dei sistemi turistici - A.A. 2009/10 Dott.ssa M.C.Alunno 4. VALUTAZIONE DEI SEGMENTI IN BASE A CRITERI DI VERIFICA OMOGENEITA’ (…al suo interno!!) i soggetti che vi appartengono devono manifestare: 1) comportamenti d’acquisto e di consumo omogenei 2) reagire con la stessa tempistica e nella stessa direzione agli stimoli di mktg dell’impresa Gestione dei sistemi turistici - A.A. 2009/10 Dott.ssa M.C.Alunno 4. VALUTAZIONE DEI SEGMENTI IN BASE A CRITERI DI VERIFICA SOSTANZIALITA’ il segmento deve avere un’ampiezza o una capacità di assorbimento tale che sia profittevole impostare un programma di mktg ad hoc. La dimensione va definita in base alle dimensioni aziendali. ATTN all’impiego combinato di più variabili di segmentazione: se da un lato rappresentano fedelmente le molteplici manifestazioni della domanda, dall’altro portano all’estrapolazione di un numero eccessivo di sotto-mercati. Gestione dei sistemi turistici - A.A. 2009/10 Dott.ssa M.C.Alunno 4. VALUTAZIONE DEI SEGMENTI IN BASE A CRITERI DI VERIFICA DURABILITA’ il segmento è destinato a restare un’entità distinta per un ragionevole periodo di tempo; tale aspetto è connesso alla mobilità dei soggetti appartenenti al segmento. La stabilità del target è fondamentale per la definizione dell’arco temporale di validità del Piano di mktg elaborato per il segmento stesso. Tale caratteristica dipende dal tipo di variabili di segmentazione impiegate: quelle demografiche e geografiche sono tendenzialmente più stabili di quelle psicografiche e comportamentistiche (2-4 anni). Gestione dei sistemi turistici - A.A. 2009/10 Dott.ssa M.C.Alunno 4. VALUTAZIONE DEI SEGMENTI IN BASE A CRITERI DI VERIFICA DIFFERENZIALITA’ il segmento è chiaramente distinguibile dagli altri; differenze quantitativamente consistenti e qualitativamente rilevanti (forte capacità discriminante tra un segmento e l’altro). Gestione dei sistemi turistici - A.A. 2009/10 Dott.ssa M.C.Alunno 4. 1. VALUTAZIONE DEI SEGMENTI IN BASE A CRITERI DI VERIFICA Tali criteri vanno usati simultaneamente per valutare l’attrattività del segmento. 2. Per alcuni di essi va risolta una situazione di potenziale conflitto: ad es. omogeneità vs sostanzialità. 3. Nella selezione del segmento è necessario realizzare il miglior trade-off tra tutti i criteri considerati Gestione dei sistemi turistici - A.A. 2009/10 Dott.ssa M.C.Alunno 5. SCELTA DEL TARGET TRAMITE CRITERI STRATEGICI Dato l’insieme di segmenti che soddisfano i requisiti minimi in termini di parametri di verifica, l’ATTRATTIVITA’ e la REDDITIVITA’ POTENZIALE di ciascun segmento va valutata sulla base di CRITERI STRATEGICI attinenti 2 aspetti: 1. RAPPORTO IMPRESA-MERCATO (grado di affollamento del segmento, strategie competitive dei concorrenti, etc.): aggredibilità 2. L’IMPRESA E SUA ORGANIZZAZIONE (risorse e competenze aziendali, esperienze pregresse, similarità tra i diversi segmenti, etc.): accessibilità In base a tali considerazioni l’impresa decide QUALI e QUANTI segmenti servire Gestione dei sistemi turistici - A.A. 2009/10 Dott.ssa M.C.Alunno STRATEGIE DI COPERTURA DEL MERCATO Mktg differenziato Mktg indifferenziato M1 M1 M2 M3 P1 P2 P1 P3 Mktg concentrato M1 M2 M3 P1 P2 P3 Gestione dei sistemi turistici - A.A. 2009/10 Dott.ssa M.C.Alunno STRATEGIE DI COPERTURA DEL MERCATO Assenza di segmentazione si ipotizza ex ante che il mk sia omogeneo; si formula un unico mktg mix. Plus: - risparmio sui costi di segmentazione; - economie di scala Minus: - mancanza di un orientamento al mercato; - rischio di realizzare un’offerta non soddisfacente; - vulnerabilità rispetto ai competitor che impiegano strategie di segmentazione Gestione dei sistemi turistici - A.A. 2009/10 Dott.ssa M.C.Alunno