Il Sé
Psicologia sociale
Alessandra Fermani
• Corteccia prefrontale mediale che occupa la scissura
centrale tra i due emisferi sembra essere la
responsabile della coesione del Sé e si attiva quando
si pensa a se stessi
• Gli schemi sono modelli mentali e quelli del Sé sono
più nitidi e centrali perché con essi valutiamo noi
stessi e gli altri
• Ricordiamo meglio ciò che è in relazione con noi o che
facciamo noi stessi
• I bambini riconoscono la loro immagine allo
specchio tra i 18 e i 24 mesi
• Il fatto di riconoscersi è la prima espressione
che si ha un concetto di Sé
• Come le persone conoscono se stesse e mantengono una identità
stabile nel tempo? (aspetto cognitivo)
• Come le persone cercano di mantenere la propria autostima e cercano
di promuovere un’immagine positiva del Sé? (aspetto affettivo)
• Come gli individui si presentano agli altri? (aspetto comportamentale)
Riflettori e illusioni
esercitazione: resoconto pubblico, quali emozioni ha/hai provato?
• Effetto spotlight: tendenza a sopravvalutare l’attenzione
che gli altri ripongono nei confronti del nostro aspetto e
dei nostri comportamenti
• Illusione di trasparenza: illusione che le nostre emozioni
traspaiano e siano lette con facilità dagli altri
• Gli altri influenzano la nostra autoconsapevolezza (un
bianco tra neri si sente “più bianco”)
• L’interesse personale tende a dare spiegazioni diverse a
una condotta- gestiamo la reputazione
• Le aspettative altrui regolano le nostre condotte ma
anche aspetti cognitivi come il ricordo
• Il modo in cui pensiamo a noi stessi si regola in base a
a chi frequentiamo
Twenty Statments Test (Kuhn e Mc Partland)
• Chi sono io?
• ____________ (6 righe)
Sé possibili : immagini di ciò che si teme o che si
desidera diventare in futuro
• Cosa vuoi diventare?
• Cosa temi di diventare?
L’esperienza sociale gioca un importante ruolo
nella costruzione del Sé. Tra i fattori che lo
determinano:
• I ruoli assunti (norme che definiscono come una persona si deve
comportare_all’inizio possiamo sentirci finti ma poi tale disagio sparisce _ Goffman. La
complessità del Sé protegge perché ci si può rifugiare in più aspetti del Sé quando uno ne
fallisce)
• Le identità sociali che le persone si creano
(ciò che si è e
ciò che non si è _ SIT di Tajfel e Turner)
• I confronti con le altre persone
(valutazione del proprio valore in
base al confronto sociale _ Festinger. Confronti al ribasso proteggono
l’autostima)
• I successi e i fallimenti
• I giudizi altrui (Sé riflesso_ Cooley. Il modo in cui pensiamo che gli altri ci
pensino viene utilizzato come uno specchio per percepire noi stessi. In genere le
persone si sentono più libere di lodare che di denigrare, ciò può portare
all’autoenfatizzazione del singolo_cosa più comune tra gli occidentali)
• La cultura dominante (collettivismo-idiocentrismoVS individualismoallocentrismo. Gli individualisti fanno meno riferimento ai gruppi, alle nazioni e
alle culture di appartenenza) – (vedi video Bozzetto)
Cosa vedete?
Quale scegliete?
Neuroni a specchio: cellule cerebrali
che si attivano sia quanto si compie
un’azione sia quando è compiuta da altri
empatia
Ignoranza del Sé
• Il cuore ha le proprie ragioni ma le ragioni
della mente talvolta sono decisive
• Ad es. mentre per i rapporti amorosi è
vera la prima parte del motto, per le scelte
legate al lavoro o alla scuola è più utile
analizzare le motivazioni anziché gli stati
d’animo
atteggiamenti
• Implicito: automatico, cambia lentamente
solo con l’abitudine a nuove abitudini
• Esplicito: consapevolmente controllato.
