MOVIMENTO SOCIO-POLITICO
L’impegno diretto dei
Cattolici in politica
«forma alta di carità»
“Uomini Nuovi
per una Società Nuova
di Uguali e Partecipi”
(UeP)
Il contrassegno a lato è quello che, per il
potere conferito al Consiglio Direttivo e come
da Statuto, è stato modificato e proposto per le
Consultazioni elettorali del Movmento sociopolitico di Laici Cattolici:
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“Uomini Nuovi
per una Società Nuova
di Uguali e Partecipi”.
(in sigla: UeP)
MESSAGGIO DELLA PRESIDENTE
UEP
•Liberi e sciolti, e cioè autonomi e indipendenti, da qualsiasi vecchia
nomenclatura partitica...
• Se vogliamo contribuire, passo dopo
passo, ad una “ventata” di graduale
novità nella classe politica...
• Se abbiamo meritato stima e fiducia
presso di voi per il nostro diuturno
impegno, del tutto gratuito e dunque
disinteressato, in diversi ambiti della vita
delle nostre comunità cristiane...
• Se crediamo che la “Vita buona del
Vangelo”, assunta come “regola aurea” di
comportamento e di scelte operative,
possa migliorare la vita personale con
risvolti nella vita sociale...
Avv. Flavia Odoroso
Presidente UeP
• Se vogliamo essere fermento cristiano
che, prima dentro e poi fuori, trasformi la
società...
Troviamo insieme
il coraggio e la coerenza
di farci compagni di viaggio degli
“Uomini Nuovi per una Società Nuova
di Uguali e Partecipi”:
• dove il “potente” non potrà più vantare privilegi particolari di casta nei
confronti dei più “deboli”;
• dove tutte le prospettive e offerte di lavoro saranno assegnate
esclusivamente attraverso concorsi pubblici, comprese le “consulenze”
solo se e quando indispensabili.
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Contribuiremo all’affermazione
della centralità della dignità della persona
e del primato dei suoi diritti inalienabili e tra questi:
il lavoro, la solidarietà e la giustizia/equità sociale.
Promuoveremo
l’insostituibile funzione sociale della famiglia,
cellula fondante e fondativa della società civile e religiosa,
per la quale:
occorre assicurare efficaci misure di sostegno,
dotandola di risorse ed incentivi adeguati,
specie per le famiglie numerose e monoreddito.
Potremo sempre meglio
comprendere la “cittadinanza responsabile”
attraverso itinerari di formazione
che vanno alla radice culturale dei problemi.
Saremo chiamati
ad una costante e vigile partecipazione
attraverso “forum pubblici” di comunicazione
e di sereno e costruttivo dialogo e confronto.
Sostituiremo alla politica dell’odio, fondata sul “potere”,
la politica dell dialogo, fondata sul “servizio”.
Il logo a lato è quello che, come da Statuto,
nasce al momento della costituzione del
Movmento socio-politico di Laici Cattolici.
Nella rappresentazione del lupo e dell’agnello
in serena e pacifica convivenza è raffigurata la
profezia di Isaia, come si evince dalla
didascalia sottostante.
La profezia è Parola di Dio che si realizzerà con
l’apporto di coloro che in essa credono ed in
essa confidano.
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IDENTITÀ E OBIETTIVI DI
UEP
CHI SIAMO - PERCHÉ
La costituzione del Movimento di Laici Cattolici UeP, al fine di una
partecipazione attiva e fattiva alla cittadinanza
responsabile,
si propone come valore aggiunto al progetto ed impegno politico di
rinnovamento e di ricostruzione morale delle nostre Città, della nostra
Regione, della Nazione intera, con una conseguenziale ricaduta sulle
politicche, in ogni settore e ad ogni livello, della Comunità Europea.
A tal fine, il Movimento, pur nella sua autonomia ed assoluta
indipendenza, lungi da una mentalità di arrivismo e carrierismo,
nonché di individualismo autoreferenziale, avendo come scopo
primario il “bene comune”, e mai in ogni caso il vantaggio
personale di partito, di casta o di singoli, intende costruirsi ed
affermarsi secondo uno stile di dialogo con tutte le altre forze
politiche in campo, ed innanzitutto con la base, e cioè con tutti i
cittadini aderenti o meno, abborrendo, nei confronti degli
avversari, da ogni forma di ostilità, di inimicizia o di caccia alle
streghe, pur nel rifiuto di ogni equivoco e surrettizio
compromesso, guidati dalla “vita buona del Vangelo”.
