•• 6 CRONACA FIRENZE MERCOLEDÌ 20 FEBBRAIO 2013 Mendicanti aggressivi · Per lavoro sono molto in giro per Firenze ed ho notato che è cambiato il modo di richiedere l’elemosina dei vari poveretti ai semafori: si è fatto più aggressivo. Si può fare qualcosa come fu fatto anni fa? Settimo Biolchi Buche e pietre come proiettili · Il tratto di via Vincenzo Bellini tra via Galliano e via Monteverdi è perennemente frastagliato da toppe copribuche da epoca antica, ma sempre, a rotazione, se ne creano di nuove come quella che dagli ultimi mesi del 2012 si è aperta su una delle ultime riparazioni e sta aumentando la profondità. Questo porta a diversi inconvenienti che è facile immaginare in quanto il selciato sottostante viene scoperto e il passaggio dei veicoli (pericoloso specialmente per le due ruote) non poche volte si conclude con un lancio di pietre. Adesso uno di questi sassi si è fermato nella zanella dei numeri pari grande quanto mezzo pugno. GianCarlo Sorelli Troppo sporco nel mio rione · Vorrei segnalare una zona di degrado nel mio quartiere. Sto parlando di Piazza Elia della Costa più precisamente il piazzale davanti alla chiesa. Lo sporco dietro le macchine parcheggiate e’ una cosa vergognosa: sono mesi o anni che nessuno passa a pulire, e vorrei sapere il perché. Ho scritto anche al quartiere ma non ho avuto nessuna risposta Francesca Paoli L’APPELLO DI UNA MAMMA Non può mangiare l’ostia: si apre il caso sulla bimba malata La liturgia prevede che l’ostia contenga glutine altrimenti non è pane (ovvero “il corpo di Cristo”). La madre scrive alle gerarchie della Chiesa: “Ma Gesù ci ha insegnato ad accogliere tutti. Soprattutto i deboli” vece interessa molti. E così abbiamo approfondito. Per scoprire che è vero, la liturgia della Chiesa prevede la somministrazione di ostie per celiaci con un tasso di glutine ridotto al minimo ma non del tutto assente. E che questa pur ridottissima parte della proteina necessaria alla panificazione può in al- IL CASO DELLA SCUOLA MANZONI Settimana bianca come gita scolastica Il preside risponde alle polemiche “E’ un percorso, ma liberi di cambiare” Mercoledì scorso abbiamo parlato delle polemiche intorno alla gita scolastica sulla neve della scuola Manzoni (terze medie), che molte famiglie non possono permettersi. Ecco cosa scrivono il dirigente dell’Istituto Fabrizio Poli e del Consiglio d’Istituto Elisabetta Perini: Il progetto «Sport sulla Neve» è una proposta dell’Offerta Formativa della scuola facente parte di un più ampio “progetto ambientale” (il primo anno col “percorso verde” di Palazzuolo sul Senio, il secondo anno col “percorso azzurro” in Maremma e in terza con il “percorso bianco”, sulle nevi del Cimone. Lo scopo è far conoscere ai ragazzi ambienti naturali differenti secondo l’età. Gli obiettivi sono decisi dai Consigli di Classe che stabiliscono quali debbano essere i docenti accompagnatori. L’alta presenza di stranieri (oltre il 30%) ha spinto il Collegio dei Docenti a progettare iniziative che non fossero legate alla partecipazione totale di una classe. Ovviamente ogni Consiglio di classe può anche non aderirvi e pro- grammare in sostituzione altre uscite. L’Istituto, con questo progetto, non ha alcun interesse ad aumentare il suo “prestigio” intende offrire ai ragazzi di una scuola di periferia un’occasione unica per maturare, a contatto con la natura, esperienze che probabilmente i ragazzi non hanno occasione di fare con le famiglie. Le spese: il progetto non sottrae risorse alla scuola, anzi alla fine la scuola ne beneficia grazie al contributo della provincia di Modena, i docenti non vengono retribuiti in più rispetto al