Può essere verbalizzato e modificato con
l’istruzione e la persuasione
• Le autopresentazioni sono limitate allora
nel loro uso scientifico a causa della
comprensione limitata del Sé
Limiti delle autopresentazioni
per la conoscenza dell’individuo
• Per le persone non è così facile prevedere
le proprie emozioni. Si erra nel prevedere
le emozioni che proveremo, la loro
intensità e durata impact bias (rabbia
confusa col timore nei colloqui di lavorofelicità o dolore dopo una buona o cattiva
notizia)
• Immune neglect: sottovalutazione del
sistema immunitario psicologico
AUTOSTIMA:
giudizio che una persona ha di se stessa, del proprio
valore
• Le minacce all’autostima possono venire anche da
persone che amiamo e che ci sono vicine. È lo scarto
tra come ci si vede e come ci si vorrebbe vedere
• Sé attuale (il vostro concetto di sé)
• Sé imperativo e Sé ideale (guide di Sé)
• Teoria discrepanza di Sé (Higgins): se c’è discrepanza tra sé
reale e sé ideale si prova delusione, frustrazione, tristezza; se c’è
discrepanza tra sé reale e sé imperativo si prova colpa, imbarazzo,
risentimento
• Autoconsapevolezza: stato di coscienza del sé in cui ci si misura
con i canoni interiori
ESERCITAZIONE
• Come ti presenteresti ad un colloquio di
lavoro
• Cosa vorresti da un potenziale dipendente
Specificare il contesto lavorativo-mansioni
“struttura ricettiva-piccola impresa”
Lato oscuro dell’autostima VS
autostima
• Bullismo e autostima
lato positivo
• Autoefficacia (percezione
della propria competenza)
• Narcisimo e aggressività
• Autocontrollo
• Sottovalutazione dell’altro –
arroganza del Sé
Se uno di noi due dovesse
morire penso che andrei a
vivere a Parigi - Freud
A cosa credete di più?
Alla lunga le persone ottengono il rispetto che meritano in questo mondo VS
sfortunatamente il valore delle persone finisce per passare inosservato
anche se fanno molti sforzi perché il merito non viene mai riconosciuto
Ciò che mi accade è frutto delle mie azioni VS a volte mi sembra di non
avere controllo sulla direzione che la mia vita sta prendendo
L’individuo medio può avere influenza sulle direzioni del Governo VS il
mondo è governato da poche persone e l’individuo ha poco potere per
cambiare le cose
Locus of control
• Misura in cui percepiamo i risultati come
internamente controllabili – disposizione
oppure dovuti al caso e alla situazione
Le persone con più alto sentimento di autocontrollo è più
probabile che ottengano buoni risultati
Resilienza
Un più alto ventaglio di scelte offre maggiori
opportunità di rimpianto
5/6 aggettivi
• Che studenti eravate ieri?
• Che studenti siete oggi?
Self-serving bias : tendenza a percepirsi in modo eccessivamente positivo e
favorevole per il sé (leggi p. 87 )
Siamo più disposti a riconoscere i nostri insuccessi passati degli ex sé
SSB a carattere adattivo
• I SSB e le scuse che li accompagnano sono
fattori protettivi per l’autostima, così è per
l’ottimismo
• Avere una buona immagine di sé rende anche
più resilienti
• Protezione dall’ansia della morte considerarsi
buoni ci fa sentire protetti perché amati dai
genitori. Se continuiamo ad essere buoni ci
sentiremo meno timorosi
SSB a carattere non adattivo
• La vittoria ha centinaia di padri, la sconfitta
è orfana
• Group serving bias = SSB (tendenza ad
attribuire i successi VS insuccessi del
proprio gruppo a fattori interni
disposizionali VS fattori esterni situazionali
Ottimismo irrealistico
• “l’ottimista è colui che tutte le mattine va
alla finestra e dice: ”buongiorno Dio”, il
pessimista è colui che va alla finestra e
dice “Buon Dio, un altro giorno?”
• L’ottimismo illusorio non fa che aumentare
la nostra vulnerabilità perché non ci
impegniamo e in modo arrogante
sottovalutiamo l’altro e la situazione
Pessimismo difensivo
• Può salvarci dall’ottimismo irrealistico è il
valore adattivo legato all’anticipazione di
problemi e al controllo dell’ansia da parte
di persone motivate a compiere azioni
efficaci
Effetto del falso consenso
• Sopravvalutare la diffusione delle nostre opinioni
o dei nostri comportamenti fallimentari
• Sentirsi parte di una maggioranza rassicura
• Frequentare persone con cui condividiamo
condotte e pensieri ci fa finire per generalizzare
anche se poi quando parliamo di etica e talento
ci sentiamo unici (effetto falsa unicità)
Ricordiamo di più quello che ci vede impegnati
direttamente
Falsa modestia e
autosabotaggio
(esperimento giovani universitari e compito di matematica)
• Autoespressioni : chi si esprime con le
azioni
• Il sé mostrato è diverso dal sé conosciuto.
Importanza dell’automonitoraggio tra come si è e
come ci si mostra
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