Informazioni generali sul
progetto
Per un’ “Agenda 21” della scuola
I.T. “Max Fabiani” - Trieste
Perché un’ “Agenda 21” della scuola
Si possono ricordare in questa sede alcuni temi
affrontati da Agenda 21 che hanno significative
relazioni con la sostenibilità locale.
Tra i principali:
l’insostenibilità degli attuali stili di vita, di produzione e
di consumo (Capitolo 4);
la necessità di integrare le questioni ambientali,
economiche e sociali nel processo decisionale e nel
quadro legislativo, regolamentativo e pianificatorio,
nonché nel mercato e nei sistemi di contabilità
nazionale(Capitolo 8);
la gravità delle condizioni ambientali nelle grandi città,
specie nelle metropoli dei Paesi in via di sviluppo
(Capitolo 7);
il deterioramento di risorse come l’aria (Capitolo 9),
il suolo (Capitolo 10),
l’acqua(Capitolo 18);
il problema dei rifiuti (Capitolo 21);
Perché un’ “Agenda 21” della scuola
L’impegno degli Enti locali deve consentire un sincero e
attivo coinvolgimento di tutti gli attori sociali, secondo
forme innovative di informazione,di comunicazione, di
partecipazione e di azione, dirette a conseguire una«reale
partnership sociale» (Capitolo 23).
l’importanza, per il raggiungimento degli obiettivi,
dell’educazione, della formazione e della sensibilizzazione
(Capitoli 36 e 40 )
L’istruzione, compresa l'istruzione formale, la
sensibilizzazione e la formazione dovrebbero essere
riconosciute come un processo attraverso il quale gli esseri
umani e le società possono raggiungere il loro pieno
potenziale. L'istruzione è fondamentale per promuovere lo
sviluppo sostenibile e migliorare la capacità delle persone
di affrontare questioni ambientali e di sviluppo …. Sia
l'istruzione formale che non formale, sono indispensabili
per cambiare gli atteggiamenti delle persone in modo che
abbiano la capacità di valutare e risolvere le loro
problematiche dello sviluppo sostenibile …( Capitolo 36.3)
Perché un’ “Agenda 21” della scuola
Agenda 21 riconosce agli Enti locali un ruolo
fondamentale nel conseguimento dell’obiettivo dello
sviluppo sostenibile. In particolare, il Capitolo 28
rivolge un preciso invito a tutti gli Enti locali affinché
realizzino, mediante un attivo coinvolgimento della
comunità, una propria Agenda 21 Locale che traduca
gli obiettivi generali di Agenda 21 in programmi e
interventi concreti, specifici per ogni realtà
territoriale.
Non esiste uno schema rigido e codificato di Agenda
21 Locale in quanto i problemi da affrontare e
risolvere nei singoli contesti locali sono molto
differenziati.
Perché un’ “Agenda 21” della scuola
quando premesso giustifica di per sé un coinvolgimento
diretto della scuola nel processo di sensibilizzazione dei
soggetti che partecipano al progetto formativo, insegnanti,
personale tecnico, allievi, genitori;
la scuola è a tutti gli effetti l’ente locale che fornisce il
servizio dell’istruzione ad un determinato territorio, la cui
proposta formativa dovrebbe nascere proprio dalla
conoscenza delle esigenze specifiche del territorio stesso;
l’”Agenda 21” locale del Comune di Trieste già individua
nella scuola un veicolo fondamentale di
formazione/informazione rispetto agli obiettivi proposti;
perché solo creando una rete locale di tutti i soggetti
istituzionali, Regione, Comune, Direzione Scolastica
Regionale e Provinciale, singole istituzioni scolastiche, che
lavorino in un’ottica comune, si potrà raggiungere un vero
e proprio cambiamento culturale nell’approccio ai problemi
ambientali;
perché culturalmente trovo molto più stimolante proporre
l’innovazione che aspettare di innovarsi per un obbligo
imposto per via gerarchica.
