PIANO DI
ASSISTENZA:
IL PAZIENTE CON
IPERTENSIONE
La pressione arteriosa è il prodotto della gittata
cardiaca per la resistenza vascolare periferica.
La gittata cardiaca, a sua volta, è il prodotto della
frequenza cardiaca per il volume di eiezione.
Si definisce ipertensione una condizione in
cui la pressione arteriosa sistolica è
>140mmHg e la pressione arteriosa
diastolica è >90mmHg per un periodo di
tempo relativamente lungo
La tabella mostra le categorie relative ai livelli di pressione arteriosa
Si definiscono tre stadi di ipertensione (I; II; III).
La letteratura internazionale ha stabilito che la diagnosi di
ipertensione debba basarsi sulla media di due o più
misurazioni eseguite durante due o più visite di controllo
successive
EPIDEMIOLOGIA
Negli USA il 20-25% della popolazione adulta è
iperteso. Nel 90% dei casi si tratta di ipertensione
primaria. Nel restante 10% dei casi l’ipertensione
è dovuta a cause specifiche quali una riduzione
del calibro delle arterie renali, patologie che
interessano il parenchima renale, assunzione di
farmaci, gravidanza, coartazione aortica, in questi
casi si parla di ipertensione secondaria
L’ipertensione è una condizione multifattoriale, in
quanto segno clinico può avere cause diverse,
perché si stabilisca uno stato ipertensivo ci deve
essere un cambiamento in uno dei parametri il cui
prodotto definisce la pressione arteriosa, cioè la
resistenza periferica e la gittata cardiaca
I principali fattori di rischio sono:
- fumo
- diabete mellito
- età superiore a 60 anni
- sesso ( maschi e donne postmenopausa)
- familiarità
- patologie cardiache (ipertrofia vsx, angina, ima, bac
pregresso)
- Infarto cerebrale, TIA
- nefropatia
- arteriopatia periferica
L’esame fisico potrebbe no rilevare anomalie all’infuori di un elevata
pressione arteriosa.
I soggetti ipertesi possono rimanere asintomatici per anni
Solitamente la comparsa di segni e sintomi è indice di danno
vascolare, con manifestazioni specifiche a carico dell’ organo irrorato
dai vasi compromessi.
Le manifestazioni cliniche aspecifiche possono essere:
- cefalea
- capogiro, palpitazioni
- alterazioni a carico della retina con possibili
emorragie
Specifiche d’organo per danno vascolare:
Cuore:
•
coronoropatia con angina e /o infarto, ipertrofia ventricolare sinistra;
insufficienza cardiaca
Rene:
•
nicturia,aumento dell’azotemia e della creatinina
Cervello:
•
T.I.A. con oscuramento o alterazioni della vista e della parola, vertigini,
debolezza, cadute improvvise, emiplegia temporanea
Per formulare una diagnosi sono necessari un anamnesi
approfondita e un attento esame obiettivo.
Gli esami di routine consistono in
- creatinina, azotemia albuminuria, analisi delle urine delle
24 h
- Ecg. La presenza di segni elettrocardiografici di ipertrofia
ventricolare sinistra suggerisce che l’ipertensione è cronica
- glicemia, colesterolo (tot e HDL), trigliceridi, Na, K,
- emoglobina ed ematocrito
L’obiettivo del trattamento medico consiste nella
prevenzione delle conseguenze letali
dell’ipertensione e delle complicanze grazie al
ripristino e al mantenimento di valori di PA pari o
inferiori a 140/90 mmHg
I farmaci raccomandati per il trattamento iniziale
dell’ipertensione arteriosa sono diuretici e/o beta
bloccanti
DIAGNOSI INFERMIERISTICA
Mancata osservanza del regime terapeutico correlato a
mancata conoscenza dell’ effetto della terapia
manifestato da irregolarità nell’assunzione dei farmaci
OBIETTIVO
Il paziente assumerà i farmaci secondo le prescrizioni
e saprà riferire gli effetti collaterali
INTERVENTI
- Informare il paziente circa la terapia prescritta
- Insegnare al paziente l’autoassistenza
- Fornire al paziente opuscoli informativi circa gli
effetti attesi e gli effetti collaterali indesiderati della
terapia farmacologica
- Eseguire regolari visite di controllo a domicilio, se
possibile, per l’ottimizzazione del trattamento
RISULTATI ATTESI
Il paziente dimostra di rispettare il programma di
autoassistenza come evidenziato dall’assunzione
dei farmaci secondo le prescrizioni e riferisce
eventuali effetti collaterali.
DIAGNOSI INFERMIERISTICA
Alterazione nel mantenimento della salute correlato a
stile di vita inidoneo manifestato da vita sedentaria e da
una di dieta non idonea al suo stato di salute
OBIETTIVO
Il paziente adotterà dei comportamenti idonei a
mantenere la salute, svolgerà più attività fisica e
adotterà un programma alimentare sano
INTERVENTI
- Insegnare al paziente l’autoassistenza
- Ridurre il fumo di sigarette, se possibile evitare di fumare
- incrementare l’attività fisica
- se possibile evitare le situazioni stressanti ed aiutare ad
affrontare lo stress insegnando tecniche di rilassamento
- incoraggiare il paz. a consultare un dietista per definire un
programma dietetico
- ridurre il consumo di sodio, grassi e aumentare il consumo
di frutta e verdura
RISULTATI ATTESI
Il paziente dimostra di rispettare il programma di
autoassistenza come evidenziato dal rispetto del
programma dietetico prescritto riducendo
l’assunzione di sodio e grassi, svolge regolarmente
attività fisica e ha ridotto il consumo di sigarette.
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Ipertensione Arteriosa