STRATEGIE DI COPERTURA DEL MERCATO Mktg “univoco” in seguito al processo di segmentazione, l’impresa rileva che la domanda è omogenea o con eterogeneità trascurabili per cui realizza un’unica offerta commerciale per tutto il mercato. Plus: - strategia fondata su basi informative certe; - orientamento al mk Minus: - sostenimento dei costi di segmentazione Gestione dei sistemi turistici - A.A. 2009/10 Dott.ssa M.C.Alunno STRATEGIE DI COPERTURA DEL MERCATO Mktg “concentrato” si realizza la segmentazione e si sceglie di operare in un unico segmento, in funzione del quale si crea un unico mktg mix. Un caso particolare è il mktg “di nicchia”: • fa leva su elementi di differenziazione particolarmente apprezzati da un segmento di mk, consentendo un vantaggio competitivo sostenibile • la nicchia di mk è caratterizzata da elevate barriere all'entrata • è un’opportunità per le PMI che servono nicchie di mkt poco convenienti per le imprese di grande dimensione Plus: specializzazione su un unico segmento e su un’unica proposta commerciale; economie di scala Minus: rischi legati alla gestione di un unico mercato; è necessario difendere il mk dai competitor tramite innalzamento di barriere all’entrata Gestione dei sistemi turistici - A.A. 2009/10 Dott.ssa M.C.Alunno STRATEGIE DI COPERTURA DEL MERCATO Mktg “differenziato”(“intensivo”) si realizza la segmentazione e si decide di operare su più segmenti con mktg mix creati ad hoc per ogni target. Plus: - forte orientamento al mk; - frazionamento del rischio tra più mk; - possibilità di sfruttare sinergie tra segmenti “contigui” Minus: - necessità di risorse organizzative e finanziarie; - esigenze di coordinamento; - rischio di “cannibalizzazione” tra i pdt Gestione dei sistemi turistici - A.A. 2009/10 Dott.ssa M.C.Alunno STRATEGIE DI COPERTURA DEL MERCATO “alberghi per tutti, ovunque nel mondo e per tutte le tasche” Società francese che gestisce diversi marchi e tipi di hotel: - SOFITEL: hotel internazionali di lusso - NOVOTEL: hotel 3 stelle - IBIS: hotel 2 stelle - FORMULE 1, MOTEL 6: hotel a servizio limitato Suitehotel, Allseasons, Mercure, Etap, Studio 6, Accor Thalassa Gestione dei sistemi turistici - A.A. 2009/10 Dott.ssa M.C.Alunno TIPOLOGIE DI VARIABILI DI SEGMENTAZIONE Gestione dei sistemi turistici - A.A. 2009/10 Dott.ssa M.C.Alunno Variabili di segmentazione Le variabili più usate in ambito turistico sono: • Scopo del viaggio • Variabili geografiche • Variabili demografiche • Variabili socio-economiche • Variabili psicografiche (classe sociale, stili di vita, personalità) • Variabili comportamentistiche • Variabili “benefit segmentation” Gestione dei sistemi turistici - A.A. 2009/10 Dott.ssa M.C.Alunno Variabili di segmentazione • Variabili generali (demografiche, geografiche, socio-economiche): PLUS: informazioni disponibili a costi e tempi ridotti; è possibile acquisirle da fonti secondarie. MINUS: limitata capacità esplicativa dei fenomeni di acquisto e consumo. • Variabili specifiche (psicografiche, comportamentistiche, benefit): PLUS: ampia capacità esplicativa dei fenomeni indagati. MINUS: elevati costi di ricerca; richiedono la realizzazione di ricerche primarie. IN AMBITO TURISTICO LE VARIABILI PIU’ USATE SONO: - MOTIVAZIONE DEL VIAGGIO - VARIABILI GEOGRAFICHE (provenienza del turista) Gestione dei sistemi turistici - A.A. 2009/10 Dott.ssa M.C.Alunno Variabili di segmentazione Motivo del viaggio • in relazione allo scopo del viaggio, il turista manifesta esigenze diverse prima, durante e dopo il viaggio • è il criterio più usato (anche nelle PMI) • la raccolta dei dati è molto semplice (questionario / osservazione diretta) • permette di creare segmenti molto ampi, il cui profilo