LA STRUTTURA DEL RACCONTO Una storia può essere narrata in due diversi modi: 1. Seguendo l’ordine cronologico (prima – dopo) e logico (causa – effetto) delle vicende. FABULA: dal latino, racconto 2. Seguendo una successione arbitraria scelta dall’autore. INTRECCIO. Il racconto, in questo modo, è più interessante Per creare l’intreccio, l’autore può utilizzare: • ANALESSI o flashback (dall’inglese, lampo all’indietro; termine della cinematografia): rievocazione di vicende avvenute tempo prima • PROLESSI o flashforward: (salto in avanti) anticipazione di avvenimenti futuri Entrambi possono essere fatti solo da un NARRATORE ONNISCIENTE, cioè che sa tutto LO SCHEMA NARRATIVO La fabula di solito si struttura così: • ANTEFATTO: ciò che precede l’inizio della fabula vera e propria • SITUAZIONE INIZIALE: vengono presentati il tempo e il luogo in cui si sviluppa la storia e i personaggi • ESORDIO: momento in cui succede qualcosa che rompe l’equilibrio iniziale e mette in moto la fabula • PERIPEZIE: momento in cui il protagonista affronta avventure e supera ostacoli • SPANNUNG: momento di massima tensione, totale capovolgimento della situazione iniziale • SOLUZIONE O SCIOGLIMENTO: conclusione in cui tutti gli enigmi trovano una risposta L’INCIPIT L’INIZIO ha un ruolo fondamentale in una storia: consente al lettore di entrare nella vicenda. Può essere: • DESCRITTIVO • NARRATIVO • IN MEDIAS RES, dal latino “in mezzo alla situazione”, nel cuore della storia senza nessuna informazione preliminare IL FINALE Anch’esso molto importante perché rappresenta la conclusione della storia, il momento in cui l’opera si separa dal lettore. Può essere: • Con morale • Aperto: lascia aperta la possibilità per l’autore di immaginare un proseguimento • Tronco: improvviso, non dà informazioni sul destino dei protagonisti • A sorpresa: ribalta completamente ciò che il lettore aveva creduto di capire durante la narrazione