Il Rapporto sulla Stabilità Finanziaria Fabio Panetta Vice Direttore Generale - Banca d’Italia Università Bocconi, 18 Novembre 2014 Indice o La congiuntura o Il mercato immobiliare o I mercati finanziari internazionali o Le condizioni finanziarie di famiglie e imprese o Il sistema bancario o I mercati della liquidità I rischi per la stabilità finanziaria I principali rischi per la stabilità finanziaria in Italia e nell’area dell’euro (AE) Trend o Prospettive della congiuntura o Inflazione o Incertezza sul debito sovrano o Stabilità dei mercati finanziari o Rischio di credito del settore bancario La congiuntura e l’inflazione nell’area dell’euro Previsioni sulla crescita del PIL nel 2015 oAumentano i rischi per la stabilità finanziaria nell’AE dovuti a… o crescita debole: occupazione e produzione inferiori ai livelli 2008 Aspettative di inflazione: inflation swap o bassa inflazione: tassi a breve prossimi a zero rendono difficile ridurre il tasso reale, con impatto negativo su C, I e sostenibilità del debito (pubblico e privato) In Italia… o Il riequilibrio dei conti pubblici prosegue con un andamento che tiene conto della debolezza dell’economia. La velocità di aggiustamento del rapporto debito/PIL dipende dalla crescita del PIL nominale o Gli investimenti esteri in titoli italiani rimangono sostenuti Prezzi delle abitazioni oMercato immobiliare: o debole in Italia: i prezzi sono in linea con la debolezza del reddito delle famiglie e l’incertezza della tassazione. Le prospettive rimangono incerte o prezzi ancora in crescita in altri paesi, che hanno adottato misure macroprudenziali I mercati finanziari internazionali Indici di volatilità Titoli pubblici: differenziali con la Germania o I mercati finanziari sono esposti a repentini rialzi della volatilità, come a metà ottobre o La stagnazione economica, la bassa inflazione, le tensioni geopolitiche possono indurre nuovi aumenti di volatilità in grado di destabilizzare i mercati o Le condizioni sui mercati del debito sovrano sono favorevoli sia a pronti sia a termine, anche grazie alle misure BCE La condizione finanziaria delle famiglie Mutui: condizioni di domanda e offerta e nuove erogazioni o La condizione finanziaria delle famiglie è solida, grazie a un aumento dei prezzi delle attività finanziarie detenute oIl debito resta basso (63% del Yd). Le erogazioni di mutui sono in ripresa Quota % di famiglie vulnerabili o Il rischio principale è la debolezza del reddito. Anche a fronte di shock severi, la quota di famiglie vulnerabili crescerebbe poco La condizione finanziaria delle imprese Disponibilità liquide Leverage e debito Nuovi emittenti di obbligazioni oAumentano i divari nelle condizioni finanziarie dei diversi tipi di imprese: o Migliorano le condizioni delle imprese maggiori, con ampia liquidità o L’indebitamente è sceso per le imprese con leva finanziaria alta o Aumentano le imprese che si rivolgono al mercato o Diverse misure sostengono il finanziamento delle PMI (Fondo di garanzia, pagamento debiti della PA, moratoria) oIl rischio principale è la debolezza dell’economia reale Le banche: il Comprehensive Assessment (CA) Sostegno pubblico ai sistemi finanziari o Il CA conferma la stabilità del sistema bancario, nonostante le recenti tensioni o Le carenze di capitale (2,9 mld, 0,2% Pil) riguardano due banche oI risultati risentono ... Andamento macroeconomico e CET1 ratio o della capitalizzazione iniziale, fortemente influenzata dai cospicui interventi pubblici o delle condizioni delle economie nazionali o della severità dello ST, cui ha contributo l’inclusione dei titoli pubblici del portafoglio AFS (che hanno determinato uno shortfall di 4 mld., di cui 1 mld. Per Mps) Il sistema bancario: il credito Credito al settore privato non finanziario o I prestiti continuano a contrarsi e rappresentano un fattore di vulnerabilità o L’incertezza sulle prospettive economiche condiziona la ripresa del credito o Il flusso di nuove sofferenze sta però rallentando (2,6% a Set.14, 4,1% per le imprese) o I crediti deteriorati sono il 16,8% dei prestiti totali. Migliora il tasso di copertura (42,4%; è del 57,1% per le sofferenze) Indicatori di qualità del credito (imprese) Il sistema bancario: la redditività e il patrimonio Indicatori di redditività o Nonostante la contrazione dei tassi attivi, nel primo semestre 2014 il ROE è migliorato (2,8% da 1,3% nel 2013), per effetto dell’aumento delle commissioni (+3,2%) e delle minori rettifiche di valore (-3,1%) o La posizione patrimoniale delle banche italiane si è rafforzata nel 2014, con aumenti di capitale (11 mld.) e accantonamenti degli utili o A giugno, il CET1 ratio era dell’11,9%, il TCR del 15,2% o I coefficienti delle banche piccole e medie sono più elevati rispetto al resto del sistema (il CET1 è par al 13,3%) Le banche: funding, liquidità, rischi finanziari Raccolta: andamento e contributi Titoli pubblici: valore e durata residua o La raccolta continua a contrarsi soprattutto per effetto del rimborso delle LTROs o I rischi di rifinanziamento sono diminuiti per le favorevoli condizioni di accesso al mercato e per il calo dei prestiti o La posizione di liquidità è buona. Le attività stanziabili sono in aumento (255 mld) o L’esposizione in titoli pubblici è stabile. I rischi di tasso di interesse e di mercato sono contenuti e in calo La liquidità dei mercati Indicatore di rischio sistemico di liquidità dei mercati italiani o La liquidità dei mercati finanziari italiani resta buona o Sono lievemente aumentati i volumi sull’interbancario unsecured, favoriti dai tassi negativi sui depositi presso l’Eurosistema Variazione rifinanziamento e depositi o La liquidità prima depositata presso la BCE è stata trasferita dalle banche in surplus verso altre banche dell’area, che hanno ridotto il rifinanziamento Conclusioni o Il sistema bancario italiano ha resistito a una sequenza di shocks altamente sfavorevoli. Il rischio di credito continua però a rappresentare un fattore di vulnerabilità o Le cessioni e le cartolarizzazioni di sofferenze, già avviate nel 2014, potranno trarre slancio dalla maggiore trasparenza sulla qualità degli attivi bancari a seguito del CA o Al miglioramento della redditività, attesa in ripresa nel 2015, dovrà contribuire una diversa struttura dei ricavi, migliori livelli di efficienza e assetti di governo societario più efficaci Conclusioni o Per il successo delle azioni di riduzione delle sofferenze e recupero di soddisfacenti livelli di redditività, è però necessario un deciso miglioramento delle prospettive di crescita o Vi contribuisce già la politica monetaria, con condizioni molto accomodanti. Ma è indispensabile rivitalizzare la domanda di investimenti per riavviare un circolo virtuoso tra attività economica e credito o Le banche italiane, particolarmente quelle di media dimensione, dovranno comunque continuare a rafforzarsi per sostenere la ripresa economica Grazie!