Obiettivi generali del gruppo di lavoro

Realizzare un Protocollo d’intesa tra scuola e
soggetti patrocinanti, operanti sullo stesso
territorio, per il fine comune dell’educazione alla
sostenibilità ambientale :
Amministr. Regionale, Provinciale e Comunale
Amministrazione Scolastica Provinc. E Regionale
Scuole superiori e non
Docenti, studenti, personale ATA e famiglie
Enti scientifici e culturali
Enti di formazione professionale
Organizzazioni ambientaliste
Associazioni di categoria
Etc…
Obiettivi generali del gruppo di lavoro
 Condividere finalità :
Credere nell’efficacia dell’intervento formativo ed
educativo
Promuovere la scuola come agenzia formativa sul
territorio
Partecipare alle attività di progettazione, formazione
e verifica degli interventi
Promuovere la diffusione delle iniziative sul territorio
Sostenere economicamente lo sviluppo delle attività
Obiettivi formativi del progetto
Sviluppare la sensibilità ambientale
Sviluppare la cultura del risparmio
energetico
Modificare i comportamenti individuali e
collettivi in merito a consumi, mobilità e
smaltimento dei rifiuti
Promuovere un curriculum più adeguato alle
esigenze del mercato
……………………………………………………..
Obiettivi didattici del progetto
Aumentare le conoscenze in merito alla
valorizzazione e all’utilizzo ottimale delle risorse
ambientali
Assumere competenze tecniche in merito alla
sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro,alla tutela
della persona, dell’ambiente e del territorio
Conoscere,nell’ambito dell’edilizia ecocompatibile,
soluzioni per il risparmio energetico
Riconoscere le implicazioni etiche,sociali,
scientifiche,produttive, economiche ed ambientali
dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni
industriali
…………………………………………………………………………
Strumenti
indagini conoscitive sui comportamenti di consumo e sulla
consapevolezza della loro sostenibilità di tutto il personale per
definire meglio la qualità dell’intervento;
qualsiasi intervento didattico, isolato o programmato, curricolare o
extra-curricolare, proposto con lo scopo di stimolare riflessioni in
merito al concetto di sostenibilità;
la modifica dei curricoli disciplinari programmata dal singolo
docente, dal Consiglio di Classe o dal Collegio dei Docenti;
lo sviluppo di partnership, di reti locali, di collaborazioni didattiche e
tecniche tra soggetti pubblici e privati che possano condividere gli
obiettivi proposti;
la realizzazione di progetti specifici che portino nuove conoscenze,
professionalità e risultati pratici direttamente utilizzabili a livello
curricolare;
l’intervento sui comportamenti del personale e degli allievi in merito
alla gestione dell’energia, dei trasporti, dello smaltimento dei rifiuti;
lo studio delle caratteristiche energetiche dell’edificio e delle
soluzioni possibili per la riduzione dei consumi e delle emissioni.
…………………………………………………………………………………………………
Gruppi di lavoro e altre risorse
Creazione di una rete di soggetti che condividono, progetti,
indagini, materiali e risultati tramite la rete;
Creazione di un gruppo di controllo delle attività in cui siano
rappresentati tutti i soggetti in rete con compiti anche di gestione,
ricerca e rendicontazione delle risorse economiche;
Formazione di piccoli gruppi di coordinamento delle attività per
singola scuola;
Redazione di un piano annuale delle attività, non rigido ma
implementabile anche in itinere, per evitare inutili duplicazioni di
proposte operative;
Creazione di un sito dedicato alla condivisione delle attività e
aperto alla pubblica consultazione;
Apertura del sito all’archiviazione di materiali forniti anche da
soggetti esterni al fine di creare un vero e proprio data base;
…………………………………………………………………………………………………
Documenti correlati


Guida europea all’Agenda 21 Locale – La sostenibilità
ambientale: linee guida per l’azione locale
a cura di: Stefano Pareglio - Seconda edizione italiana riveduta e corretta
© 2004 Fondazione Lombardia per l’Ambiente
Regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti
tecnici ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25
giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.
Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca
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C.Cianciolo