può essere approfondito tramite ulteriori variabili • non fornisce informazioni specifiche in grado di orientare le scelte operative dell’impresa Gestione dei sistemi turistici - A.A. 2009/10 Dott.ssa M.C.Alunno Variabili di segmentazione Variabili geografiche • in base al luogo di origine del turista (provenienza internazionale, nazionale e regionale) • si presta attenzione alle relative differenze in termini di bisogni e desideri del turista • importante per orientare le scelte distributive e per decidere la ripartizione del budget di comunicazione (in quali aree geografiche concentrare gli sforzi distributivi e di comunicazione?) • semplicità della segmentazione • informazioni facili da acquisire (documenti di prenotazione e fonti secondarie) • i segmenti ottenuti sono troppo ampi ed eterogenei: il profilo va approfondito con ulteriori variabili Gestione dei sistemi turistici - A.A. 2009/10 Dott.ssa M.C.Alunno Variabili di segmentazione Anche i “grandi” possono sbagliare.. Variabili geografiche Philips: per per vendere vendere in in Giappone Giappone ha ha dovuto dovuto prima prima ridurre ridurre lele ••Philips: dimensioni delle delle macchine macchine per per ilil caffè caffè (cucine (cucine piccole) piccole) ee dei dei rasoi rasoi dimensioni (manialtrettanto altrettantopiccole) piccole) (mani Coca-Cola: ha ha dovuto dovuto ritirare ritirare lala bottiglia bottiglia da da 22 litri litri dal dal mk mk ••Coca-Cola: spagnolo…ifrigoriferi frigoriferierano eranotroppo troppopiccoli piccoli spagnolo…i General Foods Foods ha ha speso speso milioni milioni di di $$ per per introdurre introdurre miscele miscele per per ••General torte in in Giappone…peccato Giappone…peccato che che solo solo ilil 3% 3% delle delle case case giapponesi giapponesi ha ha torte unforno! forno! un Cera lucidante lucidante Johnson….altro Johnson….altro fallimento fallimento made made in in Japan: Japan: lala cera cera ••Cera rendeiipavimenti pavimentitroppo tropposcivolosi scivolosieel’azienda l’aziendanon nonaveva avevaconsiderato considerato rende cheiigiapponesi giapponesiin incasa casanon nonusano usanolelescarpe… scarpe… che Gestione dei sistemi turistici - A.A. 2009/10 Dott.ssa M.C.Alunno Variabili di segmentazione Variabili geografiche Ad es. il turista italiano è ritenuto + sensibile alla qualità della ristorazione e all’offerta di intrattenimento rispetto ai vacanzieri del Nord Europa. “Viaggi del Ventaglio” si rivolge principalmente alla domanda nazionale e caratterizza la propria offerta come “il villaggio italiano nel mondo” Gestione dei sistemi turistici - A.A. 2009/10 Dott.ssa M.C.Alunno Variabili di segmentazione Variabili demografiche e socio-economiche • sesso, età, religione, professione, istruzione, reddito, fase del ciclo di vita della famiglia, etc. • sono le più usate perchè le più facili da misurare e da reperire • è facile prevederne l’evoluzione (previsioni circa la “mobilità” della domanda tra segmenti) • non offrono indicazioni specifiche circa i comportamenti di acquisto e consumo • anche quando si usano altri parametri, vengono impiegate come “descrittori” del segmento • le + usate in ambito turistico: età e ciclo di vita della famiglia Gestione dei sistemi turistici - A.A. 2009/10 Club Med offre villaggi diversi per: • coppie in viaggio di nozze • coppie con figli • single, etc. Dott.ssa M.C.Alunno Variabili di segmentazione Variabili demografiche e socio-economiche (…) Ai baby boomers (nati tra 1945 e 1960), principale motore di domanda turistica, va naturalmente e inesorabilmente sostituendosi la X generation, il segmento dei nati tra il 1961 e il 1980 che sta modificando l’assetto dell’offerta in numerose destinazioni