Analisi del testo narrativo
A cura di Rossella e Lara
Testo di riferimento: D. COTRONEO, I temi della narrazione, Sansoni, 2004.
Il testo narrativo
La narrativa ha origini antichissime;
 All’inizio era nata solo per comunicare
agli altri le proprie esperienze e quindi si
tramandavano i fatti oralmente;
 A farlo erano più spesso le donne,
trascorrendo più tempo in casa;
 Solo dopo il diffondersi della stampa si
iniziano a trascrivere alcuni documenti.

Come analizzare un racconto



Esordio  -Incipit: apertura;
-Situazione iniziale di equilibrio;
-Rottura dell’equilibrio;
Peripezie  -Insieme delle vicende attorno
alle quali si svolge la storia;
Scioglimento  -Raggiungimento di un
nuovo equilibrio;
-Finale che racchiude il senso
dell’intera vicenda.
L’ordine: fabula e intreccio

Nel racconto i fatti che si svolgono
contemporaneamente si possono
raccontare solamente elencandone uno
alla volta, al contrario di quello che
accade nella realtà. Sorge quindi il
problema di dare un ordine agli
avvenimenti.
Narrazione
Ordine della fabula (ordine cronologico e
logico);
 Intreccio (risultato delle scelte del
narratore).

Intreccio
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
Sono presenti elementi non indispensabili;
Non rispetta la successione temporale;
È scomponibile in macrosequenze ben definite;
Rispetto alla fabula può:
Coincidere con la fabula;
Iniziare dal fondo (analessi o flashback);
Iniziare in medias res.
Fabula
Successione di avvenimenti che seguono
un ordine strettamente cronologico;
 Sono presenti notizie indispensabili a
ricostruire i fatti, a differenza
dell’intreccio, e sono chiamati motivi
legati.

Tecniche

Analessi o Flashback o Retrospezione  si raccontano i
fatti tornando indietro nel tempo, recuperando situazioni
avvenute prima rispetto al presente della storia.
 Il nome flashback deriva dalla cinematografia dove il regista
introduce nel film “salti all’indietro” per far capire meglio la
storia.

Prolessi o Flashforward o Anticipazione  si tratta delle
anticipazioni dei fatti che accadranno durante il corso
della storia.
 Per es. nei Promessi Sposi al capitolo XI, quando don Rodrigo
ha appena congedato il capo dei suoi bravi; il Griso.
Altra tecnica

Un’altra tecnica è quella con cui si inizia a
raccontare la storia da un punto cruciale
e i fatti vengono poi recuperati
attraverso l’analessi fino a che il
racconto non raggiunge la conclusione.
Questa tecnica è chiamata medias res.
A cura di Rossella Dell’aquila
IL RACCONTO
Il tempo del racconto
• Ellissi: la narrazione è più veloce del tempo che
ci impiegano i fatti a svolgersi all’interno del
racconto;
• Sommario: vengono riassunto gli avvenimenti;
• Scena: il tempo del racconto è uguale a quello
della storia;
• Pausa: il tempo del racconto è più lungo
rispetto al tempo della storia.
Narratore
Esterno
Racconta una storia
a cui non ha preso
parte ma gli è stata
raccontata
Interno
Ha partecipato
alla storia
Focalizzazione
(punto di vista che sceglie il narratore per
raccontare)
Zero
Il narratore ne sa
più dei personaggi,
quindi onniscente
Esterna
il narratore riporta ciò
che non compare
nella scena
Focalizzazione interna
Fissa
Variabile
Sempre lo stesso
il narratore
narratore
cambia
Multipla
più persone
raccontano lo
stesso fatto
Tipi e individui
• Tipo: caratterizzato da un solo tratto o pochi
tratti psicologici,perciò un personaggio
piatto,non viene modificato dalle circostanze,si
relaziona agli altri sempre allo stesso modo;
• Individuo: personaggio dotato di molti tratti
psicologici,non reagisce in modo prevedibile,si
evolve nel corso della vicenda,quindi
complesso.
Tecniche del discorso
• Diretto: le parole
o i pensieri del
personaggio
vengono riportati
così come sono
• Libero:
• Indiretto: le parole
e i pensieri del
personaggio
vengono assunti
in una diversa
•
struttura sintattica
Legato: quando
il discorso è
introdotto da
qualsiasi verbum
dicendi
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