L'incontro Presentato il volume «Il coraggio di un sogno» di Roberto Scarpa «Olivetti, modello d'impresa perduto» TRENTO — «Disfacendo il modello imprenditoriale di Olivetti siamo falliti, culturalmente prima ancora che economicamente». Così la pensa Roberto Scarpa, autore del libro «n coraggio di un sogno», presentati ieri nella sala Don Guetti di Cassa centrale (incontro organizzato da Formazione lavoro), n volume racconta — a più voci — il secolo breve che è stato il Novecento, attraverso l'epopea transgenerazionale della famiglia Olivetti, dalla fondazione della fabbrica di macchine da scrivere sino alla capitolazione societaria, avvenuta nel 2003. Nel confronto con l'attualità emerge un modello imprenditoriale «umanista», fatto d'innovazione, ma anche di grande attenzione e coinvolgimento organizzativo delle maestranze, ormai tramontato. L'autore compie una disamina spietata della crisi contemporanea: «Siamo falliti, anche se i nostri Bot pagano ancora, siamo falliti culturalmente. Se usiamo la parola comunità siamo già falliti. Per questo la storia dell'impresa umana di Adriano Olivetti va raccontata». Ugo Morelli, professore ed editoria- Adriano Olivetti lista del Corriere del Trentino, denuncia: «n lascito di Olivetti va preso in considerazione seriamente, n nostro fallimento è in realtà un autotradimento, perché la grande disciplina umanistica è stata tradita, n senso di responsabilità va richiamato. Vedo tanti "olivettisti" in giro, ho un'orticaria da questa dimensior ne celebrativa. Le prassi infatti sono diverse, e le celebrazioni vanno evitate perché ci assolvono dalla vergogna dell'autotradimento, sono una beffa. Noi coetanei siamo i traditori. L'autotradimento è di chi studia questi fenomeni, di chi li pratica e di chi forma. Non c'è nessuno che ne parla, nessuna delle 41 cattedre di formazione al lavoro che insegni queste cose». Capitani d'impresa che ogni giorno stringono le mani agli operai, non se ne vedono più. Daniele Sottoriva © RIPRODUZIONE RISERVATA