Settimana della sostenibilità nelle scuole bulgare.
19-23 marzo 2012
Incontro con i genitori bulgari sul tema: Agenda 21
Scolastica
La settimana scolastica, che va dal 19 al 23 marzo 2012, ha
visto la realizzazione di numerosi eventi che sono avvenuti in
Bulgaria, in merito al tema generale della sostenibilità dello sviluppo
e del dialogo interculturale. Più concretamente, si sono svolti
numerosi incontri con i genitori degli studenti delle seguenti scuole
bulgare: Ivan Vazov” (Svilengrad), Otec Paisij (Harmanly) e Hristo
Botev (Lyubimets). Gli incontri hanno avuto come scopo quello di
sensibilizzare i genitori degli studenti degli istituti scolastici visitati, in
merito al tema dell’Agenda 21 Scolastica (A21S) e agli Obiettivi di
Sviluppo del Millennio (OMD), come previsto dal Progetto “Piano
d’azioni educative sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio attraverso
i gemellaggi scolastici Nord / Sud”.
L’attività di sensibilizzazione e di informazione è stata eseguita
e coordinata dal Professor Esoh Elamé, del Centro Interateneo per
la Ricerca Didattica e la Formazione Avanzata (CIRDFA)
dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, con il supporto del Dott.
Marco Petrucci Paoletti e del mediatore interculturale Tony Louya.
Project “Educational action plan about Millenium Development goals through school twinning between North and South” (ref. DCI­
NSAED/2009/202­190) Pagina 1 INTRODUZIONE DELL’AGENDA 21 SCOLASTICA AI GENITORI
In Europa è stata elaborata, nel 1994, la Carta di Aalborg,
che mette insieme una rete di città sostenibili che posseggono
un’Agenda 21 Locale (A21L). Questa rete non è ancora così estesa
e per questo molti comuni non sono pronti e non stanno
pianificando lo sviluppo sostenibile. Allora devono essere le scuole,
accompagnate dai genitori, a prendere in mano il processo, in
modo tale che diventino loro i protagonisti e che possano
trasmettere le buone pratiche a tutto il territorio.
L’A21S è un processo, perché ha un inizio e non ha una fine,
prevede monitoraggio e sperimentazioni continue e contribuisce a
migliorare ogni anno il funzionamento di una scuola, in modo
dinamico e dialettico. L’A21S è un prodotto, perché porta
all’elaborazione e alla realizzazione di un Piano d’Azione con tempi,
attività e responsabilità certe.
L’Agenda 21 Scolastica è un vero meccanismo di
partecipazione dal basso, di dialogo, di condivisione e di
partecipazione. È anche un’opportunità per gestire il cambiamento
climatico, che è sotto gli occhi di tutti. Ad esempio, il fatto che
finora, nelle scuole e nelle famiglie, non si sia posto il problema della
sostenibilità, non è colpa loro. Le scuole erano state concepite per
educare e rafforzare l’idea di Nazione, mentre le famiglie
dovevano lavorare per lo sviluppo inteso in senso classico. Oggi,
invece, entrambe devono essere ripensate, in un’ottica di coesione
planetaria tra gli uomini e con la natura.
Se la scuola diventa un modello per gli studenti e se i ragazzi
vedono che c’è appoggio anche da parte delle famiglie, il futuro
non potrà che essere più sostenibile. Così, buone pratiche come
l’efficienze energetica, la raccolta differenziata dei rifiuti, gli acquisti
verdi e a km zero, le energie rinnovabili, la mobilità sostenibile, il
risparmio dell’acqua, ecc…, possono essere travasate e diffondersi
molto rapidamente in tutta la società per una reale rivoluzione
verso la sostenibilità.
E SE L’AGENDA 21 SCOLASTICA FOSSE AL FEMMINILE?
Rivolgendosi soprattutto alle mamme, maggioritarie tra i
convenuti agli incontri, è stato ricordato come lo sviluppo
sostenibile sia un concetto molto femminile. Primo perché Gro
Harlem Brundtland, primo ministro norvegese e presidente della
Commissione mondiale su Ambiente e Sviluppo (World Commission
on Environment and Development, WCED) era una donna. Poi
perché sono le donne che partoriscono i figli e che, nella maggior
parte dei Paesi, seguono i figli a casa e nel loro tempo libero.
Anche nelle scuole europee, il corpo docenti femminile si aggira tra
il 70 e l’80% del totale. Quindi l’educazione, la cultura e la stessa
vita passano dalle donne, le quali non possono più nascondersi, ma
devono prendere in mano questa responsabilità per guidare i futuri
cittadini di domani verso la sostenibilità.
Il team OMD
Università Cà Foscari
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