Milena Corradini Turchia X Corso Multidisciplinare di educazione allo sviluppo 2006/2007 Torino, 1 Marzo 2007 Turchia : Profilo del paese Capitale: Ankara Popolazione (2005): circa 72 milioni di abitanti Tasso di occupazione (2003): M 67.8 %, F 24.3 % Prodotto interno lordo per capite (2004): 7,680 $ Istruzione obbligatoria: 8 anni Istruzione secondaria: 46.47% (50.24% dei ragazzi e 42.41% delle ragazze) Formazione professionale: 31.4% 2 Situazione generale in Turchia E’ stata accettata come paese candidato all’Europa nel 1999 Le negoziazioni sono cominciate in Ottobre 2004 Adeguamenti legislativi in termini di diritti umani, giustizia, politiche sociali, educazione Sospensione delle negoziazioni di 8 capitoli a causa delle restrizioni sull’accesso in Turchia di merci Cipriote Articolo 301 del codice penale che difende l’identità Turca e viene considerato una restrizione alla libertà di pensiero Dopo la crisi economica del 2001, ha fatto notevoli progressi (GDP in 2004 é aumentato dell’8.9%) Agricoltura continua ad assorbire il 30% della forza lavoro anche se contribuisce solo con il 10% di GDP. 3 Le risorse umane Il punto di forza della Turchia é rappresentato dalle caratteristiche demografiche della popolazione, che nel 2005 era costituito da 72 milioni di persone di cui circa il 67% é nella fascia di età 1564 e pertanto potenziale forza lavoro. In base a proiezioni statistiche, si prevede che questa percentuale continuerà ad aumentare fino al 2020 per assestarsi attorno al 70%. 4 Educazione e formazione Il livello medio di istruzione é più basso rispetto agli altri paesi europei o candidati (media 6,8 anni per gli uomini e 5,3 anni per le donne) Esistono problemi di diseguaglianza nell’ accesso all’istruzione tra zone rurali/urbane, collocazione geografica, stato sociale e sesso (12.5 % della popolazione é analfabeta di cui 4,7% uomini e 21.1% donne) L’istruzione di base non copre ancora la totalità della popolazione Inadeguatezza della qualità dell’ istruzione, il livello viene considerato abbastanza basso in contesti internazionali. 5 Occupazione e mercato del lavoro Il livello di occupazione é in generale piu’ basso rispetto alla media Europea, in particolare per i giovani e questo dimostra che non é facile entrare nel mondo del lavoro Il lavoro informale rappresentava il 53% del totale nel 2004 Le piccole e medie imprese occupano tra il 60 ed il 77% del totale della forza lavoro e circa il 95% è costituito da micro aziende con meno di 10 occupati 6 La situazione femminile 1/2 Mancanza di coesione sociale. La partecipazione scolastica continua ad essere in generale più bassa a tutti i livelli educativi con larghe differenze geografiche in particolare nell’Est Anatolia (91% dei ragazzi e 69% delle ragazze frequentano la scuola elementare) Si stima che circa 400.000 ragazze non vadano a scuola nelle regioni del Sud e Sud-Est per ragioni economiche, familiari, tradizionali, religiose ed anche difficoltà oggettive (classi sovrafollate, spostamenti verso villaggi vicini, …) In alcuni casi, anche se limitati, é difficile identificare le bambine che non vanno a scuola in quanto non risultano anagraficamente registrate 7 La situazione femminile 2/2 Influenza religiosa ed etnicità hanno un impatto negativo sulla scelta dell’istruzione per le ragazze, La raccolta di dati statistici é migliorata ma ancora inadeguata a causa dei fenomeni migratori interni, I percorsi formativi/curricula sono classificati in base ai sessi e, in particolare per le ragazze, legati ai ruoli tradizionali/femminili nella società/famiglia, Interventi di donatori ( UNICEF, Banca Mondiale, UE) importanti ma non sufficientemente integrati nelle politiche strutturali, Il ruolo molto attivo da parte della società civile presenta tuttavia una frammentazione dei progetti. 8 Occupazione Il livello di occupazione del 25% é molto basso confrontato con la media Europea D U Agricoltura 50% 28% Industria 15% 19% Servizi 35% 46.6% 74% delle donne che lavorano in agricoltura risultano non-salariati agricoli L’aumento del settore informale negli ultimi anni ha assorbito una gran parte dell’ occupazione femminile in particolare nelle zone urbane ad alta densità come conseguenza del fenomeno migratorio dalle zone rurali Alcune indagini sul mercato del lavoro rilevano come gli imprenditori siano in generali poco favorevoli ad assumere donne a prescindere dal tipo di lavoro per molte ragioni (tradizione, legami famigliari, flessibilità di orario, etc…) 9 Interventi prioritari Assicurare l’istruzione obbligatoria a tutta la popolazione attraverso azioni mirate di sensibilizzazione e di supporto Continuare la riforma del sistema educativo Adottare ed attuare politiche strutturali adeguate che includano il gender mainstreaming Assicurare che la società civile sia maggiormente impegnata insieme alle parti sociali/donatori per massimizzare gli interventi Maggiore ricerca sulla situazione del mercato del lavoro con raccolta di dati statistici disaggregati per sesso 10 …strategia ETF 1. Fare in modo che il gender mainstreaming venga in futuro incluso nei documenti di politiche strutturali adottati dalle autorità nazionali nell’ambito dell’ istruzione/formazione/occupazione 2. Fornire supporto per lo svolgimento di ricerche/studi che possano essere utilizzate dalla Commissione Europea per futuri programmi di assistenza alla Turchia 3. Realizzare progetti innovativi che possano sperimentare nuove forme di collaborazione/formazione (progetto per le orfane - 2005) 11 GRAZIE! [email protected] 12