Tutto il Movimento UeP , attraverso i suoi Dirigenti e i suoi
eventuali candidati alle varie competizioni elettorali, che delega,
sostiene ed accompagna, ha la ferma volontà di portare avanti il nostro
Programma, ai cui punti salienti sopra descritti
aggiunge quelli di:
• assicurare ai giovani il diritto allo studio e al lavoro; alle donne i
diritti paritari; ai diversamente abili i servizi adeguati alla loro fragile
condizione;
• abbassare il tetto retributivo dei politici; eliminare ogni sorta di
privilegi personali e di casta;
• in caso di mandato parlamentare, ogni candidato si mpegna a
devolvere il 33% della retribuzione mensile - fino a quando non si
procederà per legge alla sua riduzione per tutti i parlamentari - per la
creazione, attraverso il Movimento, di alcune opportunità di
lavoro nel rispetto delle leggi vigenti e nella massima trasparenza.
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• far valere tutti i diritti, le prerogative e le competenze proprie della
Regione Sicilia in forza del suo Statuto di Autonomia;
• restituire dignità al popolo siciliano ed a tutti i connazionali,
creando lavoro e tutelando le risorse del territorio e il patrimonio
storico-culturale, artistico e agricolo-zootecnico;
• valorizzare la centralità della Sicilia come crocevia culturale ed
economico del Mediterraneo, potenziando le infrastrutture di
comunicazione;
• adoperarsi per il recupero della tradizione, della cultura e civiltà
cristiana della Domenica, recuperando lo stile di convivenza a misura
d’uomo: è il giorno dell’uomo, della famiglia, della festa e del riposo.
***
Con il vostro sostegno,
con la forza acquisita
e la credibilità del nostro Movimento:
desideriamo riorganizzare la speranza,
restituirla a tutti,
costruirla ogni giorno per tutti.
COSA C’É DI NUOVO?
Ritroverari fiducia nella politica
e nei suoi attori, tuoi rappresentanti.
PUOI TORNARE A VOTARE...!
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Una ventata di
vera radicale novità
Siamo
UOMINI NUOVI
uomini/donne - adulti/giovani che, proposti come vostri
“rappresentanti”, vogliamo apportare una ventata di novità totale come
“Uomini Nuovi”, i quali, liberi da ogni appartenenza partitica, sciolti da
ogni dipendenza o qualsivoglia collusione con la “vecchia classe
politica”, approvati e spronati dai nostri Sacerdoti e passati al vaglio di
un “Consiglio di Saggi” e dell’Assemblea degli iscritti, ci rendiamo
disponibili ad immetterci nel servizio attivo del “Bene Comune” della
società civile e religiosa.
Non abbiamo dietro le spalle nessuna esperienza di “potere” né alcun
“posto di potere”; né siamo assetati di “potere”, né cerchiamo di avere
le “mani in pasta” per assicurarcene una buona fetta o porzione a
vantaggio personale o di famiglia. Non abbiamo dietro le spalle
nessun ammanigliamento con bacini elettorali clientelari, né intendiamo
crearcene per assicurarci le “poltrone” anche in futuro, anzi aborriamo
da qualsiasi promessa elettorale-clientelare.
Condividendo l’affermazione del beato Antonio Rosmini, secondo cui
“non basta pensare la fede, occorre anche pensare nella fede...”, come
“cristiani politici” intendiamo assumere quella “mentalità di fede” che,
configurandoci a Cristo, sfocia nella “mentalità di servizio”.
La parola chiave - che per il cristiano diventa parola d’ordine - è,
pertanto, “SERVIZIO”: una mentalità che si acquisisce, fuori da ogni
ambiguità, nella volontà dilasciarsi plasmare e di restare
configurati al Maestro Divino, l’Uomo “nuovo” per eccellenza, il quale,
“non venuto per essere servito ma per servire”, è passato “beneficando”
e, al fine di offrire tale bene e beneficio a vantaggio di ogni uomo, “ha
dato in sacrificio se stesso”.
UGUALI E PARTECIPI
Vogliamo provare a costruire una “Società di Uguali e Partecipi”,
dove nessuno faccia valere il suo ruolo come fonte di privilegi, segno
di superiorità sugli altri, motivo di distinzione o di posizione di
prestigio sugli altri.
Così - a modo di esempio - anticipiamo che finirebbe per perdere tempo
chi venisse a chiederci posti di lavoro o cosiddette raccomandazioni;
infatti, ad ogni nuova possibilità o prospettiva di lavoro, “tutti uguali e
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partecipi” avranno la medesima opportunità con l’accesso a gare o
concorsi pubblici, ciò compreso anche per eventuali, se necessarie,
consulenze.
Il “cristiano politico” riconosce a tutti i cittadini l’assoluta uguaglianza
e garantisce loro la costante e vigile partecipazione propositiva e
attuativa, e, pertanto, si impegna a sentire e recepire proposte concrete
dalla viva voce degli stessi cittadini in un sereno e costruttivo confronto,
almeno trimestrale, attraverso “forum pubblici”.