loro normale stipendio e, anzi, sono da apprezzare perché si offrono per un servizio (24 ore su 24) che in molte altre scuole è ormai scomparso. Nei 290 euro chiesti alle famiglie per i quattro giorni di permanenza al monte Cimone sono compresi il viaggio, l’albergo con pensione completa, lo skipass e i maestri di sci per due lezioni al giorno; il noleggio dell’attrezzatura completa costa 3 euro il giorno e per l’abbigliamento si ricorre spesso alla solidarietà fra genitori e al riciclo. Per chi ha difficoltà il Consiglio d’istituto interviene con un contributo (fino al 50%). cun casi diventare se non fatale comunque molto invasiva per una bimba come Valentina, affetta da diabete di tipo 1 e celiachia. “Come mamma – scrive Ilaria Bertinelli - è enorme l’impegno profuso per assicurare che tutto ciò che mangia la nostra bimba sia rigorosamente privo di glutine in origi- con i popoli e i Paesi che chiedevano di utilizzare altri cibi, come il riso in Cina, ma la risposta è stata negativa”. Esistono le ostie per celiaci, ricorda don Gulino, ma anche se in bassa percentuale il glutine deve esserci. Niente da fare, dunque, per quei genitori che co- LA RICHIESTA «Mia figlia vuole il sacramento Perchè non si può consacrare la pagnotta che faccio in casa?» me Ilaria Bertinelli chiedono di “consacrare un pezzo di pane preparato da noi con tanta fatica, attenzione e amore verso i nostri figli”. L’unica possibilità, spiega ancora la Curia, è “unirsi a Dio con la Comunione spirituale”, quell’atto di preghiera che viene consigliata anche nei casi di secondi matrimoni o unioni non riconosciute dalla Chiesa”. Ma senza ostia. E voi cosa ne pansate? LA VOSTRA FOTO-DENUNCIA PUÒ UNA BAMBINA gravemente malata fare la comunione con un’ostia completamente priva di glutine? Purtroppo no, ha risposto il parroco. “Perché senza glutine non c’è panificazione, e quindi non sarebbe più il corpo di Cristo”. Comincia con questo episodio la battaglia dei genitori di una bambina celiaca e diabetica in cura al Meyer e che tanto avrebbe voluto fare la Comunione. Il caso è particolare. Ma illumina su una questione delicata come l’interpretazione del Vangelo e della fede cattolica, argomento che in- ne e privo di glutine eventualmente derivante da una contaminazione crociata accidentale. Non uso neanche un mestolo che è stato vicino ad alimenti con il glutine! E’ proprio questo alla base del nostro disagio come genitori e della nostra delusione come cattolici di fronte all’obbligo di “somministrarle” volontariamente un piccolissimo quantitativo di una sostanza per lei dannosa se vogliamo che riceva il sacramento dell’Eucarestia. Ci lascia amareggiati la riflessione che la Chiesa mostri un atteggiamento di chiusura a nostro avviso ottuso, quando l’esempio di Gesù ci insegna ad aprire le porte a tutti, in particolare ai più deboli”. Abbiamo interpellato il responsabile della liturgia della Curia, don Roberto Gulino. Che conferma: “E’ stato il nostro Signore Gesù Cristo a scegliere il pane – spiega – e dunque senza questo elemento non può avvenire la consacrazione”. E’ un problema sorto anche Ecco cosa vede un canottiere. E non gli piace Il lettore Giorgio Benvenuti, canottiere, ci chiede come è possibile che da tanti mesi ci sia uno striscione inneggiante l’amore visibile all’esterno della spalletta dell’Arno dopo il Ponte alla Carraia. Ed ecco la risposta: si tratta di un ricordo lasciato da Giuliano Gargani detto “il Garga”, il noto artista e ristoratore morto nel settembre scorso. Il vecchio canottiere chiede al sindaco di toglierlo “perchè non è confacente al più bel salotto del mondo”. Al Comune la decisione.