Sensibilità al glutine non celiaca: ultime novità scientifiche e prime linee guida.
La Rubrica Gluten Intollerance Point proposta un pò di tempo fa ora riprende/inizia
con una della più importanti novità che riguardano il glutine – miscela proteica
peculiare dei cereali e derivati - ed i disturbi ad esso collegati, riportati
sinteticamente in figura.
Dopo il Second International Expert Meeting on Gluten Sensitivity - che ha visto il
coinvolgimento di ben 30 esperti mondiali (Stati Uniti, Inghilterra, Italia, Germania,
Francia , Spagna, Austria, Argentina, Slovenia e Paesi Bassi) e che si è tenuto a
Monaco di Baviera - la rivista scientifica Nutrients pubblica quanto emerso durante
l’incontro.
Non-Celiac Gluten Sensitivity: The New Frontier of Gluten Related Disorders è il
titolo del lavoro.
Le novità che l’articolo riporta sulla Sensibilità al Glutine Non Celiaca (SGNC) sono
davvero molte e riguardano la definizione, la diagnosi, le associazioni con altri
disturbi quali la Sindrome dell'Intestino Irritabile (IBS), l'autismo e la schizofrenia.
Capitolo di discussione a sé stante, con alcune indicazioni, sono invece i possibili
fattori scatenanti della patologia e le prime raccomandazioni per il trattamento dei
pazienti con dieta senza glutine.
La comunità scientifica è ormai unanime nel riconoscere l’esistenza della SGNC e
l’articolo ne raccoglie dati e conoscenze di grande rilievo seppur la frequenza della
SGNC nella popolazione generale non è stata ancora del tutto definita. L’analisi degli
studi clinici in corso e della letteratura, che risale addirittura agli inizi degli anni 80,
ha permesso di definire l'identikit delle persone affette da SGNC e le sue possibili
sovrapposizioni con altre sindromi. C’è ancora qualche ombra riguardo la
sovrapposizione tra IBS e SGNC ma i ricercatori affermano che presto sarà
disponibile un biomarker specifico e che un modello sierologico potrà, di seguito
identificare la presenza di SGNC. Se in Italia circa il 16-25% della popolazione soffre
di IBS, è stato recentemente dimostrato come almeno un 28-30% di questi
potrebbero essere sensibili al glutine, in virtù della loro risposta positiva alla dieta
senza glutine.
La SGNC ha ora una nuova e più precisa definizione e si caratterizza con sintomi sia
intestinali che extra-intestinali. Una definizione che i ricercatori propongono per
sottolineare come, in assenza di biomarker specifici sia sempre necessario
procedere ad escludere celiachia e allergia al grano. In realtà l’attenzione ora è
massima sul ruolo dell’Amilase Tripsin Inhibitor (ATI). In questi disordini, oltre alla
gliadina, potrebbe avere un ruolo anche l’ATI, frazione proteica che migra insieme al
glutine, e che potrebbe stimolare l’immunità innata dell’intestino, meccanismo
d’innesco alla base della SGNC.
La SGNC è donna. La sensibilità al glutine è una condizione che, nella maggior parte
dei casi, colpisce le donne di età compresa tra i 25 ed i 45 anni.
La dieta senza glutine è risolutiva, ma va adottata
con attenzione e su consiglio del medico solo dopo
la diagnosi. La dieta priva di glutine è l’unica vera
terapia per chi soffre di disturbi glutine correlati.
Non ha di per sé il potere di far perdere peso e
nonostante le dichiarazioni di alcuni campioni dello
sport non ci sono ancora evidenze scientifiche che
possano supportare il miglioramento della
performance.
Un regime di dieta senza glutine va iniziata solo su consiglio del medico, in presenza
di una diagnosi certa di una delle patologie proprie dello spettro dei disturbi glutine
correlati.
SGNC dieta senza glutine ferrea o no e per quanto tempo? Queste sono alcune
domande che sicuramente riprenderemo e che più frequentemente sentiamo porci
dai pazienti.
Se per la celiachia è noto ormai che il regime di dieta senza glutine debba essere per
tutta la vita e rigorosa, nel caso della SGNC le cose sono diverse.
La soglia di tolleranza al glutine può essere molto flessibile e va individuata caso per
caso. Ne consegue quindi che alcuni soggetti che soffrono di SGNC potrebbero non
essere costretti né ad adottare una dieta così stretta né a seguirla con costanza a
vita, distinguendosi quindi nettamente dalle persone affette da celiachia.
Presto ritorneremo sulla dieta senza glutine declinata in versione mediterranea e/o
latto-ovo-vegetariana.
L. Saturni
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