turistiche. Gli appartenenti a questa grossa fetta del mercato sono: • 45-enni dinamici (che pretendono di essere 35enni) e che per questo vanno a caccia di luoghi di tendenza e di trasgressioni potenziali, così come fanno i più giovani; • coppie sposate con bambini dipendenti, asse portante degli alberghi stagionali, ma sulla cui continuità i sociologi lanciano continui allarmi; • coppie di fatto (con o senza figli) che avendo occupazioni dinamiche e aspettative imprevedibili, preferiscono le vacanze brevi e frequenti; • single che rappresentano quasi il 30% dell’intera generazione e che sono costretti a passare la vacanza con amici, nel ricettivo extralberghiero o all'estero. Fonte: Sociometrica e Trademark Italia, Le vacanze degli italiani 2007, 2007 Gestione dei sistemi turistici - A.A. 2009/10 Dott.ssa M.C.Alunno Variabili di segmentazione Variabili psicografiche • Fanno riferimento alle caratteristiche personali degli individui: classe sociale, stile di vita, tipo di personalità • Uno “stile di vita” interessa il marketing nella misura in cui si traduce in un comportamento di consumo specifico • gli stili di vita sono “insiemi di persone che, per loro libera scelta, adottano modi di comportarsi simili, condividono gli stessi valori ed esprimono opinioni ed atteggiamenti omogenei” (Fabris, 1992) • Gli stili di vita mutano nel tempo con conseguenze sulla mobilità della domanda • L’approccio psicografico richiede studi ad hoc sulla domanda (ricerche primarie) Gestione dei sistemi turistici - A.A. 2009/10 Dott.ssa M.C.Alunno Variabili psicografiche Gestione dei sistemi turistici - A.A. 2009/10 Dott.ssa M.C.Alunno Variabili di segmentazione Variabili psicografiche • Attitudine al rischio: attitudine al “nuovo” (pdt, destinazioni, etc.) • Ricerca del piacere: ricerca del lusso e del comfort in ogni aspetto • Impulsività: rapidità di decisione, scarsa pianificazione della scelta • Fiducia in sè stessi: predisposizione ad attività originali ed inusuali • Attitudine alla pianificazione • Mascolinità: caratterizza i ruoli maschili tradizionali • Intellettualità: espressione di interessi culturali • People orientation: predisposizione alla socializzazione e all’incontro con culture differenti Gestione dei sistemi turistici - A.A. 2009/10 Dott.ssa M.C.Alunno Variabili di segmentazione Variabili comportamentistiche Gli acquirenti sono divisi in base alla loro condotta nei confronti di un particolare pdt / marca: “quando, quanto, come e dove il consumatore acquista il prodotto?” • Fedeltà alla marca / insegna: ad es. fedeltà incondizionata, fedeltà non esclusiva, non fedeli • Frequenza di utilizzo: ad es. utilizzatori regolari o occasionali • Intensità di utilizzo (heavy / light user): ad es. numero di notti trascorse in albergo • Occasioni d’acquisto: ad es. lavoro, vacanza, studio • Timing di utilizzo: alta/bassa stagione, we, festività, etc. • Abitudini di spesa durante il soggiorno • Sensibilità agli strumenti di mktg Gestione dei sistemi turistici - A.A. 2009/10 Dott.ssa M.C.Alunno Variabili di segmentazione Benefit segmentation Segmentazione in base ai benefici ricercati dal consumatore: i benefici attesi rappresentano la vera ragione dell’esistenza dei segmenti di mercato! “…perché il consumatore acquista il prodotto?” Plus: - offrono indicazioni dirette per la strutturazione del marketing mix Minus: difficoltà di misurazione costi di ricerca (ricerche primarie) minore durabilità del segmento l’importanza relativa dei benefit ricercati tende a variare in relazione alla maturità del mercato (i benefici-base diventano scontati e assumono valenza discriminante quelli marginali) Gestione dei sistemi turistici - A.A. 2009/10 Dott.ssa M.C.Alunno