Il problema dell’esercito
europeo 1950-1954
Il progetto dell’Assemblea ad hoc
Una Comunità politica europea che avrebbe dovuto assorbire le
competenze sia della CECA che della CED
Parlamento bicamerale: una Camera dei Popoli (268 membri eletti
per cinque anni a suffragio universale e diretto) e un Senato (87)
costituito su indicazione dei parlamenti nazionali. Il Senato avrebbe
eletto con voto segreto il presidente del
Consiglio esecutivo (competente per politica estera, affari economici
e commerciali) affiancato da un Consiglio dei ministri (nazionali):
insieme formano l’esecutivo della CPE
Corte di giustizia: avrebbe giudicato sui ricorsi degli stati contro le
leggi della Comunità e garantito l’osservanza dei trattati.
Consiglio economico e sociale (consultivo; rappresentanti produttori e
consumatori)
CED e CPE sono a questo punto strettamente legate
Se non si ratifica la CED la CPE non può nascere
Chi è a favore della Ced:
Governi (forze moderate)
- movimenti europeisti e federalisti
- Stati Uniti
Chi è contro:
partiti della sinistra estrema
- nazionalisti, neofascisti, gollisti
- ambienti militari
La questione della difesa europea va a toccare la sovranità nazionale
nel settore più sensibile: il monopolio della forza militare e la gestione
della politica estera. Importante soprattutto per quei paesi che
mantengono interessi coloniali (Francia).
In Francia: instabilità governativa (tre governi tra il maggio 1952 e
il maggio 1954)
Dopo la sconfitta di Dien Bien Phu, in Vietnam (maggio 1954),
diventa primo ministro Pierre Mendès-France
Nell’agosto 1954 Mendès-France propone agli altri europei le sue
condizioni per la ratifica della Ced:
Un veto di otto anni alle decisioni del collegio dei commissari; la
cancellazione dell’art. 38; il diritto della Francia di ritirarsi dal
trattato se la Germania si fosse riunificata.
Le richieste francesi vengono respinte dagli altri partner con
irritazione. 30 agosto, voto sospensivo dell’Assemblea nazionale
francese e cauto atteggiamento italiano che favorisce la Francia
(motivo: Trieste)
Motivazioni:
1 - timore di un superstato europeo
2 - paura della preponderanza tedesca nel sistema CED
3 - indebolimento dell’Unione francese (cioè il sistema di
possedimenti coloniali di Parigi)
4 - l’assenza della Gran Bretagna dal sistema
indirettamente era una diminuzione del prestigio della
Francia, che non poteva quindi aderire insieme a “due
paesi sconfitti e tre piccoli paesi”.
Conseguenze del no francese (e dell’inerzia italiana):
- Status ancora indefinito della Germania nel sistema
difensivo europeo
- Umiliazione degli Stati Uniti (Dulles e Eisenhower)
- Federalisti annichiliti (e idea federalista con essi)
Sviluppi (o involuzioni): UEO
Ottobre 1954
Proposta britannica (difficile credere che fosse nata al
momento)
Recupero del Patto di Bruxelles (firmato nel 1948) ed
estensione di esso a Germania e Italia (Usa e Canada
associati)
Garanzia militare britannica sul suolo tedesco
Nessuna sovranazionalità ma un blando coordinamento
‘europeo’ all’interno del sistema Nato
1955 - Ripresa europea? - 1
Esistenza dell’OECE e dell’UEP traina la fiducia in un
‘mercato controllato’
Come funzionava la UEP e il suo ‘agente’, la BIS (Banca
dei regolamenti internazionali):
- ogni stato versava una parte del ‘capitale’ della UEP (15% del
volume commerciale del paese membro, nella propria moneta)
- ogni mese la BIS determinava i ‘crediti’ e i ‘debiti’ dei paesi
membri, calcolati sulla base del commercio estero di ogni paese.
- i crediti venivano accantonati in moneta forte; gli stati avevano
uno ‘scoperto di conto’ fino al 20% dell’ammontare del loro
commercio internazionale.
1955 - Ripresa europea? - 2
La UEP e l’OECE furono i principali motivi per cui, fallita la
CED, si pensò a incrementare la dimensione economica delle
relazioni europee.
Esempio della CECA ugualmente importante, ma meno
significativo.
MESSINA - 1 e 2 giugno 1955
I Sei incaricano Paul Henri-Spaak di lavorare sulle ipotesi
contenute in un memorandum che riuniva le idee del governo
olandese (rapporto Beyen su una unione doganale) e le
proposte di Monnet su una Comunità dell’energia atomica.
1955 - Ripresa europea? - 3
Venezia - 29 e 30 maggio 1956
Il rapporto Spaak viene accettato in linea di massima dai
governi. Due Comunità: una economica (mercato comune e
unione doganale) e una dell’EA.
Opposizioni federaliste (Spinelli)
Appoggio funzionalista (Comité d’Action pour les Etats Unis
d’Europe di Monnet)
CIG seguente che lavorò nel castello di Val Duchesse (Bruxelles)
per i dieci mesi successivi.
Nodi da sciogliere: perplessità francesi sul mercato unico e
l’Unione doganale. Ruolo della Gran Bretagna, che rimane
convinta dell’impossibilità del tentativo.
1956 - Annus horribilis
Crisi di Suez (novembre 1956)
- strutturazione dei due blocchi
- perdita definitiva di autonomia operativa degli stati europei
La reazione francese è un ammorbidimento delle posizioni riguardo al
negoziato CEE/CEEA e, il 25 marzo 1957si arriva alla firma dei trattati
di Roma
-CEE
-CEEA (Euratom)
La Gran Bretagna resta esclusa (si esclude e propone il palliativo
dell’EFTA)
-danno economico
-danno strutturale
Bilancia commerciale britannica
1955
13,5% del commercio estero britannico con i Sei CECA
52% “
“
“
“
con il Commowealth
1960
55% del commercio estero britannico con i Sei CECA
12% “
“
“
“
con il Commowealth
Scarica

lezione 6