Library 2.0… … from bricks and mortar to a (network) information platform “Information Literacy e nuove tecnologie del Web 2.0” 15/03/2007 - Bibliostar2007 – Cenfor International Web 2.0? Meme coniato da Tim O’Reilly a fine 2004 per indicare in maniera univoca tutta una serie di fenomeni che denotano un’evoluzione del WorldWideWeb, sia a livello tecnologico sia sociale, tra cui Blog, feed RSS, Wiki, Ajax, openApi, WebServices…. "Web 2.O is (…) caused by the move to the internet as platform (…) applications that harness network effects to get better the more people use them.“ Tim O’Reilly - 2006 Come mai 2.0? Precedente storico nell’utilizzo “eterodosso” di 2.0… HyperTex di George Landow: 1991 – HyperText 1997 – HyperText 2.0 2005 – Hypertext 3.0 .. ed effettivamente rende proprio l’idea. Tutti d’accordo? Non proprio…. “Web 2.0 is of course a piece of jargon, nobody even knows what it means” Tim Berners-Lee In 2.0 quanto c’è di significante (leggi marketing) e quanto di significato (ossia contenuto effettivo)? Abbastanza per entrambi: è difficile negare una certa evoluzione del Web negli ultimi anni (es. 1 1997 – 2007)… Perlomeno in alcuni casi (es. 2 1997 – 2007) In ogni caso… …il Meme 2.0 ha avuto successo, ed è ormai entrato nel linguaggio comune, generando specializzazioni e modi di dire…. Library 2.0 Text 2.0 Learning 2.0 Web 2.0Office 2.0 Enterprise 2.0 Media Studies 2.0 Business 2.0 “Dobbiamo rifare il sito, che è troppo 1.0” Anonimo Ma di cosa si tratta… WEB 2.0 ≠ SEMANTIC WEB E neppure, come qualcuno ha già teorizzato….. WEB 2.0 + SEMANTIC WEB = WEB 3.0 Sono due visioni molto diverse, anche se per certi versi compatibili e complementari. Il Web 2.0 può essere un’infrastruttura su cui innestare i dati semantici del Semantic Web. E quindi? Sì, vabbe ma… Di nuovo, e quindi? “First we thought the PC was a calculator. Then we found out how to turn numbers into letters with ASCII — and we thought it was a typewriter. Then we discovered graphics, and we thought it was a television. With the World Wide Web, we've realized it's a brochure.” Douglas Adams Information Silos Con il Web 2.0 si supera il concetto di sito web come entità autonoma incapace di comunicare con il mondo esterno. I dati diventano adulti e possono andare in giro per il Web da soli… http://www.liveplasma.com http://pipes.yahoo.com http://en.wikipedia.org/wiki/Rss OnLine Community … grazie anche all’aiuto del Social Network, dei Tag, delle Virtual Communities, dei Podcast e di tutto quello che và sotto l’etichetta di Web 2.0. http://www.myspace.com/ http://www.facebook.com/ http://www.youtube.com http://digg.com/ http://technorati.com/ http://www.flickr.com/ http://del.icio.us/ http://www.wikipedia.org/ http://slashdot.org/ http://www.ning.com […] Che c’azzecca? In tutto questo qual è il ruolo della biblioteca (e dei bibliotecari)? La biblioteca nasce come luogo fisico per l’acquisizione, preservazione e disseminazione della conoscenza, tramite i supporti fisici da cui è veicolata. Che succede quando sia i supporti sia i canali di tramissione diventano immateriali? C’azzecca! Fino ad ora la biblioteca ha tenuto bene il passo con gli OPAC, gli ILS, gli eJournals, le Digital Libraries... …ma ora con, tra i tanti, Open Access, Google Book, Wikipedia, Open Content Alliance, Blogosfera, la situazione inizia a farsi complicata… … e forse può essere una buona occasione per rivedere un po’ di cose. Googlezon? Fattori decisivi dell’informazione: – Qualità – Quantità – Accessibilità Internet (leggi il Web [Leggi Google]) ha cambiato un po’ le regole e una tendenza diffusa, in particolare tra le nuove generazioni, è di considerare come l’unica informazione utile quella facilmente (leggi digitalmente | gratuitamente) accessibile. “Perché [l’Opac] non funziona come Google? Sarebbe molto più semplice!” Studente universitario Players... WorldWideWeb Google Amazon Publishers Biblioteche Utenti Bibliotecari Vendors Sviluppatori Quindi se il Web è diventato 2.0, perché le biblioteche non possono fare altrettanto? Etimologia E dove se non in un Blog… LibraryCrunch di Michael Casey, Working Towards a Definition of Library 2.0, 10/2005 Inizia ad essere disponibile diverso materiale, sia on line (http://liswiki.org/wiki/Library_2.0), sia in formati più tradizionali. Library 2.0 Meme… Library 2.0 Possibilità di ridefinire i servizi offerti dalle biblioteche… … ma anche il ruolo della biblioteca stessa, facendola diventare più pervasiva, reticolare ed integrata nei flussi informativi di cui fa parte sia essa biblioteca pubblica, universitaria o di ricerca. Come? Library 2.0 Rivedendo il concetto di stesso di ILS e LMS. Non più un’unica applicazione pesante, monolitica e integrata, ma una piattaforma costituita da diverse applicazioni intercambiali e configurabili tra di loro, in grado di manipolare dati basati su formati aperti (Ajax, WebServices, XML, OpenApi, RSS). Fondamentale qui non è solo la volontà dei bibliotecari, ma il supporto dei Vendors, che devono intuire, favorire e contribuire agli sviluppi futuri del mercato Current best practices Un buon punto di partenza è la Innovation Directory della Talis. http://www.talis.com/tdn/greasemonkey/amazon-libraries http://whatshouldireadnext.com/ http://www.librarything.com/ http://www.plymouth.edu/library/opac http://www.talis.com/tdn/whisper http://www.daden.co.uk/chatbots/livebots/lillian/ http://opus.tu-bs.de/zack/bookmaps.html http://www.daveyp.com/blog/index.php/archives/60/ […] Mix & Match “a website or application that combines content from more than one source into an integrated experience.” 1) http://www.blyberg.net/2006/08/18/go-go-google-gadget/ 2) http://infoisland.org/ Mash... Il MashUp è di sicuro uno degli aspetti più interessanti del Web 2.0, e pone le basi per ulteriori sviluppi… http://directory.talis.com/ui/ http://www.talis.com/tdn/platform/user/sparql https://www.safariu.com/ ...Up L’unico limite del MashUp (spesso) è la fantasia… …ad esempio nulla vieta in teoria di utilizzare insieme Amazon, IBS o LiberLiber, il BookCrossing e GoogleMaps, per localizzare i libri cui siamo interessati… … quindi sì alla fantasia, ma senza dimenticare il buon senso: quanti dei MashUp realizzati sono effettivamente utili? [http://www.programmableweb.com/mashups] E i bibliotecari? "Ninety percent of everything is crud" Theodore Sturgeon “...but the remaining 10% is worth dying for” Anonimo In un docuverso in cui ognuno può diventare facilmente prosumer qual è la categoria professionale che può controllare/guidare/aiutare gli utenti? L’Information Literacy diventa quindi una skill fondamentale e di primo piano. Librarian 2.0? Ha senso parlare di Library 2.0 senza considerare che, per forza di cose si deve basare sui Librarians 2.0? A Librarian's 2.0 Manifesto può andare come base di partenza ma forse bisogna iniziare a pensare qualcosa a livello di formazione e competenze… "Jack of all trades, master of none… …though ofttimes better than master of one". E in Italia? Le cose all’estero iniziano a muoversi. In Italia com’è la situazione? Interesse, voglia di fare, ma per ora non molto di più di lodevoli iniziative personali… http://bonariabiancu.wordpress.com/ http://biblioteca20.ning.com/ http://eprints.rclis.org/archive/00005872/ (A. De Robbio, Servizi bibliotecari personalizzati basati su RSS feeds) … senza dimenticare le email di Brunella Longo su AIB-CUR. Proverbi... Google e Amazon sono necessariamente degli avversari? Probabilmente sì, ma come si dice “Se non puoi batterli….”