Il cristiano “candidato politico eletto” rifiuterà qualsiasi “privilegio di
casta”, aborrendo da ogni ulteriore benefit o “rendita di posizione” sia
nel campo economico (per esempio, la gratuità dei servizi che, invece,
tutti i cittadini pagano) come nel campo della visibilità sociale (per
esempio, macchine blu).
Al contrario, fin quando non sarà stabilita per legge, la riduzione
retributiva, lascerà alle casse del Movimento il 33% del suo stipendio
di parlamentare che, a sua volta e subito, lo stesso Movimento metterà
a disposizione per remunerazioni mensili a corrispondenti posti di
lavoro creati e offerti in ottemperanza alle leggi vigenti tra gli iscritti del
Movimento.
Il “cristiano politico”, inoltre, favorirà il recupero della tradizione, della
cultura e civiltà cristiana della Domenica, per uno stile di convivenza
umana e civile a misura d’uomo: è il giorno dell’uomo, della famiglia.
Deve essere osservata la chiusura di tutte le attività commerciali.
È il giorno della festa e del riposo.
NON “POLITICI CRISTIANI” MA “CRISTIANI POLITICI”
Il Movimento UeP, che nell’ultima tornata elettorale regionale, come
prima verifica di consensi solo nella Provincia di Palermo, nonostante
inevitabili intoppi ed impensabili ostacoli, ha ottenuto un risultato più
che dignitoso nella persona della sua Presidente avv. Flavia Odoroso “giusto un sasso nello stagno”, come ha critto Lorenzo Del Boca,
Presidente emerito dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, nell’articolo
“Un tempo nuovo che è iniziato...”, ma utile per cominciare a
“smuovere l’acqua”, - si prefigge, nel prosieguo del suo cammino e
nella prospettiva di una crescente diffusione e di più ampi consensi, di
contribuire ad una “ventata” di totale, se pure graduale, novità della
classe politica.
I dirigenti del Movimento e gli aspiranti candidati alle varie
competizioni elettorali, tutti provenienti da una vita e
testimonianza attiva nelle nostre Comunità parrocchiali e nei vari
Movimenti ed Associazioni ecclesiali, si impegnano ad assumere la
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“Vita buona del Vangelo” come “regola aurea” di comportamento
personale e di scelte operative con risvolti nella vita sociale.
Attraverso una diuturna formazione alla mentalità di fede che si
esplicita in una mentalità di servizio, intendono essere fermento
cristiano che, prima dentro e poi fuori, trasformi la società: dove il
“potente” non emarginerà né tantomeno sopprimerà il “debole”, anzi
si promuoverà tra loro una convivenza pacifica e solidale; dove tutte le
prospettive e offerte di lavoro saranno assegnate esclusivamente
attraverso concorsi pubblici, comprese le “consulenze”, solo se e
quando indispensabili.
“Nella veracità di un discernimento culturale ed etico... per il
futuro del Paese e del suo Bene comune”, mantenendo aperto ogni
confronto con chi ha a cuore la dignità dell’uomo e il bene della
società, resistendo agli incantamenti di un laicismo anche
sfrontato, e nella piena e totale adesione all’assunzione costante da parte
della Chiesa dei punti fermi o cardini cosiddetti indisponibili e non
negoziabili, ma senza conflitti o esasperazioni, senza integralismi o
fondamentalismi, il Movimento UeP, nell’analisi delle presenti
congiunture vorrà mettere a fuoco le questioni cruciali con scelte
politiche ed economiche realisticamente prioritarie della nostra civitas,
a cominciare, come dall’affermazione della centralità della dignità della
persona e del primato dei suoi diritti inalienabili e tra questi: il dono e
il bene della vita dall’inizio del suo concepimento alla sua fine naturale,
il lavoro, la solidarietà e la giustizia/equità sociale con l’eliminazione
delle insopportabili sperequazioni sociali a carico della classe dirigente
e di lungaggini burocratiche e tempistiche a carico di una non oculata
gestione dell’amministrazione pubblica e della giustizia, così dalla
insostituibile funzione sociale della famiglia, cellula fondante e
fondativa della società civile e religiosa, per la quale: occorre assicurare
efficaci misure di sostegno, dotandola di risorse ed incentivi adeguati,
specie per lefamiglie numerose e monoreddito.
Particolare non trascurabile, è il fatto che noi preferiamo
chiamarci non “politici cristiani” ma, piuttosto, “cristiani politici”,
dove la “prima identità” deve dare forma e contenuto alla seconda
attribuzione.
Nell’attesa di vederci e saperci più numerosi, auguriamo a tutti
pace e gioia.
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CONTATTI UEP
www.ugualiepartecipi.it.
[email protected]
Il Presidente: Avv. Flavia Odoroso
www.flaviaodoroso.it
[email protected]
Cellulare: 333 71 83 032
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Stralcio dell`Opuscolo divulgativo UeP